È partita su www.nextequity.it la campagna di raccolta capitali per Biovecblok, spin-off dell’Università di Camerino che ha inventato un rivoluzionario insetticida naturale e che ora punta dritto al mercato. La presentazione, ospitata nella sede di Simonelli Group, a Belforte del Chienti (Mc), ha messo in luce le energie in campo in un territorio che non si ferma di fronte alle difficoltà del terremoto ma anzi rilancia, sostenendo i suoi migliori talenti. Gianluca Pesarini, presidente di Confindustria Macerata, ha parlato di una “filiera che ben rappresenta l’evoluzione che deve avere questo territorio”, mentre il rettore di Unicam, Claudio Pettinari, ha messo l’accento sull’importanza di investire sulla ricerca di base per trasformarla in ricerca applicata e in sviluppo. E lo strumento per far crescere questo progetto è anch’esso ad alto tasso di innovazione: Next Equity Crowdfunding Marche è la società di Civitanova che dopo aver lanciato con successo Synbiotec, altra realtà nata in seno ad Unicam, ha selezionato Biovecblok per la nuova campagna: “Biovecblok ha già ricevuto riconoscimenti internazionali e l’attenzione di multinazionali – ha detto Domenico Formica di Next Equity - ora ha bisogno di soci finanziatori per crescere”. Il supporto tecnico alle operazioni sarà garantito da Banca Macerata, rappresentata oggi dal responsabile Area Finanza Roberto Chientaroli. La validità del progetto è stata sottolineata anche dal padrone di casa, Nando Ottavi, presidente di Simonelli Group; era presente anche il sindaco di Belforte del Chienti, Roberto Paoloni, che ha dato la sua disponibilità per ospitare attività di sperimentazione. Tra gli intervenuti anche Paolo Carlocchia, presidente dei Giovani Imprenditori Confindustria Macerata, Vincenzo Tedesco, direttore generale di Unicam, Michela Centioni di Next Equity e il professor Guido Favia dell’ateneo camerte.

Il team di Biovecblok, rappresentato da Claudia Damiani e Aurelio Serrao, ha fornito i dettagli di questa tecnologia. Con oltre 10 anni di esperienza nel settore, i ricercatori hanno sviluppato dei composti naturali in grado di combattere con altissima efficacia insetti, come le zanzare, responsabili della trasmissione di malattie soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Si tratta di prodotti non tossici per l’uomo e per l’ambiente che potranno aiutare governi, comunità e singoli cittadini di tutto il mondo a proteggere la salute delle persone e ad assicurare una migliore qualità della vita attraverso processi sostenibili, ad impatto ambientale zero ed economicamente vantaggiosi.

Biovecblok Dimostrazione

Le malattie trasmesse da zanzare provocano ogni anno almeno un milione di morti nel mondo, affliggendo in particolar modo le popolazioni dei paesi in via di sviluppo. Per questo motivo tali insetti sono considerati i killer più pericolosi del pianeta. Il mercato mondiale associato al controllo delle zanzare vettrici è stimato ad oltre 35 miliardi di dollari. Oggi i principali strumenti di controllo utilizzati, gli insetticidi, oltre a risultare tossici per l’uomo, stanno diventando inefficaci a causa dell’insorgere di resistenze nell’insetto; da qui la forte esigenza di strumenti di controllo innovativi.

L’obiettivo di Biovecblok è la titolarità di brevetti che verranno concessi in licenza ad aziende di settore per la produzione industriale. I brevetti sono in fase di approvazione negli Usa; l’idea è di estenderli a Cina, Brasile, India e paesi dell’Africa Sub-Sahariana, puntando poi ad una protezione globale. Inoltre, è già in fase di allestimento a Muccia un Centro di ricerca unico nel suo genere, dove verrà ricreato l’ambiente naturale degli insetti per le attività di studio e sperimentazione.

Biovecblok ha già ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui il terzo posto al Global Social Venture Competition (World Final 2017), promosso dalla Haas School of Business dell’Università di Berkeley California e la menzione speciale al Premio Marzotto 2016; con il progetto Atlas figura tra i vincitori del concorso E-Capital 2016.

Presentazione Formica e relatori

La campagna avviata da www.nextequity.it punta a raccogliere un massimo di 1 milione e 100mila euro (con equity distribuita pari al 25% e un investimento minimo di 2000 euro) e sarà attiva fino al 4 ottobre 2018. Ulteriori dettagli sono disponibili su www.nextequity.it.

presentazione Biovecblok gruppo

Biovecblok Presentazione Claudia Damiani

D644217D 67C4 4145 A5D2 E0C2BB948A0B

La ricostruzione privata dal punto di vista giuridico. È il tema di quanto dibattuto al convegno di ieri dal titolo “Profili giuridici della ricostruzione degli immobili ad uso abitativo” tenutosi nella Sala Convegni del Rettorato dell’Università di Camerino. L’incontro è stato organizzato dallo spin off giuridico della Scuola di Giurisprudenza “Opendorse Srl”, coordinato dall’avvocato Serafina Larocca, presidente dello spin off e a cui sono intervenuti illustri professionisti quali il Direttore Generale di Unicam, Vincenzo Tedesco, l’avvocato Lorenzo Cignali del Foro di Macerata, la Professoressa Sara Spuntarelli, anch’essa docente presso Unicam e l’avvocato Paola Morlupo del Foro di Foligno.

85B8CE52 DC3B 4415 919B 9E6D3B81E8EA

Sono inoltre intervenuti gli avvocati Antonio Flamini, ordinario di diritto privato ad Unicam, e Leonardi Archimi del Foro di Macerata e il professore Massimo Sargolini, membro del “comitato tecnico scientifico per la ricostruzione”.  

Ai lavori hanno partecipato molti professionisti e tecnici della ricostruzione, tra avvocati, architetti, ingegneri e geometri, che si trovano a vivere le difficoltà derivanti dalle eccessive lungaggini burocratiche della ricostruzione.

Focus dell’incontro, infatti, è stato proprio quello di approfondire alcuni fondamentali quanto delicati passaggi, (processuali e no), al fine di aiutare il privato sia a muoversi nel mare magnum legislativo, spesso fin troppo farraginoso, sia a guidarlo nella fase di richiesta prima e di utilizzo poi, dei contributi statali rivolti alla ricostruzione. 

“Sono emersi - spiega l’avvocato Archimi - aspetti critici nel momento in cui il committente dei lavori va a confrontarsi con l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione e poi quando affronta la successiva fase dei lavori, con l’appaltatore. In queste situazioni, se non si presta attenzione al contenuto contrattuale tra privato e costruttore, si possono venire a creare dei conflitti”. L’obiettivo del convegno era stimolare ad intervenire nei contratti innanzitutto per anticipare controversie, e poi anche per fornire quegli strumenti per risolverle senza ricorrere al giudice, cosa che allungherebbe ancora di più il lungo iter di ricostruzione. 

“ È stato un ottimo momento di confronto fra i vari attori della ricostruzione - conclude l’avvocato - e sono anche emerse delle linee guida per evitare il ricorso a vie legali”. 

 

Hanno collaborato all’evento diversi enti tra i quali Confindustria e Confartigianato Macerata, Sisma Consulting, Contram Spa, Ordine degli Ingegneri e degli Avvocati.

Grande successo ieri a Camerino per la finale della terza edizione di Science FACTOR, o meglio S-Factor, il contest di comunicazione e divulgazione scientifica promosso dall’Università di Camerino, nel corso della quale sono stati svelati i nomi degli studenti delle scuole superiori “portatori” di S-Factor!

Il primo premio è andato al progetto “Geoquest” presentato dai ragazzi delle classi terza e quarta del Liceo Scientifico Galilei di Napoli; al secondo posto il progetto “L’amore questione di Chimica!”, presentato dagli studenti delle classi terza e quinta dell’Istituo Tecnico Tecnologico Montani di Fermo; sul terzo gradino del podio il progetto “I colori tra Fisica e Arte-Un mistero da risolvere” dei ragazzi della classe quinta del Liceo Classico Leopardi di Recanati.

Il premio speciale “Comunicam” è stato assegnato quest’anno ex-aequo ai progetti “LA carica dei 118” degli studenti delle classi terza e quinta dell’Istituto Tecnico Tecnologico Divini di San Severino Marche e “Oscillando sulle onde della… vita” degli studenti della classe quarta del Liceo Scientifico G.Galilei di Macerata.  Grande soddisfazione è stata espressa dal Rettore Unicam Claudio Pettinari, presidente della commissione giudicatrice, che si è complimentato con tutti i ragazzi partecipanti per le idee innovative e originali che hanno poi saputo magistralmente tradurre in brillanti progetti di comunicazione scientifica.

17 progetti, 250 studenti coinvolti, 4 regioni, 6 province e 11 città interessate, 3 vincitori finali, 1 vincitore social, 1 vincitore "ComUnicam": sono questi i numeri della terza edizione di Science FACTOR, o meglio S-Factor, il contest di divulgazione scientifica promosso dall’Università di Camerino. Hanno partecipato, infatti, studenti delle scuole superiori delle regioni Marche, Umbria, Campania e Lombardia.

Exhibit, prodotti e prototipi, clip audiovisive, dipinti, esperimenti, giochi e performance: questo potevano presentare gli studenti coinvolti e in tanti anche quest’anno hanno raccolto la sfida, si sono messi all’opera ed hanno realizzato progetti eccellenti che saranno valutati della commissione giudicatrice composta dal Rettore Unicam prof. Claudio Pettinari, dalla delegata del Rettore per le attività di orientamento prof.ssa Valeria Polzonetti, dal Prorettore alla Didattica prof. Luciano Barboni, dalla responsabile dell’Area Comunicazione, Ufficio Stampa e Marketing di Unicam dott.ssa Egizia Marzocco, dal noto biologo, naturalista e divulgatore scientifico nonché docente Unicam Francesco Petretti, dal Presidente del Consiglio degli Studenti Unicam Riccardo Cellocco.

 vincitori SFactor

 

tutti i vincitori S Factor

Cresce giorno dopo giorno, la “fabbrica" del nuovo studentato dell’università di Camerino. L’area di fronte al preesistente Campus di Unicam, è ormai da mesi un brulicare di mezzi e di operai al lavoro sui predisposti terrazzamenti, dai quali campeggiano già delle costruzioni pressoché ultimate. Grande lavoro da parte delle ditte incaricate per realizzare quello che a tutti gli effetti è un fondamentale investimento per il futuro dell’ateneo e della stessa Camerino. E’ in quella zona, ormai diventata il cuore della città che, una volta completato il tutto, saranno disponibili oltre 450 posti letto per gli studenti, grazie alla generosa donazione dell’Euregione di Bolzano –Trento e Innsbruck, per un costo preventivato di oltre 9 milioni di euro. Secondo quanto riferito dal magnifico rettore prof. Claudio Pettinari, il primo lotto dell’area, potrebbe essere consegnato già a metà maggio. 

“Al momento - dichiara il rettore- la ditta ci ha confermato la consegna del primo Lotto entro il 15/20 Maggio, come indicato nella tempistica dei lavori. Procederemo subito con il casermaggio e l'arredamento dei locali. Si tratta di un’operazione complessa anche perché- continua Pettinari-, negli 80 appartamenti di cui si compongono le costruzioni, dovremo sistemare gli arredi delle cucine, cucine che dovranno avere un certo numero di fuochi, in modo che tutti gli studenti abbiano gli stessi servizi. Secondo quello che ci hanno detto, lo studentato sarà completato per il mese di luglio e lo speriamo fortemente. Il che significa che potremo affrontare il nuovo anno accademico con tanti posti in più a disposizione, ai quali, dovrebbero aggiungersi anche quelli nei container che renderemo accessibili a un prezzo calmierato, anche per agevolare gli studenti che vorranno rientrare magari per seguire laboratori o per venire a Camerino per sostenere degli esami. In definitiva- prosegue il rettore-, è di questo che noi abbiamo bisogno: di luoghi dove i ragazzi possano dormire la sera, tranquilli e sicuri, sapendo che il mattino dopo dovranno sostenere un esame, fare un'attività di laboratorio, seguire un'attività formativa importante

IMG 20180426 114623

Tutto dunque sembra procedere secondo le tempistiche e i programmi che ci siamo dati; in verità – aggiunge - ce ne siamo dati anche altri che al momento non voglio svelare e, per i quali, abbiamo già chiesto al comune il permesso a costruire. Il comune in sostanza ha già avuto un documento che ho provveduto a spedire a suo tempo; è una progettualità che ho condiviso con il sindaco, indicando quelle che secondo me sono delle priorità e delle strategie, da portare avanti insieme. MI auguro che si continui su questa strada che fa intravedere molto di positivo; nel frattempo i ragazzi continuano a seguire le lezioni, a sostenere esami, a laurearsi. La scorsa settimana Unicam ha ospitato un entusiasmante “Career day “ che, a me che ne ho vissuti tanti, personalmente è sembrato uno dei più belli. Oltre 60 aziende presenti, 800 tra studenti e giovani laureati, workshop, seminari, presentazioni. Un’opportunità preziosa per i nostri studenti laureati e dottorandi; è la dimostrazione che, anche dopo il loro percorso di laurea, noi continuiamo a seguirli, ad accompagnarli facendo da tramite con le imprese, con le aziende, con i clienti e le associazioni e - conclude con orgoglio il rettore - dato non trascurabile è che secondo la classifica “Alma Laurea”, l’università di Camerino presenti un più alto indice di occupabilità , rispetto alla media nazionale e, su quasi tutti i corsi di laurea”.

IMG 20180426 122233

 

Sì ad un percorso condiviso degli atenei. Il sindaco di Macerata, Romano Carancini: “Un’interazione e integrazione di Unicam e Unimc può rafforzare in maniera importante il territorio e gli stessi atenei”.

Ieri la cerimonia di inaugurazione del 728esimo anno accademico dell’Università di Macerata, tenutasi al teatro Lauro Rossi alla presenza del magnifico rettore Francesco Adornato, del sindaco Romano Carancini e del presidente della Regione Luca Ceriscioli. Fra gli interventi, anche quello dell’illustre latinista e rettore dell’Alma Mater Studiorum di Bologna, Ivano Dionigi, quello del presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane Gaetano Manfredi, quello di Silvia Mozzoni in rappresentanza del personale tecnico amministrativo di Unimc e di Mauro Giustozzi, direttore generale dell’ateneo.

Fra gli invitati, anche il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, che auspica un percorso di condivisione fra le due importanti università della provincia: “Ho molto gradito l’invito del Magnifico Rettore. Mi sono trovato a partecipare ad un’inaugurazione molto curata e con delle relazioni di rilevanza istituzionale e scientifica”. Diversi i passaggi che Pasqui ha ritenuto interessanti, soprattutto quelli in cui si è trattato della presenza di due atenei nel medesimo territorio: “è stato sottolineato il fatto che si può essere di più ma allo stesso tempo collaborare. Si può concorrere insieme, e questa forse è la parte che più mi ha colpito e che ho ritenuto positiva - ha precisato Pasqui - considerando il mio ruolo, che è quello di sindaco di una città universitaria. Sono della stessa opinione, si può fare un percorso insieme, ragionando sulle politiche universitarie. Possiamo rimanere distinti, possiamo continuare ad essere due atenei con delle politiche che fanno fede alle loro logiche, ma possiamo fare comunque insieme il percorso principale”.

 

Inaugurazione Anno Accademico 18 aprile 2018 0230

 

L’Università di Macerata, ha detto Carancini, è un “gene fondamentale della comunità”, motore culturale, sociale, economico e, certamente, luogo di elaborazione e formazione alla vita e alla professione. “Sono tanti gli spunti di riflessione inediti tratti dalle relazioni”.

Fra Unimc e Unicam c’è già una stretta collaborazione, ma ciò non toglie che si possa fare ancora di più. Lo stesso Carancini, la scorsa settimana in occasione del convegno organizzato dal Ministero dei Beni Culturali e dalla Regione, aveva espresso la propria posizione sulla possibilità che venga istituito un unico ateneo per tutta la provincia: “Proprio il professor Dionigi, nella sua mirabile prolusione, ha ripercorso storicamente la grave e ingiustificata frattura fra atenei umanistici e atenei scientifici. Credo sia necessario fare passi in avanti decisivi non certo per annullare l’uno o l’altro o per annettere l’uno all’altro, ma per rafforzare il nostro territorio. Credo - ha sottolineato - sia necessario andare oltre le semplici collaborazioni o le semplici dichiarazioni di dovere. Se l’aiuto del Ministero competente, la grande forza illuminata dei rettori, con l’aiuto dei territori, riescono a fare una considerazione che guardi oltre il semplice domani ma davvero ad un futuro per tutti, credo che una interazione e integrazione fra Unicam e Unimc possa davvero rafforzare in maniera importante il nostro territorio e naturalmente gli stessi atenei”.

E’ anche grazie alla collaborazione con l’Università di Camerino che i Licei di Camerino, capofila del progetto, si sono aggiudicati un importante finanziamento di oltre 118.000 euro, nell’ambito del PON-Programma Operativo Nazionale del Ministero finanziato dai Fondi Strutturali Europei Programmazione 2014-2020, relativi al Potenziamento dell'educazione al patrimonio culturale, artistico, paesaggistico.

Il progetto, denominato “Patrimoni delle Marche: ritorno al futuro”, nasce in seguito al recente sisma che oltre ad aver gravemente compromesso la conservazione fisica dei beni culturale dell’Appennino, ne sta minando la loro stessa esistenza e memoria.
Gli studenti del territorio sentono fortemente la necessità di prendersi in carico la tutela del patrimonio tangibile ed intangibile che caratterizza le loro stesse radici, e con questo progetto saranno coinvolti in una serie di attività laboratoriali da svolgere sul campo per sviluppare nei ragazzi, sia la consapevolezza del valore dei beni culturali come risorsa spirituale e materiale, sia per fornire loro gli strumenti per sviluppare una cultura digitale per una loro conservazione e valorizzazione innovativa.

“Sono davvero molto contenta e soddisfatta – ha dichiarato la prof.ssa Graziella Roselli, docente Unicam del Corso di Laurea in Tecnologie e Diagnostica per la Conservazione ed il restauro - che le nostre proposte e le sinergie che proponiamo siano apprezzate non solo dalle scuole del territorio, con le quali collaboriamo proficuamente da tempo, ma anche a livello ministeriale. La soddisfazione è ancora maggiore dal momento che il progetto è risultato essere il primo tra tutti quelli presentati da Istituti scolastici della nostra Regione”.

Il progetto sarà organizzato in rete utilizzando le differenti competenze presenti: da quelle tecnico-informatiche possedute dall’ITIS Divini di San Severino Marche a quelle umanistico-scientifiche dei Licei di Camerino, Sarnano e San Ginesio, fino ad arrivare alle competenze tecnico naturalistiche dell’Istituto agrario Ulpiani di Ascoli Piceno. Collaboreranno poi i Musei di Camerino e i Musei Civici di Ascoli Piceno, nonché lo spin off Unicam A.R.T.& Co.
“Il punto di forza del progetto – ha sottolineato la prof.ssa Roselli – è rappresentato dalla presenza di laureati del corso in Tecnologie e Diagnostica per la Conservazione ed il Restauro di Unicam come tutor in aula e nei laboratori, che assisteranno e supporteranno gli studenti nelle loro attività con un approccio sicuramente diverso rispetto a quello dei professori, certamente più familiare ed accogliente, grazie ad una riduzione delle distanze anagrafiche e di ruolo”.

Obiettivo principale sarà dunque quello di coinvolgere attivamente i giovani studenti nella salvaguardia del nostro patrimonio, attraverso l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili per garantirne la sopravvivenza.

 

 

Il Lions Club Camerino Alto Maceratese, ha conferito l'onorificenza " Melvin Jones" al magnifico rettore prof. Claudio Pettinari e al rettore emerito prof. Flavio Corradini. Introdotta dal presidente Dino Jajani con l'intervento di Carla Cifola, Governatore del Distretto 108A dei Lions,, la cerimonia si è svolta  presso il rettorato dell'Università di Camerino, Presenti  il vicepresidente del Consiglio regionale delle Marche Piero Celani, il prorettore vicario Graziano Leoni, e il direttore generale di Unicam Vincenzo Tedesco, il dirigente dell'Istituto professionale Pocognoni Oliviero Strona e rapprententanti locali dei Lions. Come sottolineato nel corso della cerimonia, inframezzata dai pezzi suonati al piano da Diego Romano Perinelli, laureato in CTF e Farmacia, nonchè ricercatore di livello internazionale ,il " Melvin Jones" è la più alta onorificenza internazionale Lions,, creata per dare il più alto riconoscimento alla dedizione delle singole persone al servizio della società civile.  Un modo per riconoscere il ruolo dell'Università di Camerino per il territorio e il valore delle due personalità premiate, esempi di impegno e passione a favore della comunità."Il conferimento del Melvin Jones- ha sottolineato Carla Cifola- non avviene a caso, bensì soppesando le varie situazioni e con la volontà di conferirlo a persone che siano veramente di 'altissimo profilo', che abbiano positivamente  inciso ed operato, per il bene della società. Non posso che congratularmi per la scelta dei Lions di Camerino che testimonia lo stretto legame e l'operare a favore del territoro   Dei Club del distretto 108A - ha aggiunto-  Camerino è senz'altro quello che si è trovato ad operare con le difficoltà maggiori; non è facile portare avanti gli obiettivi Lions in una città colpita così duramente, eppure il Club ha sempre operato, caricandosi del suo fardello e continuando con grande determinazione a fare dei service e a seguire le indicazioni delle associazioni."

 Di seguito il prof Dino Jajani ha letto le motivazioni dell'attribuzione ai rettori Corradini e Pettinari nelle quali, oltre all'alto profilo del ruolo svolto come docenti e ricercatori, viene sottolineata la produttiva sinergia operata nella gestione dell'immediatezza del dramma post sisma, conferendo  impulso al ruolo di Unicam, nella risposta razionale ed efficace alla tragedia.

Dalle mani della governatrice del Distretto 108A Corradini e Pettinari hanno anche ricevuto l'attestato. Scudo e spilla,  emblema di una grande associazione, verranno consegnati successivamente.

 " La nostra spilla dovrete indossarla sempre e con orgoglio- ha detto la governatrice- E' l'emblema di quella che il Financial Times ha definito la migliore associazione di servizio del mondo per il fatto che, ogni centesimo che raccogliamo va in beneficenza e non serve assolutamente a mantenere la struttura che trae sostentamento da appositi lasciti".

Melvin

" Bellissimo ricevere questo riconoscimento insieme a Corradini che ho avuto l'onore di affiancare per 6 anni - ha dichiarato il rettore Pettinari- intendo condividerlo con tutta l'attuale staff. Solo insieme e lavorando in sintonia, si possono ottenere grandi cose, così come è stato per tanti anni, nella forte collaborazione con il rettore Corradini" 

Evidenziato dalla stessa Governatrice Cifola il valore della condivisione e della continuità di un operato tra due persone. che sta ad indicare l'aver intrapreso un percorso univoco senza interruzioni, per il bene della società. 

A concludere l'evento, il reciproco scambio di omaggi tra Unicam, Distretto 108A e Lions Club Camerino Alto maceratese

celani

 L'intervento del Vice presidente del Cosiglio regionale Piero Celani

pubblico lions

guidoncini unicam

Omaggi di Unicam al Distretto Lions 108A e al Club Lions di Camerino

foulard

Un gruppo di ricercatori della Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino, coordinato dalla prof.ssa Roberta Cocci Grifoni, ha sviluppato in collaborazione con i colleghi dell’Università Politecnica di Madrid una nuova metodologia per studiare l'efficienza energetica dei giardini verticali installati sulle facciate degli edifici.

In particolare, i due team hanno realizzato uno studio per stabilire il legame tra lo spessore dell'isolamento termico degli edifici e le prestazioni energetiche dei giardini verticali installati nelle loro facciate dopo l'entrata in vigore della direttiva UE sull'efficienza energetica che richiede sempre maggiori performance termiche degli edifici.

“Il lavoro che abbiamo svolto con l'Università Politecnica di Madrid – ha dichiarato la prof.ssa Cocci Grifoni – è l'esito di una collaborazione del gruppo di ricerca della Scuola di Architettura e Design sui temi della sostenibilità ambientale a piccola e grande scala, avviato da qualche anno.

Molte ricerche hanno dimostrato che le facciate verdi sono una strategia effettiva dal punto di vista sia del raffrescamento estivo sia dell’isolamento termico invernale”.

“E’ noto – prosegue la prof.ssa Cocci Grifoni – che l’introduzione di isolamento termico condiziona l’effetto della facciata verde, però finora sono pochi gli studi che quantificano lo spessore di isolamento, garantendone le prestazioni richieste, e che ne ottimizza il suo utilizzo. Per questo motivo, lo studio in oggetto si propone di analizzare la variazione del comportamento termico di una facciata vegetale alla quale sono stati applicati differenti spessori di isolamento termico con il fine ultimo di stabilire qual è il suo spessore ottimale oltre il quale si ha un comportamento isotermo della facciata e le performance della facciata non migliorano”.

I ricercatori hanno dimostrato che i giardini verticali si comportano come un sistema di raffreddamento passivo quando la facciata è moderatamente isolata fino a uno spessore dell'isolamento di 9 cm, uno spessore maggiore diventerebbe ridondante e inefficiente.

Per ottenere questo risultato è stato considerato un edificio sperimentale a Madrid, monitorata la facciata verde con tre diversi spessori di isolamento e sviluppato un modello di simulazione che, una volta validato con i dati sperimentali, ha permesso di studiare l’effetto di spessori di isolamento sempre maggiori.

Il ruolo del gruppo di ricerca di Fisica Tecnica Ambientale della Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino è stato quello di implementare il modello che ha permesso, attraverso l’ottimizzazione parametrica, di individuare correttamente il valore delle molteplici variabili che caratterizzano il comportamento termoigrometrico ed evapotraspirativo di una parete verde ed ottenere, quindi, delle corrette simulazioni. Il modello è stato validato con il set di dati sperimentali monitorati nel caso studio a Madrid ed utilizzato in seguito in modalità prognostica.

Anche l’Università di Camerino parteciperà alla Borsa Internazionale sul turismo 2018, all’apertura della fiera, il prossimo 11 febbraio a Milano. Alla manifestazione sarà presente, oltre ad altre autorità, anche il Magnifico Rettore Prof. Claudio Pettinari.
La BIT è una storica manifestazione organizzata da Fiera Milano che dal 1980 che porta nel capoluogo lombardo operatori turistici e viaggiatori da tutto il mondo e che quest’anno si svolgerà dall’11 al 13 febbraio.

L’Università di Camerino sarà rappresentata dai dottorandi Eureka della School of Advanced Studies, i quali, coordinati dalla professoressa Lucia Ruggeri, stanno svolgendo ricerche giuridiche nel settore del turismo e le cui borse di studio sono state offerte in cofinanziamento da Unicam, dalla Regione Marche e da aziende marchigiane (Contram, Go World tour Operator, Esitur, Tour 2000).
I dottorandi, nello spazio riservato ad Unicam all’interno dello stand della Regione Marche, avranno l’opportunità di presentare al pubblico i risultati delle loro ricerche tramite poster ed altro materiale informativo.

L’occasione sarà utile per evidenziare il valore della ricerca giuridica affiancata all’esperienza imprenditoriale in un settore di grande rilevanza per l’intera Regione Marche.
Questa partecipazione sarà anche utile ai fini dell’acquisizione di nuovi contatti dal mondo dell’imprenditoria turistica, nell’ottica di futuri programmi di ricerca in convenzione con l’Università di Camerino.

Alla prima giornata della BIT, col contributo di Unicam e il patrocinio gratuito del Comune di Camerino, sarà presente anche una delegazione di studenti di Camerino che svolgono attività di studio e monitoring in ambito di tutela dei diritti delle persone con disabilità e turismo accessibile, all’interno di un progetto sociale gestito dall’associazione Go 4 all.

 

Inizierà  lunedì 5 febbraio presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Gentili” di San Ginesio, in particolare nei locali del Liceo Scientifico e delle Scienze applicate di Sarnano, il progetto formativo di alternanza scuola lavoro sulla classificazione, conservazione e restauro dei beni culturali.
Il progetto, voluto fortemente dalla dirigenza scolastica e dall’Università di Camerino con il corso di laurea in “Tecnologie e Diagnostica per la Conservazione ed il Restauro” e la Scuola di Architettura e Design con sede ad Ascoli Piceno, prevede un ciclo di lezioni tenute da docenti Unicam e attività laboratoriali nel campo della conservazione dei beni culturali di cui il nostro territorio è ricco.

Le lezioni spazieranno da argomenti di Teoria e Tecniche applicate come quelle multi spettrali e termografiche tenute dai professori Roselli e Di Girolami alle analisi storico-architettonica presentate dalla professoressa Petrucci; si passerà poi allo studio delle malte storiche con la Prof. Roselli, alla georeferenziazione con il professor Bisci, all’utilizzo della piattaforma elettronica Arduino per il monitoraggio degli ambienti di conservazione con il dottor Cinaglia e il professor Vittori, alla realtà aumentata con il dottor Olivieri, fino al trattamento statistico dei dati con la professoressa Bernabei.

Terminato il ciclo di lezioni gli alunni si recheranno in alcuni siti scelti nel contesto di Sarnano per effettuare rilevazioni e monitoraggi e mettere in pratica quanto acquisito. Per la realizzazione del progetto formativo ci si è avvalsi della collaborazione dello spin-off dell’Università di Camerino “A.R.T. & Co”, attivo presso il Laboratorio di Tecnologie e Diagnostica per la Conservazione ed il Restauro dell’Università di Camerino con sede ad Ascoli Piceno.

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo