Per il loro contributo all'avanzamento della scienza e della società, la School of Advanced Studies dell'Università di Camerino, ha conferito i premi SAS Distinguished Award 2017a Carlo Doglioni, presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e a Salvatore Settisaccademico dei Lincei. Aperta dai saluti del prorettore vicario di Unicam prof. Graziano Leoni e dall'intervento del direttore della SAS prof. Roberto Ciccocioppo, la  cerimonia  si è conclusa con il conferimento dei SAS Young Investigator Award alle tre dottorande Unicam, Laura Bordoni, Silvia Galano, Maria Elena Giusepponi.

dottorandi

 Grande interesse per la dettagliata relazione del prof. Carlo Doglioni, ordinario all'Università La Sapienza di Roma e attuale presidente dell'INGV. Geologo strutturale, il prof. Doglioni si occupa di geodinamica e in particolare delle asimmetrie globali, dei meccanismi che ne sono causa e dell'origine della sismicità. Filo conduttore del suo discorso la tematica dei gradienti, motore della terra. " La definizione di gradienti, abbraccia vari aspetti- ha detto il presidente INGV- ; possiamo spiegarli come una forma di energia  che funziona  in ambiente geologico, come  in qualsiasi altra disciplina, fino ad  arrivare agli ambiti socio economici;  conoscerli e in qualche modo riuscire a governarli, è un po' la chiave per un mondo migliore". Da presidente dell'Ingv, istituto che attraverso le Reti di osservazione distribuite su tutto il territorio nazionale ne sorveglia la sismicità ,(oltre a sorvegliare l'attività dei vulcani attivi e dei maremoti nell’area mediterranea), Doglioni non ha mancato di evidenziare l'importanza della tecnologia, di cui si avvale lo stesso INGV  e che ha contribuito nel tempo a migliorare la conoscenza dei fenomeni . " Scienza e tecnologia debbono viaggiare insieme-  ha affermato-; ogni avanzamento scientifico passa per idee e dimostrazione  tramite esperimenti, che in qualche modo confermino eventuali teorie , ma  la scienza di base è comunque necessaria per poter arrivare a delle Scienze Applicate che poi traducono in tecnologia che si riverbera poi di nuovo, nella scienza".  

Nela foto  sotto il prof. Carlo Doglioni

Doglioni INGV

Dedicato all'energia culturale e alle conseguenze delle asimmetrie culturali,  l'intervento del prof. Salvatore Settis, storico dell'arte, già responsabile della ricerca al Getty Museum con lauree honoris Causa in Giurisprudenza ed Architettura e membro dell'Accademia dei Lincei.  Evidenziando  l'importanza di aver raggiunto la conclusione del loro percorso,  così si è rivolto ai dottorandi: " E' giusto che il vostro pensiero si rivolga al futuro; è bene che tuttavia sappiate che tutti i successi o i fallimenti a cui andrete incontro nel vostro futuro individuale,  dipendono non soltanto da ciascuno di voi, ma da come si muove la società nel suo insieme. Ed è proprio per le asimmetrie che si sono create tra il nostro Paese e altri Paesi che ne è derivata negli ultimi anni, l'emorragia intellettuale di 34 mila persone che sono emigrate dall'Italia. Non sarebbe successo niente di male se fossero rientrati da noi altri 34 mila provenienti dal resto del mondo, ma purtoppo non è stato così. Quale che sia la vostra abilità di negoziare con la società o con la comunità - ha continuato Settis- , la cosa più importante è domandare a voi stessi in che cosa potete contribuire, non soltanto per il vostro mestiere( geologo- biologo- archeologo)  ma in generale, a favore del progresso sociale. Tema vero è dunque il rapporto tra scienza, cultura e cittadinanza". Quindi, l' incoraggiamento ad avere una concezione larga della cultura che non riguardi esclusivamente la disciplina per cui si è stati  formati, ma la società nel suo insieme " Una cultura che guardi lontano perché, se non abbiamo una cultura della cittadinanza, della dignità umana e della giustizia sociale- ha sottolineato- le nostre culture tecniche varranno troppo poco". Altro spunto su cui riflettere, quello riferito al ruolo marginale della cultura nella Comunità Europea, considerata non essenziale e relegata ad aspetto secondario, rispetto all'Economia alla Finanza e ai Mercati "Se vogliamo un'Europa più giusta e anche un'economia migliore, credo che questa gerarchia andrebbe semplicemente capovolta.  Nella società di oggi - ha aggiunto- non viene più promossa la creatività: è uno dei motivi per cui il nostro Paese sta creando un'emorragia dei suoi talenti migliori"  Utilizzando infine una citazione di Aristotele riferita alla parola eudaimonìa, Settis  ha augurato ai dottorandi una piena realizzazione nella vita e che, attraverso il loro contributo, possa alimentarsi la speranza che il Paese diventi migliore. " Per Aristotele e per la filosofia morale antica- ha detto- eudaimonìa  è l'equilibrio tra il desiderio e le potenzialità,  l'essere coscienti che le proprie potenzialità potrebbero realizzarsi nella società in cui viviamo; se ciascuno di noi fosse convinto di questo, la società nel suo insieme sarebbe migliore. Noi saremo più felici, più creativi e, anche la nostra economia ne trarrebbe vantaggi".  

 Carla Campetella

 

SAS AWARD 2017: un momento della relazione del prof. Salvatore Settis

Salvatore Settis

Ripartiti i lavori per il completamento delle palazzine del Campus dell'università di Camerino. Sono stati dissequestrati i lotti  ai quali lo scorso 27 settembre erano stati apposti i sigilli a seguito dell’intervento dei carabinieri e dell’Ispettorato del lavoro, dopo la denuncia della Fillea Cgil e Cgil di Macerata per condizioni di lavoro irregolari nei cantieri. I controlli avevano fatto emergere la presenza di 5 lavoratori in nero, uno dei quali clandestino,  che avevano anche tentato di fuggire.  Due le aziende sospese e multate  per il mancato rispetto delle norme sul lavoro e sulla sicurezza. Acquisito tutto il materiale probatorio necessario alle indagini, gli inquirenti  con il provvedimento che ne ha disposto il dissequestro, hanno consentito nei blocchi 5 e 6 del Campus la ripartenza dei lavori che comunque non si erano mai fermati negli altri lotti dell'area. Considerato il fermo, slitterà probabilmente  di qualche giorno la data del 31 ottobre, termine ultimo di consegna degli alloggi agli studenti.  Le strutture, donate dalle province autonome di Trento e Bolzano e Land del Tirolo potranno ospitare 456 studenti. Esprime intanto piena soddisfazione per il dato positivo delle iscrizioni, il rettore Claudio Pettinari: “Le iscrizioni al nostro ateneo sono andate molto bene. Le prospettive sono buone e, ancora una volta, rivolgo un saluto di benvenuto a tutti gli studenti di Unicam che dalla scorsa settimana stanno seguendo le lezioni. Tutti i nostri Corsi stanno procedendo con regolarità e sono molto partecipati da tutti gli studenti”.

C.C.

Palazzine Campus

Non rinunciare mai ad un sogno, solo perché pensi che ti ci vorrà troppo tempo per realizzarlo. Il tempo passerà comunque". Con questa frase di Nazim Hickmet, l'emozionato rettore Claudio Pettinari, ha inaugurato la coloratissima cerimonia di consegna delle pergamene di laurea, davanti ad un parterre decisamente affollato. Circa 400 i laureati presenti, sul   totale dei 1289 che hanno raggiunto la mèta nell'anno accademico 2017-2018.  Motivi di spazio e di sicurezza non hanno permesso di accoglierli tutti,  ma l'impatto scenico dell'area del Campus, ha sicuramente restituito un'immagine grandiosa e imponente. Alla grande festa che, ovviamente in forma diversa, si tiene a Camerino da 700 anni,  hanno partecipato  intere famiglie e numerosi  amici dei neo-dottori, provenienti da tutto il mondo. A rendere ancora più suggestiva la cerimonia, gli interventi al microfono della dott.ssa Antonietta Lombardozzi e del prof. Ezio Bartocci. Partiti da laureati all'università di Camerino, hanno raggiunto ruoli  di assoluto prestigio professionale nei rispettivi campi.

Festa Laurea 3Toccante e significativa la testimonianza della dottoressa Antonietta Lombardozzi, laureata in chimica ad Unicam, e, oggi direttore tecnico superiore della Polizia di Stato, responsabile del laboratorio chimico Forense dei Gabinetti interregionali di Polizia scientifica per il Piemonte  e per la Val d'Aosta, nonché  dirigente del Gabinetto di Torino. Altra autorevole esperienza quella raccontata dal professor Ezio Bartocci, laureato in informatica ad Unicam  e oggi professor associato presso la Cyber - Physical Systems Research Division della facoltà di Informatica dell'Università di Vienna. Alla presenza del Pro Rettore vicario Graziano Leoni e dei Direttori delle Scuole d’Ateneo, introdotti dai canti intonati dal Coro Universitario diretto dal maestro Luciano Feliciani, si è potuti entrare nel vivo della grande festa che ha tributato un saluto speciale anche ai docenti Mario Cocchioni. e Sandro Frigio e, ai tecnici  Anna Maria Antonini. e Tiziano Pennesi,.che hanno lasciato il servizio nel corso dell’ultimo anno.

festa laurea rettore" La consegna dei diplomi di laurea- ha detto il rettore- è  forse il momento più bello, perché significa avere compiuto pienamente il proprio lavoro.  Significa vedere concretizzati i propri obiettivi, aver lavorato pienamente per il progresso e per la crescita della nostra società. Un diploma  è un qualcosa di veramente importante"-  ha sottolineato Pettinari, ricordando l'etimologia greca della parola e il documento degli inizi del primo millennio che veniva dato  a coloro a cui veniva assegnata la cittadinanza romana. " Nel  Medioevo il diploma era poi un importante lasciapassare per messaggeri e viaggiatori. Oggi è un documento che attesta il conseguimento di un importantissimo titolo di studio e- ha continuato -, a pensarci bene, è sempre un bel lascia passare per diffondere e portare ovunque la cultura, la conoscenza, la scienza .  Voi siete la centralità delle università che  non esistono senza studenti, come non esisterebbero senza docenti e soprattutto non esisterebbero senza laureati.  Andare all'università significa diventare grandi, autonomi, indipendenti; significa talvolta cadere e, altrettante volte rialzarsi e ripartire con slancio per seguire i propri sogni.  Ecco l'obiettivo di un ateneo e, gli sforzi di tutte le sue componenti debbono essere  proprio quello di farvi comprendere che anche nel momento più basso della  vita, quando tutto sembra andare male quando tutto va a fondo, si può scalciare, si può rialzare la testa e  puntare verso l'alto;  si può far tesoro dell'esperienza e parlare della conoscenza,  vero strumento di lavoro e vero successo". Il rettore ha poi evidenziato come arrivare alla laurea segni la fine di uno dei momenti più belli e ricchi di emozioni e  l'inizio di una nuova vita proiettata verso un lavoro ma che la formazione che si è ricevuta non servirà solamente al lavoro e alla  specializzazione.  "Siete stati formati, educati e preparati per contribuire agli obiettivi e gli scopi del pianeta. Non basta raggiungere gli obiettivi individuali, occorre  che  essi siano integrati, condivisi, rafforzati con gli obiettivi del pianeta e, piuttosto, con gli obiettivi dell'universo che è l’insieme di più cose.  Questo è il vero significato della parola universitas. Per questo vi invito ad essere insieme sempre e il più possibile coesi tra voi e a lavorare insieme". Prima della consegna dei diplomi ai 400 tra laureate e laureati delle cinque Scuole d’Ateneo (Architettura e Design, Bioscienze e Medicina Veterinaria, Giurisprudenza, Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, Scienze e Tecnologie). il prof. Pettinari ha posto l'accento sull'importanza del trasferimento di esperienze, di insegnamenti, di conoscenze e di obiettivi,  tra genitori e figli , tra docenti e studenti,  tra persona e persona.  " Un qualcosa che  deve sempre caratterizzare la vostra vita per far crescere il vostro Paese. Non basta solamente essere teneri con voi; dobbiamo porvi al centro della nostra vita. Voi siete la parte migliore di noi e, solo in voi la nostra vita si compie e assume pieno valore".

L'emozionante lancio dei tocchi in aria,  ha poi concluso la bellissima e impecccabile cerimonia.

 Carla Campetella

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Tutto pronto all'Università di Camerino per la “Festa della Laurea”, il consueto appuntamento con la cerimonia di consegna delle pergamene di laurea a coloro che si sono laureati nel corso dell’anno accademico 2016/2017.

Anche in questa edizione a fare da scenografia all’evento sarà lo spazio Agorà del Campus universitario di Camerino, che questo sabato 22 settembre sarà letteralmente invaso da oltre 400 laureate e laureati delle cinque Scuole d’Ateneo (Architettura e Design, Bioscienze e Medicina Veterinaria, Giurisprudenza, Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, Scienze e Tecnologie), accompagnati da familiari e amici, provenienti da tutto il mondo.

Dalle ore 16.30, tutti i laureati che hanno aderito all’iniziativa, riceveranno la pergamena direttamente dal Rettore dell’Ateneo prof. Claudio Pettinari, alla presenza del Pro Rettore vicario Graziano Leoni e dei Direttori delle Scuole d’Ateneo.

La cerimonia si aprirà con il saluto del Rettore a tutti i presenti, al quale seguiranno le testimonianze di due laureati Unicam che si sono distinti nel loro percorso professionale: Antonietta Lombardozzi, laureata in Chimica ed ora direttore del Laboratorio Chimico Forense al Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica per il Piemonte e la Valle d’Aosta di Torino, ed Ezio Bartocci, laureato in Informatica e attualmente professore associato presso la Vienna University of Technology in Austria.

Nel corso dell’evento, inoltre, Unicam saluterà ufficialmente anche i propri dipendenti, sia docenti che tecnici amministrativi, che hanno lasciato il servizio nel corso dell’ultimo anno: anche per loro quindi un momento di congedo solenne dall’Ateneo.

I laureati potranno poi votare per scegliere quale sarà il “profumo” dell’Università di Camerino. Grazie alla collaborazione con lo spin off Unicam Mumo, specializzato in marketing sensoriale, i partecipanti potranno scegliere tra due fragranze, che racchiudono le essenze di tutti i Paesi di origine dei nostri studenti, quella che preferiscono: quella che avrà ottenuto maggiori preferenze, diventerà il profumo di Unicam.

La cerimonia sarà ufficialmente aperta dal Coro Universitario- cappella Musicale del Duomo di Camerino, diretto dal maestro Luciano Feliciani, che eseguirà alcuni brani, tra cui il “Gaudeamus Igitur”.

Dal 4 al 6 settembre l’Università di Camerino ospita il sesto convegno nazionale di AIGeo, l’Associazione Italiana di Geografia Fisica e Geomorfologia, attualmente presieduta dal prof. Gilberto Pambianchi docente della sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam. Titolo del convegno è “Vivere sulle faglie. Storia dell’Uomo e del Paesaggio”

“ L’idea- spiega il prof. Pambianchi- nasce dall’ Associazione Italiana di geografia fisica e geomorfologia che organizza sistematicamente dei convegni. Ho scelto la sede di Camerino perché, allo scadere del mio mandato di presidenza, volevo onorare l’ateneo e la città di Camerino. Il convegno è ispirato ad un articolo del marzo 2017 di Paolo Rumiz, scrittore e giornalista de La repubblica, il quale ha raccontato l’esperienza della traversata a piedi che ha fatto di persona da Amatrice a Camerino. L’articolo si sofferma, non tanto sulle macerie, ma sulle bellezze e sulla popolazione del Centro Italia. Con questo forum – sottolinea il docente- vogliamo rimarcare i punti di forza di questo territorio, le sue peculiarità, le eccellenze, la bellezza del paesaggio e la forza della gente su cui basare una possibile rinascita. D’altro canto il convegno vuole anche rimarcare che il problema dei terremoti, non sono solo le faglie, meritando un'attenzione fondamentale  anche tutte le ripercussioni del sisma sull’ambiente geologico.

Pambianchinella foto il Prof. Gilberto Pambianchi

"Ci sono stati numerosi movimenti franosi, tanti effetti di superficie, spaccature-continua Pambianchi -: tutto questo bisogna monitorarlo e il nostro territorio deve diventare un laboratorio scientifico, di esempio per l'Italia e a livello internazionale. Il sisma ha creato delle frane e altre ne sono in agguato e ha creato un notevole depauperamento della risorsa idrica; abbiamo degli acquedotti che hanno più che dimezzato le loro portate che, da 500 litri al secondo sono arrivate a 200 litri al secondo. Del problema dell'acqua nessuno ne parla e noi vogliamo evidenziarlo con questo convegno perché, per non trovarci male nel prossimo futuro, dobbiamo pensare alla risorsa idrica. Su questo, con tutta probabilità anche la geologia italiana ha mandato dei messaggi parziali; il problema del terremoto non è soltanto la ricerca del colpevole  e cioè, delle faglie che lo hanno generato. Le faglie ci sono e le conosciamo, quello che invece è passato in second' ordine e che addirittura non viene preso in considerazione, è il monitoraggio del territorio sia per quel che riguarda le frane che si potrebbero innescare in questi anni successivi, ma anche il problema dell'acqua Il terremoto è stato fortissimo, ha sconvolto la circolazione profonda, alcune sorgenti si sono prosciugate.  E' giunto il momento di prendere in considerazione questo problema”.

Il convegno, che si terrà martedì 4 settembre presso il Polo di Geologia a partire dalle ore 14:30, si aprirà con i saluti e le relazioni introduttive del Rettore Unicam Claudio Pettinari, del Sindaco di Camerino Gianluca Pasqui e del Presidente AIGeo Gilberto Pambianchi. Seguiranno poi le relazioni di Paolo Rumiz, che racconterà il suo viaggio a piedi da Amatrice a Camerino; di Salvatore Monteleone dell’Università di Palermo, che illustrerà gli aspetti geologici e geomorfologici a 50 anni dal terremoto del Belice; di Enrico Miccadei dell’Università G. d’Annunzio di Chieti e Pescara che illustrerà la Faglia del Monte Serrone (Appennino abruzzese).Il pomeriggio si chiuderà con una tavola rotonda alla quale prenderanno parte docenti, esperti, tecnici, amministratori. Saranno oltre 70 i partecipanti alla tre giorni, provenienti da tutte le università italiane. Nella giornata di mercoledì 5 settembre è in programma l’escursione alla Valle del Chienti, Castelsantangelo sul Nera, Castelluccio, Norcia, Visso e Camerino. Giovedì 6 settembre si terrà infine l’Assemblea AIgeo, nel corso della quale si svolgeranno le votazioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo del triennio 2019-2021.

Sono 133 in tutto i ragazzi provenienti da tutta Italia, impegnati nelle attività del XX raduno nazionale FIDAS e del primo stage formativo Fitarco, in svolgimento in questi giorni a Camerino. Atleti tecnici e dirigenti sono stati ricevuti per la presentazione ufficiale questo mercoledì 22 agosto all’auditorium Benedetto XIII. Presenti all’incontro il presidente del Cus Camerino Stefano Belardinelli e il segretario Roberto Cambriani, Claudio Pettinari rettore dell’Università di Camerino, Fabio Luna presidente Coni Marche, Marisa Fabietti presidente Fitarco Marche, Fabio Romagnoli, consigliere regionale Fidal, Robertais Del Moro fiduciario tecnico regionale Fidal, il delegato del sindaco e consigliere comunale Gian Marco Quacquarini, Roberto Pettinari di Ersu- Erdis Camerino.

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Fitarco

Gli impianti sportivi della Loc. Le Calvie sono un pullulare di attività e test formativi che,  in questi giorni, vedono impegnato il folto gruppo di giovani promesse dei vari settori dell’atletica nelle categorie allievi (nati negli anni 2001-2002) e cadetti (2003-2004); alcuni di loro si sono già distinti riportando a casa dei titoli da campione; lo stesso incontro di saluto è stata l’occasione per ricordarne ed applaudirne nuovamente i successi. Il raduno estivo rappresenta un momento di particolare importanza, soprattutto per i cadetti dell’atletica, in vista dei campionati italiani che si svolgeranno i prossimi 7 e 8 ottobre a Rieti. Dal centro estivo giovanile, come è ormai tradizione, i ragazzi porteranno a casa non solo un bellissimo ricordo condiviso, ma anche un momento di formazione che li aiuterà ad esprimersi al massimo e ad alimentare la loro aspirazione a diventare atleti e arcieri di grande livello. Venticinque i giovani del ‘tiro con l’ arco’ che, da Marche, Abruzzo e Toscana. hanno scelto di partecipare allo stage. Le varie attività di formazione si svolgono nel complesso sportivo Sergio Sabbieti e allo stadio universitario Livio Luzi, messi a disposizione dall’Università e dall’Erdis di Camerino, con il prezioso supporto del Cus e dell’amministrazione comunale.

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Un invito alla responsabilità, quello rivolto ai giovani dal rettore Claudio Pettinari: "La vostra capacità di mettervi in gioco, la vostra voglia di ottenere un risultato, è l’ unica cosa che potrà veramente aiutare il nostro Paese a raggiungere e a ritornare a quei livelli che gli competono in Europa e nel Mondo. Il vostro, è un compito di primaria importanza - ha continuato il rettore- ;i vostri successi ci fanno capire che cosa significhi essere futuri atleti di valore ma anche futuri manager della società . Lo stage di formazione che state vivendo è un qualcosa di unico che vi aiuta per il futuro; la possibilità di condividere con altri ragazzi questo momento formativo ritengo sia di fondamentale importanza; è il momento in cui un atleta può confrontarsi con un istruttore che può trasferirgli tutte le conoscenze necessarie. Alcuni di voi saranno più dotati di altri , qualcuno più portato per uno sport rispetto ad un altro, ma credo che per ottenere un risultato non sia sufficiente semplicemente essere dotati : ci vuole ordine, disciplina, conoscenza di quello che si fa. Tra un campione e un atleta normale c’è una grande differenza e credo che uno stage formativo fatto in questi anni, possa aiutare a raggiungere quei risultati di livello, ai quali ognuno di voi aspira . C’è insomma bisogno di quel quid in più che potrà servirvi per fare centro. E il messaggio di ordine e disciplina che ho voluto darvi, sarà di grande aiuto domani;  molti di voi avranno di sicuro successo e diventeranno atleti di valore, sappiate comunque che lo sport potrà esservi d’aiuto anche nello studio. Lo verifico quotidianamente in ateneo. Per dotarsi di strutture sportive di livello, Unicam sta facendo economie in più settori, in modo da poter qualificare sempre di più questo aspetto e spendere risorse ulteriori rispetto a quelle esistenti. Questo la dice lunga sull’importanza che il nostro ateneo  dà allo sport e alla possibilità di annoverare non solo studenti -atleti ma anche atleti -studenti ”.

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“ Lo sport non è solo medaglie ma soprattutto crescita di cittadini - ha detto il presidente Coni Marche Fabio Luna- . Attraverso lo sport è bello vincere una medaglia olimpica, un mondiale o un europeo. La soddisfazione è vedere riuniti ragazzi molti dei quali hanno partecipato ai recenti europei di atletica e , credo che la soddisfazione maggiore per un dirigente sia anche quella che questi ragazzi un domani andranno ad occupare delle posizioni in grado di riempirci d’orgoglio come Paese. Questa è la sfida che i nostri dirigenti stanno portando avanti giorno dopo giorno. Mi auguro che questo stage possa rappresentare per tutti un momento di socializzazione; con un pizzico di orgoglio, - ha aggiunto Luna- posso dire che queste sono le situazioni che magari valgono a contraddistinguere lo sport marchigiano rispetto ad altre regioni. L’abitudine talvolta ci spinge a mettere in evidenza solo le negatività e invece è bene dire che nella nostra regione il movimento sportivo funziona abbastanza bene e, sicuramente, una delle componenti che ci fa crescere giorno dopo giorno, è proprio quella relativa alla formazione. Abbiamo una scuola regionale dello sport che è tra le più attive a livello nazionale e questo fa sì che tutte le componenti sportive regionali possano crescere con quella professionalità che oggi serve a far crescere il livello dei ragazzi. Questa è la nostra grande responsabilità; questi ragazzi non solo dovranno vincere e salire sul podio, ma dovranno crescere nella coscienza che lo sport deve essere in grado di insegnare loro quei valori e quelle regole che li accompagneranno per tutta la vita. E’ questo l’impegno che stiamo portando avanti anche grazie alla collaborazione di altri enti ed istituzioni come l’università di Camerino che ci apre sempre le sue porte. Altra cosa che ci serve per poter crescere è la componente dirigenziale molto qualificata, cosa che,insieme a tutto lo staff tecnico, nella nostra regione è molto elevata; è questo quello che, non solo a livello nazionale, ci consente di perseguire risultati eccezionali”.

L’utilità del percorso formativo è stata rimarcata nel suo intervento anche dal consigliere regionale FIDAL Fabio Romagnoli che ne ha posto in risalto anche l’aspetto positivo per i tecnici del settore di avere i giovani a disposizione per più giorni:e di potersi confrontare con i tecnici personali dei ragazzi “ Riteniamo che questo sia un aiuto a crescere e l’ augurio che vi faccio è quello di rivedervi qui seduti, magari laureati tra qualche anno, in modo che il vostro percorso possa aver raggiunto una crescita definitiva e possiate lanciarvi nel mondo del lavoro”. 

A portare il saluto della città e del sindaco, il delegato e consigliere Marco Quacquarini :“ Voi potreste essere i futuri studenti e cittadini di Camerino, una città dalla qualità della vita elevata dove c’è un ottimo ateneo e dove il rapporto tra studenti e cittadini è sempre stato molto stretto. Vedervi impegnati nelle attività dello stage mi ha affascinato: lo sport alimenta passioni e crea socialità. e mi auguro di potervi rivedere nella nostra città anche nei prossimi anni “.

I ragazzi sono ospiti delle strutture dell’Ersu / Erdis di Camerino “ Spero che l’accoglienza sia stata buona- ha detto Roberto Pettinari  – potrebbe essere un modo per avervi anche come studenti di Unicam”.

“ Il nostro raduno nazionale FIDAL si svolge qui da vent’anni perché è difficile trovare un’ospitalità così accurata- ha spiegato. Robertais Del MoroQui tutte le difficoltà vengono superate, troviamo da sempre ottima impiantistica, calore umano e tutti gli ingredienti per un allenamento efficace. Il nostro grazie va a tutta la città, e a tutto lo staff del Cus Camerino, Eravamo qui lo scorso anno e quest’anno torniamo con ben 18 medaglie assegnate ai campionati italiani dall’ indoor, all’aperto, ai campionati studenteschi. A Camerino abbiamo sempre trovato un’ospitalità eccezionale non solo a livello tecnico ma anche a livello d’amicizia perché se è vero che danno soddisfazione i risultati il bello è che qui si creano tutti quei valori che lo sport non deve mai abbandonare. Festeggiare oggi vent’anni, vuol dire aver ottenuto in questa annata  il miglior risultato di sempre ed è motivo di grande soddisfazione".  Gli stessi giovanissimi dello scorso anno, tornati a Camerino dopo aver già vestito la maglia azzurra ai recenti europei, in segno del forte legame d’amicizia che si è instaurato, hanno voluto omaggiare chi li sta ospitando in città. A distribuire i doni sono state Emma Silvestri vice campionessa europea seconda nei 400 ostacoli e campionessa italiana degli studenteschi e italiani; Angelica Ghergo allieva campionessa italiana nei 400 ad Ancona; Sara Zuccaro campionessa italiana di lancio del Martello a Gjor in Ungheria; a seguire, Benedetta Trillini seconda ai campionati indoor e terza ai campionati all’aperto; Melissa Mogliani Tartabini argento ai campionati italiani indoor  e Greta Rastelli terza ai campionati italiani indoor e seconda agli universitari; Alessandro Caccinimedaglia d’argentoai campionati italiani in specialità prove multiple e infine le giovanissime cadette MartinaCuccùEva Joao Polo,  classificatesi al terzo posto a Palermo, rispettivamente nelle specialità dei 100 ostacoli e del lancio del disco.

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“ Quando Roberto Cambriani mi ha proposto lo stage Fitarco- ha detto la presidente Marche Marisa Fabietti- ho pensato subito che potesse essere un’ottima occasione. Per noi è il primo anno e non possiamo portare testimonianza di risultati ma siamo intenzionati a ripetere questa bellissima esperienza. Ringrazio i tecnici delle Marche e i colleghi della Toscana e Abruzzo che hanno risposto con la loro partecipazione".

In conclusione  l’intervento del presidente del Cus Stefano Belardinelli che ha definito un bell' orgoglio marchigiano il risultato delle 18 medaglie vinte dai giovanissimi atleti.  Belardinelli ha voluto porre in risalto il modello di sviluppo che è decisa a percorrere l’università di Camerino: “ Spesso ci lamentiamo del sistema universitario italiano che in alcuni casi non assomiglia ai modelli del Nord America o del Nord Europa nei cui college e atenei, lo sport assume un ruolo molto forte. Credo che l’università di Camerino stia guardando verso quel modello e, a brevissimo, Unicam uscirà con dei bandi e ulteriori borse d’incentivazione  per studenti che fanno sport ad un certo livello. Risorse saranno dunque messe a disposizione di studenti atleti che pertanto potranno contare su un aiuto in più, fatto anche di attività di tutoraggio e sostegno academico. Credo che sia un segnale forte che si vuol dare, non tanto a Camerino e alle Marche, ma al nostro Paese che ha davvero bisogno di questi comportamenti”.

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Una lezione di "prevenzione culturale", corredata da grafici mappe e immagini, per capire come geologi ed esperti sismologi studiano i terremoti. E' quella che ha preso vita nell’aula A della sede di Geologia di Unicam, davanti ad una platea formata da docenti, studenti universitari e comuni cittadini. L'occasione è stata offerta dal seminario organizzato dalla sezione di Geologia- Scuola di Scienze e Tecnologie dell’università di Camerino. e dedicato in particolare alla sequenza sismica iniziata il 24 agosto nell’Italia Centrale. Introdotte dal responsabile prof. Emanuele Tondi, le relazioni della ricercatrice Maddalena Michele e del dottor Lauro Chiaraluce, esperti della sezione terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.  I due sismologi lavorano nella rete della sala sismica dell’INGV e, in questi anni, hanno registrato, elaborato e analizzato tutte le scosse sismiche che la popolazione ha sentito dal vero; durante la loro relazione hanno fatto capire al pubblico quello che, da un punto di vista sismologico, è accaduto nel nostro territorio  a partire dalla scossa del 24 agosto 2016 e fino all'ultimo evento del 21 maggio 2018, periodo nel quale sono stati localizzati circa 90.000 terremoti. La dottoressa Michele ha presentato il lavoro  svolto sulla sequenza sismica di Amatrice, illustrando in particolare, l’anatomia del sistema di faglia descritto dalla sismicità della sequenza, basandosi sulle rilocalizzazioni eseguite, in parte periodicamente aggiornate e in parte confluite in un lavoro che è in pubblicazione. Al centro dell’intervento anche la cinematica che descrive il sistema di faglia, per concludere con l’illustrazione degli aspetti riferiti all’evoluzione spazio-temporale della sismicità. Area di studi,o la sequenza sismica Amatrice-Visso- Norcia del 2016 con la rilocalizzazione di tutti gli eventi fino al 21 maggio 2018. Secondo quanto affermato dalla ricercatrice, la sismicità risulta essere quasi confinata ai bordi, dalla sequenza di Colfiorito del 1997 e dalla sequenza sismica de L’aquila del 2009.

Quindi, il dottor Lauro Chiaraluce, responsabile della sezione mobile dell'INGV ha illustrato  il lavoro che si svolge quotidianamente nella sala sismica dell'ente preposto dallo Stato al monitoraggio dell’attività sismica e vulcanica su tutto il territorio nazionale.“ Noi che ci occupiamo di terremoti,- ha detto-   facciamo riferimento alla sala sismica dove si fa sorveglianza 24 ore su 24 per tutti i giorni dell’anno;  tutte le stazioni sismiche che sono installate sul territorio nazionale, acquisiscono continuamente dati e li trasmettono al centro di acquisizione dove tre persone a turno, giorno e notte, localizzano terremoti.  Quando c’è un terremoto, sopra una certa magnitudo locale, che ‘in tempi di pace’ è di 2.5, - ha proseguito Chiaraluce- secondo il protocollo, ci attiviamo tramite la linea diretta con la Protezione civile e, nell’arco di due minuti avvertiamo del terremoto che c’è stato e in quale zona. Dopodiché, entro 5 minuti dobbiamo dare una prima localizzazione e una prima stima della magnitudo ed entro 30 minuti la localizzazione definitiva e magnitudo definitiva . Questo è il motivo per cui noi utilizziamo la magnitudo locale, che forse non è la più esatta che possiamo calcolare, ma sicuramente la più veloce e speditiva ; si calcolano le ampiezze su tutte le componenti del sismogramma, si fanno delle medie e si dà la magnitudo locale. Poi la magnitudo, sia la localizzazione ,epicentro ed ipocentro, viene migliorata secondo altri calcoli e informazioni degli strumenti. Ecco perché spendiamo tanto tempo per cercare di migliorare la localizzazione esatta di ogni terremoto, fino ai terremoti più piccoli perché vedere la distribuzione nello spazio degli ipocentri del terremoto ci permette di ricostruire l’anatomia del sistema di faglie. Vediamo pure come la sismicità evolve nel tempo , per capire se la sismicità migra in una direzione o in un’altra per capire se ci sono dei comportamenti che possano far comprendere da che parte andrà la sismicità. Cerchiamo dunque di migliorare le informazioni in termini di localizzazione dei terremoti e per fare questo , qualora si verifichino eventi sismici di magnitudo locale sopra a 5, in tutta Italia abbiamo una serie di stazioni sismiche e cioè strumenti che portiamo immediatamente per un periodo di tempo temporaneo nell’area epicentrale per migliorare le informazioni. A differenza del 1997, quando non c’erano neanche i telefoni cellulari, passando per l’Aquila quando la comunicazione era accresciuta , dopo pochi mesi siamo riusciti ad avere un’immagine del sistema di faglia già ad alta risoluzione perché ad esempio oggi addirittura le stazioni sismiche che portiamo in campagna ci mettiamo una SIM che trasmette in tempo reale alla sala sismica di Roma. Più stazioni sismiche più il sistema migliora . Dallo studio di una nuova sequenza sismica la comunità scientifica e la comunità capisce tante cose; si avanza per errori e per esperienze fatte”. Chiaraluce ha sottolineato come l’evoluzione della tecnologia, l’aumento degli investimenti e l’incremento delle informazioni dei sensori abbiano comportato un miglioramento delle informazioni scientifiche sui terremoti, con una maggiore capacità di registrarli rispetto al passato.

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In un territorio continuamente sottoposto a quelli che ormai sappiamo chiamarsi ’aftershoock ‘ e con i quali si è imparato a convivere per forza di cose, se molte persone ormai sono in grado di riconoscere la magnitudo della scossa percepita, altri attendono con ansia l’uscita dei dati dell’INGV che talvolta si scontrano con altri dati non sempre coincidenti. Ciò è avvenuto in particolare in riferimento all’ultima scossa del 21 maggio, nella quale secondo EMSC l’epicentro era Treia e che INGV ha localizzato a Muccia alzando la magnitudo da 3.8 a 3.9. A fornirci spiegazioni in merito è il prof. Emanuele Tondi.

“L’affidabilità del dato sismologico, dipende dalla rete sismica e cioè, da quante stazioni sismiche sono presenti nel territorio. L’INGV ha ovviamente la rete sismica più sviluppata. Poi le app si collegano comunque ai dati INGV e dunque anche il dato delle app è corretto; ci sono alcune app che fanno riferimento a dati di enti internazionali che confidano solo su alcuni dati della rete sismica, cmunque provenienti sempre dall’INGV.  L’ultima volta da 3.8 la magnitudo è stata alzata a 3.9.   L’INGV è convenzionato con la Protezione civile e quindi, entro 2 minuti i responsabili debbono dare la localizzazione approssimativa e anche una magnitudo indicativa, di modo che la Protezione civile abbia giàun'idea di cosa è successo; poi dopo 15- 20 minuti si elaborano i dati facendo appunto cernita tra gli stessi, secondo il valore medio e cambiando anche la magnitudo stessa. Ed è chiaro che tra un metodo è un altro si possono avere delle variazioni che, generalmente, si mantengono nell'ordine massimo di uno 0. 3 di variazione. Quanto ad un epicentro diverso- ha spiegato ancora- c'è da dire che i dati che a livello internazionale fornisce l’EMSC  ( Euro-Med Seismological Centre) sono sempre dati precisi a livello internazionale. Per una persona che sta in California un epicentro Camerino, San Severino o Muccia è la stessa cosa; per noi naturalmente non è così, quindi, ogni volta che si vedono i dati dell’EMSC è bene aspettare il dato dell’INGV che arriva dopo qualche minuto ma che è più preciso.Quanto alla scossa di 3.9 - ha aggiunto il prof. Tondi-  è sempre riferita alla sequenza del sisma iniziato a sud il 24 agosto e propagatasi poi a nord con gli eventi più forti di fine ottobre 2016 e, da allora, tutta la zona è instabile; la zona tra Muccia e Amatrice  già era a suo tempo zona instabile  Questi terremoti che continuiamo ad avvertire  fanno dunqueparte della stessa sequenza ed essendo più piccoli di quelli più grandi, sono appuntochiamati aftershocks. Non si è originata una nuova faglia; la sequenza è sempre quella – ha affermato-. Le faglie non si originano infatti da un momento all’altro; possiamo dire che a Muccia grandi faglie come quelle che conosciamo del Vettore, non sono presenti, anzi termina proprio il sistema di faglie del Vettore. Chiaro poi che nella zona a nord di Muccia e cioè nell’appennino centro settentrionale, in passato ci sono stati terremoti piuttosto forti; ricordiamo quello del 1799 tra Camerino- San Severino- Tolentino, quelli del 1741 a Fabriano e del 1746 a Gualdo Tadino. E’ chiaro dunque che altre faglie ci sono, ma sono un po’ più piccole di quelle del Vettore. I terremoti avvengono purtroppo sempre negli stessi posti quindi, prima o poi, non possiamo sapere quando, quei terremoti si ripeteranno e il nostro consiglio è sempre quello di fare in modo di abitare e frequentare edifici che possano sopportare tranquillamente le sollecitazioni di questi sismi che non sono così grandi. Ridurre il rischio sismico si può". 

Approvato e attivo dal prossimo 1 ottobre 2018,  il nuovo corso di laurea in Scienze gastronomiche  dell’Università di Camerino, la cui struttura verrà presentata in dettaglio l’8 giugno prossimo, nel corso dell’ultima giornata della settimana “Il bello di Unicam”.

Saranno centocinquanta in tutto i posti disponibili per il nuovo percorso di studi che avrà  svolgimento nella sede principale di Camerino dell’ateneo. Con il nuovo nato,  salgono a 26  i Corsi di Laurea di Unicam, facenti parte dei due primi cicli della formazione (magistrale o a ciclo unico). Si aggiungono poi le formazioni del terzo ciclo comprendente Master, Scuole di specializzazione, dottorati di ricerca.   “ E’ un qualcosa che in realtà ci viene fortemente richiesto dai territori- dichiara il rettore Claudio Pettinari-  Lo scorso marzo, il rettorato del Campus ha ospitato  un incontro  con tutti i possibili stakeholder e le persone che costituiscono  il nostro comitato di indirizzo; ebbene,- sottolinea Pettinari-   per la prima volta, ho visto un’aula  piena, a testimoniare l’attenzione e l’interesse sempre più diffuso sui temi del mangiare e soprattutto di un’alimentazione sana e corretta, del sapere cosa portiamo in tavola,  poter riconoscere  la qualità del cibo.  Le università possono pertanto certificare questa qualità e sono capaci di preparare persone che, anche dal punto di vista deontologico, siano poi in grado di svolgere questo tipo di lavoro, con grandissima professionalità”.

L’approvazione del nuovo corso di laurea Unicam, è frutto di un impegnativo lavoro, iniziato lo scorso anno e il  risultato finale è stato dunque raggiunto con grande velocità.

 

 

A spiegarcene i passi, il Prorettore alla didattica, prof.  Luciano Barboni, che ha dedicato al progetto grandi energie.

“ Il decreto è arrivato alla fine di novembre 2017. In sostanza  – continua Barboni- prima della fine di novembre, il corso di laurea in Scienze Gastronomiche,  neanche esisteva da un punto vista formale.  Dall'inizio dell'anno 2018 e fino al mese di marzo, è stata messa in piedi una progettazione per poter arrivare al corso di laurea.  E stato  un lavoro durissimo che ha coinvolto anche una gran parte delle aziende del territorio che si occupano di attività correlate alle scienze gastronomiche.  Tanto è vero che poi nella sala riunione del rettorato si è svolto il cd. ‘tavolo di indirizzo’ alla presenza dei rappresentanti di  una quarantina di aziende.

Prorettore Barboni

 

La prima comunicazione formale del riconoscimento del neonato corso- ricorda Barboni- è di pochi giorni fa, quando  abbiamo ricevuto la comunicazione del parere favorevole all’approvazione dell’accreditamento   da parte della apposita commissione, istituita dall'agenzia Nazionale. A seguire, i  due ulteriori atti formali da parte dell'Agenzia stessa e infine del Ministero per la comunicazione dell’avvenuto accreditamento che autorizza il rettore ad avviare il corso di laurea. In linea di massima- anticipa il prof. Barboni- offrirà una formazione molto trasversale perché le scienze gastronomiche includono sia gli aspetti di  comunicazione, sia la valutazione dei processi di produzione, coinvolgendo  numerose e competenze che potranno in qualche modo essere anche ritagliate dal singolo studente in base alle proprie vocazioni e, il tutto  però sarà supportato da una base scientifica piuttosto rilevante . Vale a dire che il primo anno, sempre nell'ottica degli alimenti e  della filiera enogastronomica. certamente sarà di irrobustimento dal punto di vista scientifico, con lo studio della chimica, della fisica,  della matematica. Negli anni successivi - conclude il Prorettore-  si approfondiranno invece  temi come la comunicazione, piuttosto che il marketing o la gestione dei processi, per una formazione dunque largamente disciplinare”.

C.C.

Dal 4 all'8 giugno, una settimana per far emergere la parte migliore del sistema universitario; una settimana che mette al centro le eccellenze dell’ateneo. Si intitola “ Il Bello di Unicam” il nutrito programma di eventi che, a partire dal 4 giugno, animerà per 5 giorni il Campus universitario di Camerino. Ogni giornata sarà incentrata su un aspetto specifico caratterizzante l’Ateneo: ricerca, didattica, innovazione e trasferimento tecnologico, comunicazione scientifica , scuola di studi superiori Carlo Urbani. Seminari, tavole rotonde, convegni, momenti di dibattito, presentazione di libri, spettacoli, per una settimana di inziative dedicate  alla memoria della giornalista del TG2 Maria Grazia Capulli, alla quale si deve l’ideazione della rubrica “ Tutto il bello che c’è”, il cui spirito è quello di evidenziare le positività del Paese e tutto ciò che, nel quotidiano delle redazioni giornalistiche, non ce la fa ad emergere.

La conferenza stampa di presentazione si è tenuta nella sala riunioni del rettorato di Unicam presenti il rettore Claudio Pettinari, il prorettore vicario Graziano Leoni, i prorettori alla cooperazione territoriale e Terza missione Andrea Spaterna e alla didattica Luciano Barboni.

Il Bello di Unicam

“Siamo partiti da un'idea che è quella di guardare al bello che c'è in noi- ha spiegato il prof. Pettinari- guardare al bello che facciamo, a tutto ciò che di positivo riusciamo a portare avanti quotidianamente, e, a farlo diventare un esempio per i nostri studenti, un esempio per i nostri docenti ed i nostri ricercatori e per le comunità. Partendo da una frase meravigliosa che ha accompagnato delle stupende trasmissioni televisive di Maria Grazia Capulli, persona a cui eravamo tutti molto legati, abbiamo deciso di raccontarci nell'arco di una settimana. La nostra- ha proseguito il rettore- non è autoreferenzialità ; non vogliamo semplicemente mostrare il grande successo di Unicam, bensì desideriamo confrontarci con tanti atenei, con i centri di ricerca e far vedere quello che stiamo facendo, verificare se le strade che stiamo percorrendo sono strade giuste e corrette, se sono le stesse o strade diverse rispetto a quelle che percorrono altri atenei o altri centri di ricerca Dopodiché, può nascere il miglioramento nel senso che l'idea buona sviluppata in Unicam può essere a frutto di qualcun altro o, magari, l'idea sviluppata da un'altra parte può essere utile qui da noi, come un incredibile germe che contamini i nostri ricercatori e i nostri professori”.

Un evento che dunque, per tutto l’arco della sua durata, si preannuncia davvero ricco di proposte e nutrito, sotto tutti i punti di vista, lasciando spazio anche a delle belle sorprese.

Una settimana piena- ha rimarcato Pettinari - Pensavamo all’inizio di organizzare un evento di tre giorni, ma ci siamo accorti che i temi da approfondire e sviluppare erano davvero tanti. Dal bello della ricerca, al bello della comunicazione, dal bello della didattica a quello del trasferimento tecnologico e della terza missione, senza dimenticare il bello delle nostre scuole superiori, eccellenti scuole dove vengono formate le migliori menti che diventeranno futuri grandi ricercatori o potranno essere la classe dirigente di questo Paese; lo facciamo confrontandoci ad esempio con la scuola Normale Superiore di Pisa, piuttosto che con la Scuola Superiore di Bologna. A “ Il bello di Unicam” saranno presenti il presidente del CNR Massimo Inguscio e il presidente della CRUI Gaetano Manfredi insieme a tanti rettori. Saranno loro a dirci se talvolta i nostri percorsi non sono quelli corretti o i più giusti da seguire”.

Un appuntamento che, a partire dalla sua prima uscita nel 2018, diventerà annuale e che servirà ogni volta a rivalutare ciò che l’ateneo ha fatto durante l’anno. Non a caso è stato scelto il mese di giugno che segna il termine delle attività didattiche. Di edizione in edizione, il format e i temi centrali al confronto, potranno essere suscettibili di essere aggiornati e variati. “ Secondo me- ha osservato Pettinari- dovremmo essere il più possibile bravi anche a differenziare; diversificando si possono attrarre infatti nuove persone e utilizzare metodologie diverse per poi raggiungere lo stesso obiettivo, che è quello di una università che lavora per la società” .

E' nei desideri del rettore  che l’appuntamento sia anche capace di aprirsi alla comunità e che vi partecipino rappresentanti del territorio, ai quali mostrare il lavoro chel’ateneo sta portando avanti su 'temi di grande attualità' come quelli della ricostruzione, dei beni culturali, della biodiversità o delle biotecnologie. Argomenti  e riflessioni che dunque, in un territorio in sofferenza, potranno domani rappresentare una grande e positiva risorsa .

E ad illuminare “il bello di Unicam”, la notizia fresca di giornata, dell’approvazione del nuovo Corso di laurea in Scienze e culture politiche dell’enogastronomia, da parte del Ministero dell’Università e Ricerca. “ Un risultato che ci ha riempito di gioia – ha commentato il rettore- e per il quale ringraziamo il prof. Luciano Barboni; non era facile ottenere così in breve tempo l’accreditamento pieno per un nuovo corso di laurea in Unicam”.

Attivo per 150 posti già dal 1 ottobre 2018, il neonato corso di laurea si svolgerà nella sede centrale dell’università di Camerino.

di Carla Campetella

 

 

 

Le richieste da parte del mondo del lavoro per una formazione qualificata e specializzata, sono sempre più pressanti ed orientate a settori specifici e professionalizzanti. Proprio per questo l’Università di Camerino da tempo orienta la propria offerta formativa in costante sinergia con il mondo produttivo; in questa direzione va anche l’elaborazione di un articolato piano formativo per l’attivazione di un nuovo corso di laurea in Scienze Gastronomiche che Unicam sta predisponendo proprio in questi giorni.

L’obiettivo è quello di formare una figura professionale che sia un esperto con competenze multidisciplinari negli ambiti della scienza e della cultura degli alimenti, che opera nella filiera agroalimentare e delle produzioni gastronomiche fortemente collegate alle eccellenze del territorio nei settori della produzione, preparazione, distribuzione e presentazione di cibi e bevande, dimostrando anche abilità di tipo comunicativo nella promozione, valorizzazione e commercializzazione dei prodotti e del territorio.

“Unicam ha da sempre rivolto una attenzione particolare al territorio, – ha dichiarato il Rettore Unicam prof. Claudio Pettinari – alle opportunità che da esso possono arrivare e a quanto l’Ateneo può fare per essere volano di sviluppo del territorio stesso.Quello che vogliamo avviare è un corso di laurea altamente professionalizzante, che offra importanti opportunità lavorative ai nostri laureati, in piena concordanza con le richieste provenienti da imprenditori del settore. Specialmente in questo momento, è fondamentale interagire con i nostri territori, con le istituzioni e le imprese che operano in essi, con la società tutta, costruendo legami e reti sempre più ampie”.

“Si tratta di nuova proposta didattica – ha sottolineato poi il Rettore – che si radica nelle numerose attività di ricerca di UNICAM nel settore dell’agroalimentare: l’Ateneo infatti da anni collabora con imprese e aziende del settore per ricerche su alimenti e prodotti della nostra Regione”.

Le principali funzioni associate alla figura del laureato in scienze gastronomiche sono legate alla produzione, preparazione e presentazione di cibi e bevande, nonché alla promozione, valorizzazione e commercializzazione dei prodotti e del territorio. In particolare potrà qualificarsi come addetto alla produzione, preparazione, distribuzione di alimenti destinati ad accrescere e/o valorizzare il patrimonio gastronomico, nonché addetto alla valorizzazione e marketing di prodotti tipici di aziende del settore agroalimentare. Ne scaturirà un professionista nell’organizzazione di eventi nel settore enogastronomico, nella divulgazione enogastronomica e nella gestione e management di imprese agroalimentari.

Unicam si sta attivando per poter offrire quanto prima questa ulteriore opportunità, anche sulla base della forte richiesta da parte degli stakeholder del territorio per questo settore, come dimostrato dalla grande partecipazione alla riunione che il Comitato di Indirizzo, coordinato dal prof. Gianni Sagratini, ha convocato nei giorni scorsi alla presenza del Rettore Pettinari.

Erano presenti, tra gli altri, l’assessore regionale alla Formazione Loretta Bravi, rappresentanti di importanti aziende del settore agroalimentare quali Rocchetta, Fileni, D.I.MAR, Togni, Confindustria Macerata, Azienda agricola SIGI, Distilleria Varnelli, Sabelli, dirigenti scolastici e docenti degli istituti d’istruzione superiore che si occupano del settore, rappresentanti dell’Accademia Italiana della Cucina, dell’Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche, del Centro Studi e Formazione di San Benedetto del Tronto, dell’Unpli Macerata, di relais e ristoranti quali Villa Fornari e Borgo Lanciano.

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