“Siamo felici di constatare che in Consiglio ci sia condivisione del principio per cui le funzioni di un consorzio e il contributo vanno commisurati agli effettivi benefici ottenuti dai proprietari degli immobili: i consorzi chiedono contributi anche in assenza di un piano delle bonifiche - commenta il consigliere Simona Lupini, facendo riferimento ad un’analoga proposta presentata dal consigliere di centrodestra Giacomo Rossi - Il contributo consortile deve essere commisurato alle opere e per i benefici che ogni proprietario dei terreni ottiene dall'attività del consorzio.”
A garanzia dei proprietari, i pentastellati chiedono anche la riforma delle nomine negli organi: “Chiediamo numeri più bassi per avanzare la candidatura e che solo i membri del consorzio possano candidarsi. In questo modo, potremo garantire più facilmente che le scelte siano trasparenti, partecipative e fatte in favore dei membri consorzio.”
Un approccio costruttivo quello del Movimento 5 Stelle, che chiede però di accelerare: “La nostra PDL è del 9 marzo, quella presentata da Giacomo Rossi è arrivata il 24 marzo: le due proposte hanno molto in comune, ma è fondamentale accelerare. Votiamo insieme una buona legge, che riformi finalmente in maniera organica il funzionamento dei consorzi di bonifica”, conclude la Lupini.
f.u.