Notizie religiose nelle Marche
Si è svolto presso la sede municipale di Frontone l’incontro tra i sindaci dei comuni di Frontone, Sassoferrato, Serra Sant’Abbondio, Cagli e Fabriano con la sottosegretaria allo sviluppo economico, Alessia Morani.

Tema dell’incontro è stato il ruolo strategico che la realizzazione delle Pedemontana Fabriano-Sassoferrato-Cagli può avere per lo sviluppo del territorio interno della regione Marche. 

I sindaci hanno ripercorso la tribolata storia dell’incompiuta più vecchia del nostro Paese rappresentando quanti e quali sarebbero le possibilità di sviluppo legate sia al turismo che alle attività industriali.

Creare una viabilità in grado di collegare agevolmente e in sicurezza tutto l’entroterra in maniera trasversale da Cagli a Muccia è una occasione che non possiamo permetterci di perdere – scrivono in una nota i primi cittadini - Arrivare agevolmente a Cagli significherebbe collegare anche Urbino e significherebbe unire tra di loro 3 arterie fondamentali come la Fano-Grosseto, la Statale 76 e la Statale 77”.

La sottosegretaria Morani ha condiviso le posizioni degli amministratori locali riconoscendo il valore di questa infrastruttura e tracciando un possibile percorso per poter attivare i finanziamenti necessari. Ora si tratta di accelerare per completare la fase progettuale della Sassoferrato-Cagli, attualmente ferma a un progetto definitivo, e arrivare ad avere il maggior dettaglio possibile per riuscire ad attingere dai fondi che potrebbero arrivare dal Recovery Fund.

Per la Fabriano - Sassoferrato il percorso è stato già tracciato nell’incontro con il Viceministro delle Infrastrutture e anche la Sottosegretaria al MISE  ha sollecitato ad avviare quanto necessario. 

“Siamo riusciti, facendo squadra, a riportare l’attenzione delle istituzioni ai massimi livelli su una incompiuta che aveva e continua ad avere un’importanza strategica fondamentale per tutto l’entroterra – conclude la nota - L’infrastruttura unirebbe l’area del cratere con una delle Aree Pilota della Strategia delle Aree Interne che vedono tra gli asset di azione per lo sviluppo proprio le infrastrutture materiali e immateriali”.

f.u.
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Martedì, 15 Settembre 2020 12:59

Incendio nella chiesa di S. Agostino

Un principio di incendio, che ha interessato la chiesa di S. Agostino, avrebbe potuto sfociare nel dramma in pieno centro a Recanati.

Per cause in corso di accertamento, probabilmente un corto circuito nel quadro elettrico presente nella sagrestia, ha provocato, come detto, un principio di incendio all'interno del locale attiguo alla chiesa, dove in quel momento non si stavano celebrando funzioni.

La densa nube di fumo, che si stava propagando all'esterno, ha messo in allarme i residenti che hanno prontamente avvertito i vigili del fuoco del comando provinciale di Macerata, intervenuti sul posto con 4 automezzi per spegnere l'incendio e mettere in sicurezza la zona.

Fortunatamente non si registrano danni a persone, mentre i pompieri stanno valutando le conseguenze all'interno del tempio. L'intera zona è stata chiusa al traffico fino al completamento delle operazioni di messa in sicurezza.

f.u.


incendio
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Ri-abitare l'Appennino si deve e soprattutto si può.
Il messaggio forte e chiaro arriva da Campi di Norcia, uno dei paesi più colpiti dalle scosse sismiche del 2016, dove per iniziativa della Fillea Cgil e associazione Nuove Ri-Generazioni si sono riunite, ospiti della locale Pro Loco, istituzioni e addetti ai lavori, con in testa il Commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini, in occasione della presentazione di uno specifico progetto che sintetizza idee e proposte per le aree colpite dal sisma.
Un incontro che, anche se avvenuto nel cuore dell'Umbria, coinvolge direttamente anche le Marche e l'entroterra ferito dal sisma che condivide con la regione confinante le stesse problematiche, in attesa non solo che parta la ricostruzione, ma che vengano attuate strategie per rendere 'abitabili' le aree interne.

"Un laboratorio di innovazione per agevolare la rigenerazione di insediamenti e comunità, basato sulla positiva esperienza di resilienza attuata dalle popolazioni locali, che necessitano tanto di collegamenti materiali che immateriali, come l'associazionismo e la solidarietà - hanno spiegato Elisabetta Masciarri e Mario Margasini, rispettivamente presidente  e responsabile del Comitato scientifico di Nuove Ri-Generazioni Umbria - . Un laboratorio che ha l'obiettivo attraverso le idee chiave di “ri-abitazione”, “ri-generazione” e “riappropriazione” di sviluppare utilizzando le risorse a disposizione e il supporto degli enti prepostii vari canali di potenzialità economica e sociale del territorio, quali le filiere produttive, il turismo naturalistico, culturale e sportivo, la socialità". Ma anche costituire un punto di riferimento per sottolineare a Governo e parti sociali la necessità di rendere concrete le normative vigenti e porre un freno, a livello occupazionale, alla precarietà e alla fuga di quelle figure professionali che, dopo aver contribuito a uno spiraglio di rinascita, ora in tempi brevi vedranno scadere i propri contratti e abbandonare tanto il territorio, quanto il proprio lavoro". 

Panoramica pubblico

"Per questo - ha detto il Commissario Legnini - è necessario che tutti gli attori coinvolti attuino quelle dinamiche di nuovo sviluppo territoriale che i mezzi a disposizione oggi consentono, per poter fronteggiare una permanente doppia emergenza, strutturale e sociale. Da qui la necessità di rendere i territori sicuri, sostenibili, connessi con le infrastrutture anche digitali, anche attraverso il ripopolamento". 

Il progetto prende in esame in particolare l’esperienza della comunità di Campi, frazione di Norcia situata nella Val Castoriana e compresa all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. "La popolazione di Campi - si legge nel progetto - si distingue per aver vissuto un’esperienza sui generis nell’affrontare l’emergenza 'Sisma Centro Italia': in seguito alle scosse di ottobre 2016, che hanno reso inagibile circa il 90% del patrimonio abitativo della frazione, la comunità ha gestito risposta eccezionalmente resiliente ed autonoma rispetto all’azione della Protezione Civile e delle istituzioni locali, gestendo una co-abitazione di circa 70 persone, che si è protratta per vari mesi all’interno della sede della Pro Loco locale, un edificio anti-sismico interamente progettato, finanziato e costruito dalla comunità. Oltre ad aver mantenuto gran parte della propria popolazione residente in loco, Campi ha mantenuto viva l’attenzione sulla situazione in cui si trovano le terre appenniniche colpite e ha saputo indirizzare la solidarietà delle decine di persone ed associazioni che hanno abbracciato il suo progetto di rinascita “Back to Campi”, che si articola intorno alla creazione di un agri-campeggio di comunità in grado di offrire ospitalità turistica e che possa essere riconvertito in alloggi di emergenza nel caso in cui il terremoto tornasse a far tremare gli Appennini".

GS

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Una questione annosa, 'scoperta' con la pandemia ma per la quale manca ancora piena consapevolezza, è la condizione dei lavoratori dello spettacolo che, purtroppo, inglobati nel settore cultura, non vengono considerati come lavoratori.
Questa volta l'allarme arriva da SLC CGIL in vista delle prossime elezioni regionali.

"L’emergenza Covid - scrivono in una nota -  ha fatto emergere la particolare condizione dei lavoratori dello spettacolo della nostra regione. Il settore, strategico a detta di tutte le forze politiche, ha messo in mostra tutta la sua fragilità strutturale.

È stato evidente a tutti come lo spettacolo si fondi ancora troppo sul lavoro instabile, precario e discontinuo, condizione che, col tempo, peggiora la qualità culturale complessiva e non consente di mantenere alti livelli professionali.

Stiamo parlando di tecnici di scena, operatori dei service, coreografi, registi, danzatori, professori d’orchestra, cantanti e attori, per i quali il precariato è una condizione abituale.  E’ vietato ammalarsi e, per le donne, una gravidanza rischia di compromettere la carriera.

Con l’emergenza covid molti, diremmo troppi, lavoratori sono stati esclusi dagli ammortizzatori sociali messi in campo dal governo proprio a causa dei rapporti di lavoro poco trasparenti".

Con queste permesse, SLC CGIL si rivolge ai candidati governatori ed alle forze politiche che si presentano alle prossime elezioni regionali affinché prendano in considerazione l’opportunità di rivedere le forme di sostegno alla cultura.

"È necessario - ribadiscono - dare ristoro economico aggiuntivo, a questa lunga fase emergenziale, oltre quanto definito dai bonus che non ha coperto tutti; svolgere un ruolo di regia per coordinare la ripresa degli spettacoli; aggiornare la legge regionale dello spettacolo ferma al 2009; definire misure di sostegno strutturale, individuando delle priorità, che confermino le eccellenze marchigiane, ma anche verso quelle realtà artistiche fatte di singoli o compagnie, che non rientrano nei finanziamenti istituzionali FUS (Fondo Unico dello Spettacolo), mediante bandi per progetti o produzioni; censire gli spazi inutilizzati e da dare in uso gratuito o agevolato per attività artistico creative (danza, recitazione, spettacolo); sostenere e valorizzare gli artisti marchigiani, anche favorendo la circuitazione delle loro opere e le repliche delle produzioni finanziate; individuare forme di sostegno, attraverso borse di ricerca per le arti performative e costituire un tavolo permanente, con le OOSS, con le rappresentanze degli artisti, che diventi un osservatorio regionale permanente, per facilitare una proficua interlocuzione tra tutti i soggetti coinvolti".

GS

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Martedì, 15 Settembre 2020 09:40

Rapina in ospedale, arrestato un 48enne tunisino

I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Civitanova Marche hanno arrestato un cittadino tunisino che, aggirandosi tra gli uffici e gli ambulatori al terzo piano dell’ospedale, è stato sorpreso dopo che aveva trafugato la borsa di una impiegata contenente i suoi effetti personali, i documenti e 150 euro in contanti. 

E’ stata proprio la donna ad accorgersi della insolita presenza dell’uomo, che aveva attirato la sua attenzione avendo notato che imbracciava la sua borsa mentre si allontanava verso il corridoio. Lo ha immediatamente raggiunto nel vano scala vicino l’ascensore e qui, nel vano tentativo di riprendersi il maltolto, è stata invece aggredita dal malintenzionato che voleva invece tenersi il bottino ed assicurarsi la fuga.

Provvidenziale l’intervento di alcuni medici che hanno bloccato il quarantottenne consegnandolo ai carabinieri giunti sul posto. I militari, dopo averne verificato il contenuto, hanno restituito la borsa alla vittima ed accompagnato lo straniero in caserma per gli accertamenti del caso e per la sua identificazione.

Nell'aggressione l’impiegata ha riportato lesioni al braccio ed al volto giudicate guaribili in otto giorni, mentre l’uomo è stato arrestato per il reato di rapina impropria e trasferitotradotto presso il carcere di Montacuto a disposzione dell'autorità giudiziaria. 

f.u.

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A Camerino, si avvicina a grandi passi il grande giorno del taglio del nastro della nuova Scuola della Musica, la cui realizzazione è frutto della raccolta fondi attivata dalla Fondazione Andrea Bocelli.  L'inaugurazione è prevista per il prossimo 1 ottobre e tutto dà da pensare ad una cornice di eccezionale risonanza arricchita da prestigiose presenze. Per l'associazione "Adesso Musica" e per l'Istituto musicale Nelio Biondi sono ore di grandi preparativi e fervore. Dalla musica e dai musicisti, da un'opera che fino a qualche tempo fa era ancora relegata al libro dei sogni, un segnale di vera ripartenza per la città ducale e per l'intero territorio. Tante le emozioni che via via si sono succedute sin dal primo annuncio che questa costruzione modernissima sarebbe in concreto diventata possibile, grazie  all'intermediazione della Fondazione Andrea Bocelli e al gesto generoso e magnanimo di tanti benefattori. La città di Camerino l'ha vista crescere giorno per giorno e il prossimo 1 ottobre, le emozioni accumulate nel corso dei mesi lasceranno posto a quella immensa di una porta che si apre per accogliere la passione e l'impegno di tanti giovani che amano la musica e desiderano suonarla.
"Credo che davvero non si possano descrivere le sensazioni che tutti noi proviamo nell'avvicinarci a questo giorno- dice il direttore della scuola Vincenzo Correnti-. Vediamo che si sta velocemente raggiungendo la conclusione dei lavori e nel contempo stiamo ricevendo tantissime nuove iscrizioni, il che non può che farci immenso piacere e stimolarci. La realizzazione della nuova Scuola della musica ha dato maggiore spinta alle motivazioni di tanti giovani, non solo di Camerino ma dell'intero territorio. Daremo inizio alle nostre lezioni dalla nuova e bellissima sede che sarà un centro interamente dedicato alla musica".  L'ingresso del mese di ottobre, riserverà dunque alla città una bellissima nuova pagina di speranza e tante bellissime sorprese che man mano verranno svelate.
c.c.
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Edito da "il Lavoro editoriale", è uscito in questi giorni il libro "La post regione. Le Marche della doppia ricostruzione". Ne è autore Daniele Salvi ,dal 2015 al 2020 Capo gabinetto della Presidenza del Consiglio regionale delle Marche il quale ha condensato in questo lavoro una raccolta di suoi articoli comparsi sul web e frequentemente rilanciati da quotidiani nazionali e regionali, riviste e periodici locali tra cui il settimanale Appennino Camerte. Dal terremoto alla pandemia da Covid non ancora risolta, le Marche hanno attraversato un quinquennio di dure prove che ancora non si possono ritenere concluse. Tante le problematiche contingenti che hanno interessato la regione nel periodo di cinque anni. L'analisi che ne fa Daniele Salvi spazia dagli aspetti socio-economici fino a quelli storico culturali, cercando nel contempo di condividere con il lettore anche proposte e speranze.

“ E’ una pubblicazione che nasce dall’osservazione di un quinquennio nel quale le Marche hanno subito due passaggi che ne hanno segnato profondamente la storia: il Sisma del 2016-2017 e l'epidemia, l'emergenza sanitaria da covid-19 - spiega Daniele Salvi-. Due eventi che si sono inseriti in 5 anni che già di per sé sono stati forieri di grandi novità: pensiamo all'uscita dell'enciclica di Papa Francesco sull’ ecologia integrale, alla crescita delle diseguaglianze o al tema della paura che ha pervaso le società occidentali, pensiamo al fenomeno del terrorismo internazionale di cui oggi parliamo di meno ma che negli anni appena passati, è stato molto pervasivo e tragicamente presente. Sono stati quindi 5 anni di grandi cambiamenti a livello internazionale - continua Salvi-;  pensiamo anche a livello nazionale la parabola della illusione del rinnovamento promossa ad esempio dal renzismo. Un quinquennio nel quale le Marche  hanno vissuto una loro pagina non facile, a partire dalle conseguenze della lunga crisi del 2008-2009 che ha diffuso i suoi effetti sul nostro sistema produttivo anche negli anni più vicini, fino a questo doppio shock, subito dalla regione a causa del sisma e del covid-19.  Di certo- prosegue- sono anni  nei quali le Marche hanno cercato di reagire, di mettere in campo le loro energie e quello che era possibile fare. In questo libro pertanto, potendo guardare la vicenda marchigiana da un osservatorio privilegiato come quello del Consiglio regionale delle Marche, ho cercato di raccogliere riflessioni intorno ad alcuni nuclei tematici preponderanti: i temi dell'Appennino, del futuro e del destino delle aree interne e del patrimonio culturale, ma anche i temi del rapporto tra città e aree non urbane, rurali interne, insieme a temi più generali che  hanno riguardato appunto la vicenda del paese ma che hanno avuto dei riflessi anche sulla nostra realtà, come il tema del credito o i problemi dello sviluppo territoriale dentro la crisi dell'economia dei distretti manifatturieri. Sono stati anni intensi che, attraverso l’ attività da un lato istituzionale e dall'altro di riflessione sui cambiamenti e fenomeni in atto, ho cercato di concentrare in questo libro che sostanzialmente è una selezione ragionata di articoli comparsi su riviste, su periodici, su quotidiani o anche su internet.
Un  lavoro che cerca di focalizzare questa doppia sfida che le Marche hanno di fronte: la doppia ricostruzione è la sfida dei prossimi anni. E’  a sfida intrecciata che ci costringe a tenere insieme, ricostruzione e promozione di un nuovo sviluppo sostenibile. Ecco se la regione Marche riuscirà a vincere questa sfida riuscira a riposizionarsi, ma per fare questo è necessario che anche la stessa regione si ripensi. Questo è un problema nel problema- sottolinea Salvi-; dobbiamo infatti pensare a una regione in cui la programmazione ritorni una prassi di elaborazione e anche una pratica amministrativa e dobbiamo pensare ad una regione più sussidiaria che avvicini di più ai cittadini ciò che i cittadini, i livelli degli enti locali, i livelli territoriali, riescono a fare e, tenga per sé delle funzioni di alta amministrazione, di legislazione e di programmazione, soprattutto cerchi anche di dare una piena attuazione a quel titolo quinto della Costituzione che, come ha richiamato il presidente Mattarella, se non viene adeguatamente sistematizzato insieme al sistema dello Stato e delle autonomie locali (Regioni Province​ e Comuni​, città metropolitane), rischia di destinare le regioni ad una attività o prettamente amministrativa sulla scorta dell'esperienza delle provincie, o ad una legislazione puramente interstiziale. Le regioni invece devono essere migliori dello Stato se vogliono avere un senso. Quindi- conclude Salvi- questa è la sfida che impegna la regione, anche in un recupero di fiducia nei confronti dei cittadini".

c.c.

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Incidente tra due auto sulla provinciale 76 di collegamento tra Tolentino e San Severino Marche. Per cause in corso d'accertamento  le due vetture si sono scontrate e, a seguito dell'urto una delle auto si è ribaltata sulla carreggiata finendo ruote all'aria. Sul posto è subito intervenuto il personale del 118 e un'ambulanza da Tolentino. Stando alle informazioni, a parte i danni ai mezzi coinvolti, fortunatamente non si sono avute conseguenze per i conducenti .
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La preoccupazione maggiore era per l'uomo alla guida dell'auto che in seguito all'impatto si è rovesciata sull'asfalto, il quale è riuscito ad uscire da solo dall'abitacolo senza riportare ferite. Sul posto, oltre alle forze dell'ordine per i rilievi, anche una squadra dei Vigili del fuoco preoccupatasi della rimozione del veicolo e di ripulire l'asfalto dai liquidi fuorisciti, ripristinando la sede stradale 
c.c.
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Dopo l’ex ministro alle infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi, anche il candidato governatore Francesco Acquaroli ha visitato Camerino su invito del candidato consigliere nelle liste di Forza Italia Gianluca Pasqui.

Ad una settimana esatta dalle elezioni amministrative l’onorevole Lupi, nel corso del suo tour come Presidente di Noi con l'Italia – Usei per appoggiare “candidati di grande valore politico e morale”, ha prima visitato il Sottocorte Village, soffermandosi a parlare con diversi commercianti i quali gli hanno esposto tutte le enormi problematiche cui devono far fronte da quando il terremoto ha devastato Camerino e l'entroterra maceratese. A Pasqui, Lupi ha riconosciuto il grande merito di aver pensato a una nuova zona di aggregazione alternativa a un centro storico inaccessibile. E proprio nel visitare successivamente il cuore della città ducale,  l'ex ministro ha manifestato il suo disappunto per una ricostruzione mai partita e i cui ritardi rischiano di desertificare una delle zone più belle d'Italia.

lupi pasqui


Nel pomeriggio di domenica, ospite di Pasqui al Sottocorte Village, è stato il candidato presidente Francesco Acquaroli.

“Sono stato molto contento della visita di Francesco - ha detto Pasqui - che ha dimostrato la sua grande attenzione e vicinanza al nostro territorio e alle sue tante problematiche. Acquaroli ha appoggiato in pieno quelle che sono le priorità del mio programma elettorale, a partire dalla ricostruzione e dalla sanità per arrivare a lavoro, cultura, turismo, infrastrutture e tutto ciò che occorre in concreto per dare una svolta alle Marche.
Al candidato presidente ho ribadito la necessità che il nuovo governo regionale proceda all'istituzione di un Assessorato alla Ricostruzione che funga da vero e proprio punto di riferimento per addetti ai lavori e cittadini che dopo 4 anni meritano un deciso cambio di marcia su un tema che coinvolge ancora oggi decine di migliaia di marchigiani”.

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