Notizie religiose nelle Marche
Un pomeriggio in piazza ad Ussita per presentare l'iter progettuale e procedurale dell'istallazione della nuova croce sulla cima del Monte Bove. Una giornata organizzata dal Comitato Croce di Monte Bove, che ha visto anche la presenza del commissario prefettizio Giuseppe Fraticelli che, al termine del suo mandato, ha voluto salutare la comunità che ha guidato per un anno dopo le dimissioni del sindaco Marini.

L'importanza del progetto di riportare la croce sulla cima del Monte Bove è stata spiegata dal presidente del Comitato, nato dall'unione e dalla volontà di residente e non, Giuseppe Riccioni. "La croce è un simbolo della cima visto che da tempo immemore è presente sul Bove - le sue parole - Originariamente la croce era di legno e successivamente, nel 1982, fu realizzato il traliccio in metallo, issato sulla vetta grazie all'opera di molti volontari che ne trasportarono a mano i diversi elementi. Purtroppo gli eventi sismici e le condizioni meteo avverse hanno provocato la caduta della croce di metallo, trasportata a valle grazie all'intervento dei vigili del fuoco del comando provinciale di Macerata con l'ausilio del nucleo elicotteri di Pescara, ed ora siamo pronti a ricollocare sulla vetta del nostro Monte Bove questo nuovo manufatto realizzato con un acciaio diverso e con un nuovo percorso anche per la posa in opera".

f.u.
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Avrebbe potuto avere ben più tragiche conseguenze l'incidente avvenuto a Genga, in località, Pianello, dove il conducente di una vettura, per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri e della polizia locale intervenuti sul posto per i rilievi di rito, ha perso il controllo del mezzo su cui viaggiava, una Fiat Panda, andando ad impattare contro il guard rail.

A causa dell'impatto l'auto ha preso fuoco e solo l'intervento dei vigili del fuoco di Fabriano, giunti sul posto con un'autobotte e un mezzo 4x4, ha consentito lo spegnimento delle fiamme che avevano avvolto la vettura e la messa in sicurezza dell'area dell'incidente.

Il conducente della Panda fortunatamente è riuscito ad uscire dall'auto ed è stato sottoposto alle cure dei sanitari del 118.

f.u.

incidente genga 1
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Brutta caduta, poco dopo mezzogiorno, per un centauro che viaggiava a bordo della sua moto Enduro in zona Castello tra Fiuminata e Sefro. Per cause in corso di accertamento, il motociclista a bordo della sua due ruote avrebbe perso il controllo del mezzo finendo in una scarpata. Sul posto sono intervenuti il personale del 118, che ha anche richiesto l'intervento dell'eliambulanza, i vigili del fuoco, gli uomini del soccorso alpino che, in un'operazione congiunta, hanno recuperato il ferito, un uomo di circa 40 anni proveniente da fuori regione, che era caduto in una zona impervia. Il ferito, dopo essere stato imbracato e stabilizzato, è stato sollevato con un verricello e caricato sull'eliambulanza per il trasporto all'ospedale regionale di Torrette. Nell'incidente l'uomo ha riportato diverse fratture. 

Ma quello del motociclista non è l'unico incidente che si è verificato in mattinata nell'entroterra: alle 10, infatti,  a Visso, un ciclista sarebbe stato investito da un'auto. Il ferito è stato accompagnato nella sede della Croce Rossa di Visso dove ha raccontato di essere stato investito da un'auto mentre era in sella alla sua bici e che, dopo l'urto, l'auto avrebbe proseguito la sua corsa senza prestare i soccorsi del caso.

(Servizio aggiornato)

GS
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Gesto contrario alla pubblica decenza.
Per questo motivo sono stati multati due giovani che questa notte, intorno alle due e mezza, sono stati sorpresi ad urinare contro il muro del teatro Lauro Rossi in piazza della Libertà a Macerata.

Il gesto è stato notato dai Carabinieri della Stazione di Mogliano, impegnati nel servizio di contenimento del contagio da covid.

I due sono stati multati per atti contrari alla pubblica decenza che prevede una sanzione da 5mila a 10mila euro, o il pagamento in misura ridotta della sanzione entro 60 giorni di 3.333,33 euro.

GS
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Corse aggiuntive, nuovo personale ed una app che monitora le presenze a bordo.
Si prepara così Contram Mobilità al primo giorno di sucola di un anno che sembra essere del tutto particolare a causa delle norme anticovid.
A spiegare le strategie messe in campo dall'azienda è il presidente Stefano Belardinelli: "Oltre al servizio programmato degli anni scorsi - dice - abbiamo integrato con oltre 30 mezzi in più, utilizzando anche quelli normalmente impiegati per il turismo.
È sicuramente il dato più rilevante rispetto alle altre province della regione. Abbiamo anche introdotto qualche piccola novità - aggiunge - grazie al funzionamento degli apparecchi che hanno il diario di bordo del mezzo attraverso i quali riusciamo ad avere il coefficiente di riempimento degli autobus. Questo ci permette, attraverso l'App 'Contram Mobilità? di segnalare la capienza rimasta agli utenti e a consigliare, eventualmente, di attendere la corsa successiva".

Numeri di potenziamento che non riguardano solo i mezzi, ma anche il personale: "Nei principali punti di fermata - prosegue Belardinelli - come al terminal di Macerata e nelle scuole, avremo del personale di terra che aiuterà lo smistamento dei ragazzi nelle varie corse per evitare l'affollamento in ingresso.
Abbiamo effettuato qualche assunzione in più, oltre a chedere un maggior sforzo ai nostri dipendenti di ruolo, impegnati in orari lavorativi più lunghi.

Lo sforzo è tanto - conclude - , ovviamente non riusciamo a prevdere tutto: qualche problema ci potrà essere e per questo raccomandiamo ai ragazzi, con sms e comunicazioni agli abbonati, di rispettare le regole. Crediamo di aver fatto un buon lavoro, anche in base agli investimenti a bordo degli autobus con paratie e dispenser installati sui mezzi".

GS
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I Vescovi delle Marche intervengono in vista delle elezioni dei prossimi 20 e 21 settembre per l’elezione del nuovo Consiglio regionale e del nuovo Presidente della Regione.
Non una indicazione di voto, precisano, ma per una condivisione con tutta la comunità di alcune riflessioni.

"A chiunque assumerà la guida della nostra Regione - scrivono in una nota - ci permettiamo di chiedere un supplemento di impegno, di responsabilità e di generosità, anche a motivo di due emergenze che hanno colpito il nostro territorio e lo hanno duramente provato: il terremoto ed il coronavirus. Realtà queste con cui è necessario fare i conti e che toccano direttamente la vita delle persone, bene inscalfibile che va sempre e comunque difeso, promosso e accompagnato dal suo inizio al suo tramonto naturale.

In questa prospettiva ci sembra doveroso segnalare alla comunità ed alla politica alcune priorità che riteniamo irrinunciabili, pur coscienti che altre tematiche meriterebbero la dovuta attenzione.  

A nessuno sfugge che le Marche hanno bisogno di una ricostruzione che prima di essere materiale, è spirituale e morale. 

Al riguardo chiediamo che i processi di ricostruzione materiale che riguardano anche le chiese e le strutture pastorali, siano alleggeriti, snelliti e velocizzati. Avvertiamo sempre più la necessità di una sburocratizzazione perché le nostre comunità tornino a vivere.

Inoltre segnaliamo un’altra “ricostruzione” urgente: quella della famiglia, prima e vera cellula generativa della società. Si sente il bisogno di una politica che metta al centro della vita sociale la famiglia con scelte precise. 

Non possiamo poi non porre l’attenzione al mondo del lavoro - aggiungono - fortemente segnato da un alto tasso di disoccupazione in continuo aumento. Stiamo assistendo ad una crescita delle vecchie e nuove povertà. Occorre prendere atto di ciò ed intervenire creando le condizioni adatte per poter risolvere il mortificante e preoccupante fenomeno della mancanza di lavoro.  

Ci sembra poi doveroso evidenziare un’altra priorità: quella della formazione scolastica e universitaria per cui le Marche al riguardo hanno una grande ed apprezzata tradizione. Il compito odierno della politica è quello di provvedere ad un continuo rinnovamento ed implemento. 

Vogliamo poi sollecitare una ripresa forte ed insieme sostenibile del welfare, prendendo le mosse dal patrimonio di solidarietà di cui il popolo marchigiano è ricco. E’ necessario che la politica rinnovi un adeguato investimento al riguardo e che ripensi il modello di welfare della nostra Regione. 

Una particolare segnalazione merita il mondo della sanità - proseguono - . A nessuno sfugge la necessità ed anche l’urgenza di un progetto di razionalizzazione teso ad ottimizzare prestazione e costi dei servizi resi alla popolazione. Non si può dimenticare tuttavia che le Marche sono un territorio plurale, disseminato di piccole comunità di cui il sistema sanitario deve tener conto per una efficace prossimità. Una precisa attenzione tesa a conciliare le due esigenze contribuisce ad evitare lo spopolamento di tante e vivaci comunità.

A tutto ciò - concludono - va aggiunto anche un impegno teso a creare o a completare la rete delle infrastrutture. La nostra Regione risente di un isolamento che da tempo la sta condizionando a livello produttivo, commerciale, culturale e turistico. A proposito di turismo va constatato che la nostra Regione dispone di un originale e formidabile patrimonio naturale, storico ed artistico che chiede di essere sempre più valorizzato".

GS
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Sarnano e le sue frazioni al centro della visita dell'onorevole Bruno Tabacci, componente della commissione bilancio della Camera di Deputati e segretario nazionale di Centro Democratico.
Arrivato in città nel giorno del passaggio della Tirreno Adriatico, a cui ha assistito, Tabacci è stato ricevuto dal consigliere di minoranza, Giacomo Piergentili.

Insieme a lui, infatti, ha visitato alcuni Comuni del cratere e le frazioni di Piobbico e San Cassiano di Sarnano, ascoltando le richieste di Piergentili sulla necessità di provvedimenti concreti che riguardino la ricostruzione.

"Tabacci - scrive Piergentili in una nota - ha poi esposto le sue idee sulla strada migliore da intraprendere per sbloccare la ricostruzione ed ha auspicato la mia elezione in consiglio regionale con la la lista 'Il Centro' per poter difendere gli interessi della provincia di Macerata e dei Comuni colpiti dal terremoto". 

GS
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La paura di non superare l'esame lo ha fatto ricorrere al'illegalità, ma è stato scoperto e denunciato.
Brutta avventura per un 34enne di origini afghane, residente nel Maceratese, che è stato sorpreso, appena prima di sostenere l’esame teorico per il conseguimento della patente di guida, con una sofisticata ricetrasmittente che gli avrebbe consentito di ricevere le risposte ai quiz.

Il bravo esaminatore ha però notato che l’uomo, in procinto di svolgere l’esame, celava sotto la camicia il dispositivo elettronico. Ha quindi sospeso la prova chiedendo l’intervento dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, che hanno perquisito il candidato sequestrandogli la radio ricetrasmittente usata per ricevere le risposte corrette all’esame che stava per sostenere.

Il giovane è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.

GS
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Un modulo dell'istituto Don Bosco di Tolentino riaccende la polemica sulla dicitura 'genitore 1 e genitore 2'.
Ad intervenire è Giovanni Gabrielli, referente della Lega a Tolentino, chiamato in causa da alcune famiglie.
Il pomo della discordia sarebbe rappresentanto in questo caso da un modulo di delega per il ritiro dei propri figli a scuola, inviato dall'istituto alle famiglie.

Modulo in cui scompaiono le diciture 'padre e madre' sostituite appunto da 'genitore 1 e genitore 2'.

"Molti genitori ci hanno contattato - scrive Gabrielli in una nota - perchè non hanno gradito il cambiamento, manifestando la propria contrarietà e chiedendo di far tornare le vecchie diciture. Sto raccogliendo ogni ora lamentele di genitori che denunciano la perdita dei valori fondanti della famiglia tradizionale; dobbiamo ricordare che lo stesso istituto è recidivo, visto che già nel novembre 2013 tentò di sostituire le diciture 'padre e madre' per poi far rientrare il tutto grazie alla nostra mobilitazione, dietro la spinta di tantissimi genitori".

Un caso che il referente della Lega annuncia di portare sul tavolo della prossima giunta in cui ricopre il ruolo di assessore alla Sicurezza, ma nel frattempo non è rimasto con le mani in mano: "Ho già parlato con il Commissario Regionale, Riccardo Marchetti e con il Commissario provinciale Simone Merlini. Ne parlerò anche al Segretario Federale Lega, Matteo Salvini, che lunedì sarà pranzo proprio qui, a Pollenza. Sono valori nei quali crediamo  e che difendiamo a nome di tante famiglie, per questo chiediamo che tutto ritorni nella normalità. Certi di una presa di posizione rinnoviamo la nostra fiducia ed il nostro appoggio alle istituzioni scolastiche tolentinati affinchè possano sempre meglio trasmettere alle nuove generazioni i valori e le tradizioni che hanno reso grande la nostra terra, la nostra città la nostra Italia, soprattutto in un momento storico così difficile".

GS

Di seguito il modulo in questione

modulo
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Traguardo iridato per Simon Yates in quel di Sarnano per la 5 tappa della Tirreno Adriatico che oltre ad aver dimostrato di essere il più forte di tutti nell'impervia salita di Sassotetto si è aggiudicato la maglia azzurra  come nuovo leader della classifica generale. Per la Corsa dei due Mari è stata indubbiamente la giornata di montagna più impegnativa che ha regalato a Sarnano l'occasione di essere promossa da una vetrina internazionale. Numerosissimo il pubblico ritrovatosi  per applaudire l'impresa dei professionisti. Contento dell'entusiasmo che si è respirato e di come sono andate le cose, il sindaco Luca Piergentili. "Importante  quest'arrivo in salita ufficiale di tappa della Tirreno Adriatico 2020, tanto è vero che è cambiato anche il capoclassifica della gara e, secondo le indiscrezioni degli addetti ai lavori molto probabilmente, sarà lui quello che arriverà sul podio alla fine- commmenta il primo cittadino, entusiasta della straordinaria cornice di pubblico e della stupenda giornata.
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"Questa scalata della nostra montagna è stata vista da centinaia e centinaia di persone; la diretta della corsa è stata infatti trasmessa in oltre 100 Paesi del mondo, il che ci ha consentito di avere visibilità in un settore su cui noi puntiamo molto che è quello del bike, sia su strada che fuoristrada. Era infatti in funzione anche la nostra seggiovia e si è potuto vedere anche il bikepark. Ne hanno ben parlato anche  i cronisti durante la telecronaca - conclude Piergentili-  quindi si è  ottenuto senz'altro un riscontro di eccezionale visibilità su di un settore attrattivo che ci preme molto continuare a sostenere con forza. La conferma è del resto già venuta dai consistenti numeri di presenze che Sarnano è riuscita a mettere insieme dopo il lockdown". 
c.c.
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