Notizie di politica nelle Marche
Sabato, 13 Aprile 2019 20:12

Frontale a Cesolo, due feriti

Un frontale è avvenuto oggi pomeriggio a Cesolo, intorno alle 19, frazione di San Severino. Non sono chiare le dinamiche dello scontro Che ha visto coinvolte due auto in un frontale. Subito è intervenuto il 118 ma i due feriti non sono gravi e sono stati portati al vicino ospedale di San Severino. 
g.g.

 

 

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La squadra completa non è stata ancora svelata, anche se i candidati pronti a presentarsi al giudizio degli elettori ci sarebbero tutti. Luca Giuseppetti, sindaco uscente di Caldarola, tenta il bis. Con lui pronti a guidare il paese ci sono Giovanni Ciarlantini, Marco Pontoni, Teresa Minnucci, con alcune indiscrezioni che parlerebbero anche della candidatura di Giorgio Di Tommasi, mentre sui nomi degli altri componenti ancora regna assoluto riserbo. Nel frattempo la squadra di Giuseppetti esce allo scoperta con un comunicato stampo nel quale sono delineati i principali punti del programma.

Di seguito il comunicato del gruppo "Per il bene comune"

La lista civica “Per il bene comune”, dopo un'adeguata fase di preparazione, annuncia in via ufficiale la propria proposta per le imminenti elezioni amministrative.
La compagine è formata da un gruppo unito di persone libere, spinte da nessun interesse diverso da quello di contribuire alla rinascita del proprio paese e della sua comunità, con l'intento di affrontare al meglio i prossimi importanti impegni amministrativi, cessata la fase di emergenza nella quale, pur tra mille difficoltà, si sono viste comunque realizzare tempestivamente le soluzioni abitative provvisorie nonché opere importanti per Caldarola, prime tra tutte il nuovo plesso scolastico (unico per caratteristiche di anti sismicità e dotazioni tra i Comuni del cratere) ed i nuovi uffici comunali, in fase di completamento, oltre ai vari centri di aggregazione che sono sorti.

Riteniamo che dare continuità all'importante percorso già avviato possa costituire un valore aggiunto nella difficile e complessa fase della ricostruzione post sisma. Si potrebbero così mantenere tutte le relazioni istituzionali già avviate e proseguire nelle iniziative promosse, tenuto conto dell'articolato sistema di competenze tra i vari Enti, che richiede contatto continuo e collegamento costante tra loro.

Il gruppo a sostegno del Sindaco uscente Luca Maria Giuseppetti al suo interno annovera competenze diverse e variegate, abbinando figure di grande esperienza all'entusiasmo di altre più giovani e pronte a mettere a disposizione il proprio tempo e le proprie energie per la comunità.
In questo ambito ci si propone di distinguere ruoli e competenze in modo chiaro e prima ancora del voto, così che non ci siano ambiguità fin dall'inizio sul modo di procedere condiviso e unito che il gruppo vuole seguire per tutto il suo cammino e sulla proposta che questo intende sottoporre al giudizio ed all'approvazione della società.

L'articolato programma che stiamo predisponendo e condivideremo con la collettività, oltre all'ovvia necessità di agevolare e gestire la ricostruzione, per quanto sarà possibile per le competenze dell'Ente Comune, poggia sull'intento generale di ricostituire non solo l'assetto urbanistico ma oltre e prima ancora di esso, riunire ed aggregare il tessuto sociale, con particolare riguardo alle categorie che più hanno sofferto i traumi del sisma, come gli anziani ed i piccoli nuclei familiari. Allo stesso modo per la difficile condizione degli abitanti delle SAE, nomineremo referenti che possano essere di supporto per recepire le istanze degli occupanti ed agevolare la soluzione di ogni problematica che dovesse insorgere.

Vorremmo dedicare particolare attenzione alla promozione e valorizzazione del territorio, che anche se gravemente ferito resta unico e di particolare bellezza, comprese le suggestive sue frazioni, dalle quali potrà avvenire anche il rilancio dell'offerta turistica, lavorando in sinergia con le associazioni. A tale scopo favoriremo ogni iniziativa utile alla promozione dell'attività culturale, valorizzando storia e radici del paese, allo sviluppo e collegamento del territorio, nel rispetto e con la massima attenzione alla salvaguardia ambientale.

Caldarola, a nostro avviso, presenta caratteristiche uniche da valorizzare e pubblicizzare, che possono e devono renderla attrattiva per eleggerla a luogo dove formare e crescere la propria famiglia. Per questo intendiamo promuovere incentivi economici per i nuovi residenti, nonché agevolazioni per le imprese che assumeranno cittadini caldarolesi, così da favorire la crescita della comunità locale.

Ogni iniziativa del gruppo sarà pubblicamente condivisa ed ampiamente diffusa, per favorire la partecipazione di tutta la comunità al processo di rilancio che si vuole fermamente promuovere. Fiduciosi che il nostro entusiasmo, unito all'esperienza maturata nei momenti più difficili, possano essere fattori determinanti per il rilancio della nostra amata cittadina, assicuriamo il nostro pieno impegno e siamo aperti al confronto ed al contributo che chiunque vorrà apportare nel comune intento di favorire per Caldarola il miglior futuro che sia possibile. 

 

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È stata repentina la risposta della Soprintendenza delle Belle arti alla lettera che Tolentino Popolare e Forza Italia di Tolentino hanno scritto per chiedere un parere sulla struttura della scuola don Bosco.
Il contenuto della risposta è stato reso noto dagli ex assessori Alessandro Massi e Alessia Pupo, in una conferenza stampa, questa mattina.

“Si premette - si legge nella missiva spedita anche al sindaco Pezzanesi - che la Soprintendenza ha come specifico compito la tutela del patrimonio storico e monumentale, ma su tale specifico argomento risultano determinanti gli studi di vulnerabilità e prove di resistenza dei materiali. L’istituto rappresenta un episodio architettonico importante per la città e negli anni ha stratificato la propria presenza sociale nel tessuto cittadino in quanto è stata la scuola per decine di generazioni.
La conservazione della sua specifica destinazione d’uso rappresenterebbe un significativo esempio di tutela e valorizzazione per la città.
Il primo elemento di valutazione che si ritiene importante comunicare è che la parte strutturale dell’edificio ha saputo rispondere in modo adeguato alle sollecitazioni sismiche del 2016.
Le ultime esperienze tecniche nel campo di miglioramento delle capacità resistenti degli edifici in muratura potrebbero consentire un notevole miglioramento dell’esistenza strutturale fino a raggiungere l’adeguamento sismico. Tale problematica necessita comunque di una precisa e puntuale verifica da effettuare su progetto specifico. Su tale progetto questo ufficio potrà esprimere il proprio parere. Per quanto riguarda la tutela del patrimonio storico sarebbe ottimale che l’edificio, pensato come scuola, continui a mantenere tale originaria destinazione d’uso anche in futuro, supportata da verifica di vulnerabilità sismica in grado di assicurare i livelli di sicurezza. Qualora non si ritenesse opportuno continuare nell’uso originario dell’edificio, non può essere escluso che altre eventuali destinazioni possano garantire la corretta conservazione dell’edificio”.
Un documento importante con cui i due ex assessori hanno ribadito il proprio sostegno alla raccolta firme messa in campo da Azione Comune e dalle altre forze di opposizione per mostrare ai cittadini che la partita sullo spostamento della don Bosco è ancora aperta.

L’argomento sarà approfondito nella prossima edizione de L’Appennino Camerte.

GS

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Tenta di togliersi la vita. Soccorso un 50enne.

Gli operatori del 118 e gli agenti della Polizia di Civitanova sono dovuti intervenire in un appartamento dove questa mattina un uomo ha tentato di suicidarsi accoltellandosi. Si tratta di un 50enne ex poliziotto molto conosciuto in città, e le motivazioni del suo gesto sono ancora sconosciute. Non si può dire se si sia stato un momento di difficoltà o se le sue ragioni sono riconducibili ad altro. E' stato portato all'ospedale di Civitanova dove era stato disposto il trasferimento in eliambulanza a Torrette di Ancona. Ma le sue condizioni poi si sono aggravate e prima che potesse essere caricato nel velivolo il suo cuore ha smesso di battere. 
g.g.

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Nella notte appena trascorsa, ignoti, verosimilmente attraverso l’uso di esplosivo, hanno fatto saltare il bancomat di Ubi Banca di Montefano. La deflagrazione è avvenuta intorno alle 2.50 circa ed è subito scattato l’allarme collegato con il “112”.

I carabinieri di Macerata, nel personale della sezione operativa e della locale stazione, sono subito intervenuti ed hanno constatato quanto accaduto.

Molti i danni alla filiale ma nessun pericolo per la popolazione.

Ora sono al vaglio della sezione operativa del comando compagnia carabineri di Macerata e della locale stazione le immagini delle telecamere dell’istituto bancario per raccogliere gli elementi. Sono stati allertati anche i comandi limitrofi e disposti controlli immediati su strada.

I malfattori avrebbero asportato alcune decine di migliaia di euro ma i conteggi sono ancora in corso.

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Salute, diritti, lavoro e sviluppo. Le Marche che vogliamo” lo slogan della manifestazione regionale ad Ancona, promossa da CGIL CISL UIL Marche, per sostenere le proposte delle sigle sindacali nel confronto con la giunta regionale e per richiamare l’attenzione dei cittadini sulle tante criticità della sanità. 

Massiccia la partecipazione alla giornata di mobilitazione che si è conclusa a piazza del Plebiscito. Sul palco, a rappresentare le esigenze dell'Area Vasta 3 e in particolare le problematiche della sanità dell'entroterra dell'ospedale di Camerino, la relatrice ufficiale Paola Ticani. " Buona salute a tutti noi, ma soprattutto al nostro servizio sanitario pubblico", la frase con la quale ha concluso il suo applaudito intervento, a sottolineare che le condizioni di dignità dei lavoratori della sanità, restituiscono servizi dignitosi ai cittadini.

Paola Ticani

" La mia relazione- riferisce Paola Ticani- ha approfondito le problematiche di tutta l'Area Vasta 3 per la zona montana e, soprattutto, tutta quell'area disastrosamente colpita dal terremoto del 2016. Ho rappresentato i nostri disagi che vanno dalla distruzione del sisma, alle difficoltà di accedere in maniera tempestiva ai nostri pronto soccorso.;Ho tenuto a sottolineare come nel nostro territorio, in rapporto al numero di residenti, la grande equazione determini una differenza di possibilità di accesso, rispetto a chi invece si trova a d abitare in zone più popolose. Quello che abbiamo chiesto alla politica marchigiana- spiega Ticani-  è una maggiore attenzione alle zone disagiate di tutta la regione, e con particolare riferimento alla nostra dell'Area Vasta 3, il cercare  di potenziare  la rete di emergenza -urgenza che dovrebbe essere più capillare ed efficace.  Oltre a questo, la richiesta è stata per il potenziamento della sanità sul territorio, comprensivo di azioni  sulle strutture socio sanitarie residenziali e sull'assistenza domiciliare.  Chiediamo una sanità calibrata sul territorio e che tenga conto delle esigenze e delle difficoltà degli abitanti;  sappiamo tutti quanti problemi si incontrano con le liste di attesa e,molto spesso, per noi della montagna fare una visita specialistica in tempi ragionevoli significa fare lunghi percorsi perché non c'è possibilità della prestazione nei nostri ospedali. Altro punto secondo noi fondamentale è che portando nel territorio la medicina di base, vuol dire riuscire a sgravare i centri di assistenza di secondo livello che pertanto, riuscirebbero a svolgere meglio il loro lavoro.  E poi- prosegue la portavoce dell'Area Vasta 3-  abbiamo rappresentato le difficoltà che riguardano tutto il personale, perché riteniamo che lavorare con dignità e con professionalità sicuramente metterebbe in condizioni migliori i lavoratori, anche nei confronti di chi usufruisce del servizio, tant'è che la frase finale con cui ho salutato i partecipanti alla bellissima manifestazione è stata appunto " buona salute a tutti noi, ma soprattutto al nostro servizio sanitario pubblico".

corteoCisl

Una manifestazione molto partecipata che ha inteso riportare al centro dell’attenzione la situazione della sanità, sostenendo che il diritto alla salute e alle cure, deve essere  garantito su livelli adeguati in ogni territorio.

" E' fondamentale su tutto il territorio- rimarca Paola Ticani-  e, per quel che ci riguarda,  ripartendo dall'entroterra e con dei servizi dedicati. Noi abbiamo bisogno dell'assistenza di supporto, delle lungodegenze, di continuità assistenziale, delle guardie mediche che  negli ultimi anni sono consistentemente diminuite: Abbiamo necessità della  guardia medica pediatrica, di una radiologia funzionante, di centri prelievi dislocati nei vari comuni perché, se numerose sono le persone che sono tornate ad abitare nelle casette dei piccoli centri , poi si trovano a dover raggiungere Camerino per fare un semplice prelievo e allora, c'è qualcosa che non quadra e occorre ripristinare quantomeno i punti di poliambulatori e distretti che c'erano anche prima del terremoto. L'augurio è che quello che abbiamo rappresentato a gran voce- conclude Ticani- possa rientrare nel  Piano sanitario regionale con delle risposte adeguate e, tenendo conto, non solo dei numeri ma anche e soprattutto delle persone perché chi ha scelto di vivere in montagna ha fatto una scelta ben precisa, e ha gli stessi diritti di chi per scelta vive in altre zone della nostra regione!"

C.C.

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Gli studenti dei Licei di Camerino, insieme ad altri tremila ragazzi, hanno riempito di entusiasmo ed energia la città di Montecatini Terme. Voci di cori scolastici provenienti da tutta Italia e da altre parti del mondo, hanno colorato le giornate della sedicesima edizione del Festival di primavera che, iniziata con la partecipazione dei più piccoli, si sta avviando a conclusione con le scuole superiori. Quella di oggi è l’ultima giornata di un’esperienza musicale formativa, sviluppatasi in un intenso programma di corsi e concerti sotto l’attenta guida di professionisti del settore. Per i Licei di Camerino, che partecipano in unione di forze con l’Istituto Filelfo di Tolentino, uno scambio reciproco di buone pratiche tra i due maestri Vincenzo Pierluca e Fabiano Pippa che, ormai da 5 anni, preparano e seguono in sinergia i ragazzi dei reciproci istituti.

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“ Per i nostri giovanissimi- afferma Vincenzo Pierluca ,direttore del coro dei Licei “Varano” - l’esperienza è davvero entusiasmante e altamente formativa. Grazie alla presenza di maestri preparatissimi e di fama internazionale, hanno la possibilità di studiare repertori nuovi e, coinvolti con numerosissimi cori provenienti da tutte le regioni d'Italia, respirano un’aria di festa all’insegna del canto e della musica che è anche internazionale. Quest’anno-infatti, sono presenti alla rassegna anche due cori provenienti da Israele e dalla Germania. L’atmosfera è gioiosa e di grande amicizia- spiega Pierluca- Per noi si è tra l’altro rinnovata la positiva collaborazione iniziata 5 anni fa con il coro dell’Istituto Filelfo di Tolentino e con il maestro Fabiano Pippa. Quest’anno siamo riusciti a fare un bel coro: due direttori e 50 ragazzi si sono già esibiti davanti a tutti gli altri partecipanti al Festival di primavera e adesso, ci attende il gran concerto finale in cui eseguiremo gli ultimi brani preparati in questi giorni”. Oltre al coordinamento delle voci, di grande impatto lo studio coreografico dell’intera esibizione che utilizza il coinvolgimento del corpo, restituendo al pubblico tutta l’ energia e la motivazione nel cantare dei ragazzi.

L’evento, organizzato da Feniarco, Federazione Nazionale Italiana delle Associazioni Regionali Corali, in collaborazione con Associazione Cori della Toscana, gode del patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Toscana, della Provincia di Pistoia e del Comune di Montecatini Terme. È associato al circuito nazionale di Italia Festival.

C.C.

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Sabato, 13 Aprile 2019 11:16

Tolentinate arrestato per spaccio

Arrestato per spaccio un tolentinate del ‘75 già noto alle forze dell’ordine per delitti contro il patrimonio. La misura cautelare arriva dopo alcuni mesi di indagini avviate a seguito di un controllo avvenuto a San Severino da parte dei Carabinieri della locale stazione. Il giro di affari dello spacciatore negli ultimi due anni è stato ricostruito in 90mila euro.

Ieri è finito in manette un noto tolentinate grazie a una operazione condotta in sinergia dalla stazione dei Carabinieri di San Severino, guidata dal maresciallo maggiore Massimiliano Lucarelli, e il nucleo operativo e radiomobile di Tolentino, condotta dal tenente Giuseppe Losito. Questa mattina in conferenza stampa sono stati presentati tutti i dettagli in presenza del comandante di Compagnia, capitano Giacomo De Carlini.

Tutta ha inizio nell'ottobre scorso quando una pattuglia di San Severino ha fermato per un controllo un giovane settempedano che è stato trovato in possesso di una dose di cocaina. Da lì si è sviluppata l'indagine che ha permesso di risalire a una floridissima attività dello spacciatore che, nel giro di due anni, gli aveva fruttato 90mila euro. 

"L'Arma - ha affermato il capitano - soprattutto in questo territorio sta lavorando a maglie molto strette per contrastare i delitti predatori e lo spaccio di stupefacenti. C'è molto da fare perché stanno avvenendo cambiamenti nelle dinamiche criminali".

A spiegare i dettagli di tutta l'operazione sono stati il maresciallo Lucarelli e il tenente Losito.

"Il controllo che a ottobre è stato effettutato - ha spiegato Lucarelli - era volto al controllo del territorio in zone specifiche. Dopo il ritrovamento della droga in possesso del ragazzo di San Severino abbiamo avviato un indagine che ha portato a riscontri importanti ed è culminata con l'arresto di ieri".

"Abbiamo collaudato - ha aggiutno Losito - un protocollo radicato per questo tipo di investigazioni e per il quale abbiamo il totale supporto dell'autorità giudiziaria. Sono state raccolte molte dichiarazioni, fra queste anche quella di una famiglia disperata per il proprio figlio tossicodipendente ma anche di tante vittime di questo venditore di morte che hanno collaborato quasi come se fosse un grido d'aiuto".

Decisive sono state anche le immagini di videosorveglianza o la tracciabilità di alcuni pagamenti avvenuti tramite carte prepagate al venditore. La valenza di questa operazione è proprio nell'aver raccolto una serie di elementi stringenti per cui il gip, giudice per le indagini preliminari, ha potuto emettere l'ordinanza cautelare. Fra i riscontri dei Carabinieri, che lo spacciatore avesse un gran numero di clienti minorenni.

"Prezioso - ha sottolineato poi il capitano - anche l'ausilio delle nità cinofile della Guardia di Finanza di Civitanova, Charlies e Edir. Ci tengo a dirlo perché sono stati davvero eccezionali e i loro conduttori sono ottimi professionisti. E inoltre, voglio anche ribadire il perfetto sincronismo tra il nucleo operativo e radiomobile e le stazioni che lavorano sempre insieme e a strettissimo regime. Con questa operazione abbiamo dato una risposta a quella famiglia che si è rivolta a noi per liberare il figlio dai tentacoli della droga dato che l'uomo era proprio il suo spacciatore".

Il tolentinate è stato condotto a Montacuto ed è assistito dall'avvocato Ariozzi.

g.g.

 

 

 

 

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 "A ridosso delle elezioni, l’amministrazione comunale di Camerino continua a giocare d’azzardo sulla pelle dei cittadini". A scriverlo, in un comunicato polemico a sua firma, è il presidente del comitato "Concentrico " Francesco Nobili, il quale interviene sulla recente modifica alle perimetrazioni, approvata a maggioranza nell'ultimo consiglio comunale

 " Dopo aver tentato invano il bluff della consultazione popolare- continua Nobili -  la maggioranza ha estratto l’asso dalla manica dell’emendamento che prevede lo stralcio dalle perimetrazioni di buona parte del centro storico, ed è andata a “vedere” le carte dell’USR della Regione Marche, che dovrà passare al vaglio quanto deliberato in consiglio.

Non sono da escludere ulteriori passaggi intermedi di modifica a questa, che è la SESTA versione delle perimetrazioni. Da notare - prosegue Nobili- che questa politica “rivoluzionaria” di accelerazione è stata applicata solo al centro e in parte al quartiere Vallicelle, mentre le frazioni sono state lasciate perimetrate dietro la vana promessa di una loro riqualificazione complessiva, che la normativa purtroppo prevede solo in maniera molto limitata e sfumata, non finanziando ad esempio il rifacimento dei sottoservizi se non danneggiati in maniera inequivocabile dal sisma. Non è quindi chiaro perché, in queste zone, debba perdurare questo stallo completo. Ma anche per quelle zone che nel centro storico sono appena uscite dalle perimetrazioni, non va molto meglio. L’amministrazione si è sbilanciata in trionfanti proclami del tipo “Da domani potete presentare i progetti”, ma- sostiene Francesco Nobili-  in realtà si tratta solo dell’ennesimo bluff. Da domani, tranne rare eccezioni nel cui dettaglio per ora non entriamo per non annoiare con tecnicismi, non è possibile presentare, praticamente, nulla. Né dentro né fuori dalle perimetrazioni. Intanto, bisogna attendere l’approvazione e la decretazione da parte dell’USR dello schema approvato in consiglio comunale. Dopodiché, si apre una voragine amministrativa nella quale, nelle aree deperimetrate, ben pochi potranno muoversi velocemente. Infatti, nella fretta di calare le carte, l’amministrazione ha indicato degli “isolati” (la cui definizione non è contemplata nella normativa) ma ha dimenticato di definire e deliberare gli aggregati, ossia i gruppi di edifici strutturalmente interagenti all’interno dei quali dovranno essere realizzati gli interventi. In assenza della definizione degli aggregati, sarà una impresa titanica per i privati potersi costituire in consorzi volontari, soprattutto a causa della carenza di informazioni derivante da questa lacuna. Ben che vada, passati i sessanta giorni annunciati tutto tornerà quindi nelle mani del Comune per la definizione, si spera, degli aggregati e dei consorzi. Comune che - conclude il presidente del comitato Concentrico  - ha già dato ampia dimostrazione della ben nota efficienza e velocità di cui è capace. Nel frattempo si impone una riflessione: non è possibile continuare a giocare d’azzardo con le aspettative, le proprietà e le vite dei cittadini, per di più ignorando le regole del gioco".

Francesco Nobili,  Presidente del Comitato Concentrico di Camerino

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Venerdì, 12 Aprile 2019 19:29

Castelraimondo, a fuoco una canna fumaria

 Tanta paura ma per fortuna nessuna conseguenza per una canna fumaria che poco fa si è incendiata. È successo a Castelraimondo, in via Pergolesi. Le fiamme sono state subito contenute grazie all’intervento di alcuni ragazzi che si sono prontamente armati di secchi d’acqua. All’arrivo dei vigili del fuoco da Camerino la situazione era già sotto controllo e non ci dovrebbero essere state particolari conseguenze. Sicuramente nessuno è rimasto ferito.

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