Altro importante riconoscimento per l’Università di Camerino. Il prof. Gilberto Pambianchi, docente di Geomorfologia presso la sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam, è stato nominato membro del Comitato Tecnico-Scientifico dell’Archeoclub d’Italia, composto da personalità che si sono distinte per le competenze professionali nei settori dei beni culturali e ambientali.

L’Associazione Archeoclub d’Italia, attraverso i propri volontari, riuniti in sedi locali, su un territorio circoscritto che conoscono, opera attraverso attività culturali che risvegliano l’attenzione dei concittadini e mettono in luce le tipicità che solo quello stesso territorio possiede, promuovendolo al di fuori dei propri confini.

“Sono naturalmente molto soddisfatto per questa nomina – ha sottolineato il prof. Pambianchi – non solo a livello personale ma anche per l’intera comunità universitaria Unicam; fin dagli anni ’90, infatti, come Ateneo stiamo portando avanti numerosi progetti per la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali. Nel Comitato sono presenti diverse figure professionali, ma finora era assente quella del geologo, o meglio del geomorfologo, che accompagna la valorizzazione e la salvaguardia dei beni culturali, e questo è ulteriore motivo di orgoglio. La mia presenza nel Comitato può essere anche un ulteriore riferimento di Unicam nel territorio, che si aggiunge alle attività del corso di laurea in Tecnologie Innovative per i beni culturali, attivo presso la sede di Ascoli Piceno, ed ai numerosi progetti di ricerca che abbiamo in essere. Potremmo poi collaborare con gli ArcheoClub delle Marche, dell'Umbria e dell'Italia centrale per dare il nostro supporto scientifico”.
«Unicam sta dimostrando di mettere la scelta dello studente al primo posto dando l’opportunità a chi si avvicina all’università, non solo di approfondire gli studi ma anche di poter crescere e continuare nella pratica sportiva».
Così, la pluricampionessa olimpionica Valentina Vezzali, sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega allo sport, intervenuta questa mattina all’inaugurazione della nuovissima costruzione del pala tennis che va ad aggiungersi alle tante strutture d’eccellenza degli impianti sportivi del Cus Camerino in località Le Calvie.
Accolta dalle grida gioiose dei tanti bambini dell’istituto comprensivo Betti, Valentina Vezzali ha presenziato alla cerimonia accanto al rettore di Unicam Claudio Pettinari, al sindaco di Camerino Roberto Lucarelli, il vice presidente del consiglio regionale Gianluca Pasqui e al presidente del Cus Stefano Belardinelli.
Al taglio del nastro della moderna struttura polivalente realizzata con i fondi del post sisma, hanno partecipato anche il presidente del Coni Fabio Luna l’assessore provinciale allo sport Laura Sestili i presidenti regionali della Fisi Doriano De Minicis e della Fipav Fabio Franchini ,il presidente nazionale Figest Enzo Casadidio,il dirigente dell’Istituto comprensivo Betti Francesco Rosati, il vice presidente dell’Erdis Andrea Spaterna.
Portare lo sport nelle scuole, l’impegno che, dall’alto della sua carica governativa, Valentina Vezzali è determinata a perseguire :«Lo sport deve concorrere alla formazione di ognuno di noi. Sono felice della presa di coscienza di tante università che stanno investendo nello sport. Davvero geniale l’idea di un campus universitario che dovrebbe essere replicata da tutti gli atenei del territorio».
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Collocata vicino ai campi da tennis scoperti e all’area padel, la struttura del pala tennis le cui dimensioni sono quelle di un campo internazionale, consentirà di praticare al chiuso tante altre performance sportive che vanno dal judo al karate, dal taekwondo al tennis tavolo.
«Un impianto eccellente che è stato completato in breve tempo e sul quale abbiamo investito molto- ha affermato il rettore Claudio Pettinari-. Lo abbiamo fatto con convinzione considerandolo uno strumento fondamentale per dare futuro a coloro che sceglieranno la nostra università. Perché quella di Unicam è una “scelta sostenibile” come recita la campagna di comunicazione di quest’anno.
La grande qualità dei servizi Unicam – ha aggiunto- è oramai certificata a livello nazionale. Siamo i primi in classifica da due anni tra tutti gli atenei statali e non, da 19 anni primi per università che hanno le nostre dimensioni e ciò significa che con il tempo abbiamo sempre cercato non solo di mantenere ma anche di migliorare».
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Soddisfatto dell’implementazione del parco sportivo che si estende per ben 15 ettari, il presidente del Cus Camerino Stefano Belardinelli . «Qui c’è davvero di tutto: pallavolo, pallacanestro, calcio a 5, calcio a 11, arrampicata sportiva, padel, tennis tavolo, judo. Corredano l’offerta il percorso ciclabile e quelli sterrati, la palestra all’aperto. Dovremo rinnovare il campo di atletica per renderlo tecnologicamente avanzato. L’attenzione è rivolta anche alla sostenibilità, sia dal punto di vista ambientale che sociale e, in quest’ultimo caso con progetti d’inclusione e valorizzazione di ‘abilità diverse’ e delle esigenze degli studenti universitari che provengono da altri Paesi.Forte anche la collaborazione con il Liceo Sportivo e con le scuole. Un punto d’arrivo non c’è – ha concluso Belardinelli-. Cerchiamo sempre di fare qualcosa di meglio. Nel 2023 vorremmo fare un’edizione straordinaria dei Campionati universitari che riunendo tantissimi sport e atlet ,oltre a Camerino, coinvolgerà altri comuni. Per il 2025 abbiamo presentato la candidatura per i campionati universitari europei di calcio a 11 e siamo in attesa dell’assegnazione ufficiale. C'è poi l’opportunità della dual carreer per gli studenti atleti che , grazie a percorsi didattici supportati possono continuare studio e disciplna sportiva. Importanti anche le borse sportive di eccellenza e la possibilità di fare dello sport all’aperto che si è rivelata utilissima anche durante il periodo del covid».
Impianti sportivi sui quali il governo sta puntando molto, come sottolineato dal sottosegretario con delega allo sport Vezzali: «Con la cifra di 700 milioni di euro, il piano nazionale di ripresa e resilienza ci dà l’opportunità di rendere un’Italia più sportiva con impianti moderni, volti all’efficientamento energetico e, in questo momento, sappiamo benissimo quanto stiamo soffrendo per il caro energia. Una progettualità che stiamo mettendo a punto; si è già ottenuto un ottimo riscontro dal bando che abbiamo fatto e, sono certa che con un lavoro in sinergia, nel 2026 potremo avere davvero un’Italia culturalmente più sportiva, a partire dagli impianti».
C.C.
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Prosegue con successo la collaborazione instaurata all'indomani del sisma tra la Cappella musicale del Duomo -Coro universitario di Camerino ed i Civici cori della scuola di musica Claudio Abbado di Milano. Una sinergia che si è consolidata nel tempo e che vedrà le due formazione tornare ad esibirsi insieme questo sabato 18 giugno alle ore 21,15 nella basilica di San Venanzio a Camerino e, a seguire, domenica 19 giugno nella chiesa di Sant'Agostino di Montecosaro a partire dalle ore 17.
La presentazione dei due concerti è avvenuta questa mattina nella sede del rettorato di Unicam alla presenza del prorettore Graziano Leoni, del neo eletto sindaco di Camerino Roberto Lucarelli. A rappresentare il coro universitario di Camerino erano Stefano Severini e il direttore maestro Luciano Feliciani. Alla conferenza stampa ha presenziato in videocollegamento da Milano il coordinatore della musica classica della scuola civica Abbado, Marcello Parolini. 
"Possiamo definirlo il secondo tempo di un progetto nato nel 2017 grazie ad una mail inviata da una corista camerte alla rivista Amadeus- ha spiegato in apertura Stefano Severini-. Veniva raccontato ciò che a causa del sisma era successo nella nostra città che per la nostra associazione e per tutte le altre aveva comportato la perdita di una sede per fare le prove ma anche di luoghi per esibirci. Chiedevamo un aiuto per poter realizzare un progetto  che non eravamo riusciti a portare a compimento. L'allora direttore della rivista "Amadeus", Gaetano Santangelo, trovò il gancio con la Scuola civica di Milano e, dopo i primi contatti, il risultato finale furono due concerti che nel maggio del 2018 si tennero rispettivamente ad Inverigo in provincia di Como e, a Milano, nella chiesa di San Fedele. La pandemia ha rallentato il ricambio dell'ospitalità che avevamo ricevuto allora ma, oggi, dopo mesi di studio, siamo pronti per relaizzarla con questi due concerti".
Sabato 18 e domenica 19 giugno la corale camerte e la prestigiosa scuola civica di Milano eseguiranno insieme la "Messa in Re maggiore" di Anton Dvorak per coro ed organo. 
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Una iniziativa che vede coinvolta l'Università di Camerino; infatti, come evidenziato dal prorettore vicario Graziano Leoni, nell'ambito delle attività di terza missione, tutti gli anni l'ateneo mette a disposizione dei fondi per lo svolgimento di iniziative importanti per il territorio.
"La corale è sempre nei nostri pensieri e- ha ricordato - anche quest'anno abbiamo voluto essere presenti con un contributo che dà la possibilità di svolgere questa significativo evento".

La presentazione dei concerti è stata anche la prima delle uscite ufficiali del neo eletto sindaco di Camerino Roberto Lucarelli, entrato per la prima volta in ateneo quale primo cittadino. A lui il prorettore Leoni ha consegnato il gagliardetto di Unicam.
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"La collaborazione della città che mi onoro di rappresentare da poche ore, sarà sicuramente massima - ha dichiarato Roberto Lucarelli-. L'amminisrtazione comunale sarà punto di riferimento di Unicam. Ci metteremo a disposizione della città e dell'università che sono due situazioni imprescindibili l'una dall'altra".  Il neo sindaco di Camerino si è detto grato dell'accoglienza ricevuta dal'università nell'immediato post sisma e in un momento di grande incertezza. "Sono molto contento del fatto che questo gemellaggio stia andando avanti; lo considero punto di partenza per tante situazioni anche in futuro. Altra cosa bellissima è che lo facciamo in quella chiesa che è frutto del dono di vicinanza di un imprenditore alla città. Voi di Milano ci avete dato ospitalità e la possibilità di un luogo per far sì che il nostro coro potesse esibirsi. Sono segnali che non possiamo dimenticare. Ora dobbiamo essere noi a fare tesoro di quella vicinanza - ha concluso -. La ricostruzione è di sicuro la priorità dellai'amministrazione che da ieri è al lavoro, tuttavia, parallelamente dobbiamo vivere questa città, renderla sempre più attrattiva e propositiva possibile. Lo dobbiamo soprattutto a quei primi turisti che vengono in città tutti i giorni e cioè gli studenti universitari, ai quali dobbiamo impegnarci ad offrire una città accogliente, piena di iniziative".       
Dell'esperienza positiva maturata già con l'inizio della collaborazione e della proficua prosecuzione del percorso che, insieme, porterà ad una nuova esibizione  ha parlato Marcello Parolini in rappresentanza della direzione della Scuola civica di Milano.
I dettagli del programma musicale sono stati quindi illustrati dal maestro Luciano Feliciani, direttore del coro universitario Cappella del duomo di Camerino.
I due concerti di sabato e domenica rientrano nell'ambito della "Festa della musica" 2022  

Carla Campetella 

Dopo lo stop dovuto alla pandemia, che ha visto l’organizzazione completamente on line torna a Camerino il Geology Field Camp” grazie alla continua collaborazione tra la George Mason University (Virginia, USA) e l’Università di Camerino. Infatti dopo le ultime due edizioni, erogate virtualmente, quest'anno riparte in presenza la sesta edizione del “Geology Field Camp” dell'Università statunitense, coordinata dalla sezione di Geologia UNICAM.
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Dal 25 Maggio, studenti americani provenienti da diversi stati USa, ospiti presso l'hotel Terme di Frasassi del Comune di Genga fino al prossimo 27 Giugno. Gli studenti, guidati dai docenti Unicam, svolgeranno svariate attività di rilevamento geologico con finalità che riguarderanno principalmente, il rischio sismico, quello idrogeologico e la caratterizzazione geologica di un’area a loro estranea.
Per tutti i partecipanti, questo corso intensivo rappresenta l'ultimo step per acquisire le necessarie competenze geologiche per intraprendere la carriera del geologo sia in ambito professionale che accademico. 


E’ grazie alla collaborazione dello spin off Geomore per il contributo tecnico, del Consorzio Frasassi e del Comune di Genga che in virtù della convenzione con Unicam hanno fornito un sostegno fondamentale, che è stato possibile effettuare tale attività in uno dei gioielli geologici che il nostro territorio offre e che ha lasciato senza fiato tutti i partecipanti.
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Si sono svolte nei giorni scorsi le riprese del documentario intitolato “Meraviglie Geologiche d’Italia”, un video di un’ora che illustrerà l’immenso patrimonio geologico presente nella regione Marche. Sono state previste un paio di tappe in Umbria, funzionali per spiegare al meglio l’evoluzione di questo antico ambiente sedimentario che in passato era un unico grande bacino al di sotto del livello del mare.

Tutto questo è stato reso possibile grazie all’iniziativa della Sezione di Geologia dell’Università di Camerino che, puntando sull’immensa geodiversità presente nel nostro territorio, è riuscita ad incuriosire e conquistare il geologo Luigi Bignami, divulgatore scientifico e responsabile della rubrica di Focus in onda su Sky, che insieme alla sua troupe ha infatti scelto le Marche come palcoscenico naturale per illustrare le bellezze geologiche di questa parte dell’Appennino centrale.

Protagonisti del documentario, diversi luoghi raccontati da docenti e ricercatori dell’ateneo, coadiuvati da alcuni esperti: da monte Revellone a Castelletta nel Comune di Fabriano con il prof. Stefano Mazzoli, gola e grotte di Frasassi con il  geologo  Fabrizio Bendia ed il prof. Marco Peter Ferretti, unitamente all’archeologa Gaia Pignocchi, la gola del Bottaccione con il prof. Alessandro Montanari dell’Osservatorio Geologico di Coldigioco, bacino della Laga e monte Ascensione con il prof. Claudio Di Celma, il Monte Conero con il prof. Marco Materazzi, Castelluccio di Norcia con i professori Emanuele Tondi e Piero Farabollini; il percorso si è concluso in una cava di travertino dell’area di Acquasanta terme.

Il video documentario, promosso anche dall’Ordine dei Geologi delle Marche e patrocinato dal Consiglio Nazionale dei Geologi, andrà in onda nel prossimo ottobre sul canale 35 del digitale terrestre e su SKY.



L'auditorium del Chemistry Interdisciplinary Project (ChIP), innovativo Centro di ricerca dell’Università di Camerino, ha ospitato lo scorso  20 aprile l’assemblea plenaria del progetto Marlic, co-finanziato dalla Regione Marche.

La giornata è stata aperta dai saluti del Rettore dell’Università di Camerino Claudio Pettinari, che ha ribadito l’importanza della piattaforma collaborativa Marlic proprio per le ricerche che porta avanti, così importanti per il tessuto imprenditoriale della Regione Marche. Enti di ricerca e aziende partner hanno poi presentato i risultati raggiunti dopo circa 20 mesi dall’inizio delle attività.

La Piattaforma regionale Next Generation Composite Materials è una piattaforma collaborativa sul tema della manifattura sostenibile, eco sostenibilità di prodotti e processi per i nuovi materiali e de manufacturing.

Il Progetto MARLIC - Marche Applied Research Laboratory for Innovative Composites è cofinanziato dalla Regione Marche attraverso il por marche fesr 2014/2020 asse 1 – os2 – azione 2.1.1 – sostegno allo sviluppo di piattaforme tecnologiche di ricerca collaborativa negli ambiti della specializzazione.

Sono 27 i Partners coinvolti: HP Composites (capofila), Delta, Linset, 3P Engineering, Teknochim, F.lli Guzzini, Eta Blades, Nano-Tech, Ubaldi, Scatolificio TS, Prefiniti Simon, Save as, Maila’s, Nuova Simonelli, Diamonte, Carnj, Elantas, Simeg Marmi, Scatolificio Sios, Rock and River, Albertani, CNR, Enea, Università di Camerino, Università degli Studi di Urbino, Università Politecnica Delle Marche, Fondazione Cluster Marche.

La durata del progetto è di 30 mesi nel periodo 2020-2023.

Durante l’assemblea plenaria sono stati presentati i progetti BIo Based Materials e De manifacturing,
N
ell’ambito della Piattaforma MARLIC, è prevista anchen la realizzazione di un Laboratorio che permetterà di portare avanti una serie di attività e servizi come prove strutturali e morfologiche basate sul riconoscimento di specifici gruppi chimici; attività di ricerca e sviluppo; analisi e testing; supporto alle aziende e attività di formazione e orientamento.

I soggetti coinvolti per la gestione del Laboratorio di ricerca, che sarà fisicamente collocato a Camerino, sono 14: l’Università Politecnica delle Marche, l’Università di Camerino, l’ENEA, il CNR, HP Composites, Delta, Diamonte, Eta, F.lli Guzzini, Linset & Co., Maila’s, Nano-Tech, 3P Engineering e Teknochim. Ciascuno metterà a disposizione della struttura le proprie capacità specifiche e acquisterà attrezzature che permetteranno al Laboratorio di strutturarsi e di offrire i servizi al mercato.





L’Università di Camerino è stata una delle prime università italiane ad accogliere studentesse e professoresse in fuga dagli orrori della guerra in Ucraina ed a mettere in campo una serie di azioni concrete in loro sostegno.

Dopo aver istituito una unità di crisi interna composta da rappresentanti del personale docente, tecnico e amministrativo e degli studenti, che ha il compito di monitorare costantemente l’evolversi degli avvenimenti, sono state attivate 15 borse di studio in favore di altrettante studentesse ucraine, quasi tutte già giunte a Camerino, e sono state accolte quattro docenti come visiting professor.  

“Fin dal 2015 abbiamo attivo un accordo di collaborazione con l’Università “Taras Shevchenko” di Kiev – ha affermato il Prorettore alla Didattica prof. Luciano Barboni – che ci ha consentito di considerare la presenza in Unicam degli studenti provenienti da quell'ateneo come una normale mobilità internazionale. Offriremo quindi a queste studentesse, tredici delle quindici che saranno a Camerino, la possibilità di inserirsi nel nostro Ateneo pur conservando l'iscrizione presso l'ateneo di provenienza, ed acquisendo in Unicam crediti su discipline che sono affini al percorso di studi che hanno già avviato”.

“Grazie alla presenza delle loro professoresse ucraine, poi, - prosegue il prof. Barboni – che nell’ambito delle attività di visiting professor terranno alcune attività didattiche presso la nostra Scuola di Giurisprudenza, le studentesse potranno seguire corsi che si calano perfettamente nel loro curriculum di studi. Il periodo che trascorreranno nel nostro Ateneo, quindi, consentirà loro di proseguire proficuamente gli studi ed ottenere il riconoscimento dei crediti una volta che faranno rientro in Ucraina”.

“Naturalmente queste attività sono state concordate con il Rettore dell’Università di Kiev, che abbiamo incontrato nel corso di un meeting a distanza tenutosi la scorsa settimana, al quale ha preso parte anche il prof. Maurizio Tira, Rettore dell’Università di Brescia e delegato agli affari internazionali della Conferenza dei rettori delle Università italiane (CRUI) e referente per la gestione crisi ucraina, il quale sta coordinando le iniziative del sistema universitario italiano”.

“Tutto questo – ha concluso il prof. Barboni – è stato reso possibile grazie al lavoro di un ampio gruppo di colleghi, composto dai delegati alla mobilità internazionale, dai docenti che coordinano le attività didattiche dei visiting professor, e dall’instancabile personale dell’ufficio internazionalizzazione, che ringrazio anche a nome del Rettore”.

L’Università di Camerino ribadisce con forza che non può e non deve esserci alcuna alternativa alla pace tra le nazioni, alla tutela della libertà e della democrazia, al ripudio della guerra in ogni sua forma.

www.unicam.it: un percorso per accessibilità e usabilità” è stato il tema del convegno di presentazione del nuovo sito di Ateneo, tenutosi oggi ad Unicam, al quale hanno partecipato alcuni tra i massimi esperti del settore.

Aperto dai saluti del Prorettore vicario Graziano Leoni e moderato dal Delegato del Rettore per Sviluppo delle infrastrutture digitali Andrea Polini, l'incontro ha avuto infatti tra i relatori Claudio Celeghìn di AgID, Mirko Calvaresi di PagoPa, Stefano Ottaviani e Michele Landolfo di Accessibility Days

Il nuovo sito Unicam è stato poi presentato da Francesco de Angelis responsabile dell’Area Infrastrutture, Servizi informatici e Amministrazione Digitale, Roberta Budassi dell’Area Comunicazione, Ufficio Stampa e Marketing e da Ugo Esposito e Daniele Calabrese della Kapusons.

Dal 28 marzo 2022 è infatti online il nuovo sito di Ateneo raggiungibile all'indirizzo www.unicam.it

Lo sviluppo del nuovo sito è stato fortemente auspicato dalla Governance innanzitutto per la necessità di rispettare le Linee Guida AgID per la realizzazione dei siti web delle pubbliche amministrazioni, ed è in linea con le disposizioni legislative in materia di accessibilità dei siti web della Pubblica Amministrazione.

Ora il sito ha una navigazione omogenea perché basata sui principi di user centered design: agli utenti finali, infatti, è stata posta molta attenzione in ogni passo del processo di progettazione per massimizzare l'usabilità del sito.

Per migliorarne la fruibilità, inoltre, le informazioni presenti sono raggiungibili da più percorsi ed è stato dato risalto alle risorse maggiormente ricercate e utilizzate dagli utenti.

Oltre a perseguire i principi di usabilità, accessibilità, la non ridondanza dei dati e la user centered design, il sito presenta una veste identitaria molto importante, è personalizzato anche nelle illustrazioni presenti nei profili di navigazione che sono state appositamente realizzate.

La realizzazione del sito web ha visto la collaborazione dell'Area Comunicazione, Ufficio Stampa e Marketing con l'Area Infrastrutture, Servizi Informatici e Amministrazione Digitale, insieme alla ditta Kapusons Srl che ha supportato la realizzazione del progetto. 



Il nuovo sistema della responsabilità medico-sanitaria a cinque anni dalla legge 17 marzo 2017, n. 24” è stato il tema del convegno organizzato dalla Scuola di Giurisprudenza di Unicam tenutosi nel pomeriggio dello scorso 17 marzo presso l’Auditorium Benedetto XIII. 
Il convegno, organizzato dalla prof.ssa Maria Paola Mantovani, docente Unicam di Diritto privato comparato, è nato dall’idea di verificare quale sia lo stato di attuazione della legge e quali le implicazioni sotto il profilo teorico e applicativo sul sistema sanitario.

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La presenza di Federico Gelli, relatore della legge alla Camera dei Deputati, e, il coinvolgimento di giudici, professori e avvocati ha rappresentato una fondamentale occasione per svolgere una riflessione, a più voci, su un tema centrale del dibattito civilistico quale quello della responsabilità medico-sanitaria.

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L’incontro, aperto dai saluti del Rettore Claudio Pettinari e del Direttore della Scuola di Giurisprudenza Rocco Favale, è stato introdotto dalla prof.ssa  Maria Paola Mantovani ed ha visto la partecipazione in qualità di relatori del dott. Federico Gelli, Responsabile della Direzione Sanità, welfare e coesione sociale della Regione Toscana e relatore alla Camera dei Deputati della Legge n. 24/2017, del dott. Giacomo Travaglino, Presidente della Terza Sezione Civile della Suprema Corte di Cassazione, dell’avv. Maurizio Hazan dello Studio Legale THMR del Foro di Milano. Ha coordinato e concluso i lavori il prof. Antonino Procida Mirabelli di Lauro dell’Università di Napoli “Federico II”.

Quanto ne sai tu di energie rinnovabili?”, è questa la domanda a cui ieri mattina ha risposto il rettore Unicam Claudio Pettinari, durante un seminario tenuto all’istituto professionale Filippo Corridoni di Corridonia, al quale hanno preso parte alcune classi in presenza, mentre il resto degli alunni delle sedi di Corridonia, Macerata e Civitanova dello stesso istituto si sono collegate da remoto, tramite piattaforma Meet.
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Ad accogliere il numero uno di Unicam sono stati il preside Francesco Giacchetta, la vicepreside Roberta Campolungo ed alcuni docenti dell’istituto. Su invito del professor Roberto Giovannini, Pettinari ha tracciato lo stato dell’arte dell’utilizzo delle rinnovabili in Italia e delle prospettive future di indipendenza energetica del Belpaese. Ha spiegato Pettinari:
«Per il nucleare non è molto diverso avere una centrale a Torino, oppure una a Ginevra, ma ci vogliono in media 15 anni per costruirne una. I problemi derivanti dalla scelta di questa tipologia energetica riguardano lo smaltimento delle scorie, ma soprattutto il pericolo di un attacco terroristico. L’approvvigionamento energetico non può derivare dalla prevalenza di un’unica fonte, ma da un mix. Non potremo fare a meno del petrolio, che entra nel processo di produzione di molti materiali, ma quello che possiamo fare è predisporre tutti i processi necessari al recupero di materiali, in due parole economia circolare».
Un accenno nella lezione del rettore è stato all’antica arte marchigiana delle carbonaie, l’antica arte di produrre carbone vegetale, tramite il processo di pirolisi degli alberi: «E’ una delle forme di produzione energetica tramite biomassa - ha puntualizzato Pettinari - che è l’accumulo di energia solare più sofisticato. L’utilizzo della biomasse richiede grandi aree di stoccaggio che non tutti gli amministratori sono disposti a concedere, con problemi relativi al trasporto. A seconda della stagione c’è una produzione differente di materiali, che presentano diversi livelli di umidità. Si tratta di un’energia convertibile, tramite calore o fermentazione, che permette di utilizzare aree non interessate dall’agricoltura».
Dalla tradizione al presente: tra le ricerche portate avanti dal professor Claudio Pettinari ci sono i Mof, acronimo che sta per strutture metalliche organiche, speciali molecole capaci di catturare e conservare le emissioni di anidride carbonica, essenziali per la costruzione di nuovi materiali che permettano ad esempio, di avere un’elevata efficienza nella separazione, cattura e stoccaggio del gas combustibile. «Un grammo di questa sostanza - ha specificato il rettore Unicam - permette di avere una grande area superficiale più grande di un campo da calcio, i pirazolati catturano l’anidride carbonica, che è riutilizzabile, è questo il valore aggiunto. Difficile che entro il 2050 riusciremo a tenere sotto controllo i parametri di emissioni previste dagli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, si andrà leggermente più avanti nel tempo. Dobbiamo considerare le risorse della Terra come un bene limitato e comune a tutti noi, siete voi giovani i responsabili del mondo di domani, potrete cambiare le cose». Al termine della lezione con grande cortesia Pettinari ha risposto alle domande degli alunni, visitando la scuola e ponendo le premesse per la prossima firma di un accordo di collaborazione.

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