Primo contagio a Sarnano. Ad annunciarlo è il primo cittadino, Luca Piergentili, che tranquillizza comunque i sarnanesi dal momento che "si tratta di una persona ricoverata in una struttura sanitaria dal mese di gennaio. Da tempo, quindi - dice il sindaco - non viene in città e non ha avuto contatti con i sarnanesi. Essendo però residente a Sarnano si tratta del primo contagio risultato da noi".
Nonostante questo, però, Piergentili raccomanda di rispettare le regole per evitare che il virus si diffonda: "Con enorme dispiacere - dice - ho riscontrato in questi ultimi giorni, da parte di troppi compaesani, un allentamento nel rispetto delle regole pertanto, sentiti i gruppi in consiglio comunale ed in accordo con le forze dell'ordine e la polizia locale, provvederemo a fare controlli in modo ancor più rigoroso e puntuale.
Lo sforzo che abbiamo fatto fino ad ora - conclude - non deve essere vanificato e richiede da oggi in avanti maggiore impegno".


GS
Durante il sisma l'azienda si è distinta per l'assunzione di nuovi dipendenti nonostante la sede insistesse nel cratere. Oggi, in piena emergenza sanitaria, si distingue per la vicinanza che dimostra al fianco dei propri lavoratori.
E' la pasta di Camerino dove il Ceo di Entroterra Spa, Federico Maccari dice: «Nei primi giorni della pandemia era normale avere paura, e tirarsi indietro mandando magari un certificato medico, sarebbe stato comodo. Da noi non è successo e per questo i dipendenti meritano un premio».
Ha annunciato così l’iniziativa di un bonus economico in busta paga per i dipendenti de La Pasta di Camerino.

«Proprio per sottolineare il valore del sacrificio, il coraggio di non mollare e il senso di responsabilità verso i colleghi e l’azienda quantificheremo il bonus rispetto ai giorni lavorati nel mese di marzo - ha aggiunto Maccari a nome della famiglia che ha fondato e detiene la proprietà dell’impresa - . La filiera agroalimentare è stata chiamata a proseguire la produzione per non far mancare gli approvvigionamenti: anche se in questo mese abbiamo avuto grandi difficoltà nel settore logistico per assicurare i trasporti e abbiamo subito l’incremento del prezzo del grano duro».

L’azienda che ha 70 dipendenti e produce pasta all’uovo, di semola e di grano antico Hammurabi utilizzando solo grano 100% italiano.

GS
Sono 11mila euro i fondi che il Governo ha destinato a Caldarola per i buoni spesa da erogare alle famiglie in difficoltà.
Il sindaco Giuseppetti ha firmato questa mattina l'ordinanza, in coordinamento con gli altri Comuni dell'unione Montana dei Monti Azzurri, che stabilisce i criteri di diritto ai buoni spesa.
Nel sito del Comune, infatti, è stato pubblicato l'iter per poter fare richiesta ai buoni volti a sostenere le persone e le famiglie in condizioni di assoluto momentaneo disagio.
"Possono presentare istanza di ammissione all'erogazione di un buono spesa i nuclei familiari, anche monoparentali, in gravi difficoltà economiche - si legge nel sito - , senza alcun reddito disponibile. Gli interessati dovranno presentare domanda preferibilmente a mezzo posta elettronica – all’indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure a mezzo posta elettronica certificata all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Chi non dovesse disporre di questi strumenti, la domanda potrà essere presentata all’Ufficio Protocollo dell’Ente dalle 10 alle 13, su appuntamento telefonico, per evitare file o assembramenti. La domanda va presentata utilizzando il modello presente nel sito internet del Comune".

GS
Nessun caso di positività al Coronavirus o presenza di situazioni sospette è stato registrato sia negli ospiti della Casa di riposo Chierchetti di Gagliole, sia nella residenza protetta di Sarnano che in quella di Urbisaglia.  Le misure stringenti e le precauzioni adottate hanno dunque, nei tre casi, sortito degli effetti positivi.
" Ad ora -afferma il sindaco di Gagliole Sandro Botticelli- nessuna positività registrata.. E' l'esito dei tamponi tutti negativi effettuatti in via precauzionale sugli ospiti della struttura,  dopo l''invito rivolto da me medesimo e dalla direttrice Laura Taccari all'Asur . Al momento dunque- continua Botticelli- possiamo stare tranquilli, pur essendo ovvio che tutto è dipeso  prima di tutto dalla solerzia di chi dirige la casa di riposo, in quanto fin da subito sono state applicate tutte le misure restrittive e molto rigorose da parte di chi di dovere". A preoccupare era stata in particolare e, nonostante tutte le precauzioni prese, la positività al Covid-19 riscontrata nel medico della struttura.  "La nostra premura è stata proprio quella di chiedere  immediatamente i tamponi per gli ospiti che comunque  avessero avuto dei sintomi ma l'esito negativo dei test ci ha rincuorati . Del resto, - prosegue il sindaco- il medico giustamente si è immediatamente auto- isolato in casa e la possibilità di contagio ha dunque potuto essere prevenuta".  La solerzia nel rispettare molto rigidamente  le norme, come del resto è avvenuto  per  tutte le case di riposo non in tutte le situazioni ha sortito positivo effetto.  " In questo momento , di certo non possiamo parlare di bravura- sottolinea Botticelli-; oltre ai contatti che si sono potuto avere con una persona positiva, è infatti  anche la casualità che gioca molto in questo caso. Per quel che ci riguarda,  dobbiamo ringraziare solo il Signore  se  in questo momento,  così come per  altre case di riposo vicine, non abbiamo casi di positività". Anche nel caso di Gagliole tuttavia il sindaco lamenta carenze nei dispositivi di protezione individuale  di sicurezza per gli operatori della struttura e per gli stessi ospiti: " Le mascherine e tutti gli altri dispositivi di protezione sono assolutamente necessari; sappiamo che vanno utilizzati con parsimonia ma è anche vero che il loro utilizzo è di breve durata. Purtroppo vuoi la difficoltà di reperimento, vuoi i costi saliti alle stelle, ne siamo rimasti sprovvisti  ed è indispensabile averne una scorta.  L'impegno al reperimento di questi materiali indispensabili c'è naturalmente sia da parte dell'ammnistrazione comunale che della direzione della struttura, in quanto rappresentano  la garanzia e la sicurezza del personale e degli stessi ospiti e se venissero a mancare sarebbe davvero grave.  La Protezione Civile ne ha recapitata una fornitura, tuttavia si tratta di mascherine che non sono così professionali da far stare tranquilli gli operatori". La struttura di Gagliole ospita 42 persone anziane alle quali si aggiungono in una costruzione adiacente ulteriori 8 persone con disabilità. Sin dalla chiusura alle visite dall'esterno, gli ospiti hanno continuato a svolgere le loro attività e, assistiti da personale, attraverso le video chiamate, possono interagire con i loro cari.  " Noi sindaci ci teniamo in contatto quotidianamente proprio per attenzionare le nostre realtà delle residenze degli anziani e proprio ieri abbiamo inviato una lettera all'Asur Area Vasta 3 per cercare di intervenire  con l'effettuazione di tamponi , unica maniera per verificare che la situazione è tranquilla". 

Tutto sotto controllo anche per quel che riguarda  la residenza protetta per anziani di Sarnano. " Fin dalla scorsa settimana- dichiara il sindaco Luca Piergentili-  siamo riusciti ad avere i tamponi e quindi  siamo sicuri che tra i nostri ospiti e tra i nostri operatori non ci sono casi di covid-19  Noi abbiamo fatto questo perché il dott. Bruè  che è il medico di base tra i suoi  utenti ha anche persone ospiti della casa di riposo. Il dottore è risultato positivo ed è domiciliato a San Ginesio, per cui a seguito di questo suo caso  abbiamo fatto i tamponi a tutti.  72 in tutto i tamponi negativi e riferiti ai 51 ospiti della struttura e al personale che vi opera".   Se non altro a Sarnano non viene evidenziata al momento una carenza di dispositivi di protezione  individuale.  "Fortunatamente siamo riusciti ad ovviare a questo problema perché con l'aiuto di donazioni private di aziende sarnesi e di una società locale,  la nostra casa di riposo è stata rifornita di tutti i dispositivi che permettono agli operatori di lavorare con tranquillità" .  Seppur limitate rispetto a prima, continuano a svolgersi gran parte  delle attività ricreative all'interno della struttura " Qualche restrizione c'è stata - dice il sindaco-  perché noi dai primi di marzo abbiamo dovuto vietare l'ingresso  alle associazioni che davano una mano per questa tipologia di attività ; adesso se ne sta occupando esclusivamente il  personale della Pars che ha la gestione della casa di riposo;  gli ospiti  hanno comunque la possibilità di fare  videochiamate con i loro cari, già dall'inizio dell'emergenza . La situazione è sotto controllo - conclude il sindaco - noi abbiamo preso tutte le precauzioni sin dal primo momento poi abbiamo anche personale molto qualificato e quindi andiamo avanti fortunatamente senza alcun tipo di problema.  Adesso abbiamo intrapreso un'iniziativa insieme a tutti i comuni dell'Unione Montana per chiedere che  i nostri medici di base e dei nostri presidi  siano forniti di un kit comprensivio di mascherine,calzari e tute . Speriamo di riuscire a venir fuori da questa situazione critica per tutti il prima possibile. L'importante è che le persone stiano a casa e osservino le regole,  soprattutto nel rispetto di chi sta lavorando per far sì che questa emergenza dura il meno possibile". 

C.C.








Botta e risposta tra maggioranza e opposizione che si scontrano sulle dimissioni dell'ormai ex assessore e vice sindaco, Giovanni Ciarlantini, al quale il gruppo di minoranza ha chiesto le dimissioni anche da consigliere, minacciando altrimenti una mozione di sfiducia.

Pronta è stata la risposta della maggioranza che in una nota scrive:
"Non possiamo sottacere in proposito, un sentimento di profonda amarezza, che deriva dal constatare la provenienza di tali dichiarazioni proprio da una compagine politica che, sia durante la campagna elettorale sia dopo il suo esito, ha sempre predicato unità d'intenti per il paese, salvo poi rinnegare tale proposito nei fatti.
Senza tema di smentite - dice la maggioranza - si deve evidenziare, invece, come questa amministrazione sin dal suo insediamento abbia cercato e continui a favorire il comune senso di appartenenza e rappresentanza di tutta la città, ben conscia che la ricostruzione economica e materiale passa prima di tutto per la coesione cittadina, pur nella diversità delle legittime e diverse opinioni".

Allora rispondono alla richiesta di dimissioni da consigliere di Giovanni Ciarlantini: "Una carica - precisano -  che non è stata conferita direttamente dal sindaco, come accade per la formazione della giunta, ma dal voto popolare, che evidentemente ne ha premiato l'impegno e la persona".
Ma quello che alla maggioranza proprio non va giù è la richiesta del gruppo di Davide De Angelis che Ciarlantini possa "continuare a svolgere delle mansioni anche senza deleghe ufficiali e soprattutto potrebbe continuare a fare il suo lavoro”.

Il gruppo dei consiglieri e assessori con il sindaco Giuseppetti
squadra di Giuseppetti

La maggioranza scrive infatti che "più che un esempio di coerenza, tanto appaia piuttosto come una gratuita strumentalizzazione politica volta ad infierire gratuitamente ed annientare un uomo, oggi estremamente affranto per il suo sbaglio, che ha offerto un tangibile esempio di immediata assunzione delle proprie responsabilità, individuali e politiche. Qualora fosse presentata la paventata mozione di sfiducia - annuncia la maggioranza  - vogliamo tranquillizzare i nostri oppositori: in quella sede con ancora più vigore esplicheremo le ragioni per le quali riteniamo che valori come la coerenza, la dignità ed il rispetto umano debbano sempre essere garantiti e difesi anche nell'ambito di un dibattito politico, sempre che questo possa ancora definirsi tale".

Poi la sferzata finale: "Attendiamo con ampia disposizione d'animo la minoranza - conclude la nota -  all'apporto di quel prezioso contributo costruttivo sui temi di interesse collettivo, fatto di proposte concrete, sinora costantemente annunciato e pubblicamente esternato ma del quale,  purtroppo, non si è ad oggi avuto alcun reale riscontro".

GS
Pioraco sale alla ribalta nazionale e approda su Rai Uno mediante un servizio andato in onda all’interno della trasmissione televisiva “Porta a Porta” condotta da Bruno Vespa. Al centro del dibattito i sei casi accertati di contagio da Coronavirus. Un numero importante, nonostante il paese sia così piccolo.
Durante il servizio dedicato a parlare è stato proprio uno dei contagiati, Andrea Passamonti, che lotta contro il Covid-19 a casa sua: “I sintomi che ho? Forte mal di testa, - ha detto- febbre, mancanza di sapori ed odori”. Poi ha aggiunto “Ho militarizzato un po’ casa in modo da lasciare mia madre sempre lontana. Stavo aspettando in questi giorni l’ultimo tampone per vedere se questa carica positiva si è negativizzata. Non ho avuto delle difficoltà respiratorie, ma solamente questi sintomi lievi però la paura è tanta, soprattutto se dentro casa si hanno altri familiari, vivi di paura”.
Un piccolo paese che piange le vittime di questo mostro invisibile, ma può farlo solo da lontano: “Noi non possiamo nemmeno avvicinare la famiglia - ha detto commosso il parroco di Pioraco, Don Cherubino Ferretti - per potergli dare un messaggio di consolazione. Siamo potuti solo andare al cimitero quando è arrivata la bara”.
Infine il sindaco, Matteo Cicconi, guida di un paese che ha tremato con un’incidenza così importante: “Per noi - ha detto - ovviamente è stato un momento difficile e di forte preoccupazione”.

Lisa Grelloni
Per Caldarola sono stati un esempio di speranza e rinascita dopo il sisma, oggi provano ad esserlo in piena emergenza sanitaria, nonostante le difficoltà.
Sono Sonja Pontoni e Gianluca Seghetti, proprietari dell'hotel e del ristorante Tesoro.
Proprio loro che, dopo aver visto le proprie strutture ricettive danneggiate dal sisma, hanno saputo imboccare la strada del coraggio di ricominciare, ora si trovano a vivere un altro grave dramma, ma hanno comunque deciso di dare un segnale di speranza ai concittadini.
Nonostante la chiusura imposta, infatti, hanno pensato di organizzarsi con i piatti d'asporto, con consegne gratuite a domicilio, per le festività della Pasqua, dal pranzo del venerdì santo alla cena del lunedì dell'Angelo.
"Una piccola iniziativa - dice Sonja Pontoni - per non restare fermi. Uno stop che avevamo già passato con il terremoto, ora non ci voleva proprio questa situazione".
Seppur con diverse difficoltà, la coppia aveva riaperto il ristorante lungo viale Umberto I, poco dopo le scosse, mentre per l'hotel hanno atteso tre anni e solo a giugno scorso avevano potuto ricominciare con l'attività alberghiera.
"Adesso siamo di nuovo fermi - spiega la proprietaria - . E' saltata la stagione primaverile ed estiva. Avevamo diverse prenotazioni legate anche a manifestazioni sportive che, essendo state annullate, si sono portate dietro tutte le disdette con la giusta restituzione della caparra. Fino a maggio saremo sicuramente fermi, ma abbiamo dei dubbi anche per il periodo estivo: qualora le restrizioni dovessero allentare, siamo consapevoli che ci vorrà tantissimo tempo per far ripartire il nostro settore e per tornare a lavorare con l'estero. E' una situazione devastante".
Intanto la Pasqua potrebbe essere il primo segnale che conferma la volontà di proseguire.

GS


Oltre alla multa salata, la corsetta in solitaria, fatta in montagna all'alba, a Giovanni Ciarlantini è costata anche le cariche di assessore e vice sindaco di Caldarola.
Al centro delle polemiche delle ultime ore, Ciarlantini ha rassegnato le proprie dimissioni, dopo il fatto che lo ha visto coinvolto in una corsa in montagna resa pubblica a tutti grazie ad una applicazione dedicata, nonostante le restrizioni non lo permettessero.
Nel Comune salito alla ribalta nazionale per via delle esternazioni fatte dal sindaco, Luca Maria Giuseppetti, che chiedeva con toni perentori, ai suoi concittadini, di restare a casa, la polemica sul comportamento del suo vice ha avuto un'eco più forte e, questa volta, l'errore ha avuto la meglio.
Non sono bastate, quindi, le scuse che Ciarlantini ha rivolto ai suoi concittadini, per responsabilità e rispetto nei confronti della cittadinanza e dell'amministrazione si è sentito in dovere di rassegnare le dimissioni. I suoi colleghi di maggioranza, al termine di una riunione convocata d'urgenza dal sindaco, hanno, evidentemente, chiesto trasparenza per i caldarolesi e il vice sindaco ha deciso di farsi da parte. La carica di assessore è stata affidata a Teresa Minnucci, mentre il ruolo di vice sindaco è passato all'assessore Giorgio Di Tomassi.
Nei mesi scorsi, sempre Ciarlantini, era stato al centro di una polemica che lo aveva visto autore di due spari avvenuti all'interno dei container che ospitavano gli uffici comunali. Nemmeno quell'episodio, però, che aveva fatto infuriare la minoranza, lo aveva spinto a tanto.
Così lo sport, che lui stesso ha definito "la sua vita" questa volta lo ha spinto a fare quel passo falso che molti caldarolesi non hanno digerito. Più che lo sport, forse, la tecnologia che, ancora una volta, ha mostrato di essere un'arma a doppio taglio se non utilizzata con cautela.

GS
Con l'emergenza del Coronavirus e della clausura forzata, il tempo della solitudine viene riempito nei più svariati modi: si va dalla cucina di pietanze elaborate mai provate prima, ai lavori d’imbiancatura delle pareti, dal carteggio delle persiane, alle pareti di cartongesso tirate su da nuovo. Altri si scoprono pittori, idraulici improvvisati o musicisti. Altri ancora, presi dal riordinare le stanze, passano davanti a qualcosa che attira la loro attenzione e che diventa un simpatico pretesto per riallacciare rapporti con il passato e ritrovare amicizie distanti. 
E’ quello che è successo all’avvocato camerte Luciano Birocco, che ha deciso di rispolverare quella cosa che più di tutte rimanda alle radici e alle origini camerti: il dialetto.
Chi meglio del poeta vernacolare Quinto De Martella, per raccontare le sfaccettature i vizi e le virtù della popolazione di montagna. Quante novelle, quanta poesia e quante fotografie di vita quotidiana sono usciti da quella penna, semplice, diretta, incisiva e vera. E’ stata proprio la situazione particolare fatta di tante ore da occupare tra le pareti domestiche, a suggerire all’avvocato l’idea di rispolverare quei racconti, offrendone gustose video- letture dal suo profilo social:
“ In questi giorni che ci vedono tutti costretti a casa, mi sono messo a tirar giù i volumi della mia libreria, cambiandoli di posto, riscoprendone alcuni che non toccavo da qualche tempo. E’ fra questi che è saltato fuori il “ Qui se parla cuscì “ di Quinto De Martella. Un libro del 1970 al quale sono molto affezionato e , in particolare al monologo “ Le disgrazie di Antò’” che fu magistralmente recitato dal nostro concittadino Luigino Micozzi parecchi anni fa al Cinema teatro Ugo Betti. E’ in questa occasione particolare che ho pensato di rileggerlo a tutti; tra l’altro- spiega l’avvocato Birocco- facendo io parte del "Gruppo Teatro in bilico”, sto frequentando un corso di dizione per cercare di togliermi delle inflessioni dialettali quindi in maniera scherzosa, ho voluto invece mettermi in gioco per far sentire la mia perfetta pronuncia dialettale camerte, sulla quale non mi batte nessuno”.
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 “ In questi monologhi ho trovato una umanità così ben descritta, che mi è sembrato divertente riproporli- afferma Birocco- Ho pensato anche che fosse proprio questa l’occasione per ritrovare vicinanza con tante persone che magari da tanto tempo non vediamo e non sentiamo. Mi sono detto che mettere online questi spaccati di vita e delle nostre origini, così ben descritti da Quinto De Martella, potesse servire a riscoprire vecchie abitudini, a ricollegarci con le persone che, lontane da qui e sparse in tutta Italia, conservino un ricordo indelebile della nostra città. E l’effetto c’è stato: in molti hanno scritto e, da questa solitudine forzosa, sono riemersi tanti contatti anche di persone che a Camerino hanno frequentato in passato l’università, rimaste affezionate e molto legate alla città che li ha accolti, con un calore e una familiarità che sono tutti nostri. Da un’idea partita con assoluta semplicità- conclude Birocco-, grazie ad un poeta dialettale che mai abbiamo dimenticato, è scaturito un bellissimo segnale di condivisione. Questa è la cosa più bella e che dà da pensare: dalla drammatica realtà di una situazione da incubo, stiamo riscoprendo più umanità”.
C.C.






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