Palazzo Ricci a Macerata ha ospitato la conferenza stampa di presentazione del Master universitario di 1° livello interateneo per “Esperto in programmazione, valutazione e gestione degli investimenti pubblici e manager delle politiche e dei programmi di sviluppo e coesione” con rilascio di titolo di studio congiunto, promosso dalla Fondazione Carima in collaborazione con i due atenei della provincia di Macerata, durante la quale la Presidente Rosaria Del Balzo Ruiti e i Rettori John Mc Court e Claudio Pettinari hanno firmato la convenzione che disciplina il rapporto di collaborazione tra i tre enti.
Il corso si inserisce nel solco degli accordi quadro siglati nel 2022 dalla Fondazione Carima con l’Università di Macerata e l’Università di Camerino, finalizzati a realizzare attività di formazione, informazione e supporto operativo rivolte alle amministrazioni pubbliche provinciali, allo scopo di favorire la diffusione delle opportunità di finanziamento offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dalla programmazione europea per il settennato 2021-2027.
Entro il prossimo quinquennio, infatti, saranno a disposizione della provincia di Macerata 5 miliardi di euro riferibili alle risorse della ricostruzione post-sismica, del PNRR e del Fondo complementare, nonché della programmazione regionale dei fondi strutturali. Pertanto il sistema istituzionale dovrà sostenere un grande sforzo amministrativo, di monitoraggio e di rendicontazione che le regole d’ingaggio delle risorse straordinarie richiedono per non andare incontro a meccanismi sanzionatori o alla rinuncia dei nuovi fondi.
Siamo orgogliosi – ha dichiarato la Presidente Rosaria Del Balzo Ruiti – di essere riusciti come Fondazione Carima ad attivare un partenariato che ci vede insieme all’ateneo camerte e a quello maceratese, certi che questa collaborazione ci darà la possibilità di raggiungere risultati che singolarmente non avremmo potuto conseguire a vantaggio della crescita del nostro territorio. Volevamo essere di supporto agli enti e alle istituzioni maceratesi su un tema così cruciale e penso che questo master possa rappresentare uno strumento utile e valido che mettiamo a loro disposizione.
Siamo molto soddisfatti – ha affermato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – di dare concretezza all’accordo firmato nei mesi scorsi con la Fondazione Carima ed avviare un percorso formativo in sinergia con l’Università di Macerata. Unicam ha infatti prontamente accolto la proposta della Fondazione Carima, mettendo ancora una volta a disposizione del territorio tutte le competenze, i saperi, le tecnologie, il know-how dei propri ricercatori e delle proprie ricercatrici sia nei settori tecnologico-scientifici e giuridici, che nella progettazione, nella certezza che potremo portare un contributo concreto. Ringrazio il Prorettore vicario Graziano Leoni, che sta coordinando per Unicam le attività ed i progetti che vengono messi in campo”
Il corso si inserisce nel solco degli accordi quadro siglati nel 2022 dalla Fondazione Carima con l’Università di Macerata e l’Università di Camerino, finalizzati a realizzare attività di formazione, informazione e supporto operativo rivolte alle amministrazioni pubbliche provinciali, allo scopo di favorire la diffusione delle opportunità di finanziamento offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dalla programmazione europea per il settennato 2021-2027.
Entro il prossimo quinquennio, infatti, saranno a disposizione della provincia di Macerata 5 miliardi di euro riferibili alle risorse della ricostruzione post-sismica, del PNRR e del Fondo complementare, nonché della programmazione regionale dei fondi strutturali. Pertanto il sistema istituzionale dovrà sostenere un grande sforzo amministrativo, di monitoraggio e di rendicontazione che le regole d’ingaggio delle risorse straordinarie richiedono per non andare incontro a meccanismi sanzionatori o alla rinuncia dei nuovi fondi.
Siamo orgogliosi – ha dichiarato la Presidente Rosaria Del Balzo Ruiti – di essere riusciti come Fondazione Carima ad attivare un partenariato che ci vede insieme all’ateneo camerte e a quello maceratese, certi che questa collaborazione ci darà la possibilità di raggiungere risultati che singolarmente non avremmo potuto conseguire a vantaggio della crescita del nostro territorio. Volevamo essere di supporto agli enti e alle istituzioni maceratesi su un tema così cruciale e penso che questo master possa rappresentare uno strumento utile e valido che mettiamo a loro disposizione.
Siamo molto soddisfatti – ha affermato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – di dare concretezza all’accordo firmato nei mesi scorsi con la Fondazione Carima ed avviare un percorso formativo in sinergia con l’Università di Macerata. Unicam ha infatti prontamente accolto la proposta della Fondazione Carima, mettendo ancora una volta a disposizione del territorio tutte le competenze, i saperi, le tecnologie, il know-how dei propri ricercatori e delle proprie ricercatrici sia nei settori tecnologico-scientifici e giuridici, che nella progettazione, nella certezza che potremo portare un contributo concreto. Ringrazio il Prorettore vicario Graziano Leoni, che sta coordinando per Unicam le attività ed i progetti che vengono messi in campo”
Il sindaco Sandro Parcaroli e il rettore dell’Università di Camerino Claudio Pettinari hanno firmato la convenzione tra Comune di Macerata e Università degli Studi di Camerino.
Obiettivo della convenzione è promuovere una sempre migliore e maggiore collaborazione negli ambiti istituzionali per lo svolgimento di iniziative e attività di formazione, ricerca e sviluppo tecnologico e approfondire, in modo sinergico, studi e ricerche riguardanti tutte le strategie di sviluppo urbano sostenibile definite dalle politiche nazionali ed europee.
L’Università di Camerino, infatti, anche attraverso la Scuola di Architettura e Design, nell’ambito della propria attività istituzionale, svolge studi e ricerche correlati alle attività che il Comune sviluppa o intende sviluppare in relazione alle diverse aree tematiche su cui focalizza l’attività amministrativa: dall’ambiente all’edilizia privata, dalle opere pubbliche al patrimonio e demanio, dall’urbanistica alla viabilità e mobilità.
“L’Università e il Comune contribuiranno, con scambi di esperienze, materiali archivistici, apparati documentali, prodotti scientifici, attività convegnistica, mostre, eventi culturali e iniziative comuni, alla conservazione, tutela, fruizione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico, architettonico-urbanistico e ambientale, facendo leva sulle rispettive conoscenze e attività e con una particolare attenzione ai complessi monumentali cittadini di grande valore e interesse territoriale – ha detto il sindaco Parcaroli -. Macerata, nel suo ruolo di capoluogo, diventa polo di riferimento di una visione che si allarga a tutto il territorio”.
“L’Università di Camerino mette ancora a disposizione del territorio, le proprie conoscenze e competenze, questa volta in particolare quelle delle ricercatrici e dei ricercatori della Scuola di Architettura e Design – ha commentato il rettore Pettinari -. L’obiettivo dell’accordo è svolgere iniziative e attività di ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione riguardanti il territorio nelle sue diverse articolazioni o aree tematiche, con particolare attenzione per il sostegno e accompagnamento allo sviluppo di studi, ricerche e utilizzo di nuove tecnologie smart nell’ambito della pianificazione, della rigenerazione urbana sostenibile, della valorizzazione dei beni comunali e del patrimonio culturale della città e del territorio”.
Obiettivo della convenzione è promuovere una sempre migliore e maggiore collaborazione negli ambiti istituzionali per lo svolgimento di iniziative e attività di formazione, ricerca e sviluppo tecnologico e approfondire, in modo sinergico, studi e ricerche riguardanti tutte le strategie di sviluppo urbano sostenibile definite dalle politiche nazionali ed europee.
L’Università di Camerino, infatti, anche attraverso la Scuola di Architettura e Design, nell’ambito della propria attività istituzionale, svolge studi e ricerche correlati alle attività che il Comune sviluppa o intende sviluppare in relazione alle diverse aree tematiche su cui focalizza l’attività amministrativa: dall’ambiente all’edilizia privata, dalle opere pubbliche al patrimonio e demanio, dall’urbanistica alla viabilità e mobilità.
“L’Università e il Comune contribuiranno, con scambi di esperienze, materiali archivistici, apparati documentali, prodotti scientifici, attività convegnistica, mostre, eventi culturali e iniziative comuni, alla conservazione, tutela, fruizione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico, architettonico-urbanistico e ambientale, facendo leva sulle rispettive conoscenze e attività e con una particolare attenzione ai complessi monumentali cittadini di grande valore e interesse territoriale – ha detto il sindaco Parcaroli -. Macerata, nel suo ruolo di capoluogo, diventa polo di riferimento di una visione che si allarga a tutto il territorio”.
“L’Università di Camerino mette ancora a disposizione del territorio, le proprie conoscenze e competenze, questa volta in particolare quelle delle ricercatrici e dei ricercatori della Scuola di Architettura e Design – ha commentato il rettore Pettinari -. L’obiettivo dell’accordo è svolgere iniziative e attività di ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione riguardanti il territorio nelle sue diverse articolazioni o aree tematiche, con particolare attenzione per il sostegno e accompagnamento allo sviluppo di studi, ricerche e utilizzo di nuove tecnologie smart nell’ambito della pianificazione, della rigenerazione urbana sostenibile, della valorizzazione dei beni comunali e del patrimonio culturale della città e del territorio”.
Camerino capitale dello sport universitario, presentata l'edizione 2023 dei Campionati nazionali
17 Mar 2023
Presentata ufficialmente nella sede della regione Marche, alla presenza tra gli altri del sottosegretario al ministero dell'economia Lucia Albano, la 76à edizione dei Campionati nazionali universitari (Cnu) che si svolgeranno a Camerino dal 17 al 25 giugno, con il coinvolgimento di diversi comuni dell'entroterra.
Il Comitato organizzatore è il Centro universitario sportivo di Camerino che vanta una lunga esperienza nell’organizzazione di eventi agonistici sia a livello locale che nazionale e internazionale. Tantissime saranno le discipline sportive interessate, a partire dall’atletica leggera, calcio a 11, judo, karate, lotta, pallacanestro, pallavolo, rugby, scherma, taekwondo, tennis e altre opzionali (beach volley, mountain bike, ciclismo, scacchi, tiro con l’arco, calcio balilla e tiro alla fune). I Cnu 2023 sono stati presentati oggi, ad Ancona, presso la sede della Regione Marche, a Palazzo Li Madou, alla presenza del sottosegretario di Stato al ministero dell’Economia Lucia Albano.
La manifestazione, secondo il presidente Francesco Acquaroli, “è una vetrina nazionale per Camerino e per la regione Marche che, grazie allo sport, continua a parlare anche di turismo e di promozione del territorio. Un’opportunità di rilancio per il territorio colpito dal sisma, che riaccende la stagione turistica, aiuta la destagionalizzazione e, tramite lo sport, porta tanti giovani a conoscere le Marche. Sarà un’occasione di confronto, sviluppo, soprattutto, di promozione per il nostro territorio”.
Alle delegazioni e agli atleti partecipanti, ha detto il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli, “offriremo una città che saprà accogliere le migliaia di persone previste, così come eravamo abituati a fare prima del sisma; una comunità che saprà mostrare il meglio di sé a un palcoscenico nazionale, grazie anche alla Regione che ha voluto fortemente sostenere questa manifestazione: un segnale importante per rilanciare la nostra città che è la più danneggiata dagli eventi sismici”.
I campionati universitari, ha evidenziato il rettore Unicam Claudio Pettinari, “sono l’evento 2023 più importante per le atlete e gli atleti delle università italiane. I nostri impianti sportivi rappresentano una eccellenza nel panorama italiano: nel corso degli anni abbiamo investito molte risorse perché riteniamo che lo sport costituisca un momento fondamentale per la formazione delle nostre studentesse e dei nostri studenti. Potremo ospitare, nei nostri innovativi e funzionali impianti, oltre 3000 atleti, che saranno accolti per tutta la durata dei campionati negli alloggi universitari messi a disposizione dall'Erdis. Potranno così comprendere come sport, scienza e comunità costituiscano un trinomio vincente”.
Il Comitato organizzatore è il Centro universitario sportivo di Camerino che vanta una lunga esperienza nell’organizzazione di eventi agonistici sia a livello locale che nazionale e internazionale. Tantissime saranno le discipline sportive interessate, a partire dall’atletica leggera, calcio a 11, judo, karate, lotta, pallacanestro, pallavolo, rugby, scherma, taekwondo, tennis e altre opzionali (beach volley, mountain bike, ciclismo, scacchi, tiro con l’arco, calcio balilla e tiro alla fune). I Cnu 2023 sono stati presentati oggi, ad Ancona, presso la sede della Regione Marche, a Palazzo Li Madou, alla presenza del sottosegretario di Stato al ministero dell’Economia Lucia Albano.
La manifestazione, secondo il presidente Francesco Acquaroli, “è una vetrina nazionale per Camerino e per la regione Marche che, grazie allo sport, continua a parlare anche di turismo e di promozione del territorio. Un’opportunità di rilancio per il territorio colpito dal sisma, che riaccende la stagione turistica, aiuta la destagionalizzazione e, tramite lo sport, porta tanti giovani a conoscere le Marche. Sarà un’occasione di confronto, sviluppo, soprattutto, di promozione per il nostro territorio”.
Alle delegazioni e agli atleti partecipanti, ha detto il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli, “offriremo una città che saprà accogliere le migliaia di persone previste, così come eravamo abituati a fare prima del sisma; una comunità che saprà mostrare il meglio di sé a un palcoscenico nazionale, grazie anche alla Regione che ha voluto fortemente sostenere questa manifestazione: un segnale importante per rilanciare la nostra città che è la più danneggiata dagli eventi sismici”.
I campionati universitari, ha evidenziato il rettore Unicam Claudio Pettinari, “sono l’evento 2023 più importante per le atlete e gli atleti delle università italiane. I nostri impianti sportivi rappresentano una eccellenza nel panorama italiano: nel corso degli anni abbiamo investito molte risorse perché riteniamo che lo sport costituisca un momento fondamentale per la formazione delle nostre studentesse e dei nostri studenti. Potremo ospitare, nei nostri innovativi e funzionali impianti, oltre 3000 atleti, che saranno accolti per tutta la durata dei campionati negli alloggi universitari messi a disposizione dall'Erdis. Potranno così comprendere come sport, scienza e comunità costituiscano un trinomio vincente”.
“Carissime studentesse e carissimi studenti, nella vita di ognuno di noi possono capitare momenti di difficoltà. In queste situazioni non dobbiamo aver paura di chiedere aiuto, di ricorrere anche alle istituzioni come l'università stessa che possono supportare, dare giusti consigli per affrontare al meglio il percorso che si sta facendo, per cercare di affrontare e superare gli ostacoli che si stanno incontrando”.
Inizia così il messaggio del Rettore Unicam Claudio Pettinari, inviato per mail alle studentesse ed agli studenti dell’Ateneo e diffuso sui social alla luce dei drammatici accadimenti degli ultimi mesi in diversi Atenei italiani, che ha voluto sottolineare quanto sia importante essere e sentirsi “comunità” e ricorrere, nei momenti di difficoltà, a tutti gli strumenti che si hanno a disposizione, senza aver paura di mostrare le proprie fragilità. Da anni, per queste tipologie di problemi, ad esempio, l’Ateneo di Camerino ha attivo il Servizio di consulenza psicologica che è stato recentemente anche potenziato, proprio per poter soddisfare tutte le richieste, comprese quelle nelle sedi collegate.
“Non possiamo rimanere in silenzio – ha affermato il Rettore Pettinari – di fronte a questo ennesimo tragico episodio ed è per questo che l’Università di Camerino vi vuole far sentire la sua vicinanza e si mette a vostra disposizione. Cercheremo di risolvere le problematiche che vorrete segnalarci rispettando la massima discrezione, cercando di non avere un impatto troppo forte sulle vostre vite.
Vorrei ricordare che Unicam ha da anni oramai messo al centro delle proprie attività l'apprendimento e non l'insegnamento: questo perché siamo convinti che ciò che conta siete voi, le studentesse e gli studenti del nostro Ateneo, ciò che conta è che possiate seguire un percorso adatto a voi, un percorso che vi dia soddisfazione, un percorso che vi faccia star bene.”
Partirà inoltre nelle prossime settimane, un innovativo percorso di sostegno e guida per risolvere eventuali difficoltà legate a metodologie di studio sbagliate o non adatte ai vari percorsi che gli studenti intraprendono, perché riferite, ad esempio, ad un’impostazione non attinente a quella universitaria, tramite podcast che saranno resi fruibili alle studentesse ed agli studenti nelle piattaforme on line e sulla web radio di Ateneo, realizzati da un’esperta nazionale specializzata nei vari ambiti del coaching in collaborazione con docenti, studenti e personale tecnico amministrativo di Unicam.
“La nostra campagna per il Ben-essere rivolta alla comunità universitaria tutta continua giorno dopo giorno” – conclude il rettore Unicam: – “l'Ateneo saprà darvi il supporto necessario anche grazie al personale tecnico e amministrativo, al personale docente, alle studentesse e agli studenti componenti le commissioni.
Non abbiate mai paura di chiedere aiuto, guardiamo in alto, guardiamo la bellezza del cielo guardiamo la bellezza del paesaggio, guardiamo la bellezza delle persone che abbiamo al nostro fianco e continuiamo ad amare la vita, che è bellezza pura!”.
Inizia così il messaggio del Rettore Unicam Claudio Pettinari, inviato per mail alle studentesse ed agli studenti dell’Ateneo e diffuso sui social alla luce dei drammatici accadimenti degli ultimi mesi in diversi Atenei italiani, che ha voluto sottolineare quanto sia importante essere e sentirsi “comunità” e ricorrere, nei momenti di difficoltà, a tutti gli strumenti che si hanno a disposizione, senza aver paura di mostrare le proprie fragilità. Da anni, per queste tipologie di problemi, ad esempio, l’Ateneo di Camerino ha attivo il Servizio di consulenza psicologica che è stato recentemente anche potenziato, proprio per poter soddisfare tutte le richieste, comprese quelle nelle sedi collegate.
“Non possiamo rimanere in silenzio – ha affermato il Rettore Pettinari – di fronte a questo ennesimo tragico episodio ed è per questo che l’Università di Camerino vi vuole far sentire la sua vicinanza e si mette a vostra disposizione. Cercheremo di risolvere le problematiche che vorrete segnalarci rispettando la massima discrezione, cercando di non avere un impatto troppo forte sulle vostre vite.
Vorrei ricordare che Unicam ha da anni oramai messo al centro delle proprie attività l'apprendimento e non l'insegnamento: questo perché siamo convinti che ciò che conta siete voi, le studentesse e gli studenti del nostro Ateneo, ciò che conta è che possiate seguire un percorso adatto a voi, un percorso che vi dia soddisfazione, un percorso che vi faccia star bene.”
Partirà inoltre nelle prossime settimane, un innovativo percorso di sostegno e guida per risolvere eventuali difficoltà legate a metodologie di studio sbagliate o non adatte ai vari percorsi che gli studenti intraprendono, perché riferite, ad esempio, ad un’impostazione non attinente a quella universitaria, tramite podcast che saranno resi fruibili alle studentesse ed agli studenti nelle piattaforme on line e sulla web radio di Ateneo, realizzati da un’esperta nazionale specializzata nei vari ambiti del coaching in collaborazione con docenti, studenti e personale tecnico amministrativo di Unicam.
“La nostra campagna per il Ben-essere rivolta alla comunità universitaria tutta continua giorno dopo giorno” – conclude il rettore Unicam: – “l'Ateneo saprà darvi il supporto necessario anche grazie al personale tecnico e amministrativo, al personale docente, alle studentesse e agli studenti componenti le commissioni.
Non abbiate mai paura di chiedere aiuto, guardiamo in alto, guardiamo la bellezza del cielo guardiamo la bellezza del paesaggio, guardiamo la bellezza delle persone che abbiamo al nostro fianco e continuiamo ad amare la vita, che è bellezza pura!”.
Firmato l’accordo quadro tra la Struttura Commissariale e le Università di Camerino e Politecnica delle Marche allo scopo di individuare gli interventi prioritari per rendere più sicure le aree colpite dall’alluvione del 15 settembre 2022. L’accordo quadro è stato voluto dal presidente della Regione, Francesco Acquaroli, e dal vicecommissario all’emergenza alluvione, Stefano Babini per promuovere studi scientifici di sintesi ricorrendo alle tecnologie più moderne e giungere a una rapida valutazione di fattibilità di tutte quelle opere urgenti che possono comunque essere realizzate anche in attesa della definizione di un piano complessivo per la sicurezza del bacino del Misa Nevola, in cui si integreranno.
“È una iniziativa importante – ha affermato il Presidente Francesco Acquaroli – che conferma che si sta lavorando anche sulla programmazione degli interventi per la mitigazione dei rischi, per realizzare opere che possano mettere in sicurezza in maniera strutturale il territorio con un approccio scientifico”.
“Al centro dell’accordo con le due università marchigiane, eccellenze a livello nazionale, c’è una collaborazione di natura tecnico-scientifica - spiega il vicecommissario Stefano Babini - Si tratta di una sinergia finalizzata a individuare con urgenza tutte le misure che possono essere tradotte in progetti per rendere più sicuro nell’immediato un territorio che ha mostrato grande fragilità anche in relazione alla frequenza elevata degli eventi calamitosi che lo colpiscono”.
Nell’immediato si avvieranno i sopralluoghi con i tecnici di Unicam e Unipvm, per individuare gli ambiti specifici di indagine cui seguiranno le singole convenzioni, nell’ottica di promuovere azioni in parallelo per contrarre i tempi.
“L’Università di Camerino - sottolinea il Rettore Claudio Pettinari - ha prontamente accolto la richiesta della Struttura Commissariale mettendo ancora una volta a disposizione del territorio le competenze, le tecnologie, il know-how dei propri ricercatori e delle proprie ricercatrici, nei settori inerenti gli obiettivi dell’accordo, per poter effettuare valutazioni del rischio, individuare le criticità, proporre la pianificazione di eventuali azioni di mitigazione del rischio stesso”.
“È una iniziativa importante – ha affermato il Presidente Francesco Acquaroli – che conferma che si sta lavorando anche sulla programmazione degli interventi per la mitigazione dei rischi, per realizzare opere che possano mettere in sicurezza in maniera strutturale il territorio con un approccio scientifico”.
“Al centro dell’accordo con le due università marchigiane, eccellenze a livello nazionale, c’è una collaborazione di natura tecnico-scientifica - spiega il vicecommissario Stefano Babini - Si tratta di una sinergia finalizzata a individuare con urgenza tutte le misure che possono essere tradotte in progetti per rendere più sicuro nell’immediato un territorio che ha mostrato grande fragilità anche in relazione alla frequenza elevata degli eventi calamitosi che lo colpiscono”.
Nell’immediato si avvieranno i sopralluoghi con i tecnici di Unicam e Unipvm, per individuare gli ambiti specifici di indagine cui seguiranno le singole convenzioni, nell’ottica di promuovere azioni in parallelo per contrarre i tempi.
“L’Università di Camerino - sottolinea il Rettore Claudio Pettinari - ha prontamente accolto la richiesta della Struttura Commissariale mettendo ancora una volta a disposizione del territorio le competenze, le tecnologie, il know-how dei propri ricercatori e delle proprie ricercatrici, nei settori inerenti gli obiettivi dell’accordo, per poter effettuare valutazioni del rischio, individuare le criticità, proporre la pianificazione di eventuali azioni di mitigazione del rischio stesso”.
“#Universitas: l’impatto sociale della Scienza” sarà il tema dell’inaugurazione del 687mo anno accademico dell’Università di Camerino che si terrà il prossimo 16 febbraio.
Ospite d’onore quest’anno sarà il prof. Giorgio Parisi, Premio Nobel per la Fisica nel 2021, al quale l’Ateneo conferirà il dottorato di ricerca honoris causa in “Physics, Earth and Materials Sciences”.
“Oltre ad illustrare quanto fatto dal nostro Ateneo nel corso dell’anno– sottolinea il Rettore Claudio Pettinari – focalizzeremo la nostra attenzione sull’importanza della divulgazione e della comunicazione della scienza, sull’impatto sociale che le attività realizzate dall’Ateneo, in particolare quelle di ricerca e innovazione, hanno sulla comunità e sulla società civile e anche per far comprendere sempre di più all’opinione pubblica quanto sia importante investire sulla ricerca. Per questo ringrazio il prof. Parisiper aver accettato il nostro invito eper averci dato l’onore di ascoltare la sua lectio magistralis su ”Il valore della Scienza”.
Ospite d’onore quest’anno sarà il prof. Giorgio Parisi, Premio Nobel per la Fisica nel 2021, al quale l’Ateneo conferirà il dottorato di ricerca honoris causa in “Physics, Earth and Materials Sciences”.
“Oltre ad illustrare quanto fatto dal nostro Ateneo nel corso dell’anno– sottolinea il Rettore Claudio Pettinari – focalizzeremo la nostra attenzione sull’importanza della divulgazione e della comunicazione della scienza, sull’impatto sociale che le attività realizzate dall’Ateneo, in particolare quelle di ricerca e innovazione, hanno sulla comunità e sulla società civile e anche per far comprendere sempre di più all’opinione pubblica quanto sia importante investire sulla ricerca. Per questo ringrazio il prof. Parisiper aver accettato il nostro invito eper averci dato l’onore di ascoltare la sua lectio magistralis su ”Il valore della Scienza”.
Firmata una convenzione tra Snai alto maceratese e Università di Camerino.
“Con questa convenzione stipulata con l’Università di Camerino, la Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) dell’Alto Maceratese si proietta al futuro: capacità di progettazione in ambiti strategici per il territorio, stimolo per chi fa impresa, per gli enti pubblici e per la cittadinanza in generale”.
Alessandro Gentilucci, presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, soggetto capofila della SNAI, sottolionea l’importanza dell'accordo per lo sviluppo locale.
«Occorre la capacità tecnica di intercettare, su temi portanti come ad esempio l’energia, efficaci canali di finanziamento: penso al PNRR, al FESR, alle opportunità reperibili direttamente attraverso bandi europei . È questo l’obiettivo della convenzione sottoscritta con UNICAM» spiega Gentilucci.
La firma è stata apposta presso la sede universitaria di Camerino alla presenza, oltre che del presidente Gentilucci, del rettore e del pro-rettore dell'ateneo Claudio Pettinari e Andrea Spaterna.
“Unicam è un partner fondamentale per le competenze che può mettere a disposizione affiancando i tecnici dell’ufficio comune SNAI che stanno seguendo i vari progetti della strategia aree interne, attuata a livello nazionale per tutelare e sostenere i territori più fragili. Questo accordo” conclude Gentilucci “consolida un rapporto in atto da tempo e rinforza quella logica di condivisione e di rete che può essere una delle carte vincenti, se non l’unica, per rilanciare il territorio”. A breve si terrà l’incontro operativo per dare attuazione concreta alla convenzione.
“Con questa convenzione stipulata con l’Università di Camerino, la Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) dell’Alto Maceratese si proietta al futuro: capacità di progettazione in ambiti strategici per il territorio, stimolo per chi fa impresa, per gli enti pubblici e per la cittadinanza in generale”.
Alessandro Gentilucci, presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, soggetto capofila della SNAI, sottolionea l’importanza dell'accordo per lo sviluppo locale.
«Occorre la capacità tecnica di intercettare, su temi portanti come ad esempio l’energia, efficaci canali di finanziamento: penso al PNRR, al FESR, alle opportunità reperibili direttamente attraverso bandi europei . È questo l’obiettivo della convenzione sottoscritta con UNICAM» spiega Gentilucci.
La firma è stata apposta presso la sede universitaria di Camerino alla presenza, oltre che del presidente Gentilucci, del rettore e del pro-rettore dell'ateneo Claudio Pettinari e Andrea Spaterna.
“Unicam è un partner fondamentale per le competenze che può mettere a disposizione affiancando i tecnici dell’ufficio comune SNAI che stanno seguendo i vari progetti della strategia aree interne, attuata a livello nazionale per tutelare e sostenere i territori più fragili. Questo accordo” conclude Gentilucci “consolida un rapporto in atto da tempo e rinforza quella logica di condivisione e di rete che può essere una delle carte vincenti, se non l’unica, per rilanciare il territorio”. A breve si terrà l’incontro operativo per dare attuazione concreta alla convenzione.

È nata una nuova collaborazione tra l’Ordine degli avvocati di Macerata e l’Università di Camerino.
Siglato un accordo tra la presidente dell’Ordine Maria Cristina Ottavianoni e il rettore Claudio Pettinari.
Da una visita ai laboratori Unicam da parte degli avvocati, del presidente del tribunale Paolo Vadalà e del procuratore Claudio Rastrelli, l’dea ha potuto concretizzarsi grazie all’impegno dell’avvocato Rosella Gaeta referente del progetto per conto dell’Ordine, insieme al professore Francesco Rizzo, coordinatore per Unicam.
In base all’accordo che avrà durata di cinque anni, l’ateneo metterà a disposizione i suoi professionisti e i suoi laboratori, per le analisi chimiche che possano rivelarsi utili alla professione forense in vari settori.

«Il valore di un’iniziativa come questa – ha esordito il rettore Pettinari – è nell’impatto sociale che oggi un ateneo può produrre non solamente a vantaggio di un territorio ma anche nei confronti di diverse categorie di lavoratori. Il ruolo che l’università svolge non è solo significativo per la formazione e la preparazione dei professionisti, ma anche nell’ accompagnare il professionista formato e nel generare iniziative di cui il professionista stesso possa avvalersi. L’occasione di quella visita consentì di mostrare che le potenzialità di una struttura come il Chip, vanno ben oltre le classiche tematiche di ricerca che, in maniera autonoma, sviluppiamo su progetti nazionali e internazionali.. Da quell’incontro, è nata la possibilità di siglare un accordo che vale a rendere consapevoli l’ordine forense e i ricercatori della possibilità di un confronto e di una collaborazione tra le due parti. E in questo progetto di collaborazione, oltre alla chimica, potranno arrecare utilità anche i campi della genetica, della biologia e farmacologia. Non escludiamo poi di collaborare in maniera importante con la nostra Scuola di giurisprudenza. Oggi – ha tenuto a dire il rettore- siamo consapevoli che le università non sono più delle sedi distanti, arroccate e chiuse in se stesse, bensì delle strutture con le quali si può discutere, ragionare e guardare al futuro. E solo una collaborazione totale e completa potrà garantirci un futuro migliore di quello che purtroppo stiamo vivendo».
Siglato un accordo tra la presidente dell’Ordine Maria Cristina Ottavianoni e il rettore Claudio Pettinari.
Da una visita ai laboratori Unicam da parte degli avvocati, del presidente del tribunale Paolo Vadalà e del procuratore Claudio Rastrelli, l’dea ha potuto concretizzarsi grazie all’impegno dell’avvocato Rosella Gaeta referente del progetto per conto dell’Ordine, insieme al professore Francesco Rizzo, coordinatore per Unicam.
In base all’accordo che avrà durata di cinque anni, l’ateneo metterà a disposizione i suoi professionisti e i suoi laboratori, per le analisi chimiche che possano rivelarsi utili alla professione forense in vari settori.

«Il valore di un’iniziativa come questa – ha esordito il rettore Pettinari – è nell’impatto sociale che oggi un ateneo può produrre non solamente a vantaggio di un territorio ma anche nei confronti di diverse categorie di lavoratori. Il ruolo che l’università svolge non è solo significativo per la formazione e la preparazione dei professionisti, ma anche nell’ accompagnare il professionista formato e nel generare iniziative di cui il professionista stesso possa avvalersi. L’occasione di quella visita consentì di mostrare che le potenzialità di una struttura come il Chip, vanno ben oltre le classiche tematiche di ricerca che, in maniera autonoma, sviluppiamo su progetti nazionali e internazionali.. Da quell’incontro, è nata la possibilità di siglare un accordo che vale a rendere consapevoli l’ordine forense e i ricercatori della possibilità di un confronto e di una collaborazione tra le due parti. E in questo progetto di collaborazione, oltre alla chimica, potranno arrecare utilità anche i campi della genetica, della biologia e farmacologia. Non escludiamo poi di collaborare in maniera importante con la nostra Scuola di giurisprudenza. Oggi – ha tenuto a dire il rettore- siamo consapevoli che le università non sono più delle sedi distanti, arroccate e chiuse in se stesse, bensì delle strutture con le quali si può discutere, ragionare e guardare al futuro. E solo una collaborazione totale e completa potrà garantirci un futuro migliore di quello che purtroppo stiamo vivendo».

Soddisfatta la presidente dell’Ordine Maria Cristina Ottavianoni secondo la quale l’accordo è una occasione di grande privilegio, sia dal punto di vista delle opportunità scientifiche e della formazione, sia sotto il profilo di crescita della professione, «Una opportunità capace di aprire nuovi orizzonti professionali per entrambi i settori del civile e del penale».
Come spiegato dall’avvocato Rosella Gaeta, alla disponibilità di Unicam per le analisi utili al lavoro forense sia in relazione all’attività difensiva degli avvocati che alle consulenze di parte, il protocollo d’intesa aggiungerà anche un contributo nella proposizione di progetti di ricerca e nella collaborazione tra i due enti su temi specifici, favorendo incontri scientifici e formativi per gli avvocati e gli studenti della Scuola di Giurisprudenza.
Ricordate anche le opportunità di stage delle quali potranno usufruire gli studenti di Unicam, presso gli studi legali degli avvocati dell’ordine di Macerata.
«Un accordo al quale tengo moltissimo» – ha dichiarato l’avvocato Rosella Gaeta, grata alla presidente Ottavianoni per averlo recepito e sottoscritto-.
«Chiude un mio ciclo personale come consigliera presso l’Ordine di Macerata, in vista delle imminenti elezioni che si terranno il 16-17 e 18 gennaio. Da parte mia, è questa l’occasione per ringraziare anche l’intero consiglio per aver fatta propria l’importanza dell’accordo».
Carla Campetella
Come spiegato dall’avvocato Rosella Gaeta, alla disponibilità di Unicam per le analisi utili al lavoro forense sia in relazione all’attività difensiva degli avvocati che alle consulenze di parte, il protocollo d’intesa aggiungerà anche un contributo nella proposizione di progetti di ricerca e nella collaborazione tra i due enti su temi specifici, favorendo incontri scientifici e formativi per gli avvocati e gli studenti della Scuola di Giurisprudenza.
Ricordate anche le opportunità di stage delle quali potranno usufruire gli studenti di Unicam, presso gli studi legali degli avvocati dell’ordine di Macerata.
«Un accordo al quale tengo moltissimo» – ha dichiarato l’avvocato Rosella Gaeta, grata alla presidente Ottavianoni per averlo recepito e sottoscritto-.
«Chiude un mio ciclo personale come consigliera presso l’Ordine di Macerata, in vista delle imminenti elezioni che si terranno il 16-17 e 18 gennaio. Da parte mia, è questa l’occasione per ringraziare anche l’intero consiglio per aver fatta propria l’importanza dell’accordo».
Carla Campetella
Un milione e 300 mila euro in arrivo per la Scuola di Studi Superiori “Carlo Urbani” dell’Università di Camerino. La legge di Bilancio 2023, infatti, stabilisce un finanziamento straordinario volto al rafforzamento delle scuole universitarie superiori come previsto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza di 3 milioni di euro per il 2023 e di 5 milioni di euro per il 2024 ed il 2025, ripartito in eguale misura tra le dieci scuole indicate.
La Scuola di Studi Superiori “Carlo Urbani” beneficerà, quindi, di 300 mila euro nel 2023 di 500 mila euro sia nel 2024 che nel 2025.
“Siamo estremamente soddisfatti – ha affermato la prof.ssa Loredana Cappellacci, Direttrice della Scuola di Studi Superiori “C. Urbani” – per questa ulteriore opportunità che viene assegnata alla nostra Scuola, riconoscendone la qualità dell’offerta didattica e formativa. Con i fondi che arriveranno implementeremo ancora le attività didattiche e formative nonché i servizi rivolti alle nostre studentesse ed ai nostri studenti”.
“La Scuola di Studi Superiori “Carlo Urbani” – ha sottolineato il Rettore Claudio Pettinari – rappresenta una delle eccellenze del nostro Ateneo sulla quale abbiamo sempre investito. Si tratta di una opportunità che offriamo alle nostre studentesse ed ai nostri studenti migliori. L’interdisciplinarietà tra le aree scientifiche, giuridiche e sanitarie consente alle studentesse e agli studenti di apprendere dall’interazione tra di loro, così come seguire attività integrative ed iniziative sulle competenze trasversali consente loro di acquisire conoscenze anche al di là del proprio corso di studio. Il tutto per giungere ad un approccio critico al sapere e ad una apertura culturale necessaria per competere nelle migliori posizioni professionali”.
Attiva dal 2010, la Scuola di Studi Superiori ‘C. Urbani’ rappresenta un percorso di qualità con il quale UNICAM ha scelto di premiare il talento delle studentesse e degli studenti universitari per indirizzarli verso un eccellente futuro.
La Scuola di Studi Superiori “Carlo Urbani” beneficerà, quindi, di 300 mila euro nel 2023 di 500 mila euro sia nel 2024 che nel 2025.
“Siamo estremamente soddisfatti – ha affermato la prof.ssa Loredana Cappellacci, Direttrice della Scuola di Studi Superiori “C. Urbani” – per questa ulteriore opportunità che viene assegnata alla nostra Scuola, riconoscendone la qualità dell’offerta didattica e formativa. Con i fondi che arriveranno implementeremo ancora le attività didattiche e formative nonché i servizi rivolti alle nostre studentesse ed ai nostri studenti”.
“La Scuola di Studi Superiori “Carlo Urbani” – ha sottolineato il Rettore Claudio Pettinari – rappresenta una delle eccellenze del nostro Ateneo sulla quale abbiamo sempre investito. Si tratta di una opportunità che offriamo alle nostre studentesse ed ai nostri studenti migliori. L’interdisciplinarietà tra le aree scientifiche, giuridiche e sanitarie consente alle studentesse e agli studenti di apprendere dall’interazione tra di loro, così come seguire attività integrative ed iniziative sulle competenze trasversali consente loro di acquisire conoscenze anche al di là del proprio corso di studio. Il tutto per giungere ad un approccio critico al sapere e ad una apertura culturale necessaria per competere nelle migliori posizioni professionali”.
Attiva dal 2010, la Scuola di Studi Superiori ‘C. Urbani’ rappresenta un percorso di qualità con il quale UNICAM ha scelto di premiare il talento delle studentesse e degli studenti universitari per indirizzarli verso un eccellente futuro.
“Antibiotico resistenza: sconfiggiamola insieme”. Questo il motto della Giornata europea degli antibiotici che a Camerino ha offerto un doppio appuntamento di sensibilizzazione nei confronti della popolazione, con l'obiettivo di accrescere la consapevolezza verso il corretto utilizzo dei farmaci anti-microbici contrastandone l’uso inappropriato e l’abuso.
“Preveniamo insieme la resistenza anit-microbica” il titolo della campagna promossa dall’Organizzazione mondiale della sanità, quest’anno anche insieme alla Fao, all’Unep (Programma nazioni unite per l’ambiente) e alla Woah (Organizzazione mondiale per la salute animale).
All’iniziativa hanno aderito a Camerino l’ospedale Santa Maria della Pietà, le scuole di bio-scienze Veterinaria e di Scienze del farmaco e dei prodotti della salute di Unicam, col patrocinio del comune di Camerino e del comitato locale della Croce Rossa italiana.
Le postazioni informative sono state collocate nell’atrio dell’ospedale Santa Maria della Pietà e, nella mattinata di sabato 19 novembre, nell’area del Vallicenter. Nei due momenti d'incontro, rivolti alla cittadinanza, agli operatori del settore sanitario e alla comunità universitaria, è stato fornito materiale informativo e gli interessati hanno potuto rivolgere domande.
«Grazie anzitutto ai cittadini che si sono dimostrati interessati a questa nostra iniziativa presentandosi numerosi all’atrio dell’ospedale e nell’area del Vallicenter e a tutti coloro che ci hanno dato una mano nel portarla avanti» – ha affermato la promotrice dottoressa Anna Maria Schimizzi, primario dell’unità complessa di Medicina interna dell’ospedale di Camerino, nel salutare i rappresentanti dei vertici regionali, comunali e istituzionali intervenuti alla prima giornata.
Presenti per l’occasione anche i consiglieri regionali Renzo Marinelli in rappresentanza della maggioranza e, Romano Carancini, della minoranza PD e componente della commissione sanità.
«Tra le tante problematiche che assillano un direttore di ospedale è questo invece un bel momento ricco di soddisfazione- ha affermato nel portare il suo saluto il dottor Carlo Di Falco, direttore medico dell’Area Vasta 3-. Soddisfazione perché questa occasione ci dà la possibilità di dare una giusta visibilità, ben guadagnata dall’ospedale di Camerino e, in particolare, alla Unità complessa di Medicina diretta dalla dottoressa Anna Maria Schimizzi arrivata da poco ma che ha subito dimostrato capacità, vitalità, voglia e passione all’interno del suo lavoro. Un’attività che le sta riuscendo molto bene, proprio perché è aiutata e supportata da tutti i colleghi e dal resto del personale. La giornata europea sugli antibiotici- ha spiegato- pone l’accento su una problematica di estrema importanza e, anche preoccupante, visto che l’Italia è una delle nazioni dove la resistenza agli antibiotici è abbastanza diffusa e, oltretutto, riguarda aspetti di grande rilievo. Corriamo il rischio di non avere più delle armi per contrastare l’aggressione da parte dei germi patogeni. Ovviamente c’è bisogno della massima sensibilità legata anzitutto alla massima professionalità degli operatori sanitari che deve essere sempre più adeguata a quelle che sono le attuali conoscenze nel campo dell’utilizzo degli antibiotici ma- ha aggiunto- deve riguardare anche tutta la popolazione che va sensibilizzata e che deve capire che l’antibiotico, nella sua stessa etimologia, è anti-bios, cioè contro la vita. Ne discende che dobbiamo essere tutti molto attenti nell’utilizzarlo al momento giusto. Problematica che sicuramente va affrontata a livello di sistema sanitario nazionale che poi deve dare le giuste indicazioni affinché, noi che lavoriamo in periferia, possiamo metterle in pratica».
Il rilievo dell’iniziativa per l’ospedale di Camerino è stato messo in evidenza dal vicesindaco e assessore ai servizi sociali Antonella Nalli , sottolineando che la stretta sinergia tra istituzioni e comitati cittadini, nell’occasione specifica, si è rivolta alla prevenzione.
«Chi lavora nel territorio – ha detto – deve essere animato da grande spirito di sacrificio ma anche da tanta voglia di fare. Iniziative come questa sono uno dei segnali della volontà di tornare a sperare del nosocomio camerte e dell’intero territorio di riferimento».
Coinvolta nell’attività di sensibilizzazione dei cittadini l’Università di Camerino, con il concreto apporto dei docenti David Vitali e Dezemona Petrelli.
«L’università – ha sottolineato il prorettore vicario Graziano Leoni- è proprio il mondo in cui questi fenomeni vengono spiegati agli studenti e studiati, ma anche il luogo adatto per sensibilizzare tante persone. Per richiamare attenzione su questi temi, dall’inizio alla conclusione della settimana dedicata all’uso consapevole degli anti-microbici, la sede del rettorato è illuminata di blu. E siamo molto contenti che l’iniziativa sia partita proprio dall’ospedale di Camerino. Momenti importanti come questo danno forza a questa struttura sanitaria che nel contempo dà forza anche alla nostra università - ha aggiunto -. Credo che se tanti studenti si iscrivono all’università di Camerino è anche perché c’è un ospedale vicino. Altrimenti, se la città rimanesse isolata all’interno del territorio appenninico, avremo sicuramente una riduzione di quelle che sono le nostre potenzialità. E penso che questo non lo voglia nessuno».
C.C.
“Preveniamo insieme la resistenza anit-microbica” il titolo della campagna promossa dall’Organizzazione mondiale della sanità, quest’anno anche insieme alla Fao, all’Unep (Programma nazioni unite per l’ambiente) e alla Woah (Organizzazione mondiale per la salute animale).
All’iniziativa hanno aderito a Camerino l’ospedale Santa Maria della Pietà, le scuole di bio-scienze Veterinaria e di Scienze del farmaco e dei prodotti della salute di Unicam, col patrocinio del comune di Camerino e del comitato locale della Croce Rossa italiana.
Le postazioni informative sono state collocate nell’atrio dell’ospedale Santa Maria della Pietà e, nella mattinata di sabato 19 novembre, nell’area del Vallicenter. Nei due momenti d'incontro, rivolti alla cittadinanza, agli operatori del settore sanitario e alla comunità universitaria, è stato fornito materiale informativo e gli interessati hanno potuto rivolgere domande.
«Grazie anzitutto ai cittadini che si sono dimostrati interessati a questa nostra iniziativa presentandosi numerosi all’atrio dell’ospedale e nell’area del Vallicenter e a tutti coloro che ci hanno dato una mano nel portarla avanti» – ha affermato la promotrice dottoressa Anna Maria Schimizzi, primario dell’unità complessa di Medicina interna dell’ospedale di Camerino, nel salutare i rappresentanti dei vertici regionali, comunali e istituzionali intervenuti alla prima giornata.
Presenti per l’occasione anche i consiglieri regionali Renzo Marinelli in rappresentanza della maggioranza e, Romano Carancini, della minoranza PD e componente della commissione sanità.
«Tra le tante problematiche che assillano un direttore di ospedale è questo invece un bel momento ricco di soddisfazione- ha affermato nel portare il suo saluto il dottor Carlo Di Falco, direttore medico dell’Area Vasta 3-. Soddisfazione perché questa occasione ci dà la possibilità di dare una giusta visibilità, ben guadagnata dall’ospedale di Camerino e, in particolare, alla Unità complessa di Medicina diretta dalla dottoressa Anna Maria Schimizzi arrivata da poco ma che ha subito dimostrato capacità, vitalità, voglia e passione all’interno del suo lavoro. Un’attività che le sta riuscendo molto bene, proprio perché è aiutata e supportata da tutti i colleghi e dal resto del personale. La giornata europea sugli antibiotici- ha spiegato- pone l’accento su una problematica di estrema importanza e, anche preoccupante, visto che l’Italia è una delle nazioni dove la resistenza agli antibiotici è abbastanza diffusa e, oltretutto, riguarda aspetti di grande rilievo. Corriamo il rischio di non avere più delle armi per contrastare l’aggressione da parte dei germi patogeni. Ovviamente c’è bisogno della massima sensibilità legata anzitutto alla massima professionalità degli operatori sanitari che deve essere sempre più adeguata a quelle che sono le attuali conoscenze nel campo dell’utilizzo degli antibiotici ma- ha aggiunto- deve riguardare anche tutta la popolazione che va sensibilizzata e che deve capire che l’antibiotico, nella sua stessa etimologia, è anti-bios, cioè contro la vita. Ne discende che dobbiamo essere tutti molto attenti nell’utilizzarlo al momento giusto. Problematica che sicuramente va affrontata a livello di sistema sanitario nazionale che poi deve dare le giuste indicazioni affinché, noi che lavoriamo in periferia, possiamo metterle in pratica».
Il rilievo dell’iniziativa per l’ospedale di Camerino è stato messo in evidenza dal vicesindaco e assessore ai servizi sociali Antonella Nalli , sottolineando che la stretta sinergia tra istituzioni e comitati cittadini, nell’occasione specifica, si è rivolta alla prevenzione.
«Chi lavora nel territorio – ha detto – deve essere animato da grande spirito di sacrificio ma anche da tanta voglia di fare. Iniziative come questa sono uno dei segnali della volontà di tornare a sperare del nosocomio camerte e dell’intero territorio di riferimento».
Coinvolta nell’attività di sensibilizzazione dei cittadini l’Università di Camerino, con il concreto apporto dei docenti David Vitali e Dezemona Petrelli.
«L’università – ha sottolineato il prorettore vicario Graziano Leoni- è proprio il mondo in cui questi fenomeni vengono spiegati agli studenti e studiati, ma anche il luogo adatto per sensibilizzare tante persone. Per richiamare attenzione su questi temi, dall’inizio alla conclusione della settimana dedicata all’uso consapevole degli anti-microbici, la sede del rettorato è illuminata di blu. E siamo molto contenti che l’iniziativa sia partita proprio dall’ospedale di Camerino. Momenti importanti come questo danno forza a questa struttura sanitaria che nel contempo dà forza anche alla nostra università - ha aggiunto -. Credo che se tanti studenti si iscrivono all’università di Camerino è anche perché c’è un ospedale vicino. Altrimenti, se la città rimanesse isolata all’interno del territorio appenninico, avremo sicuramente una riduzione di quelle che sono le nostre potenzialità. E penso che questo non lo voglia nessuno».
C.C.