Notizie di cronaca nelle Marche

“Caro sindaco non si arrenda. Dirigenza, docenti, personale tecnico, famiglie e alunni conoscono il suo impegno e sono qui per dare supporto e conforto all’Amministrazione che sappiamo essere in prima linea nella dura lotta per ottenere risposte dalle istituzioni statali e da chi, solo a parole, continua ancora a promettere la ricostruzione del nostro istituto dopo il terremoto e a due anni esatti dalla demolizione della vecchia sede”.

Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, ha ricevuto di nuovo mandato pieno dall’Itts Divini di San Severino per “rappresentare in tutte le sedi la gravissima problematica di una scuola punto di riferimento da sempre per l’intera provincia di Macerata”. 

Convocato nella sede provvisoria dell’Istituto tecnico tecnologico, il sindaco è stato chiamato a riferire dei contenuti dell’incontro avuto, nei giorni scorsi, con il nuovo Commissario straordinario per la ricostruzione, Piero Farabollini. 

Dal summit, al quale erano presenti rappresentanti della Provincia di Macerata che è proprietaria dell’Itts e che ha sempre affiancato il Comune negli incontri istituzionali, non sono però emerse grandi novità: “Purtroppo continuano a rinviare una questione cruciale, come quella dell’affidamento definito del cantiere della ricostruzione dell’Istituto, di giorno in giorno, settimana in settimana, mese in mese - sottolinea il sindacoche commenta amareggiata - Ho mostrato sempre grande pazienza ma credo ormai di averla finita. Mi ha fatto molto piacere, però, ricevere nuovamente il vostro supporto incondizionato. Le istituzioni ci devono delle risposte precise. Lo devono a Comune e Provincia e lo devono alla scuola ma ancora prima e soprattutto ai tanti studenti dell’Itts e alle loro famiglie”.

Dirigenza, docenti e personale tecnico hanno ribadito al primo cittadino “la volontà di andare al Miur, di organizzare pubbliche assemblee e, se necessario, di dare vita a un presidio di protesta. A fine gennaio scadono le iscrizioni, le famiglie si chiedono, e ci chiedono, se la scuola sarà ricostruita – hanno spiegato professori e tecnici - Lo vogliono sapere prima che i propri figli inizino a frequentare i nuovi corsi ed è logico e legittimo che ciò avvenga. In questo indecisionismo generale rischiamo di perdere ancora iscritti. Siamo stati sempre zitti ma ora è giunto il momento di dire basta. Siamo stati zitti anche quando il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ci aveva promesso l’avvio definitivo dei lavori a settembre. Sono passati altri mesi e altri ne passeranno. Faremo di tutto però perché ciò non avvenga”.

g.g.

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“Da terremotato provo vergogna, rabbia, per come siamo stati trattati, visto che sia io che i miei concittadini abbiamo già dovuto affrontare il dramma, le sofferenze di questa emergenza del terremoto, un evento che mi creda ti sconvolge la vita”. È Manuel Casoni, giovane cittadino di Muccia, avvocato 31enne. Ieri mattina ha scritto una lettera aperta, pubblicata sulla sua pagina Facebook, indirizzata al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. 

 “Muccia - scrive - così come i tantissimi comuni limitrofi, è stata devastata dalle violenti scosse che in una fredda sera di fine ottobre hanno cambiato la vita di tutti noi abitanti dell'Alto Maceratese. Anche Muccia è stata letteralmente abbandonata a sé stessa, considerando che qua abbiamo ancora zone rosse e macerie nelle vie. Come se non bastasse, da ultimo, si è verificata anche la triste e vergognosa vicenda dell'ammaloramento delle S.A.E”. Oltre che ai gravi problemi progettuali e strutturali, Casoni accenna anche ai costi esorbitanti per costruirle e ai recenti episodi dei pavimenti ammuffiti: “Dopo neanche un anno dalla loro consegna avvenuta tra il dicembre 2017 ed il febbraio 2018, le stesse casette presentano pavimenti rovinati, marci, con tanto di materiali di legno utilizzati zuppi di acqua, con l'ulteriore presenza di muffa e funghi. 

Tale situazione - dice - che definisco indecente purtroppo è in continua evoluzione, considerato che le S.A.E. danneggiate aumentano di giorno in giorno, a seguito dei controlli che in queste ore stanno avvenendo. Da terremotato provo vergogna, rabbia, per come siamo stati trattati. Ho ancora addosso i brividi, la paura provati nello scappare da casa, al buio, durante la violentissima scossa delle 21.18, mentre vicino sentivo cadere pezzi di muro, e respiravo la polvere dei calcinacci!”.

Non bastava aver subíto quel dramma, non basta vivere nell’incertezza e con la consapevolezza che ci vorranno anni perché la sua casa, come quella di tanti altri, possa essere ricostruita. “Anche io rischio di dover uscire dalla S.A.E. - torna a dire - che proprio il Presidente Luca Ceriscioli e il suo Assessore Angelo Sciapichetti, alla presenza della Protezione Civile Nazionale hanno consegnato a me e alla mia famiglia, con tanto di sorrisi e strette di mano (cosa che da me non hanno avuto e mai avranno). Con la presente lettera, volevo esprimere la delusione che sto provando, nonché la rabbia per come sono stati trattati i miei concittadini. Siamo delle persone e come tali meritiamo rispetto! Colgo l'occasione per invitarLa a Muccia a portare il sostegno di questo Governo alla gente, invito esteso anche ai Vice Presidenti onorevole Matteo Salvini e onorevole Luigi Di Maio, nonché a tutti gli esponenti del suo Governo. Sicuramente non risponderà a questa mia lettera - conclude - ma almeno sarà stato un tentativo per cercare di non far spegnere i riflettori su questa problematica, e su questi bellissimi borghi come Muccia. Vogliamo far rinascere queste zone”.

G.G.

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Squarciare il silenzio e restituire una voce alle donne vittime di violenza, soprusi quotidiani, invischiate in meccanismi malati scambiati per amore. Nora potrebbe essere ognuna delle oltre cento donne che ogni anno muoiono in Italia, per mano di un compagno assassino. Nora è il titolo del racconto, trasformato in pièce teatrale la cui rappresentazione è prevista questo sabato 24 novembre alle ore 21,15 al Teatro Nicola Vaccaj di Tolentino, per la regia di Bruno Cariello, su testo e sceneggiatura di Amalia Bonagura. Sensibilizzare contro il femminicidio è la finalità dello spettacolo, promosso dal comune di Tolentino, Commissione consiliare Pari Opportunità, con il patrocinio della Polizia di Stato e dell’Associazione Differenza Donne e la collaborazione tecnico –scientifica della Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università La Sapienza. Interpreti dello spettacolo sono Bruno Cariello, Flavia Germana de Lipsis, Daniela Bracci e Lida Ricci. Proprio l’attrice tolentinate Lida Ricci, una delle interpreti di Nora, si è attivata per proporre lo spettacolo al Comune di Tolentino. Al mattino, ore 11.00, la rappresentazione sarà riservata agli studenti delle scuole superiori. Su indicazione dell’Anci , il comune di Tolentino, nelle giornate di sabato e domenica, esporrà le bandiere a mezz’asta.

Nella foto, Lida Ricci - FOTO DI MASSIMO RUBINI

Lida Ricci foto di Massimo Rubini

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Dopo il grande successo di pubblico della serata inaugurale, nella quale il Teatro club Gubinelli di San Severino Marche ha portato in scena l’opera cult di Amedeo Gubinelli “Patre pè procura”, torna questo sabato a Caldarola, nella sala polivalente Annalena Tonelli, Dialettiamoci 2018con la compagnia “ Li Sfiguranti de Montesanto” di Potenza Picena che presenta la commedia “E addè… che je raccondemo?”. La serata finale della rassegna, curata dalla compagnia teatrale Valenti in collaborazione con i 5 comuni di Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Belforte del Chienti, Serrapetrona, si chiuderà sabato 1 dicembre con “Chi sa balà… nun casca mai” di Giampiero Piantadosi, portata in scena dal Teatro del Sorriso di Ancona. Come nelle passate edizioni Dialettiamoci è anche concorso e sarà proprio il pubblico a votare la migliore commedia.

Per il 2019 ritorna, poi, con cinque splendidi appuntamenti, Il Gusto del Teatro, rassegna di teatro brillante con compagnie provenienti da tutt’Italia. E con il solito apericena che è diventato ormai occasione di incontro e di prelibatezza socio-gastronomica.

”Sono due appuntamenti molto importanti per la nostra collettività – le parole del sindaco di Caldarola Luca Giuseppetti - Dialettiamoci consolida la tradizione di collaborazione fra i 5 Comuni, Il Gusto del Teatro si conferma come apprezzata festa delle tipicità e del buonumore”.

Un momento importante di aggregazione e di socialità – fa eco il presidente della compagnia Valenti Fabio Macedoni – a partire dalle compagnie che si esibiranno. L’aspetto saliente resta, però, la calda partecipazione del pubblico che, a Caldarola, è stata sempre eccezionalmente numerosa: ritengo che sia questo il patrimonio più importante delle rassegne”.

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Venerdì, 23 Novembre 2018 16:20

Asfalto scivoloso. schianto inevitabile!

Avrebbe potuto avere drammatiche conseguenze l'incidente stradale verificatosi lungo la statale 78 alle porte di Sarnano.

Per cause in corso di accertamento, forse a causa dell'asfalto reso viscido dalle pioggia, una Lancia Musa condotta da una giovane donna è uscita di strada, andando in testa-coda e concludendo la sua corsa sulla scarpata che fiancheggia la sede stradale. Fortunatamente la conducente della vettura ha riportato soltanto un grande spavento, ma nessuna conseguenza. Il traffico sulla statale è rimasto bloccato per alcuni minuti, il tempo necessario per l'arrivo del carro attrezzi che ha provveduto a liberare la sede stradale. 

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La faggeta di Canfaito protagonista di un esposto alla Procura e alla Soprintendenza per la tutela del paesaggio delle Marche. A presentarlo sono state 13 associazioni ambientaliste a seguito di quanto avvenuto alcuni finesettimana fa quando, migliaia di visitatori, attratti dal meraviglioso “foliage” autunnale, hanno letteralmente invaso la Riserva parcheggiando persino all’interno del bosco.

Nell’esposto, le 13 associazioni denunciano una complessiva gestione “fallimentare” da parte della Unione montana del Potenza Esino e Musone, per quanto concerne la regolamentazione dei flussi turistici nella Riserva naturale dei Monti San Vicino e Canfaito che, specie negli ultimi anni, hanno raggiunto dei livelli insostenibili dal punto di vista ambientale, con il parcheggio abusivo e selvaggio delle auto sui prati, il conseguente inquinamento atmosferico e acustico, l’interferenza e il disturbo nei confronti delle specie vegetali e animali presenti, in un territorio dove sono state individuate anche un’Area floristica protetta, una Zona Speciale di Conservazione ed una Zona di Protezione Speciale della rete Natura 2000.

Oltre a denunciare il “Far West” che regna nella Riserva naturale, le associazioni hanno avanzato delle proposte e soluzioni per limitare gli accessi e quindi tutelare meglio l’area protetta, come la chiusura del parcheggio situato all’interno della faggeta di Canfaito, lasciandolo aperto solo nei mesi di luglio e agosto. Le associazioni chiedono che si preveda un numero chiuso di ingressi e si faccia pagare un pedaggio giornaliero per coprire le spese di gestione e di controllo della faggeta.

Nel prossimo numero de L’Appennino Camerte approfondiremo l’argomento. 

g.g.

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Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. San Severino terrà le bandiere a mezz’asta nella giornata di domenica. A deciderlo è stata il consigliere comunale con delega alle Pari Opportunità, Michela Pezzanesi, che la scorsa settimana ha firmato la Carta europea per l’uguaglianza delle donne e degli uomini nella vita locale e regionale. Così l’Amministrazione settempedana si è impegnata a dare attuazione ad un principio fondamentale del diritto comunitario e della nostra Costituzione: quello dell’uguaglianza tra donne e uomini. La Carta, infatti, mira a far mettere in campo tutte quelle azioni che garantiscano il godimento del diritto di  pari opportunità fra donne e uomini a tutti i livelli: politico, economico, sociale e culturale. 

Nonostante l’impegno profuso nel promuovere il rispetto della dignità della persona e il principio di pari opportunità, però, troppo spesso ci si rende conto che non si riesce a fare abbastanza per combattere e prevenire fenomeni di inaudita violenza di genere. Nei primi sei mesi del 2018 sono uccise solo in Italia 44 donne, il 30% in più rispetto allo stesso periodo del 2017. Tristi fatti hanno interessato anche la nostra provincia di recente. Il tema è, dunque, quanto mai importante e delicato. Per questo anche il Comune di San Severino ha deciso di dare un segnale di solidarietà con l’esposizione delle bandiere a mezz'asta in segno di lutto per la giornata di domenica.

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Grande festa per i 150 anni di attività della storica azienda Varnelli. Dopo gli 'open day' iniziati lo scorso settembre, la ricorrenza è stata sottolineata nell’incontro che si è tenuto ieri nella sede produttiva di Muccia. Tra le numerose personalità civili militari, rappresentanti accademici, delle associazioni dell’industria e del commercio che hanno voluto essere presenti all’evento celebrativo, anche il presidente della Regione Marche Ceriscioli, il prefetto di Macerata Jolanda Rolli, il questore Pignataro, il Commissario Straordinario Farabollini, l’Arcivescovo Francesco Massara e diversi sindaci. Una ricorrenza di tutto rispetto per un’azienda che affonda le sue radici nel territorio e che ha sempre mantenuto uno stretto legame con le comunità. Oltre ad essere la più antica delle Marche, la distilleria Varnelli per il 2018,  è una delle sole 16 aziende al mondo che possa aver raggiunto il ragguardevole secolo e mezzo di vita, senza aver mai cambiato la governance familiare. Un record e una forza che, al di là degli aspetti commerciali ed economici e di quelli numerici di fatturato, testimoniano il suo essere icona di uno spirito di forti relazioni e di una riconosciuta sapienza antica, sul quale si è potuto costruire il valore di cinque generazioni, rinnovatesi di giorno in giorno.

Varnelli teca prodotti

 Con al timone quattro donne, la madre Elda presidente, le figlie Orietta, amministratrice delegata, Gigliola Simonetta che segue il commerciale e marketing Italia e, Donatella, all’area di produzione, la storia dell’azienda Varnelli è stata scritta dai tre grandi uomini di famiglia, il bisnonno Girolamo, il nonno Antonio e il marito e padre Girolamo, precocemente scomparso nel 1975. Memoria storica, impegno, sfide superate e da affrontare, si sono susseguite nei diversi interventi che hanno auspicato nuove direttrici di prospettiva, tese alla ripartenza di un entroterra in sofferenza. I 150 anni hanno rischiato di non essere sottolineati, perché il tempo è stato di sfide crescenti per la comunità-ha evidenziato Orietta Varnelli - Essere parti della comunità significa condividere ogni momento: questi due anni sono stati due anni in salita che abbiamo condiviso in ogni passaggio. Nel 2016 ci stavamo organizzando per celebrare 150 anni: all’improvviso, le priorità sono cambiate. Nell’essere parti di una lunga storia e tradizione sono racchiusi tanti privilegi e soprattutto tante responsabilità e le responsabilità vanno espresse in ogni modo, non ultimo anche mettendo in campo tante energie che magari, in certi momenti non ci sarebbero ma che debbono essere tirate fuori proprio nell’interesse comune. Siamo state educate e cresciute nella convinzione che l’impresa non sia solo dei titolari, né solo dei titolari più il team, ma sia di fatto un’organizzazione complessa in cui interagiscono uomini e donne i cui destini a volte sono legati all’impresa; questo è ancor più vero in un territorio come il nostro in cui abbiamo il privilegio di essere considerati un’azienda di riferimento, operando a stretto contatto con tante amministrazioni e piccoli comuni straordinari. Iun territorio dell’entroterra come il nostro,  troppo spesso, si è pensato potessero esserci meno potenzialità; noi invece lo abbiamo sempre sentito come un privilegio, perché così siamo state educate a pensare e a sentire. Ci siamo dette che sottolineare i 150 anni, è un dovere per chi ci ha preceduto, è un dovere per il presente di sfida che ha bisogno di colpi di reni e, un dovere per il futuro della nostra famiglia e di tutto il territorio

Varnelli omaggio Baroni

Sede produttiva dell’azienda a Muccia, sede legale a Pievebovigliana, i cui sindaci  Mario Baroni e Massimo Citracca hanno voluto esprimere tutto l’orgoglio per il valore impresso dalla presenza dell’impresa nel territorio, sottolineando con un omaggio la ricorrenza del centocinquantesimo e, auspicando una sempre fertile e proficua sinergia. Pievebovigliana, e Muccia, appartengono al circuito delle città dei liquori, quali paesi d’Italia che vantano liquori storici.

Varnelli omaggio Citracca

 Ha colto nel segno di positività dell’azienda, un grande aiuto per lenire le ferite delle comunità, l’arcivescovo Francesco Massara: “ Dobbiamo essere orgogliosi che quest’azienda sia rimasta sul territorio, che stia andando avanti e che abbia impostato un lavoro di comunità e di famiglia.

Varnelli vescovo

Entrando qui mi sono sentito a casa mia- ha detto l'arcivescovo-. Ho avuto la sensazione di essere in una famiglia e, trovo che le ferite che ci sono state, se si lavora insieme, possono essere sanate. Inutile che ricostruiamo le tante chiese, se poi non aiutiamo le attività produttive. La ricostruzione deve andare di pari passo col sostegno a tutte le attività produttive, altrimenti, costruiremo solo dei bei monumenti e la gente se ne andrà. Essere qui e celebrare la positività e i segni belli che abbiamo in questo bellissimo territorio, mi spinge a dire che il lavoro va fatto insieme. Se noi come chiesa aiutiamo a ricostruire le coscienze e le comunità ad andare avanti, se le istituzioni ci mettono del proprio, approntando soluzioni concrete e veloci alla nostra gente, se le aziende danno un segno di dignità al lavoro  senza il quale le famiglie non possono andare avanti, sono convinto che riusciremo a dare delle belle risposte al mondo. Quando andrò in giro, potrò dire con orgoglio di essere il vescovo della Varnelli, come potrò dire con orgoglio di essere il vescovo di tante aziende che, con i loro sacrifici, stanno portando avanti questo territorio”.

Carla Campetella

Varnelli primo piano pubblico

Varnelli TEAM

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Venerdì, 23 Novembre 2018 11:45

Presentazione Libro "Coi piedi per terra"

Domani alle ore 18:00, presso il Loggiato di Via Roma di Sarnano, Guido Castelli - sindaco di Ascoli Piceno e presidente della Fondazione Anci IFEL - presenterà il suo ultimo libro "Coi piedi per terra."

"Sarà una interessante occasione - come dice nel libro Castelli - per chi non vuole fermarsi alla politica dei like o dei vaffa e preferisce ripartire dai territori, dalle comunità, dalle famiglie, dalle autonomie e dalla sussidiarietà".

Locandina Castelli definitiva

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Nuove criticità riscontrate nelle pavimentazioni delle SAE del CNS di Muccia.  Continuano i controlli della Protezione Civile nell'area Pian di Giove e, a quanto sembra, saranno purtroppo diverse le famiglie che dovranno trascorrere un soggiorno di qualche giorno in albergo, fintanto che verranno risistemati i pannelli. Le problematiche sono tutte riferite al pannello centrale di truciolato sottostante la pavimentazione in pvc delle costruzioni realizzate dal consorzio CNS, il cui progettista ha dichiarato essere dipese dall'inadeguato stoccaggio dei materiali che, esposti alle intemperie, si sono imbevuti d'acqua, determinando deterioramento soprattutto alla parte centrale legnosa della pavimentazione ma non alla superfice in pvc che, diversamente dal truciolato, si asciuga velocemente.

nella foto sotto, lo strato di truciolare deteriorato

sae Marce foto

 

In certi casi gli abitanti hanno potuto constatare da soli l'esistenza del problema, notando anomale fioriture di muffe e provvedendo a segnalare il problema. Sono già diverse le famiglie che, con inevitabile disagio, hanno dovuto accatastare le loro cose, fare le valigie e preparasi a lasciare l'abitazione, per permettere alla ditta la sostituzione della pavimentazione.

Ora i controlli stanno interessando tutta l'area e, purtroppo, dalle verifiche eseguite anche dove non si sono avuti particolari avvisaglie  di muffe o rigonfiamenti nella pavimentazione, si è potuta notare che gli ambienti sono umidi o che comunque esista un'identica problematica. E' accaduto anche all'interno della SAE assegnata alla camerte Erika Cervelli. Da poco mamma per la terza volta, l'assessore alle attività commerciali del comune di Camerino, con il marito e i suoi tre figli vive in una delle soluzioni abitative d'emergenza dell'area Pian di Giove di Muccia. " Proprio ieri c'è stato un sopralluogo e anche nella nostra casetta sono emerse delle criticità riferite alla pavimentazione e all'umidità- riferisce l'assessore- Mi viene da dire che siamo sfollati per la seconda volta; ritorniamo in una condizione che, per chi ha vissuto il terremoto è davvero brutta. Dover riuscire, trascorsi soli undici mesi da quando avevamo ottenuto di rientrare sotto un tetto ritrovando un po' di tranquillità- afferma Erika Cervelli- è davvero atroce e tanto più lo è per me che sono mamma di tre bambini piccoli di cui una neonata, e, il pensiero va alle loro condizioni di salute, al fatto che l'ambiente sia umido e malsano. Dopio il controllo un ingegnere della Protezione civile regionale mi ha detto che si sistemerà tutto in breve tempo e che il problema è riferito solo alla parte centrale della pavimentazione che si mette a posto in pochi giorni. Da parte mia- continua - ho continuato a chiedere se era sicuro di quello che mi stava rappresentando perchè ho il timore che la situazione non si risolva, con il rischio di ritrovarci tra un anno nella stessa identica situazione. Mi hanno rassicurato ancora ma in verità io continuo ad avere dei dubbi. Non è possibile che un pavimento fatto da nuovo si rovini in questa maniera dopo soli 11 mesi; credo che vivere nell'umidità non sia salutare nè per me, nè per i miei figli, oltretutto io personalmente ogni tre giorni, da circa un anno, ho inspiegabili abbassamenti di voce. Inutile che mi si venga a dire che il pavimento si rifarà. Il problema non è il pavimento ma il fare le cose, doverci mrimettere le mani e dover rispendere dei soldi pubblici per farlo. Ed io che ho un'abitazione che non sta in zona rossa, che è fuori dalla perimetrazione, quanto dovrò ancora aspettare per ricostruire? Non sarebbe stato meglio sistemare quella casa, mettere le mani in quella situazione già esistente, invece di sperperare denari in questa maniera?".  

C.C.

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