Notizie di politica nelle Marche

Firmata dal sindaco Gianluca Pasqui l'ordinanza che riduce la zona rossa, con la riapertura al traffico di Via Varino Favorino a Camerino. Il tratto interessato è quello che va da piazza Cavour al Polo didattico Enzo Granelli.La riapertura è stata resa possibile dalla conclusione delle messe in sicurezza degli edifici che avrebbero rappresentato pericolo sulla viabilità. Il ripristino della sicurezza renderà possibile la circolazione dei mezzi impegnati nei cantieri e agevolerà l'ingresso delle famiglie e degli studenti universitari che abitano in via Ugo Betti. Ad annunciare il nuovo passo, lo stesso primo cittadino in una nota: "  Ritroviamo un altro pezzetto: ho appena firmato l'ordinanza di revisione della Zona Rossa che consentirà la riapertura di via Varino Favorino. Sono passati anni ed è chiaro che c'è poco da festeggiare, ma quando si è soli e ci si trova a fare tutto da soli, ogni traguardo è una conquista".

Foto sotto, la via prima della messa in sicurezza

via Varino Favorino

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Era all’incirca la stessa ora poco più di dieci anni fa, quando gli operai che stavano lavorando al tetto del teatro Nicola Vaccaj di Tolentino uscirono dalla struttura dopo aver messo la carta catramata per l’impermeabilizzazione del tetto. In pochi attimi si alzò una colonna di fumo e fiamme altissima.
Inermi i tolentinati assistevano a quella tragedia che per anni avrebbe privato la città di uno dei principali luoghi di riferimento culturale.
Immagini difficili da dimenticare che ancora oggi, a distanza di dieci anni da quel terribile giorno, tornano alla mente davanti alle fiamme che nelle ultime ore stanno distruggendo uno dei simboli di Parigi.
Anche Notre Dame, come il teatro di Tolentino, ha visto divampare le fiamme durante i lavori nella struttura, nel tardo pomeriggio, quando gli operai avevano appena finito la loro giornata.
In questo caso, milioni i telespettatori che da tutto il mondo seguono con il cuore in gola l’evolversi di questo dramma che ha sicuramente un valore storico e culturale diverso da quello del teatro tolentinate.
Ma chi vive nel maceratese ed è legato indissolubilmente al tempio della cultura tolentinate, accendendo il televisore ha avuto un sussulto.
Vedere la furia del fuoco distruggere l’arte e la bellezza che l’uomo è stato capace di creare e di custodire per anni è un dolore difficile da descrivere.
La vicinanza che l’Italia intera sta dimostrando alla Francia e ai francesi si unisce all’augurio che Notre Dame possa tornare a splendere come il teatro Vaccaj è stato restituito a Tolentino.

Giulia Sancricca

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Corydalis densiflora subsp. apennina, endemica dell'Appennino. Così i ricercatori Fabio Conti e Fabrizio Bartolucci del Centro Ricerche Floristiche dell’Appennino, in collaborazione con Luca Bracchetti di UNICAM e Dimitar Uzunov, botanico dell’Università di Cosenza, hanno descritto la nuova specie di pianta scoperta grazie allo studio iniziato dalla popolazione del Parco del Gran Sasso che costituisce il locus classicus, nel quale è stato raccolto il campione d'erbario di riferimento (o typus). La costituzione del Centro Ricerche Floristiche dell’Appennino, sulle pendici meridionali del Gran Sasso si è rivelata dunque strategica per gli studi della flora spontanea.

Il CRFA è gestito grazie all’accordo tra l’Università di Camerino ed il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e la nuova pianta individuata, va ad aggiungersi al già nutrito gruppo di specie descritte dai botanici dell'Università di Camerino, che arricchisce l’originalità e la preziosità della flora appenninica. 

Nei giorni scorsi, è stato inoltreavviato un progetto triennale, finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nell’ambito dei progetti Prin, che permetterà di conoscere e catalogare le oltre 1400 piante endemiche della Penisola, un dato che rende l'Italia terzo Paese più ricco di diversità vegetale dell'area mediterranea. Promosso dall’Università di Pisa, il progetto vede coinvolti anche i ricercatori Unicam Conti e Bartolucci.

 Corydalis densiflora subsp. apennina 1

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Operazione Shelter, quattro arresti

Quattro arresti, uno in carcere. Questo è l’esito dell’operazione dei Carabinieri della Compagnia di Macerata portata a termine questa mattina. Il giovane finito in carcere è un 25enne conosciuto alle cronache giudiziarie, gli altri sono un 23enne ed un 20enne di origini straniere. Il quarto è sottoposto a obbligo di dimora a carico se si tratta di un ventunenne di origini straniere.

Tutti e quattro sono residenti a Cingoli.

Tutto inizia nella notte del 9 ottobre del 2018 quando due soggetti, in tuta da lavoro, guanti, mi Fisto e occhiali da sole sono entrati all’interno di una sala slot a cingoli e, oscurando le telecamere, hanno fatto scattare il sensore che ha così attivato l’allarme chiama andato in fumo l’azione delittuosa tutto inizia nella notte del 9 ottobre del 2018 quando due soggetti, in tuta da lavoro, guanti, passamontagna e occhiali da sole sono entrati all’interno di una sala slot a cingoli e, oscurando le telecamere, hanno fatto scattare il sensore che ha così attivato l’allarme che ha mandato in fumo l’azione delittuosa. Nella stessa mattina i carabinieri della locale stazione hanno appreso della presenza in zona periferica e boschiva di un borsone di colore rosso nascosto con all’interno sbagliato materiale da scasso e abbigliamento tipico da Diabolik. La borsa era quasi asciutta nonostante l’umidità, segno che era stata posizionata li da poco. Così la domanda che i carabinieri si sono posti è stata se qualcuno si sarebbe premurato di tornare a prendere il borsone prima o poi. Così sono state piazzate delle telecamere ed effettivamente con il favore della sera, il 9 ottobre due soggetti a bordo di una Citroen C3 si sono a girati svariati minuti alla ricerca disperata di qualcosa che, certamente, era il borsone. Evidentemente stupiti dal fatto che non era più lì, i soggetti sono tornati per una nuova ricerca il giorno successivo. Questa volta si sono presentati in tre ed è stato possibile anche rilevare la targa dell’auto. Uno era proprio il giovane di 25 anni oggi arrestato insieme ad altri due del luogo, tutti noti alle forze dell’ordine. Una volta acquisite le immagini delle telecamere dove era stato perpetrato il tentativo di furto, i carabinieri si sono resi conto che c’era un collegamento tra l’evento ed il borsone ritrovato: combaciavano alcuni particolari come l’abbigliamento che indossavano i malfattori è quello rinvenuto all’interno. Era verosimile quindi che i giovani immortalati nel bosco fossero proprio coloro che avevano tentato il furto. Così militari hanno voluto approfondire chiesto uno screening delle conversazioni telefoniche dei soggetti immortalati. Ne è scaturito uno scenario che apriva panorami su possibili traffici di stupefacenti. La conferma di ciò era che il giovane di 25 anni fosse già sospettato di essere molto vicino al mondo delle droghe. Una volta raccolti tutti gli elementi per avviare l’inchiesta, i militari hanno chiesto e ottenuto di monitorare con attività tecniche la vita del soggetto principale e di altri. 

I ragazzi oggi colpiti da ordinanza di custodia Sono risultati essere figure primarie nelle illecite movimentazioni di stupefacenti E hanno dimostrato di essere molto scaltri. Le loro comunicazioni erano molto critiche e limitate. Questo costretto gli investigatori a modificare gli assetti delle indagini, concentrandosi sulla polizia giudiziaria di vecchio stampo fatta di pedinamenti e osservazioni nonché sfruttando le capacità informatiche di militari più giovani che hanno navigato sulle piattaforme social dove avvenivano le comunicazioni. La scelta sia dimostrata vincente in quanto sono stati acquisiti elementi importanti di conversazioni che non lasciavano dubbi sulle fiorenti attività di spaccio di stupefacente, in particolare cocaina, hashish e marijuana. 

Già a dicembre del 2018 è stato possibile raccogliere i primi frutti dell’indagine sequestrando in quattro circostanze diverse 30 g complessivamente di hashish e 10 g di cocaina. 

I carabinieri hanno scoperto che le cessioni o gli accordi avvenivano in una pensilina della città vicino ai bagni pubblici, luogo poco illuminato e vicino alle scuole. Per circa sei mesi i militari hanno tenuto d’occhio i quattro soggetti ed è emerso che il 25enne aveva un ruolo predominante e si serviva di due “galoppini”, i ragazzi di 23 e 20 anni, per rifornire la piazza di stupefacenti. Il 20enne spesso lavorava in proprio avvalendosi della complicità del 21enne. 

Il 23enne È stato colpito da ordinanza non solo per aver ceduto stupefacente ma anche per tentata estorsione nei confronti di un cliente che non aveva pagato la fornitura di droga. Nel corso dell’esecuzione dell’ordinanza cautelare lo stesso 23enne È stato trovato con una dose di eroina. In totale nel corso dell’inchiesta sono stati sequestrati 15 g di cocaina, 40 g di hashish, e 15 g di marijuana. Sono state ricostruite circa 500 cessioni per un ammontare di non meno di 40mila euro.

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La Compagnia di Macerata ha in corso dalle prime ore di stamane un’operazione denominata “Shelter” per l’esecuzione di 4 Ordinanze di Custodia Cautelare emesse dal’autorità giudiziaria maceratese per attività di spaccio di sostanze stupefacenti ed altro. 

I dettagli dell’operazione verranno resi noti nel corso della conferenza stampa che si terrà al Comando Provinciale Carabinieri di Macerata alle 12.
g.g.

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Al Donoma troppi clienti rispetto alla capienza consentita. Tanti clienti beccati a consumare droga e un ragazzo denunciato.

Questo è il bilancio dell’operazione interforze disposta dal questore Antonio Pignataro volta alla prevenzione e repressione dello smercio di sostanze stupefacenti avvenuta durante la notte di sabato al Donoma di Civitanova Marche. 

L’ attività svolta dalla Squadra mobile e dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche, unitamente all’Arma dei carabinieri, al Nucleo Ispettorato del Lavoro e al personale della Guardia di Finanza con le unità cinofile, ha permesso di accertare la presenza di numerosi clienti intenti a consumare sostanza stupefacente all’interno del locale. In particolare si è proceduto a contestare numerose violazioni amministrative per il consumo di droga nonché alla denuncia di un ragazzo che ha occultato nella bocca tre dosi di cocaina per un peso complessivo di circa 2 grammi e che all’atto del controllo ha cercato di disfarsene.

All’entrata in discoteca molte persone hanno cercato di disfarsi della droga, andando nei bagni o buttandola per terra, durante questi momenti è stato fondamentale il contributo di ben quattro unità cinofile della Polizia di stato e della Guardia di Finanza, che hanno rinvenuto varie dosi abbandonate all’entrata del locale. Si è poi proceduto ad operare un minuzioso controllo amministrativo da cui sono emerse varie anomalie e irregolarità fiscali in corso di accertamento ed è stato anche verificato che la presenza dei clienti era di gran lunga superiore alla capienza consentita. Nel corso dei controlli è intervenuta più volte l’ambulanza per soccorrere varie persone in grave stato di ubriachezza.
Gaia Gennaretti 

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"Contro le droghe mettiti in gioco anche tu", è il tema dell'incontro, organizzato dal Montemilone, che si tiene questo lunedì 15 aprile alle ore 21.15 presso la sala convegni del comune di Pollenza. Un tema attuale, quello delle dipendenze nel mondo giovanile, che sarà trattato dal dott. Gianni Giuli, psichiatra e psicoterapeuta, direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche Area Vasta 3, e da Andrea Foglia, genitore apprendista, attivista senza uniforme cittadino attivo per piacere e dovere (come lui stesso ama definirsi), ideatore e promotore del progetto "citaNO' alla Droga, citaNO' alle Dipendenze". L'incontro, che rientra nel programma di formazione della Scuola Calcio della società del presidente Giuseppe Marinangeli, è rivolto a dirigenti, istruttori, tecnici, genitori, atleti e a chiunque desideri essere informato e, soprattutto, formato sul fenomeno delle dipendenze, di cui il mondo del calcio, purtroppo, non può certo dirsi immune.

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Inaugurata a Visso l’area commerciale di via Cesare Battisti. Taglio del nastro per le due strutture donate da Nero Giardini e Cariverona , dalle quali ripartono 15 attività. A salutare il gioioso evento il primo cittadino Giuliano Pazzaglini, presenti il Governatore Luca Ceriscioli, l’assessore regionale Angelo Sciapichetti, gli imprenditori Giampaolo Giampaoli in rappresentanza del presidente di Cariverona ed Enrico Bracalente della società Nero Giardini. Alla cerimonia hanno preso parte anche il delegato della Protezione Civile nazionale e il presidente Confartigianato Macerata, Renzo Leonori.

I due edifici di 200 metri quadri ciascuno, sorgono all’inizio dell’area occupata in precedenza dall’ex Park Hotel. A ricordo del gesto generoso che ne ha permesso la realizzazione, in entrambe le strutture sono ricordati i nomi dei benefattori.

Significativa la data scelta per l’inaugurazione , coincisa con la Domenica delle Palme e sottolineata dalla speciale benedizione di Mons. Nello Tranzocchi. A tagliare il nastro in rappresentanza di tutta la comunità, il sindaco ha invitato Franco Montebovi che, con i suoi 78 anni, è persona da prendere da esempio per fattività ed energia.

IMG 20190414 WA0001Il concreto passo verso la ripartenza arriva dopo lunghissimi mesi di difficoltà, nel corso dei quali, lottando con ogni forza, i commercianti che hanno perso i loro negozi, non si sono mai persi d’animo. Con i nuovi locali, potranno riappropriarsi di una sistemazione temporanea e sicuramente dignitosa, in attesa del passo successivo verso il completamento di tutta l’area di 16 mila metri quadrati, dove sorgerà la nuova piazza di Visso, che diventerà polo attrattivo e aggregante della cittadina, attorniato da negozi e tante altre attività, ambulatori medici, chiesa, biblioteca , museo e spazi di socialità.

Nella foto il sindaco Pazzaglini e l'imprenditore Bracalente

IMG 20190414 110220“ Grazie ad un’ordinanza di Protezione Civile- ha detto il sindaco e senatore Giuliano Pazzaglini-  siamo riusciti a concretizzare forse il progetto più ambizioso dei 138 comuni del cratere, perché Norcia e Camerino hanno scelto di fare dei centri commerciali, ma nessuno ha scelto di fare una nuova piazza che a breve potrà iniziare i suoi lavori”. Il sindaco ha infatti ricordato che il 29 aprile, scadranno i termini per la presentazione delle offerte da parte delle imprese e subito dopo si potrà partire, anche se con evidente ritardo. “ Consapevoli della necessità di dover comunque consentire ai commercianti di riprendere il lavoro- ha aggiunto Pazzaglini- scegliemmo di realizzare queste due strutture che oggi inauguriamo e che sono state rese possibili dalla generosità di alcuni privati. In attesa di avere questi due edifici, sono state acquistate delle casette di legno dove seppur in condizioni di disagio, i commercianti hanno potuto svolgere il loro lavoro" . Le due strutture gemelle sono state realizzate grazie alla donazione di 150 mila euro ciascuna, da parte della società Nero Giardini e da Cariverona. Due generosi benefattori che hanno aderito convintamente nel ridare un senso di comunità e prospettive economiche e turistiche al borgo medievale così duramente compromesso. Nel ripercorrere i passaggi che hanno condotto a vedere più vicino un ritorno alla normalità, il senatore sindaco, sottolineando il bellissimo gesto benefico, ha ricordato che a fronte dei 300 mila euro donati, altrettanti ne sarebbero serviti per la realizzazione delle infrastrutture ed è stato grazie alla Regione e alla protezione civile regionale e nazionale che si è raggiunto il risultato odierno. Numerose le vicissitudini che hanno inciso sui tempi di realizzazione delle due strutture. Di fronte alla macchina ingegnosa e impegnativa, si è dovuto infatti districare una serie di problematiche amministrative, compresi i bastoni fra le ruote di chi ha ipotizzato che l’opera rappresentasse un abuso edilizio, rallentando e minando la stessa possibilità dell’insediamento da parte dei commercianti. “ In questo caso- ha detto Pazzaglini- il ringraziamento va alla Protezione Civile nazionale che. in attesa della nuova piazza e delle costruzioni autorizzate in base all’ordinanza 408, attraverso l’apposita previsione di un’ulteriore ordinanza ad hoc,  ha autorizzato i commercianti a poter utilizzare le due strutture per le loro attività. Anche lì- ha detto il sindaco- abbiamo dovuto fronteggiare due ricorsi al TAR Marche e al TAR Lazio, però siamo andati avanti. A mio avviso, è una follia umana: non attiene a quello che dovrebbe essere il confronto politico dialettico in quanto, credo che se c’è da risolvere un problema non c’è da guardare ai colori politici che ognuno ha. Esempio ne è che con il presidente della Regione Marche o con l’assessore Sciapichetti, pur non essendo politicamente vicini, ci siamo completamente disinteressati delle divergenze e rispettive posizioni e, insieme abbiamo iniziato a lavorare ed è quello che tutti avrebbero dovuto fare e che non sempre è successo”. I ringraziamenti più sentiti e calorosi il primo cittadino li ha riservati per i ragazzi della Pro Loco che in due anni si sono fatti carico di un lavoro enorme, impagabile e ininterrotto a favore della comunità, dapprima approntando le casette di legno e poi impegnandosi in modo volontario e concreto per le due nuove strutture di via Cesare Battisti.

IMG 20190414 095113“ Nel dramma immane che abbiamo dovuto affrontare in questi due anni- ha commentato il Governatore Ceriscioli- è da evidenziare il fatto che le istituzioni hanno sempre collaborato e lavorato insieme. C’era un bisogno e si cercava la soluzione, perché, indipendentemente dalla connotazione politica, c’era da salvaguardare l’interesse grande della collettività, passo dopo passo dovendo essa ritrovare l’uscita da una catastrofe senza precedenti”.  Nel ringraziare i donatori per la sensibilità dimostrata nei confronti del territorio, il presidente ha ricordato la scelta di contribuire con fondi regionali per la realizzazione del pezzo che mancava per completarne il percorso. “ Ogni volta è l’occasione per dire il nostro grazie a chi ha contribuito dalla più piccola alle più cospicue donazioni. E il sentito ringraziamento va alle realtà locali e al mondo straordinario del volontariato così come alla Protezione Civile nazionale che ha sempre avuto una doppia dimensione , l’una più istituzionale e l’altra, fatta di gruppi volontari in giro per tutta la penisola e che col loro impegno e presenza, ci sostengono in tante situazioni. Ultimo ringraziamento e un grande in bocca al lupo a coloro che utilizzeranno come gestori e anche come clienti queste strutture; il loro è stato un percorso di grandi sofferenze e, hanno fatto un grande passo in avanti. Tutti sappiamo che il passaggio finale sarà quando torneremo come prima e meglio di prima ed è inutile dire che siamo consapevoli che ci vuole tanto coraggio per resistere in una situazione così difficile: rimettersi in gioco, riaprire un’attività, rischiare del proprio è duro ma – ha concluso Ceriscioli- l’augurio che faccio è che, seppur in una realtà di servizi e di abitazioni provvisorie, il vostro coraggio possa essere premiato e che si ritorni a respirare un’aria di comunità. Il resto verrà e sarà un altro passo da compiere insieme; noi continueremo a lavorare fino all’ultimo giorno con grande impegno ma dobbiamo essere grati principalmente ai commercianti per tutto il lavoro fatto in questi tempi e che venga premiata tutta la resistenza che ci hanno messo per arrivare ad oggi”.

Nella foto sotto l'imprenditore Giampaoli, il sindaco Pazzaglini , il presidente della Regione Ceriscioli

IMG 20190414 100053 E’ quindi intervenuto il presidente Renzo Leonori in rappresentanza del mondo artigianale della provincia di Macerata che vede 5 aziende presenti negli edifici appena inaugurati. “ Strutture come queste sono fondamentali per riportare le nostre piccole aziende sul territorio e far ripartire l’economia  e il turismo, necessari per ridare speranza e futuro”. Poco dopo sono state disvelate le targhe apposte sulle due  costruzioni per ricordare i donatori: “ Sono felice di essere qui con voi – ha detto l’imprenditore Giampaoli - Amo le Marche perché la mia famiglia da 120 anni ha investito e sempre creduto su questo territorio. Ho l’onore di rappresentare il presidente di Cariverona il quale si è dimostrato molto sensibile alla mia richiesta di aiutare le popolazioni nel post sisma, mettendo a disposizione personalmente la somma di 250 mila euro. La tempestività nella presentazione dei progetti da parte del comune di Visso, ha fatto sì che la cifra importante di 150 mila euro raggiungesse questo bellissimo paese “. Dettosi molto felice per quello che è stato realizzato, Giampaoli ha lanciato un appello ad una sinergia tra le istituzioni anche a favore di un concreto sviluppo dell’economia; rinnovando la disponibilità all’aiuto, ha quindi definito eroi i commercianti che rimanendo nella loro terra, hanno resistito con encomiabile forza e dedizione e che tutto questo sarà determinante per la rinascita di Visso e del territorio.

C.C.

IMG 20190414 105546

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Tolleranza zero per i neopatentati. E' la legge, ma forse questo particolare è sfuggito a un 20enne della provincia maceratese che, alla guida della macchina del nonno, è stato coinvolto in un incidente stradale. Non sono state interessate altre auto, ha fatto tutto da solo. Per i rilievi sono interveuti i Carabinieri di Mogliano che, dalla dinamica, hanno capito subito che qualcosa non andava. Il giovane è stato trasportato all’ospedale per le cure delle poche ferite riportate ed allora i militari hanno chiesto ai sanitari esami clinici mirati per verificare l’eventuale tasso alcolico presente nel sangue. Il giovane aveva un tasso ben oltre sopra lo “zero”. Per ora dunque gli è stata ritirata la patente.
g.g.

 

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Beccato il complice del furto di pannelli in alluminio in un autolavaggio di Corridonia alcuni giorni fa. Inizialmente i Carabinieri avevano riconosciuto e denunciato solo una 19enne di origine rom dopo il furto avvenuto il 12 aprile. Poi, dopo pochi giorni di indagini, sono riusciti a ritrovare anche il complice, 22enne anche lui rom e noto alle cronache, che è stato denunciato per concorso in furto aggravato.
g.g.

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