Marco Tardelli e Valentina Vezzali. Questi sono stati gli ospiti d’onore dell’inaugurazione dell’Anna accademico scolastico sportivo del Cus di Camerino.
Fra gli invitati, anche Manuel Trebbi (28 anni di Pesaro), atleta paralimpico, e Annalisa Agamennoni, campionessa di tiro con l’arco di Belforte. Una mattinata di festa, stamattina a Camerino, per ricordare ai giovani che lo sport è anche cultura. Non solo divertimento ma anche un modo per apprendere tanti valori.
In apertura della manifestazione, presentata da Marco Moscatelli, alcune dimostrazioni degli studenti del liceo sportivo, poi gli interventi del presidente del Cus, Stefano Belardinelli, del rettore di Unicam, Claudio Pettinari e del sindaco Gianluca Pasqui.
“I giovani - ha affermato Tardelli - sono fondamentali per lo sport e spero diano un valore positivo allo sport. All’inizio lo si fa per divertimento ma poi può diventare qualcosa di più ed è utile per imparare degli importanti valori”.
Valentina Vezzali è partita proprio dal Cus di Camerino con la sua brillante carriera sportiva, gareggiando sia in occasione dei campionati italiani universitari sia per le Universiadi di Pechino nel 2001: “Ho provato emozioni davvero uniche, sono felicissima che nelle Marche abbiamo delle eccellenze che ci permettono di poterci affermare anche a livello internazionale”. Ma lo sport e cultura vanno di pari passo: “L’università è un momento importante - afferma - nella crescita delle persone. La cultura è fondamentale oggi più che mai, perché ci permette di poterci confrontare col mondo intero. Ai ragazzi dico che è un percorso che va portato a compimento nel migliore dei modi perché li renderà sicuramente cittadini più consapevoli”.
Vezzali, Tardelli, Trebbi e Agamennoni intervistati da un giornalista d’eccezione, Guido Vaciago di Tuttosport.
Trebbi collaborerà con il Cus ad un progetto che riguarderà lo sport per atleti disabili.
“Lo sport - ha commentato il rettore - è elemento aggregante, fondamentale per tenere unite le comunità, per dare valori positivi ai giovani. È quello che stiamo cercando di dimostrare e che continueremo a fare. Siamo convinti che ogni sport può far crescere i ragazzi meglio, con valori sani e una predisposizione a mettersi in gioco, a lottare e a ottenere risultati importanti”.
Orgoglioso il presidente del Cus Belardinelli per i risultati ottenuti dagli studenti e per il clima di inclusione e apertura che il Cus favorisce. Poi ha annunciato l’avvio del progetto dedicato allo sport paralimpico: “non so se i tanti successi ottenuti li abbiamo raggiunti solo per meriti o se anche costretti dagli eventi. Viviamo in un territorio bello ma non certo facile ma abbiamo dalla nostra questo centro sportivo. Grazie ad una politica dell’università molto all’avanguardia che considera parimenti sport e ricerca scientifica”.
g.g.
(GUIDO VACIAGO COL RETTORE PETTINARI)
(MANUEL TREBBI E IL RETTORE PETTINARI)
(VALENTINA VEZZALI E PETTINARI)
(ANNALISA AGAMENNONI)
(MARCO TARDELLI e IL SINDACO PASQUI)
Consegna dei diplomi ai Licei di Camerino e anche ai primi diplomati del liceo sportivo. Un obiettivo sognato dal dirigente scolastico Francesco Rosati.
“È una grandissima soddisfazione - ha affermato - siamo giunti al traguardo tanto ambito, i ragazzi continuano a darci soddisfazione. Molti di loro al termine del percorso liceale si sono iscritti a scienze motorie, altri hanno scelto le facoltà più svariate, sia scientifiche che umanistiche, il che significa che la preparazione che offriamo è completa, di altissimo livello e utile per qualsiasi sfida del futuro”.
La scuola non è sola, ma insieme al Cus, alla Contram, al Comune e a Unicam, si è formata una grande famiglia: “Sei anni fa - aggiunge - abbiamo stretto una sorta di patto d’acciaio per ottenere questo nuovo indirizzo che è molto serio, complesso, con una fortissima connotazione scientifica e un’apertura verso lo sport e le professioni collegate allo sport”. Stamattina è stato conferito anche il Premio Gatti, a cui il dirigente scolastico Rosati tiene particolarmente e che prende il nome da Alessandra Gatti. Era una studentessa del liceo scientifico scomparsa prematuramente e alla quale i genitori hanno dedicato una borsa di studio che viene messa a disposizione di studenti meritevoli.
Ma Camerino si conferma anche una città per i giovani, a portata di studente.
A pensarlo è Claudio Pettinari, rettore dell’Università di Camerino: “Credo sia una città che deve ripartire dai giovani costruendo su di loro il suo futuro. I licei sono una grande scuola, importante, dove i ragazzi vengono ben preparati sia per affrontare gli studi universitari a testa alta, con le idee chiare e tanta passione, sia per il mondo del lavoro. Ho invitato gli studenti a capire come senza il loro supporto questo territorio ferito potrebbe non farcela. Abbiamo bisogno del loro contributo - prosegue - per restituire a questo territorio, continuando a essere radicati qui ma aperti al mondo, quella dignità che merita e che in passato ha avuto. Qua si è fatta la storia d’Italia, qua si è fatta la storia d’Europa, e qui è nata una di quelle accademie dove il trasferimento della conoscenza era il primo obiettivo”.
Presente alla cerimonia anche Stefano Belardinelli, presidente della Contram e del Cus, entrambi molto vicini alle scuole: “Un giorno bellissimo in cui abbiamo consegnato i diplomi ai primi diplomati. A facilitare il tutto sicuramente c’è un bel centro sportivo, il campo di atletica e zone riservate ad alcune specialità, cose che non sono presenti in impianti sportivi comuni. C’è sinergia anche con i tecnici federali. Si guarda anche al futuro, e la scuola infatti si sta dotando di attrezzature più moderne e anche il Cus e l’Università, nel prossimo piano triennale degli investimenti, prevedono un altro palazzetto dello sport, una manutenzione straordinaria pesante al campetto di atletica, un’illuminazione più moderna per le varie strutture e quindi la collaborazione fra Liceo, Cus e Comune è straordinaria”.
g.g.
"SCIENZA a FUMETTI" è l'iniziativa organizzata per lunedì 17 dicembre dal Sistema Museale dell’Università di Camerino L'incontro è dedicato agli studenti degli Istituti Superiori, aperto anche al pubblico, per parlare di Scienza, allacciandosi ai poteri dei supereroi dei fumetti ideati da Stan Lee, scomparso di recente ed i cui personaggi ancora oggi affascinano le nuove generazioni, con sorprendente continuità.
Parteciperanno all’iniziativa, che si terrà presso l'Auditorium Benedetto XIII con inizio alle ore 10, in qualità di relatori, il Rettore Unicam prof. Claudio Pettinari, per raccontare i superpoteri della chimica, il Prof. David Vitali, Direttore della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam e esperto in onde gravitazionali e misteri del Cosmo, il dott. Andrea Ettore Bernagozzi, Astronomo dell’Osservatorio valdostano di Saint Barthélemy, per sondare la profondità delle galassie alla ricerca dei supereroi alieni, il Prof. Gilberto Pambianchi, Direttore del Polo Museale ed Orto Botanico, il dott. Renato Franchi, Product Manager della Panini Comics che attualmente edita i fumetti Marvel in Italia ed il dott. Alessandro Blasetti, Responsabile dello Staff del Polo Museale di Unicam.
Nel corso dell’incontro, attraverso le loro specifiche competenze, i relatori, tratteranno del rapporto fra Scienza e Fumetti, connubio capace di aprire orizzonti in grado di stimolare i giovani, appassionati e non, ad avvicinarsi al mondo della ricerca e delle scienze applicate, che rendono oggi possibili molte delle straordinarie capacità dei Supereroi Marvel.
Ringraziamenti al rettore, all'università, all'amministrazione comunale e a tutta la popolazione che hanno saputo reagire con determinazione, sono venuti dal Ministro dell'Ambasciata canadese in Italia Marc-Antoine Dumas, che ha espresso apprezzamento alla Croce Rossa canadese, sempre in prima linea quando si presenta la necessità di intervenire: " E' un vero onore poter essere un vostro partner per un progetto bellissimo di altissima importanza e, la vostra energia e passione sono veramente contagiose. La storia sismica dell'Italia e gli eventi che ciclicamente si ripetono mostrano in continuazione enormi danni. Il Canada negli anni è sempre stato molto vicino alle popolazioni colpite. Il legame sociale e culturale tra i nostri due Paesi è sempre stato molto forte. Anche questa volta siamo contenti di dare il nostro concreto sostegno alla ricostruzione e di favorire la collaborazione tra le associazioni e le istituzioni, per riportare la normalità nelle comunità colpite". Un ringraziamento speciale ha voluto rivolgerlo alla comunità italo-canadese, molto attiva nella raccolta delle donazioni. La donazione del Governo Canadese di 2 milioni di dollari, pareggia i fondi raccolti dalla comunità italo-canadese e, senza il loro aiuto non sarebbe stato possibile.
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Tutto pronto per la presentazione del progetto incentrato sulle nuove regole europee in materia di rapporti patrimoniali tra coniugi e nelle unioni registrate. Il progetto, coordinato dalla Prof.ssa Lucia Ruggeri, direttore della Scuola di Specializzazione in Diritto civile di Unicam, è stato finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Justice.
L’Università di Camerino è capofila di un partenariato internazionale che vede coinvolte le Università di Rijeka (Croazia), Almeria (Spagna) e Lubiana (Slovenia) e la Fondazione Scuola di Alta Formazione Giuridica, presieduta dal prof. Pietro Perlingieri.
La presentazione avverrà a Bruxelles il prossimo 14 dicembre con un meeting aperto alla stampa durante il quale verrà presentato il portale e saranno descritte le principali tappe del progetto (l’evento sarà fruibile in diretta via Facebook alla pagina PSEFSproject e su WEBEX UNICAM). In due anni sono previsti incontri con giudici, avvocati e notai negli Stati coinvolti nel partenariato e l’elaborazione di materiale informativo diretto alle coppie interessate dalla nuova regolamentazione che entrerà in vigore il prossimo 29 gennaio.
Si tratta di due regolamenti europei che introducono possibilità di scelta della legge applicabile ai rapporti patrimoniali quando i coniugi o i conviventi appartengano a nazioni diverse.
La crescente transnazionalità delle famiglie europee ha reso necessario questa nuova regolamentazione e i team del progetto lavoreranno con campioni di famiglie per sviluppare modulistica e schede informative multilingue, in un linguaggio semplice che possa essere compreso da tutti. Durante la giornata di lancio si svolgerà una conferenza che vedrà la partecipazione di giudici della Corte di Giustizia, esponenti di associazioni di avvocati che si occupano di diritto di famiglia, professionisti, esperti e studiosi provenienti da diversi Paesi europei. I lavori saranno aperti da Michael Wilderspin, Membro del Servizio Legale della Commissione europea, cui seguiranno gli interventi dei giudici Marko Ilešič e Vesna Tomljenović. Per la Croazia sarà presente il segretario di Stato del Ministero della Giustizia Kristian Turkalj, mentre per l’Italia parlerà Paolo Bruno, della Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione Europea. Alla conferenza seguirà un dibattito che vedrà coinvolti oltre cinquanta partecipanti provenienti da diversi paesi europei i quali supporteranno i lavori del progetto come esperti esterni.
Riattivare un sentimento di resilienza a partire dai più piccoli è l'obiettivo di Resiliamoci, progetto che coinvolge una rete di 40 partner, fra cooperative, associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, scuole, comuni e Ambiti Territoriali Sociali. Il progetto, promosso dalla Cooperativa sociale Opera, in partnership con Cooss Marche e CSV Marche insieme ad un'ampia rete di soggetti del Terzo Settore, enti pubblici, privati e istituzioni scolastiche , è stato presentato nella sala convegni dell'università di Camerino. L'ateneo è tra i 23 partner attivi della progettualità che, nell'arco di due anni, animerà una serie di iniziative trasversali sul territorio, per educare alla resilienza bambini, adolescenti e ragazzi. Resiliamoci, acronimo di RESILIenza Mobilitazione e Opportunità, si sviluppa sulle tre province di Macerata, Fermo e Ancona, attenzionando gran parte dei comuni delle Marche colpiti dal sisma e coinvolgendo 7 Ambiti Territoriali Sociali. Diretto alle varie fasce di età dei giovani, il progetto è anche e soprattutto rivolto alle loro famiglie. A prendere per primo la parola è stato il pro rettore di Unicam Andrea Spaterna,evidenziando l'interesse per un progetto che attenziona un territorio che già prima del terremoto attraversava una fase delicata e che ha visto acuire tante delle difficoltà, in termini di declino, di disgregazione delle varie comunità, e soprattutto, in termini di aumento della cd. povertà educativa," Un progetto che, attraverso l'educazione alla resilienza e una serie di atti concreti , cerca dunque di controvertire la tendenza.- ha detto - Molto ben calato in tutto questo è il ruolo dell'Università di Camerino, principalmente per la sua vocazione ad una stretta interazione e integrazione col territorio. Il nostro ruolo in questo progetto- ha sottolineato - è anche più che giustificato dall'alto esempio di resilienza che la nostra università ha essa stessa dimostrato nei due anni seguiti agli accadimenti sismici. Il contributo che noi potremo dare come ateneo sarà soprattutto quello della promozione e comunicazione per cercare di enfatizzare il più possibile il contrasto alla povertà educativa, anche attraverso tutti i nostri canali educativi universitari". Sottolineando la bontà del processo che pone in essere una serie di azioni concrete che si inseriscono in più ambiti strategici e in modo particolare nelll'ambito personale mirato alla valorizzazione dei giovani, delle loro competenze e capacità e dei loro talenti, cercando di far crescere il senso di appartenenza alle comunità : " il capitale umano, oggi è forse l'unica ricchezza che rimane per queste zone ed è su questo che noi dobbiamo investire tutte le nostre forze ed energie". La parola è quindi passata ai rappresentanti delle cooperative che hanno promosso Resiliamoci e, in primis Opera Società Cooperativa Sociale, in qualità di capofila del progetto che, quale Ente terzo, prevede anche la partecipazione della università di Pisa, addetta al monitoraggio e alla valutazione dell'impatto della metodologia del progetto stesso sul territorio. Fabio Alessandrelli di Opera, ha illustrato la nascita di Resiliamoci, finanziato dall' Impresa sociale Con i bambini, che nel 2017 ha attivato lo specifico Bando " Aree terremotate", volto alla co-progettazione e concertazione. "Primo elemento significativo del progetto - ha detto Alessandrelli- è che l' impresa Sociale ha destinato risorse, dando mandato al territorio di organizzarsi per promuovere e attivare quello che è senz'altro un processo innovativo mirato ad un'opportunità più coinvolgente degli attori del territorio. I progetti potevano riguardare esclusivamente le aree del cratere. A noi è stata data l'incombenza di lavorare e studiare le aree delle province maceratese fermana e del comune di Fabriano; altri progetti riguardano le altre aree colpite dell'ascolano e delle altre regioni. Il nostro è il progetto più complesso e corposo sotto tutti i punti di vista. Il finanziamento complessivo è infatti di 884mila euro con una valenza di gestione di due anni; iniziato il 1 luglio 2018 , terminerà il 30 giugno del 2020. L'ingente somma è dovuta alla complessità del lavoro da svolgere su un terriorio molto vasto che, coinvolgendo 62 degli 87 comuni del cratere, si sviluppa su due province e nell'anconetano e va ad inserirsi in un contesto numerico importantedi popolazione". Da qui, il coinvolgimento tra i partner attivi che svolgeranno azioni dirette sviluppando le proprie iniziative. Si aggiungono ben sette ATS di cui 4 del maceratese 2 del fermano e uno per l'anconetano. Otto gli istituti scolastici coinvolti, più l'università di Camerino e associazioni di vario tipo che collaboreranno nello sviluppo delle azioni. " "Pecularità e risorsa del progetto è un partenariato estremamente esteso; tanti interlocutori che parleranno la stessa lingua per realizzare l'obiettivo della resilienza, declinata su varie azioni e su vari target di destinatari: anzituto i bambini a partire dai 3 anni fino agli adolescenti e ragazzi di 17 anni. L'azione che Impresa sociale ci ha spinti a fare- ha continuato il presidente di Opera- è stata quella di obbligarci a fare rete cosa che non è sempre stato facile ottenere ma che qui siamo stati costretti a fare. Adesso ci aspetta un lavoro di circa due anni in cui dovremo raggiungere i risultati che tutti si aspettano. In questo senso attraverso varie azioni che saranno indirizzate sia nei confronti dei bambini e adolescenti, sia verso le famiglie sia nei confronti dell' intera comunità educante, abbiamo stimato che andremo ad incidere su circa 1500 bambini e ragazzi, oltre all'effetto a caduta delle famiglie e della comunità educante, per un impatto di numeri importante. In tutto questo avremo forte azione e coinvolgimento degli istituti scolastici. Altro aspetto non secondario il fatto che le azioni sono destinate ai residenti nelle aree del cratere, tenendo comunque presente che la situazione di emergenza ha portato anche a risiedere temporaneamente fuori dai comuni di abituale dimora e, laddove sarà possibile, le azioni raggiungeranno anche bambini, famiglie e comunità educanti che risiedono altrove. I numeri sono importanti, la qualità del progetto è ambiziosa - ha concluso-; sarà un impegno gravoso per tutti ma i risultati che già si vedono dalle azioni attivate, ci incoraggiano nel dire che stiamo andando nella giusta direzione". Della complessità del progetto riferita non solo alla gestione ma alla stessa ideazione iniziale, ha parlato Diego Mancinelli. nella qualità di rappresentante dei soggetti COOSS Marche e del Forum del Terzo settore della regione che racchiude cooperative sociali, associazioni di promozione sociale e di volontariato " Il progetto non è andato a bando ma a coprogettazione e, seduti a tavolino, abbiamo dovuto coinvolgere un partenariato collaborativo: già questo è stato un primo elemento di resilienza lavorativa. Abbiamo pensato che la "resilienza"e resistenza ad eventi, fosse uno strumento necessario da mettere in piedi, anche prospettando un cambiamento e una situazione migliore. Uno dei cambiamenti- ha ricordato Mancinelli- è stato appunto mettersi a lavorare insieme e lo si è dovuto fare in un momento in cui anche trovare un interlocutore non era facile. Solo nella provincia di Macerata, dalle grandi cooperative, alle associazioni, dall'ateneo, agli ATS, abbiamo cercato di mettere insieme 15 soggetti partner . Un lavoro che è durato cinque mesi, ha portato al riconoscimento, approvazione, finanziamento e attivazione del progetto. Ci si muove nella logica di aree interne che mostravano già una fragilità e un forte depauperamento ma noi ci crediamo e l'obiettivo non è solo la restituzione del capitale iniziale, Resiliamoci mira a ricostruire, un tessuto sociale e culturale, capitale umano e sociale del territorio . Il fatto che tutti noi siamo qui da tantissimi anni significa che vogliamo continuare a lavorare qui e con questo metodo che è un punto di partenza significativo e un modello di lavoro per il futuro che insieme finisce per rafforzare tutti ".
I rischi di spopolamento e depauperamento sul territorio a causa del sisma, insieme al possibile indebolimento della rete associativa presente, sono stati posti in risalto da Simone Bucchi, presidente del CSV, da subito attivatosi per costruire una prospettiva e una rete associativa. "Sono contento che si arrivi a definire un progetto che mette anche nuove energie nel riassetto del tessuto associativo del territorio.- ha sottolineato- La finalità del Centro Servizi Volontariato è proprio quella di promuovere volontariato, costruire nuove reti, fare animazione territoriale. Penso che oggi stiamo raccontando di come si fa animazione territoriale in un modo molto interessante perchè lo si fa con una rete molto ampia di 40 soggetti, il che non succede spesso. Dentro ci sono grandi e piccole associazioni, cooperative, enti locali e ATS , il che mi fa ben sperare sulla possibilità di raggiungere gli obiettivi La presenza dell'università è un elemento di portata senz'altro qualificante. Spero che, una volta terminato il progetto, si possa valutare l'impatto delle nostre attività sulla comunità" A chiudere la sessione il dott. Valerio Valeriani coordinatore ATS 16,17,18. definendo Resiliamoci, primo e unico progetto che intervenga nel post sisma, con risorse dedicate ad un'area sociale. " Finora non abbiamo ricevuto risorse per fronteggiare l'emergenza sociale che dura da un paio d'anni. Quello che più mi interessa del progetto è il modello di governance- ha affermato Valeriani- e il fatto che, rispetto a dei bisogni e obiettivi che sono stati individuati dagli enti pubblici, è stata messa in atto un'azione di coprogettazione fondamentale che ha mosso tante associazioni per declinare la modalità migliore di risposta. Da parte nostra- ha continuato- abbiamo condiviso le priorità, le linee strategiche e gli obiettivi e su questo i servizi sono potuti partire. Questo credo che sia dunque un modello replicabile perchè rende molto più facile fare le cose e attiva maggiormente la rete. L'importante è che, anche in maniera composita e a mosaico, si sia in grado di rispondere con delle linee sostenibili ad un determinato tipo di bisogno.Venivamo da un temporale che si è trasformato in tempesta: calo demografico che ci ha fatto predere in due anni il 3 per cento dei residenti, 12 per cento degli immigrati, per ogni nato ci sono in media 2,5- 3 deceduti, necessità imperante di ricostruire la comunità, crisi istituzionale e dei comuni. Difficoltà di acquisire risorse che debbono essere guadagnate atraverso strumenti progettuali complessi e importanti, alle volte di natura europea che si rimangiano per la gestione un 30 -40 per cento di quello che elargiscono. Sotto la lente di ingrandimento anche la gravissima crisi finanziaria : " Dal 2014 non abbiamo più un Fondo unico e stiamo gestendo un incremento di prese in carico superiore del 30 per cento, con oltre il 30 per cento in meno di risorse e, in questa nuova situazione del post sisma, sempre più abbiamo necessità di individuare delle linee progettuali dei bisogni da risolvere che per trovare soluzione, necessitano di una composizione di progetti e di interventi che vengano da più parti. Interveniamo su più aspetti cercando di svolgere il nostro lavoro, pescando da più parti e con tutta la parte fondamentale delle politiche attive, coinvolgendo il più possibile la rete che c'è. L'aiuto che può essere fornito dall'università con la quale stiamo portando avanti progetti- ha osservato-, è anche nel capire il cambiamento della composizione demografica della popolazione rispetto a due anni fa; su questo è necessario avere una conoscenza più precisa di quello che è accaduto, sia per rspondere meglio sul territorio, sia per fornire strumenti al sistema complessivo per rispondere meglio alle tante tragedie che periodicamentew ricorrono. Un altro tema degli ATS è quello di andare a cercare risorse per mantenere servizi per coordinarli e per dargli qualità perchè con basse risorse creiamo solo luoghi assistenziali e parcheggi. Dobbiamo dunque lavorare per mantenerli perchè c'è da creare le condizioni per farcele rimanere le persone".
C.C.
RESILIenza Mobilitazione e Opportunità per Crescere Insieme è un progetto che realizza una serie di azioni in contrasto alla povertà educativa, coinvolgendo 62 degli 87 comuni marchigiani del cratere sismico. L’obiettivo è quello di mobilitare le risorse personali, familiari e comunitarie che caratterizzano il percorso educativo alla resilienza. L’azione intende educare alla resilienza bambini e ragazzi, adolescenti e giovani, e lo fa attraverso una serie di iniziative trasversali e integrate che per due anni, fino al luglio 2020, animeranno il territorio. I servizi, estesi in tre province marchigiane, coinvolgono soprattutto il maceratese: l’Ats 15 (Comune capofila Macerata), l’Ats 16 (Comune capofila San Ginesio), l’Ats 17 (Comune capofila San Severino) e l’Ats 18 (Comune capofila Camerino). Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. È promosso dalla cooperativa sociale Opera, in partnership con Coos Marche Cooperativa Sociale, CSV Marche e un'ampia rete di soggetti del Terzo settore, enti pubblici, privati ed istituzioni scolastiche. Venerdì 7 dicembre 2018 ore 11,30 Sala Convegni – Rettorato Unicam Via D’Accorso 16 – Camerino.
Interverranno: Andrea Spaterna, Pro Rettore Università di Camerino,Fabio Alessandrelli, presidente Opera. Società Cooperativa Sociale Diego Mancinelli, Cooperativa sociale COOSS. Simone Bucchi, presidente CSV Valerio Valeriani, Coordinatore Ambito Territoriale Sociale 16, 17, 18.
Nomina del DG di Unicam Tedesco, nella Commissione ministeriale su riordino legislazione universitaria
06 Dic 2018Il Direttore Generale dell’Università di Camerino, dott. Vincenzo Tedesco, è stato nominato membro della Commissione ministeriale per la redazione del “Codice della legislazione scolastica, universitaria, dell’alta formazione artistica musicale e coreutica e della ricerca”, istituita lo scorso 21 novembre con decreto del Ministro Bussetti.
Presieduta dal Consigliere Vito Tenore, Consigliere della Corte dei Conti, avrà il compito di provvedere al riordino, alla semplificazione e alla codificazione delle disposizioni legislative di competenza del ministero e per questo è articolata in quattro Sezioni.
Il dott. Tedesco è stato scelto per essere uno dei diciotto componenti della Sezione Università, che è coordinata dal prof. Remo Morzenti Pellegrini, Rettore dell’Università di Bergamo.
“Sono estremamente orgoglioso di questa nomina – ha dichiarato il dott. Tedesco – che non solo sancisce una attestazione di stima professionale nei miei confronti, ma conferma anche l’impegno dell’Ateneo, fortemente supportato dal Rettore Pettinari e dalla governance tutta, nelle questioni relative alla semplificazione amministrativa, tanto da essere considerato un modello nel sistema nazionale universitario. Sono diversi i processi che stanno subendo molti cambiamenti nell’organizzazione delle Università italiane ed è pertanto necessario che ci sia una regolamentazione unica, organica e coordinata, che consenta al nostro sistema universitario di essere sempre più competitivo ed attrattivo a livello internazionale. Unicam sta attuando diversi cambiamenti nella struttura organizzativa, così come nella regolamentazione interna, mettendo al centro di ogni azione le persone, su cui si fonda il sistema e senza le quali nulla sarebbe possibile: porteremo la nostra esperienza in Commissione e metteremo le nostre buone pratiche a disposizione di tutti i colleghi”.
Parità di genere e diffusione della cultura della non violenza. Presentate all'università di Camerino le azioni strategiche che Unicam metterà in campo al riguardo nel corso del mandato rettorale, azioni che coinvolgeranno la comunità universitaria, con particolare attenzione alla componente studentesca, ma anche gli studenti delle scuole superiori e della cittadinanza in generale. Presenti alla conferenza stampa di presentazione il Rettore Claudio Pettinari, il Pro Rettore Vicario Graziano Leoni, la Delegata del Rettore per le Pari Opportunità Barbara Re.
“Garantire pari opportunità tra uomini e donne è per UNICAM uno tra i principali elementi chiave per l’implementazione del principio di uguaglianza, sancito anche nel nostro Statuto” – ha sottolineato il Rettore Pettinari. Due sono i macro-obiettivi nell’ambito dei quali rientrano le diverse azioni proposte: prevenire e contrastare il fenomeno della violenza contro le donne aumentando il livello di consapevolezza sulle radici strutturali, cause e conseguenze della violenza, e ridurre e contrastare i pregiudizi impliciti che incidono negativamente sull’accesso al mondo del lavoro delle donne e sulla loro valorizzazione professionale”.
“Proprio pochi giorni fa, il 25 novembre, – ha sottolineato la prof.ssa Barbara Re – ricorreva la giornata mondiale contro la violenza sulle donne riconosciuta quale violazione dei diritti umani. Da gennaio a ottobre di quest’anno sono state più di 70 le donne che in Italia hanno perso la vita in seguito a violenze e a questi numeri si sommano tutti i casi di molestie. Si tratta di numeri che richiedono, oltre che un’attenta riflessione, azioni concrete di prevenzione cui noi tutti, uomini e donne, non possiamo sottrarci. Le azioni che mettiamo in campo saranno volte anche a contribuire alla costruzione di una cultura della prevenzione di questi comportamenti”.
La questione del genere sarà affrontata negli ambiti della didattica, proponendo una declinazione nuova degli obiettivi di alcuni corsi di studio, con insegnamenti pilota che affrontino le questioni di genere, e della comunicazione con eventi e corsi di formazioni volti a sensibilizzare i mass media sull’importanza dell’uso di un linguaggio adeguato nel parlare di stereotipi di genere, sessismo e femminicidio.
Azioni specifiche saranno poi rivolte agli studenti universitari e agli studenti delle scuole superiori. Primo tra tutti, fra pochi giorni sarà emanato il bando per il contest volto alla realizzazione di un elaborato sul tema “Donne: diritto alla vita senza violenza”, in collaborazione con ActionAid. I partecipanti potranno presentare un progetto sotto forma di racconto, video, reportage, foto, software o altro, seguendo le tematiche indicate che riguardano la progettazione di spazi, la pet therapy, nuove proposte di legge, la farmacologia, le scienze e la tecnologia. I vincitori per la categoria istituti superiori riceveranno un contributo per la scuola, mentre per quanto riguarda la categoria studenti Unicam, i vincitori potranno partecipare alla summer school che ActionAID organizzerà nell’estate 2019. Il bando sarà presto disponibile nel sito www.unicam.it
Altre attività saranno poi rivolte ad aumentare il livello di consapevolezza delle giovani donne nell’avviare percorsi di formazione nell’ambito dei settori delle STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Meccanica). Particolare attenzione sarà rivolta alla partecipazione delle ragazze alle attività di studio e approfondimento in ambiti scientifici e tecnologici abbattendo il pregiudizio secondo cui, differentemente dai saperi umanistici, le scienze sono saperi avulsi dai sentimenti, attraverso incontri di orientamento e la partecipazione al nuovo piano di lauree scientifiche. E’ volontà dell’Ateneo inoltre ridurre i pregiudizi impliciti all’affermarsi del ruolo delle donne da punto di vista professionale, incoraggiando le ricercatrici a sfruttare al meglio le opportunità, ad esempio di accesso ai finanziamenti per la ricerca, anche attraverso azioni di premialità.
Tutte le azioni sono state inserite nel più ampio Piano Strategico di Ateneo, approvato dagli Organi lo scorso 28 novembre ed illustrato brevemente dal Pro Rettore Vicario Graziano Leoni.
“Il Piano Strategico, approvato dagli Organi di Ateneo, e frutto di una riflessione ampia e condivisa sulla mission di Unicam, - ha sottolineato il prof. Leoni – sarà presentato a tutti in un’occasione pubblica, ma volevamo sottolineare, già in questo frangente, il titola recepimento delle azioni della delega per le pari opportunità all’interno del Piano Strategico di Ateneo, a dimostrane l’importanza”.
Il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, ha inaugurato il 683° anno accademico dell'Università di Camerino. Ricerca. Formazione. Sviluppo: #UniversitasEuropa, il titolo scelto per siglare il nuovo percorso di un ateneo storico, votato a innovazione, didattica, ricerca, inclusione. Un nuovo anno fatto di sfide ancora aperte, che si aggiungono a quelle affrontate in maniera esemplare e con grande energia, dall’intera comunità universitaria. “Senza dei sogni da realizzare, non si possono superare le difficoltà. Tutto ciò che avete dentro, ragazzi, la vostra formazione, il vostro bagaglio culturale, che acquisite anche in questa Università così aperta al mondo, non ve lo toglierà mai nessuno”. Con queste parole, il presidente del Parlamento Europeo, ha voluto rivolgere il suo augurio agli studenti: “Non rinunciate mai a realizzare i vostri sogni. Ognuno di voi è determinante per mandare avanti questa Europa. Vale la pena battersi per cambiarla. Non rinunciate alla vostra identità, alla storia e alla civiltà perché è quello che ci permette di andare avanti".
Poco prima, al suo secondo anno da rettore, il prof Claudio Pettinari, aveva indirizzato agli studenti una frase di Sant’Agostino: “Noi viviamo in contemporanea tre tempi: il presente del passato che è la storia; il presente del presente che è la visione; il presente del futuro che è l’attesa. A noi rimane il privilegio di essere stati parte della vostra vita, pur se di un breve tratto, di aver vissuto con voi questi giorni e di aver contribuito a renderli fondamentali per il vostro domani. Entrando a far parte della nostra comunità universitaria - ha aggiunto il rettore- ci consegnate con fiducia la vostra attesa e noi, ogni giorno ci impegniamo a renderla concreto presente”.
La giornata camerte del presidente Tajani si era aperta con la visita del centro storico dove, accompagnato dal sindaco Gianluca Pasqui, è tornato a distanza di un anno, per rendersi conto di persona che poco è cambiato e che le ferite, sono ancora aperte: “Un motivo di grande tristezza per me”. La sua elezione alla presidenza del parlamento europeo, Tajani aveva voluto dedicarla alle zone dell’Italia centrale colpite dal sisma. “ Mi sono battuto perché l’Europa potesse essere presente da tutti i punti di vista; da parte dell’Unione è stato erogato il più alto finanziamento per calamità naturali mai elargito. Abbiamo modificato le leggi che permettono oggi di utilizzare fondi regionali e strutturali europei con un cofinanziamento del 5% e non più del 50%, per le zone colpite da calamità naturali. E allora, visto che gli strumenti finanziari non mancano, bisogna suonare la sveglia a Roma, affinché si diano una mossa”. Subito dopo la cerimonia inaugurale di Unicam, presenti le autorità civili, militari e le rappresentanze politiche e istituzionali locali e regionali, il presidente Tajani si è recato in visita alla nuova area commerciale, apprezzandone la realizzazione progettuale.
Qui, l’incontro con i titolari delle attività che si apprestano a fare il loro ingresso nelle nuove strutture, esprimendo solidarietà e vicinanza e incoraggiando a credere nel futuro.
Da parte sua, il presidente del Parlamento Europeo si è subito attivato per sostenere concretamente la problematica dei mutui sulle macerie e quella relativa al sostegno bancario nei confronti delle esigenze finanziarie e delle spese da sopportare degli stessi operatori del commercio, molti dei quali, perduta la sede lavorativa e la casa, sono rimasti senza garanzie per onorare prestiti. Quale gesto conclusivo di attenzione alla città di Camerino, il presidente Tajani ha voluto effettuare anche degli acquisti di prodotti locali al City Park.
Carla Campetella