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Tragedia a Civitanova Marche dove un uomo di 63 anni U. P. residente a Corridonia è morto mentre stava pescando all'altezza del molo. Il 63enne aveva raggiunto di prima mattina il molo civitanovese per praticare la propria passione, quella della pesca a razzo, quando, per cause in corso di accertamento, è caduto in acqua. Inutili tutti i tentativi di soccorrerlo. Forse un malore la causa della tragedia.

Si è concluso l’iter che porterà nei prossimi mesi alla riapertura della navata principale e della cappella delle Sante Braccia della Basilica di San Nicola.

Il complesso monumentale di San Nicola è stato fortemente danneggiato, sia negli ambienti sacri, che in quelli conventuali e museali dal sisma del 2016, tanto che sono necessari lavori per circa 8 milioni di euro. Di questi già 3 milioni e 800 mila euro sono stati finanziati.

L’impegno dell’amministrazione comunale, della comunità agostiniana e del sindaco, Giuseppe Pezzanesi in particolare, anche grazie alla collaborazione del Commissario straordinario De Micheli, ha portato all’avvio delle procedure per la messa in sicurezza della navata centrale e della cappella delle Sante Braccia dove verrà sistemata l’urna con il corpo di San Nicola.

Un iter che ora viene rallentato dal fatto che non è stata riconosciuta la procedura d’urgenza tanto che con il procedimento ordinario la riapertura della Basilica slitterebbe di qualche mese mentre con quello d’urgenza si potrebbe rientrare in chiesa già il prossimo settembre.

Questo primo intervento di messa in sicurezza nasce da una ipotesi progettuale che vuole approfondire la situazione in cui versa l’antico e prezioso soffitto a cassettoni e dare nuova fruibilità alla cappella delle Sante Braccia dove troverà degna sistemazione il corpo del santo. 

Tra l’altro i lavori di messa in sicurezza andranno a realizzare opere funzionali al progetto generale con una spesa di 300 mila euro (a cui vanno aggiunti gli oneri) che di fatto anticipano l’intervento globale che interesserà tutto il complesso monumentale.

L’argomento sarà approfondito nella prossima ediizione de “LAppennino Camerte”

I carabinieri di Macerata hanno denunciato alla procura della repubblica un cittadino bulgaro, 45enne, senza fissa dimora ed irregolare sul territorio poiché già colpito da provvedimento di espulsione, ed allo stato irreperibile, per furti in danno di alcuni negozi nel centro commerciale di “Piediripa”.

Nel periodo di Natale 2017 si erano verificati in una notte alcuni furti all’interno di negozi sistemati nel centro commerciale di Piediripa.

Sulla scena del crimine i militari del nucleo operativo e radiomobile della compagnia e quelli della stazione avevano rilevato alcune impronte lasciate dagli autori.

Le impronte sono state trasmesse al laboratorio dei Ris di Roma che le hanno analizzate riscontrando che una delle impronte appartiene al soggetto straniero in questione.

A Camporotondo per promuovere attività culturali e ricreative e aiutare il Comune nelle attività quotidiane.

E’ il progetto YouthQuake che ha fatto arrivare in paese 12 ragazzi provenienti da Portogallo, Spagna, Francia, Germania, Polonia e Turchia e che soggiorneranno a Camporotondo per 16 giorni.

A dar loro il benvenuto il sindaco del paese, Emanuele Tondi.

Si tratta di un progetto finanziato dal programma europeo Erasmus+ che coinvolge associazioni ed enti pubblici di Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo. 

Obiettivo del progetto è promuovere la solidarietà, il volontariato e la cittadinanza attiva attraverso l'accoglienza di giovani volontari europei in alcuni comuni colpiti dal sisma 2016.

Il nome del progetto: Youthquake, vuole significare un terremoto di energie e competenze portate da giovani volontari europei per contrastare la distruzione causata nelle città e nei borghi storici del centro Italia dal terremoto dell’estate 2016.

Fino a 140 volontari stranieri arriveranno in Italia per aiutare a ricostruire tanto i luoghi fisici quanto il tessuto sociale e il patrimonio culturale dell’area, mentre 12 volontari italiani delle aree colpite avranno la possibilità di ampliare le proprie prospettive con un’esperienza all’estero.

Le attività sono varie come le organizzazioni coinvolte e le mobilità sono sia di lungo che di breve termine.

I volontari lavoreranno in strutture di supporto alle categorie più deboli come bambini, anziani, disabili, migranti; aiuteranno a rilanciare il turismo, a preservare e ricostruire centri di socializzazionearee naturali protette e luoghi di rilevanza storica e culturale.

Giulia Sancricca

Lo scorso anno RisorgiMarche è nato sulla base di un’idea che si è poi sviluppata in un progetto articolato, quello di un festival diffuso nel territorio interessato dalle scosse sismiche che fosse al contempo occasione di incontro e di confronto tra tante persone”. Con queste parole Neri Marcorè, ideatore dell’evento, ha presentato la serie di concerti nel territorio dei Monti Sibillini aventi lo scopo di tenere accesi i riflettori sulle zone martoriate dal terremoto del centro Italia per scongiurare il rischio dell’oblio. L’intento di vicinanza alle comunità terremotate presenta, in questa edizione 2018, la novità del cosiddetto DopoFestival, che vede impegnati amministratori, produttori e associazioni dei territori interessati dagli eventi chiamati ad organizzare nei propri comuni occasioni di intrattenimento attraverso mercatini e aperture di negozi o luoghi di interesse artistico e culturale preservati dal sisma. Ad aprire la serie Piero Pelù a Forca di Presta in una settimana che vedrà esibirsi Angelo Branduardi, martedì 3, ai Piani di Crispiero, Simone Cristicchi, venerdì 6, alla Roccaccia di San Lorenzo, Mario Biondi, sabato 7, a Pizzo Meta. Un Festival che continuerà per tutto il mese di luglio per poi concludersi il 2 agosto a San Giacomo di Ascoli Piceno con la presenza dello stesso Neri Marcorè.

marcore

montagna risorgi

 

fiumana

 

piani

Magnifico intervento dei vigili del fuoco questa sera alle 21.30 a Macerata dove, in via del Teatro romano, un cavallo era caduto in un fosso a lato della strada.

L'animale era riverso a terra con le zampe all'aria e non riusciva a rialzarsi dal fossato profondo più di un metro.

I vigili del fuoco di Macerata intervenuti sul posto sono riusciti a salvare la bestia che è stata portata in salvo senza alcuna conseguenza.

cavallo nel fosso

Giulia Sancricca

Manca un mese per aderire alla petizione per l’attivazione, in provincia, della guardia medica pediatrica. L’iniziativa è stata promossa dall’associazione di San Severino Help Sos Salute e Famiglia, presieduta da Cristina Marcucci. Probabilmente il termine, fissato per il 31 luglio, verrà prorogato, considerato il periodo estivo, ma al momento sono già circa 3mila le firme già raccolte, con l’adesione di diverse amministrazioni comunali e importanti cariche provinciali. Il minimo necessario è di 5mila e pertanto l’associazione chiede la massima collaborazione di tutti i cittadini maceratesi.

“La guardia medica pediatrica - ricorda Marcucci - è una figura fondamentale come punto di riferimento per le mamme e le famiglie in generale, per garantire la continuità assistenziale nelle notti, nei giorni festivi e nei week-end. È necessaria la massima collaborazione. Oltre al coinvolgimento di associazioni di categoria e sindacati, abbiamo chiesto il sostegno di tutte le amministrazioni comunali del territorio e diverse risposte positive sono già arrivate”. 

L’idea di promuovere una petizione di questo genere proviene dalle tante segnalazioni pervenute all’associazione settempedana che raccontavano di serie difficoltà nel momento in cui le famiglie con bambini malati si rivolgevano al pronto soccorso di Macerata o alla guardia medica generica. I moduli sono scaricabili dalla pagina Facebook dell’associazione o sul sito internet www.associazionehelp.com. e sono anche disponibili in molti negozi, farmacie, alcune Proloco e uffici Cisl.
g.g.

La Regione mette un punto sulla procedura di riesame dell’autorizzazione ambientale (Aia) del cementificio Ex Sacci di Castelraimondo. Ora si procederà con la dismissione dell’impianto e il ripristino ambientale del sito che verrà costantemente monitorato dall’Arpam. Nel frattempo in diversi, nel mondo della politica locale, si sono attribuiti la paternità di questo traguardo. Già perché non si tratta ancora di una vittoria poiché la proprietà, tedesca, ora avrà 60 giorni per fare ricorso al Tar e 120 per ricorrere al Presidente della Repubblica. Ad intervenire è anche il Comitato Salva Salute (Css) che per anni si è speso per dimostrare quanto fosse dannoso l’impianto per l’ambiente e di conseguenza per la salute dei cittadini. I dati sanitari sulle malattie provocate dall’incenerimento infatti sono impietosi e hanno raggiunto livelli ancor più preoccupanti: “Ieri la Regione Marche - dice il comitato - ha definitivamente rigettato l'istanza di riesame dell'Autorizzazione Integrata Ambientale, formulata nel 2014 dalla Sacci a seguito dell'annullamento parziale dell'autorizzazione decisa due sentenze del Tar, emesse a seguito di due ricorsi, uno promosso dall'associazione VAS Verdi Ambienti e Società e l'altro da cittadini appartenenti al nostro Comitato. Ora l’impianto dovrà essere dismesso e chiuso, e il sito ripristinato”.

Secondo il Comitato i nuovi proprietari avrebbero autonomamente deciso di abbandonare il progetto di riaprire il sito poiché obbligati ad adeguarlo alle nuove norme, procedura troppo onerosa, e già in possesso di altri tre impianti per incenerire rifiuti.

“Senza l'azione dei cittadini - fanno notare - fra quegli impianti ci sarebbe sicuramente stato anche quello di Castelraimondo. In questi giorni abbiamo letto affermazioni di giubilo da parte di vari politici locali che, a vario titolo ma senza meriti apparenti, si sono attribuiti la paternità di quella che ritengono una grande vittoria. Il Comitato si permette di ricordare a questi signori che noi abbiamo segnalato la grave situazione sanitaria in cui versava il nostro territorio, da loro lungamente ignorata, a proporre il ricorso al Tar che ha imposto alla Sacci la procedura di riesame, ad informare i cittadini, promuovendo decine di incontri su tutto il territorio interessato, e a respingere i gravissimi tentativi di nascondere la verità, seguendo passo passo tutta la vicenda”. Il Comitato ricorda come l’intera classe politica, che oggi gioisce, avrebbe nel corso degli anni tentato di osteggiare la loro azione o di sfruttarla per il proprio tornaconto: “A tutti questi signori diciamo che vincere è un'altra cosa. Abbiamo condotto una lotta lunga e durissima, costellata di derisioni, insulti e minacce, durante la quale abbiamo rubato tempo alle nostre famiglie ed al nostro lavoro. Nonostante ciò non riusciamo ad esultare per il risultato.

Non possiamo esultare - incalzano - di fronte al licenziamento dei lavoratori del cementificio, completamente ignorati dall'Azienda e fortemente strumentalizzati da politici incapaci di offrire loro alternative.

Non possiamo esultare di fronte ai dati sanitari del nostro territorio, dove i morti e le ospedalizzazioni per malattie collegate all'incenerimento hanno raggiunto livelli più che preoccupanti. Non possiamo farlo di fronte alla constatazione che, finché i rifiuti verranno considerati combustibile, altrove altri cittadini dovranno continuare a subire ciò che, per ora, siamo riusciti ad evitare. Da ultimo, non possiamo esultare se pensiamo che ad esultare ora è la stessa classe politica che aveva concesso alla Sacci la possibilità di incenerire i rifiuti nella cementeria e che ha tentato in ogni modo di ostacolare la resistenza civile dei cittadini, anche utilizzando denaro pubblico con imbarazzante disinvoltura. La Regione - conclude il Comitato - ha deciso che il cementificio verrà chiuso e l'area bonificata, ma non ha vinto nessuno. Vincere è davvero un'altra cosa”. Da parte sua, il consigliere regionale Luigi Zura-Puntaroni ha voluto dedicare il traguardo a due cari amici deceduti per gravi malattie: Giorgio Cervigni e Rita Paolucci.
g.g.

“Il futuro della nuova Luzio? La maggioranza nega che ci sia un futuro definitivo ma c’è già un progetto di fattibilità che ne sentenzia il trasferimento verso Cesolo”. È il gruppo Fratelli d’Italia di San Severino che torna a sollevare la questione della nuova scuola Luzio a distanza di un mese dall’unica assemblea pubblica sul tema. Incontro organizzato peraltro dal gruppo di minoranza Centrosinistra per San Severino, durante il quale il sindaco Rosa Piermattei aveva garantito che ancora non c’era nulla di certo e che l’amministrazione era ancora aperta ad ipotesi sulla collocazione della nuova scuola. Secondo Fratelli d’Italia invece, così non sarebbe e lo dimostrerebbe il fatto che negli uffici del Comune c’è già un progetto di fattibilità relativo ad un’area nella frazione di Cesolo.

“Quello che più ci sorprende e addolora - commenta il gruppo - è che l'ipotesi di ricostruzione dell'attuale sede (nel rione Di Contro, ndr) non è stata neanche presa in considerazione, tanto che negli elaborati tecnici sono state messe a confronto ben sei ipotesi diverse per il nuovo insediamento: Rione di Contro zona compresa tra la ferrovia e la SP361 già destinata alla nuova scuola dal vigente piano regolatore, zona Glorioso nei pressi del nuovo ponte, due nella zona di Cesolo, entrambi in corrispondenza della SP502 nell'area meglio conosciuta come ‘piana di Cesolo’, zona San Michele ex Silga Gomma, Rione Mazzini area stadio comunale e, guarda caso, la più idonea è risultata quella a Cesolo in direzione Cingoli, lato destro”.

Fratelli d’Italia stigmatizza a questo punto il fatto che la maggioranza non abbia informato adeguamente la cittadinanza e altresì che tale decisione sarebbe letale per le prospettive di San Severino che verrebbe privata di un pilastro della sua vita economica e sociale, in particolare del centro che già vive una situazione di crisi per via dello spopolamento. Il rischio, aggiungono, è che si avvii un “graduale processo di smembramento della città e che si favorisca una speculazione edilizia giacché a svilupparsi sarebbero le aree vicine alla nuova scuola con nuove abitazioni, uffici, supermercati. A beneficiarne sarebbe solo chi vive o ha interessi a Cesolo. Emerge - incalzano - un approccio molto privatistico, se non addirittura domestico, adottato dal sindaco nella gestione della cosa comune. La cittadinanza deve riflettere sull'opportunità o meno di una scelta di questo tipo che, a nostro avviso, si ripercuoterebbe in modo negativo nella quotidianità delle famiglie e ad esclusivo vantaggio di pochi eletti”.

A non convincere il gruppo politico neanche l’aspetto tecnico della decisione, che provocherebbe un isolamento ingiustificabile della scuola rispetto al centro e a farne le spese sarebbero le famiglie costrette a fare la spola con Cesolo. 

“È notorio che il rione Di Contro è quello che meglio ha resistito al terremoto del 2016 e che vanta il minor numero di edifici lesionati, pertanto sembrerebbe azzardato trasferire l'istituto in un'area che non offre analoghe sicurezze e che imporrebbe dei costi di realizzazione di circa 7milioni di euro, ampiamente fuori misura rispetto alla finanze comunali. Il coordinamento locale di FdI - concludono - è favorevole alla costruzione di una scuola nuova ma si oppone fermamente al dislocamento dal centro cittadino, invitando l'amministrazione ad una più equa ponderazione dei diversi interessi coinvolti, evitando scelte utili a pochi e lesive per tanti”.
g.g.

"LO SPORT: UN DIRITTO PER TUTTI"
È questo il titolo del progetto pilota del comitato regionale del Comi che si svolgerà a Sarnano.

La città, infatti,  è stata individuata come sede del progetto.

“Si tratta di una novità assoluta - spiega il sindaco, Franco Ceregioli - , tenere aperte le scuole anche d’estate, ma solo per praticare lo sport. Questa è l’idea alla base del progetto sociale messo a punto dal Cnoi e che verrà realizzato grazie alla sinergia tra il Comitato Regionale del Coni e l'assessorato allo sport del Comune di Sarnano“.

I giovani, utilizzando le strutture scolastiche del territorio, da sempre luoghi ideali di aggregazione e confronto, durante la settimana potranno praticare più attività sportive gratuitamente, divisi per fasce di età e sotto la supervisione di tecnici altamente qualificati e preparati, tutti laureati in scienze motorie.

Il progetto pilota di Sarnano, destinato a bambini e ragazzi dai 5 ai 14 anni, prevede cinque moduli settimanali, tutti gratuiti, che si svolgeranno dal lunedi al venerdì dalle ore 8:30 alle ore 12:30 nella palestra della scuola secondaria di primo grado e l'adiacente campo sportivo della Vittoria.

“Il progetto - prosegue il sindaco - è destinato ai bambini e ragazzi di Sarnano e dei comuni limitrofi e nei prossimi giorni verranno comunicate le modalità di adesione (che potrà essere per uno o più moduli, evidenziando che ogni modulo settimanale verrà attivato al raggiungimento della soglia minima di 50 partecipanti).

L'auspicio è quello di vedere una grande partecipazione dei nostri bambini e ragazzi a questa bellissima occasione che viene offerta al nostro territorio, nella consapevolezza della funzione formativa ed educativa dello sport”.

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