Camerino. Le linee programmatiche di mandato, accendono gli animi in Consiglio comunale

Mercoledì, 31 Luglio 2019 12:48 | Letto 2667 volte   Clicca per ascolare il testo Camerino. Le linee programmatiche di mandato, accendono gli animi in Consiglio comunale E’ stato l’ultimo punto all’ordine del giorno, ad infuocare la seduta dell’ultimo consiglio comunale di Camerino. Licenziati serenamente una lunga serie di argomenti, si è passati alla votazione per lapprovazione delle linee programmatiche di mandato.  E’ proprio in relazione alle azioni e alla programmazione del mandato dell’attuale amministrazione che, anticipando il voto contrario dell’opposizione, il capogruppo di “Radici al futuro” e sindaco uscente Gianluca Pasqui si è fatto portavoce di aspre critiche, alimentando risposte altrettanto forti da parte del primo cittadino Sandro Sborgia. Vuote, secondo Pasqui, le linee programmatiche dellamministrazione Sborgia“Linee programmatiche vuote e prive di contenuto – le ha definite Pasqui- Portano un cappello che non conosce vergogna e, fortemente offensivo nei confronti di un territorio e di 1820 persone che hanno sostenuto la mia lista e l’amministrazione uscente che, aldilà della condivisione o meno di quello che è stato fatto, ha lavorato in maniera incessante ed instancabile con grande spirito di appartenenza e volontà di risolvere problemi”. A detta di Pasqui le affermazioni che introducono le linee di programma, rappresentano un’offesa gratuita e sono inutili al percorso che ci si appresta a fare. “ Lei – ha detto- vuole fare un percorso partecipato, talmente aperto e partecipato che, nel ringraziare il presidente uscente della Fondazione Casa amica, per la prima volta, ci troviamo a vedere un gruppo di opposizione non interpellato nella nomina dei membri in seno al suo consiglio di amministrazione. So benissimo che il regolamento non lo prevede, ma è stato sempre fatto. In linea con la legge si è reputato di non farlo ma è perfettamente irrispettoso e irriverente nei confronti di una comunità. Questo è il mio e il pensiero e credo sia anche il pensiero di molti. Io da sindaco e i miei predecessori, non abbiamo avuta questa difficoltà”. Altro punto criticato quello delle demolizioni, partite per le frazioni di Strada e di Valle Vegenana sulle quali è stato sottolineato l’avvio da parte dell’amministrazione uscente. “ Linee programmatiche che sanno di ‘libro Cuore” e rivolte, non ai bambini, ma ad una comunità fortemente in crisi per il terremoto e non  a motivo di una situazione economica difficoltosa pre-sisma, da lei citata. Siamo in crisi oggi, prima non lo eravamo- ha continuato Pasqui- Noi eravamo la Camerino del Palazzo della musica, dell’università che stava investendo nel centro storico e la Camerino che nei primi anni del mio mandato, si trovava a garantire con grande successo la guida di tutto un territorio ed era da esempio non solo ad un territorio montano che secondo lei è stato da Camerino abbandonato.  Linee programmatiche che giustamente parlano di ricostruzione, senza che il sindaco indichi nelle sue linee programmatiche come vuole ricostruire, quali sono le tempistiche, quale la metodologia, quale l’indicazione e la strada da seguire; se poi la strada è quella delle perimetrazioni che avete presentato, credo che qualche problema questa città potrebbe averlo. Se la strada da seguire sono i livelli di danno, i problemi sono ancora maggiori, perché secondo me appartengono alla volontà dei privati e non al sindaco. Le linee sono piene di cose che non si riescono e non riuscirete a fare e quelle che arriveranno in porto sono tutte cose ben avviate dall’amministrazione Pasqui”. A tal proposito sono stati ricordati i finanziamenti già pronti per le aree cimiteriali o la realizzazione della nuova Scuola della musica che vede in prima linea la fondazione ABS e il maestro Bocelli che Pasqui ha ricordato di aver ricevuto e accolto in visita nel centro storico grazie al contatto trovato dalla badessa delle Clarisse e al contributo di Vincenzo Correnti e di tutto il suo gruppo. “ Anche in quel caso lei parla nelle sue linee programmatiche di cose che sono state ben avviate; così è per i percorsi lauretani o per le opere d’arte che, sempre la mia amministrazione ha garantito restassero a Camerino, quando tutti ci indicavano la strada fuori le mura cittadine. Se sono qui, tutto il percorso è partito insieme all’arcivescovo Brugnaro e al suo successore. La crisi economica precedente al sisma dunque non esiste, se non riferita a difficoltà contingenti all’essere un territorio montano” . Quanto all’unione con la diocesi o l’università, il consigliere Pasqui ha detto che, anche se sempre si può migliorare, non c’è niente da unire di più rispetto a quanto fatto. Nel tavolo di concertazione abbiamo definito le perimetrazioni e portato avanti tutto un percorso che ha gestito l’emergenza vera che ha garantito alla comunità di esistere oggi e che trova nei percorsi già avviati le sue linee programmatiche”. Sull’unione con le altre istituzioni, la critica è stata mossa alla votazione contraria del sindaco in seno al consiglio dell’ente montano che, a detta di Pasqui, “ ha isolato completamente in soli due mesi, una città . L’Unione montana è stata voluta anche dal comune di Camerino; è stata salvata una massima istituzione, e la città per la prima volta, senza volere la poltrona, si è messa a disposizione del suo territorio, portando importanti risultati”. Poi, richieste di chiarimento sul percorso avviato per la sede della Compagnia dei Carabinieri e sulla possibilità negoziata dal sindaco di rivedere Camerino rappresentata con la vicepresidenza all’ATO.“ Spero che il suo programma non siano queste linee programmatiche; pur utilizzando ‘competenze molto significative, lei è stato l’ultimo a creare la Giunta lasciando fuori la rappresentanza più importante della dottoressa Ortenzi. Credo che facendo qualche assestamento forse possiamo sperare in un futuro che non sia quello di crisi che lei ha sottolineato, ma un futuro reale e non di parole”. Lareplica del sindaco Sandro SborgiaNon si è sottratto alla replica il primo cittadino che, in riferimento alla paventata offesa nei confronti di chi ha votato la lista alternativa ha detto che il suo discorso programmatico, non contieneuna sola parola irrispettosa nei confronti di quelle persone, anzi, nel giorno dell’elezione la mia prima dichiarazione è stata di profondo rispetto per coloro che avevano scelto di votare per l’altra parte ,perché convinti che fosse quella la parte giusta. Semmai è lei che dovrebbe chiedere scusa a quella parte che l’ha votata e che probabilmente ha pensato che più di quello che lei ha fatto, non si potesse fare. La sua campagna elettorale è iniziata molto prima;,per mesi, lei ha detto che tutto quello che era stato fatto era il massimo che si potesse fare e, quelle persone l’hanno creduta. Ma così non è stato; molto più facile e semplice è stato chiudere il centro storico e uscirne negli attimi successivi alle prime scosse quando a Camerino c’era la presenza delle massime istituzioni e delle massime forze, protezione civile, Carabinieri, Guardia di Finanza. Quello era il momento fondamentale affinchè quella Camerino che oggi noi vediamo chiusa, potesse essere messa in sicurezza e, ce n’erano le possibilità. E’ stato molto più facile per lei chiudere e uscire fuori e adesso ci troviamo con una città abbandonata. E’ lei che deve chiedere scusa e, non solo alle 1800 persone che l’hanno votata, perché illuse dal fatto che si potesse fare solo quello. Noi dimostreremo che si poteva fare di più; quello era il momento, e , a tre anni di distanza, noi tutto quello che c’era in quel momento non l’abbiamo più e, ogni santo giorno, facciamo fatica a far sì che la città di Camerino sia tenuta in considerazione e che abbia una corsia preferenziale. Eppure lo abbiamo detto e lo faremo”. Sulle demolizioni il primo cittadino ha inoltre sostenuto che si sarebbero potute fare: “ Su 118 immobili oggetto di sopralluogo da parte del Gruppo Tecnico di Supporto dei Vigili del fuoco, ben 20 erano stati dichiarati da demolire e l’unica demolizione ha riguardato il palazzo ‘Toffee’ grazie al ricorso al tar deii proprietari. Demolizioni dunque avviate e, purtroppo per lei , mai attuate; oggi noi le attuiamo nel rispetto della legge. Lei diceva che la legge non glielo consentiva e non è vero : questo avrebbe dovuto dire alla gente e alle 1800 persone che l’hanno votata, che non era vero che la legge non glielo consentiva. Il gruppo GTS era stato creato apposta e le demolizioni venivano fatte anche dai Vigili del fuoco e dall’esercito che al momento era lì disponibile; lei non ha sfruttato e non è stato capace di sfruttare quella possibilità”. In riferimento alla definizione da libro cuore delle linee programmatiche, Sborgia ha risposto che nelle sue parole“ c’ è sicuramente del sentimento, quello che lei non ha mai messo nella sua attività amministrativa che, direttamente o indirettamente, l’ha vista al governo di questa città per 15 anni “. E sul fatto che la città prima del sisma non fosse in crisi “ forse lei dimentica o le sfugge che lo spopolamento di questo territorio è iniziato nel 2011, quando lei era nel governo di questa città. Lei dice che Camerino è la guida di un territorio quando la presidenza dell’ente è retta dal comune di Pieve Torina; una guida del territorio che negli scorsi mandati ha visto l’allora comunità montana andata in frantumi. Dovrebbe ricordare ai cittadini di Camerino che quella che è stata la prima comunità montana a nascere, oggi non c’è più. Oggi c’è l’Unione montana che è cosa diversa: oggi lente non è più costituito, come prevedeva la legge, per numero di comuni, bensì per popolazione. L’escamotage che ha consentito di costtuire l’Unione è dipeso dal numero di abitanti di Camerino che ha consentito alla struttura di esistere, altrimenti non sarebbe esistita. Lo ha permesso un provvedimento di legge regionale proprio per far fronte alla crisi che si era venuta a creare nella ex Comunità montana “. A Pasqui, Sborgia ha criticaro di non aver mai spiegato né resi noti i motivi di quella frattura quando nel 2014 le era stato dato mandato dai comuni che sono fuoriusciti, di farsi garante di condizioni che avrebbero consentito a tutti di poter rimanere insieme”. Quanto al voto contrario espresso nella prima riunione dellUnione, Sborgia ha spiegato che le sue motivazioni sono contenute nella delibera: “ Ho votato contro in quanto alla richiesta ormai da tempo avanzata dai comuni fuoriusciti di Castelsantangelo sul Nera, Valfornace, Montecavallo ed altri, viene loro detto che possono entrare alle condizioni previste dallo statuto votato dal consigliere Pasqui e dagli altri componenti, statuto che prevede che il presidente e la Giunta siano nominati dai sindaci dei comuni fondatori dell’unione montana . Si dice ai comuni di poter entrare ma senza riconoscere loro diritto di voto. Il diritto è solo a partecipare e l’ex sindaco Pasqui non lo dice perché gli conviene non dirlo; principio ispiratore contenuto nella legge per l’istituzione delle comunità montane, è il far sì che i comuni dell’entroterra più svantaggiati potessero unirsi e condividere servizi ed è quello che stanno facendo le unioni dell’Esino e dei Monti Azzurri che sono cresciute e continuano a offrire servizi, cosa che non è successa da questa parte. Quello che doveva essere lo spirito di creare un’unione di comuni che iniziassero a dialogare tra loro e a condividere i problemi della montagna, a causa dello statuto votato all’epoca da Pasqui, invece di diventare soggetto inclusivo si è trasformato in un ‘club’: si entra se si soggiace alle condizioni dettate, senza poter votare la presidenza né la Giunta, limitandosi unicamente a prendere atto delle decisioni prese dai comuni fondatori Questa è l’espressione massima di quel tipo di democrazia intesa dal consigliere Pasqui e da altri soggetti che fanno parte dell’ente. Ebbene ho votato contrario e rivendico con tutta la mia forza quel voto contrario perché penso che laddove c’è un raggruppamento di enti e di comunità, debbano essere garantiti gli stessi diritti e le stesse condizioni per tutte le comunità che ne fanno parte. Non ambisco io a quella poltrona anche se ritengo che sia ora che Camerino giochi un ruolo di primaria importanza all’interno di questo territorio così come è sempre stato e da tempo ce se ne è dimenticati. Penso anche che la partecipazione democratica all’espressione della governance di quell’ente, debba essere fatta e concessa a chi ne fa parte e con gli stessi diritti e le stesse garanzie. Quella è democrazia, non il club esclusivo”. Sborgia ha anche detto che la perdita della caserma dei Carabinieri per l’allora sindaco non era un problema. Oggetto di un accordo tra l’Unione Montana ( in qualità di ente proprietario dello stabile dove si è pensato di allocare la sede), Agenzia del demanio, Comune di Camerino e Comando Generale dell’Arma, dell’intesa che porterà la caserma nello stabile di Vallicelle se ne parla dal 2018 e, “ finora si è discusso se concedere lo stabile all’Agenzia del demanio per 90 anni, a fronte di un investimento di 5 milioni di euro . “ Alcuni termini dell’accordo sono stati oggetto di discussione e , alla fine si era convenuto in 60 anni la concessione della disponibilità della struttura , ritenuto l’arco di tempo congruo; 60 anni sono stati stimati equi con l’ammortamento dell’investimento del demanio per la ristrutturazione. “ Sembrava che l’accordo fosse fatto ma si dice cha la direttrice dell’unione abbia sollevato eccezioni in ordine ad un possibile danno erariale qualora l’accordo fosse sottoscritto e siglato in quei termini.  Premesso che non si tratta  di contratto di cessione ma di un accordo che tra l’altro consente all’Agenzia del demanio che quei 5 milioni di euro, non vadano persi e siano destinati esclusivamente alla ristrutturazione di quei locali, è evidente che più si attende, più c’è il rischio che le risorse prendano la strada di altri comuni che hanno le medesime esigenze. Guarda caso il problema è stato sollevato nel momento del cambio dell’amministrazione comunale che ha sicuramente delle vedute diverse in relazione a quello che è il governo del territorio di tutto l’entroterra camerte”. Il sindaco ha fatto presente e ricordato che piuttosto che erigere barriere per impedire l’ingresso nell’unione ai comuni che sono fuoriusciti , magari sarebbe il caso di sedersi tutti intorno ad un tavolo e cominciare a ragionare “perché la situazione non è più la stessa del 2014; tutti i comuni dell’entroterra, abbiamo vissuto un terremoto e questo, probabilmente, a qualcuno sfugge; più passa il tempo e più aumenta il rischio che questi territori non si risollevino dalla grave crisi che lei non vede, ma che invece e molti colleghi toccano in prima persona. Non sappiamo cosa significhi stare dentro una Sae, essere lontani dalla propria casa o attendere anni perché la nostra abitazione sia ricostruita, ma c’è gente che è lì ed aspetta una risposta da noi.  E’ forse il caso che prendiamo atto che abbiamo una situazione di crisi e, anziché erigere muri, che si cominci a parlare, a studiare che cosa si può fare non solo per il bene di Camerino, ma di tutta la comunità dell’entroterra”. Delle cose buone avviate dalla precedente amministrazione, il sindaco ha poi ricordato il finanziamento dal 2017 del mattatoio che nel 2019 aspetta ancora di essere ristrutturato “ e nel frattempo chi vive del lavoro duro dell’allevamento, è lì che aspetta e per poter macellare è costretto ad andare altrove. Sfugge a qualcuno che Matelica ha un mattatoio avanzato e che se non riusciamo al più presto a mettere a posto il nostro, riuscirà probabilmente ad assorbire il numero di allevatori che abbiamo nel nostro territorio”. Sulle opere d’arte salavate il sindaco ha detto di conoscere bene chi se ne è preso cura, impedendo che fossero portate via .” E’ lei che non deve appropriarsi di cose che non le appartengono ed è ora che cominci a dire la verità su tante cose. Questa è una di quelle”. In ordine all’affermazione di essere stati gli ultimi a formare la giunta, tenendo fuori la dottoressa Ortenzi, Sborgia ha riconosciuto che è vero ma che una giunta così non c’è mai stata e ne è orgoglioso. “ Possiamo andare avanti e presentarci a testa alta. Profonda ammirazione per la dottoressa Ortenzi, per la disponibilità concessa e per quello che fa con enormi sacrifici personali  Pur abitando ad Ascoli, viene a Camerino ed è impegnata da mattina a sera presso l’ufficio tecnico; insieme al sottoscritto e agli altri assessori e consiglieri, è lei che si occupa della gestione della ricostruzione , delle messe in sicurezza, dell’affidamento di appalti”. Lintervento di Lucarelli Prima della votazione, è intervenuto con parole forti anche il consigliere ed ex vice sindaco Lucarelli, sottolineando che in quelle ore il sindaco Sborgia non c’era e, non sa cosa abbia vissuto e patito la città. Nessuna chiusura, anzi,lunica città ad avere un centro commerciale, unica ad avere opere di urbanizzazione che si stanno aprendo adesso, unica città che può vantare una scuola, primo vero edificio scolastico che si deve alla ricostruzione. “ Prima di parlare di cose che non sa perché solo raccontate, la invito sindaco a documentarsi meglio. Quanto all’esercito che lei ha citato, quando nel 2017 è venuto a spalare la neve abbiamo dovuto pagargli il gasolio e quando abbiamo chiesto al Gts di demolire il palazzo di via Macario Muzio, ci hanno risposto di non avere le attrezzature “. Una bugia è stata definita poi quella della rilevazione preventiva dei livelli di danno che, a detta di Lucarelli, non può essere fatta dal comune in quanto non ne ha titolarità. Unico a poterlo fare è il proprietario mentre il comune può solo raccogliere i dati. Il consigliere ha anche detto che con le perimetrazioni l’attuale amministrazione ha stravolto completamente il piano Cucinella e quanto al programma di rifunzionalizzazione di grossi contenitori edilizi vuoti ha detto che senza perimetrazione è impossibile; se si volessero fare cambi di destinazione d’uso, sarebbero necessarie le varianti di ogni singolo edificio, perdendo le eventuali risorse economiche che quello strumento poteva dare. “ Voi avete fatto questo con una delibera che non trova spiegazione in nessuno dei suoi punti. Da ultimo, un appunto sul potenziamento della linea ferroviaria; il Contram è lente che sostituisce quelle corse e deve essere la Regione Marche a riconoscere il contributo tot a chilometro, ad un consorzio che è da considerarsi l’azienda più importante del comune di Camerino. “ Preoccupiamoci invece della stazione ferroviaria che dalla Regione Marche viene costruita a Macerata dentro all’università nel quartiere ‘Vergini’ e, di vedere come l’ente regionale si comporta con l’ateneo di Camerino”. Sul mattatoio di Matelica il consigliere ha detto che la sua riapertura avviene grazie ad un contributo regionale, mentre quello di Camerino è fermo al Suam; da più di un anno bloccato senza che la Regione si occupi di fare la gara. Non si è potuta finanziare l’opera con i fondi dell’emergenza perché per il mattatoio non c’era la linea di finanziamento. Nella sua breve replica, Sborgia ha rammentato che nelle ore immediate al sisma del 24 agosto, seppure in licenza, si è subito recato nelle zone dell’ascolano colpite e, come tutti i sindaci dell’entroterra, Pasqui dovrebbe ricordare che in quei momenti successivi alle scosse dellottobre, per le questioni sanitarie della popolazione, non solo a Camerino, ma su un vasto territorio, cera lui stesso presente. In disaccordo poi il sindaco  sul fatto che il comune non possa fare nulla per le rivelazioni di danno.“ Il comune può fare anche su questo. L’amministrazione, il sindaco e gli assessori e consiglieri devono parlare con la popolazione e far capire dell’importanza di presentare progetti . “ E’ quello che stiamo facendo, dialogando con i tecnici. Con la gente bisogna parlare, probabilmente, voi non avevate questa abitudine di relazionarvi; semmai eravate abituati a dire che la colpa era sempre di qualcun altro”. Con quale coraggio poi si parla ancora del piano Cucinella quando ,consegnato nel 2018, si è scoperto solo un anno dopo e, grazie ad una richiesta agli atti, che chiusa in un cassetto c’era la versione integrale. C.C.
E’ stato l’ultimo punto all’ordine del giorno, ad infuocare la seduta dell’ultimo consiglio comunale di Camerino. Licenziati serenamente una lunga serie di argomenti, si è passati alla votazione per l'approvazione delle linee programmatiche di mandato. 
E’ proprio in relazione alle azioni e alla programmazione del mandato dell’attuale amministrazione che, anticipando il voto contrario dell’opposizione, il capogruppo di “Radici al futuro” e sindaco uscente Gianluca Pasqui si è fatto portavoce di aspre critiche, alimentando risposte altrettanto forti da parte del primo cittadino Sandro Sborgia.

Vuote, secondo Pasqui, le linee programmatiche dell'amministrazione Sborgia

Linee programmatiche vuote e prive di contenuto – le ha definite Pasqui- Portano un cappello che non conosce vergogna e, fortemente offensivo nei confronti di un territorio e di 1820 persone che hanno sostenuto la mia lista e l’amministrazione uscente che, aldilà della condivisione o meno di quello che è stato fatto, ha lavorato in maniera incessante ed instancabile con grande spirito di appartenenza e volontà di risolvere problemi”. A detta di Pasqui le affermazioni che introducono le linee di programma, rappresentano un’offesa gratuita e sono inutili al percorso che ci si appresta a fare.
 “ Lei – ha detto- vuole fare un percorso partecipato, talmente aperto e partecipato che, nel ringraziare il presidente uscente della Fondazione Casa amica, per la prima volta, ci troviamo a vedere un gruppo di opposizione non interpellato nella nomina dei membri in seno al suo consiglio di amministrazione. So benissimo che il regolamento non lo prevede, ma è stato sempre fatto. In linea con la legge si è reputato di non farlo ma è perfettamente irrispettoso e irriverente nei confronti di una comunità. Questo è il mio e il pensiero e credo sia anche il pensiero di molti. Io da sindaco e i miei predecessori, non abbiamo avuta questa difficoltà”.
Altro punto criticato quello delle demolizioni, partite per le frazioni di Strada e di Valle Vegenana sulle quali è stato sottolineato l’avvio da parte dell’amministrazione uscente.
Linee programmatiche che sanno di ‘libro Cuore” e rivolte, non ai bambini, ma ad una comunità fortemente in crisi per il terremoto e non  a motivo di una situazione economica difficoltosa pre-sisma, da lei citata. Siamo in crisi oggi, prima non lo eravamo- ha continuato Pasqui- Noi eravamo la Camerino del Palazzo della musica, dell’università che stava investendo nel centro storico e la Camerino che nei primi anni del mio mandato, si trovava a garantire con grande successo la guida di tutto un territorio ed era da esempio non solo ad un territorio montano che secondo lei è stato da Camerino abbandonato.  Linee programmatiche che giustamente parlano di ricostruzione, senza che il sindaco indichi nelle sue linee programmatiche come vuole ricostruire, quali sono le tempistiche, quale la metodologia, quale l’indicazione e la strada da seguire; se poi la strada è quella delle perimetrazioni che avete presentato, credo che qualche problema questa città potrebbe averlo. Se la strada da seguire sono i livelli di danno, i problemi sono ancora maggiori, perché secondo me appartengono alla volontà dei privati e non al sindaco. Le linee sono piene di cose che non si riescono e non riuscirete a fare e quelle che arriveranno in porto sono tutte cose ben avviate dall’amministrazione Pasqui”.
A tal proposito sono stati ricordati i finanziamenti già pronti per le aree cimiteriali o la realizzazione della nuova Scuola della musica che vede in prima linea la fondazione ABS e il maestro Bocelli che Pasqui ha ricordato di aver ricevuto e accolto in visita nel centro storico grazie al contatto trovato dalla badessa delle Clarisse e al contributo di Vincenzo Correnti e di tutto il suo gruppo. “ Anche in quel caso lei parla nelle sue linee programmatiche di cose che sono state ben avviate; così è per i percorsi lauretani o per le opere d’arte che, sempre la mia amministrazione ha garantito restassero a Camerino, quando tutti ci indicavano la strada fuori le mura cittadine. Se sono qui, tutto il percorso è partito insieme all’arcivescovo Brugnaro e al suo successore. La crisi economica precedente al sisma dunque non esiste, se non riferita a difficoltà contingenti all’essere un territorio montano” . Quanto all’unione con la diocesi o l’università, il consigliere Pasqui ha detto che, anche se sempre si può migliorare, non c’è niente da unire di più rispetto a quanto fatto. "Nel tavolo di concertazione abbiamo definito le perimetrazioni e portato avanti tutto un percorso che ha gestito l’emergenza vera che ha garantito alla comunità di esistere oggi e che trova nei percorsi già avviati le sue linee programmatiche”. Sull’unione con le altre istituzioni, la critica è stata mossa alla votazione contraria del sindaco in seno al consiglio dell’ente montano che, a detta di Pasqui, “ ha isolato completamente in soli due mesi, una città . L’Unione montana è stata voluta anche dal comune di Camerino; è stata salvata una massima istituzione, e la città per la prima volta, senza volere la poltrona, si è messa a disposizione del suo territorio, portando importanti risultati”.
Poi, richieste di chiarimento sul percorso avviato per la sede della Compagnia dei Carabinieri e sulla possibilità negoziata dal sindaco di rivedere Camerino rappresentata con la vicepresidenza all’ATO.
“ Spero che il suo programma non siano queste linee programmatiche; pur utilizzando ‘competenze molto significative', lei è stato l’ultimo a creare la Giunta lasciando fuori la rappresentanza più importante della dottoressa Ortenzi. Credo che facendo qualche assestamento forse possiamo sperare in un futuro che non sia quello di crisi che lei ha sottolineato, ma un futuro reale e non di parole”.

Lareplica del sindaco Sandro Sborgia

Non si è sottratto alla replica il primo cittadino che, in riferimento alla paventata offesa nei confronti di chi ha votato la lista alternativa ha detto che il suo discorso programmatico, non contiene"una sola parola irrispettosa nei confronti di quelle persone, anzi, nel giorno dell’elezione la mia prima dichiarazione è stata di profondo rispetto per coloro che avevano scelto di votare per l’altra parte ,perché convinti che fosse quella la parte giusta. Semmai è lei che dovrebbe chiedere scusa a quella parte che l’ha votata e che probabilmente ha pensato che più di quello che lei ha fatto, non si potesse fare. La sua campagna elettorale è iniziata molto prima;,per mesi, lei ha detto che tutto quello che era stato fatto era il massimo che si potesse fare e, quelle persone l’hanno creduta. Ma così non è stato; molto più facile e semplice è stato chiudere il centro storico e uscirne negli attimi successivi alle prime scosse quando a Camerino c’era la presenza delle massime istituzioni e delle massime forze, protezione civile, Carabinieri, Guardia di Finanza. Quello era il momento fondamentale affinchè quella Camerino che oggi noi vediamo chiusa, potesse essere messa in sicurezza e, ce n’erano le possibilità. E’ stato molto più facile per lei chiudere e uscire fuori e adesso ci troviamo con una città abbandonata. E’ lei che deve chiedere scusa e, non solo alle 1800 persone che l’hanno votata, perché illuse dal fatto che si potesse fare solo quello. Noi dimostreremo che si poteva fare di più; quello era il momento, e , a tre anni di distanza, noi tutto quello che c’era in quel momento non l’abbiamo più e, ogni santo giorno, facciamo fatica a far sì che la città di Camerino sia tenuta in considerazione e che abbia una corsia preferenziale. Eppure lo abbiamo detto e lo faremo”. Sulle demolizioni il primo cittadino ha inoltre sostenuto che si sarebbero potute fare: “ Su 118 immobili oggetto di sopralluogo da parte del Gruppo Tecnico di Supporto dei Vigili del fuoco, ben 20 erano stati dichiarati da demolire e l’unica demolizione ha riguardato il palazzo ‘Toffee’ grazie al ricorso al tar deii proprietari. Demolizioni dunque avviate e, purtroppo per lei , mai attuate; oggi noi le attuiamo nel rispetto della legge. Lei diceva che la legge non glielo consentiva e non è vero : questo avrebbe dovuto dire alla gente e alle 1800 persone che l’hanno votata, che non era vero che la legge non glielo consentiva. Il gruppo GTS era stato creato apposta e le demolizioni venivano fatte anche dai Vigili del fuoco e dall’esercito che al momento era lì disponibile; lei non ha sfruttato e non è stato capace di sfruttare quella possibilità”. In riferimento alla definizione da libro cuore delle linee programmatiche, Sborgia ha risposto che nelle sue parole“ c’ è sicuramente del sentimento, quello che lei non ha mai messo nella sua attività amministrativa che, direttamente o indirettamente, l’ha vista al governo di questa città per 15 anni “. E sul fatto che la città prima del sisma non fosse in crisi “ forse lei dimentica o le sfugge che lo spopolamento di questo territorio è iniziato nel 2011, quando lei era nel governo di questa città. Lei dice che Camerino è la guida di un territorio quando la presidenza dell’ente è retta dal comune di Pieve Torina; una guida del territorio che negli scorsi mandati ha visto l’allora comunità montana andata in frantumi. Dovrebbe ricordare ai cittadini di Camerino che quella che è stata la prima comunità montana a nascere, oggi non c’è più. Oggi c’è l’Unione montana che è cosa diversa: oggi l'ente non è più costituito, come prevedeva la legge, per numero di comuni, bensì per popolazione. L’escamotage che ha consentito di costtuire l’Unione è dipeso dal numero di abitanti di Camerino che ha consentito alla struttura di esistere, altrimenti non sarebbe esistita. Lo ha permesso un provvedimento di legge regionale proprio per far fronte alla crisi che si era venuta a creare nella ex Comunità montana “. A Pasqui, Sborgia ha criticaro di non aver mai spiegato né resi noti i motivi di quella frattura "quando nel 2014 le era stato dato mandato dai comuni che sono fuoriusciti, di farsi garante di condizioni che avrebbero consentito a tutti di poter rimanere insieme”.
Quanto al voto contrario espresso nella prima riunione dell'Unione, Sborgia ha spiegato che le sue motivazioni sono contenute nella delibera: “ "Ho votato contro in quanto alla richiesta ormai da tempo avanzata dai comuni fuoriusciti di Castelsantangelo sul Nera, Valfornace, Montecavallo ed altri, viene loro detto che possono entrare alle condizioni previste dallo statuto votato dal consigliere Pasqui e dagli altri componenti, statuto che prevede che il presidente e la Giunta siano nominati dai sindaci dei comuni fondatori dell’unione montana . Si dice ai comuni di poter entrare ma senza riconoscere loro diritto di voto. Il diritto è solo a partecipare e l’ex sindaco Pasqui non lo dice perché gli conviene non dirlo; principio ispiratore contenuto nella legge per l’istituzione delle comunità montane, è il far sì che i comuni dell’entroterra più svantaggiati potessero unirsi e condividere servizi ed è quello che stanno facendo le unioni dell’Esino e dei Monti Azzurri che sono cresciute e continuano a offrire servizi, cosa che non è successa da questa parte. Quello che doveva essere lo spirito di creare un’unione di comuni che iniziassero a dialogare tra loro e a condividere i problemi della montagna, a causa dello statuto votato all’epoca da Pasqui, invece di diventare soggetto inclusivo si è trasformato in un ‘club’: si entra se si soggiace alle condizioni dettate, senza poter votare la presidenza né la Giunta, limitandosi unicamente a prendere atto delle decisioni prese dai comuni fondatori Questa è l’espressione massima di quel tipo di democrazia intesa dal consigliere Pasqui e da altri soggetti che fanno parte dell’ente. Ebbene ho votato contrario e rivendico con tutta la mia forza quel voto contrario perché penso che laddove c’è un raggruppamento di enti e di comunità, debbano essere garantiti gli stessi diritti e le stesse condizioni per tutte le comunità che ne fanno parte. Non ambisco io a quella poltrona anche se ritengo che sia ora che Camerino giochi un ruolo di primaria importanza all’interno di questo territorio così come è sempre stato e da tempo ce se ne è dimenticati. Penso anche che la partecipazione democratica all’espressione della governance di quell’ente, debba essere fatta e concessa a chi ne fa parte e con gli stessi diritti e le stesse garanzie. Quella è democrazia, non il club esclusivo”. Sborgia ha anche detto che la perdita della caserma dei Carabinieri per l’allora sindaco non era un problema. Oggetto di un accordo tra l’Unione Montana ( in qualità di ente proprietario dello stabile dove si è pensato di allocare la sede), Agenzia del demanio, Comune di Camerino e Comando Generale dell’Arma, dell’intesa che porterà la caserma nello stabile di Vallicelle se ne parla dal 2018 e, “ finora si è discusso se concedere lo stabile all’Agenzia del demanio per 90 anni, a fronte di un investimento di 5 milioni di euro . “ Alcuni termini dell’accordo sono stati oggetto di discussione e , alla fine si era convenuto in 60 anni la concessione della disponibilità della struttura , ritenuto l’arco di tempo congruo; 60 anni sono stati stimati equi con l’ammortamento dell’investimento del demanio per la ristrutturazione. “ Sembrava che l’accordo fosse fatto ma si dice cha la direttrice dell’unione abbia sollevato eccezioni in ordine ad un possibile danno erariale qualora l’accordo fosse sottoscritto e siglato in quei termini.  Premesso che non si tratta  di contratto di cessione ma di un accordo che tra l’altro consente all’Agenzia del demanio che quei 5 milioni di euro, non vadano persi e siano destinati esclusivamente alla ristrutturazione di quei locali, è evidente che più si attende, più c’è il rischio che le risorse prendano la strada di altri comuni che hanno le medesime esigenze. Guarda caso il problema è stato sollevato nel momento del cambio dell’amministrazione comunale che ha sicuramente delle vedute diverse in relazione a quello che è il governo del territorio di tutto l’entroterra camerte”. Il sindaco ha fatto presente e ricordato che piuttosto che erigere barriere per impedire l’ingresso nell’unione ai comuni che sono fuoriusciti , magari sarebbe il caso di sedersi tutti intorno ad un tavolo e cominciare a ragionare “perché la situazione non è più la stessa del 2014; tutti i comuni dell’entroterra, abbiamo vissuto un terremoto e questo, probabilmente, a qualcuno sfugge; più passa il tempo e più aumenta il rischio che questi territori non si risollevino dalla grave crisi che lei non vede, ma che invece e molti colleghi toccano in prima persona. Non sappiamo cosa significhi stare dentro una Sae, essere lontani dalla propria casa o attendere anni perché la nostra abitazione sia ricostruita, ma c’è gente che è lì ed aspetta una risposta da noi.  E’ forse il caso che prendiamo atto che abbiamo una situazione di crisi e, anziché erigere muri, che si cominci a parlare, a studiare che cosa si può fare non solo per il bene di Camerino, ma di tutta la comunità dell’entroterra”.
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Delle cose buone avviate dalla precedente amministrazione, il sindaco ha poi ricordato il finanziamento dal 2017 del mattatoio che nel 2019 aspetta ancora di essere ristrutturato “ e nel frattempo chi vive del lavoro duro dell’allevamento, è lì che aspetta e per poter macellare è costretto ad andare altrove. Sfugge a qualcuno che Matelica ha un mattatoio avanzato e che se non riusciamo al più presto a mettere a posto il nostro, riuscirà probabilmente ad assorbire il numero di allevatori che abbiamo nel nostro territorio”. Sulle opere d’arte salavate il sindaco ha detto di conoscere bene chi se ne è preso cura, impedendo che fossero portate via .” E’ lei che non deve appropriarsi di cose che non le appartengono ed è ora che cominci a dire la verità su tante cose. Questa è una di quelle”. In ordine all’affermazione di essere stati gli ultimi a formare la giunta, tenendo fuori la dottoressa Ortenzi, Sborgia ha riconosciuto che è vero ma che una giunta così non c’è mai stata e ne è orgoglioso. “ Possiamo andare avanti e presentarci a testa alta. Profonda ammirazione per la dottoressa Ortenzi, per la disponibilità concessa e per quello che fa con enormi sacrifici personali  Pur abitando ad Ascoli, viene a Camerino ed è impegnata da mattina a sera presso l’ufficio tecnico; insieme al sottoscritto e agli altri assessori e consiglieri, è lei che si occupa della gestione della ricostruzione , delle messe in sicurezza, dell’affidamento di appalti”.

L'intervento di Lucarelli 

Prima della votazione, è intervenuto con parole forti anche il consigliere ed ex vice sindaco Lucarelli, sottolineando che in quelle ore il sindaco Sborgia non c’era e, non sa cosa abbia vissuto e patito la città. Nessuna chiusura, anzi,l'unica città ad avere un centro commerciale, unica ad avere opere di urbanizzazione che si stanno aprendo adesso, unica città che può vantare una scuola, primo vero edificio scolastico che si deve alla ricostruzione. “ Prima di parlare di cose che non sa perché solo raccontate, la invito sindaco a documentarsi meglio. Quanto all’esercito che lei ha citato, quando nel 2017 è venuto a spalare la neve abbiamo dovuto pagargli il gasolio e quando abbiamo chiesto al Gts di demolire il palazzo di via Macario Muzio, ci hanno risposto di non avere le attrezzature “.
Una bugia è stata definita poi quella della rilevazione preventiva dei livelli di danno che, a detta di Lucarelli, non può essere fatta dal comune in quanto non ne ha titolarità. Unico a poterlo fare è il proprietario mentre il comune può solo raccogliere i dati. Il consigliere ha anche detto che con le perimetrazioni l’attuale amministrazione ha stravolto completamente il piano Cucinella e quanto al programma di rifunzionalizzazione di grossi contenitori edilizi vuoti ha detto che senza perimetrazione è impossibile; se si volessero fare cambi di destinazione d’uso, sarebbero necessarie le varianti di ogni singolo edificio, perdendo le eventuali risorse economiche che quello strumento poteva dare.
“ Voi avete fatto questo con una delibera che non trova spiegazione in nessuno dei suoi punti". Da ultimo, un appunto sul potenziamento della linea ferroviaria; il Contram è l'ente che sostituisce quelle corse e deve essere la Regione Marche a riconoscere il contributo tot a chilometro, ad un consorzio che è da considerarsi l’azienda più importante del comune di Camerino. “ Preoccupiamoci invece della stazione ferroviaria che dalla Regione Marche viene costruita a Macerata dentro all’università nel quartiere ‘Vergini’ e, di vedere come l’ente regionale si comporta con l’ateneo di Camerino”. Sul mattatoio di Matelica il consigliere ha detto che la sua riapertura avviene grazie ad un contributo regionale, mentre quello di Camerino è fermo al Suam; da più di un anno bloccato senza che la Regione si occupi di fare la gara. Non si è potuta finanziare l’opera con i fondi dell’emergenza perché per il mattatoio non c’era la linea di finanziamento.

Nella sua breve replica, Sborgia ha rammentato che nelle ore immediate al sisma del 24 agosto, seppure in licenza, si è subito recato nelle zone dell’ascolano colpite e, come tutti i sindaci dell’entroterra, Pasqui dovrebbe ricordare che in quei momenti successivi alle scosse dell'ottobre, per le questioni sanitarie della popolazione, non solo a Camerino, ma su un vasto territorio, c'era lui stesso presente. In disaccordo poi il sindaco  sul fatto che il comune non possa fare nulla per le rivelazioni di danno.“ Il comune può fare anche su questo. L’amministrazione, il sindaco e gli assessori e consiglieri devono parlare con la popolazione e far capire dell’importanza di presentare progetti . “ E’ quello che stiamo facendo, dialogando con i tecnici. Con la gente bisogna parlare, probabilmente, voi non avevate questa abitudine di relazionarvi; semmai eravate abituati a dire che la colpa era sempre di qualcun altro”. Con quale coraggio poi si parla ancora del piano Cucinella quando ,consegnato nel 2018, si è scoperto solo un anno dopo e, grazie ad una richiesta agli atti, che chiusa in un cassetto c’era la versione integrale".
C.C.

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