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Un comitato a difesa del polo scolastico nel centro storico di San Ginesio.

E' l'idea nata da un gruppo di mamme di studenti della città che, dopo le ultime vicende legate alla costruzione del polo in un terreno vincolato dal Ministero dei beni culturali, hanno deciso di organizzare un incontro per domani sera28 giugno, sul Colle Ascarano alle 18.
Si tratta di una assemblea per fondare il comitato.
 
"Davanti alle ultime vicende legate al nuovo polo scolastico - scrivono gli ideatori in una nota - ci sentiamo, da cittadini, di difendere fino all'ultimo il progetto su cui si sta lavorando da due anni. Siamo pronti ad accettare modifiche e qualunque variante utile a raggiungere l'obiettivo di una scuola all'avanguardia oer i nostri figli. Vogliamo fondare un comitato - spiegano - che abbia voce nel dibatttio pubblico per difendere con forza il nuovo polo scolastico nel centro storico per mantenere viva una delle realtà fondamentali del nostro tessuto sociale ed economico. Vogliamo a San Ginesio centro le scuole che abbiamo sempre avuto".
 
Giulia Sancricca

Dopo la visita di ieri mattina, a Visso, del neoministro per i Beni Culturali Alberto Bonisoli, domani è attesa in territorio maceratese un'altra importantissima carica dello Stato. La prima, ovvero il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Sarà ad Esanatoglia, nella mattinata di domani, per l'inaugurazione della nuova scuola secondaria di primo grado intitolata a Carlo Alberto dalla Chiesa. La scelta di partecipare al taglio del nastro di una scuola, per ribadire l'importanza, per i territori colpiti dal sisma del 2016, di ripartire anche e sopratutto dai bambini e studenti, che rappresentano il futuro di questi luoghi. Al termine forse, ma non c'è ancora l'ufficialità, il Presidente potrebbe riservare una particolare sorpresa all'Arcivescovo di Camerino-San Severino, Francesco Giovanni Brugnaro.

g.g. 

 

 

Una battaglia lunga dieci anni quella che ha condotto ieri il consiglio regionale a dire no alla combustione dei rifiuti (e di tutti i loro sottoprodotti, compreso il Css, il combustibile derivante dal trattamento dei rifiuti indifferenziati) nelle Marche. È stata infatti approvata una proposta di legge promossa dal consigliere Sandro Bisonni contro quella che lui stesso definisce “una pratica inquinante e assurda sotto molteplici punti di vista”. I ringraziamenti all’Aula ed a quanti hanno sostenuto il suo percorso. 

D’ora in avanti, in sostanza, agli ambiti territoriali di ciascuna provincia sarà negata la possibilità di gestire i loro rifiuti tramite incenerimento e tutti i piani d’ambito dovranno adeguarsi a questa novità. 

La legge non riguarda il biometano, pratica che riguarda i rifiuti organici. 

Fortissima la soddisfazione del consigliere promotore di questa che è una vera e propria svolta: “A stento riesco a trattenere l'emozione per questo risultato epocale che rappresenta per me, e per molti che mi sono stati vicini. È il traguardo di una vita. Ho dedicato gli ultimi 10 anni - precisa - a combattere la combustione dei rifiuti e oggi finalmente vedo realizzarsi quello che sembrava essere solo un sogno. Insieme a tante persone che mi sono state vicine abbiamo vinto tutte le battaglie ed infine, oggi, anche la guerra contro questa pratica inquinante, oltre che assurda sotto molteplici punti di vista”.

In aula Bisonni ha voluto ringraziare tutti quanti, insieme a lui, si sono impegnati per scongiurare lo scenario dell’incenerimento, a partire da tutti i colleghi che hanno approvato la legge, fino ai tanti di Tolentino, Castelraimondo, Matelica, San Severino e Macerata che in questi anni hanno vissuto con lo spettro che nei loro territori si tornasse a bruciare. 

“Con questa legge – conclude Bisonni – le Marche voltano pagina e si candidano ad essere la terra delle armonie e della sostenibilità ambientale, dove vivere in modo green permetterà a noi e alle nuove generazioni di guardare al futuro con maggiore speranza e ottimismo. Un risultato storico per questa regione e per me, oltre che la risposta al mandato conferitomi dagli elettori, una grandissima soddisfazione personale che mi rende orgoglioso del risultato ottenuto.”
Gaia Gennaretti 

Approvato il progetto per il rifacimento di alcune strade comunali nel centro storico di Sarnano e per l'installazione di presidi per l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi per i non vedenti e per gli ipovedenti.

Ad annunciarlo è il sindaco, Franco Ceregioli, che in un post su Facebook ha scritto: “Il progetto (dell'ammontare complessivo di 145.000 euro e per il quale viene richiesto il contributo massimo ammissibile di 100.000 euro nel PSR 2014/2020 - Bando "Misura 19.2.7.2 - Riuso e riqualificazione dei centri storici e dei borghi rurali") prevede il rifacimento di alcuni tratti di strade del centro storico attualmente asfaltate, cementate o erbose (largo Filipponi, porzioni di Via Mazzini e Via degli Orti) con il rifacimento dei sottoservizi e la posa in opera di pavimentazione in cubetti di arenaria, nonché la posa in opera di tre pannelli tattili per non vedenti ed ipovedenti (Piazza Alta, Piazzetta di Santa Chiara e Piazza Perfetti). Sono inoltre stati individuati altri tratti di strade su cui intervenire, una volta ammessi a finanziamento, avvalendosi degli eventuali ribassi di gara.

L'intervento prosegue nel solco degli importanti interventi di riqualificazione del centro storico di Sarnano posti in essere negli ultimi anni, tra i quali, a titolo esemplificativo, si ricorda il completo rifacimento della pavimentazione di Piazza Alta, della Piazzetta di Santa Chiara e della annessa rampa di accesso ai musei, della Piazzetta della Picassera, etc., oltre alla realizzazione della nuova illuminazione pubblica in tutto il centro storico”

Frontale dopo le 12.30 a San Severino, in contrada Marciano, lungo la strada provinciale 121.

Si sono scontrate una Fiat Panda condotta da un uomo di 80 anni nato a Roma e residente ad Agugliano e una Lancia Y condotta da una donna di 64 anni residente a San Severino.

Quasi illeso l’80enne che è stato trasportato dal 118 al pronto soccorso di San Severino per gli accertamenti del caso. Più grave, invece, la donna per la quale è stato necessario l'intervento dell'eliambulanza ed è stata trasportata all'ospedale di Torrette ad Ancona.

Sul posto i vigili del fuoco di Tolentino per mettere in sicurezza le auto che avevano perdite di olio; e i vigili urbani di San Severino per regolare il traffico.

Giulia Sancricca

Stamane la visita del Ministro per i Beni Culturali Alberto Bonisoli, a Visso. La prima del suo incarico l’ha voluta dedicare ai territori terremotati, e dopo il passaggio nel maceratese, ha proseguito verso Norcia e Spoleto. 

Tante le autorità civili, ecclesiastiche e militari presenti, a partire dal sindaco e senatore Giuliano Pazzaglini, il Commissario straordinario Paola De Micheli, il capo della protezione civile Angelo Borrelli, il prefetto Roberta Peziotti e il questore Antonio Pignataro. Ad accoglierlo anche l’arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro. Presenti le autorità dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, e numerosi Vigili del Fuoco. 

Il Ministro è stato accompagnato all’interno della zona rossa di Visso, e per lui è stato consentito anche l’accesso alla Collegiata di Santa Maria. 

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“Un segnale di attenzione, anche a distanza di anni”, così ha definito la sua visita il Ministro, che ha scelto Visso perché “sia un esempio dei tantissimi borghi italiani, molto belli, danneggiati dal sisma e che meritano ognuno un’attenzione speciale”.

Per una terra colpita due anni fa e per cui si parla ancora di emergenza, qualcosa è stato fatto, ha detto, ma bisogna non solo ricostruire ma anche prepararsi al futuro: “Innanzitutto dobbiamo riconoscere ciò che è stato fatto fin ora - ha precisato - senz’altro c’è stata un’operazione di ricostruzione importante ma contemporaneamente c’è anche la volontà di prepararsi a qualcosa qualcosa di nuovo. Non si tratta solo di ripristino ma anche di prepararsi ad un nuovo futuro. Quello che posso dire è che già ci siamo portati avanti, ci sono già state delle iniziative, ad esempio da parte della Regione Marche, dal punto di vista turistico e dell’attenzione. Certamente possiamo fare di più. Venendo qui ho visto che ci sono delle piazzole per camper, esiste questo tipo di turismo, e magari potrebbe essere un’iniziativa da promuovere in futuro anche per far vedere direttamente che cosa sono questi territori e di cosa hanno bisogno”.

Propio oggi pomeriggio, lo ha annunciato Paola De Micheli, in Senato passerà la proroga dello stato di emergenza fino al 31 dicembre. Il Senato valuterà la conversione del decreto in legge, e poi la palla passerà alla Camera: “Speriamo che la conversione in legge avvenga entro fine luglio. Stiamo cercando di implementare, tutti i gruppi si stanno impegnando moltissimo per migliorare e fare la manutenzione straordinaria della ricostruzione”.

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Più duro il sindaco Pazzaglini. Il prossimo è l’anno in cui ricorre il bicentenario dell’Infinito di Giacomo Leopardi. Visso è proprietaria della seconda copia autografa e chissà che il 2019 non rappresenti anche l’inizio del risveglio della città: “Serve accelerare i tempi, semplificare le procedure e far sì che la ricostruzione, qualora avvenisse, non rimanga fine a se stessa. E per raggiungere questo obiettivo serve che ci sia un progetto di rinascita di queste zone, un progetto di sviluppo economico e di ritorno all’autosufficienza economica, senza la quale non potremmo andare avanti”.

Nel decreto di cui stasera si discuterà, ha commentato, “non c’è traccia del tantissimo di cui abbiamo bisogno”. Si riferisce alla sanatoria sugli abusi, in particolare, e allo snellimento delle procedure ma è certo, dice, che parlare di tempi è “una ipocrisia. Non sono mai stati rispettati. Sabato - ha poi concluso - proporrò al consiglio comunale di uscire dalle perimetrazioni, che sono lo strumento più importante per i borghi distrutti, perché dovevano essere pronte in sei mesi, noi le abbiamo approvate otto mesi fa e non siamo ancora in grado di dare l’incarico per la progettazione dei piani attuativi”.

Importantissima la visita, secondo l’Arcivescovo Brugnaro, anche in virtù del patrimonio artistico e strutturale di questo territorio. La prima visita fuori da Roma “ha permesso al Ministro di rendersi conto della vastità e profondità del danno prodotto dal terremoto. Questo gli permetterà anche di accompagnare l’attività della commissaria ma contemporaneamente anche di ipotizzare quali possono essere eventuali correzioni per avviare una ricostruzione che non curi, giustamente, solo le persone e le case ma che renda le nostre piccole città capolavori d’arte”.
Gaia Gennaretti

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Continua ad essere promosso in giro per l’Europa il territorio dell'entroterra maceratese, colpito dal sisma del 2016, grazie all'opera dell'azienda Contram Spa. In questo caso specifico, il "fortunato" è il comune di Fistra che, con il suo lago e il parco nazionale dei Monti Sibillini, campeggia sulle fiancate di un autobus impegnato in un meraviglioso tour. Visiterà infatti le città di Zagabria, Mejugorie, Sarajevo, Mostar. Si tratta di un percorso ideato e studiato grazie alla collaborazione tecnica della storica agenzia viaggi settempedana “Palanca viaggi” di Paola Palanca, con il capo gruppo Sergio Mancini. Ecco un’immagine del bus Contram immortalato con il gruppo in prossimità dell’aeroporto di Sarajevo.
g.g.

Mentre il sindaco Giuliano Ciabocco attende l'evoluzione della questione che riguarda la costruzione del nuovo polo scolastico su un terreno vincolato dal Ministero dei beni culturali, l'amministrazione uscente e l'attuale gruppo di minoranza, capitanato da Eraldo Riccucci, si prepara al contrattacco e, in una lunga nota che pubblichiamo integralmente, decide di fare chiarezza su quanto accaduto.

"Le scuole sono l’emblema di San Ginesio e San Ginesio non vuole perdere questo primato. San Ginesio è stata faro e riferimento della pubblica istruzione sin dai tempi dell’Unità d’Italia. San Ginesio desidera un Polo scolastico modello che faccia da richiamo e da presupposto ad una scuola convittuale residenziale d’avanguardia, sfruttando la presenza e l’adiacenza dell’Ostello comunale.

E’ così che inizia la storia delle nuove Scuole di San Ginesio, di cui sembra utile ricostruire una cronistoria documentata in questo momento di forti divisioni e contrasti. 

Noi continueremo a collaborare con le Istituzioni preposte affinché si possa trovare una soluzione alla problematica che impedisce la realizzazione del nuovo polo scolastico così come concepito, e saremo determinati nel perseguire tale scopo con ogni possibile mezzo, certi tuttavia di una soluzione condivisa finalizzata alla realizzazione del polo scolastico progettato, unica determinazione praticabile per il bene del nostro paese.

 

 

8.12.2016 Sopralluogo delle scuole inagibili (IPIA, IIS Gentili, Scuola dell’infanzia e primaria del capoluogo) a cura dai tecnici della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica (ReLuiss), su incarico della Struttura Commissariale. Si trattava di effettuare la valutazione del danno e la quantificazione dei costi di ricostruzione e di adeguamento sismico finalizzati a migliorare “la capacità resistente della struttura”: le scuole ubicate nel cratere infatti devono avere una classe d’uso pari a 4, ossia un indice di sicurezza alto al punto da impedire crolli anche in caso di forti scosse.

In contemporanea all’Amministrazione comunale fu richiesto di allestire un progetto tecnico autonomo, corredato di computo metrico dei costi, che prevedesse l’edificazione di nuove scuole. Ciò perché la struttura commissariale fosse messa in grado di confrontare i costi per la costruzione di un nuovo edificio, con quelli da sostenere per la ristrutturazione e l’adeguamento sismico delle tre scuole inagibili. La fattiva collaborazione della Provincia di Macerata e dei tecnici incaricati permise di redigere in  breve un progetto per la realizzazione di un nuovo campus scolastico, che prevedeva i quattro diversi  percorsi di formazione, la scuola materna ‘F. Allevi’, la scuola elementare ‘U. Betti’, l’IIS ‘A. Gentili’ e l’IPIA ‘R. Frau’ accorpati in un unico complesso, con spazi comuni di deambulazione e attività ricreative. 

Dal controllo e dal confronto risultò che le strutture danneggiate rendevano le riparazioni molto costose senza raggiungere il livello di sicurezza desiderato, e tale da configurarsi comunque come miglioramento sismico e non come adeguamento sismico, richiesto dalle norme. Per queste ragioni il Commissario del Governo per la ricostruzione, Vasco Errani, optò per la “costruzione di nuove scuole con il massimo grado di invulnerabilità”.

16.01.2017 Ordinanza commissariale n.14 disponeva la ricostruzione di alcuni edifici scolastici i quali, a causa dei gravi danni subiti, non potevano essere riparati. Tra i designati alla ricostruzione ex novo c’erano le nostre scuole. Entro 10 giorni dall’entrata in vigore della presente ordinanza i Comuni dovevano provvedere alla conferma dell’individuazione delle aree destinate alla realizzazione dei nuovi edifici scolastici che dovevano essere: “aree di proprietà pubblica immediatamente disponibili”.

L’Amministrazione Comunale non avendo altra scelta, visti i tempi strettissimi richiesti e le caratteristiche dell’area, indicò la zona occupata dal complesso della vecchia scuola primaria, dell’annessa palestra e di una serie di servizi di matrice sportiva, per lo più campi da tennis.

15.02.2017  L’Ufficio Tecnico del Comune di San Ginesio inviava, via posta certificata (PEC protocollo n.1674), alla Soprintendenza dei Beni archeologici delle Marche una richiesta finalizzata a conoscere la presenza di eventuali vincoli o prescrizioni insistenti sull’area di progetto delle nuove scuole. Nella stessa missiva veniva richiesta una risposta da fornire entro sette giorni dal ricevimento. RISPOSTA NON PERVENUTA. 

Nelle tavole del Piano Regolatore Generale del Comune di San Ginesio non risulta cartografato alcun vincolo specifico nell’area individuata.

Il Commissario straordinario affidava la consulenza per la progettazione delle nuove scuole di San Ginesio all’Università Politecnica delle Marche che iniziò subito il lavoro di consulenza, in collaborazione con la Struttura Commissariale. Numerosi e frequenti furono i sopralluoghi dei Dottorandi e dei Docenti e intense le riunioni con i tecnici della Provincia di Macerata, ad alcune furono presenti anche i Dirigenti scolastici e gli insegnanti delle nostre scuole e i rappresentanti della Soprintendenza di Ancona. 

12.04.2017 Nell’Aula Magna dell’Ateneo di Ancona il lavoro risultante veniva presentato agli studenti delle nostre Scuole e agli universitari, studenti e assistenti che avevano collaborato alla sua estensione.

Questo lavoro di consulenza veniva preso in carico dalla struttura commissariale al fine di avviare la procedura per la ricostruzione degli edifici scolastici. La progettazione definitiva è stata completata dagli Uffici del Commissario in collaborazione con Invitalia e Fintecna. Nel sito di Invitalia venne poi inserito on line un avviso esplorativo per la formazione di un elenco di aziende ed imprese artigianali interessate alla realizzazione delle opere di edilizia scolastica di cui all’ordinanza commissariale nr. 14/2017. “Gli interventi verranno realizzati previo affidamento di appalti che comprendono la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori. L’affidamento dei lavori alle imprese avrà luogo attraverso la formula della procedura negoziata, disciplinata dalle ordinanze 14/2017 e 18/2017 e dal Codice dei Contratti. Le Procedure Negoziate verranno indette e gestite, per conto del Commissario, da parte di Invitalia che svolgerà la funzione di centrale unica di committenza con la sorveglianza dell’Anac.”

27.12.2017 Decreto nr. 71 (Presidenza del Consiglio dei Ministri - Commissario del Governo per la Ricostruzione): Temporanea aggiudicazione della progettazione e della realizzazione del nuovo polo scolastico, a seguito di gara di appalto, alla Rti Sikelia Costruzioni spa (mandataria), al Consorzio Ciro Menotti Soc. Coop. P.A. (mandante), a Mosaico Lavoro Società Coop (mandante), ai Progettisti RTP 1AX associati (mandataria).

9.05.2018 Ufficio Ricostruzione di Rieti Apertura conferenza permanente dei servizi ex art.16 D.l. 189/2016 (la conferenza dei servizi approva i progetti esecutivi delle opere pubbliche e dei lavori relativi a beni culturali di competenza del Commissario straordinario; partecipano alle riunioni della Conferenza permanente: il Commissario straordinario o il suo delegato, i rappresentanti del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e, in ragione della decisione oggetto della conferenza e della loro competenza territoriale, i rappresentanti degli Enti parco, delle altre amministrazioni dello Stato, delle Regioni e delle altre amministrazioni regionali, delle Province e delle altre amministrazioni provinciali, dei Comuni e delle altre amministrazioni comunali) nella stessa  il Vicesindaco Eraldo Riccucci chiedeva, fra le altre osservazioni, di riconfigurare l’auditorium e la piazza antistante al fine di garantire la creazione di uno spazio per la comunità che si confrontasse in maniera contemporanea con il contesto storico di San Ginesio. Il rappresentante del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, riservandosi di inviare il parere nei tempi stabiliti, ritenne comunque necessaria una condivisione delle scelte delle coloriture esterne dei nuovi edifici al fine di uniformarsi all’ambiente architettonico circostante; espresse delle perplessità in merito alle altezze dell’edificio adiacente le mura ed al posizionamento della scala esterna di sicurezza, auspicando una sua adeguata schermatura al fine di limitarne l’impatto visivo per la parte prospiciente la piazza.

15.05.2018 Il Consiglio Comunale approvava all’unanimità l’adozione della variante urbanistica al Prg per la costruzione del nuovo polo scolastico alla presenza del Responsabile Unico del Procedimento (Presidenza del Consiglio dei Ministri) e del dirigente del Settore Ambiente e Territorio della Provincia di Macerata, che aveva rilasciato parere favorevole alla variante del Prg. Pur non essendo il progetto soggetto alla valutazione ambientale strategica, gli Uffici della Provincia avevano richiesto un’integrazione del progetto che rappresentasse graficamente l’impatto paesaggistico della nuova struttura con la volumetria delle mura castellane. Dall’integrazione progettuale prodotta risultava che i corpi di fabbrica del nuovo polo scolastico non emergono rispetto alla linea delle mura castellane.  

11.06.2018 Parere contrario del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali al progetto di costruzione del nuovo polo scolastico, poiché incompatibile con il dettato del D.M. 07.09.1987; sicuramente non atteso e non in linea con quanto espresso dal suo rappresentante nella conferenza dei servizi. Ribadiamo che nelle tavole del Piano Regolatore Generale del Comune di San Ginesio non risulta cartografato alcun vincolo specifico nell’area individuata e che la richiesta dell'Ufficio Tecnico del 15.02.2017 è rimasta priva di risposta".

 

Ancora prima delle nomine della nuova giunta di San Ginesio, è già terremoto in consiglio comunale dove il consigliere di maggioranza Andrea Morichelli esprime in una nota il proprio dissenso per le intenzioni del primo cittadino, Giuliano Ciabocco, sulla nomina della giunta.

Spunta così il primo grattacapo per il neo sindaco.

“Sono rattristato – scrive Morichelli - per le deleghe che il sindaco intende assegnare. 

Le intenzioni sono difformi dalle promesse fatte ai nostri elettori: uno dei cavalli di battaglia elettorale è stata l’intenzione di “valorizzare la vallata dimenticata dalle passate amministrazioni".

Perciò è inammissibile voler assegnare tre quarti degli assessorati ad eletti nel collegio del centro cittadino a scapito della vallata. 

Peraltro, per la prima volta, la frazione di Pian di Pieca non avrebbe rappresentanti eletti nell’ambito della Giunta, trascurando le molteplici e delicate problematiche di questo territorio. 

Per queste divergenze – prosegue – esprimo il mio dissenso rinunciando alle deleghe extragiunta che mi sono state offerte. Tuttavia opererò sempre nell’amministrazione comunale, con l’obiettivo di tutelare il mio elettorato. Pur  garantendo il mio voto al “gruppo San Ginesio Rinasce” per l’ordine del giorno del Consiglio comunale previsto giovedì prossimo, ritengo che in futuro il mio voto dovrà esclusivamente seguire l’interesse degli elettori che mi hanno votato e che oggi si sentono emarginati”.

Giulia Sancricca

Sono arrivati da tutta Italia nella contrada Vallato di San Ginesio, sede dell’Agrinido della Natura /Centro Agri-Infanzia, per animare la “Carovana dei Pacifici” e fare pace con la Terra dopo i terremoti del 2016. Una intera comunità si è messa in marcia per la ricostruzione di un  servizio educativo per la prima infanzia portando nel piccolo borgo dell’Appennino marchigiano oltre 300 pacifici, sagome colorate e pupazzi di legno o cartone. La simbolica “carovana” ha collegato l’area che ospita la tenda Yurta, sede provvisoria dell’Agrinido della Natura, con il terreno acquistato dall’Associazione dei genitori “Nella Terra dei Bambini” e donata al Comune di San Ginesio insieme al progetto cantierabile per la costruzione del nuovo polo scolastico integrato 0-6 anni. Dal 30 ottobre 2016 l’Agrinido della Natura / Centro Agri-Infanzia con i suoi 16 bambini di età compresa tra 1 e 5 anni è rimasto operativo all’interno di una tenda Yurta, allestita grazie alle donazioni di tanti cittadini comuni. Una soluzione innovativa nella gestione dell’emergenza che a causa della burocrazia della ricostruzione post-terremoto rischia di diventare una condizione permanente per anni. “Una situazione insostenibile e incomprensibile nella gestione della ricostruzione post-terremoto” dichiara Federica Di Luca responsabile della Società agricola “La Quercia della Memoria”, soggetto gestore dell’Agrinido della Natura / Centro AgriInfanzia. “Dopo l’acquisto del terreno e la realizzazione del progetto esecutivo servono le risorse per concretizzare la costruzione della nuova scuola non essendo possibile recuperare a norma di Legge le vecchie strutture rese inagibili dal terremoto. Un milione di euro da ricercare nel fiume di denaro che lo Stato ha stanziato per la ricostruzione ma che una assurda burocrazia rende al momento introvabili”, continua Federica Di Luca.

La storia dell’Agrinido di San Ginesio è unica nel suo genere, nato nel 2012 da un progetto di agricoltura sociale voluto dall’Assessorato Agricoltura della Regione Marche a settembre 2016 aveva avviato una sperimentazione innovativa sulla continuità dall’asilo nido alla scuola per la prima infanzia, adottando modelli educativi che attingono a figure storiche della pedagogia come Maria Montessori e Loris Malaguzzi. Il piccolo centro di Vallato a San Ginesio era diventato negli anni un riferimento a livello nazionale della cosiddetta “pedagogia della natura”, dove il contesto naturale straordinario del Parco Nazionale dei Monti Sibillini rappresenta un valore aggiunto alla normale prassi educativa. La natura è da sempre la migliore delle scuole e all’Agrinido di San Ginesio si è passati dalla teoria alla pratica.

I terremoti del 2016 hanno reso inagibile oltre il 70% delle strutture dell’azienda agricola ed hanno reso precaria questa esperienza educativa. La risposta immediata nel post terremoto è stata la tenda Yurta che ha garantito la continuità del servizio educativo per i 16 bambini, ma per dare un futuro a questa esperienza, unica nel suo genere, è necessario realizzare rapidamente la nuova struttura del polo scolastico il cui progetto esecutivo, cantierabile, è già pronto. Anche questo realizzato dall’Associazione dei genitori e dall’Azienda agricola “La Quercia della Memoria” e oggi donato simbolicamente al Comune di San Ginesio.

Per Edward Breda, Presidente dell’Associazione dei genitori “Nella Terra dei Bambini” “l’esperienza dell’Agrinido della Natura di San Ginesio rappresenta un caso esemplare di resistenza di una comunità nel post terremoto, 16 famiglie con caparbietà hanno voluto mantenere un servizio di welfare per la prima infanzia per dare un futuro al territorio colpito dal sisma. Perché senza bambini non c’è futuro. Tanti comuni cittadini hanno fatto la loro parte raccogliendo i fondi necessari per acquistare il terreno e per realizzare un progetto cantierabile, adesso ci aspettiamo una azione responsabile da parte di tutte le Istituzioni competenti, Parlamento, Governo e Regione, per realizzare questo centro per l’infanzia”.

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I 300 pacifici che hanno animato la manifestazione di San Ginesio sono arrivati da tante scuole italiane e delle Marche, dall’Agrinido Piccoli Frutti Maghenzani di Cremona, alle scuole di Bastia Umbria, dalla scuola Sacro Cuore di Montelupone, all’Agrinido di Gagliole, dalla scuola primaria di Caldarola ai plessi Bezzi e Grandi di Tolentino, dalle scuole dell’infanzia di San Ginesio, Passo San Ginesio e Sarnano. Ha partecipato alla realizzazione dei pacifici anche tutta la rete dei nidi del Comune di Macerata nell’ambito del progetto “Quissi cresce”. Anche i ragazzi e le ragazze dell’ ANFFAS - Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale – di Pian di Pieca (San Ginesio) hanno realizzato i loro “pacifici” con un laboratorio realizzato nell’ambito di un progetto in collaborazione con ARCI Marche.

La “Carovana dei pacifici” è stata accompagnata dalla musica, canti e balli popolari, a cura dei gruppi musicali “Lu Trainanà” di Caldarola, l’Associazione musicale “Selifa” e i “Terremotus” di San Ginesio. Per tutta la giornata sono stati realizzati laboratori di acquarello con colori naturali vegetali, a cura dell’Associazione ViVo “Bimbi del Bosco” di Ascoli Piceno, allestito il punto lettura “Nati per Leggere”, svolte attività di conoscenza e primo avvicinamento ad asini e caprette e gioco libero con il Play Ground (area gioco attrezzata). Nel terreno acquistato dai genitori dei bambini dell’Agrinido sono state allestite le mostre “Con gli occhi di bambino” realizzata dai bambini dell’Agrinido della Natura di San Ginesio e “Tutti giù per terra” a cura del “Museo della Scuola” dell’Università di Macerata.  All’interno dell’evento “Carovana dei Pacifici” si è svolta anche la cerimonia di consegna del libro “Guarda che Faccia” della Giunti Kids, destinato ai nuovi nati nel Comune di San Ginesio nel 2017 e 2018, nell’ambito del Progetto regionale “Nati per Leggere” per la diffusione della lettura tra i bambini da 0 a 6 anni.

 

Dott. Franco Ferroni

Responsabile Agricoltura

Specialista Senior Area Biodiversità

WWF Italia

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