"Da Unicam, una terapia che potrebbe aprire incooraggiianti scenari per la cura del Covid-19".  C'è Fiduciosa attesa all'Università di Camerino per gli esiti dei primi trial clinici di un protocollo di cura innovativo che potrebbe essere efficace sulla pandemia generata dal Coronavirus.

La terapia  è’ nata, infatti, all’interno dei laboratori dell’Ateneo camerte, in particolare dal gruppo di ricerca coordinato dal prof. Giacomo Rossi, medico veterinario della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria di Unicam . Il prof. Rossi sta conducendo uno studio sul Coronavirus del gatto, FeCoV, nel quale da molti anni si verifica una patologia molto grave, per lo più ad esito mortale, di cui non esiste un protocollo terapeutico o un vaccino efficace/protettivo.

Studiando i siti recettoriali ed il modo con il quale i coronavirus si legano alle cellule dell'ospite, il gruppo di ricerca si è accorto di una particolarità di Covid-19: il virus presenta un numero maggiore di legami con i siti di glicosilazione del recettore ACE2 cellulare (il recettore che Covid-19 utilizza per entrare nelle cellule del polmone, dell'apparato digerente e del tratto genito-urinario dell'uomo). 

“I siti di glicosilazione – afferma il prof. Rossi – sono delle aree in cui delle molecole di zucchero semplice si legano ad una proteina ancorata sulla membrana cellulare. In particolare, ho notato che tutti questi siti di glicosilazione sono costantemente legati all'ultimo amminoacido della proteina di membrana, che è l'aminoacido Asparagina. Da qui l'idea di utilizzare un vecchio farmaco, ben noto presso gli oncologi che lo usano nella terapia della leucemia acuta dei bambini, la L-Asparaginasi, che è un enzima che eliminando l'aminoacido Asparagina "taglia" di fatto il legame dello spike virale con il suo specifico recettore cellulare, bloccando di fatto l'infezione.

Questo farmaco, unito alla già nota Clorochina che funziona bloccando l'ingresso del virus nella cellula tramite un altro meccanismo alterante il pH delle vescicole che trasportano il virus al proprio interno, e all'Eparina, che previene il danno acuto vascolare indotto dalla tempesta dell'infiammazione causata dal virus, e quindi la trombosi secondaria, copre in maniera completa infezione ed effetti dell'infezione sull'uomo”.

E poiché la scienza non conosce muri e steccati ma solo ponti e collaborazioni, grazie all’interessamento di un medico marchigiano, lo studio in brevissimo tempo viene analizzato dal noto imprenditore e scienziato Francesco Bellini, laureato ad honorem Unicam, cofondatore della società canadese Biochem Pharma e presidente, tra le altre, della ViroChem Pharma, nonché membro del Consiglio di amministrazione di Montreal Heart Institute Foundation e Canada Science Technology & Innovation Council.

Dopo un attento studio ed analisi è nato il brevetto che, in tre giorni, è stato depositato negli USA (Washington DC) e che già è in fase di valutazione in vari nosocomi statunitensi e canadesi per una rapida applicazione.

“Chiaramente è presto per poter dire se questa cura sarà efficace – ha dichiarato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – ma ancora una volta sono ad esprimere grande soddisfazione, a nome dell'intera comunità universitaria, per questo ulteriore successo che conferma l'eccellenza della qualità della ricerca scientifica dell'Università di Camerino, riconosciuta anche a livello internazionale. In questa occasione la soddisfazione è ancora più grande perché abbiamo messo in campo le competenze dei nostri ricercatori per trovare soluzioni che siano a beneficio della salute pubblica mondiale. Mi complimento con il prof. Rossi, di cui apprezzo le ottime capacità di ricercatore e divulgatore.
C.C.


Al via ad UnicamNuove ed emergenti prospettive per la società digitale”, primo ciclo di seminari di carattere divulgativo proposti dalla Sezione di Informatica 

L’emergenza della pandemia sta permettendo di valutare se siamo davvero pronti a cambiare la nostra cultura verso il digitale ed è importante capire quali potranno essere in futuro le sue potenzialità di crescita e di sviluppo e i vantaggi che ne potranno derivare alle imprese, alle pubbliche ammnistrazioni e alla vita quotidiana delle persone. Ideata dal prof. Flavio Corradini docente della Sezione di Informatica di Unicam, la prima serie di seminari accessibile dalla piattaforma Webex Meet inizia questo giovedì 9 aprile per concludersi nel primo ciclo venerdì 29 maggio. A cadenza settimanale, i docenti informatici di Unicam si alterneranno in modalità telematica per discutere di diversi argomenti. Al centro degli incontri moderati da Flalvio Corradini, le nuove prospettive che le scienze e tecnologie informatiche stanno offrendo alla nostra società.

L’emergenza della pandemia sta infatti permettendo di valutare se siamo davvero pronti a cambiare la nostra cultura verso il digitale e importante è capire quali potranno essere in futuro le sue potenzialità di crescita e di sviluppo, i vantaggi che ne potranno derivare alle imprese, alle pubbliche ammnistrazioni e alla vita quotidiana delle persone

“Con questa iniziativa- spiega il prof. Flavio Corradini- vogliamo offrire il nostro contributo alla situazione di grandissimo imbarazzo che tutti stiamo vivendo. Da più parti leggiamo e ascoltiamo che non sarà più come prima e, da parte nostra, stiamo cercando di interpretare come sarà la nostra società una volta  usciti da questa situazione emergenziale.  Considerato che le infrastrutture e i servizi digitali, stanno avendo in questi giorni un ruolo davvero significativo perché continuano a farci lavorare, e svolgere il nostro ruolo, a  divertirci, a farci guardare film o a farci decidere cosa leggere, evidentemente la questione digitale si impone sulla nostra vita in maniera importante e strategica, se dunque la società del digitale deve avere un ruolo sempre più importante nella nostra vita- continua Corradini -  con la sezione di Informatica  di Unicam- ci siamo interrogati per capire  quali siano le nuove ed emergenti prospettive per la società digitale e  quale contributo possiamo anticipare alle nostre imprese  alle nostre pubbliche amministrazioni e alla nostra vita quotidiana.
Abbiamo pertanto identificato  un primo ciclo di tematiche alle quali sicuramente ne seguiranno altre,  Si tratta di 8 seminari di approfondimento divulgativo, nel corso dei quali promettiamo di utilizzare un linguaggio comprensibile a tutti.
Le tematiche  sono di ampio interesse - prosegue il professore- ; si parlerà di dati e di sicurezza, di come trasformare i dati in informazioni per  simulare il futuro ed eventualmente cambiarlo  per fare business, per imparare in maniera professionale a gestire i processi di business  amministrativi nelle imprese e nelle pubbliche amministrazioni e ovviamnte sempre  nel rispetto delle regole. Affronteremo il ruolo che avrà internet e l'internet delle cose per controllare gli ambienti, per monitorare i nostri parametri vitali.  Insomma,  tematiche  di grandissimo interesse in un periodo nel quale secondo noi il linguaggio è ancora troppo  quello degli addetti ai lavori.  Noi crediamo tuttavia che una volta usciti da questa fase emergenziale ed entrati nella fase 2, questi temi rivestiranno un ruolo decisamente significativo ed è per questo che invitiamo tutti a partecipare a questi incontri totalmente gratuiti ulteriore testimonianza della sensibilità di Unicam sempre a disposizione dei nostri territori. Basta fare un click per entrare nella sala in streaming audio-video per trovarci tutti insieme a discutere". 
Primo appunatmento giovedì 9 aprile alle ore 18.30 con il prof. Francesco Tiezzi che approfondirà l'argomento: " Dalle criptovalute alla tracciabilità di beni e prodotti: il fenomeno emrgente delle BlockChain".  
" Si tratta di una tecnologia che riguarda  anche il mondo imprenditoriale della nostra regione e- conclude Corradibi- anche su questo tema siamo in contatto con degli imprenditori;  la questione della tracciabilità dei beni prodotti come tutti sapiamo e di grandissima rilevanza il digitale ci mette a disposizione queste tecnologie che si stanno sempre più usando  per un monitoraggio professionale dei fenomeni e dei percorsi dei nostri bene prodotti per una commercializzazione più sicura per memorizzare tutte le varie informazioni sui beni e prodotti che abbiamo a disposizione".
C.C.
I docenti dell'Università di Camerino, protagonisti del seminario "Coronavirus questo sconosciuto"  in programma questo sabato 4 aprile ai Licei di Camerino. Saranno le quinte classi dei Licei "Varano" ad ospitare il primo degli appuntamenti in modalità telematica attraverso i quali prosegue l'attività di divulgazione scientifica dell’Università di Camerino rivolta agli studenti delle scuole superiori. 
Ciascuno per il proprio ambito di ricerca, i docenti Unicam Gianni Sagratini, chimico degli alimenti, Barbara Re, informatica, Giorgia Vici, biologa nutrizionista e Giacomo Rossi, medico veterinario docente di fisiopatologia e immunopatologia,  ai ragazzi, collegati dalle loro abitazioni, cercheranno di spiegare cosa sta succedendo in questo particolare momento che stiamo vivendo, chiarire dubbi dal punto di vista scientifico, dare indicazioni su come poter affrontare questa emergenza.

“Vogliamo continuare ad essere vicini alle scuole superiori – ha sottolineato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – alle studentesse, agli studenti ed agli insegnanti. Lo siamo stati in condizioni che potremmo definire “normali” e vogliamo continuare ad esserlo ora, sia per attività di orientamento alla scelta universitaria ma anche mettendo loro a disposizione le conoscenze dei nostri docenti, per approfondire attraverso attività seminariali in videoconferenza, argomenti che ci vorranno segnalare. Ringrazio il Dirigente Rosati per aver accettato il nostro invito e confermo la nostra disponibilità anche per incontri futuri con tutti gli istituti scolastici che volessero collaborare con noi”.
C.C.



Sono cambiate solo le modalità di erogazione dei servizi ma fin dall’inizio dell’emergenza, l'Università di Camerino è rimasta sempre aperta. Modalità telematiche hanno consentito che continuassero ad essere erogati tutti i servizi, da quelli didattici (lezioni, lauree ed esami) a quelli ammnistrativi.
Dall'aula virtuale in collegamento telematico con i giornalisti delle varie testate, il rettore Claudio Pettinari  e la Governance hanno illustrato nel dettaglio quanto l'ateneo ha realizzato in questo periodo di emergenza dettato dalla pandemia presentando iniziative e attività già avviate o in cammino. La didattica infatti da 40 giorni sta continuando a funzionare in modalità telematica a distanza e per gli studenti è stato anche predisposto un utilissimo servizio online di ascolto e assistenza anche di tipo sanitario.   Coordinato dal prof. Amenta responsabile della Scuola del farmaco e dei Prodotti della Salute Unicam, ha permesso un contatto diretto con tutti i ragazzi che nell'immediatezza dell'emergenza, fossero un po' frastornati, sia per gli eventi che si stavano susseguendo, sia per essere rassicurati con competenza su leggeri malesseri che li stessero interessando. Nel servizio di ascolto dunque gli studenti, soprattutto quelli stranieri impossibiltati a tornare a casa, hanno trovato la disponibilità di una persona che ha potuto rispondere ai loro quesiti, essere tranquillizzati nonchè poter continuare ad usufruire di tutti i servizi di alloggio nei campus e della mensa. Queste le prime parole del rettore Claudio Pettinari nell'aprire la conferenza stampa alla quale sono virtualmente intervenuti il Direttore Generale Vincenzo Tedesco, il prorettore vicario Graziano Leoni e i prorettori Luciano Barboni e Andrea Spaterna.  

  "In realtà come ateneo eravamo abbastanza preparati;- ha detto il Rettore Pettinari- . Le due parole resilienza e resistenza le avevamo fatte nostre già nel post sima e sono diventate anche in questa occasione le prime parole del nostro vocabolario. Già dal 2016 utilizzavamo piattaforme informatiche attravrso le quali erogare attivitàdidattiche a distanza per avvantaggiarne tutti gli studenti che non potevano venire a Camerino o trovare un alloggio che consentisse di seguire lezioni in aula . In  maniera previdente abbiamo esteso l'uso della piattaforma a tutte le nostre sedi collegate e fatto sì che rafforzando le infrastrutture ad Ascoli, San Benedetto, Civitanova e Matelica, fosse possibile fornire didattica a distanza. Tutta la comunità universitaria, docenti, personale tecnico e ammnistrativo, di fronte a questa emergenza si è messa a lavorare più  di prima, affinchè queste lezioni telematiche migliorassero ancora e affinchè a distanza si potessero svolgere anche esami e sedute di laurea. Abbiamo la dimostrazione che tutto ciò è possibile e lo stiamo verificando giorno per giorno. Fin da subito abbiamo compreso che l'emergenza non si sarebbe limitata a qualche settimana e che non l'avremmo superata semplicemente sostituendo la didattica in aula con la modalità telematica ma che il Paese nel contempo aveva bisogno di materiali. Lo dico da tempo: un Paese industrializzato come l’Italia non può rinunciare a realizzare dei prodotti necessari per le sue attività,  Avevamo già demandato la produzione di elementi e materiali  essenziali ad altri Paesi. Non stavamo più progettando ad esempio mascherine o dispositivi anche a basso costo in plastica, disinfettanti o prodotti per l'igiene.  Abbiamo pensato che un contributo potevamo darlo anche noi ed è importante che lo stesso facciano gli altri atenei d'Italia perchè parliamo di 56 milioni di persone che non sappiamo fino a quando, ma ne avranno bisogno: disinfettanti, detergenti, nuove sostanze per la sanificazione, nuovi pezzi in plastica per respiratori e tanti materiali che servono per ospedali. E' cosi che abbiamo attivato tanti ricercatori e creato una task force  per produrre camici e mascherine. Abbiamo anche predisposto degli acquisti di strumentazione che servirà la nostra capacità analitica; utilizzando le competenze che possedevano la nostra Scuola di Architettura e design e la Scuola di Scienze su tutto ciò che riguardava il settore della stampa 3D e dei materiali innovativi, abbiamo prodotto 250 valvole che a breve consegneremo alla  Regione Marche che consentiranno di adattare delle maschere da snorkeling per fornire agli ospedali dei sistemi di respirazione efficienti ed efficaci"
Nel suo intervento il rettore ha evidenziato anche la prontezza a rispondere di tutti gli operatori testimoniata dalla capacità delle Scuole di Unicam nella distribuzione di tali prodotti. Nel settore dei detergenti, è da sottolineare la task force coordinata da docenti di chimica che sta testando la possibilità di produrre dei gel certificati ed efficaci. Solo pochissimi giorni dopo l'aperura del Covid Hospital di Camerino, l'ateneo ha fornito delle creme per mani, utilissime al personale sanitario.  Il rettore ha poi aggiunto che nei settori della Biologia, delle  tecnologie Veterinarie e della Farmaceutica, si sta  verificando la possibilità di costituire un gruppo interdisciplinare per affrontare con la giusta preparazione anche l'eventualità  di emergenze future. "Attività di ricerca dunque ma anche attenzione al tema della Terza  missione - ha detto il Rettore- : stiamo molto vicini alle scuole del territorio convinti che potranno riscontrarsi difficoltà per i futuri studenti universitari ed è per questo che ci stiamo mettendo a disposizione degli istituti superiori  per lo svolgimento di attività seminariali e labooratoriali. Già questo sabato- ha annunciato-  proveremo a farlo con un seminario che si rivolgerà ai Licei di Camerino.  Non stiamo erogando solo quello che siamo come università - ha sottolineato- ma lo stiamo discutendo con la scuola stessa". La comunicazione continua poi ad essere veicolata attraverso le conoscenze dei ricercatori Unicam, con l'obiettivo di fornire informazioni corrette e tanto più necessarie in periodo di fake news. L’ateneo sta dunque mandando avanti tutte le attività precedenti; ha subìto qualche piccolo rallentamento solo la parte dell'attività di ricerca e dei dottorati che continua comunque in altre modalità:  in molti casi infatti esperimenti in laboratori, ricerche  e progettazioni possono continuare anche da casa.
La parola è poi passata al Prorettore alla didattica Luciano Barboni il quale ha aggiunto dei dati che testimoniano l'impegno dell'ateneo in una fase così delicata. L'esperienza acquisita sul campo nel post-sisma ha permesso di affrontare al meglio l'emergenza attuale. "La modalità telematica è ora diventata esclusiva e lo sforzo dell'ateno è stato quello di collegare tutte le sedi. In questo momento si stanno svolgendo attività del secondo semestre e sono attivi 400 insegnamenti. A questi numeri si affiancano le attività di circa 350 sessioni di esame con la partecipazione oltre 3000 studenti. Alla prima sessione di laurea del 6 marzo  scorso se ne sono succedute tante altre : 100 gli studenti che hanno cnseguito il titolo e particolarmente affollata sarà come di consueto la seduta di aprile.  "Ci concentriamo a svolgere un lavoro da casa: circa il 70 per cento dei docenti riesce a farlo mentre un 30 per cento deve necessariamente raggiungere le sedi. Essendo l'Università di Camerino a prevalente carattere scientifico, moltissime sono attività laboratoriali per le quali si sta  lavorando affinchè si possano svolgere in maniera virtuale. Ce ne saranno di insostibuibili che stiamo verificando- ha affernato Barboni- e per le quali si è comunque pronti a lavorare in qualunque periodo dell’anno. Parallelamente alle attività didattiche, vengono svolte in modalità telematica anche le attività di sostegno e di orientamento per le scuole superiori.  Stiamo anche lavorando nel campo della mobilità  internazionale e abbiamo molti studenti che sono in atenei stranieri partner ed abbiamo emanato un decreto che permetta loro di svolgere esami anche nelle zone dove si trovino". Rimodulata anche l' attività di stage e tirocinio. Infine il prorettore ha fornito altri dati riferiti alle attività telematiche che si stanno svolgendo che evidenziano  sessioni di 2400 ore a settimana, mediamente seguite da oltre 30 studenti per ogni sessione, con il coinvolgimento di oltre 400 docenti e personale amministrativo. "Grazie agli studenti che hanno dimostrato comprensione, pazienza senso di responsabilità".
Di ridondanza che diventa resilienza ha parlato anche il Prorettore vicario Graziano Leoni, sottolineando il paradossale vantaggio venuto ad Unicam dall'aver già testato un'esperienza diventata indispensabile in una situazione come l'attuale. "L’emergenza ci ha però raggiunti in piena ricostruzione- ha dichiarato-  Avevamo cantieri che stavano andando avanti spediti" A tal proposito ha citato i cantieri del Centro di Ricerca di madonna delle Carceri, quello della  Croce rossa che si stava cercando di chiudere nella costruzione di nuovi alloggi per studenti per il mese di marzo per inaugurarlo  il 23 maggio prossimo, così come il nuovo Polo della chimica, Cantieri che dunque hanno subito per forza di cose un arresto.  " A questo blocco però Unicam risponde con la progettazione che sta continuando. "Siamo a buon punto con la progettazione del nuovo Studium Center che darà la possibilità di sistemare meglio i nostri studenti all'interno del Campus; stiamo consegnando i progetti esecutivi dell'a ristrutturazione e adeguamento funzionale di un'ala del Collegio Mattei, così come tutte le atività di progettazione che possono essere fatte lontano dal cantiere in maniera tale da poter mettervi mano non appena sarà possibile" Leoni ha anche preannunciato la predisposizione di un questionario utile a comprendere come abbia impattato l' evento Covid  sulla comunità e sulle attività per capire se potranno esservi delle attività  utili per il futuro. "Stavamo appunto  prevedendo un piano strategico con degli obiettivi e target che ora stiamo cercando di capire come rimodulare e comprendere ciò che potrà essere fatto  e i tempi che ci vorranno".
In collegamento da Pisa il DG Vincenzo Tedesco ha precisato che, anche dal punto di vista della struttura amministrativa dell'ateneo ci si è  mossi applicando le direttive governative e strategiche riferite al lavoro da casa . "Attualmente 190 unità di personale lavorano in smart working,  7  unità di personale in tele-lavoro; una ventina di dipendenti che stanno usufruendo di recuperi ferie e il resto del personale, in prevalenza tecnico, è chiamato invece a garantire alcuni servizi essenziali che vanno  dall’informatica alla cura e gestione degli animali di Veterinaria, alle attività di ricerca che vanno mantenute. Tre invece le unità di personale del cd.  "lavoro bianco" che prevede che si stia a casa, ugualmente retribuiti.
" Con la cabina di regia e col gruppo operativo, abbiamo subito informato  dal canale web di tutte le iniziative attive- ha detto Tedesco-  il che ha consentito di attrezzarci anche per l'eventualità di proroghe nei decreti e per l'evoluzione  delle situazioni in corso. Governare da lontano la macchina - ha aggiunto- vuol dire sacrificarsi un po’ ma il confronto con tutti è stato sempre mantenuto in modo tale da capire come andare avanti su tutti gli aspetti istituzionali di supporto. Stiamo comprando macchinari che permetteranno di svolgere atività di ricerca e, appena stanotte, abbiamo concluso un accordo con la Cina. L' attività ammnistrativa dunque non si ferma. Si parla di pro e contro lo smart working che nella situazione attuale vede il 70-80 per cento di tutte le PA coinvolte. Posso dire che siamo stati fortunati in quanto siamo tra le attività che non sono state chiuse per decreto, a differenza di altri colleghi le cui attività non possono continuare a svolgere il loro lavoro" .
Delle iniziative messe subito in campo dall'Università di Camerino a garanzia della salute degli studenti, ha poi parlato nel suo intervento il Prorettore agli Enti Andrea Spaterna.“ La grande attenzione che il nostro ateneo ha sempre dedicato agli studenti in tale contesto particolare si è tradotta inn tutta una serie di importanti precauzioni che hanno permesso di evitare e poi azzerare la presenza in aula. Misure stringenti e perentorie siono state adottate in tutte le strutture dell’ateneo e grazie ai rapporti instaurati con Erdis già prima dell'emergenza Covid, l'ateneo  ha potuto disporre di un presiudio sanitario con medico presente per 2 giorni a setiimana che nel caso specifico ha previsto una presenza telefonica continuativa per ogni esigenza di supporto a studenti. Un servizio  implementato anche con l’attivazione della mail curata dal prof Amenta e  finalizzato al supporto online continuativo a disposizione dei ragazzi. 
Il rapporto con l' ente regionale per il diritto allo Studio- ha continuato-  ha permesso di attenzionare ulteriori aspetti inerenti alla sicurezza e alle esigenze della popolazione studentesca. Ben prima dell'epidemia avevamo adottato norme stringenti per la sicurezza: rispetto delle distanze, divieto assoluto di far enrtrare estranei all’interno delle residenze, pasto da asporto serale e presto, per chi ne farrà richiesta , verrà anche attivato il nuovo servizio per pasto serale che verrà recapitato  direttamente a domicilio da operatori della risorazione locali. Di pochi giorni fa poi il decreto che riguarda gli studenti che , seppure già laureati,impossibilitati a far ritorno alle loro case, possano  mantenere l'alloggio a titolo gratuito e il servizio mensa. Nella gestione dell'emergenza coronavirus, - ha concluso- l' ateneo sta cercando di portare avanti anche una sorta di censimento di tutti i ricercatori che siano nella possibilità di continuare a portare avanti attività legate alle infezioni virali come il Covid-19". 
Prima di passare alle domande dei giornalisti, il rettore di Unicam Claudio Pettinari ha concluso la serie di interventi affermando il ruolo svolto dalle università in una fase così difficile  e tuttora critica, sottolineando la compattezza di tutti gli atenei. "Facciamo parte di una chat in cui sono rappresentate tutte le università italiane ed è da evidenziare un agire uniforme. Tutti abbiamo compreso della necessità di tenere un comportamento univoco ed omogeneo. Lo stesso è avvenuto tra rettori" . Il prof.Pettinari ha inoltre annunciato che l'Università di Camerino ha  deciso donare la somma di 10 mila euro all’ospedale di Camerino. Piuttosto che donare un macchinario che rischierebbe di essere un doppione, l'ateneo ha scelto di donare un contributo in denaro, augurandosi che venga speso per l'acquisto di qualcosa di assolutamente necessario per il Covid Hospital. "Vogliamo che la somma venga utilizzata per una struttura della quale  hanno bisogno i cittadini e anche i nostri studenti. Tutti stanno indicando il Covid Hospital come eccellenza e vogliamo che la struttura sia potenziata a servizio dell'intera comunità". 
C.C.


Circa 250 valvole stampate in 3D per trasformare maschere da snorkeling in respiratori per l'emergenza. E' il primo risultato ottenuto dalla Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria” di Unicam che ha prontamente rsiposto al progetto lanciato da IsInnova volto a far fronte alla scarsa dotazione negli ospedali di maschere per la terapia sub-intensiva, riadattando una maschera da snorkeling già in commercio e mettendo in rete il produttore delle maschere, i makers, i laboratori di prototipazione e le strutture sanitarie che ne hanno bisogno.
L’Università di Camerino non poteva non dare il proprio contributo di sostegno e collaborazione all’ importante progetto Easy-covid19, che si concretizza  nella produzione delle valvole necessarie per adattare a scopo sanitario le maschere da sub, trasformandole in un respiratore di emergenza da utilizzare nelle terapie intensive dei Covid-Hospital.
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Le stampanti 3D disponibili nel Laboratorio #Prototype della sede di Sant’Angelo Magno ad Ascoli Piceno, sono state subito messe in funzione e con il coordinamento dalla Regione Marche, è iniziata la produzione di circa 250 valvole, per l’equivalente numero di maschere che sono state donate dalla ditta produttrice. Saranno consegnate all'Ente regionale  per essere assemblate, testate e distribuite nei vari presidi provinciali marchigiani.
Responsabile del laboratorio #Prototype è il dott. Davide Paciotti in collaborazione con i colleghi Daniele Rossi, Alessandro Di Stefano, Jacopo Mascitti, Antonello Garaguso e Carlo Scartozzi.

"In questo momento di emergenza e smarrimento collettivo, - ha sottolineato Giuseppe Losco, Direttore della Scuola di Architettura e Design – crediamo che ognuno debba fare la propria parte, per quello che può. I dispositivi che stiamo realizzando ed il loro impiego sono naturalmente subordinati alla situazione di straordinaria emergenza in atto, ma anche noi abbiamo voluto comunque contribuire”.

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“Avendo a disposizione nel nostro laboratorio tutta la strumentazione ed i materiali necessari – ha affermato il dott. Davide Paciotti – sia io che i miei colleghi ci siamo subito attivati con il Direttore della Scuola per poter contribuire a questo importante progetto. Abbiamo cercato il modello più idoneo e più resistente e non appena abbiamo avuto l’ok del Rettore, che ringraziamo, abbiamo subito avviato la produzione. Con le nostre 4 stampanti 3D riusciamo a produrre circa 15-20 pezzi al giorno. Giovedì saremo in grado di consegnare le prime 40 valvole alla Regione Marche per testarle ed illustreremo come poterle “hackerare” prima di consegnarle ai presidi ospedalieri”.

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“Come Ateneo abbiamo ricevuto tanto – ha sottolineato il Rettore Unicam prof. Claudio Pettinari – ora è tempo di restituire in tutti i modi possibili e questo è uno di quelli. Sostengo da sempre che l’innovazione tecnologica che si produce nei laboratori universitari debba essere messa a disposizione del territorio, in ogni sua forma; questo è uno dei principi della Terza Missione degli Atenei e questa volta abbiamo voluto declinarla in una azione concreta a beneficio della collettività e della salute pubblica. Ringrazio il prof. Losco ed i colleghi designer ed architetti che si sono subito attivati per la messa in produzione delle valvole, utilizzando la moderna strumentazione a disposizione nei nostri laboratori”.
C.C.
Karina Zabrodina, ha ottenuto il secondo posto parimerito all'edizione 2020 del prestigioso premio internazionale “European Chapter Young Lawyers Award”. Un riconoscimento di prestigio per la giovane dottoranda Unicam che vi ha partecipato nell’area “Civil Law and Constitutional Legality” con la supervisione della prof.ssa Lucia Ruggeri della Scuola di Giurisprudenza.
Al premio promosso da IAFL- International Academy of Family Lawyers. la dott.ssa Zabrodina ha partecipato con un saggio dedicato alla nuova regolamentazione europea in materia di regimi patrimoniali per le coppie cross border, tema che ha avuto modo di sviluppare all'interno del progetto europeo PSEFS- Personalized Solutions in European Family and Succession Law, di cui Unicam è coordinatore.
Si tratta di un brillante risultato ottenuto per la prima volta da un giovane ricercatore di Unicam. Oltre al premio in denaro, la dott.ssa Zabrodina avrebbe dovuto partecipare come ospite al congresso 2020 dello IAFL che però, a causa dell’emergenza sanitaria da coronavirus, è stato posticipato a data da definire.
c.c.
All'Università di Camerino, cambia la modalità di apertura al pubblico del Polo degli Studenti, in attuazione delle misure cautelari indicate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. 
In tutte le sedi Unicam, i Servizi agli Studenti, la Mobilità Internazionale e le Segreterie Studenti, oltre a rispondere sia telefonicamente che per mail alle esigenze dell’utenza  hanno attivato una stanza webex per avere un collegamento diretto con gli studenti in videoconferenza.
In qualsiasi momento e senza problemi, gli studenti possono collegarsi nella piattaforma on line e interagire con gli operatori come se fossero in presenza.

Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle ore 13.00, fino a nuova disposizione. Oltre che al telefono o per posta elettronica, le colleghe ed i colleghi del Polo degli Studenti saranno quindi raggiungibili per informazioni e chiarimenti, anche tramite la piattaforma Webex, per un contatto più diretto, seppur virtuale!

Tutti i riferimenti telefonici, mail e webex sono disponibili nella pagina web Unicam-Comunica, raggiungibile dal sito web di Ateneo www.unicam.it


Riservato alle richieste ed alle esigenze degli studenti Unicam che si trovano in mobilità Erasmus, è stato inoltre attivato un nuovo account Skype, con il nome utente UnicamErasmus, per avere un contatto più veloce ed immediato con i nostri studenti all’estero.
c.c.
Lauree in modalità telematica, al Polo di Medicina Veterinaria della Scuola di Bioscienze di Unicam con sede a Matelica.

Nella giornata di oggi, 24 laureande e laureandi, collegati da casa o dai loro alloggi, da molte regioni d'Italia, hanno discusso le loro tesi per il corso di laurea magistrale a in Medicina Veterinaria e per i corsi di laurea in Sicurezza delle Produzioni Zootecniche e Valorizzazione delle Tipicità Alimentari di Origine Animale ed in Sicurezza delle produzioni animali.

Le tre Commissioni appositamente costituite hanno ascoltato le relazioni ed al termine li hanno proclamati dottoresse e dottori.
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Dall’altra parte dello schermo, grande gioia  per i neo-dottori,  festeggiati dai parenti più stretti ma anche da Unicam, che ha voluto far sentire la sua vicinanza, recapitando loro una lettera di felicitazioni ed un kit per festeggiare, comprendente il tocco, palloncini bio, coriandoli con semi di fiori da piantare, medaglia, tutto “griffato” Unicam" e rigorosamente riciclabile, in linea con la filosofia di "festeggiamenti sostenibili" dell'ateneo. 

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“In questo difficile momento che non solo l’intero nostro Paese, ma tutto il mondo sta attraversando, - ha sottolineato il Rettore Unicam prof. Claudio Pettinari – vogliamo che i nostri ragazzi sentano l’abbraccio di Unicam, dei suoi docenti, del suo personale tecnico amministrativo, dei colleghi studenti. Siamo insieme: distanti, certo, ma uniti. Li abbiamo visti arrivare ragazze e ragazzi, pieni di speranza e voglia di apprendere e li salutiamo ora donne e uomini pronti per affrontare il loro futuro. Sono sicuro che, seppur senza tutti i festeggiamenti desiderati, questa giornata rimarrà comunque nel loro cuore una delle più belle ed emozionanti. Li aspetto tutti, insieme a tutti i collegati laureati nel corso dell’anno accademico, alla Festa della Laurea, che ogni anno Unicam organizza nel mese di settembre, per salutarli, stringere loro la mano ed abbracciarli. Come dice il nostro Presidente del Consiglio, “restiamo distanti oggi, per abbracciarci più forte domani”.
C.C.

Un terremoto nel terremoto? Di certo, la “zona rossa” generalizzzata si abbatte come una scure sulle speranze di ripresa delle comunità terremotate. Le misure che riguardano l'emergenza del coronavirus vengono ovunque applicate e anche l’invito a restare a casa sembra essere rispettato, ma nelle zone colpite dal sisma la preoccupazione più forte è che si allontanino sempre di più le prospettive di ripresa.  
 Una nuova dura prova per sindaci, rappresentanti di istituzioni, e imprenditori che oltre alle energie, sin dall'immediato dopo sisma hanno messo in campo anche risorse importanti per cercare di riemergere dai 4 anni che attendono l'avvio della ricostruzione.  E la decione di riconvertire l'ospedale di Camerino a struttura riservata ai pazienti affetti da coronavirus, ha portato con sè nuove preoccupazioni, accentuando il disorientamento delle comunità. 
In prima linea nel fronteggiare con caparbietà la nuova emergenza,  è l'Università di Camerino che con lo slogan “Unicam sta con te, ma tu stai a casa
sintetizza la campagna di formazione e informazione in atto, sottolineando ancora una volta il lavoro che l’ateneo mette in campo per garantire agli studenti lezioni, esami, lauree in videoconferenza, invitandoli nel contempo a comportamenti responsabili e al rispetto delle regole. Pronta la reazione su tutti i fronti da parte della prima industria dell'entroterra, chiamata come tutti a tenere testa ad una criticità che tuttavia, rischia di annebbiare gli sforzi e le iniziative coraggiose intraprese nel corso degli ultimi e difficilissimi anni.

“ Non ci voleva- afferma il rettore di Unicam Claudio Pettinari- ’Non ci voleva, perché sono passati poco più di 3 anni da un qualcosa che ha già cambiato profondamente le nostre vite. Eravamo proprio nel momento più importante per cercare di rilanciare al meglio il nostro Ateneo, chiudendo un percorso di attivazione di nuovi corsi, completando la costruzione di nuove strutture, mettendo a disposizione servizi di qualità ai nostri studenti e di nuovo ci troviamo a dover fronteggiare un duro colpo. Ne subiamo noi, ne subisce l’intera comunità nazionale ed è un colpo che avrà probabilmente delle conseguenze gravi sull'economia nel nostro Paese. Come ateneo - continua il rettore - siamo stati abbastanza pronti a reagire, proprio perché venivamo dall’esperienza del sisma, pertanto siamo stati in grado di ripartire subito con riunioni, lezioni telematiche ed esami, addirittura li stiamo conducendo per via telematica. Posso dire che solo fra ieri mattina e il pomeriggio precedente, abbiamo avuto più di 570 sessioni  con oltre 3500 studenti collegati. Si pensi che ad una sessione chat che abbiamo fatto con con gli studenti per informarli della situazione, hanno partecipato globalmente 476 studenti collegati in diretta con rettore e prorettore. Tutte le nostre attività stanno continuando, chiaramente per quel che possono, attraverso le modalità telematiche; i nostri uffici sono tutti al lavoro  e ci tengo a ringraziare l'intero personale tecnico-amministrativo e in primis il personale docente per l'incredibile sforzo che sta facendo. Abbiamo messo in atto alcune strategie quali quelle dello Smart Working, del lavoro agile da casa, affinchè possa essere efficace ai fini della produttività dell'Ateneo che non vogliamo assolutamente far diminuire.
I nostri cantieri stanno andando avanti- prosegue Pettinari-; siamo un po' preoccupati per le forniture di materiali che risentono dì produzioni che non sono del nostro territorio, ma comunque stiamo andando avanti e contiamo di mantenere quelle che erano le programmazioni che avevamo definito qualche mese fa.
Sono quei cantieri che quando li guardiamo ci danno la speranza in un futuro migliore. E ci teniamo molto alla salvaguardia della salute della nostra popolazione studentesca: abbiamo tanti studenti internazionali che purtroppo quando arrivano non hanno la possibilità di usufruire di un medico generale di famiglia e che molto spesso utilizzavano le strutture sanitarie di eccellenza presenti sul territorio, ed è chiaro che la creazione dell'ospedale Covid a Camerino ha cambiato le carte in tavola. Continuiamo comunque ad essere una popolazione fragile che risentirà sicuramente in maniera forte di questa decisione che io spero vivamente sia stata ben valutata, ben vagliata e ben considerata e che alla fine, quella che la Regione ha presa, sia stata la decisione migliore perché se così non fosse, allora sarei davvero molto molto preoccupato. Da parte mia- precisa il rettore- auspico che quanto prima si salvino vite e si ritorni alla normalità. Auspico che si possa riavere quella struttura ospedaliera a pieno regime; ne abbiamo bisogno come Ateneo, ne abbiamo bisogno sia per promuoverci sia per garantire la sanità e la salute di tutti i nostri studenti e di tutti gli abitanti. E dato che è stato scelto il presidio sanitario di Camerino, perchè è stato detto che quella struttura era l'unica idonea, spero che vi sia un rafforzamento di quella struttura: se quella è l'unica struttura idonea, è su quella che domani si deve puntare per garantire a questo territorio un servizio di qualità, altrimenti, se come  qualcun altro paventa lo hanno considerato un luogo dove semplicemente appoggiare per il momento dei malati gravi, allora le preoccupazioni e le nostre attenzioni saranno chiaramente forti. Noi dobbiamo far rinascere questo territorio: c’è necessità di portarci lavoro, di prospettare sviluppo e garanzie per il futuro dei nostri ragazzi, di portarci nuove attività e nuove giovani famiglie e, le giovani famiglie arriveranno esclusivamente se tutti i servizi saranno loro garantiti".

Parole quelle del rettore dell'Università di Camerino che fanno capire quante nubi nuove si addensino su un vasto territorio già profondamente ferito. Il tempo sospeso sembra allungarsi e c'è il rischio che cadano i timidissimi appigli di speranza ai quali le popolazioni si sono aggrappate per sfuggire al virus della disperazione. E la percezione dei timori e del disorientamento, non può che essere più sensibile in chi ha dalla sua, una responsabilità su un numero elevatissimo di persone. Lo stesso rettore  Claudio Pettinari, fa notare che su decisioni dalle notevoli ricadute, sarebbe auspicabile un maggiore coinvolgimento e una maggiore preventiva consultazione

"Lo dico da tempo-  sottolinea il rettore Pettinari- In tutta la società, dalla politica alla comunità stessa, trovo con troppa frequenza il non ascolto. Nella mia persona non c'è un ente territoriale,  ma in questo momento sono un soggetto che, tra studenti dei corsi di laurea e studenti del PF24, master e dottorandi, eroga servizi a circa 9500 persone e dà lavoro a circa 1500 persone. Credo pertanto di avere la dignità e le dimensioni di qualche grande comune di questo territorio, eppure accade molto spesso che io non venga chiamato a deciderne le sorti. Le persone non si rendono conto di quanto sia importante una struttura come l'Università di Camerino e di quanto sia fondamentale fare gruppo ed essere coesi.  Bisogna assolutamente capire che noi che siamo qua e lo facciamo anche per una missione che sentiamo dentro perché avremmo potuto tranquillamente svolgere altri lavori, ed è giusto che sulle decisioni pubbliche d'impatto, veniamo contattati per avere da noi qualche indicazione qualche suggerimento qualche consiglio che con i nostri tecnici, credo che spesso siamo stati in grado di fornire al meglio”.
c.c.

All’Università di Camerino la laurea è online. Nonostante l’emergenza Coronavirus, infatti, non si fermano le sedute di laurea. Così, attraverso il sistema di videoconferenza Cisco Webex attivato da Unicam per far fronte alle difficoltà causate dal sisma del 2016, 26 studenti dei corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Farmacia e in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, hanno sostenuto l’esame di laurea.

All’avvio della seduta ha voluto essere presente anche il Rettore Claudio Pettinari, unitamente al Prorettore vicario Graziano Leoni, al Prorettore alla Didattica Luciano Barboni e al Direttore Generale Vincenzo Tedesco.

“In pochissimo tempo, grazie all’ausilio delle infrastrutture informatiche che già Unicam ha in dotazione – ha sottolineato il Rettore Pettinari - siamo riusciti a dare alle nostre studentesse ed ai nostri studenti l’opportunità di conseguire il titolo di studio, senza dover aspettare ancora e creare ulteriori disagi. Chiedo a tutti loro di interpretare questo periodo come una diversa modalità di usufruire dei servizi e delle attività didattiche che Unicam non ha mai smesso di erogare: la salute, il benessere e la formazione delle nostre studentesse e dei nostri studenti sono la nostra priorità, sempre. Voi siete il presente del nostro futuro: proseguiamo insieme a lavorare, affinché possa essere bellissimo. E sarà così”.



Da lunedì 9 marzo e fino al 15 marzo, laddove calendarizzate, le lezioni per tutti i corsi di laurea di tutte le sedi dell’Ateneo saranno svolte esclusivamente in modalità telematica. Le lezioni torneranno ad essere in presenza non appena le Istituzioni preposte lo consentiranno, fermo restando l’utilizzo costante della piattaforma telematica a beneficio degli studenti che non possono partecipare alle lezioni.

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