Giornata del Plen Air e polemiche- Pasqui: “ Ci voleva questo per farci ricordare dalla stampa nazionale?” .

Giovedì, 14 Settembre 2017 23:02 | Letto 3429 volte   Clicca per ascolare il testo Giornata del Plen Air e polemiche- Pasqui: “ Ci voleva questo per farci ricordare dalla stampa nazionale?” . E’ finita sul quotidiano Corriere della Sera la polemica partita sui social di alcuni residenti a Camerino che vedono  poco rispettoso nei loro confronti, il giro turistico in ‘zona rossa” in programma in città  il prossimo 30 settembre in occasione della decima edizione della Festa del Plen Air, che ogni anno  si svolge nell’ambito delle iniziative  dei Paesi Bandiera Arancione del Touring Club d’Italia. Ad un massimo di 40 camperisti che quel giorno raggiungeranno Camerino , il sindaco ha deciso di proporre la visita della “zona rossa”, affinché si rendano conto di persona e coi propri occhi della devastazione che il sisma ha causato. La discussione non è comunque passata inosservata, tanto che il sindaco Gianluca Pasqui ha voluto fare delle precisazioni. “Debbo dire che intanto il sindaco di Camerino non è assolutamente un tour operator e di certo non vuole lavorare come professionista del turismo, soprattutto in un momento come quello attuale, in cui la prima cosa che cerco di fare, è dare il massimo rispetto e dignità alla popolazione. Quello che mi ha lasciato letteralmente sbigottito- continua Pasqui- è come si possa andare a sottolineare come negativa ed eclatante l’entrata in ‘zona rossa’ di alcuni ospiti della città, quando nella stessa zona sono stati accolte una marea di persone, tra benefattori, associazioni, istituzioni di vario genere, ognuno venuto a vedere la nostra realtà e a conoscerne le difficoltà. Mostrare la nostra città che , grazie a Dio non ha avuto vittime e non mi sento dunque di violare nulla, farne vedere la bellezza e l’attrattività nonostante la distruzione e con il rispetto di tutte le normative,- precisa il sindaco-  ritengo che non sia una decisione così stravagante. Ritengo invece assolutamente fuori luogo che importanti giornalisti della carta stampata si affannino a puntualizzare e criticare iniziative come questa, dimenticandosi magari di dire che noi inauguriamo una scuola perfettamente a norma sismica,, che c’è un forte aiuto dell’amministrazione comunale nei confronti dei commercianti che da mesi svolgono il proprio lavoro all’interno del City Park  grazie al nostro sostegno e in attesa di altre azioni che andranno a loro vantaggio, che ci si dimentichi di dire che dopo 365 giorni dal sisma siano state consegnate solo poche decine di casette a fronte delle migliaia che si ha necessità di avere, che ci si dimentichi di dire che le macerie sono ancora tutte ferme dov’erano, che ci si dimentichi di dire che ormai  siamo dimenticati da tutti.   Se i giornalisti ci aiutassero a far luce su tutto questo- sottolinea Pasqui- non potremmo che rispondere ringraziando. L’invito al firmatario dell’articolo che non conosco personalmente, è pertanto ad essere vicino alla nostra comunità, sottolineando i bisogni reali della gente e, altrettanto, le vere mancanze. Di certo taluna potrà essere imputabile al sindaco il quale se ne assume tutta la responsabilità e, qualcun’altra  magari migliorabile ad altri livelli; di tanto clamore tuttavia posso dire di essere contento, perché, finalmente  e dopo tanto tempo, ho visto che, grazie a questo appuntamento del Plen Air,  si parla di Camerino sulla  stampa nazionale.. Ci voleva questo a far ricordare alla nazione che il nostro territorio ha subito un terremoto e che qui ci sono persone che necessitano di aiuto quotidiano. Invito anche  chi polemizza ad affiancarmi nelle 15-20 ore al giorno di lavoro impegnativo rivolto a vantaggio della mia popolazione. Tornando sull’iniziativa del 30 settembre- conclude il sindaco- credo di non aver organizzato nulla di offensivo. Sono contento di poter ospitare un bel numero di persone che vengono da fuori, perché ritengo che siano l’unico veicolo vero che io conosco, per rendere partecipe chi di dovere di quanto accaduto. Altrimenti mi pare che anche sul tema terremoto, sia stata chiusa una parentesi, dimenticando quanta sofferenza ancora abbiamo e quanta, probabilmente, ce ne aspetterà”.   

E’ finita sul quotidiano Corriere della Sera la polemica partita sui social di alcuni residenti a Camerino che vedono  poco rispettoso nei loro confronti, il giro turistico in ‘zona rossa” in programma in città  il prossimo 30 settembre in occasione della decima edizione della Festa del Plen Air, che ogni anno  si svolge nell’ambito delle iniziative  dei Paesi Bandiera Arancione del Touring Club d’Italia.

Ad un massimo di 40 camperisti che quel giorno raggiungeranno Camerino , il sindaco ha deciso di proporre la visita della “zona rossa”, affinché si rendano conto di persona e coi propri occhi della devastazione che il sisma ha causato. La discussione non è comunque passata inosservata, tanto che il sindaco Gianluca Pasqui ha voluto fare delle precisazioni.

“Debbo dire che intanto il sindaco di Camerino non è assolutamente un tour operator e di certo non vuole lavorare come professionista del turismo, soprattutto in un momento come quello attuale, in cui la prima cosa che cerco di fare, è dare il massimo rispetto e dignità alla popolazione. Quello che mi ha lasciato letteralmente sbigottito- continua Pasqui- è come si possa andare a sottolineare come negativa ed eclatante l’entrata in ‘zona rossa’ di alcuni ospiti della città, quando nella stessa zona sono stati accolte una marea di persone, tra benefattori, associazioni, istituzioni di vario genere, ognuno venuto a vedere la nostra realtà e a conoscerne le difficoltà. Mostrare la nostra città che , grazie a Dio non ha avuto vittime e non mi sento dunque di violare nulla, farne vedere la bellezza e l’attrattività nonostante la distruzione e con il rispetto di tutte le normative,- precisa il sindaco-  ritengo che non sia una decisione così stravagante. Ritengo invece assolutamente fuori luogo che importanti giornalisti della carta stampata si affannino a puntualizzare e criticare iniziative come questa, dimenticandosi magari di dire che noi inauguriamo una scuola perfettamente a norma sismica,, che c’è un forte aiuto dell’amministrazione comunale nei confronti dei commercianti che da mesi svolgono il proprio lavoro all’interno del City Park  grazie al nostro sostegno e in attesa di altre azioni che andranno a loro vantaggio, che ci si dimentichi di dire che dopo 365 giorni dal sisma siano state consegnate solo poche decine di casette a fronte delle migliaia che si ha necessità di avere, che ci si dimentichi di dire che le macerie sono ancora tutte ferme dov’erano, che ci si dimentichi di dire che ormai  siamo dimenticati da tutti.   Se i giornalisti ci aiutassero a far luce su tutto questo- sottolinea Pasqui- non potremmo che rispondere ringraziando. L’invito al firmatario dell’articolo che non conosco personalmente, è pertanto ad essere vicino alla nostra comunità, sottolineando i bisogni reali della gente e, altrettanto, le vere mancanze. Di certo taluna potrà essere imputabile al sindaco il quale se ne assume tutta la responsabilità e, qualcun’altra  magari migliorabile ad altri livelli; di tanto clamore tuttavia posso dire di essere contento, perché, finalmente  e dopo tanto tempo, ho visto che, grazie a questo appuntamento del Plen Air,  si parla di Camerino sulla  stampa nazionale.. Ci voleva questo a far ricordare alla nazione che il nostro territorio ha subito un terremoto e che qui ci sono persone che necessitano di aiuto quotidiano. Invito anche  chi polemizza ad affiancarmi nelle 15-20 ore al giorno di lavoro impegnativo rivolto a vantaggio della mia popolazione. Tornando sull’iniziativa del 30 settembre- conclude il sindaco- credo di non aver organizzato nulla di offensivo. Sono contento di poter ospitare un bel numero di persone che vengono da fuori, perché ritengo che siano l’unico veicolo vero che io conosco, per rendere partecipe chi di dovere di quanto accaduto. Altrimenti mi pare che anche sul tema terremoto, sia stata chiusa una parentesi, dimenticando quanta sofferenza ancora abbiamo e quanta, probabilmente, ce ne aspetterà”.   

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