Notizie di cronaca nelle Marche
Lunedì, 07 Giugno 2021 18:36
Camerino: via ai lavori di manutenzione sulle strade di Portajano e Raggiano
La Giunta comunale di Camerino ha approvato il progetto esecutivo dei lavori di manutenzione straordinaria per il ripristino della sicurezza al transito veicolare e pedonale delle strade comunali di Portajano e di Raggiano. L’approvazione del progetto prevede interventi per 140mila euro.
“Come anticipato prima dell’inverno – spiega l’assessore Marco Fanelli – in queste settimane partiranno una serie d’interventi programmati, soprattutto sulle strade. Abbiamo ricevuto già da tempo segnalazioni dai concittadini che hanno sottolineato la necessità d’intervenire e lo abbiamo subito calendarizzato. Sono lavori davvero impegnativi, ma non più rimandabili a causa delle condizioni in cui vertono le arterie di collegamento. Basti pensare che la rete stradale comunale si estende per oltre 100 chilometri che sono gestiti direttamente dal Comune”.
La strada di Portajano è il tracciato stradale che inizia dalla SP132 Varanese, attraversa la frazione e termina in un’altra, quella di San Marcello, a ridosso del lavatoio pubblico. Il fondo stradale depolverizzato negli anni 90 risulta notevolmente compromesso tale da rendere particolarmente difficile il mantenimento delle condizioni di transitabilità in occasione di eventi meteorici intensi, che oramai si susseguono con sempre maggior frequenza e più intensità. Sono episodi che producono forte corrivazione delle acque con la conseguente formazione di notevoli solchi nel fondo stradale che risultano di pericolo per la circolazione dei veicoli e pedoni. Per la strada nella frazione di Raggiano il tracciato stradale inizia dalla SP141 di Palentuccio, Sant’Erasmo, Seppio e termina nella comunale di Spindoli-Mistrano. Il fondo stradale nel 2019 è stato interessato da lavori di rifacimento del manto in conglomerato bituminoso per un tratto di circa 1100 metri, mentre il tratto direzione SP141 di circa 1200 metri depolverizzato negli anni 90, risulta notevolmente compromesso e, tale situazione risulta di pericolo per la circolazione dei veicoli e pedoni.
“La necessità di provvedere quanto prima alla sistemazione è finalizzata a scongiurare i rischi per l’incolumità pubblica e consentire una maggiore fruibilità e valorizzazione delle zone a ridosso della città che negli ultimi mesi hanno riscosso tanto successo anche da parte dei visitatori” conclude Fanelli.
f.u.
La strada di Portajano è il tracciato stradale che inizia dalla SP132 Varanese, attraversa la frazione e termina in un’altra, quella di San Marcello, a ridosso del lavatoio pubblico. Il fondo stradale depolverizzato negli anni 90 risulta notevolmente compromesso tale da rendere particolarmente difficile il mantenimento delle condizioni di transitabilità in occasione di eventi meteorici intensi, che oramai si susseguono con sempre maggior frequenza e più intensità. Sono episodi che producono forte corrivazione delle acque con la conseguente formazione di notevoli solchi nel fondo stradale che risultano di pericolo per la circolazione dei veicoli e pedoni. Per la strada nella frazione di Raggiano il tracciato stradale inizia dalla SP141 di Palentuccio, Sant’Erasmo, Seppio e termina nella comunale di Spindoli-Mistrano. Il fondo stradale nel 2019 è stato interessato da lavori di rifacimento del manto in conglomerato bituminoso per un tratto di circa 1100 metri, mentre il tratto direzione SP141 di circa 1200 metri depolverizzato negli anni 90, risulta notevolmente compromesso e, tale situazione risulta di pericolo per la circolazione dei veicoli e pedoni.
“La necessità di provvedere quanto prima alla sistemazione è finalizzata a scongiurare i rischi per l’incolumità pubblica e consentire una maggiore fruibilità e valorizzazione delle zone a ridosso della città che negli ultimi mesi hanno riscosso tanto successo anche da parte dei visitatori” conclude Fanelli.
f.u.
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Cronaca
Lunedì, 07 Giugno 2021 14:47
Patassini: "Un progetto per il più grande comprensorio montano del centro Italia"
Una squadra coesa per mettere sul piatto dell’offerta turistica la succosa opportunità di quello che sarebbe il più grande comprensorio sciistico del Centro Italia, una specialità 4 stagioni. È quanto proposto dall’onorevole della Lega Tullio Patassini ai comuni di Amandola, Bolognola, Fiastra, Sarnano, Castelsantangelo sul Nera, Ussita e ad istituzioni e imprenditori del territorio. Obiettivo: rilanciare con azioni concrete l’economia della montagna terremotata.
“La montagna è una risorsa fondamentale delle Marche per le sue caratteristiche particolarmente affini ai trend del turismo dell’esperienza: dobbiamo pensare in grande ed agire all’unisono per fare di questo tesoro un volano economico cogliendole opportunità che l’immediato futuro ci riserva – ha spiegato Patassini nel corso dell’incontro che si è tenuto domenica 6 giugno a San Ginesio presso la sede dell’Unione Montana, partner operativo del progetto – La tutela dell’ambiente non può prescindere dalla sopravvivenza delle comunità che ne sono il presidio: razionalizzando logiche di campanile e posizioni ambientaliste radicali, come già è stato fatto altrove, potremo finalmente passare dalle parole ai fatti. Lavolontà non manca: la collaborazione fattiva dell’Unione Montana Monti Azzurri, capofila e che esprime l’impegno diretto del presidente Feliciotti nello sviluppo del progetto nonché l’apprezzamento del progetto da parte di Camera di Commercio e associazioni di categoria sono segnali significativi”.
Nel corso del suo intervento Patassini ha ricordato come la Lega abbia espresso anche a livello legislativo la sua azione per il territorio: la norma per la proroga del fine vita degli impianti di risalita e la revisione dei parametri per destinare il Fondo per la Montagna anche alle imprese dei comprensori sciistici, ai maestri di sci e agli esercenti di impianti di risalita marchigianisono solo due degli interventi attuati.
“Dopo aver espresso come Lega l’impegno per la montagna ferita dal terremoto e fiaccata da due stagioni completamente compromesse dal covid, ora è il momento di favorire la progettualità e lo sviluppo – ha concluso Patassini – Noi siamo pronti a fare la nostra parte perché idee, potenzialità e volontà del territorio si fondano al meglio per guardare ad un futuro più sereno”.
f.u.
“La montagna è una risorsa fondamentale delle Marche per le sue caratteristiche particolarmente affini ai trend del turismo dell’esperienza: dobbiamo pensare in grande ed agire all’unisono per fare di questo tesoro un volano economico cogliendole opportunità che l’immediato futuro ci riserva – ha spiegato Patassini nel corso dell’incontro che si è tenuto domenica 6 giugno a San Ginesio presso la sede dell’Unione Montana, partner operativo del progetto – La tutela dell’ambiente non può prescindere dalla sopravvivenza delle comunità che ne sono il presidio: razionalizzando logiche di campanile e posizioni ambientaliste radicali, come già è stato fatto altrove, potremo finalmente passare dalle parole ai fatti. Lavolontà non manca: la collaborazione fattiva dell’Unione Montana Monti Azzurri, capofila e che esprime l’impegno diretto del presidente Feliciotti nello sviluppo del progetto nonché l’apprezzamento del progetto da parte di Camera di Commercio e associazioni di categoria sono segnali significativi”.
Nel corso del suo intervento Patassini ha ricordato come la Lega abbia espresso anche a livello legislativo la sua azione per il territorio: la norma per la proroga del fine vita degli impianti di risalita e la revisione dei parametri per destinare il Fondo per la Montagna anche alle imprese dei comprensori sciistici, ai maestri di sci e agli esercenti di impianti di risalita marchigianisono solo due degli interventi attuati.
“Dopo aver espresso come Lega l’impegno per la montagna ferita dal terremoto e fiaccata da due stagioni completamente compromesse dal covid, ora è il momento di favorire la progettualità e lo sviluppo – ha concluso Patassini – Noi siamo pronti a fare la nostra parte perché idee, potenzialità e volontà del territorio si fondano al meglio per guardare ad un futuro più sereno”.
f.u.
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Politica
Lunedì, 07 Giugno 2021 13:58
San Severino, domani le celebrazioni per il Patrono
In occasione dei festeggiamenti legati al culto del Santo Patrono di San Severino Marche, la città si prepara alle celebrazioni, naturalmente contingentate in ragione dell’emergenza sanitaria.
Niente pubblico, dunque, e cerimoniale ridotto. Dopo la messa delle 11, celebrata dall'Arcivescovo di Camerino - San Severino Marche Francesco Massara e l’offerta dei ceri del Palio dei Castelli, nella basilica di San Lorenzo dove è custodita l’urna di San Severino Vescovo, nel pomeriggio – fa sapere l’amministrazione comunale – , sarà la volta dell’esposizione delle Torri. In Piazza del Popolo saranno dunque esposte prima le Torri che animano la rievocazione storica del Palio, quindi il Comune consegnerà un riconoscimento ai volontari che si sono distinti per i servizi resi durante la pandemia. Gli uffici comunali – concludono dall’amministrazione – resteranno chiusi.
Niente pubblico, dunque, e cerimoniale ridotto. Dopo la messa delle 11, celebrata dall'Arcivescovo di Camerino - San Severino Marche Francesco Massara e l’offerta dei ceri del Palio dei Castelli, nella basilica di San Lorenzo dove è custodita l’urna di San Severino Vescovo, nel pomeriggio – fa sapere l’amministrazione comunale – , sarà la volta dell’esposizione delle Torri. In Piazza del Popolo saranno dunque esposte prima le Torri che animano la rievocazione storica del Palio, quindi il Comune consegnerà un riconoscimento ai volontari che si sono distinti per i servizi resi durante la pandemia. Gli uffici comunali – concludono dall’amministrazione – resteranno chiusi.
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Cronaca
Lunedì, 07 Giugno 2021 11:55
Elezioni San Severino, Antognozzi: "No ai personalismi, torniamo alla buona politica"
"Non è più tempo di personalismi o fughe in avanti, ma del dialogo, del coinvolgimento e della partecipazione". Tarcisio Antognozzi, tra i protagonisti della scena politica settempedana, traccia la strada da seguire in vista della prossima tornata elettorale. Non più, dunque, frammentazione, ma "capacità progettuale e autorevolezza politica: strumenti fondamentali - dice - per affrontare con coraggio le scelte che la città dovrà operare per garantirsi un futuro".
In un quadro di "approssimazione e autoreferenzialità - prosegue Antognozzi - , il mio auspicio è quello di un ritorno alla buona politica, fatta di confronto aperto tra culture e appartenenze politiche".
Nel farlo, secondo Antognozzi, sarà fondamentale il "ruolo dei partiti, quali corsie preferenziali per garantirsi un continuo dialogo con le istituzioni gerarchicamente superiori, Provincia e Regione. Lo sviluppo della città - sottolinea - passerà attraverso un'interlocuzione continua ed efficace con la Regione Marche: dovrà essere aperto un fluido canale di comunicazione, in particolare con il presidente Acquaroli. È fondamentale - conclude Antognozzi - che San Severino recuperi anche il suo ruolo di guida rispetto a tutta la comunità dell'alta valle del Potenza, in un'ottica di sinergia con tutto il territorio".
l.c.
In un quadro di "approssimazione e autoreferenzialità - prosegue Antognozzi - , il mio auspicio è quello di un ritorno alla buona politica, fatta di confronto aperto tra culture e appartenenze politiche".
Nel farlo, secondo Antognozzi, sarà fondamentale il "ruolo dei partiti, quali corsie preferenziali per garantirsi un continuo dialogo con le istituzioni gerarchicamente superiori, Provincia e Regione. Lo sviluppo della città - sottolinea - passerà attraverso un'interlocuzione continua ed efficace con la Regione Marche: dovrà essere aperto un fluido canale di comunicazione, in particolare con il presidente Acquaroli. È fondamentale - conclude Antognozzi - che San Severino recuperi anche il suo ruolo di guida rispetto a tutta la comunità dell'alta valle del Potenza, in un'ottica di sinergia con tutto il territorio".
l.c.
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Politica
Lunedì, 07 Giugno 2021 11:47
Rubano rame da un casolare, due arresti dopo la denuncia del parroco
Rubano rame da un casolare, Arrestati due maceratesi di 38 e 42anni. La pattuglia della Stazione Carabinieri di Corridonia, transitando in Contrada San Claudio, nel tardo pomeriggio di ieri ha visto due uomini allontanarsi in bicicletta da un casolare al momento non abitato di proprietà della diocesi di Fermo.
Trovando la cosa sospetta, i militari hanno deciso di sottoporre i due a controllo. Nei cestelli delle biciclette i militari hanno rinvenuto
delle lastre di rame ripiegate su stesse a martellate, risultate in seguito essere parti delle grondaie del casolare dal quale erano stati visti allontanarsi.
Pertanto, dopo aver acquisito la denuncia di furto sporta dal parroco di Corridonia, i due, entrambi nullafacenti, sono stati arrestati e condotti nelle rispettive abitazioni agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida fissata per domani.
c.c.
Trovando la cosa sospetta, i militari hanno deciso di sottoporre i due a controllo. Nei cestelli delle biciclette i militari hanno rinvenuto
delle lastre di rame ripiegate su stesse a martellate, risultate in seguito essere parti delle grondaie del casolare dal quale erano stati visti allontanarsi.
Pertanto, dopo aver acquisito la denuncia di furto sporta dal parroco di Corridonia, i due, entrambi nullafacenti, sono stati arrestati e condotti nelle rispettive abitazioni agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida fissata per domani.
c.c.
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Cronaca
Lunedì, 07 Giugno 2021 11:11
A 68 anni dalla morte, Camerino rende omaggio al poeta Ugo Betti
Nella ricorrenza del sessantottesimo anniversario della morte del drammaturgo Ugo Betti, mercoledì 9 giugno alle ore 9.00 il sindaco di Camerino Sandro Sborgia deporrà una corona d’alloro sulla sua tomba presso il camposanto di Coldibove. L’illustre drammaturgo, che era nato a Camerino nel 1892, morì a Roma il 9 giugno 1953. La cerimonia, nel rispetto della normativa anti-covid, è aperta al pubblico.
A buon punto intanto lo studio preliminare per la celebrazione del XVIII premio “Ugo Betti” per la drammaturgia, che si terrà a Camerino nel giugno 2022.
Ugo Betti, in un bozzetto realizzato da Mario Antolini
A buon punto intanto lo studio preliminare per la celebrazione del XVIII premio “Ugo Betti” per la drammaturgia, che si terrà a Camerino nel giugno 2022.
Ugo Betti, in un bozzetto realizzato da Mario Antolini
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Cronaca
Lunedì, 07 Giugno 2021 09:15
Spazio Giovani, due giornate con il judo per crescere insieme
Due giornate di judo per migliorare e crescere insieme nell'ambito del progetto “Spazio giovani” promosso dall'associazione “Help Sos Salute e famiglia” di San Severino.
La prima ospitata dal centro giovanile Asd Judo Samurai di Jesi e Chiaravalle; la seconda dalla palestra J-Etic di San Severino.
Lo scopo del doppio meeting: agevolare l'integrazione e la socializzazione tra i giovani di diverse fasce d'età e di differenti culture attraverso una disciplina sportiva come il judo che punta molto su concentrazione, autostima e capacità di confrontarsi con gli altri.
Lo scopo del doppio meeting: agevolare l'integrazione e la socializzazione tra i giovani di diverse fasce d'età e di differenti culture attraverso una disciplina sportiva come il judo che punta molto su concentrazione, autostima e capacità di confrontarsi con gli altri.
Ai due stage - denominati “Manifestazione giovanile”- hanno partecipato parecchi ragazzi e ragazze (dai 16 anni in su) provenienti dalle province di Ancona, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno; tutti rigorosamente ammessi solo dopo il test anti-Covid negativo e nel rispetto dei protocolli in vigore per contrastare l'emergenza sanitaria.
Hanno diretto gli allenamenti, validi anche per la preparazione al campionato nazionale che si terrà in autunno, il maestro Claudio Coppari a Jesi e il maestro Boris Giachetta a San Severino.
“Dopo la parte fisica e tecnica ci siamo messi in cerchio per un colloquio maestro-allievo – spiega Boris Giachetta, responsabile della palestra J-Etic – aprendo una serie di discussioni, in particolare sulle dipendenze, a cominciare da quelle legate ai giochi elettronici. Il judo è pure questo: siamo nel segmento che noi definiamo con il termine “Mondö”, che in giapponese significa insegnamento verbale o argomento di discussione sul judo e non. Questo aspetto viene seguito dal maestro in modo diretto oppure approfondito attraverso uno scambio di osservazioni con gli allievi. “Mondö” fa parte dell'insegnamento morale e intellettuale di questo sport, è uno dei quattro pilastri su cui poggia la pratica del Judo Kodokan così come definita dal maestro Jigoro Kano”.
Dunque, un'altra interessante iniziativa del progetto “Spazio giovani” che l'associazione Help di San Severino sta portando avanti con grande impegno, grazie a fondi regionali e del Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale, allo scopo di valorizzare la dimensione creativa dei giovani, la loro capacità di ricerca e di crescere insieme. Tanti i partner coinvolti: Itts “Divini”, Asur, Unione montana del Potenza, Esino e Musone, Ambito sociale 17 di San Severino, associazioni culturali e sportive come il Centro culturale Andrej Tarkovskij di San Severino, l'associazione giovanile Judo Samurai di Jesi-Chiaravalle, l'Age Marche, l'Uisp di Jesi, il centro JEtic
di San Severino e l'associazione “Equilibri”.
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Cronaca
Sabato, 05 Giugno 2021 18:06
La giovanissima Camilla Prosperi bronzo di squadra ai nazionali di aerobica
Grande successo per la giovanissima atleta treiese Camilla Prosperi, che ai campionati italiani di ginnastica aerobica di Pomigliano D'Arco è salita sul gradino più basso del podio nella categoria aerostart junior A insieme alle compagne Alice Arzeni e Luna Porfiri.
Dopo aver ottenuto le medaglie d'oro ai campionato regionali di fermo e interregionali di Pomigliano D'Arco, la giovane Camilla, classe 2009, ha ottenuto un altro importante successo di squadra.
A Camilla Prosperi sono andati anche i complimenti del sindaco Franco Capponi e dell'assessore allo sport a nome di tutta la comunità di Treia.
Dopo aver ottenuto le medaglie d'oro ai campionato regionali di fermo e interregionali di Pomigliano D'Arco, la giovane Camilla, classe 2009, ha ottenuto un altro importante successo di squadra.
A Camilla Prosperi sono andati anche i complimenti del sindaco Franco Capponi e dell'assessore allo sport a nome di tutta la comunità di Treia.
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Cronaca
Sabato, 05 Giugno 2021 17:26
Attestato di gratitudine a Patrizio Tosti. Il riconoscimento dell'amminisrazione.
Un riconoscimento speciale è stato consegnato il 5 giugno, giorno in cui si festeggia la festa dell'arma dei Carabinieri. L’amministrazione comunale di Caldarola, guidata dal sindaco Giuseppetti e tutti i consiglieri di maggioranza e minoranza, ha conferito un attestato di gratitudine a Patrizio Tosti, luogotenente con carica speciale e comandante della caserma locale.
Il comandante Tosti il 25 aprile scorso, grazie al suo intuito, al suo coraggio e al tempestivo intervento, è riuscito a trarre in salvo un anziano di 87 anni residente nella frazione di Valcimarra e il suo cane, intrappolati e inermi contro il fuoco che li aveva circondati.
L’anziano era intento a bruciare gli scarti della potatura nel suo oliveto, un gesto ripetuto più volte negli anni, ma affrontato con leggerezza, senza valutare gli imprevisti e il rischio, dovuto al forte vento, di trasformare un’azione quotidiana in tragedia. L’allarme lanciato dal militare e il suo operato hanno consentito di salvare l’uomo e il cane rimasto nella boscaglia.
(foto il ringraziamento del comandante patrozio Tosti)
Nell’operazione di recupero il comandante della Stazione dei carabinieri di Caldarola, Patrizio Tosti, è rimasto a sua volta intossicato e costretto alle cure del Pronto Soccorso.
(nella foto a sinistra il sottotenente Federico Pellegrini e i colleghi carabinieri)
Il riconoscimento ha avuto il benestare anche del generale Fabiano Salticchioli, comandante della Legione Carabinieri Marche. Alla cerimonia erano presenti il sottotenente Federico Pellegrini ( facente funzioni del capitano De Carlini e altri militari.
(la presenza dei consiglieri comunali)
Il primo cittadino Giuseppetti ha voluto esprimere la propria gratitudine al militare con queste parole: “desidero manifestare a nome personale e dell’intera amministrazione, il nostro sentito apprezzamento per l’operosità dimostrata, a testimonianza dell’alta professionalità che ancora una volta ha contraddistinto la sua opera nell’ambito di questo territorio”.
Nel suo intervento, il luogotenente Tosti ha voluto ringraziare, a nome dell’intera caserma, per il dono ricevuto, sottolineando come questo riconoscimento in particolare sia più sentito perché conferitogli dalla propria comunità e quindi dai cittadini che apprezzano il loro operato. Ha ricordato che questo deve essere uno stimolo per tutti ad intervenire e a non rimanere indifferenti, come è insito nel compito di ogni carabiniere. È stato questo intuito straordinario di non sottovalutare una situazione apparentemente che ha reso l’intervento davvero degno di nota e del premio assegnatogli.
Mario Staffolani
Il comandante Tosti il 25 aprile scorso, grazie al suo intuito, al suo coraggio e al tempestivo intervento, è riuscito a trarre in salvo un anziano di 87 anni residente nella frazione di Valcimarra e il suo cane, intrappolati e inermi contro il fuoco che li aveva circondati.
L’anziano era intento a bruciare gli scarti della potatura nel suo oliveto, un gesto ripetuto più volte negli anni, ma affrontato con leggerezza, senza valutare gli imprevisti e il rischio, dovuto al forte vento, di trasformare un’azione quotidiana in tragedia. L’allarme lanciato dal militare e il suo operato hanno consentito di salvare l’uomo e il cane rimasto nella boscaglia.
(foto il ringraziamento del comandante patrozio Tosti)
Nell’operazione di recupero il comandante della Stazione dei carabinieri di Caldarola, Patrizio Tosti, è rimasto a sua volta intossicato e costretto alle cure del Pronto Soccorso.
(nella foto a sinistra il sottotenente Federico Pellegrini e i colleghi carabinieri)
Il riconoscimento ha avuto il benestare anche del generale Fabiano Salticchioli, comandante della Legione Carabinieri Marche. Alla cerimonia erano presenti il sottotenente Federico Pellegrini ( facente funzioni del capitano De Carlini e altri militari.
(la presenza dei consiglieri comunali)
Il primo cittadino Giuseppetti ha voluto esprimere la propria gratitudine al militare con queste parole: “desidero manifestare a nome personale e dell’intera amministrazione, il nostro sentito apprezzamento per l’operosità dimostrata, a testimonianza dell’alta professionalità che ancora una volta ha contraddistinto la sua opera nell’ambito di questo territorio”.
Nel suo intervento, il luogotenente Tosti ha voluto ringraziare, a nome dell’intera caserma, per il dono ricevuto, sottolineando come questo riconoscimento in particolare sia più sentito perché conferitogli dalla propria comunità e quindi dai cittadini che apprezzano il loro operato. Ha ricordato che questo deve essere uno stimolo per tutti ad intervenire e a non rimanere indifferenti, come è insito nel compito di ogni carabiniere. È stato questo intuito straordinario di non sottovalutare una situazione apparentemente che ha reso l’intervento davvero degno di nota e del premio assegnatogli.
Mario Staffolani
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Cronaca
Sabato, 05 Giugno 2021 17:07
San Severino saluta i successi di mister Fabrizio Castori
La Città di San Severino Marche ha voluto salutare i successi di uno dei suoi tanti figli illustri, mister Fabrizio Castori, che di recente ha salutato il ritorno in serie A alla guida della Salernitana.
Settempedano d’origine, è nato l’11 luglio 1954, Castori ha iniziato a tirare i primi calcio a un pallone con i compagni dell’oratorio San Paolo. Poi l’esordio nella formazione locale della Settempeda e la scalata di tutti i campionati della Figc, la Federazione Italiana Giuoco Calcio, dalla terza categoria fino alla massima serie.
“Mi manca solo una promozione in seconda categoria” ha detto il mister sul palco del Feronia che ha ospitato la cerimonia ufficiale di consegna di una targa con la quale il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, e l’Amministrazione comunale, a nome dell’intera comunità locale, hanno voluto salutare in modo davvero speciale “i tanti traguardi raggiunti e quelli che verranno”.
“Fisico da guerriero e cuore da leone” ha detto di lui il sindaco Rosa Piermattei, sottolineandone le caratteristiche umane, ancor prima che professionali, con quel suo “esserci sempre per il paese che gli ha dato i natali e dove è sempre tornato soprattutto quando la nostra comunità ha vissuto momenti di difficoltà, come in occasione del terremoto. Siamo orgogliosi di te come lo è orgogliosa la tua famiglia. Con tanta tenacia, tanta caparbietà, con tantissimi sacrifici, sei riuscito a raggiungere tanti traguardi cercando di non tralasciare nulla”.
Alla festa per mister Castori si sono uniti anche molti amici di sempre, tra cui l’industriale Lino Rossi di Sefro che ha raccontato uno dei tanti aneddoti sulla vita di Fabrizio: “Quando un presidente di una nota società mi chiese cosa ne pensassi di lui, ho subito risposto: “E’ un marchigiano, la genetica è apposto”, e poi l’assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni, compagno di squadra e amico “di una persona che è un esempio perché sa dare un valore aggiunto in un mondo veramente difficile come quello del calcio anche a tantissimi giovani che dovrebbero continuare a prendere spunto da lui pure nella vita di tutti i giorni”.
A Castori è stata consegnata anche una seconda targa ricordo dalla Società Sportiva Settempeda e dalla Polisportiva Serralta rappresentate dal presidente Marco Crescenzi.
“Mi emoziona ricevere tante attenzioni” – ha detto Castori che ha voluto ringraziare anche sua moglie Paola che, ha ricordato il mister, sposò l’idea di farmi lasciare il lavoro a Tolentino per andare ad allenare il Lanciano “avviandomi così a una carriera che mi ha dato molto”.
Tantissimi i ricordi condivisi dal palco del Feronia: “Ho seguito la mia passione e sono andato dietro le mie forti motivazioni. Ho studiato il calcio e continuo a studiarlo convinto che si possa sempre migliorare perché non ci si può mai sentire arrivati – ha ancora detto Castori, sottolineando – Sono spietato con me stesso, ho Arrigo Sacchi come modello e a sessant’anni mi sono fatto un regalo portando il Carpi in A. La nuova sfida? Bella tosta, con la Salernitana mi sono rimesso in gioco”.
La vittoria più grande, però, Fabrizio l’ha voluta dedicare a una squadra speciale, quella della comunità di San Patrignano cui ha dato vita assieme a Marcello Chianese. Usò il calcio come terapia di recupero, la stessa terapia che oggi usa per i suoi giovani: "Non non voglio insegnare nulla, ho detto no all’università che me lo ha chiesto. Io – dice l’uomo Fabrizio che tutti conoscono e amano – voglio solo continuare a raccontare me stesso”.
Settempedano d’origine, è nato l’11 luglio 1954, Castori ha iniziato a tirare i primi calcio a un pallone con i compagni dell’oratorio San Paolo. Poi l’esordio nella formazione locale della Settempeda e la scalata di tutti i campionati della Figc, la Federazione Italiana Giuoco Calcio, dalla terza categoria fino alla massima serie.
“Mi manca solo una promozione in seconda categoria” ha detto il mister sul palco del Feronia che ha ospitato la cerimonia ufficiale di consegna di una targa con la quale il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, e l’Amministrazione comunale, a nome dell’intera comunità locale, hanno voluto salutare in modo davvero speciale “i tanti traguardi raggiunti e quelli che verranno”.
“Fisico da guerriero e cuore da leone” ha detto di lui il sindaco Rosa Piermattei, sottolineandone le caratteristiche umane, ancor prima che professionali, con quel suo “esserci sempre per il paese che gli ha dato i natali e dove è sempre tornato soprattutto quando la nostra comunità ha vissuto momenti di difficoltà, come in occasione del terremoto. Siamo orgogliosi di te come lo è orgogliosa la tua famiglia. Con tanta tenacia, tanta caparbietà, con tantissimi sacrifici, sei riuscito a raggiungere tanti traguardi cercando di non tralasciare nulla”.
Alla festa per mister Castori si sono uniti anche molti amici di sempre, tra cui l’industriale Lino Rossi di Sefro che ha raccontato uno dei tanti aneddoti sulla vita di Fabrizio: “Quando un presidente di una nota società mi chiese cosa ne pensassi di lui, ho subito risposto: “E’ un marchigiano, la genetica è apposto”, e poi l’assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni, compagno di squadra e amico “di una persona che è un esempio perché sa dare un valore aggiunto in un mondo veramente difficile come quello del calcio anche a tantissimi giovani che dovrebbero continuare a prendere spunto da lui pure nella vita di tutti i giorni”.
A Castori è stata consegnata anche una seconda targa ricordo dalla Società Sportiva Settempeda e dalla Polisportiva Serralta rappresentate dal presidente Marco Crescenzi.
“Mi emoziona ricevere tante attenzioni” – ha detto Castori che ha voluto ringraziare anche sua moglie Paola che, ha ricordato il mister, sposò l’idea di farmi lasciare il lavoro a Tolentino per andare ad allenare il Lanciano “avviandomi così a una carriera che mi ha dato molto”.
Tantissimi i ricordi condivisi dal palco del Feronia: “Ho seguito la mia passione e sono andato dietro le mie forti motivazioni. Ho studiato il calcio e continuo a studiarlo convinto che si possa sempre migliorare perché non ci si può mai sentire arrivati – ha ancora detto Castori, sottolineando – Sono spietato con me stesso, ho Arrigo Sacchi come modello e a sessant’anni mi sono fatto un regalo portando il Carpi in A. La nuova sfida? Bella tosta, con la Salernitana mi sono rimesso in gioco”.
La vittoria più grande, però, Fabrizio l’ha voluta dedicare a una squadra speciale, quella della comunità di San Patrignano cui ha dato vita assieme a Marcello Chianese. Usò il calcio come terapia di recupero, la stessa terapia che oggi usa per i suoi giovani: "Non non voglio insegnare nulla, ho detto no all’università che me lo ha chiesto. Io – dice l’uomo Fabrizio che tutti conoscono e amano – voglio solo continuare a raccontare me stesso”.
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