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“Oggi non è un punto di arrivo, ma lo consideriamo un punto di partenza. Vogliamo cominciare a ricostruire le nostre case per poter tornare a vivere nello stesso modo in cui vivevamo prima del terremoto del 2016”. E’ quanto affermato dal sindaco di Valfornace, Massimo Citracca, alla cerimonia di consegna delle ultime 48 casette nell’area di Pievebovigliana avvenuta alla presenza del Commissario straordinario alla ricostruzione Paola De Micheli, del Direttore del Dipartimento nazionale di Protezione civile Angelo Borrelli, dell’assessore regionale Angelo Sciapichetti, dell’arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro.

casette valfornace vescovo sciapichetti

 

Volti emozionati alla consegna delle chiavi per gli assegnatari, tra i quali anche Raoul Lucarini, 105 anni compiuti da poco, probabilmente la persona più anziana che vivrà nelle casette.

 

casette valfornace 105 anni

“Finalmente abbiamo raggiunto l’obiettivo che da un anno e mezzo aspettavamo – continua un emozionato Citracca – Il 4 luglio dello scorso anno abbiamo dato la disponibilità delle aree e a distanza di 365 giorni abbiamo consegnato le ultime soluzioni abitative. Per la nostra comunità è stata una grande festa e desidero ringraziare tutte le persone che hanno contribuito a far sì che il nostro grande sogno si realizzasse, dalle istituzioni alle maestranze che hanno lavorato per il completamento dell’opera. Dai volti dei miei concittadini traspare la forza di voler tornare a vivere in questo paese che, speriamo, torni a rinascere”.

 

casette valfornace autorita

Nuove telecamere nei pressi delle scuole e delle Sae, a San Severino. Avevamo già annunciato l’intenzione dell’amministrazione comunale, di potenziare la rete di videosorveglianza comunale quando il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, un mese fa firmò insieme al Prefetto di Macerata, il Patto per la sicurezza urbana. 

Fra le novità però, anche la conferma dei controlli notturni della polizia municipale, anch’essi già annunciati.

La Giunta settempedana, negli ultimi mesi ha approntato ingenti risorse per l’ampliamento e il miglioramento della video sorveglianza e ha avviato l’installazione di nuove telecamere a copertura della zona industriale “Maestri del Lavoro”, in località Taccoli, dell’area del villaggio terremotati “Campagnano” ma anche degli ingressi agli asili nido “Gentili” e “Virgilio”.

Il progetto di controllo del territorio tramite la videosorveglianza ha consentito anche l’attivazione di sistemi di monitoraggio all’interno del giardino pubblico “Giuseppe Coletti”, frequentato da bambini nelle ore diurne ma anche da molti giovani. E’ stato attivato, inoltre, il sistema di controllo Ocr ai varchi d’ingresso e d’uscita dalla città che consente di rilevare automaticamente le targhe dei veicoli in transito.

Nel Patto per la sicurezza urbana è stata prevista la copertura di altre aree pubbliche: viale Varsavia, il quartiere Uvaiolo, viale Mazzini, via Massarelli, via Salimbeni, via San Paolo ma anche la frazione di Cesolo e altre zone.

È stato riconfermato infine, anche per quest’anno, il progetto dei turni serali della Polizia Locale sempre per monitorare il territorio.
g.g.

Presentata la prima edizione della manifestazione ciclistica femminile che prenderà il via il 12 settembre

 

Partirà con la presentazione delle squadre a Porto Recanati la prima edizione del Giro delle Marche, gara ciclistica per Categoria Donne Elite, il prossimo 11 settembre e che vedrà la partecipazione di atlete da 22 Paesi del mondo, oltre a quotatissime cicliste nazionali.  Tre frazioni: Amandola – Matelica , il 12 settembre; Offida il 13 settembre e la tappa finale il 14 settembre a Porto San Giorgio.  Il programma della manifestazione è stato illustrato questa mattina in Regione alla presenza dell’assessore regionale a Turismo - Cultura, Moreno Pieroni che ha assicurato il sostegno a questo tipo di  manifestazioni sportive “che oltre alla diffusione dei valori dello Sport, offrono preziose opportunità di promozione turistica dei territori. Le stesse date di svolgimento, inoltre, permettono di prolungare ulteriormente la stagjone turistica marchigiana in alcuni territori. Un ulteriore segnale di attenzione – ha aggiunto – anche verso le zone colpite dal sisma del 2016 che, grazie alle azioni promozionali messe in campo dalla Regione, stanno riprendendosi la giusta visibilità non più legata al dramma e ridiventando poli attrattivi, in un’ottica di sistema e di collegamento costa-entroterra.”  “La presenza costante del Giro d'Italia,  la Tirreno-Adriatico, gare nazionali e internazionali per giovani promesse, un'intensa attività di base, anche il Giro delle Marche femminile  - ha spiegato Francesco Fiordomo in veste di promotore e organizzatore e non di sindaco di Recanati - ha come finalità  quella di esaltare la tradizione ciclistica marchigiana fatta di storie di passione, di campioni, di sacrificio, di lacrime di gioia e lacrime di dolore. Nel ricordo più che mai vivo di Michele Scarponi.” Alla conferenza stampa era, infatti, presente anche il fratello di Michele Scarponi , Marco per illustrare l’attività della neonata associazione che porta il  nome dell’indimenticato campione marchigiano. A fare insieme da testimonial anche la campionessa Marina Romoli.  Sono intervenuti inoltre i sindaci dei comuni coinvolti dalla gara: Roberto Mozzicafeddo ( Porto Recanati) , Adolfo Marinangeli ( Amandola), Alessandro Delpriori ( Matelica  ) e Valerio Lucciarini ( Offida), il patron della Associazione che ha organizzato il tour ciclistico Born to win, Stefano Baldoni e Lino Secchi presidente della Federciclismo Marche.

Donne protagoniste, dunque, in questa corsa che si ripromette di diventare tradizione sportiva marchigiana. Una prima tappa, da Amandola a Matelica, di 119 km con passaggi nelle località dei Monti Azzurri. Sarnano, Camporotondo di Fiastrone, Belforte del Chienti, il lago di Caccamo dove è posto il Traguardo Volante e, Camerino per il Gran premio della Montagna. Si arriverà a Matelica per i giri finali che coinvolgeranno anche Esanatoglia, Collamato e Cerreto d'Esi. Offida si propone con il circuito iridato, impegnativo e tecnico che ha in Piazza del Popolo il punto di riferimento. 87 km complessivi articolati in 6 giri di lancio e 3 giri selettivi con il Gran Premio della Montagna. Infine Porto San Giorgio  in riva all'Adriatico,  una delle località più suggestive e accoglienti. Si rinnova anche il ciclismo rosa il gemellaggio con la vicina Capodarco di Fermo. Il Colle più pedalato, nel segno della solidarietà, sarà affrontato con il relativo muro nella parte finale dopo il circuito cittadino che ha Piazza Bambinopoli lo snodo cruciale.                       

 

-ad’e-

La Comunità Papa Giovanni XXIII ha deciso che il progetto della casa Famiglia di Roberta e Valentino a Tolentino deve avere la priorità con l’obiettivo di avviare quanto prima i lavori.

Si tratta della Casa Famiglia “Nostra Signora della Pace” che era ospitata nei locali della parrocchia della Bura e poi era stata trasferita nella casa parrocchiale di S. Andrea, fino al terremoto dell’ottobre 2016 quando per inagibilità dei locali è stata ospitata presso la Domus San Giuliano a Macerata. Dall’esigenza di avere una nuova sede, sempre a Tolentino, si è cominciato a lavorare per progettare una nuova sede dove accogliere in maniera funzionale e dignitosa gli ospiti di Roberta e Valentino. Pertanto è stato individuato un lotto di terreno, in contrada Pianibianchi, su un terreno che, con variante urbanistica, sarà destinato ad accogliere attività sociali. Sarà realizzato un edificio, prevalentemente ad un piano, con struttura in legno, per 340 mq con una spesa di circa 750 mila euro, capace di ospitare fino a 16 persone. Si conta di posare la prima pietra entro fine 2018 e di avere la nuova struttura pronta per il 2019.

"Da quando l’edificio che ospitava la Casa Famiglia “Nostra Signora della Pace” è stato reso inagibile dal terremoto – ha ricordato il Vicepresidente nazionale primo Lazzari - ci siamo concentrati su quella che fin dall’inizio si è presentata come una vera e propria emergenza. Abbiamo sentito il bisogno di mettere in campo tutte le forze disponibili perché questa famiglia potesse tornare ad esprimere a pieno la propria vocazione: accogliere chiunque abbia bisogno.

Dall’ottobre 2016, 5.417 persone, in maniera totalmente spontanea o rispondendo ai nostri appelli e richieste di sostegno, hanno creduto in questo progetto scegliendo di donare alla Comunità Papa Giovanni XXIII le risorse necessarie per la costruzione della nuova Casa Famiglia.

Abbiamo raccolto più di 6.127 donazioni, alcune delle quali molto generose, destinate a permettere a Valentino e Roberta di tornare ad essere famiglia per chi non ha nessuno e di farlo a Tolentino, dove la loro presenza è sempre stata riconosciuta importante da tutta la comunità locale.

È anche ai nostri sostenitori che va, in questo momento, il nostro pensiero: dopo mesi, ormai anni, in cui li abbiamo costantemente tenuti aggiornati sull’iter burocratico e sull’avanzamento dei lavori, vorremmo davvero poter dare la notizia del completamento del progetto a cui hanno voluto destinare le proprie risorse e i propri risparmi, invitandoli contestualmente all’inaugurazione della nuova Casa Famiglia".

L'argomento sara approfondito nella edizione de "L'Appennino Camerte" della prossima settimana.

Giulia Sancricca

Appennino Parco d’Europa. Fra le strategie, la green community e niente meno che la proposta di inserire l’Appennino marchigiano fra le riserve di biosfera dell’Unesco. L’acronimo è Mab e secondo Filippo Lenzerini, che ne ha illustrato stamane a Treia le potenzialità, il riconoscimento potrebbe rappresentare la svolta per l’intero territorio. 

L’occasione durante la quale se n’è parlato è il Festival della Soft Economy, la tre giorni che precede il seminario della Fondazione Symbola che porterà a Treia alcuni big della politica fra i quali Antonio Tajani, Paolo Gentiloni e Roberto Fico.

A salire in cattedra, stamane, dopo i saluti di Fabio Renzi, segretario generale della Fondazione, per illustrare strategie e strumenti per conservare, valorizzare e vivere l’Appennino, il sociologo Aldo Bonomi e Filippo Lenzerini. A chiudere gli interventi, l’assessore regionale Angelo Sciapichetti.

“Il margine deve farsi centro - ha affermato Bonomi - l’epoca storica che viviamo ce lo permette. Abbiamo finanziamenti in abbondanza per la ricostruzione e fini totalmente incerti. Le comunità devono mettere in campo elementi di cura e operosità, i piccoli comuni aprirsi, creare un intelletto collettivo. Se non si capisce questo - ha detto - queste terre rimarranno ai margini. Occorrono smart land, non solo smart cities”.

Gli Appennini e il riconoscimento Mab dell’Unesco sono un argomento trattato da Filippo Lenzerini: il titolo può aiutare il territorio a presentarsi e ad affrontare le sfide della globalizzazione. Già diverse zone appenniniche hanno ottenuto il riconoscimento traendone importanti giovamenti. “Le funzioni di una riserva di biosfera - ha spiegato - nel caso dell’Appennino, potrebbero essere funzionali a coordinare strategie e progetti dei vari territori, valorizzare la progettualità con il brand Unesco, incrementare la visibilità internazionale dei territori, attrarre nuove fonti di finanziamento”. 

A chiudere la prima serie di interventi, l’assessore regionale Angelo Sciapichetti che ha ammesso come e quanto la politica non sia riuscita a valorizzare le zone montane. Addirittura, ha raccontato, lo stesso Parco dei Monti Sibillini era inizialmente visto come un ostacolo, mentre ora come una risorsa.

“La politica - ha sottolineato - deve riscoprire e valorizzare la montagna e il territorio tout court. Deve ascoltare le comunità, lavorare con loro, mettere in campo azioni attente ai servizi alla persona, al sistema produttivo, alla promozione dell’economia circolare e dell’immenso patrimonio culturale. Spero davvero che gli Appennini marchigiani possano essere riconosciuti dall’Unesco - ha concluso - perché ha tantissime peculiarità e tipicità”.

Poi, nella seconda parte della discussione, tra cui ha preso la parola anche Oliviero Olivieri, presidente del Parco nazionale dei Monti Sibillini che ha raccontato del successo dell’iniziativa Good Morning Sibillini messa in campo nel 2017: “è stata decisiva per aumentare l’attrattività turistica grazie a passeggiate, laboratori e cooking show. Al fianco, Risorgi Marche che ha avuto altrettanto successo.
g.g.

Altre 31 casette saranno consegnate a Camerino nella mattinata di sabato 7 luglio nell'area Cortine Centro, mentre è prevista la consegna entro il mese di luglio di una parte delle Sae dell'area Cortine Est. A darne notizia il vice sindaco e assessore ai lavori pubblici Roberto Lucarelli. "Si sta lavorando a pieno ritmo cercando di rispettare il cronoprogramma – le parole dell'assessore Lucarelli – Tutte le settimane riusciamo ad avere un incontro con la Regione nella persona della dottoressa Sara Giannini, che mi sento di ringraziare per la sua disponibilità. Al di là dell'emergenza e dei ritardi che ci sono stati siamo soddisfatti per il lavoro svolto che consente di costruire una nuova parte di Camerino". Sarà ancora una volta una consegna fatta a "fari spenti", senza la presenza delle autorità. "Sicuramente sarà presente la Protezione civile nazionale che ringrazio in modo particolare per la vicinanza e l'attenzione dimostrata dal dottor Borrelli per la nostra città - conclude Lucarelli - Una disponibilità che difficilmente si trova in altre istituzioni. Il dottor Borrelli è un professionista nel suo lavoro, che svolge con attenzione e grande umanità".

Serrapetrona piange la prematura scomparsa di Loredana Mariantoni, deceduta a soli 54 anni all'ospedale di Civitanova a causa di una breve, ma inesorabile malattia. Lascia nel dolore il marito Giuliano Natali, tecnico presso l'Istituto Antinori di Camerino, il figlio Giacomo, studente di informatica ad Unicam, i fratelli Alberto, Paolo, tecnico del comune di Serrapetrona, le sorelle Silvana e Nella, moglie del presidente del Camerino calcio Domenico Quadraroli,  e i tanti che la conoscevano. Insegnante di scuola materna Loredana era molto conosciuta anche nel mondo della scuola, avendo svolto la sua professione con i bambini a Camerino, Tolentino, Cessapalombo e, da ultimo, a Caldarola. La camera ardente è stata allestita presso la sala Terra Coeli di Tolentino. I funerali saranno celebrati giovedì 5, alle ore 16, nella chiesa parrocchiale di Serrapetrona.

E’ partito il conto alla rovescia per l’attesissimo concerto evento di RisorgiMarche, il festival di solidarietà per la rinascita delle comunità colpite dal terremoto, che venerdì 6 luglio porterà il cantautore, attore teatrale e scrittore romano Simone Cristicchi a La Roccaccia San Lorenzo, fra San Severino e Treia, insieme allo Gnu Quartet, un quartetto dallo stile sicuro e inconfondibile che ha caratterizzato i progetti di grandi artisti quali Subsonica, Afterhours, Pfm, Gino Paoli, Niccolò Fabi, Daniele Silvestri e Motel Connection. 

A dieci anni di distanza dal primo incontro su un palco, Simone Cristicchi e gli Gnu si affideranno l’un l’altro come acrobati ben allenati, volteggiando senza bisogno di copioni precisi, per proporre un’antologia di canzoni rimaneggiate in chiave da camera con il desiderio di giocare a trovare prospettive musicali divertenti e inusuali.

L’ultima occasione di incontro tra il cantautore e la straordinaria band è stata la tournée teatrale dello spettacolo Grand Hotel Cristicchi.

La Città di San Severino Marche ospiterà poi anche diverse iniziative organizzate per il DopoFestival. Dalle 20:30, nel chiostro di Castello al Monte, “Pasta party” con zona ristoro aperta a tutti e musica con la Andrea’s Band. In tutto il territorio comunale bar e ristoranti saranno aperti con menù tipici.

La festa avrà inizio alle 16:30, a La Roccaccia, con lo show di Cristicchi. Impegnato sempre più come attore e interprete di spettacoli di teatro civile, Cristicchi ne ha fatta moltissima di strada dal 2005, data del suo esordio con il tormentone “Vorrei cantare come Biagio”. Nel 2007 trionfò al Festival di Sanremo con la canzone “Ti regalerò una rosa”. Con il suo primo disco, “Fabbricante di canzoni”, si è aggiudicato la Targa Tenco per il miglior album d’esordio. Da allora il suo percorso è stato straordinario e ha riscosso grandi consensi e applausi da parte di pubblico e critica.

Con lui sul palco ci sarà lo Gnu Quartet, formazione composta da Stefano Cabrera (violoncello), Roberto Izzo (violino), Francesca Rapetti (flauto traverso) e Raffaele Rebaudengo (viola) cui si uniranno anche Simone Talone (percussioni), Domenico Mariorenzi (chitarra), Flavia Barbacetto e Angelica Dettori (voci).

Travolti dall’energia di Neri Marcorè, gli Gnu parteciperanno a RisorgiMarche, edizione 2018, anche in un’altra occasione.

Il luogo scelto per il concerto evento del 6 luglio è La Roccaccia, luogo di fortificazioni, natura e leggende, conosciuto con questo nome per via di un nobile che tiranneggiava sulla popolazione locale. Di questa antica fortezza, situata su una formazione rocciosa fra due valli a 740 metri di quota, restano in piedi pochi resti anche se fu strategica durante la guerra tra Bizantini e Longobardi. Un regno selvaggio per il suo isolamento, per questo tanto amato dagli eremiti, ma particolarmente bello e ricco di panorami che oggi rappresenta il baluardo di confine tra i Comuni di San Severino e Treia.

Il film commedia di Riccardo Milani “Come un gatto in tangenziale”, con Paola Cortellesi ed Antonio Albanese, apre domani sera (giovedì 5 luglio) in piazza Del Popolo, spettacolo unico ad ingresso gratuito alle 21:30, la rassegna “Una Piazza da Cinema”, promossa dalla direzione del cinema San Paolo e dall’Amministrazione comunale e inserita nella stagione “Aperti per Ferie” dei Teatri di Sanseverino.

Milani affronta quella che oggi è l’incomunicabilità tra il centro e la periferia, tra un’alta borghesia intellettuale teoricamente illuminata, spesso al vertice delle istituzioni, e una piccolissima borghesia, che di quelle stesse istituzioni non si fida per niente.

Giovanni lavora per una think tank che si propone di riqualificare le periferie italiane. La sua ex moglie, Luce, coltiva lavanda in Provenza convinta di essere francese. Giovanni e Luce hanno allevato la figlioletta tredicenne, Agnese, secondo i principi dell’uguaglianza sociale, anche se vivono al caldo nel loro privilegio. E quando Agnese rivela a Giovanni la sua cotta per Alessio, un quattordicenne della borgata romana Bastogi tristemente nota per il suo degrado, suo papà segue la ragazzina fino alla casa dove Alessio abita insieme alla mamma Monica. Giovanni scoprirà che Monica è altrettanto atterrita all’idea che suo figlio frequenti una ragazzina dei quartieri alti.

Monica e Giovanni, entrambi vittime di spietati pregiudizi sulla classe sociale dell’altro, sono le persone più diverse sulla faccia della terra ma hanno un obiettivo in comune: la storia tra i loro figli deve finire. Per portare a termine il comune proposito i due cominciano, loro malgrado, a frequentarsi e a entrare l’uno nel mondo dell’altro. Alla fine entrambi capiscono di non poter fare a meno uno dell'altra anche se forse la loro storia durerà come “Un gatto in tangenziale”.

La rassegna “Una Piazza da Cinema “ proseguirà giovedì 12 luglio con “Coco”, domenica 15 luglio con “Wonder”, giovedì 19 luglio con “Sconnessi”. Domenica 22 luglio arriva “A casa tutti bene”, sabato 4 agosto “Ella & John”, sabato 11 agosto “Made in Italy” e, infine, giovedì 16 agosto “Il Premio”.

Sulla questione del Nuovo Polo scolastico di San Ginesio, ancora in stallo dopo il parere contrario del Mibact, il neo sindaco Giuliano Ciabocco ha chiamato a confrontarsi una ventina fra tecnici, architetti, ingegneri, geometri, e geologi del territorio.

In un incontro organizzato ieri nella Sala Consiliare, insieme al vicesindaco Daris Belli e all’assessore alla Ricostruzione, Giordano Saltari, Ciabocco ha illustrato tutte le problematiche esistenti intorno al Nuovo Polo e informato dell’avvio del procedimento da parte della Soprintendenza delle Marche per l’istituzione di un nuovo vincolo nell’unica zona attualmente libera e dove era edificata la vecchia scuola demolita.

Ancora oggi - ha dichiarato Ciabocco - siamo in attesa di una risposta certa da parte del Commissario Paola De Micheli, anche sulla possibilità di riduzione o modifica del vincolo di inedificabilità da parte del Ministero. Per questo ho deciso di interpellare i tecnici del territorio in merito a possibili soluzioni alternative qualora la risposta da parte del Ministero e del Commissario sulla fattibilità del progetto esistente fosse negativa”.

Sono uscite indicazioni secondo noi molto interessanti – dice il Sindaco – Dallo studio e ricerca sulla possibile verifica di adeguamento sismico alla classe IV dell’edificio delle ex Magistrali, sede dei Licei prima del sisma, alla possibile delocalizzazione parziale con spezzettamento degli edifici e dei Plessi scolastici all’interno del centro storico, alla delocalizzazione del polo presso altri siti che, a seguito di adeguati studi approfonditi, possano essere idonei per consentire la permanenza delle strutture scolastiche a San Ginesio (paese scuola)”.

I presenti hanno accolto favorevolmente e con enorme entusiasmo l’apertura verso i cittadini e la condivisione del problema da parte dell’amministrazione comunale, e su richiesta del Sindaco si sono riservati di indicare possibili soluzioni, idoneamente ponderate e valutate, al fine di contribuire alla causa della realizzazione delle scuole di San Ginesio se il progetto già esistente non potesse più essere realizzato.

Fermo restando la possibilità che la norma lo conceda, e per questo occorre fare una verifica normativa a priori, - ha concluso Saltari - qualora si confermasse l’impossibilità di proseguire nella realizzazione del polo scolastico presso il sito già progettato e individuato, ho chiesto di costituire un’Associazione di Tecnici, che abbia come partner anche il Comune di San Ginesio, per progettare insieme gli edifici da realizzare e di individuare il luogo più idoneo per il futuro scolastico di San Ginesio”.

Resta fermo in ogni caso che, adottati finalmente i criteri della trasparenza e della condivisione, l’Amministrazione comunque non esiterà oltre a decidere - afferma Daris Belli - Ci assicureremo con ogni mezzo la conferma del finanziamento, almeno nell’importo dichiarato, offrendo soluzioni alternative a quanto pare sempre più necessarie alla luce dei vuoti ereditati in materia di verifiche, di vincoli e di appalti firmati”.

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