Notizie di spettacolo nelle Marche

Al via l’esame di maturità per circa 14mila maturandi della Regione Marche. Nel maceratese, sono 3052 le ragazze e i ragazzi in procinto di affrontare le prove. Si parte questo mercoledì 20 giugno alle ore 8.30 con la prima prova scritta che è il tema d'italiano,; la seconda prova, diversa a seconda degli istituti, è prevista per giovedì 21 giugno, sempre alle ore 8.30. La durata, in questo ultimo caso è variabile dalle 4 alle 8 ore, a seconda delle discipline e, nei licei musicali, coreutici e artistici, potrà occupare anche due o più giorni. La terza prova, decisa da ciascuna commissione d'esame, è in calendario lunedì 25 giugno. Circa una settimana dopo la terza prova, diversi a seconda dell’Istituto, prenderanno il via gli orali. La staffetta tra scritti e orali, in questi ultimi sprazzi di tempo, vede gli studenti di tutta Italia, affilare le armi. Dal prossimo anno, la maturità sarà più corta; faranno il loro ingresso infatti le novità introdotte dalla riforma della “Buona scuola bis” che ridurrà a due le prove scritte: italiano e prova di indirizzo. Non ci sarà più il terzo scritto, o“ quizzone” che si svolge il lunedì successivo alla prova di italiano. La riduzione degli scritti farà accorciare gli esami almeno di una settimana, con prevedibili valutazioni finali già pronte per i primi di luglio. L’anno prossimo quindi si testerà un nuovo percorso ma intanto, la fatidica “ notte prima degli esami “ è in agguato, con tutto il suo carico di apprensione per studenti e relative famiglie. E’ la notte più lunga, quella in cui si rimugina, convinti di non ricordarsi niente, con il pensiero fisso della figuraccia. “Un giorno ci ripenseranno con un sorriso” dicono genitori, parenti, amici degli amici, eppure, a prescindere dalla preparazione personale, quel che è certo è che le ore che passano, scandiscono per tutti una forte tensione emotiva. Macigni nello stomaco, ansia e timori sono in agguato; toto tema,pronostici e suggerimenti, imperversano sui social, insieme ai consigli più disparati su come gestire la preoccupazione, cosa bere e mangiare, cosa indossare, come comportarsi. Mettiamola così: vi state mettendo in gioco ragazzi, non abbiate paura e sentitevi liberi anche di sbagliare. L’esame è una metafora della vita: affrontatelo con sicurezza e serenità. Buona vita ragazzi. Siete nei nostri pensieri.

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“Una rinfrescata al giardino pubblico. Ora però va mantenuto pulito”. Commenta così, l’assessore alle manutenzioni di San Severino, Paolo Paoloni, il restyling del parco comunale Giuseppe Coletti. L’intervento, che c’era già l’intenzione di realizzare e di cui il giardino aveva estremamente bisogno, è arrivato in occasione della posa e dell’inaugurazione di una altalena per disabili in sedia a rotelle, donata da tre club tifosi del Parma calcio e dall’associazione di San Severino “108-Una scuola per la vita”. Infatti il polmone verde della città da qualche anno era lasciato all’incuria, ad eccezione di qualche piccolo intervento sporadico, e a lasciare il segno anche diversi atti di inciviltà.

L’amministrazione ha così deciso di rimetterlo in ordine avvalendosi dell’ufficio manutenzioni e degli operai del Comune: “Abbiamo dato una rinfrescata - dice Paoloni - spuntato gli alberi che ne avevano bisogno, tagliato l’erba, rimesso la ghiaia, e sistemato aiuole e siepi. Inoltre, abbiamo messo mano alla fontana. È stata svuotata, pulita e rivestita con una guaina, e ritinteggiata”.

Il Comune ha anche acquistato un altro gioco, una piccola arrampicata con la sua pavimentazione. “L’ufficio manutenzioni e gli operai hanno svolto proprio un bel lavoro - conclude - e li voglio ringraziare. Ora però dobbiamo impegnarci tutti per mantenere bello e pulito il giardino”.

g.g.

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“Che fine ha fatto la scuola di San Ginesio?”. E’ quanto si chiede Debora Pantana di Forza Italia definendo quella della commissaria al terremoto, Paola De Micheli, una “politica degli annunci”.

Una critica che arriva dopo la presenza della De Micheli all’inaugurazione del cantiere della nuova scuola a San Ginesio e del vincolo che riguarda l’aera dove dovrà sorgere la nuova struttura.

“Diamo l’esempio di come ricostruire si può – aveva detto in quella occasione Paola De Micheli - . Questa scuola è il frutto di uno sforzo collettivo della Struttura Commissariale, dell’amministrazione Comunale e dell’ Amministrazione Regionale. Non vedo l’ora di vedere i ragazzi di San Ginesio crescere nelle migliori e più sicure condizioni possibili”.

Dichiarazione che proprio non va giù a Deborah Pantana che ha scoperto come la nuova costruzione non potrà essere portata a termine.

“Purtroppo ad oggi i ragazzi di San Ginesio non potranno vedere la nascita di questa scuola perché, nonostante un’ordinanza specifica del 2017, fatta per accelerare questi lavori progettati ed appaltati con l’alta collaborazione specialistica pagata alle società Invitalia e Fintecna, a gara espletata e vinta da una ditta per un importo di circa 10 milioni di euro, ci si accorge che sull’area dove dovrà sorgere la scuola c’è un vincolo del Ministero dei Beni Culturali che vieta qualsiasi costruzione e che quindi la scuola non potrà essere più costruita”.

Una notizia che lascia tutti a bocca aperta.

“Cosa ce ne facciamo di questa prima pietra messa alla festa per questa scuola che non potrà mai essere costruita in questo luogo – denuncia Deborah Pantana in una nota - , ma soprattutto chi pagherà i danni e le penali alla ditta che ha vinto l’appalto e non può iniziare i lavori?

Questa, anche se purtroppo non ne avevamo bisogno, è l’ennesima dimostrazione dell’inefficienza del sistema della ricostruzione pubblica e privata”.

Il sindaco di San Ginesio, Giuliano Ciabocco, a proposito del nuovo polo scolastico dichiara che “la questione, di assoluta delicatezza, verrà discussa giovedì 21 giugno nell’Ufficio del Commissario straordinario per la ricostruzione Paola De Micheli”.

 

Giulia Sancricca

riproduzione riservata

 

(Il giorno dell'apertura ufficiale del cantiere)

festa scuola

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Il presidente della Provincia, Antonio Pettinari, tranquillizza sulla possibile chiusura della superstrada Valdichienti nel tratto tra Caccamo di Serrapetrona e Belforte.

Pettinari interviene dopo il post del sindaco di Belforte, Roberto Paoloni, e dice: “La necessità di eseguire gli ultimi lavori del viadotto va accolta in senso favorevole. Quello che non è possibile, ovviamente, è di favorire la richiesta di chiusura totale di quel tratto in entrambi i sensi di marcia e il successivo dirottamento di quel traffico consistente sulla Provinciale 77 che, tra l’altro, attraversa anche il centro abitato di Belforte. Siamo nel periodo più intenso dal punto di vista del traffico – spiega - , si avvicinano le vacanze, quindi il tratto di strada è molto frequentato dai perugini. E’ chiaro che tutto questo avrebbe ulteriormente aggravato una situazione già abbastanza critica e anche il traffico pesante sarebbe stato dirottato sulla Provinciale mettendo in crisi non solo il traffico cittadino, ma anche dal punto di vista statico quello dei ponti. C’è stata una interlocuzione a cui ho detto immediatamente che non era possibile e ho invitato il capo dipartimento, Paolo Testaguzza, e il direttore dei lavori dell’Anas, Pasquini, a rivalutare la possibilità di eseguire i lavori contemporaneamente alla permanenza del traffico o quantomeno su una corsia in entrambi i sensi di marcia. Ora l’Anas ha trovato la soluzione tecnica: nel breve saranno eseguiti questi lavori, ma senza creare ulteriori gravi disagi per le comunità locali. Anche perché ci sono altri lavori lungo la superstrada che, secondo me, dovevano essere eseguiti in primavera o in autunno e non ora che è il momento peggiore.

Abbiamo evitato così una ulteriore penalizzazione di questa arteria – conclude Pettinari - così importante del nostro territorio che non può essere sottoposta ad ulteriori pressioni, così come sta avvenendo”.

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Una rosa, fiorita all’ombra di un albero. Ma fiorita anche di fronte ad una casa distrutta dal terremoto. Un sisma, quello delle Marche, che ha portato distruzione ma anche un senso di rabbia perché quando ci sono la voglia, i progetti e anche i soldi per ricostruire, la burocrazia frena. Ma in questo panorama, il libro di Giammario Borri, professore universitario di San Severino, dal titolo "La rosa del mio giardino" , parte dal terremoto del 2016 per raccontare come lui, la moglie e i loro tre figli hanno reagito, investendo sul futuro, avendo avuto la casa semidistrutta. Racconta di come è possibile uscire dal tunnel della disperazione. Fiducia, lavoro, capacità di progettare e di saper trasmettere ai giovani questi valori. E tutto ciò è quanto Borri ha saputo trasferire a Venezia, nel patronato della chiesa di Santa Maria Gloriosa dei Frari, al corso formativo di tre giorni per capi scout dell’Agesci, sul tema della Protezione civile. Hanno partecipato 50 capi da Veneto, Lombardia, Abruzzo, Campania, Friuli Venezia Giulia e Marche. Proprio il settore Protezione civile dell'Agesci Veneto, tra l'altro, guidato dall’incaricato regionale Enrico Bonato, due anni fa portò aiuti, insieme a volontari e professionisti, a San Severino e a Montemonaco. Da queste spedizioni ne è nato un profondo legame, una forte amicizia e un indissolubile legame con le persone. 

E Borri, in una sessione del corso incentrato appunto sulle persone, dal titolo “Donne e Uomini…non solo gente! I volti umani”, ha saputo trasmettere la sua visione del post-sisma, con un pensiero anzitutto alle vittime e uno rivolto a chi è rimasto, per cercare di risalire la china della disperazione. "Ognuno di noi  - ha detto Borri - nella vita ha avuto un terremoto, anche esistenziale, ma la vita ci riserva e ci riserverà in futuro tanto di bello. Basta credere nella capacità di ripartire, certo anche aiutati da altre persone, come hanno fatto gli scout nelle Marche”. I ricavi della vendita del suo libro andranno ad un centro per disabili di San Severino, per l’acquisto di un nuovo pulmino.

Alla serata di formazione a Venezia ha preso parte anche il giornalista de L’Arena, Enrico Giardini, con oltre vent'anni di scautismo alle spalle nell'Agesci, che ha presentato il suo libro "Gli scout nell'emergenza. Verona e la nascita della Protezione civile in Italia", edito dal Centro studi sul metodo scout Luigi Brentegani, presieduto da Luca Antonioli, anche lui presente e attivo nella Protezione civile Agesci Veneto. È la declinazione veronese di una storia di solidarietà italiana forse poco conosciuta, appunto la Protezione civile, che nacque nella metà degli anni '60 da un'intesa tra il ministero dell'Interno, con le prefetture e i Vigili del Fuoco, sul territorio, e le associazioni scout. Si formarono volontari ausiliari, tra gli scout e altri giovani, pronti e intervenire nelle emergenze. Gli scout, però, con altre mansioni, sia operative sia di assistenza alle persone, sono ancora in prima linea. Lo ha testimoniato, intervenendo al telefono durante la serata, il sindaco di Montemonaco, Onorato Corbelli, ricordando con grande affetto il lavoro degli scout veneti, intervenuti dopo il sisma da novembre 2016 a febbraio 2017, ma sottolineando anche la difficoltà della ricostruzione, in larga parte per problemi legati alla burocrazia. "Ma Montemonaco non dimenticherà mai gli scout Veneti giunti da noi per stare vicino alle nostre famiglie, ai nostri bambini, per trascorre momenti di felicità dopo un grande tragedia".

g.g.

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“La vera piaga del nostro Paese è la cultura dell’illegalità. Dobbiamo tutti farci carico del compito di costruire una società più pulita, giusta e trasparente”. Questo è il commento di Daniel Taddei, segretario generale di Cgil Macerata che fa seguito alla notizia sui 120 “furbetti” del Cas (contributo per l’autonoma sistemazione) scoperti dalla guardia di finanza di Camerino. In totale, circa 500mila euro il denaro sottratto indebitamente alle casse dello Stato.

Il problema, secondo Taddei, è la cultura diffusa dell’illegalità che va combattuta per far risollevare il territorio e tutto il Paese: “ Non si possono mettere sullo stesso piano le infiltrazioni della criminalità organizzata nei cantieri post sisma e l'ultima truffa scoperta dalla Finanza sulle illecite erogazioni del Cas - dice - ma c'è una sottile linea nera che lega questi crimini: lo sfregio dei diritti per  il tornaconto personale. Lo sfruttamento del lavoro, la corruzione, le mafie, si nutrono del sottobosco quotidiano di meschinità che vengono perpetrate con la connivenza omertosa dei cittadini”. Chi chiede raccomandazioni, chi evade le tasse, chi chiede o concede favori, chi propone o accetta condizioni illecite o chi affitta appartamenti ai clandestini: questi sono solo alcuni degli atteggiamenti tipici della società alimentati da leggi e pratiche attuate dai governi e dalle classi dirigenti: “Le responsabilità schiaccianti sono da attribuirsi ai governi ed alle classi dirigenti - continua - che hanno permesso, in alcuni casi sostenuto, con leggi e con pratiche il dilagare di questi comportamenti, sottraendo risorse e demotivando le Autorità preposte alla prevenzione,  controllo e repressione”. È per questo, incalza Taddei, che la preoccupazione aumenta quando viene messa in discussione tutta la normativa del Codice Appalti, della legge sul Caporalato, proponendo condoni e sanatorie: “si depotenzia il quadro normativo ma soprattutto si incentiva la cultura dell’illegalità”.

Allora la ricetta per salvare il Paese o il territorio o persino una singola comunità è soltanto una, ovvero che tutti si assumano la responsabilità e il compito di lavorare, giorno dopo giorno, per una società più pulita, più giusta e più trasparente “contro le connivenze, l’illegalità, i clientelismi, contro chi minimizza la portata del fenomeno. L'azione costante di chi si oppone, di chi pretende chiarezza e rispetto delle regole, è il mezzo più efficace che si possa utilizzare dal basso. Un rinnovato senso di legalità - sottolinea - agganciato alla ricostruzione della responsabilità civile, politica e morale di questo Paese, a tutti i livelli della società, in cui soprattutto la politica ha l'obbligo di impegnarsi, mostrando anche più spirito di servizio, più rispetto verso i cittadini”.
Gaia Gennaretti

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Sfondano la vetrina di un supermercato per svaligiarne la cassaforte, ma appena suona l'allarme se ne scappano a gambe levate. E' quello che è accaduto tra domenica e lunedì poco dopo l'una di notte a Camerino. Vittima del tentato furto il Superconti di via A. D'Accorso. Se ne parlava ancora questa mattina tra i clienti del supermercato che chiedevano come fossero andate le cose, esprimendo preoccupazione e incredulità per l'avvenuto, oltretutto in una zona neanche tanto appartata, molto frequentata e abitata.  Una volta sfondata la vetrina dell'ingresso principale,proprio di fronte alla casse, spaventati dall'allarme immediatamente scattato, i malviventi sono fuggiti senza riuscire a rubare nulla. Con tutta probabilità miravano alla cassaforte ma, nel giro di pochi minuti hanno desistito, dandosela a gambe. Sul posto per i rilevi del caso i militari della Compagnia Carabinieri di Camerino.  

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È stata presentata a Roma “Il Mare più bello 2018”, la guida annuale di Legambiente e Touring Club Italiano che racconta le più belle località balneari del nostro Paese e una serie di località lacustri. La Riviera del Conero domina la classifica marchigiana con 4 vele
Seguono con 3 vele la Riviera delle Palme e con 2 vele alcune località della Costa del Piceno e della costa nord marchigiana. 
4 vele anche al Lago di Fiastra, nel cuore dei Monti Sibillini. 

Nelle Marche, ad un passo dalle cinque vele e unico territorio della costiera adriatica ad aver ottenuto questo riconoscimento, la Riviera del Conero, un vero e proprio gioiello naturalistico dove la cultura e l’architettura si mescolano con la bellezza delle spiagge e della macchia verde mediterranea tutelata grazie al lavoro svolto dal Parco Regionale del Conero. 
Guadagnano 3 vele, una in più dello scorso anno, le località di Grottammare (AP), Cupra Marittima (AP) e San Benedetto del Tronto (AP) della Riviera delle Palme. 2 vele, invece, per Pedaso (FM), Porto Potenza Picena (MC), Porto Recanati (MC), Porto San Giorgio (FM) e Porto Sant’Elpidio (FM) della Costa del Piceno e sempre 2 vele anche per Fano (PU), Gabicce Mare (PU) e Senigallia (AN) della Costa nord marchigiana. 
Nella sezione dedicata alle località regine del turismo lacustre, direttamente dal cuore marchigiano del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, compare con 4 vele il lago di Fiastra, che conquista una vela in più rispetto allo scorso anno. 
A caratterizzare ulteriormente questa guida, tra le pagine de Il Mare più bello, compare anche quest’anno ‘Il consiglio di Legambiente’: per raccontare il territorio ‘da vicino’, i circoli locali dell’associazione hanno segnalato gli aspetti più belli, le caratteristiche più speciali e i tesori nascosti della loro terra come ad esempio, nella sezione marchigiana, la spiaggia di Mezzavalle, Spiaggia Urbani e la Spiaggia delle Due Sorelle. Inoltre, non poteva mancare la segnalazione del mosciolo di Portonovo, del Verdicchio e del Rosso Conero. Ma sono anche indicati i comuni nell’entroterra, tra cui Loreto, Recanati, Osimo, Offagna e Castelfidardo che vanno a completare un meraviglioso tour nella Terra del Conero. 
Alla base della selezione ci sono le analisi e le valutazioni della Goletta Verde, che per il secondo anno consecutivo assegna le "vele” non più alle località balneari ma a interi comprensori turistici. Una particolare attenzione è rivolta, inoltre, alle possibilità di escursioni, immersioni, percorsi in bicicletta, noleggio di canoe, luoghi che meritano una visita speciale o piccole esperienze che sarà difficile dimenticare. Il racconto delle località costiere, insomma, è integrato con proposte e consigli per una vacanza verde, di sole e di mare ma anche, per chi vuole, di attività fisica. 

“La Guida Blu rappresenta un’occasione importante e proficua per valorizzare la bellezza e la potenzialità del nostro territorio e mette al primo posto la sostenibilità ambientale che dà speranza, genera sana economia e qualità per tutta la nostra regione – dichiara Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche –. L’attenzione all’ambiente, come la pulizia del mare e delle aree balneabili ma anche la qualità ambientale e dei servizi ricettivi, l’adozione di politiche di sostenibilità, l’attenzione al consumo del suolo e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, testimonia come sia possibile soffrire meno della crisi ed essere località sempre più competitive. Le Marche, inoltre, meriterebbero l’istituzione dell’Area Marina Protetta del Conero, che potrebbe rappresentare un ulteriore passo avanti nella tutela della preziosa biodiversità e una concreta opportunità per lo sviluppo economico e sostenibile del territorio, nel pieno rispetto dei valori ambientali”. 

Legambiente Marche

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Piccolo incendio a San Severino, questa sera intorno alle 19:30. Precisamente in un campo nella frazione di San Mauro, adiacente ad una abitazione abitata da un volontario della Protezione Civile.

Fortunatamente il rogo non ha provocato danni a cose o persone.

L’uomo stava riposando in casa quando è stato svegliato perché il campo stava bruciando. Immediatamente ha allertato i vigili del fuoco, sopraggiunti da Tolentino e Macerata, e sono arrivati sul posto anche i Carabinieri della locale stazione. 

Non è chiaro quale sia stata la causa delle fiamme e per fortuna i pompieri hanno spento subito le fiamme.
Gaia Gennaretti

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Anche quest’anno il 21 giugno, giorno del solstizio d’estate, si terrà a Camerino la Festa della Musica. Un’iniziativa che, come avviene in tutta Europa, coinvolge l’Italia intera trasmettendo i messaggi di cultura, partecipazione, integrazione, armonia e universalità che solo la musica riesce a dare.  L’iniziativa è promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dalla SIAE e dall’Associazione italiana per la Festa della Musica. All’evento coordinato dall’ Università di Camerino collaborano Comune di Camerino, associazioni cittadine ‘Cappella Musicale del Duomo – Coro universitario di Camerino’, Coro di voci bianche e Banda Città di Camerino, Istituto Musicale Nelio Biondi, Adesso Musica, Musicamdo jazz, i Licei e la sezione camerte della Gioventù musicale Le note e i canti, risuoneranno da diverse zone della città a partire dai Giardini di Montagnano dove alle 18.30 si esibirà la Cappella Musicale del Duomo – Coro universitario; alle 19.00 il Coro di Voci Bianche intratterrà il pubblico dall’area del “Centro Commerciale Vallicenter” di Vallicelle; in contemporanea alla stessa ora prenderanno il via gli AperiMusic curati dagli studenti Unicam presso il Campus Universitario che si protrarranno fino a tarda ora. Gran concerto ai Licei di Camerino con inizio alle ore 21,15, per l’esibizione dell’Istituto musicale N.Biondi, della Banda Città di Camerino e dei Filarmonici Camerti. Tuti gli eventi sono ad ingresso libero e gratuito

C.C.

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