Notizie religiose nelle Marche
"Consigli per la spesa" alla maggioranza del Consiglio comunale di Camerino. E' il contenuto di una missiva a firma del consigliere della minoranza Stefano Falcioni del Gruppo Radici al Futuro.

"Alla luce delle continue interruzioni da parte del sindaco e dei componenti della maggioranza nel corso del consiglio comunale del 29 novembre scorso, ed in attesa di ricevere le annunciate lezioni private da parte dell’assessore al bilancio del comune di Camerino- scrive Falcioni-  propongo alcune riflessioni sulla destinazione dei 3 milioni che arrivano dal rimborso dell’assicurazione sui danni subiti dagli immobili comunali a seguito del sisma.
Vista l’inspiegabile difficoltà ed imbarazzo dell’assessore Fanelli a dare lettura in consiglio delle opere finanziate con quei 3 milioni".

Alla missiva Falcioni ha allegato l’estratto della relazione in cui sono elencate le spese previste.
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"Tra queste spese- continua il consigliere di minoranza-  spicca la destinazione di 200.000 euro alla revisione del piano particolareggiato, di cui il consigliere Roberto Lucarelli durante la seduta e, il nostro capogruppo Gianluca Pasqui con un comunicato nei giorni scorsi, hanno già evidenziato gli effetti di totale blocco che porterebbe sulla ricostruzione del centro storico.
Sia chiaro- precisa Falcioni-:  la gran parte delle altre spese indicate sono spese che potremmo definire necessarie, ma sono tutte spese che qualsiasi comune si trova a dover affrontare nell’ordinaria gestione. Ogni comune d’Italia si trova e si troverà, a prescindere dal sisma, a dover fare la manutenzione di una strada, sostituire dei mezzi degli operai, a potenziare la videosorveglianza per la sicurezza o a fare lavori presso le strutture sportive comunali.
L’entrata dei 3 milioni è invece da considerarsi un’entrata eccezionale, straordinaria, non solo per importo, ma anche perché non ripetibile (salvo nuove catastrofi naturali che tutti noi scongiuriamo).
Buon senso avrebbe voluto che la somma venisse usata non per una disorganica “lista della spesa” dell’ufficio tecnico ma per porre in essere una strategia, una visione, un’operazione straordinaria ed eccezionale, come lo è l’entrata.

Considerato che siamo ancora in tempo, perché questi soldi saranno effettivamente spendibili solo dopo febbraio 2020- prosegue il consigliere di minoranza-  provo a dare qualche idea al nostro assessore che dia più peso agli scenari di lungo termine. In primo luogo,  viste le continue preoccupazioni dell’assessore sulla sostenibilità dei mutui, i 3 milioni potrebbero essere destinati alla riduzione del debito, che in un solo colpo sarebbero diminuiti di circa il 21%, permettendo un grosso risparmio in termini di impegno finanziario annuale quando i mutui ripartiranno ed alleggerendo così la gestione dei conti del comune" . Altro aspetto sottolineato da Stefano Falcioni "  viste le continue preoccupazioni dell’assessore in merito al “disavanzo tecnico” (per legge ammortizzabile in 30 anni) che, al 31.12.2019 sarà di circa 2.400.000 euro, i 3 milioni potrebbero essere utilizzati in parte (ad esempio 600.000) per le spese di investimento più impellenti come ad esempio la strada di Mergnano, mentre i restanti 2.400.000 potrebbero essere utilizzati per la copertura del disavanzo tecnico, permettendo al bilancio di liberare la quota annuale di circa 105.000 euro da utilizzare annualmente per le necessità sia correnti che di investimento del comune.
Immaginando inoltre che le preoccupazioni sui mutui e sul disavanzo tecnico non siano così importanti, altrimenti l’assessore avrebbe destinato il “tesoretto” a questi fini, i soldi potrebbero essere destinati al centro storico, vero punto di forza del loro programma elettorale, tenuto anche in considerazione che la rinuncia quasi totale alle perimetrazioni, ed il buon senso, fanno prevedere che il comune avrà sicuramente delle spese da accollarsi per la ricostruzione delle infrastrutture e dei palazzi pubblici del centro storico, anche in ottica di una strategia di rinnovamento e di ripensamento urbanistico del centro (ammesso che ne abbiano una). 
Infine, destinare questi 3 milioni per creare una piccola zona economica speciale domestica che aiuti ad incrementare il numero dei residenti ed il numero dei posti di lavoro, erogando aiuti a giovani coppie che, ad esempio, acquisteranno un’abitazione a Camerino dove porteranno la residenza o ad imprese che si costituiranno o stabiliranno a Camerino incentivando l’assunzione di ragazzi residenti a Camerino, magari in accordo con l’Università per sviluppare quei programmi di trasferimento tecnologico che Unicam ha avviato già da anni.
Credo che, quando si amministrano soldi dei cittadini - conclude la nota-  si debba guardare più in là della punta del naso e ragionare in base ad una strategia. La straordinarietà della situazione della nostra città richiede uno sforzo di visione e di strategia, che però, già dopo sei mesi, è difficile riscontrare in una lista nata al solo fine di essere “contro”.

Stefano Falcioni

Consiglio Comunale di Camerino

Gruppo Radici al Futuro

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Lunedì, 09 Dicembre 2019 11:50

C1 Notizie - 9 dicembre

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Gioia ed emozione hanno accompagnato il posizionamento della prima pietra del nuovo centro civico di Pieve Torina. Frutto della Fondazione Francesca Rava col concorso di tanti benefattori, la nuova opera che prenderà vita da quel primo mattone, sorge a fianco dell’attuale Istituto comprensivo Mons. Paoletti di via De Gasperi. Difficile descrivere le forti sensazioni sprigionate dall' ulteriore tassello immesso nel complesso mosaico della rinascita di un borgo combattivo e resistente. Presenti alla cerimonia sottolineata dalla musica e attorniati da un folto gruppo di abitanti con autorità militari e civili, il sindaco Alessandro Gentilucci, Elisabetta Strada in rappresentanza della Fondazione “Francesca Rava” e Michele Brambilla direttore di QN Resto del Carlino, Il Giorno e La Nazione , i quali hanno apposto il primo segno del centro civico- palestra che vedrà la luce nel 2020,  Presente, prossimo futuro e sguardo ancora più in avanti, si sono mescolati nella significativa testimonianza lanciata dalle scolaresche.
Un gesto simbolico che ha visto inserire nella terra due grossi scrigni in acciaio, contenenti messaggi e desideri di adulti e bambini; anche Elisabetta Strada, Michele Brambilla e lo stesso sindaco di Pieve Torina, hanno voluto lasciare il proprio desiderio. Il nove dicembre del 2049, le capsule potranno essere riaperte e i messaggi riletti e verificati.  

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La realizzazione del nuovo complesso che fungerà da centro d’aggregazione e da palestra, si deve al contributo della Fondazione Francesca Rava alla quale non hanno mancato di dimostrare sostegno appunto, QN il Resto del Carlino, Il Giorno, La Nazione insieme a Succisa Virescit; Fondazione Muscima Onlus; IREN; Moncler; Trenitalia; United Colors of Benetton; Aeronautica Militare Italiana, Marina Militare Italiana e tanti altri donatori, che già in passato hanno fatto sentire il loro concreto supporto volto a favorire la rinascita del paese.
Una nuova stimolante iniezione di fiducia per una comunità che non ha mai mollato, ma che, ancora in difficoltà, non può che essere grata per una concretezza che, ancora una volta, si deve al buon cuore e alla sensibilità di chi ha fatto della solidarietà la sua bandiera.
Sono intervenuti Giuliano De Minicis di Succisa Virescit, il presidente del CUS Camerino Stefano Belardinelli. Parole commosse ed emozionate quelle del parroco don Candido Pelosi che ha benedetto la pietra: 'Affidiamo ai giovani la bellezza del futuro di questi luoghi'. Il significato delle capsule del tempo è stato evidenziato dal dirigente Maurizio Cavallaro, secondo il quale: 'del rumore del bene si dovrebbe parlare sempre più spesso'. 'Siamo felici e orgogliosi di essere pievetorinesi. La mia missione è quella di ispirare un sogno ed è la ragione per cui insieme a voi ce la sto mettendo tutta'. Così il sindaco Alessandro Gentilucci, nel ringraziare tutti i donatori, il cui gesto illumina ancora di più il Natale di Pieve Torina, dedicato alla "luce". 

Carla Campetella
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La posa della prima pietra

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Elisabetta Strada e i bambini
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Equitazione e attività ludico - sportive per bambini e ragazzi disabili. È quanto sta già mettendo in pratica l'associazione sportiva La Brigata degli Unicorni e l'azienda agricola La casa di Stefano, entrambe di Pollenza, grazie alla donazione privata della Professoressa Rinaldina Russel Gaudiosoverso l’Università Politecnica delle Marche. Una donazione che ha permesso la nascita di tanti progetti tra cui quello di cui parliamo oggi in collaborazione con il Dipartimento di Agraria dell'Univpm. Il progetto pollentino è stato nominato proprio in onore della professoressa e metterà in pratica tutti gli studi sull'equitazione rivolta a bambini e ragazzi disabili e, più in generale, sulle attività ludico-sportive dedicate ai soggetti con disabilità intellettive, l'attività tipica di questa realtà del maceratese. Fra le proposte dell'Asd anche corsi di formazione e consulenze dedicati alle famiglie nel campo nutrizionistico, della psicologia e di diritto familiare. Non solo, fra le attività, anche alcune specifiche volte all'inserimento lavorativo nel mondo agricolo di persone con difficoltà relazioni e disabilità di natura psicologica. 
g.g.


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Dopo due settimane di prova, prende ufficialmente il via il servizio di vigilanza serale organizzato dal Comune di Belforte del Chienti in collaborazione con la Polizia Locale dell'Unione Montana. 
"Il servizio - spiega l'assessore Cipollari -  si estenderà su tutto il territorio in modo capillare, campagna compresa, e verranno effettuati controlli sulle strade e sulle vetture circolanti al fine di garantire un presidio costante su tutto il paese. Ill servizio di pattuglia in notturna serve ad incrementare la pubblica sicurezza e a contrastare il fenomeno dei furti che, spesso, si verificano sotto il periodo delle festività. 
Il servizio - aggiunge - va ad integrare quello ordinario già presente nel Comune e riteniamo che possa essere utile per trasmettere alla popolazione fiducia nelle istituzioni. Per questa Amministrazione il tema della sicurezza è di fondamentale importanza e non mancheranno, da qui in avanti, investimenti in questo settore”.

Gs
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Domenica, 08 Dicembre 2019 18:43

C1 Notizia 8 dicembre 2019

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Non si è fatta attendere la risposta del vice sindaco di Tolentino Silvia Luconi alle accuse mosse dal Comitato 30 ottobre. Nemmeno nel giorno dell'Immacolata a Tolentino si smorzano le polemiche sull'argomento che da tre anni anima il dibattito pubblico. Parliamo della scelta degli appartamenti al posto delle Sae e, in particolare, di quelli a Sant'Angelo, consegnati ieri, che si trovano a sette km dal centro.
"Ci sembrava strano - esordisce Silvia Luconi - che almeno per una volta la signora Giombetti e tutti i componenti del suo dubbio comitato avessero avuto il buon senso di tacere. Chi è che minaccia? Chi è che intimidisce? Ma di chi parla? Cosa legge?

Non sono solita rispondere a chi fa un certo tipo di politica e ho deciso, da diverso tempo a questa parte, di ignorare lei e i suoi fedeli scudieri, perché oltre a non aver portato alcun tipo di valore aggiunto alla città, continuano ad andare avanti con il loro dubbio modo di fare politica,  pensando che la gente non si informi sulle loro menzogne, né sia in grado di capire dove sta la verità.
L'Amministrazione Comunale è abituata a lavorare sodo e a lavorare duro e non è stata di certo votata e scelta per perdere tempo prezioso dietro a chi deve in tutti i modi occupare la giornata o accaparrarsi un articolo sul giornale pietendo una risposta per ricordare al mondo che nonostante tutto, esiste ancora.
Forse il comitato 30 ottobre (fedele braccio armato del Movimento 5 Stelle cittadino) non ha letto bene le dichiarazioni ed è stato abbastanza distratto (non sarebbe tra l’altro la prima volta).
Ci sono rifiuti legittimi, sui quali non si discute. E siamo stati noi i primi a rassicurare coloro che hanno detto di non poter andare. Non abbiamo bisogno di tutori e soprattutto di tutori come la signora in questione e il suo comitato.
Le diciamo anche che noi, come amministrazione pubblica, ci limiteremo a segnalare alla Protezione Civile le varie situazioni, come quest'ultima ci ha invitati a fare, poi sarà la stessa Protezione Civile in questione a decidere il da farsi; non abbiamo alcuna intenzione di prevaricarla o di sostiutirci, ma abbiamo intenzione di dire la verità, questo sì, perché il dramma del terremoto non può diventare terreno di conquista.
Si informi, Signora Giombetti e metta dentro i cassetti  i suoi slogan perché contrada Paterno (classificata tra l'altro come zona urbana) ha tutto quello che serve, compresi i mezzi pubblici, per raggiungere la città.
Le dico anche, così non deve andare a cercare  e può concentrarsi su cose serie, che i km di distanza sono esattamente 7 da Sant’Angelo, con 5 minuti di auto.
Vogliamo ricordare che la Giombetti - aggiunge -, pur appartenendo al Movimento 5 Stelle, dimentica che tra i cavalli di battaglia del suo Partito, ci sono il non spreco di denaro pubblico e la salvaguardia dell'ambiente. Ci deve spiegare quindi, come mai questi slogan li scrivete solo nelle vostre campagne promozionali ed elettorali, ma non le applicate nel concreto.
La signora Giombetti, che non abbiamo capito chi rappresenta in quanto non è stata nemmeno in grado di farsi eleggere consigliere comunale (alla sua unica tornata da candidata con il Movimento 5 Stelle ha portato a casa solo 44 preferenze), ha preferito autonominarsi Presidente di un discutibile Comitato, così da essere certa di poter blaterare le sue dubbie convinzioni; qualora fosse stata alla guida del governo cittadino avrebbe costruito SAE in Piazza della Libertà, Piazza Mauruzi o Piazza Martiri di Montalto? 
La Giombetti anche in questo caso ignora (o mente spudoratamente) che qualora avessimo scelto per le casette di legno, queste sarebbero state 216 in totale e le avremmo dovute costruire di fianco il castello della Rancia, sui campi situati nelle campagne limitrofe alla Stazione di Pollenza deturpando quella natura che lei e i suoi "colleghi"del Movimento 5 Stelle dicono (solo e sempre a parole) di voler tutelare. Visto poi che lei difende tanto la scelta delle sae, è a conoscenza del fatto che la distanza fra la loro ubicazione e il centro città sarebbe stato di oltre 6 Km? In quel caso che posizione avrebbe preso?
E giustifichi alla città, infine, perché oltre a difendere coloro che percepiscono stipendio senza lavorare (il reddito di cittadinanza è il motore trainante del vostro Partito) difende anche chi non capisce che il cas è denaro pubblico e più ne viene elargito senza motivo, MENO RICOSTRUZIONE VERA avremo tutti.
Capisco anche, tuttavia, che la Giombetti possa essere in ansia perché il clima di terrore che tenta di diffondere in città le si sta ritorcendo contro in quanto tutti i suoi slogan iniziano a non avere più senso.
A distanza di tre anni dal sisma, in fondo, mentre lei fa terrorismo, noi iniziamo a consegnare CASE FATTE DI MATTONI E CEMENTO, CON RISCALDAMENTO A PAVIMENTO E METRATURE CONFORTEVOLI E ADEGUATE. Ci scusi se tutto ciò lo facciamo recuperando anche il patrimonio comunale evitando di deturpare la natura e il verde ed evitando di sperperare il denaro della Protezione Civile quindi di tutti gli italiani.
Dovrà spiegare alla cittadinanza - prosegue come un fiume in piena Silvia Luconi - e soprattutto ai terremotati che dice di amare tanto che preferisce stare dalla parte di chi non lavora e vuole vivere solo di diritti e di sussidi piuttosto che dalla parte della gente comune che  si alza tutte le mattine, si reca a lavoro e cerca di collaborare con le istituzioni anche in situazioni emergenziali come quelle del terremoto. Dovrà anche giustificare che sta difendendo chi dice di non voler vivere in campagna perché non ci ha mai vissuto o ci ha vissuto troppo in passato o chi aspetta di vedere cosa succede perché la proroga dello stato di emergenza è fino al prossimo anno e quindi continuerebbe a rimanere in cas. 
È tra l’altro anche offensiva,  (ma non ci stupiamo) verso chi abita in zone periferiche dicendo che non ci sono addirittura servizi o trasporto pubblico e che le strade sono dissestate. Mente spudoratamente e vergognosamente o addirittura ignora totalmente cosa la circondi.
Ci auguriamo - conclude il vice sindaco - che il nostro Paese continui a tenere gli occhi aperti su quanti disastri state facendo o tentate di fare e termini finalmente il processo di eliminazione (per fortuna già iniziato) di un Partito Politico come il Movimento 5 Stelle quanto mai inutile, inabile e fatto solo di parole, menzogne e disinformazione".

Quella degli appartamenti più spostati dal centro storico è una questione che divide davvero l'opinione pubblica, dopo la nota pubblicata questa mattina dal Comitato 30 ottobre, è proprio una cittadina tolentinate, alla quale la prossima settimana saranno consegnate le chiavi del suo appartamento sostitutivo della Sae, a chiedere in un post su Facebook, di smorzare i toni e di accontentarsi in questa situazione di emergenza.

GS
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Sono trascorse poche ore dalla consegna delle chiavi dei quattro appartamenti in contrada Sant'Angelo ed il dibattito sulla lontananza e sulla possibile perdita del Cas per coloro che hanno rinunciato a quegli appartamenti per la distanza dal centro storico si è già riacceso.
È il Comitato 30 ottobre ad attaccare l'amministrazione comunale e, in particolare il vice sindaco Silvia Luconi: "Le sue minacce indignano i terremotati - scrive il Comitato in una nota - , che oltre alla beffa di essere stati lasciati soli, nella ricerca di un'abitazione in emergenza, sono accusati ora di aver rinunciato ad una abitazione distante dal paese e con enormi problemi di viabilità (strade dissestate,  senza illuminazione e senza servizi pubblici).

Come si permette la vice sindaco d'intimidire e continuare a prendere in giro i cittadini terremotati - si chiede il gruppo presieduto da Flavia Giombetti - ? Cosa avete fatto in emergenza? Pensate solamente al patrimonio immobiliare futuro con i soldi della Protezione Civile e quindi di tutti e lo state facendo sulle spalle dei terremotati consegnando vergognosamente gli appartamenti dopo 4/5 anni dal sisma. 

Forse la Luconi ha memoria corta - aggiunge - oppure non è a conoscenza delle persone che già un anno fa hanno rifiutato gli appartamenti in contrada Rancia e quindi queste persone sono già state segnalate alla Protezione Civile? Hanno avuto lo stesso trattamento? E cosa ha risposto al riguardo la Protezione Civile?".
Poi la richiesta che riguarda il bonus una tantum per il trasloco dei terremotati: "Se le famiglie assegnatarie hanno già effettuato un primo trasloco, usufruendo del bonus una tantum, chi si assumerà l'onere della spesa di quest'ultimo? Non abbiamo paura delle sue avvisaglie - ammonisce Flavia Giombetti - . Qualcuno nelle sedi opportune dovrà spiegare se a Tolentino è stata rispettata l'emergenza.

Il comitato - conclude -  continuerà ad essere in prima linea per combattere ingiustizie e scelte sbagliate che hanno penalizzato e che continuano a penalizzare i cittadini terremotati".

GS
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Festa grande a Ripe San Ginesio. Una cerimonia solenne e carica di emozione ha siglato la riapertura della chiesa di San Michele Arcangelo. Una piazza gremita ha atteso il taglio del nastro davanti al sagrato. Immensa la gioia di tutti, a cominciare dal sindaco Paolo Teodori. Presenza speciale quella dell'arcivescovo Francesco Massara che ha presieduto la solenne messa, animata dal coro e partecipata dalle confraternite del paese. Alla cerimonia hanno preso parte le autorità militari e civili, l'assessore regionale Angelo Sciapichetti, il presidente dell'Unione Montana Monti Azzurri Giampiero Feliciotti, sindaci e rappresentanze dei comuni di San Ginesio, Sarnano, Colmurano, Camporotondo di Fiastrone. 
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"Uno dei momenti più belli che una comunità possa vivere è la restituzione di luoghi come questo"- ha detto mons. Massara, durante la messa che ha celebrato l'Immacolata Vergine Maria. "Questo luogo fa parte della vostra vita. La chiesa rappresenta l'identità di una comunità; potervi rientrare dopo tanto tempo è motivo di gioia per ognuno". A commento del Vangelo del giorno e nel cogliere la similitudine con l'annuncio dell'angelo ascoltato dalla Madonna, ha invitato tutti i presenti a sentire la pace e rallegrarsi nei cuori  "La vera gioia viene dal Signore, pensate alla gioia che la Vergine ha sentito nel suo cuore seppure turbato. Noi stessi nelle nostre vite proviamo turbamenti ma come il Signore ha detto alla Madonna, non dobbiamo temere. La certezza che Dio è con noi ogni giorno, deve essere dentro di noi".

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In occasione della riapertura dell'edificio appena restaurato, l'arcivescovo  ha voluto affidare all'intercessione della Madonna tutte le famiglie del paese, affinchè varcando quella soglia, possano trovare la pace di Dio. "Ma uscendo da quella porta, dobbiamo imparare ad amare e a condividere l'amore anche in famiglia. Spesso anche nell'intimità delle case o nei luoghi di lavoro- ha detto Mons. Massara-  capita che ci incrociamo ma non ci incontriamo. La prima chiesa è quella che possiamo vivere dentro la famiglia imparando ad incontrarci nelle piccole cose e ad ascoltarci; proviamo a riscoprire attraverso la Madonna la preghiera dell'ascolto. Che nelle vostre case possa nascere questa piccola chiesa domestica, da vivere attraverso l'ascolto e il perdono. Natale deve essere occasione per ritrovare la pace. Facciamo piccoli gesti concreti attraverso i quali ricostruire la bellezza di essere chiesa e di essere cristiani, riscoprendo anche piccole parole, come il dire grazie". Con l'avvicinarsi della luce del Natale, ancora un pensiero rivolto alle famiglie: "Al Natale spesso si abbinano tanti regali, ma il regalo più grande  che i genitori possono fare ai propri figli, è il tempo. Che i figli possano godere del vostro tempo e possano essere destinatari di tutto il bello che una famiglia può donare".
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Emozione nelle parole di saluto e ringraziamento rivolte a tutti i presenti dal primo cittadino Paolo Teodori che in primo luogo, hanno raggiunto il parroco don Ottaviano Tordini per sottolineare che la restituzione della chiesa è da interpretarsi come un regalo di Natale dedicato a lui. "Ricorderemo questa emozione per tutta la vita - ha detto il sindaco-  Riaprire un luogo sacro, oltre al significato religioso racchiude tanto altro: per piccole comunità come la nostra, la chiesa è un luogo di ritrovo, un segnale importante perché ci fa capire che le popolazioni non si disperdono, che restano e non mollano. E il segnale è ancora più forte per i nostri giovani, affinchè da questi luoghi possano trovare un futuro.  Il territorio cambierà se alla ricostruzione degli edifici si accompagnerà quella della comunità, se si potranno  favorire le occasioni di lavoro e turismo. Alla politica chiedo che si faccia il possibile perché alle case si accompagni uno sviluppo". Visibilmente commosso il parroco di San Michele Arcangelo che, con il cuore in mano, ha ringraziato  tutte le persone che si sono prodigate con impegno per rendere ancora più luminosa e accogliente la riapertura solenne.
Terminata la cerimonia religiosa, la festa è continuata nella piazza e lungo le vie del bellissimo borgo, pieno di luci, forte di una nuova speranza.
cc
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Pubblicato in Cronaca
Sabato, 07 Dicembre 2019 22:29

Taccoli, brutto incidente. Auto si capovolge

Brutto incidente pochissimi istanti fa a San Severino, frazione di Taccoli. Due auto si sono scontrate per cause da chiarire ed una si è capovolta su un lato. 
g.g.
Pubblicato in Cronaca

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