Proseguono senza sosta i lavori per il "nuovo studentato" dell’Università di Camerino, la cui realizzazione sta rispettando le tempistiche indicate e aggiornate ad ottobre 2017. Visibili ormai anche dalla strada gli edifici a due piani che sorgono nel terreno attiguo all’attuale Campus. A verificarne costantemente lo stato d’avanzamento, il rettore Claudio Pettinari. “ Si sta pian piano avvicinando al termine il primo lotto, costituito da cinque edifici per un totale di 120 posti letto- dichiara il prof. Pettinari- Attualmente si stanno piazzando gli ultimi due edifici e, contemporaneamente, si sta celermente procedendo ai lavori per la messa in funzione dei primi tre, con la realizzazione degli impianti. In settimana- aggiunge il rettore- partiranno anche il terzo, quarto e quinto lotto che ci consentiranno di completare al più presto tutta l’opera, con il piazzamento di altri 15 edifici per una capienza di circa 150 posti letto. Come ateneo, in contemporanea si sta procedendo al “casermaggio” e agli arredi delle strutture e, non appena ultimata l’operazione, saranno messe a disposizione degli studenti. Gli edifici - sottolinea Pettinari- sono assolutamente di alto pregio e di qualità certificata, garantiti per lungo tempo. Si tratta di strutture in legno ben costruite e confortevoli che offrono allo studente, non solo la possibilità di un posto letto ma anche di cucinare, studiare, viverci e socializzare. Ognuno degli edifici, contiene 4 appartamenti composti ognuno da tre camere, e annessi bagno e cucina.

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Quanto al nuovo polo tecnologico di via Madonna delle Carceri- conclude il rettore Unicam – i nostri progettisti stanno lavorando intensamente e incessantemente.  Dovremmo riuscire a completare il progetto entro la fine del prossimo mese di febbraio, dopodiché, verrà sottoposto all’approvazione dell’amministrazione comunale di Camerino e degli organi regionali. Una volta raccolte le valutazioni positive dei due enti, potremo procedere alla gara d’appalto”. 

Carla Campetella

Alla presenza del Rettore Unicam Claudio Pettinari, del Direttore Generale dell’Università Vincenzo Tedesco e del Presidente di Superconti Gianni Barbetti,è stata firmata la convenzione tra Superconti e l’Università di Camerino.

L’accordo sottoscritto prevede che Superconti si farà carico di sostenere i costi per l’acquisto dei mobili del primo lotto dei moduli abitativi dello studentato attualmente in costruzione.  L’ importo raggiunto è pari a 250.000 euro, nell’ambito di un maggiore contributo per le zone terremotate raccolto dall’ANCC (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori).

“Riteniamo che sostenere l’Università sia fondamentale per l’intera comunità di Camerino” – ha dichiarato il Presidente di Superconti Gianni Barbetti. “Il terremoto dell’estate 2016 ha messo in seria difficoltà il tessuto sociale ed economico dell’intero territorio ed ha notevolmente diminuito la capacità abitativa della città. È fondamentale pertanto creare quanto prima nuovi alloggi, accoglienti e sicuri, per gli studenti ed è per questo che il progetto di ricostruzione dello studentato, ci è sembrato di grande valore e meritevole di essere sostenuto.”

Unicam Superconti

“Ringrazio il gruppo Superconti davvero di cuore, anche a nome dell’intera comunità universitaria – ha dichiarato il Rettore Unicam Claudio Pettinari –per aver voluto sostenere non solo l’Ateneo, ma l’intero nostro territorio, con particolare attenzione alle esigenze dei nostri studenti. Gli alloggi sono la priorità per poter continuare ad offrire ai nostri studenti servizi di qualità, che da sempre hanno caratterizzato l’Università di Camerino: poter disporre degli arredi e di spazi confortevoli in breve tempo è per noi fondamentale”.

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Superconti (società facente parte del gruppo Coop Centro Italia) è presente nel territorio marchigiano con due punti vendita: quello di Camerino e quello di Corridonia e con altri 30 supermercati nelle province di Terni, Perugia, Viterbo e Roma.

Nel corso della conferenza stampa di presentazione della nuova campagna di comunicazione dell’Ateneo, il Rettore eletto Claudio Pettinari ha illustrato la situazione degli alloggi disponibili per il nuovo anno accademico.

Da oggi lunedì 17 luglio, si aprono le iscrizioni e sarà possibile immatricolarsi o iscriversi ad uno dei numerosi corsi di laurea e laurea magistrale dell’Università di Camerino.

Prevediamo di avere una disponibilità di alloggi addirittura superiore a quella che avevamo nel periodo precedente il sismaha affermato Pettinari - Ci sono 600 posti disponibili tra Campus e collegi universitari, a cui si aggiungono 150 nuovi posti sempre nel Campus esistente, che vedrà pertanto raddoppiata la sua popolazione studentesca.

Ai 250 posti attualmente in uso dagli studenti nei moduli abitativi temporanei, se ne aggiungono altri 250 che saranno disponibili entro la prima metà di ottobre, il comune e la Protezione civile stanno lavorando per istallarli in prossimità del Campus esistente.

Per quanto riguarda lo studentato che sarà donato dalle Province autonome di Trento e Bolzano, per un totale di 457 posti, i cui lavori procedono speditamente grazie anche alla collaborazione del Comune di Camerino, è prevista la consegna dei primi 150 posti entro il 31 ottobre e dei rimanenti 307 entro il 31 dicembre.

Saranno presto rese note, sia dai canali di comunicazione dell’Ateneo che dell’ERSU/ERDIS, le modalità di accesso ai posti letto e agli alloggi, per cui si consiglia di consultare i siti web e le pagine social per essere aggiornati sulle novità e sulle procedure di accesso agli alloggi.

Il Senato Accademico ed il Consiglio di Amministrazione di Unicam, inoltre, hanno deliberato il completamento del progetto del Campus universitario che proseguirà a valle degli alloggi già esistenti.

Ma non basta: sia Corradini che Pettinari hanno chiaramente detto che la costruzione e l’ampliamento dei posti letto per gli studenti rappresentano una parte del piano di sviluppo di Unicam; infatti, c’è già un’area in cui sono iniziati i lavori per ospitare uffici, aule e laboratori ed accanto ad essi si costruirà un polo per l’innovazione con laboratori di ricerca moderni e all’avanguardia. 

Ancora un successo per la ricerca Unicam, che conferma così la sua elevata qualità.

Il progetto BLUE BOOST  ideato, redatto e coordinato dall’Università di Camerino in collaborazione con la Camera dell’Economia Croata, ha ottenuto un finanziamento di 1,8 milioni di euro nell’ambito del Programma di Cooperazione Territoriale INTERREG -ADRION, gestito dalla Regione Emilia-Romagna.

Il programmaInterreg V-B Adriatico-Ionico (ADRION) è un programma di finanziamento transnazionale per il periodo 2014-2020, che interessa l’area ricompresa nella Strategia macroregionale europea per l’area adriatico-ionica.

La soddisfazione è ancora maggiore dal momento che il progetto ha ottenuto un lusinghiero secondo posto nella graduatoria finale relativa alla Priorità 1 –Innovative and Smart Regions)

BLUE-BOOST è un progetto che si inserisce nell’ambito della “Blue Growth”, la “crescita blu”, ossia la strategia a lungo termine per sostenere una crescita sostenibile nei settori marino e marittimo, e coinvolge 7 territori costieri della Macroregione Adriatico-Ionica (contea di Zara in Croazia, Marche, Friuli Venezia Giulia e Puglia, Grecia occidentale e Macedonia Centrale, e le zone costiere di Durres, Vlora, Saranda e Shengjin in Albania) caratterizzati dalla presenza di cluster marittimi (maturi o emergenti o anche solo embrionali) con un'elevata eterogeneità delle attività.

“Obiettivo del progetto – sottolinea la prof.ssa Diletta Romana Cacciagrano, docente della sezione di Informatica e responsabile del progetto – è quello di sbloccare e rafforzare il potenziale di trasferimento di conoscenze e tecnologie e di cooperazione transnazionale e intersettoriale tra gli attori chiave dell'innovazione dei settori tradizionali (in primo luogo la pesca e le costruzioni navali) e di quelli emergenti (soprattutto biotecnologie blu, tra cui l'acquacoltura, e poi la robotica, i nuovi materiali) della Blue Growth, rafforzando le relazioni e la condivisione della conoscenza grazie ad iniziative quali, ad esempio, fab-lab, co-working, maker space, innovation hub”.

“L’approccio innovativo di BLUE BOOST – prosegue la prof.ssa Cacciagrano – verrà quindi testato tramite iniziative rivolte alle imprese blu che vogliano innovarsi e diversificare le proprie attività, attraverso azioni di finanziamento delle stesse grazie ad un voucher scheme dedicato all’innovazione blu nonché alla creazione di reti di innovazione macroregionali per l’esplorazione di possibili collaborazioni settoriali e l’avvio di nuove alleanze nel settore dell’economia blu, che merita di essere sostenuta al meglio dal momento che rappresenta un driver economico e un potenziale generatore di sviluppo e occupazione”.

L’inizio delle attività di progetto è prevista per fine settembre/inizio ottobre 2017 per una durata di 24 mesi.

Si è svolto presso l’aula conferenze del Rettorato dell’università di Camerino l’evento nazionale della IX edizione della Settimana dell’Università organizzata dalla Federazione Universitaria Cattolica Italiana FUCI. Numerosi i presenti all’incontro che ha rappresentato un momento di rflessione e condivisione sul mondo dell’università. La Settimana, iniziata lo scorso 20 marzo per con cludersi il 26, quest’anno è dedicata al tema “Tra valutazione e riconoscimento del merito, quale progetto di Università?”.

A Camerino la riflessione ha riguardato in particolare i temi della qualità della ricerca degli Atenei, dell’importanza che assume il merito all’interno del sistema universitario attuale. Sono intervenuti via web a sollecitare domande gruppi di fucini da Conegliano, L’Aquila, Vittoria,

Aperto dai saluti delll’arcivescovo di Camerino San Severino Marche mons. Francesco Brugnaro, l’evento si è potuto fregiare degli interventi di illustri relatori.

Fuci Vescovo

 

“ Camerino – ha affermato l’arcivescovo- ha una lunga tradizione fucina che risale al 1926, quando l’allora don Giovanni Battista Montini, venne in città a trattare e presentare la FUCI. La tradizione è poi diventata talmente ricca che mons. Sargolini è stato assistente della FUCie anche assistente ecclesiastico nazionale della stessa Federazione universitaria. All’interno dell’ateneo di Camerino da un po’ tempo la FUCI non era presente, ma da 6 anni a questa parte ha iniziato a rianimare la presenza in ateneo collegandosi in particolare con Urbino e Macerata. Oggi- ha aggiunto- vedere la Federazione nazionale che sceglie Camerino per uno dei suoi eventi culturali, in una situazione particolare come quella del terremoto, significa innanzitutto una comprensione della realtà che ci troviamo a vivere e, soprattutto, la nostra università che coincide con uno degli enti più importanti della struttura stessa della città e quindi della diocesi. Ma anche per invitare gli studenti ad avere fiducia nella ripresa dell’università, affinché non abbiano a temere che il servizio scientifico, professionale, culturale  che l’ateneo offre, anche se è stato colpito e duramente provato dal terremoto nelle strutture e nei suoi strumenti di ricerca, di fatto, è in piena e totale ripresa”  

 ll Prof. Vincenzo Zara, rettore dell’università del Salento e coordinatore della commissione per la didattica della Crui ( Confereza Rettori Università Italiane) ha illustrato il quadro generale della situazione italiana  in ordine al tema della valutazione degli atenei.

 

FUCI ZARA

“ Credo che la valutazione – ha detto Zara- sia uno strumento molto importante per identificare quelle che sono le eccellenze nei campi della didattica e della ricerca, al fine di valorizzare opportunamente che si distingue appunto per merito, nell’ambito sia delle attività formative, sia della ricerca scientifica.”

Dedicato al valore del merito l’intervento del prof. Gian Cesare Romagnoli, professore ordinario di Politica economica dell’università di Roma Tre e Past President dell’AIDU. Ha invece approfondito il concetto di FFO (Fondo di Finanziamento Ordinario) la relazione della dott.ssa Lucia Biondi, ricercatore confermato in Economia aziendale presso il Dipartimento Studi Aziendali dell’università di Roma Tre. 

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Dedicando le sue prime parole alla giovane studentessa prematuramente scomparsa a causa di un terribile incidente, il rettore di Unicam Flavio Corradini a voluto sottolineare l’importanza dell’associazionismo e dello stare insieme, dell’imparare a valorizzare le diverse culture. “ Sullo stare insieme- ha detto Corradini- ci giochiamo la partita italiana europea e mondiale”.

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Al termine dell’incontro Stefania Scuri e Samuele Grasselli, volontari dell’associazione #iononcrollo, hanno testimoniato del lavoro svolto dalle prime scosse di terremoto ad oggi, illustrando finalità e progetti dell’associazione.

FUCI RAGAZZI

 

 

E’ un futuro che cresce giorno dopo giorno quello dell’università di Camerino. Solide radici e nuovi germogli per un’ateneo giovane capace di valorizzare con entusiasmo la sua forza attrattiva. Grandi progetti in cantiere vanno intanto ad innestarsi con lusinghieri dati riferiti alle immatricolazioni per il nuovo anno accademico, preannunciando che Unicam è pronta a cogliere una nuova sfida. Soddisfazione è stata espressa dal rettore Flavio Corradini per i dati positivi delle iscrizioni che registrano un + 11 per cento e per l’incremento del 19,6  delle  immatricolazioni

“Il 31 di gennaio- dichiara Corradini-  abbiamo chiuso le iscrizioni al nostro ateneo, constatando il numero di circa  700 iscritti in più rispetto alla stessa data dello scorso anno e un incremento di 333 matricole ai nostri Corsi di Laurea. Risultati che ci rendono molto felici e ci fanno  ben sperare per il futuro. Ad influire positivamente e a premiare l’università di Camerino – osserva il rettore- credo siano stati diversi fattori: innanzitutto  il clima di comunità studentesca costruito con forza nel tempo; l’aver incontrato gli studenti due volte l’anno, confrontandosi con loro e facendoli sentire collettività,inoltre, la didattica certa dell’ateneo, la possibilità di fruire delle lezioni on line in streaming audio video, unita ad un funzionale servizio trasporti che, grazie a Contram, ha connesso gli studenti con i principali snodi della Regione.”

Ma a valorizzare lo slogan lanciato da Unicam #ilfuturononcrolla è la primavera dei nuovi interessanti progetti.

Grazie all’acquisizione di aree di proprietà privata, nella vallata contigua all’attuale Campus sorgerà infatti il nuovissimo studentato. L’ amministrazione comunale ha preso atto del Piano particolareggiato presentato dall’ateneo e, di fatto, il progetto sta già prendendo il via con le prime opere di palificazione nell’area  pronta ad accogliere ruspe al lavoro.

Dal prossimo anno accademico saranno almeno 450 i posti letto disponibili nella nuova struttura costituita da appartamenti composti ognuno di 3 stanze doppie, bagno e cucina.

A collegare l’attuale Campus e il nuovo studentato sarà un’area verde studiata dai botanici dell’ateneo, dove dopo lo studio si potrà socializzare, godere del paesaggio in tranquillità e passeggiare.

Rettore nuovo Campus

“L’università di Camerino è giovane - sottolinea Corradini- è un ateneo dotato di grande passione ed entusiasmo. Per potenziare l’area di studentato abbiamo già approvato un progetto ambizioso che, dall’area Campus, si innesterà verso il centro storico. Guardiamo avanti pensando ad altre aree ricettive per studenti, incrementando tutta l’area didattica con nuove aule dotate di tutte le tecnologie e le strumentazioni necessarie;coglieremo anche l’occasione di valorizzare tutte le strutture di ricerca. Salendo Madonna delle Carceri, potenzieremo infatti l’area di proprietà dell’ateneo di fronte al Polo delle Scienze, con la costruzione di due edifici per la multiculturalità e multidisciplinarietà scientifica, per sviluppare innovazione, rapporto con le imprese, svolgimento di progetti europei. E’un progetto lungimirante e va costruito pezzo per pezzo come un grande puzzle -conclude il rettore- Siamo consapevoli che saranno necessarie tante risorse, ma ci stiamo lavorando anche con il contributo delle istituzioni che ci sono vicine”. 

 

Presso la sala riunioni del Campus Unicam   si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa con la quale la Fondazione Carima ha inteso sostenere l’università di Camerino. Ad illustrarne i dettagli , presente anche l’assessore ai servizi sociali Antonella Nalli, sono stati il rettore Flavio Corradini e la presidente della Fondazione Carima Rosaria Del Balzo Ruiti.

Da sempre attenta alle esigenze del territorio l’associazione ha deciso di concedere all’università di Camerino un contributo di 160 mila euro.

Le ferite subìte a seguito del sisma dal territorio della provincia di Macerata sono profonde e andranno curate nel tempo- ha esordito la presidente Rosaria Del Balzo Ruiti- Come Fondazione abbiamo aspettato; volevamo capire come poter essere incisivi. Dopo la grave debacle di Banca Marche abbiamo cercato di riprenderci, decidendo che avremmo concentrato i nostri sforzi dirottandoli sull’aiuto delle strutture e della popolazione. La Fondazione non poteva esimersi dal dare il proprio supporto all’Ateneo di Camerino in una fase così difficile e impegnativa. Sono convinta- ha aggiunto- che questo territorio rinascerà e mi fa piacere iniziare questa attività con l’ateneo di Camerino, centro di studi e di formazione eccellente che da sempre arricchisce questo territorio con il valore aggiunto di una splendida vita universitaria. Capisco che il rettore ha fatto un grande lavoro e mi auguro che insieme all’amministrazione comunale si riesca a riportare in città l’atmosfera che abbiamo sempre conosciuto. L’iniziativa di oggi- ha spiegato - è una prima tranche di aiuti la cui cifra abbiamo destinato a due tronconi differenti dell’ateneo; parte sarà infatti utilizzata per la rinascita di una struttura universitaria della zona rossa, parte per dotare di arredi strutture nuove, in modo da consentire una giusta prosecuzione delle attività didattiche.

Conferenza Carima

La città è ripartita grazie alla governance dell’università- ha detto l’assessore Antonella Nalli- Da mamma dico che abbiamo paura ma grazie a persone come la presidente Del Balzo Ruiti, sono sicura che potremo rinascere e sarà bello poterlo fare insieme all’ateneo. Il cuore della nostra città è l’università.

Non capita tutti i giorni di incontrare persone così vicine con gesti concreti- ha commentato Flavio Corradini- Grazie a questo cospicuo finanziamento, Unicam potrà completare i lavori di ristrutturazione necessari  per rendere agibile e quindi di nuovo disponibile Palazzo Castelli, sede storica della sezione di Botanica, restituendo alla comunità un altro spazio del centro storico. 100 mila euro saranno proprio destinati a questo scopo. La restante somma di 60 mila euro- ha continuato il rettore- servirà invece a rendere fruibili gli spazi di due edifici di nuova costruzione che sorgeranno nei pressi dei laboratori di Chimica. All’interno verranno realizzate 4 aule per una capienza di 180 persone e spazi per l’amministrazione.

Del Balzo Erbario

La presidente Fondazione Carima visiona uno degli antichi erbari

Palazzo castelli sala

Palazzo Castelli

Palazzo Castelli Giardino

La vetrata sul giardino

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Una delle bellissime sale

 

 

Il futuro di Unicam non crolla, anzi, rilancia. Un nuovo Campus e tanti progetti ambiziosi, per rendere sempre più attrattiva la forza inarrestabile dell’ateneo.

Si parte dal nuovo studentato che vedrà il suo sviluppo in un’area di proprietà dell’università di Camerino contigua all’attuale Campus costruito come risposta al sisma del 1997. Donato ad Unicam dalla  Provincia autonoma di Trento e di Bolzano, il nuovo Campus prevede 450 posti per studentesse e studenti“ Si tratta di palazzine molto attrattive da 50-60 posti - dichiara il rettore Flavio Corradini-; gli appartamenti prevedono al più tre stanze doppie, con bagno in camera e cucina per ognuno. Vi saranno anche spazi per la socializzazione degli studenti e, accanto all’area, verranno realizzati  ampi parcheggi.Di tutta l’area stiamo curando ogni aspetto tecnico amministrativo – aggiunge  Corradini-  in quanto la soluzione logistica che abbiamo individuato non può essere troppo a lungo termine. Ci stiamo lavorando in maniera importante e, trattandosi di un comparto, anche acquisendo i pareri del vicino proprietario. C’è già l’impegno di vendita per realizzare infattiun Campus un po’ più grande, ma saremo sempre accanto alla città di Camerino e, attraverso il Polo delle Scienze in via Madonna delle Carceri, potremo reinnestarci di nuovo all’interno del centro storico, per recuperare le grandi proprietà del nostro ateneo, come i palazzi Battibocca,e dell’Incubatore d’Impresa, il palazzo Sabbieti, il palazzo ducale sede della Scuola di Giurisprudenza e vari altri uffici, incluso il rettorato. Le idee sono piuttosto chiare- sottolinea il rettore-; in un’altra area di nostra proprietà lungo Madonna delle Carceri, proprio di fronte al Polo delle Scienze, stiamo pensando di costruire degli edifici per tutto il comparto dell’innovazione. L’idea- conclude Corradini-  è di realizzare un grande Innnovation Lab, costituito da un lato, dai i poli scientifici dove si fa attività di ricerca e, dall’altro, dall’area Unicam dell’ innovazione. Progetti che guardano al futuro per una università che sarà temuta anche dai più grandi centri di ricerca mondiali”.

 Sono stati oltre 700 gli studenti del quarto e quinto anno degli istituti superiori che nella mattinata di oggi hanno invaso l’Università di Camerino in occasione di “Porte Aperte in UNICAM”, il consueto appuntamento con l’iniziativa di orientamento alla scelta universitaria.

Provenienti da tutte le province delle Marche, ma anche da altre regioni quali l’Umbria, l’Emilia Romagna, il Lazio e la Puglia, i ragazzi accompagnati dai loro insegnanti, ma anche da amici e familiari, sono venuti a conoscere da vicino l’Università di Camerino; nel corso della manifestazione, la cui organizzazione è curata dalla Commissione dei delegati e del Servizio Orientamento dell’Ateneo, docenti, ricercatori, professionisti, studenti universitari e personale Unicam, sono stati a disposizione dei partecipanti per ogni approfondimento ed informazione.

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“Siamo fermamente convinti – ha affermato la prof.ssa Valeria Polzonetti, Delegata del Rettore alle attività di Orientamento – che questa giornata dedicata alla scelta del proprio percorso universitario rappresenti un appuntamento importante per conoscere da vicini il nostro Ateneo, i corsi di laurea ed i loro sbocchi professionali, attraverso un confronto diretto con docenti, tutor e personale dei servizi dell’Ateneo. I ragazzi che sono intervenuti hanno avuto quindi anche l’opportunità di chiarire dubbi o aprire riflessioni, di assistere a dimostrazioni, piccoli esperimenti e simulazioni e soprattutto di iniziare a ‘costruire il proprio futuro’, proprio come sottolinea il nuovo hashtag lanciato dall’Ateneo in occasione dell’Inaugurazione dell’anno accademico #conilfuturoperilfuturo”.

Tutti i partecipanti si sono registrati presso il Polo Didattico del Campus universitario in Via D’Accorso, ed hanno poi seguito per l’intera mattinata tutte le attività previste dalle Scuole di Ateneo: seminari, incontri con docenti e studenti, laboratori, esperimenti.

Presso il Campus universitario è stato possibile incontrare docenti e studenti della Scuola di Giurisprudenza e della Scuola di Architettura e Design, nonché avere informazioni su tutti i servizi per gli studenti messi a disposizione dall’Ateneo.

E’ stato invece possibile seguire tutti i seminari e le attività laboratoriali della Scuola di Bioscienze e Medicina veterinaria e della Scuola di Scienze del farmaco e dei prodotti della salute presso i laboratori didattica in Via Gentile III da Varano, 5.

Il polo di Geologia ha ospitato invece i docenti e gli studenti dei corsi di laurea della Scuola di Scienze e Tecnologie.

Sono state firmate in Regione due Convenzioni tra Consorzio di Bonifica delle Marche, Università di Urbino e Università di Camerino per le attività di ricerca connesse alla redazione del Piano di Bonifica del territorio regionale, previsto dalla legge 13/2013. Erano presenti l’assessore regionale all'Ambiente, Angelo Sciapichetti, il presidente del Consorzio di Bonifica delle Marche, Claudio Netti, il rettore dell’Università di Urbino, Vilberto Stocchi, il docente dell’Università di Camerino, Andrea Spaterna. “L’attività del Consorzio di Bonifica delle Marche – ha detto Sciapichetti – è fondamentale per rafforzare la messa in sicurezza del territorio regionale, uno dei più esposti al rischio idrogeologico nel panorama nazionale. Il patrimonio conoscitivo che queste convezioni ci danno è di grande rilievo per fornire risposte concrete alle necessità del territorio”. Tecnici e ricercatori delle due Università saranno impegnati nello studio delle criticità geologiche dei corsi d’acqua e nelle modellazioni del rischio idraulico atteso per tempi di ritorno di 50, 100 e 200 anni, oltre che nello studio delle criticità strutturali e della componente paesaggistica dei corsi d’acqua. “Queste convenzioni – ha detto Netti - permettono di estendere lo studio idraulico a tutte le Marche, dopo che il lavoro svolto negli anni passati ci ha dato informazioni su metà del territorio. Poniamo attenzione sulle precipitazioni eccezionali e sui loro effetti, sulla sicurezza dei ponti, delle infrastrutture pubbliche e sulle abitazioni private. Il tutto per progettare opere e ridurre il rischio. Bonifica oggi assume un significato diverso rispetto al passato, riguardando la salubrità ambientale a 360 gradi. Entro l’estate del 2017 saranno portate a termine le attività previste dalle convenzioni”. Ruolo fondamentale giocano le Università di Camerino, che ha avviato in passato lo studio sulle aste fluviali dell’Esino, del Tenna, del Potenza e del Chienti, e l’Università di Urbino, che curerà soprattutto lo studio sui fiumi a Nord della Regione. Al termine delle attività anche i fiumi Foglia, Metauro e Cesano, Tenna, Tronto e Tesino verranno approfonditi dal punto di vista idrogeologico. “Le università – ha detto Stocchi – sono sempre più strumenti scientifici al servizio del territorio in cui sono inserite. Tramite l’attività in collaborazione con il Consorzio di Bonifica e la Regione possiamo individuare le aree a rischio con criticità che purtroppo caratterizzano in modo trasversale tutto il territorio regionale”. “Unicam – ha detto Spaterna -  coordina 41 comuni, tre Unioni montane e una fondazione bancaria nell’ambito della Consulta permanente per lo sviluppo. Da puntuali segnalazioni dei sindaci, abbiamo fatto sopralluoghi e verifiche sulle aste fluviali principali dell’area. Ne è nato un progetto la cui validità è stata riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente, dalla Regione e dal Consorzio di Bonifica e che ora con queste convenzioni può essere esteso a tutte le Marche

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