Notizie religiose nelle Marche
Un nuovo automezzo per i vigili del fuoco di Fabriano. In occasione della celebrazione della patrona Santa Barbara è stato inaugurato un nuovo mezzo di soccorso che è stato benedetto dal vescovo emerito di Fabriano e Matelica Giancarlo Vecerrica alla presenza dei Sindaci e autorità del territorio.
g.g.
Pubblicato in Cronaca
Il Corpo Bandistico “Alta Valle del Potenza" è nato dall’unione delle Società Filarmoniche “Emidio Gagliardi” di Pioraco fondata nel 1872 con la “Pietro Barocci” di Fiuminata, fondata sette anni dopo. Un meraviglioso esempio quindi di come culturalmente l’unione tra i due paesi funzioni, non c’è stato mai campanilismo all’interno della banda, una forza nata per la comune passione per la musica. Domenica si è tenuto all’agriturismo “La Castagna” il tipico pranzo di Santa Cecilia, patrona della musica, una bella ricorrenza per trascorrere qualche ora di allegria e tante chiacchiere in compagnia davanti ad un succulento piatto fumante.
Hanno preso parte a quest’occasione il presidente del piccolo complesso orchestrale, il sacerdote delle due parrocchie Don Cherubino Ferretti e per esprimere gratitudine nei loro confronti è passato per un saluto anche il sindaco di Pioraco Matteo Cicconi.

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Dal 1987 il Corpo Bandistico è diretto dal Maestro Sergio Giuli, il 25 dicembre alle ore 17.00 come da tradizione da vent’anni a questa parte si terrà il “Concerto di Natale”, quest’anno si svolgerà nel palazzetto dello sport di Pioraco vista l’inagibilità dell’impianto sportivo di Fiuminata. La banda composta da circa 30 elementi di ogni età si esibirà con un vasto e variegato programma che delizierà con le proprie melodie tutti coloro che vorranno essere presenti. Attualmente stanno cercando di reperire materiale storico delle due bande visto che ad ora purtroppo quello in archivio è ancora molto poco, questo viene fatto in modo che anche i posteri possano ricordare le loro origini.

Lisa Grelloni

Pubblicato in Cultura e Spettacolo
Preoccupazione riguardo ai tempi necessari per poter usufruire del comprensorio sciistico di Frontignano di Ussita è stata espressa dall'Associazione Pro Frontignano attraverso una lettera aperta diffusa tramite la stampa. In essa il direttivo dell'associazione mette in evidenza come a fronte di finanziamenti già concessi per i 15 interventi necessari al ripristino della piena efficenza dell'impianto soltanto uno di essi è in fase di progettazione esecutiva, 3 sono nella fase dello studio di fattibilità e per gli altri 11 non è stata avviata ancora alcuna procedura.
Di seguito il testo della lettera:

Dall’analisi dell’archivio documentale di pubblico accesso del Comune di Ussita si apprende che:

  • la Regione Marche, già dal 2017, ha messo disposizione del Comune di Ussita uno stanziamento di oltre 8 milioni di Euro, finalizzato alla completa ricostruzione della stazione sciistica di Frontignano di Ussita;
  • ad esso si aggiunge la disponibilità di un atro finanziamento pari a 490.000 Euro , che risale al 21 luglio 2016, per la realizzazione di tre piste di collegamento tra i due settori della stazione (Saliere e Canalone), opera di grande importanza ed attesa da decenni;
  • tutti gli interventi sopra citati sono imputati all’anno 2019 nel piano pluriennale delle opere pubbliche del Comune di Ussita;
  • ad oggi nessun cantiere riconducibile agli interventi sopra citati descritti risulta aperto;
  • solamente uno di quindici interventi in programma è in fase avanzata di progettazione esecutiva (rifunzionalizzazione degli impianti del settore Saliere), altri tre interventi (accessori al primo) sono alla fase di studio di pre-fattibilità, mentre per i rimanenti undici interventi sembra non esser stata avviata alcuna procedura.

Con questa lettera aperta ci rivolgiamo principalmente al Comune di Ussita, in quanto soggetto attuatore degli interventi descritti, ma anche agli altri soggetti direttamente coinvolti nelle decisioni relative alla ricostruzione degli impianti a fune di Frontignano. Scriviamo a nome delle centinaia di nostri associati, oltre che di migliaia di utenti abituali, con i quali manteniamo contatti attraverso vari canali.

Di fronte agli inspiegabili ritardi descritti, nella comunità c’è fortissima preoccupazione in merito ai tempi che potrebbero essere necessari per poter tornare nuovamente a fruire del comprensorio sciistico nella sua interezza.
In particolare, dai comunicati del Comune di Ussita emerge che oggi si stia lavorando principalmente alla rifunzionalizzazione degli impianti del settore cosiddetto “delle Saliere”, mentre nessuna ipotesi è stata mai avanzata pubblicamente in merito alle sorti o tempistiche di riavvio degli impianti del settore “del Canalone”, quest’ultimo certamente importante grazie alla sua altitudine, e unanimemente riconosciuto come l’elemento che distingue Frontignano da tutte gli altri centri sciistici della regione.
Comprendiamo la complessità della progettazione della ricostruzione del settore “del Canalone”, dovuta a maggiore obsolescenza infrastrutturale, ci auguriamo perciò che un tavolo su questo tema sia stato già aperto.

Gli impianti e le infrastrutture del settore “del Canalone” sono tutti contemplati dallo stanziamento sopra menzionato, e sono stati oggetto di uno studio di fattibilità che dettaglia i singoli interventi e le relative stime economiche, dalle quali risulta una copertura pressoché totale.

Non comprendiamo perché, a distanza di oltre due anni dalla data nella quale i fondi furono messi a disposizione, non siano state avviate nemmeno le fasi preliminari alla partenza della progettazione esecutiva per la rifunzionalizzazione del settore “del Canalone”, che è parte di assoluto rilievo nella stazione turistica di Frontignano.

Invitiamo i responsabili della ricostruzione della stazione turistica di Frontignano, e gli altri soggetti coinvolti, a sedersi urgentemente ad un tavolo, con reale volontà di convergenza verso un obiettivo condiviso: porre le basi per l’avvio della progettazione esecutiva relativa alla rifunzionalizzazione del settore “del Canalone".


Ringraziando anticipatamente per l’attenzione che vorrete dedicare alla nostra richiesta, cogliamo l’occasione per porgere distinti saluti.




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Comunità in fermento a Ripe San Ginesio per la riapertura solenne della Chiesa intitolata al patrono San Michele Arcangelo, prevista per sabato 7 dicembre alle ore
17. 30. Lesionato dal sisma del 2016, l'edificio di culto viene restituito alla frubilità con una festosa cerimonia che culminerà nella solenne santa messa presieduta dall'arcivescovo Francesco Massara. Posta di fronte alla torre leonina sulla piazza centrale del borgo medievale, la chiesa era stata inserita nel primo stralcio delle opere ecclesiastiche danneggiate da ricostruire. I lavori partiti nei primi giorni dello scorso mese di marzo, sono stati portati avanti dalle ditte con grande velocità, tanto da farla collocare tra le prime opere dell'arcidiocesi di Camerino San Severino Marche, restitutite all'originale funzione di culto.  
Conserva al suo interno un bellissimo affresco, oltre a pregevoli manufatti tra i quali spiccano una statua dell'artista Peschi e opere settecentesche. Sensibile l'attesa da parte della comunità, trattandosi dell'unica chiesa parrocchiale del paese; tanti sono tuttavia i significati profondi che il riuscire a varcare di nuovo quella soglia a lungo interdetta, porta con sè.
"Un evento che aspettavamo tutti- dichiara il sindaco Paolo Teodori- La chiesa è il segno della fede e il punto di ritrovo degli abitanti; riapppropriarcene, significa che il territorio è vitale e non viene abbandonato. Riaprire scuole e chiese vuol dire che le comunità  el le amministrazioni stanno resistendo al declino e allo spopolamento. Sono segnali che ci fanno capire che ci siamo- continua Teodori- Riaprire la chiesa dedicata al nostro patrono è un forte simbolo identitario e una forte iniezione di fiducia per tutta la comunità. Non è trascurabile anche la velocità che ha caratterizzato tutte le azioni che hanno condotto a questo risultato, testimonianza della vicinanza delle istituzioni e del buon funzionamento di tutta la macchina, dallo staff dell'arcidiocesi ai tecnici che si sono occupati della progettazione, dai segnali di collaborazione della Soprintendenza e dell'Ufficio Ricostruzione. Quando c'è sinergia - conclude Teodori-  le cose vanno avanti anche in modo spedito. E' anche da questi piccoli segnali che si riesce a trasmettere fiducia alle persone e in particolare, ai nostri giovani".  
cc
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Festeggiata Santa Barbara, patrona dei Vigili del Fuoco. La cerimonia si è tenuta a Camerino nella sede del Distaccamento in loc. Caselle, con l’intervento del vicecomandante ing. Mirko Mattiacci in rappresentanza del Comando provinciale di Macerata. Numerosa la partecipazione delle autorità militari e civili accolte nella sede dal comandante del distaccamento Piero Ricca. Presenti il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, il primo cittadino di Fiastra Sauro Scaficchia, la vice sindaco di Visso Patrizia Serfaustini intervenuta alla cerimonia insieme al consigliere comunale Alice Liberti.

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Parole di elogio e ringraziamento per la loro dedizione al servizio e per l’aiuto costante nei confronti della popolazione, sono state espresse da Mons. Francesco Massara che ha celebrato la santa messa. Nel ricordare quanti in servizio hanno donato la vita e il sacrificio dei tre Vigili del Fuoco morti di recente ad Alessandria, l’arcivescovo ha invocato l'intercessione della patrona a protezione dei pompieri, invitando a vivere ogni azione del quotidiano coltivando il desiderio di migliorare e riscoprendo il valore della solidarietà.
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“ La prima cosa che dobbiamo chiedere al Signore- ha detto Mons. Francesco Massara- è che ci aiuti a non essere ciechi di fronte ai bisogni degli altri, di crescere sempre di più nella bellezza della vita e di mettersi a disposizione del prossimo con i piccoli doni che il Signore ha messo dentro ad ognuno di noi. Piccoli talenti che attraverso la Sua grazia vengono moltiplicati. Non dobbiamo tenere le cose belle per noi stessi ma è importante metterle in condivisione. Il vostro servizio di Vigili del fuoco- ha aggiunto- è un raggio di luce nei confronti di chi ha bisogno di solidarietà e di aiuto”. Infine un invito ad essere strumento di pace, a riscoprire la semplicità di gesti come il sorriso e l’accoglienza che aiutano ognuno ad essere dei piccoli samaritani nella vita di ogni giorno e, a vivere la gioia e la bellezza, anche di fronte alla tragedia e ai drammi umani. “ Voi siete la speranza – ha concluso- l’augurio che faccio è di camminare insieme, incontrarci ed ascoltarci. E’ questo che ci fa costruire cose belle”.
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A farsi portavoce dell’augurio e del saluto del Comandante provinciale Giangiobbe impegnato nelle celebrazioni presso la sede centrale, è stato il vice comandante Ing. Mirko Mattiacci che ha letto nell’occasione il messaggio del Comandante del Corpo nazionale Fabio Dattilo, ricordando le vittime di Alessandria e il raggiungimento dell’80 anniversario festeggiato proprio a Camerino nei luoghi dove i Vigili del Fuoco hanno portato soccorso e speranza “ Un compleanno ricco di storia e di ricordi per i quali il Corpo nazionale ha ricevuto nelle celebrazioni conclusive di Catania un regalo molto prezioso: la medaglia d’oro alla Bandiera del Corpo nazionale, omaggio al valore di tutti i Vigili del fuoco di oggi e di ieri”. Nell’emergenza post sisma che non è ancora finita, il vicecomandante provinciale ha ricordato che, tolti gli interventi ordinari di soccorso tecnico urgente, quelli dedicati all’emergenza sismica sono stati 1570 e di questi, l’80- 90 per cento interessano Camerino dove a tutt’oggi rimane l’unico presidio d'emergenza della provincia di Macerata.
La cerimonia è proseguita con un gustoso rinfresco allestito con grande cura da Serena Cerescioli.
cc
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Mercoledì, 04 Dicembre 2019 12:49

Matelica. Indagini concluse per il caso Delpriori

Sono concluse le indagini sul caso dell’ex sindaco di Matelica Alessandro Delpriori. A farlo sapere è il suo avvocato, Enrico Carmenati.

All’inizio dell’estate, nel mese di giugno, era stato indagato per peculato e gli erano stati sequestrati 45.621 euro su disposizione del Tribunale del Riesame che aveva accolto il ricorso dei magistrati dopo che la procura aveva avanzato la proposta e il gip l’aveva rigettata.

Va ricordato che, secondo le indagini condotte dai Carabinieri di Matelica e coordinate dalla procura maceratese, sarebbero stati prelevati soldi dal conto corrente di un inabile di cui Delpriori, quando era sindaco, era stato dichiaratole curatore dal giudice tutelare. I fatti risalirebbero al periodo tra il 2015 e il 2016.

Questo denaro, 15.500 euro, sarebbe stato girato ad una donna che, a sua volta, in due tranches avrebbe versato l’importo al consulente finanziario di Delpriori (entrambi indagati per concorso in peculato) trattenendo, pare, solo 500 euro per sé. La donna inizialmente avrebbe affermato di essere una conoscente dell’inabile, ma da indagini sarebbe emerso che si trattava di una conoscente del consulente finanziario.

La restante cifra, di oltre 30mila, sarebbe la somma uscita dal conto di questo soggetto inabile (deceduto nel 2016) per spese non giustificabili.

“Le indagini - fa sapere il legale di Delpriori, Carmenati - sono concluse. Siamo in attesa di sapere cosa decideranno procura e gip per il dibattimento. Al momento non ci sono state comunicate date in tal senso. Di sicuro Delpriori rigetta ogni ipotesi accusatoria”. È per questo che, a differenza del consulente finanziario coinvolto e della donna, non avrebbe alcuna intenzione di patteggiare.

gg

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Continua il dibattito che nei mesi scorsi aveva animato l'opinione pubblica sui cartelli prmozionali che rappresentavano il futuro campus scolastico di Tolentino e gli appartamenti che saranno costruiti al posto delle Sae.
A riaccendere i riflettori sulla questione è il consigliere grillino, Martina Cicconetti che in un video girato proprio in zona Pace dice: "La nostra amministrazione aveva messo alcuni cartelloni che rappresentavano quello che si dovrà realizzare in questo campo. Uno con il progetto preliminare del Campus scolastico e l'altro con gli appartamenti sostitutivi delle Sae. I cartelloni sono stati installati per ben due volte perchè si sono rovinati col maltempo, con una spesa complessiva di 350 euro.
Nei giorni scorsi è uscita una delibera di giunta dove il Comune stanzia 750 euro per ulteriori cartelloni, questa volta in pvc, affinchè la pioggia non li rovini.
Perchè non metterli subito in pvc - si chiede la Cicconetti - ? Avremmo fatto una unica spesa. Sono stati spesi 1000 euro dei cittadini di Tolentino per dei cartelli promozionali. Ritengo vergognoso - aggiunge - che i nostri cittadini debbano vedere gli appartamenti solo in cartelloni promozionali.
Così, infatti, li definiscono nella delibera.
Cosa dobbiamo promuovere? Sono trascorsi tre anni dal sisma, abbiamo consegnato 4 case su oltre 200 e l'amministrazione pensa al materiale promozionale".
Poi la stoccata sul campus: "Il sindaco annunciava che sarebbe stato pronto per l'anno scolastico 2018/2019, siamo a metà anno scolastico 2019/2020 e ad oggi non ce n'è traccia. Non c'è ancora un progetto definitivo, siamo in ritardo su tutt e loro pensano ai cartelli promozionali".

GS

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"La palestra che non c'è".
Così Fulvio Riccio lancia l'allarme su Facebook per la mancanza della palestra per gli studenti che, dopo il sisma, svolgono le lezioni nel Largo '815.
"Il mio grido di allarme - dice il papà tolentinate al microfono di Radio C1 InBlu - non vuole essere una polemica, ma un motivo di sensibilizzazione nei confronti dell'amministrazione comunale, affinchè trovi una soluzione entro fine anno.
Sia l'anno scorso che quest'anno non è stata mai allestita una struttura per praticare educazione motoria, non solo per la classe di mio figlio ma per tutto l'istituto che si trova a Largo '815. Gli studenti saltano così l'ora di ginnastica e svolgono lezioni laternative.
La sala adiacente la scuola, adibita a palestra, non risulta ancora idonea ad ospitarli.
Siamo arrivati quasi a Natale e purtroppo mio figlio come tutti gli altri studenti sono ancora costretti a "saltare" sistematicamente l'ora di lezione più bella della settimana".
Alla richiesta di Fulvio Riccio è seguita la precisazione del consigliere Mirko Mancini che ha la delega alle mense comunali: "Sto seguendo i lavori per la palestra in Largo '815 - scrive - . Mi dispiace per le tempistiche e il ritardo nella consegna ma vi erano dei passaggi tecnici nella delocalizzazione che hanno impegnato più tempo di quello previsto.
Come amministrazione abbiamo sempre cercato di provvedere a tutte le esigenze dei nostri ragazzi cercando per quanto possibile di garantire il normale svolgimento delle attività scolastiche evitando di non far pesare tutte le difficoltà dovute all'emergenza.
In un primo momento la palestra era situata nel locale adiacente l'attuale mensa, sapevamo che di certo non sarebbe stata la migliore soluzione ma era anche l'unica che in quel tragico momento abbiamo trovato e che comunque ha permesso a tutti di svolgere le ore di educazione fisica.
L'anno successivo abbiamo dovuto trovare un'altra soluzione e quindi si è deciso di spostarla al primo piano dello stabile vicino, dove nel periodo successivo al terremoto era stato allestito il centro di accoglienza per tutti coloro che erano fuori casa, ma dove era già presente un locale da poter adibire a palestra e che non richiedeva nell'immediato particolari lavori o spese di sistemazione.
Il locale in oggetto e che avevamo in locazione ha una superficie di 1000 mq e non abbiamo ritenuto giusto sostenere le spese visto che avevamo bisogno solo di circa 100 mq da utilizzare come palestra.
Abbiamo subito iniziato a cercare un nuovo locale e nei primi mesi di quest'anno lo abbiamo individuato - aggiunge - ma purtroppo i tempi per effettuare tutti i passaggi richiedevano alcuni mesi.
Ci sono stati anche alcuni imprevisti che hanno fatto slittare la data della consegna prevista per metà novembre di circa un mese.
Abbiamo sempre tenuto il dirigente della scuola e le fiduciarie aggiornati condividendo le varie problematiche che ci si sono presentate, non abbiamo mai pensato che non fosse di primaria importanza, gli uffici e tutto il personale che vi hanno lavorato hanno fatto tutto il possibile ma purtroppo come ho già detto ci sono delle tempistiche da rispettare e piccoli problemi che abbiamo risolto strada facendo, anzi ne approfitto per ringraziare tutti gli uffici competenti per il gran lavoro svolto".

GS


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Non c'è niente da fare. Nonostante i cartelli stradali, nonostante ormai sia risaputo che quel ponte sia troppo basso per consentire il passaggio a camion di altezza superiore ai 4,10 metri, continuano a verificarsi le stesse situazioni: il mezzo pesante si avvicina, cerca di passare nonostante tutto, e o rimane incastrato sotto al ponte oppure riesce ad uscirne con il rimorchio distrutto. È proprio questo quanto successo anche stamattina: un autoarticolato è riuscito a superare il ponte, sì, ma distruggendo completamente la fiancata sinistra del camion che è rimasta a terra. Fortunatamente illeso il conducente che doveva effettuare una consegna in un’azienda del posto. Danni alla motrice del mezzo e alla copertura dell’appendice che è caduta a terra finendo per ostruire parte della carreggiata. Per regolare la viabilità sonointervenuti sul posto gli agenti della Polizia Locale. Per l’uscita dal centro urbano è stata istituita una deviazione sul posto. Per il recupero dei materiali e per liberare la sede stradale, invece,si è reso necessario il supporto anche dell’ufficio Manutenzioni del Comune.
g.g.



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Pubblicato in Cronaca
Paura questa mattina, dopo le 7.30, dopo la rotatoria che dal viale Bruno Buozzi di Tolentino conduce al centro della città.
Un escavatore si è ribaltato cadendo dal mezzo che lo stava trasportando ed è finito su un fianco, sopra il marciapiede.
Fortunatamente non ci sono stati feriti e non sarebbero state coinvolte altre auto. Sul posto i carabinieri di Tolentino e i vigili del fuoco per il recupero del mezzo.

GS

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Radioc1inblu

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