Radioc1inBlu

 

Mancavano solo loro a completare l'inizio dell'anno scolastico a Camerino. La campanella è suonata martedì 20 settembre, per gli alunni dei licei classico e scientifico e per tutti i bambini delle scuole elementari e medie del plesso Betti, la cui sede del centro storico era stata dichiarata inagibile, a seguito del sisma del 24 agosto scorso. Frenetici e di grande lavoro le ultime giornate di preparativi sia per gli operai comunali che per il personale docente e non delle scuole coinvolte, che hanno impegnato davvero ogni energia per garantire un’adeguata accoglienza agli alunni delle medie, ospitati nel nuovo polo scolastico e a quelli delle elementari, sistemati al D’Avack. E in concomitanza con l'inizio delle lezioni, le zone interessate, rispettivamente della località San Paolo e di via Macario Muzio, hanno registrato un via vai continuo di scuolabus, vetture, zainetti colorati, genitori ed insegnanti. A garantire la sicurezza degli spostamenti dei ragazzi le postazioni della polizia municipale davanti alla due sedi. Primo assaggio della nuova impostazione dunque anche per il comandante della polizia municipale Andrea Isidori.

Nel piazzale d’ingresso del nuovo polo scolastico ad accogliere i suoi ragazzi c’era il dirigente Maurizio Cavallaro: “ Fino a ieri sera non era tutto pronto; armati di stracci scope e scopettoni ci si è dati da fare e, alle venti e trenta, abbiamo chiuso la porta.- ha dichiarato il dirigente Cavallaro- .  Tutto regolare per questo primo giorno; i genitori mi sembrano soddisfatti e nei prossimi giorni sistemeremo tutta la logistica. Ringraziamo i dirigenti scolastici che ci hanno dato la loro ospitalità, i tecnici della Provincia e, soprattutto i tecnici e gli operai del comune. Felici di cominciare. E’ importante- conclude-; i ragazzi hanno bisogno di stare insieme perché è stato un periodo particolare della loro vita e debbono tra di loro potersi confrontare”.

 

 

 

 

 

 

 

 

a

Una lettera indirizzata al sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, per esprimere la contrarietà degli abitanti di Sentino all'istallazione di una nuova antenna nel territorio della frazione.

Di seguito il testo integrale della lettera pervenuta in redazione:

Il sottoscritto Amedeo Paganelli, residente a Sentino di Camerino, chiede alla S.V. il rilascio di copia del progetto e di tutti i documenti allegati allo stesso in relazione all’installazione di una nuova antenna presso la predetta frazione, compresa copia dell’autorizzazione Comunale.

Crede che l’autorizzazione per l’esecuzione del predetto impianto sia stata data con una certa superficialità da Codesta Amministrazione senza avvertire in maniera preventiva i paesani residenti nelle vicinanze.

L’impianto in corso di realizzazione è stato sottovalutato e forse ignorato da Codesta Amministrazione non considerando gli effetti negativi che si avranno nel territorio.

La nuova antenna è di dimensioni doppie rispetto alla esistente da sostituire, è collocata a circa cento metri dalla Rocca di Sentino per la quale si sono chiesti finanziamenti pubblici per la ristrutturazione, lo stesso impianto causerà danni deturpando il bel territorio Camerinese e soprattutto sta creando allarmismo fra la popolazione residente in relazione alle radiazioni con effetti sulla salute.

E’ da notare, fra l’altro, che nel paese ci sono dei malati con patologie assai gravi.

Altro fattore negativo per cui l’Amministrazione non ha tenuto conto nel concedere l’autorizzazione alla costruzione del nuova impianto è che nelle vicinanze, al centro del paese, esiste gia’ da oltre 50 anni un altro ripetitore di proprietà della Rai utilizzato anche da altri gestori televisioni e telefonici.

Rag. Amedeo Paganelli

Si è svolta domenica 18 settembre, a Castelraimondo, la cerimonia per il completamento del Parco della Rimembranza, fortemente voluto ormai tre anni fa dal Gruppo Intercomunale Alpini Val Potenza e dall'amministrazione comunale. Il Parco, esempio unico in Italia, è stato realizzato in onore e nel ricordo dei cinquantaquattro militari italiani caduti in Afghanistan nella missione Nato ISAF dal 2004 fino ad oggi, i cui nomi sono incisi nelle lapidi di marmo che circondano la statua dello scultore Fernando Caciorgna. Ora il Parco è stato ultimato con tutte le bandiere dei comuni di provenienza dei caduti, issate affianco di quelle già presenti dallo scorso anno, e nell'occasione è stata anche scoperto un pannello con le foto di tutti i cinquantaquattro militari italiani commemorati.

“Questa giornata è sempre momento di grande commozione e di grande riflessione – ha detto il sindaco Renzo Marinelli – pensare a questi ragazzi che non soltanto hanno dato la vita per la pace e la libertà, ma lo hanno fatto soffrendo, nelle peggiori condizioni in terra lontana, ci deve far capire quanto sia stato grande il loro sacrificio, speso sotto il tricolore. Il nostro dovere è quello di mantenere viva la loro memoria, soprattutto con le nuove generazioni, con i nostri figli, per far sì che il loro sacrificio non sia stato vano. Ed è sempre un grande piacere e un motivo di gratificazione ed orgoglio vedere qui con noi ogni anno la forte e viva presenza dei tanti famigliari dei nostri militari ed i rappresentanti dei loro comuni di provenienza, che da tutta Italia vengono a Castelraimondo per condividere insieme questo momento. Un gesto importante, che ci conferma ogni anno sempre di più il forte valore del nostro Parco della Rimembranza. Approfitto per ringraziare il Capogruppo del Gruppo Intercomunale Alpini Val Potenza Angelo Ciccarelli e tutti gli alpini che hanno reso tutto questo possibile”.

 

parcorimembranza2016 6

 

parcorimembranza2016 5

 

parcorimembranza2016 4

 

parcorimembranza2016 1

Nelle campagne dei cinque comuni nel cratere del sisma presenti oltre 12mila capi tra mucche, maiali e pecore, una ventina gli agriturismi, circa mille gli occupati

Nei territori dei comuni marchigiani che si trovano nell’area del cratere del sisma ci sono quasi 9 aziende agricole ogni 100 abitanti, contro una media italiana di 3. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Marche sulla base dei dati Istat, secondo i quali nella zona interessata dalle scosse il 40 per cento del territorio è occupato da superficie agricola. Tre ettari su quattro sono destinati a prati e pascoli, a conferma del deciso orientamento verso le attività di allevamento. Le mucche presenti sono quasi 800, assieme a 200 maiali e 11.300 pecore. Sono, invece, 21 gli agriturismi che operano in quelle aree e che hanno patito i disagi diretti e indiretti del terremoto, dalla fuga dei clienti, con prenotazioni disdette, alle difficoltà di carattere infrastrutturale. Nelle campagne di Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Montegallo, Montemonaco e Montefortino lavorano tra l’altro quasi un migliaio di persone, tra capi azienda, manodopera familiare e dipendenti. Il terremoto ha colpito dunque un territorio a prevalente economia agricola con una significativa presenza di allevamenti di pecore e bovini che occorre ora sostenere concretamente per non rassegnarsi all’abbandono e allo spopolamento, conclude Coldiretti. Da qui la necessità che la ricostruzione vada di pari passo con la ripresa dell’economia che in queste zone significa soprattutto cibo e turismo.

Questa è la storia della scuola Luzio, il cui intreccio ha assunto una piega degna del miglior Beckett e del teatro dell’assurdo. La scuola non chiuderà come annunciato. Tempo quattro giorni, infatti, e la maggioranza ha cambiato nuovamente idea: il 26 settembre riapriranno solo il primo e il secondo piano dell’edificio. Il terzo piano, che ospita il tempo modulare, rimarrà chiuso per piccoli interventi di miglioramento sismico. Ci si chiede come sia possibile che il terzo piano necessiti di miglioramenti sismici ma non quelli sottostanti. Di questo avremmo voluto chiedere conto al sindaco Rosa Piermattei, ma non è stato possibile.

Il motivo di questo nuovo coup de théâtre sarebbe, da un lato, la mancanza di fondi per soluzioni alternative, dall’altro, che il trasferimento degli alunni della Luzio altrove provocherebbe problemi logistici di altra natura.

Un ricercato su cui pendeva una condanna di 3 anni e mezzo per una serie di furti in appartamento e spaccio di droga è stato individuato e tratto in arresto a Santa Maria Nuova dai militari della locale stazione, nell’ambito di mirati servizi predisposti dalla Compagnia Carabinieri di Jesi, tesi al contrasto di forme di illegalità. Il comandante della stazione aveva notato un individuo con un cappuccio in testa. L’uomo, dalla carnagione scura, tentava di nascondere il viso e contestualmente di salire su un autobus di linea diretto a Jesi.

Certo che si trattasse di un soggetto nei cui confronti andavano approfonditi gli accertamenti, il militare ha seguito a distanza l’autobus senza mai perderlo di vista. Giunto a destinazione il mezzo, dopo aver fatto convergere altre pattuglie sul posto, i carabinieri hanno provveduto a bloccarne le uscite, prelevando l’individuo sospetto.

Trovato senza documenti e portato in caserma, al giovane sono state rilevate le impronte digitali che sono state immesse nel sistema automatico di identificazione. Di lì a poco è arrivata la comunicazione che attestava trattarsi di un cittadino nord africano ventitreenne con cittadinanza italiana, domiciliato a Porto Recanati, sul quale pendeva un ordine di cattura emesso dalla Procura della Repubblica di Ancona per una pena definitiva a 3 anni e 5 mesi per una serie di furti in appartamento e spaccio di droga commessi tra il 2014 ed il 2015. Dopo la notifica del provvedimento, il giovane è stato condotto presso il carcere di Montacuto, dove dovrà scontare la pena inflittagli. I militari di Santa Maria Nuova stanno ora approfondendo le indagini, per verificare una sua eventuale responsabilità in ordine ad alcuni furti commessi proprio in quel centro, durante la presenza del ricercato.

 

All'età di 95 anni è scomparso a Roma Carlo Azeglio Ciampi. Nato a Livorno nel 1920, è stato presidente della Repubblica dal 1999 al 2006, per 14 anni, governatore della Banca d'Italia e presidente del Consiglio nel 1993. Ciampi era ricoverato da alcuni giorni nella Clinica Pio XI, dopo un peggioramento delle sue condizioni di salute.

Tanti i messaggi di cordoglio che si susseguono in queste ore, successive alla sua scomparsa; molti arrivano dalle Marche, come quelli del Governatore Ceriscioli o del sindaco di Macerata Carancini.

E’ un rapporto reciproco di grande affetto quello che ha sempre legato il Presidente Emerito Carlo Azeglio Ciampi alla regione. Un’amicizia particolare e profonda quella con la nostra terra e condivisa con la compagna di una vita, la signora Franca Pilla.

A Macerata il giovane Carlo Azeglio Ciampi iniziò la sua carriera di economista nella Banca d’Italia; una delle prime visite che egli fece sul territorio dell’entroterra come ispettore fu a Casavecchia, sede dell’istituto di credito cooperativo. Erano gli anni ’50 . A ricordare quei momenti è Giulio Cervelli colui che successivamente sarebbe diventato presidente della Banca di Credito Cooperativo. L’attuale Banca dei Sibillini Credito Cooperativo conserva in ognuna delle sue agenzie una foto ricordo accanto all’ex Presidente della Repubblica.

“ Conservo un bellissimo ricordo del Presidente Ciampi: una persona umana, piacevolissima, dal sorriso disteso”- afferma Giulio Cervelli- “ Gli ridevano gli occhi quando ripercorreva il suo passato da ispettore della Banca d’Italia. Venne ad ispezionare la nostra Banca nel 1956 – ricorda Cervelli- Un’altra occasione d’incontro fu molti anni dopo a Roma, in occasione del festeggiamento del 120 ° della fondazione della Banca di Credito Cooperativo. I presidenti di tutte le Banche di Credito Cooperativo d’Italia, furono infatti ricevuti al Quirinale. La foto che conserviamo con affetto nelle nostre agenzie, fu scattata proprio quel giorno. In quell’occasione, ebbe parole bellissime per il nostro territorio che ricordava nei minimi particolari e riferendo diversi episodi che gli erano rimasti a mente, proprio per averci vissuto e lavorato da giovane. Ricordava perfettamente le nostre strade e quasi tutte le curve che dopo il “Bivio Varnelli” ( come lui lo chiamava) incontrava sulla Valnerina per fare ritorno a Roma. Un uomo vicino alla gente della montagna e sempre legato con affetto a queste terre”.

Sono stati i militari della Stazione di Castelplanio a dare esecuzione ad una misura cautelare nei confronti di un 50 enne della Vallesina, responsabile di maltrattamenti in famiglia e lesioni volontarie nei confronti della propria moglie.

La storia inizia verso la fine degli anni ‘90, quando l’uomo comincia ad assumere un atteggiamento violento nei confronti della consorte. Con il passare degli anni le cose non sono migliorate, tanto che la donna alla fine del 2015 si è rivolta ai militari, che hanno avviato una serie di accertamenti che hanno portato all’emissione di un provvedimento di divieto di avvicinamento alla moglie.

L’uomo, però, ha violato le prescrizioni del provvedimento cautelare, inducendo così i militari a richiedere il l’aggravamento della misura.

Così i carabinieri gli hanno notificato la misura cautelare degli arresti domiciliari,   con l‘applicazione del braccialetto elettronico, emessa dal GIP del Tribunale di Ancona.

E' suonata puntuale la campanella del primo giorno di scuola per gli alunni delle elementari e delle medie di Caldarola nel nuovo edificio della scuola media inaugurato a tempo di record per l'occasione. Una giornata di festa, dopo la paura e le incertezze conseguenti al terremoto, per alunni e genitori, che numerosi hanno accompagnato i propri figli, con il taglio del nastro da parte del sindaco Luca Giuseppetti, del dirigente scolastico Fabiola Scagnetti e dell'arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro. "Un impegno mantenuto perchè volevo iniziare la scuola il 15 settembre – le parole del primo cittadino – E' stata un'autentica corsa contro il tempo, ma alla fine ci siamo riusciti e per questo ringrazio quanti si sono adoperati e hanno lavorato perchè ciò fosse possibile. In questo edificio terrano le lezioni tutti i bambini della scuola elementare e i ragazzi della scuola media, mentre la scuola materna sarà sistemata provvisoriamente presso il salone del ristorante Tesoro in attesa che venga realizzata una nuova costruzione adiacente la palestra comunale. Abbiamo, così, risolto, almeno per questo anno il problema dei nostri bambini, che andranno a scuola sereni, in un ambiente sicuro e confortevole".

"Per noi è un giorno importante – il commento della preside Scagnetti – Iniziare l'anno scolastico in tempo con due plessi dichiarati inagibili non è stata cosa da poco. Ciò grazie all'impegno dell'amministrazione comunale che si è resa disponibile a ripensare un progetto che era in cantiere per permettere a tutti gli alunni di sedere sui banchi in una scuola sicura e accogliente. Il terremoto ci è servito da lezione. Di fronte ad un imprevisto il pensare in maniera positiva e collaborativa ha portato ad una soluzione valida per tutti".

IMG 1221

 

"Una scuola che aveva già ricevuto un finanziamento dal Ministero nel programma di recupero cosiddetto dei 6 mila campanili – spiega l'assessore Gianni Fiastrelli – con la qusi totalità della somma è stata spesa per interventi strutturali al fine di garantire la sicurezza dell'edificio".

( l'assessore Gianni Fiastrelli spiega all'arcivescovo i lavori di ristrutturazione dell'edificio )

fiastrelli vescovo giuseppetti

Ha citato san Giovanni Bosco nel suo intervento l'arcivescovo Brugnaro. "Don Bosco – le parole del vescovo – parla di pedagogia non precettiva, ma preventiva. Per poter educare serenamente il giovane occorre prevenirlo, nel senso che gli adulti debbono aiutarlo a crescere umanamente attraverso la persuasione, l'intelligenza e una vita morale sana".    

(Il vice sindaco Debora Speziani responsabile anche delle scuole) 

IMG 1241  

 IMG 1291

 

IMG 1370

 IMG 1323

IMG 1266

IMG 1268

IMG 1283 

( sotto nella foto il maestro in pensione Ubaldo Gabrielli si intrattiene con il sindaco Giuseppetti ) 

IMG 1320

IMG 1279

IMG 1377

IMG 1182

IMG 1181

Incidente mortale sulla provinciale 77 a Sant'Egidio di Montecassiano. Vittima un uomo di 71 anni, Dino Baldoni, il quale in bicicletta, stava facendo rientro a casa. Erano circa le 13.30 quando  il 71enne che viaggiava  in direzione Recanati, nei pressi dell'incrocio con via La Pira, per cause in corso d'accertamento, è stato investito dal furgone che lo seguiva. Alla guida del mezzo, un Fiat Doblò, era un 31enne di Recanati. Inutili i soccorsi dei volontari della Croce Rossa. Trascinato per diversi metri il 71enne ha cessato di vivere poco dopo. Al vaglio dei carabinieri di Montecassiano la dinamica dell'incidente 

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo