Notizie di politica nelle Marche
Giovedì, 18 Aprile 2019 10:26

Da Cingoli a Corridonia, ladri scatenati

Ladri scatenati in provincia. Quattro colpi a segno, i malviventi visitano anche l‘abitazione di alcuni sacerdoti. Alcuni giorni fa dei ladri hanno preso di mira la canonica di Cingoli, in piazzale Zucconi, dove vivono il parroco e altri due sacerdoti. In serata i tre non erano in casa e i malviventi sono entrati forzando la porta del garage. Hanno trafugato un computer insieme al denaro contante dei sacerdoti e alle offerte. A Corridonia ben tre i colpi messi segno martedì notte, in contrada Palombarette e in via Niccolai. Si tratta degli stessi soggetti poiché la tecnica per accedere all’interno delle case è stata la stessa: un foro col trapano per asportare la serratura e via. In questo caso i ladri hanno agito in piena notte e le famiglie non si sono accorte di nulla fino al risveglio. Gioielli e denaro il bottino trafugato.
g.g.

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Ci riprova, e chi se ne importa della legge Severino. Franco Capponi ha formato la sua lista “Treia 2030” e si ricandida a primo cittadino. Non sarebbe eleggibile a causa della condanna in primo grado per peculato nell’inchiesta sulle spese pazze in Regione, dunque qualora vincesse dovrebbe dimettersi subito e lasciare il suo posto al vicesindaco. 

Si tratta di una lista civica ma chi la sosterrà non è ancora chiaro, molto probabilmente sarà vicina all’ala renziana del partito democratico. 

G.G.

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Celebrata dall'arcivescovo Francesco Massara la Santa Messa Crismale. Gremita la Chiesa della Sacra Famiglia di Cstelraimondo per la celebrazione eucaristica, alla quale ha partecipato il Card. Edoardo Menichelli, presenti i sacerdoti e i religiosi della diocesi. Un momento toccante quello che ha unito tutto il presbiterio e l’arcivescovo nel rinnovare le promesse sacerdotali e, partecipare con viva preghiera alla benedizione degli oli degli infermi, dei catecumeni e del crisma. La solenne liturgia, è stata animata nel canto dal Coro diretto dal maestro Lauro Corpacci. Per Francesco Massara è stata la prima Messa crismale celebrata da vescovo, oltretutto nella felice ricorrenza dei suoi 26 anni di sacerdozio

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"Sono molto contento di essere con voi per questo momento molto particolare- ha esordito l’arcivescovo nella sua omelia- Attraverso questa Santa liturgia noi ci introduciamo nel Triduo Santo, fonte e culmine della vita cristiana e rinnoviamo come sacerdoti il nostro sì al Signore come suoi ministri” Quindi è seguita una breve riflessione sul sacerdozio, partita dalla parole che vengono recitate .nella seconda preghiera eucaristica: 'celebrando il memoriale della morte e resurrezione del tuo Figlio, ti offriamo Padre il pane della vita e il calice della salvezza e ti rendiamo grazie per averci ammesso alla tua presenza a compiere il servizio sacerdotale'.  Oggi noi rendiamo grazie al Signore per averci ammesso alla sua presenza a compiere il servizio sacerdotale.

messa crismale sacerdoti religiosi

Stare alla presenza del Signore- ha detto Massara- significa riconoscere i suoi discepoli permanenti del Signore e non funzionali. Significa occuparsi di Dio, della sua persona e del nostro rapporto con lui e non semplicemente fare cose in Suo nome. Stare alla presenza del Signore, significa riconoscere che la vocazione presbiterale è una chiamata permanente da parte di Dio, esattamente come quella che Gesù ha rivolto agli apostoli. C’è il momento del primo grande sì, quello che induce a scegliere di seguire Gesù nella via del ministero ordinario, ma poi viene la necessità dei tanti sì quotidiani, a cui siamo chiamati per continuare il cammino. Il sì alla preghiera personale e alla liturgia delle ore; il sì ad una celebrazione della Santa Messa che sia curata e interiormente preparata, mai banalizzata o ridotta a mero rito. Il sì alla lettura della Parola di Dio, che è parola viva e sempre nuova; il sì al sacramento della riconciliazione da amministrare agli altri o da ricevere per sé. Ecco cari fratelli che il primo compito del sacerdote è rinnovare quotidianamente la sua fedeltà e il suo sì per vivere in unità con Lui, fissare il nostro sguardo su di Lui e, questo è un privilegio, non è un peso, né un’abitudine, per imparare da Lui che ha offerto la sua vita per noi.

Messa crismale 3

Siamo ammessi alla presenza del Signore per compiere il servizio sacerdotale: cari fratelli, il ministro dell’altare è un servo, non un padrone. Talvolta si è autoritari ma non autorevoli, perché non si è servi. Altre volte, si è protagonisti, non servi. Si è servi innanzitutto dell’altare; ciò che il sacerdote fa nel momento della celebrazione dell’Eucarestia, è servire, compiere un servizio a Dio e un servizio agli uomini. Il culto che Dio ha reso agli uomini è stato il donarsi fino alla fine per gli uomini e, in questo culto e in questo servizio, il sacerdote deve inserirsi; ciò significa che dobbiamo imparare a comprendere sempre di più la Sacra liturgia e tutta la sua essenza e sviluppare una viva familiarità con essa. Così diventi l’anima della nostra vita quotidiana, liturgia cristiana per sua natura e sempre anche annuncio. Abbiamo quindi l’obbligo di essere persone che con la Parola di Dio hanno familiarità, la amano e la vivono. Solo allora potremo spiegarla in modo adeguato. Il servizio sacerdotale, significa proprio imparare a conoscere il Signore nella sua Parola e a farlo conoscere a tutti coloro che Egli ci affida, perché servire la Parola di Dio, significa anche aver compreso che siamo chiamati, non ad annunciare noi stessi o le nostre opinioni personali, bensì il Mistero di Cristo e in Lui la misura del vero umanesimo; siamo incaricati non di dire molte parole, ma di farci eco e portatori di una sola parola che è il Verbo di Dio fatto carne per la nostra salvezza. Siamo poi servi tra di noi, parti di un unico presbiterio, siamo servi a partire dalla nostra consapevolezza di ciò che siamo nella nostra umanità.

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Lo so che ognuno porta con sé il proprio fardello, l’età avanzata, le fatiche, le delusioni e, talvolta, anche le incomprensioni; dobbiamo fare poi i conti coi nostri limiti e difetti C’è chi è finisce per essere senza gioia; c’è chi si è seduto, c’è chi ha cercato vie nuove e c’è chi ha lasciato sfogo alla consuetudine e alla routine. C’è chi sente il sovraccarico pastorale e deve districarsi tra le mille richieste della gente, le riunioni, gli incontri al centro diocesi e gli incarichi oltre la parrocchia. Tutto questo cari fratelli, non ci deve far smettere di pensare che, nonostante tutto, possiamo essere un presbiterio, capace di annunciare in parole  l’animo di grazia del Signore. Carissimi presbiteri, impegniamoci a vivere come fratelli, membri di un unico corpo attento alle parti più deboli come ci tiene il Signore; Gesù si è chinato su di noi, ci ha chiamati ad essere suoi ministri; non accettiamo di vivere divisi, non cediamo alla tentazione di guardarci da lontano, giudicandoci senza misericordia. Accogliamoci e viviamo come fratelli e potremmo mostrare agli altri la gioia e la bellezza del servizio dell’altare. Infine servi di tutti, a partire dai poveri e dai bisognosi; non mi dilungo sul tempo difficile che viviamo ma vorrei solamente dirvi che soprattutto noi, abbiamo il compito di aiutare e dare speranza, ma come? Mi ha sempre colpito notare la differenza del testo del libro di Isaia che oggi abbiamo ascoltato e la citazione che di esso fa Gesù nella sinagoga di Nazareth; le parole sono quasi identiche, eppure esiste una differenza sostanziale che provoca nei presenti una reazione di meraviglia e stupore, che si trasforma presto in disaccordo e opposizione, mentre il profeta pone tra i suoi compiti la promulgazione dell’animo Grazia del Signore, le parole di Gesù si fermano alla Grazia e non parlano della vendetta. Per Gesù non esiste vendetta. Non esiste una giustizia retributiva che dà secondo quello che riceve; non esiste nessuna risposta violenta e ingiustificabile, anche se uno ha ragione; l’unica risposta giusta è Grazia, Benevolenza, Misericordia, Gratuità e Amore E’ questa la vera rivoluzione cristiana ed è questa la vera rivoluzione che ogni sacerdote deve vivere nella propria vita. E’ questo il nostro ruolo primario e fondamentale del nostro servizio sacerdotale agli altri e verso tutti; essere testimoni appassionati della Carità di Cristo, che ci ha amati fino alla fine, fino al dono di sé, pur di non sottrarsi all’unica legge che conta: quella dell’amore gratuito. Ed è questo l’augurio che faccio a tutti voi sacerdoti, che possiamo vivere la parola del Signore nella nostra vita, che la possiamo testimoniare, che possiamo essere al servizio della nostra gente, con i nostri limiti e difetti, ma con una grande certezza: che l’amore di Dio che abbiamo avuto nel grande dono della nostra donazione, possiamo veramente restituirlo al Signore attraverso il servizio alla nostra comunità, ai nostri poveri e ai nostri bisognosi”.

Prima della benedizione finale, un ricordo dei presbiteri defunti e di quelli che celebrano quest’anno un particolare anniversario. Il pensiero di gratitudine e di suffragio dell’Arcivescovo, dei sacerdoti e dei fedeli è andato a quei presbiteri che nell’anno trascorso sono tornati alla Casa del Padre e che nella loro vita e nel loro servizio alla Chiesa hanno donato tanto: don. Egidio De Luca, Mons. Nazzareno Moneta, don Alberto Crovetti, don Costantino Fefé, don Deo Galanti, don Giuseppe Giaché, don Luigi Cristoldi, don Umberto Silla.

L'arcivescovo è passato quindi a sottolineare con gioia le speciali date dei 50 anni di sacerdozio di Don Aldo Romagnoli, dei 60 di don Giuseppe Scuppa e infine il record dei 70 anni di sacerdozio di mons.Quinto Martella.

messa crismale nomina

In chiusura, nell'evidenziare come il 2019 sia foriero di tante belle notizie, a cominciare dall’arrivo del Papa in diocesi il prossimo 16 giugno, l’arcivescovo Massara ha voluto ringraziare don Nello Tranzocchi per i servigi finora resi nell’incarico di Vicario generale della Curia Arcivescovile. Lo scorso febbraio, il sacerdote ha infatti chiesto di essere sollevato dagli impegni esercitati all'interno della Curia, per dedicarsi alle tante parrocchie che gli sono state assegnate e che insistono nelle zone di maggiore sofferenza per i danni del sisma. Ringraziandolo per il suo prezioso apporto quale Vicario generale, per l’accoglienza e i consigli offerti, oltre che per i servizi donati alla Chiesa, Mons. Massara, ha infine comunicato ufficialmente il decreto di nomina del suo successore, investendo Mons. Mariano Ascenzo Blanchi nel ruolo di Vicario generale dell’arcidiocesi di Camerino San Severino Marche.  A motivare la nomina di Mons. Blanchi, la considerazione della stima di cui gode nel presbiterio, le pregresse esperienze del suo generoso servizio nei confronti dell’ arcidiocesi, la sua lunga attività pastorale svolta come parroco, la profonda conoscenza del clero e della comunità parrocchiale. Il presule ha augurato che questo servizio possa essere svolto con il cuore, con semplicità e bontà, così come finora ha fatto don Nello  “ La migliore testimonianza che possiamo fare è volerci bene tra sacerdoti" – ha concluso l’arcivescovo- Infine l’augurio a tutti presenti di trascorrere una Santa Pasqua, di pace e di serenità

 C.C.

messa crismale chiesa e vescovo

messa crismale vangelo

mesa crismale uscita

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Il Consiglio Comunale di martedì 16 aprile ha sancito il commissariamento del Comune di Tolentino.
L’arringa iniziale del Sindaco, di durata quasi infinita, costituita perlopiù dalla lettura di articoli di stampa e improntata unicamente a scaricare le colpe dell’Amministrazione Comunale su altri soggetti, dimostra una volta di più, semmai ce ne fosse stato bisogno, la totale inadeguatezza dell’attuale maggioranza a gestire una situazione così delicata e l’assoluta assenza di senso di responsabilità.
Alle domande incalzanti dei consiglieri PD e degli altri consiglieri d’opposizione sul totale fallimento della gestione dell’emergenza a Tolentino, anche Angelo Borrelli, attuale capo del Dipartimento della Protezione Civile, ha dovuto ritirare i complimenti elargiti indebitamente e troppo frettolosamente al sindaco all’inizio della seduta, ed è stato costretto a “bacchettarlo” per non aver ancora presentato un cronoprogramma dettagliato dei lavori con tempistiche certe e reali, sancendo di fatto il commissariamento dell’attuale amministrazione comunale.
E non poteva essere altrimenti: troppe domande poste durante la seduta senza una risposta! Ad esempio non si conosce il motivo per cui l’Amministrazione comunale non ha voluto realizzare le 30/50 casette (SAE) previste e proposte dalla Protezione Civile al posto degli attuali containers (che sono a noleggio e che ad oggi sono costati alla collettività più di 7 milioni di euro, un abominio!). Oppure rimane del tutto incomprensibile il motivo per cui si è scelto di acquistare un capannone grezzo in C.da Rancia, ovvero in piena zona industriale e lontanissimo dalle aree residenziali del Comune, realizzato circa 15 anni fa, ad un prezzo di 1,6 milioni di euro, valore decisamente superiore ai valori di mercato per capannoni similari. Ed in ultimo, la decisione di spostare in periferia la scuola Don Bosco uccidendo di fatto ogni possibilità di rinascita del centro storico. 
Il clima sta cambiando, molte associazioni e comitati (ieri presenti al Consiglio con cartelloni molto critici nei confronti del Sindaco e dell’amministrazione di maggioranza), ma soprattutto i cittadini di Tolentino non tollerano più questa totale assenza di confronto con la collettività locale nel prendere decisioni vitali per la città. Basti pensare che a distanza di quasi 1.000 giorni dagli eventi sismici l’amministrazione ha convocato appena 2 volte la Commissione Sisma, in media una ogni 500 giorni!
Il fatto che nessuno tra consiglieri ed assessori di maggioranza abbia voluto prendere la parola sull’argomento e non abbia nemmeno tentato di difendere l’indifendibile, la dice davvero lunga sull’enorme imbarazzo provato da costoro. L’unico a provare ad intervenire è stato il neo Presidente del Consiglio Comunale Ceselli con l’unico intento di tentare a più riprese di limitare il tempo a disposizione per gli interventi da parte dei consiglieri di minoranza, denotando un poco condivisibile doppio-pesismo soprattutto alla luce dell’intervento fiume iniziale del Sindaco.
Alla luce del fallimento in essere, il Partito Democratico chiede al Sindaco ed all’attuale maggioranza di destra di prendere atto, con senso di responsabilità, dell’insostenibilità a proseguire e, per il bene del Comune di Tolentino, di fare un passo indietro. 
 
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Dopo la donazione di una struttura antisismica a uso scolastico, inaugurata a maggio dello scorso anno, le Missioni Estere dei Cappuccini hanno completato la loro opera di solidarietà nei confronti dei piccoli alunni terremotati della scuola dell’Infanzia “Gentili” con l’installazione anche di un tunnel estensibile destinato a collegare il vecchio al nuovo plesso. Alla festa per la nuova donazione, svoltasi questa mattina, hanno preso parte il sindaco, Rosa Piermattei, il rappresentante delle Missioni Estere dei Cappuccini, padre Francesco Pettinelli, il Ministro provinciale dei Cappuccini, il settempedano fra Sergio Lorenzini, il custode delle Missioni dei Cappuccini marchigiani in Africa, padre Giulio Pierani, il guardiano del convento di Recanati, fra Giulio Criminese, il guardiano del convento settempedano, fra Aurelio Pela, insieme al dirigente scolastico, Sandro Luciani, ai docenti, al personale della scuola e agli alunni. Con il taglio del nastro del tunnel sono state anche inaugurare le strutture accessorie a protezione degli ingressi della scuola commissionate dal Comune di San Severino Marche all’impresa Piancatelli lavorazioni metalliche. Alla cerimonia erano presenti anche il cardinale Edoardo Menichelli, il presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, gli assessori Sara Bianchi e Paolo Paoloni, i volontari della Protezione Civile e della Croce Rossa Italiana. “Sarete sempre ricordati nelle nostre preghiere per quello che avete fatto per la nostra comunità ferita dal sisma - ha sottolineato il sindaco, Rosa Piermattei, nel suo intervento di saluti - Quella donata dalle Missioni Estere dei Cappuccini è stata la prima struttura scolastica inaugurata dopo l’emergenza terremoto. Anche oggi vedere i bambini gioiosi e festosi ci fa veramente piacere, abbiamo visto nei loro occhi la paura mentre la terra tremava e sappiamo cosa questo ha voluto dire anche per loro”. “Il tunnel era una struttura necessaria per collegare il vecchio al nuovo plesso ma anche per far passare i pasti durante il periodo invernale” - ha voluto aggiungere il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi”, Sandro Luciani. Per la comunità settempedana l’inaugurazione è stata una festa nella festa visto che ha fornito anche l’occasione per salutare la prima uscita pubblica di fra Sergio Lorenzini, nominato in questi giorni ministro provinciale dei Frati Cappuccini delle Marche: “Il nostro è un segno concreto di vicinanza che i nostri frati hanno voluto dare. Provvidenzialmente torno nel luogo dove sono nato - ha aggiunto fra Sergio - per il primo momento pubblico dopo la mia nuova nomina. Mi piace vedere questi segni di vita come una speranza”. “Nostra missione è essere vicini a chi vive una situazione di bisogno, come nel caso della nostra terra terremotata, o di povertà, come nel caso dell’Africa” – ha tenuto a sottolineare, invece, padre Francesco Pettinelli, rappresentante delle Missioni Estere dei Cappuccini.
Gaia Gennaretti 

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Mercoledì, 17 Aprile 2019 15:37

I candidati marchigiani all'Europarlamento

Elezioni europee 2019: la guida al voto | Quando si vota e chi votare

 Elezioni europee. Anche la regione Marche si mobilita per tentare di conquistare un seggio all’Europarlamento. Le votazioni per il rinnovo dei deputati che rappresenteranno i paesi membri dell’Unione Europea a Bruxelles,come noto  si terranno domenica 26 maggio. Ai fini delle votazioni , l’Italia è divisa in cinque circoscrizioni elettorali. Usciti dunque i nomi della circoscrizione dell’Italia centrale che riunisce Umbria, Toscana, Lazio e Marche.

Tre i candidati marchigiani proposti dalla Lega: si tratta del veregrense e commissario provincia di Fermo del Carroccio Mauro Lucentini , dell’imprenditore sambenedettese Leo Bollettini e dell’ex senatrice e dirigente d’azienda Cinzia Bonfrisco.

Anna Maria Rozzi, figlia dello storico presidente dell’Ascoli Calcio, la candidata marchigiana di Forza Italia, mentre Fratelli d’Italia punta sul nome del deputato di Potenza Picena Francesco Acquaroli.

Il Partito Democratico ha scelto Bianca Verrillo, avvocatessa impegnata da anni nella lotta contro la violenza sulle donne e segretaria del PD di Matelica 

L’ex parlamentare e segretaria di ‘Possibile’ Beatrice Brignone, è candidata nella lista Europa Verde e, il giornalista anconetano Marco Benedettelli, esperto di diritti umani, migranti e sociale è proposto dal movimento “ La Sinistra”. L’attuale vicesindaco di Montelabbate Nicola Magi è infine il candidato della lista per le europee del M5S; il suo nome è stato scelto in seguito alle votazioni che, secondo le regole dei pentastellati , si sono svolte sulla Piattaforma Rousseau.

C.C.

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Mercoledì, 17 Aprile 2019 13:54

Tolentino, anziana investita al piazzale Europa

Ancora un investimento nel piazzale Europa.

Questa mattina, intorno alle 10.50, per cause in corso di accertamento, una donna di 75 anni, S.U. le sue iniziali, residente a Tolentino è stata investita nei pressi del passaggio pedonale tra via della Pace e via Tambroni, proprio di fronte al bancomat di piazzale Europa, da una Daihatsu condotta da D.V. tolentinate di 81 anni. Sul posto la Polizia Locale per i rilievi di legge e i sanitari del 118 che hanno trasportato la donna all’Ospedale di Macerata. 
GS
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Mercoledì, 17 Aprile 2019 13:36

Privo di vita in casa. A trovarlo i familiari

Non rispondeva da tempo al telefono e i familiari danno l’allarme. Trovato senza vita in casa un 65enne. È successo stamattina intorno alle 11 a Recanati in Contrada Ricciola. Alcuni familiari, non ricevendo risposte al telefono, hanno chiamato il 118 e i Vigili del fuoco insieme ai Carabinieri che si sono introdotti in casa trovandolo senza vita. Non essendoci segni di effrazione si suppone si tratti di una morte per cause naturali.

g.g.

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Ladri in azione, nella notte, a Belforte del Chienti. Diverse le abitazioni colpite.

Ancora una volta, a distanza di quasi due anni, hanno preso di mira, tra le altre, l’abitazione dell’imprenditore belfortese titolare della Delsa, l’azienda di abiti da sposa.

I malviventi hanno atteso che i proprietari andassero a dormire per poi praticare un foro sulla finestra della cucina ed entrare.

Una volta dentro, hanno messo a soqquadro le stanze da letto, non riuscendo però a trovare nulla di valore da portare via.

Questa mattina, al risveglio, i proprietari hanno trovato la finestra aperta e si sono accorti immediatamente del furto.

Appena due anni fa, l’abitazione era già stata visitata dai ladri: in quel caso erano entrati mentre il proprietario si trovava al piano terra,  guardando la tv.

Il bottino, due anni fa, era stato più consistente, mentre questa notte,  stando ad una prima ricognizione, i malviventi dovrebbero essere fuggiti a mani vuote.

Anche in quel caso il raid interessò diverse abitazioni del quartiere.
GS
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Le zone a cavallo tra Marche ed Umbria colpite dai terremoti del 2016, hanno ospitato il nuovo campo di addestramento di Rescue Drones Network destinato a sperimentare l’impiego dei droni a supporto delle attività di soccorso su macerie. Nel corso di una intensa due giorni,  la prima rete strutturata al mondo di professionisti dei droni, ha sperimentato le sue procedure innovative a Campi di Norcia e Castelsantangelo sul Nera. Piloti dei droni e altri volontari provenienti da diversi regioni d'Italia, si sono ritrovati per mettere a disposizione le proprie specifiche competenze.  I professionisti dei droni, in particolare mettono volontariamente a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni le loro competenze e le attrezzature necessarie per affrontare in modo più efficace le diverse situazioni di emergenza e, obiettivo del nuovo campo di addestramento è stato sperimentare modalità di intervento in aree colpite da eventi sismici, in particolar modo attraverso l’aerofotogrammetria d’emergenza e la ricerca di persone nelle aree colpite.

Rescue 1

In caso di medio-maxi emergenza, uno dei problemi di rilevo  è infatti quello dell’enorme difficoltà a reperire tempestive informazioni sull’estensione dell’area colpita, sull’entità sommaria dei danni, sui percorsi stradali disponibili per le squadre di soccorso e, sulle aree destinate alla movimentazione degli elicotteri, all’allestimento dei posti medici avanzati. Si comprende bene inoltre che, quando  non sono più disponibili le infrastrutture di comunicazione telefonica e viaria, tutto questo diviene ancora più complicato, con la conseguenza che non si hanno informazioni attendibili sino a che non si prende contatto visivo diretto con l’evento.

Il progetto di RDN per l’aerofotogrammetria d’emergenza tende proprio ad effettuare rilievi a mezzo droni per fornire in breve tempo ai centri di comando e controllo modelli bi e tridimensionali, che consentano di cambiare significativamente l’esito dei soccorsi, per farli diventare più mirati ed efficaci. Progetto ambizioso ma estremamente complesso da attuare, necessitando di attenta pianificazione che non ha una letteratura consolidata su cui basars e che deve tener conto di numerose variabili.

 Nella giornata di sabato, piloti di droni ed altri volontari  si cono concentrati a studiare con attenzione le diverse problematiche rilevate dall’esperienza, affrontando un caso concreto nell’area di Campi di Norcia (uno dei tanti paesi fantasma); a seguire sono stati effettuati alcuni rilievi sull’area per testare le procedure di volo studiate appositamente per le attività di soccorso.

rescue Campi

Nella giornata di domenica i volontari di RDN si sono spostati a Castelsantangelo sul Nera dove sono confluiti altri volontari del gruppo di Protezione Civile dello stesso comune, del gruppo cinofilo di Jesi, del CB Club Maceratese e della Croce Rossa di Visso, nonché la Polizia locale.

Destinataria delle operazioni di ricerca congiunta è stata la frazione di Nocria dove si è testata innanzitutto l’integrazione dei diversi attori impegnati nel soccorso: i droni di RDN hanno dapprima effettuato la ricerca dall’alto di persone sia tra le macerie reali che nelle aree limitrofe, impiegando anche termocamere per l’individuazione di persone in vita. I coordinatori delle unità cinofile hanno così potuto vedere sugli schermi dell’Unità mobile del gruppo CB maceratese le immagini in diretta dai droni, in modo da poter avere indicazioni su dove muoversi con maggior sicurezza e seguire puntualmente le unità di terra che perlustravano l’area.

Un grande aiuto dall’alto anche per il personale sanitario della CRI che sempre attraverso i monitor remoti ha preso contatto visivo con le persone da soccorrere, comunicando con loro attraverso i megafoni a bordo degli stessi droni. Le immagini ad alta definizione hanno consentito di valutare il percorso da compiere per raggiungere le persone da soccorrere, un supporto che – considerata la difficoltà di accesso nelle zone  – diventa insostituibile per ridurre i tempi di intervento e garantire un adeguato livello di sicurezza alle squadre di terra.

L’Unità Mobile di Controllo di RDN ha garantito il coordinamento in sicurezza via radio di voli anche contemporanei e l’interconnessione con i diversi gruppi di soccorso impegnati sull’area. Messa alla prova la piattaforma tecnologica realizzata da RDN, proiettata su mega screen, dove era possibile vedere in tempo reale su mappa la posizione dei droni impegnati nelle operazioni, insieme alle informazioni sullo spazio aereo, sui voli commerciali nella zona, sul vento, sulle precipitazioni in atto, sui fulmini, su incendi attivi, ecc.

Molta attenzione è stata data alla questione della sicurezza con la sperimentazione dei comportamenti da tenere in caso di avaria durante i voli, coinvolgendo tutto il personale presente nell’area operativa.

Come sempre uno degli aspetti più qualificanti è proprio quello dell’interscambio formativo ed informativo delle diverse componenti del sistema di soccorso: per questo i gruppi intervenuti hanno evidenziato come sia irrinunciabile imparare a parlare la stessa lingua, conoscere esigenze e potenzialità degli altri attori per valorizzare le competenze e gli equipaggiamenti di ogni risorsa in campo.

Tutti i gruppi hanno espresso soddisfazione per i test effettuati e ognuno ha tratto spunti interessanti per migliorare nel percorso di addestramento. Auspicio condiviso, quello di continuare ad esercitarsi anche localmente, attraverso momenti di formazione e sperimentazione congiunta che andranno a beneficio dell’intera collettività.

La due giorni ha suscitato interesse anche nei media, presenti sia con testate locali che nazionali.

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