Il Premio Nobel per la Medicina Jules Alphonse Nicolas Hoffmann riceverà la laurea honoris causa in “Biological Sciences” dall' Università di Camerino .

La cerimonia di conferimento è prevista per  mercoledì 11 settembre presso la sala convegni del Rettorato  alle ore 11.30; a tenere la laudatio sarà il l prof. Guido Favia, direttore della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria.

Immunologo francese, di origine lussemburghese, il prof. Hoffmann è direttore di ricerca e membro del consiglio di amministrazione del CNRS, Centre National de la Recherche Scientifique. Dal 2006 al 2008 è stato Presidente dell'Académie des sciences de l'Institut de France. Nel 2011 ha vinto, insieme a Bruce Beutler e Ralph Steinman, il Premio Nobel per la Medicina per le scoperte sui meccanismi di attivazione dell’immunità innata.


Il prof. Hoffmann ha inoltre accettato di far parte dell’Advisory Board di Unicam, gruppo di lavoro volontario di consultazione e di supporto alla governance di Ateneo fortemente voluto dal Rettore Claudio Pettinari.

cc- da comunicato Unicam
A Unicam, ai nastri di partenza la dodicesima edizione della Scuola internazionale di Chimica Organometallica ISOC, diretta dal prof. Claudio Pettinari, rettore dell'Università di Camerino.
Nuove direzioni e prospettive della Chimica organometallica, tema centrale di ISOC 2019, al via questo sabato 31 agosto dall'Auditorium Benedetto XIII, forte dei positivi riscontri delle passate edizioni  che in 12 anni hanno visto riunire a Camerino oltre 260 speakers e più di 1400 partecipanti.
Come evidenziato dal prof. Claudio Pettinari, rettore e responsabile della Scuola,  non è un caso che alcuni degli studenti che l'hanno frequentata nei primi anni, si siano ritrovati a ricoprire il ruolo di docenti delle ultime edizioni e siano ora degli eccellenti ricercatori.

A livello europeo, la Isoc è la più importante Scuola di chimica organometallica; a confermarne l'assoluto valore sono la sua organizzazione sotto l'egida della EuCheMS, associazione Europea per la Chimica e le Scienze Molecolari e del gruppo inerdisciplinare di Chimica organica della Società Chimica Italiana.
Cinque le giornate dell'evento che, dal 31 agosto al 4 settembre, si avvale di un elevato numero di partecipanti da tutta Europa e della presenza di 14 speakers di altissimo valore scientifico, nei settori farmaceutico, della Biomedica, della catalisi industriale e della chimica ambientale.
Partendo dai principi fondamentali della chimica organometallica, l'edizione di quest'anno approderà al loro utilizzo nelle nuove applicazioni.
"Un focus particolare - spiega il prof Claudio Pettinari- sarà incentrato sul ruolo della chimica organometallica nel trovare soluzioni a molte delle principali sfide sociali del ventunesimo secolo: dallo sviluppo di soluzioni energetiche sostenibili dei processi industriali alla salvaguardia ambientale, dalla sintesi di terapie efficaci alla produzione di nuovi materiali innovativi quali nuovi polimeri o nanomateriali, dalla realizzazione di materie prime industriali, alla bonifica ambientale. La Chimica Inorganica è una disciplina vitale, in continuo divenire, ricca di sfide intellettuali che appassionano migliaia di giovani ricercatori in tutto il mondo". 

Numerosi i giovani coinvolti nelle giornate camerti, la cui partecipazione avviene anche beneficiando di Borse di studio rese possibili dal supporto di aziende sponsor dell'evento quali  ICA di Civitanova Marche, Roche e TECHPOL di Morro d'Alba.
Motivo di orgoglio per l'ateneo di Camerino, sapere che un' importante rivista accademica come l' European Journal of Inorganic Chemistry, dedicherà all'iniziativa un numero speciale che tra l'altro, riporterà i principali risultati ottenuti dalla chimica oraganometallica nell'ultimo decennio.
c.c

25 borse di studio dell’importo di 1000 euro ciascuna, per gli studenti meritevoli iscritti al primo anno di uno dei corsi di laurea magistrale attivati presso la Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam. Le mette a disposizione l’azienda EOS SpA, guidata dal dott. Stefano Maccagnani che da anni sostiene l’Università di Camerino e che collabora con l’Ateneo su progetti legati alla mobilità sostenibilie.

In particolare, le borse di studio saranno così suddivise: 5 per il corso di laurea magistrale in Computer Sciences, 5 per il corso di laurea magistrale in Chemistry and Advanced Chemical Methodologies, 5 per il corso di laurea magistrale in Geoenvironmental Resources and Risks, 5 per il corso di laurea magistrale in Physics, 5 per il corso di laurea magistrale in Mathematics and Application.

Pettinari A laquila
“Abbiamo sempre mantenuto alti – sottolinea il Rettore Claudio Pettinari – sia l’attenzione alle esigenze e alle necessità degli studenti che l’impegno a premiarli ed aiutarli a raggiungere i loro obiettivi, attraverso l’erogazione di borse di studio e di agevolazioni. Per il nuovo anno accademico abbiamo, inoltre, aumentato il numero di borse di studio a disposizione degli studenti, in particolare di quelli più meritevoli 
Ringrazio il dott. Maccagnani e l’azienda EOS SpA – prosegue il Rettore – per il sostegno costante al nostro Ateneo ed ai nostri studenti, per aver creduto nei nostri ricercatori e nei nostri studenti e per averne voluto valorizzare le eccellenze, investendo sia su attività e progetti di ricerca sia sul futuro dei nostri studenti”.

Le domande per le borse di studio messe a disposizione da EOS SpA dovranno essere presentate entro il prossimo 5 novembre.
Il bando e tutte le informazioni sono disponibili nel sito
www.unicam.it – sezione Bandi
Il prof. Michele Talia, docente della Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria” dell’Università di Camerino, è stato nominato Presidente dell’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU), il più importante e prestigioso centro studi di edilizia, di pianificazione territoriale e urbanistica e di protezione dell'ambiente

Il prof. Talia è professore ordinario di Urbanistica ed è referente del curriculum di Urbanistica del Dottorato di Ricerca in Architettura e Design.
In precedenza ha svolto attività di ricerca presso il 
Centre for Environmental Studies di Londra e il Dipartimento di Pianificazione dell’Università di Roma La Sapienza. Iscrittosi all’Inu subito dopo la laurea, è stato Presidente dell’Inu Lazio dal 1997 al 2006 e membro della Giunta Esecutiva dell’Istituto dal 2007 al 2011. 
L’attività svolta in campo urbanistico come ricercatore e docente ha riguardato una pluralità di tematiche generali e di questioni specifiche, che spaziano dalle trasformazioni delle metropoli europee alla evoluzione degli strumenti della pianificazione strategica, e dalle prospettive di applicazione della rigenerazione urbana allo studio dei fenomeni socio – economici e spaziali associati all’aumento della polarizzazione della ricchezza.
Membro del Comitato Scientifico di 
Urbanistica, è autore o coautore di numerose monografie – tra cui La metropoli e il piano (1990), La pianificazione del territorio (2003), Fondamenti di governo del territorio (2009) e La rigenerazione urbana alla prova (2015) – e ha pubblicato oltre 200 saggi ed articoli in volumi e riviste scientifiche italiane e straniere.


“Sono estremamente soddisfatto – ha dichiarato il prof. Talia – per questo nomina, che rappresenta non soltanto una gratificazione personale, ma anche un importante riconoscimento per l’intera comunità universitaria. Si tratta di una carica importante ed impegnativa e nel corso del mandato è mia intenzione avviare una serie di attività ed iniziative volte a riportare l’urbanistica al centro delle principali sfide che il Paese sarà chiamato ad affrontare nei prossimi anni”.


“Questa nomina – ha sottolineato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – unitamente a quella del prof. Favia di poco tempo fa, ci riempie di orgoglio perché rappresenta anche un importante riconoscimento della qualità e dell’eccellenza della ricerca e dei ricercatori del nostro Ateneo”.



A Camerino, pubblico numeroso nella piazza del Sottocorte village per una serata che ha abbinato con successo il gusto della tradizione gastronomica locale, l’informazione su temi scientifici e il brillante avvio dell’iniziativa “Il Jazz italiano per le terre del sisma”, quest’anno in edizione rinnovata e ancora più solidale nei confronti dei centri più duramente colpiti dal terremoto.
Inaugurata dall'inno alla tradizione dei vincisgrassi, grazie alla conferenza organizzata dal Museo delle Scienze di Unicam in collaborazione con l’amministrazione comunale e il patrocinio del Consiglio regionale delle Marche, l’appuntamento di sabato ha offerto anche interessanti spunti di conoscenza e riflessione su eventi calamitosi che, purtroppo da secoli, interessano le nostre montagne.
Nella triste ricorrenza del terzo anniversario dall’inizio della sequenza sismica che nel 2016 ha duramente colpito il territorio dell’Appennino, su input della governance dell’ateneo, gli esperti del Museo delle Scienze dell’università di Camerino hanno messo insieme più informazioni con l'intento di aumentare la coesione e la coscienza cittadina, su tematiche scientifiche di primaria importanza.
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Introdotta dal direttore del Sistema Museale di Ateneo Gilberto Pambianchi, la conferenza è proseguita con i saluti del rettore di Unicam prof. Claudio Pettinari, del sindaco di Camerino Sandro Sborgia e del Capo Gabinetto della Presidenza del Consiglio Regionale delle Marche Daniele Salvi.
Divisa in tre passaggi, l’esposizione a cura del dott. Giuseppe Crocetti, geologo del Museo delle Scienze di Unicam, ha anzitutto attraversato una serie di eventi sismici, avvenuti nel nostro Appennino tra il 1200 e il 1700.
Si è così potuto apprendere di terremoti, in alcuni periodi raggruppatisi nel tempo, come di grandi eventi sismici di frequente preceduti da sciami o da scosse minori. Nel viaggio tra disastri antichi e recenti riferito alle zone appenniniche, il geologo ha spiegato di una storia sismica ricca di episodi che talvolta si sono concentrati nel tempo; confortante è stato sapere che, seppur messe a dura prova, le popolazioni che ci hanno preceduto hanno sempre trovato il modo di superare le avversità.
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"Se la sismologia storica aiuta a capire meglio quello che è accaduto-ha sottolineato Giuseppe Crocetti-l’unico modo per difenderci è costruire in modo sicuro e soprattutto non dimenticare di farlo".
Ultimo passaggio della conferenza, particolarmente apprezzato dal pubblico, la proiezione del corto metraggioCamerino città aperta”, con l’intento di offrire a tutti la possibilità di una passeggiata all’interno della ‘zona rossa’ della città ducale, preclusa dal dopo sisma a coloro che non risiedono in centro storico. Liberati in pochi minuti gli spazi, la piazza del Sottocorte Village è stata riempita dall’energia della P Funking Band che con la sua trascinante e coinvolgente ‘Street Parade” ha inaugurato la prima tappa dell’evento “Il jazz italiano per le terre del sisma”. IMG 20190824 230557
Dopo il successo delle passate edizioni, la novità è quest'anno rappresentata dalla Marcia solidale. Il cammino a passo lento è
già partito questa mattina dal piazzale Oberdan di Camerino, per raggiungere la prima tappa di Fiastra e, nell'arco di sette giorni, tutte le successive fino a L’Aquila il 31 Agosto. L’idea di fondo è quella di un percorso di musica e trekking, un viaggio a piedi alla scoperta dell’entroterra di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo, per esprimere solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma, sostenere la micro-economia locale e, uniti dalla passione e dall’amore per il linguaggio universale della musica, mantenere alta l’attenzione su quello che è accaduto.
“Sette giorni di cammino costellato di altrettante tappe, ognuna delle quali prevede un concerto gratuito in magnifiche location - ricorda
Daniele Massimi di Musicamdo- Sette i comuni coinvolti: Camerino, Fiastra, Ussita, Castelluccio di Norcia, Norcia, Amatrice, Accumoli e L’aquila. Attraversati dal cammino e coinvolti nel progetto di rete sono due Parchi nazionali e quattro regioni. Oltre sessanta le iscrizioni di persone provenienti da ogni parte d’Italia che hanno deciso di incamminarsi in questo progetto solidale che permette la conoscenza di posti naturali bellissimi, lasciando passo dopo passo anche una piccola economia, utile a risollevare queste terre ferite”.
C.C.
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Importante scoperta targata Unicam: il dott. Giovanni Caprioli, ricercatore presso la Scuola del Farmaco e dei Prodotti della Salute e il dott. Massimo Ricciutelli, responsabile del laboratorio HPLC-MS dell’Università di Camerino, hanno identificato e quantificato due nuove molecole nel vino, l’acido 3-isopropil malico e l’acido 2-isopropil malico.

Le due sostanze sono derivati dell’acido malico, acido organico bicarbossilico presente in alte concentrazioni nel vino e responsabile del gusto e dell’aroma, oltre ad essere un composto base della fermentazione malo-lattica. Due molecole  che potrebbero essere estremamente interessanti sotto diversi punti di vista, in considerazione del fatto che sono state identificate in diversi campioni di vini rossi e bianchi a concentrazioni molto elevate, 30 mg/L litro nei vini rossi e 20 mg/L nei vini bianchi, grazie alla moderna tecnologie della spettrometria di massa ad alta risoluzione, che consente di misurare con alta accuratezza il peso molecolare delle sostanze.

La ricerca, frutto della collaborazione tra i ricercatori Unicam e quelli dell’Università di Urbino e dell’Istituto zooprofilattico Sperimentale di Umbria e Marche, è stata pubblicata dalla prestigiosa rivista scientifica internazionale “Food Chemistry”, rivista top del settore della chimica degli alimenti.



“Siamo estremamente soddisfatti - affermano Caprioli e Ricciutelli - di questa scoperta importante così come della recente pubblicazione del lavoro di ricerca in una delle più prestigiose riviste internazionali del settore. La prospettiva futura è ora quella di aumentare i dati disponibili sul contenuto delle due molecole appena identificate, valutando se questi livelli possano essere correlati all'anno di produzione e quindi all’invecchiamento del vino, al colore, alla varietà, e se queste possano impattare sul gusto e sull’aroma del vino stesso. C’è ancora molto da fare e anni di ricerca di fronte a noi su questa tematica e su queste molecole; siamo comunque molto orgogliosi che questa scoperta sia frutto della proficua collaborazione tra team di ricerca di due Atenei, Camerino e Urbino, e dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale di Marche e Umbria”.

La Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Camerino, visto il successo di iscritti e di consensi ottenuti con il corso di laurea triennale Scienze Sociali per gli enti non profit e la cooperazione internazionale, attiva il percorso di laurea magistrale in “Gestione dei fenomeni migratori e politiche di integrazione nell’Unione Europea”.

Il corso di laurea magistrale è volto a formare professionalità giuridico, economico e sociali atte a svolgere funzioni di coordinamento e di gestione del fenomeno migratorio nel rispetto dei valori e dei principi dell’unione europea. Nel percorso magistrale verranno approfonditi gli aspetti di competenza nazionale e del buon funzionamento della politica dell’Unione Europea.

Al termine degli studi, il laureato sarà in grado di esercitare attività e funzioni dirigenziali e di elevata responsabilità negli enti, attivi a livello nazionale ed internazionale, che offrono servizi all’integrazione, all’accoglienza e alla sicurezza, così come in prefetture, commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale, in tavoli tecnici, o in enti/organizzazioni sovranazionali come l’Unione Europea, il Consiglio d’Europa, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, l’Agenzia delle Nazioni Unite.


A fianco al percorso magistrale verranno organizzati eventi, convegni, corsi di formazione professionale nell’ambito dei fenomeni migratori per dare agli iscritti al corso un approccio anche pragmatico dei fenomeni che stiamo vivendo in questo periodo storico, ma che fanno parte della storia e dell’evoluzione sociale e culturale dell’umanità.



Tutte le informazioni sono disponibili nel sito della Scuola di Giurisprudenza di Unicam www.unicam.it/juris
Procedono a Camerino i lavori per la realizzazione del nuovo Centro di Ricerca CRU dell’università di Camerino il cui progetto si deve interamente ai docenti della Scuola di Architettura e design “ E. Vittoria” di Unicam.
Nella zona di  Madonna delle Carceri, alle complesse  opere di scavo e movimentazione terra avviate già da qualche tempo, in questi giorni si aggiunge l'arrivo delle betoniere per i lavori di gettata. Imponente tutta la macchina operativa di maestranze e mezzi, considerati i 6500 metri quadrati dell’area che verrà occupata dalla struttura.
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L'edificio, cofinanziato dalla Regione Marche tramite fondi della Protezione Civile,una volta realizzato ospiterà 44 laboratori di ricerca e altrettanti uffici, sale studio e un’aula per conferenze. All’interno del nuovo polo internazionale per la ricerca e l’innovazione, la cui struttura sarà isolata sismicamente per garantire un elevatissimo livello di protezione dei laboratori in considerazione delle delicate attività che vi si svolgeranno, la  collaborazione già avviata tra Unicam e CNR, ISPRA, INFN, renderà possibile la promozione di progetti di ricerca in ambito europeo.
“ Una struttura che abbiamo desiderato con tutto l’animo, già immediatamente dopo gli eventi sismici del 2016- dichiara il rettore Claudio Pettinari-. Permetterà a tanti nostri studiosi di continuare a fare quella ricerca d’eccellenza che oggi ci ha premiati con risultati di livello europeo e,ampiamente dimostrati nell’ultimo periodo”.

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Soluzioni nel campo dei nuovi materiali, dell’agroalimentare, della salute e benessere, dell’edilizia sostenibile, del recupero e della valorizzazione dei beni culturali, attenzione sulle evoluzioni dello scenario mondiale nell’ambito delle smart cities, i temi di riferimento delle ricerche avanzate.

C.C. 

Questa mattina il taglio del nastro alla nuova Biblioteca giuridica dell'università di Camerino.  Quaranta postazioni in più per lo studio degli studenti e ben 40mila testi da consultare.
Tanta la soddisfazione del magnifico rettore, Claudio Pettinari: "È stato un percorso lungo - ha detto - , inauguriamo uno spazio per tutto l’ateneo e per la scuola di Giurisprudenza. L’Ateneo cresce se tutte le scuole crescono. Si deve camminare insieme in maniera condivisa. 
Abbiamo portato 40mila libri, coprendo tutte le aree della scuola di Giurisprudenza, con uno sguardo anche a quelle parti storiche che hanno reso importante la nostra scuola. Vogliamo vedere la biblioteca viva.
Abbiamo un patrimonio librario notevole che non può restare in quelle condizioni, anche quando comincerà la ricostruzione dovremo capire come fare. Cercheremo di fare il massimo come abbiamo fatto per questo lavoro".

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Felice Mercogliano, delegato del rettore per lo sviluppo e il coordinamento del sistema bibliotecario ha invece esposto l'idea di biblioteca affinchè sia di auspicio per quella dell'ateneo: "La  biblioteca è il luogo dove, nell’età giovane in cui tutto sembra possibile, si può trovare quello che non c’è altrove. Si può leggere senza il bisogno di un ritorno immediato, ma solo per una vera esigenza quotidiana".  
Non un traguardo, ma un punto di partenza per il Polo museale e bibliotecario dell'ateneo: "Come museo - ha detto Gilberto Pambianchi, direttore del Polo - stiamo portando avanti molte iniziative perché, anche non avendo più una sede, dobbiamo pensare ad un museo itinerante. Abbiamo acquistato il planetario, ci saranno novità importanti. Partecipo con emozione alla gioia della scuola di Giurisprudenza per questa apertura".

L'argomento sarà approfondito con foto ed interviste nell'edizione de L'Appennino Camerte della prossima settimana.

GS

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E’ dell’università di Camerino il nuovo Vice Direttore per il triennio 2018-2021 del CIRM-IMN, il Centro Interuniversitario di Ricerche sulla Malaria-Italian Malaria Network.
Guido Favia, direttore della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria dell’Università di Camerino, è stato eletto Vice Direttore del centro di ricerca finalizzato al potenziamento e al coordinamento degli studi che riguardano i principali aspetti della malattia, che vede la collaborazione tra ricercatori di diversi Atenei italiani e dell’Istituto Superiore di Sanità. L’Italian Malaria Network rappresenta in Italia il punto di riferimento per la ricerca sulla malaria.

Favia è un parassitologo e da molti anni è impegnato in attività di ricerca scientifica relative al controllo delle più pericolose malattie infettive che affliggono in particolare i paesi del terzo mondo, tra cui la malaria, zika e dengue.

“Sono estremamente soddisfatto – dice – per questo nomina, che rappresenta non soltanto una bella gratificazione personale, ma anche un importante riconoscimento della qualità e dell’eccellenza della ricerca e dei ricercatori di Unicam. Ringrazio l’Ateneo ancora una volta per le opportunità che offre ai propri ricercatori”.

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