Notizie religiose nelle Marche
Acquedotto del Nera. L'acqua dei Sibillini è arrivata a Treia, Montecassiano, Appignano, Montefano e Osimo. Soddisfazione per il risultato raggiunto è stata espressa anche da Francesco Fiordomo, attualmente assessore ai lavori pubblici del comune di Recanati e che nella sua esperienza di presidente dell’Aato3 era stato un acceso fautore del progetto. “E’ davvero una bella notizia- ha dichiarato – Un lavoro svolto negli ultimi anni e che è stato finalizzato nel segno della concretezza. Ora bisogna che la regione Marche rispetti l'impegno di consentire di avere la quantità di acqua necessaria per questi comuni ed anche per gli altri. Occorre, infatti, che l’acqua raggiunga anche i comuni di Recanati, Montelupone Potenza Picea, Porto Recanati, Castelfidardo, Loreto nella vallata del Potenza e, nella vallata del Chienti, anche Civitanova Marche. Se il territorio lavora insieme e se la regione rispetterà gli impegni presi nei prossimi anni avremo belle notizie anche per tutte le località che guardano verso la costa”.

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L’Istituto di Geofisica e Vulcanologia – INGV ha una nuova sede all'Università di Camerino. Nel Polo di Geologia di Unicam, inaugurati gli spazi  destinati ad ospitare la nuova realtà che contribuisce a rafforzare e istituzionalizzare una già stretta collaborazione tra l'ateneo di Camerino e l'ente di ricerca nazionale.
Nel novembre scorso l'approvazione da parte dei Consigli di Amministrazione dei due enti che oggi arrivano a concretizzare un passo fondamentale da cogliere come segnale propulsivo alla  crescita della prima industria del sapere e della formazione a favore dell'intero territorio e della previsione e prevenzione regionale nel settore della protezione civile.
Una soddisfazione chiaramente espressa nel suo intervento dallo stesso rettore  Claudio Pettinari, protagonista insieme al Presidente INGV  Carlo Doglioni e al direttore della sede Emanuele Tondi, del taglio del nastro dei nuovi locali, presenti  il sindaco di Camerino Sandro Sborgia e il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. Alla cerimonia sono intervenuti anche l'assessore regionale alla Protezione civile Angelo Sciapichetti e il responsabile del Dipartimento Marche Davide Piccinini. In sala anche il Commissario Straordinario per la Ricostruzione Piero Farabollini, geologo e docente della Scuola di Tecnologie Unicam.
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 Ricerca di qualità e fondamentale collaborazione sono stati sottolineati nel suo intervento dal rettore Claudio Pettinari: "Da soli non si va da nessuna parte  e dunque la collaborazione con enti, università ed eccellenze come INGV, è qualcosa a cui abbiamo sempre mirato. Fin da subito, abbiamo cominciato a mettere dentro questo obiettivo i contenuti necessari per arrivare ad una concretezza. Di queste attività, delle quali ringrazio tutte le istituzioni per il supporto, beneficeranno non solo ricercatori e studenti di Unicam ma sicuramente tutto il territorio. Un monitoraggio sempre più attento e una ricerca sempre più qualificata- ha aggiunto - potranno consentire chiaramente, non che le catastrofi non avvengano, ma di certo mitigare i rischi e prevenire alcune delle situazioni di disagio che tutti noi abbiamo vissuto. Credo che insieme ad INGV potremo riuscire ad elaborare strategie e scrivere su carta delle linee guida importanti affinchè, nell'evenienza di calamità naturali, queste possano produrre minore impatto e disagio per le comunità. C'è bisogno di buone pratiche, di correttezza e onestà intellettuale, ma c'è bisogno anche di fare le cose come vanno fatte, costruendo dove si può e, fare di tutto perchè i rischi diminuiscano e portino sempre inferiori disagi. Interessa a tutti: c'è dietro la salute e la vita delle persone e poi, c'è dietro un ateneo che sta mettendo l'anima per guardare oltre e al futuro". 
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I saluti istituzionali nell'aula magna del Polo di Geologia, sono poi proseguiti con l'intervento del sindaco di Camerino Sandro Sborgia il quale ha portato l'accento su una università considerata vero gioiello di tutto il territorio e che conferma il suo ruolo da protagonista nel campo delle ricerche scientifiche, anche con questo ulteriore tassello di una collaborazione prestigiosa: " Camerino luogo di studio, luogo di ricerca e di prevenzione- ha detto Sborgia-. Prevenzione significa anche conoscere come intervenire in caso di calamità. E questo significa salvare vite umane per cui non posso che esprimere soddisfazione nell'essere qui a rappresentare una città il cui cuore è costituito dall'ateneo e le esperienze che in esso possono essere sviluppate, a servizio non della sola nostra comunità ma di tutta la nazione e degli altri Paesi che ne vorranno usufruire". Il primo cittadino si è detto orgoglioso di essere parte della comunità camerte, che ha nell'università il suo centro di riferimento, anche per uno studio così prestigioso portato avanti insieme a INGV.
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L'inaugurazione della sede ad Unicam" elemento di crescita " secondo il presidente della Regione Ceriscioli, che lo ha definito punto più elevato, in riferimento alle politiche che vengono intraprese, il cui valore è da cogliere sia nella parte accademica che amministrativa.  
" C'è poi il valore aggiunto di un'attività scientifica che viene fatta sul territorio e- ha detto Ceriscioli- un altro valore aggiunto, è l'opportunità della regione di confrontarci con altre competenze che vanno ad arricchire la forte struttura della conoscenza, in particolare della nostra Regione. Quasi un paradosso avere quattro università di prestigio e non avere sul territorio queste presenze- ha continuato il Governatore-. Elemento di novità dunque per noi di fondamentale importanza e sul quale, intendiamo collaborare, investire e crescere assieme. E' l'inizio di un lungo e fruttuoso lavoro da fare tutti insieme".
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A spiegare la motivazione di una sede di INGV all'università di Camerino è stato il presidente Carlo Doglioni, ricordando che l'ateneo è uno tra i più antichi d'Italia, e la sua Scuola di Bioscienze una tra le più qualificate. " Camerino tra le città che hanno maggiormente subito gli effetti devastanti anche dell'ultimo terremoto e la stessa Regione Marche è una delle terre più esposte non solo al rischio sismico, ma anche idro-geologico. La possibilità di lavorare dal punto di vista della ricerca e formazione- ha sottolineato Doglioni- è un'occasione troppo importante e che INGV non poteva perdere.
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E' per questo motivo che INGV ha deciso di rafforzare il proprio impegno nella Regione Marche e, alla sede di Ancona dove si fa ricerca e si attuano soprattutto le parti operative della rete sismica nazionale, aggiungiamo oggi la sede di Camerino. Da qui, lo sviluppo di una parte complementare che è quella di formazione, con dottorati e tesi di laurea, per studenti che siano interessati allo studio dei rischi naturali e delle risorse naturali. E anche se in zona non ci sono vulcani, la sede di Camerino contribuisce agli studi anche nel settore vulcanologico. Con gli altri partner del Consorzio Redi il contributo è anche per gli studi finalizzati ai rischi naturali ad ampio spettro e in tutte le loro sfaccettature anche di tipo socio economico. Un'opportunità che dunque ci permetterà di crescere".  
 
Sono seguiti  gli interventi di Emanuele Tondi, docente della Sezione di Geologia e Direttore della sede INGV di Unicam, del Direttore della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam David Vitali  e del Dirigente del Servizio Protezione Civile della Regione Marche David Piccinini. A concludere gli interventi prima dell'inaugurazione della sede il numeroso pubblico in sala ha ascoltato l'interessante lectio del prof. Carlo Doglioni sul tema "Terremoti: VALE la pena studiarli", in cui l'acronimo VALE, sta per
Vita, Abitazioni, Libertà, Economia. Condividere insieme i problemi naturali, rischi e risorse, anche a livello europeo è di fondamentale importanza.
"Il Consorzio REDI, di cui l'università di Camerino è il principale referente insieme a INGv e altri partner-
ha concluso il presidente di INGV- ha una missione: studiare i rischi naturali, proprio per cominciare ad avere un rapporto diverso con la natura".

La Sede camerte di INGV che prevede anche il dislocamento presso Unicam del personale dell’ente di ricerca, svolgerà attività di studio e di supporto alla didattica mediante la condivisione di laboratori e strumentazioni. Disporrà, inoltre, di un budget annuale per il finanziamento di borse di dottorato, assegni di ricerca e tecnici laureati aggiuntivi, ovvero spese relative alle collaborazioni scientifiche dei due Enti.
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Mercoledì, 11 Dicembre 2019 15:33

È legge il Decreto Sisma

Decreto Sisma approvato con 160 voti favorevoli. Diventa così legge il decreto su cui il governo aveva posto la fiducia che prevede "accelerazioni e completamento della ricostruire post sisma". La Camera aveva già votato favorevolmente (http://www.appenninocamerte.info/notizie-politica/item/9849-via-libera-della-camera-al-decreto-legge-sisma) ma perché diventasse legge mancava l'approvazione al Senato.
Tra le disposizioni, c'è l'estensione dello stato di emergenza fino al 2020 e l'introduzione di interventi urgenti per l'accelerazione della ricostruzione. 
"Concretezza è il fil rouge che lega le tante piccole misure contenute nella legge - afferma il Senatore marchigiano Giorgio Fede -. Senza troppi squilli di tromba, con questo decreto abbiamo voluto portare a casa quelle piccole semplificazioni e quei cruciali alleggerimenti fiscali indispensabili nei comuni interessati da eventi sismici”.

Il senatore grillino definisce "impulsi decisivi" le misure che prevedono anche nuove risorse per dare la possibilità alle amministrazioni locali di assumere personale specificatamente per alleggerire il carico burocratico. Tra le altre cose, la legge proroga al 30 giugno 2020 la presentazione dei progetti per danni lievi. 

“Il decreto Sisma approvato oggi dal Senato è lo stesso testo di quello uscito dalla Camera. Quindi – ha affermato il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli - c'è una grandissima delusione sotto questo profilo. Non smetteremo di lottare perché venga recepito il principio della semplificazione. Allo stato attuale useremo tutti gli strumenti che ci sono messi a disposizione, ma questi non avranno la possibilità di accorciare in maniera drastica e significativa i tempi procedurali, che significano lavoro,  ricostruzione e garanzia per le famiglie del nostro territorio e questa per noi è una cosa troppo importante.”

g.g.

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Due nuovi appartamenti popolari tornano agibili nella ex scuola di Stigliano, a San Severino. Nonostante la lentezza del sistema di ricostruzione post sisma, il Comune ha raggiunto un altro piccolo grande traguardo: a tre anni dal terremoto, sabato saranno consegnati due alloggi ad altrettante famiglie. La cerimonia è prevista per le 10:30. La struttura si trova lungo la provinciale 121, dietro la chiesa della frazione, e nell'ottobre 2016 era stata lesionata dalle scosse. I lavori rientravano nell'ordinanza relativa alla riparazione del patrimonio edilizio pubblico destinato ad abitazione e sono stati quindi finanziati dal commissario straordinario. Ad eseguire le opere, l’impresa Sardellini Costruzioni Srl di Macerata per un importo di oltre 300mila euro. I lavori sono consistiti nel rifacimento di tutte le tramezzature, di una porzione e della struttura portante del tetto, nella sostituzione di alcuni elementi della copertura, nella realizzazione di un intonaco armato e del cappotto esterno oltre che di un vespaio areato. L’edificio è stato inoltre dotato di nuovi impianti.
g.g.


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"Sono di Muccia, vendo alberelli per aiutare il mio paese". Così si sarebbe presentata una donna, alcuni giorni fa, alla porta di alcuni cittadini di San Severino. O meglio, pare abbia iniziato spacciandosi per muccese prodiga a raccogliere fondi per la propria comunità vendendo alberelli ma poi pare abbia cambiato strategia. La stessa si sarebbe infatti presentata ad altre case raccontando un'altra storia e qualcun altro invece racconta di una coppia di coniugi a bussare alla porta di casa. 
L'accaduto è stato raccontato sui social network da più di una persona e qualcuno ha affermato di averla incontrata anche lo scorso anno. 
Ad insospettire, un accento non tipico dell'alto maceratese "e un modo di fare che non rispecchiava quello delle nostre zone". Il fatto ha richiamato l'attenzione di molte persone non solo perché si tratterebbe innanzitutto di un tentativo di truffa ma anche per il tentativo di usare la disgrazia del terremoto per trarre vantaggi.
g.g.
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Mercoledì, 11 Dicembre 2019 11:07

Picchio d’Oro per Andrea Bocelli

È stato vicino ai territori colpiti dal sisma come pochi. Ha realizzato strutture, le scuole, in cui sarà coltivato il futuro dei luoghi colpiti dal sisma e per un’altra si aprirà il cantiere: l’Accademia Musicale di Camerino

Non potrebbero essere che queste le ragioni per cui ad Andrea Bocelli è stato conferito il Picchio d’Oro 2019 l’onorificenza più alta che ogni anno la Commissione Speciale presieduta dal vicepresidente del Consiglio regionale Renato Claudio Minardi propone alla Giunta regionale per testimoniare l’apprezzamento e la gratitudine delle Marche verso chi si è distinto per particolari attività e progetti in favore della comunità marchigiana. 

Ad Andrea Bocelli, cantante tenore di rilievo nazionale e  internazionale - si legge nella motivazione - per aver mantenuto una costante attenzione verso le aree colpite dal sisma, contribuendo alla realizzazione della scuola media di Sarnano nel 2018, della scuola elementare a Muccia nel 2019 e dell’Accademia musicale di Camerino che sarà inaugurata nel 2020. La scelta di guardare alle giovanissime generazioni è motivo di grande speranza e la sua presenza – quale figura leggendaria del panorama musicale internazionale- ha mantenuto accesi i riflettori, riportando un segnale di solidarietà e di vicinanza come ambasciatore di questi valori”.

A ricevere il riconoscimento nelle veci di Bocelli è stata la direttrice della Fondazione Abf (https://www.andreabocellifoundation.org/it/), Laura Biancalani, ma il Maestro non ha voluto far mancare un suo messaggio: “Sono convinto che il significato più genuino e potente di un simile premio sia riposto nell’affetto profondo che lo ha generato. Ringraziando di cuore la Regione Marche e tutti marchigiani, accolgo quindi con riconoscenza e con gioia il Picchio d’Oro 2019 quale segno d’approvazione e di incoraggiamento per l’attività della fondazione che porta il mio nome. Tengo a condividere l’award con la nostra grande famiglia ABF, con il suo presidente, Stefano Aversa, il suo direttore generale, Laura Biancalani, il suo vicepresidente, Veronica Berti, il team al completo e tutti coloro che hanno sostenuto e continueranno a sostenere i nostri progetti, volti ad offrire il nostro piccolo contributo per restituire speranza e futuro ad una terra così bella e così ferita”. 


Le opere concluse della Fondazione e i numeri

La prima raccolta fondi organizzata dalla Fondazione ha portato alla realizzazione della Scuola Media Giacomo Leopardi di Sarnano (https://www.andreabocellifoundation.org/it/nuova-scuola-a-sarnano/), nel maggio 2018. Per 150 giorni gli operai hanno lavorato per una struttura sismicamente sicura, ecosostenibile, tecnologicamente avanzata e dotata di servizi didattici, artistici e sportivi all’avanguardia, utili agli studenti ma anche all’intera comunità. Tutte le migliori tecniche moderne per 100 studenti, 6 aule, 3 laboratori, un’aula magna, una biblioteca, una sala insegnanti, servizi e locali accessori. La superficie della struttura è di 920 metri quadri, la corte interna è di 270 metri quadri.

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Un anno dopo anche Muccia festeggiava la sua nuova scuola. Un edificio per l’infanzia e la primaria De Amicis (http://www.appenninocamerte.info/notizie-cronaca/item/8619-muccia-ha-la-sua-nuova-scuola-grazie-andrea-bocelli), conclusa a giugno di quest’anno. A collaborare anche Generali Italia con il Fondo Protezione Solidale. Hanno lavorato 45 imprese, 170 operai, 10mila ore di lavoro, 120 giorni per la realizzazione. Una struttura di mille metri quadri per la quale è stata utilizzata una tecnologia a telai in legno, garantendo il più alto grado di resistenza alle scosse sismiche e certificazione in classe d'uso di quarto grado, un edificio funzionale sicuro ed ecosostenibile. È dotata di uno spazio per la coltivazione delle erbe aromatiche, acquario, mensa al centro di una ideale 'piazza' dove c'è anche un pianoforte, simbolo dell'indirizzo spiccatamente musicale. 

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Gaia Gennaretti


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" Da oggi inizia fattivamente una nuova storia, fatta di un futuro che siamo pronti a realizzare insieme a voi". Così Laura Biancalani, direttrice della Fondazione ABF all'apertura del cantiere di Fonte San Venanzio che vedrà nascere la nuova Accademia della Musica di Camerino. Col sottofondo delle note del clarinetto, inseparabile strumento del maestro Correnti, un brulicare di uomini e mezzi all'opera già da questa mattina, ha accolto l'apertura ufficiale dei lavori che a breve consentiranno il posizionamento della prima pietra dell'edificio. Alla piccola cerimonia inaugurale, oltre alla direttrice della ABF,  erano presenti il sindaco di Camerino Sandro Sborgia con l'assessore alla cultura  e turismo Giovanna Sartori, il direttore della scuola di musica Vincenzo Correnti, l'ingegnere Paolo Bianchi  responsabile del cantiere per ABF, l'architetto camerte Andrea Gianfelici che con il suo studio Harcom ha redatto il progetto, l'ing. Paolo Subissati di Subissati s.r.l che realizzerà la struttura e, le altre maestranze e ditte coinvolte nella costruzione. 
" Da qui l'augurio per un futuro in cui questa Accademia, le vostre istituzioni e le vostre tradizioni  possano crescere  e noi, aiutarvi a portarle nel mondo- ha detto Laura Biancalani- La vocazione internazionale della didattica e delle tradizioni di Camerino è sempre stata una realtà. Deve esserlo ancora e dunque noi siamo qui come sempre, non per essere protagonisti, ma per sostenere a servizio".
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Ad aprire gli interventi era stato il sindaco Sandro Sborgia utilizzando il "grazie" come prima parola. " Se oggi inizia l'avventura della ricostruzione dell'Accademia della Musica- ha sottolineato- è solo grazie alla Fondazione Andrea Bocelli. Da parte nostra, non possiamo non riconoscere il grande impegno per questa iniziativa ed essere debitori per il grande gesto che ABF ha voluto mettere in atto e il cui valore non è da intendersi solo come luogo deputato all'insegnamento della musica per i ragazzi della città e di tutto il circondario, ma come segno della ricostruzione della socialità di una popolazione che oggi non ha un luogo dove potersi riunire". Il primo cittadino ha posto l'accento anche sull'imminente riapertura della Basilica di San Venanzio, luogo simbolo dell'intero entroterra, evidenziando come anche quella realizzazione veda l'impegno di un'altra fondazione che nello specifico fa capo al Cav. Arvedi e alla sua signora. "Che questi risultati di ricostruzione divengano possibili attraverso il gesto generoso di due fondazioni private, dimostra quanto sia ormai davvero necessario che lo Stato intervenga e faccia la sua parte, restituendo in modo celere alle comunità, la possibilità di una speranza per tornare a vivere all'interno dei propri territori e delle proprie abitazioni. Il nostro grazie va dunque alle due fondazioni che non solo a Camerino ma in tanti altri comuni in sofferenza, con grande velocità di realizzazione, hanno portato vitalità e speranza, testimoniando che si può fare e si deve fare".
Un grazie che la direttrice Biancalani ha subito consegnato idealmente al maestro Bocelli e alla signora Veronica, ricordando la bellezza di una storia iniziata grazie ai cittadini di Camerino, al maestro Vincenzo Correnti, all'associazione Adesso musica e soprattutto grazie alla madre Badessa delle Clarisse.
" Insieme alle istituzioni - ha detto- dopo la realizzazione delle scuole di Sarnano e di Muccia, abbiamo deciso di affrontare questa nuova sfida. Il grazie ha per noi una grande responsabilità e la prendiamo come un investimento non solo per la nostra Fondazione ma per il futuro e per imparare sempre meglio a fare il nostro lavoro ingrandendo le nostre stesse persone e il nostro team. Come è già avvenuto a Sarnano e Muccia, noi infatti diventiamo parte delle vostre comunità e voi, diventate parte della nostra missione". 
In rappresentanza del Team di ABF, oltre al responsabile dei lavori ing.Bianchi, al via del cantiere hanno preso parte anche Max, Michele e Pino, nonchè  Olimpia e Aurora dello staff della comunicazione.
c.c.
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E' l'inaugurazione dell'elisuperficie prevista per domenica prossima a sollevare la polemica da parte della minoranza di Belforte del Chienti.
L'ex sindaco e attuale consigliere di minoranza, Roberto Paoloni, fa il punto della situazione, mostrando la sua versione dei fatti su Facebook: "Facemmo un grande lavoro come amministrazione per ottenere i finanziamenti e fare il progetto e finalmente vediamo il risultato - scrive l'ex primo cittadino - , sono felice che anche questo viene messo a disposizione per la nostra comunità e non solo.

Ricordo il mio primo intervento nell'assemblea dei sindaci ASUR 3 a Macerata prima del terremoto, quando chiesi di avere una piazzola adeguata per il volo notturno nel nostro comune dicendo che la Regione dovesse mettere in piedi prima possibile il servizio di volo notturno degli elicotteri da e per Torrette, questa operazione farà in modo che la gente delle aree interne avrà le stesse possibilità di essere soccorsa e di poter sopravvivere se qualcosa succede anche la notte".
Poi la stoccata nei confronti di Giampiero Feliciotti, consigliere di maggioranza che ha ricoperto la carica di vice sindaco fino a poche settimane fa: "Tutto questo è stato possibile anche grazie alle donazioni degli italiani attraverso gli sms solidali, che qualcuno invece - aggiunge Paoloni - voleva destinare a piste ciclabili non nella vallata del Chienti, lo ricorderete. Anche in quella occasione ci opponemmo e dicemmo che per fare quegli interventi esistono i fondi europei e non gli sms solidali. Felice - conclude il consigliere - che la nuova amministrazione di Belforte del Chienti abbia deciso di inaugurarla".

GS
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Mercoledì, 11 Dicembre 2019 09:36

Quando la montagna mette il cappello...

"Quando la montagna mette il cappello, vendi le capre e compra il mantello".
Lo dicevano i nostri nonni e, forse, questo detto sa di verità anche oggi. 
Il monte Igno questa mattina a Camerino, oltre a mostrare la prima spolverata di coltre bianca sulla cima, ha messo in mostra il suo cappello, confermando l'abbassamento delle temperature annunciato per questi giorni e già percepibile.
L'immagine dei Sibillini innevati diventa così cartolina del Natale 2019: attuale per la temperatura di questi giorni, ma in controtendenza con le previsioni dei primi mesi del 2020.
In base agli ultimi aggiornamenti, infatti, pare che per gennaio e febbraio si rischi un caldo fuori dal comune per la stagione, sia sull'Europa che sull'Italia. Solo previsioni che, come in altre situazioni, potrebbero essere smentite dalla natura che fa il suo corso. Sta di fatto che situazioni anomale per la stagione si riscontrano anche sulla portata dei fiumi, più bassa rispetto agli anni scorsi nel periodo invernale.
Questa settimana, invece, è atteso uno stravolgimento delle condizioni meteo: l'Italia sarà infatti interessata da freddi venti in arrivo dal Nord Europa, con la possibilità anche di rivedere la nevefino a bassa quota sulle regioni centro-settentrionali.
Il mese di gennaio, al contrario, potrebbe essere anomalo, con temperature sopra la media climatica su buona parte del Paese. Anche le precipitazioni potrebbero risultare abbastanza scarse, da Nord a Sud, a causa della probabile presenza di un robusto campo di alta pressione sul Mediterraneo che di fatto impedirebbe al freddo e alle perturbazioni di transitare sull'Italia.

GS


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Tutto pronto per il taglio del nastro all’elisuperficie “Carlo Urbani” di Belforte del Chienti in programma per domenica alle 19.
Una inaugurazione che arriva a seguito dei lavori per l’omologazione al volo notturno. L’ammodernamento della piazzola esistente è stato finanziato con fondi degli SMS solidali per la ricostruzione e della sanità regionale per un importo totale di circa 24mila euro.
I lavori hanno interessato principalmente il rifacimento del fondo, delle strisce, l’installazione di luci di avvicinamento e di sistemi di ausilio all’atterraggio necessari per permettere all’eliambulanza l’approccio in qualsiasi orario e anche in condizioni di scarsa visibilità.

Un punto di riferimento importante non solo per i belfortesi, ma anche per tutti i paesi vicini che potranno usufruire, in caso di emergenza, di un collegamento H24 verso l’ospedale di Torrette.

"Ritengo - dice il sindaco Alessio Vita - che la scelta di destinare questi fondi agli interventi per il volo notturno dell’eliambulanza rappresenti un segnale di vicinanza alle persone colpite dal sisma. Avere la certezza che in caso di necessità esiste una via diretta verso l’ospedale di Torrette ci permette di ridurre le difficoltà legate alla nostra posizione geografica e di poter accedere ad un servizio imprescindibile come quello dell’elisoccorso. Questo rappresenta un passaggio fondamentale per abbattere la discriminazione territoriale di cui spesso i piccoli comuni delle aree interne, martoriati dal sisma del 2016, sono vittima”.

GS
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