Notizie di spettacolo nelle Marche

Stamane la visita del Ministro per i Beni Culturali Alberto Bonisoli, a Visso. La prima del suo incarico l’ha voluta dedicare ai territori terremotati, e dopo il passaggio nel maceratese, ha proseguito verso Norcia e Spoleto. 

Tante le autorità civili, ecclesiastiche e militari presenti, a partire dal sindaco e senatore Giuliano Pazzaglini, il Commissario straordinario Paola De Micheli, il capo della protezione civile Angelo Borrelli, il prefetto Roberta Peziotti e il questore Antonio Pignataro. Ad accoglierlo anche l’arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro. Presenti le autorità dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, e numerosi Vigili del Fuoco. 

Il Ministro è stato accompagnato all’interno della zona rossa di Visso, e per lui è stato consentito anche l’accesso alla Collegiata di Santa Maria. 

Bonisoli6

“Un segnale di attenzione, anche a distanza di anni”, così ha definito la sua visita il Ministro, che ha scelto Visso perché “sia un esempio dei tantissimi borghi italiani, molto belli, danneggiati dal sisma e che meritano ognuno un’attenzione speciale”.

Per una terra colpita due anni fa e per cui si parla ancora di emergenza, qualcosa è stato fatto, ha detto, ma bisogna non solo ricostruire ma anche prepararsi al futuro: “Innanzitutto dobbiamo riconoscere ciò che è stato fatto fin ora - ha precisato - senz’altro c’è stata un’operazione di ricostruzione importante ma contemporaneamente c’è anche la volontà di prepararsi a qualcosa qualcosa di nuovo. Non si tratta solo di ripristino ma anche di prepararsi ad un nuovo futuro. Quello che posso dire è che già ci siamo portati avanti, ci sono già state delle iniziative, ad esempio da parte della Regione Marche, dal punto di vista turistico e dell’attenzione. Certamente possiamo fare di più. Venendo qui ho visto che ci sono delle piazzole per camper, esiste questo tipo di turismo, e magari potrebbe essere un’iniziativa da promuovere in futuro anche per far vedere direttamente che cosa sono questi territori e di cosa hanno bisogno”.

Propio oggi pomeriggio, lo ha annunciato Paola De Micheli, in Senato passerà la proroga dello stato di emergenza fino al 31 dicembre. Il Senato valuterà la conversione del decreto in legge, e poi la palla passerà alla Camera: “Speriamo che la conversione in legge avvenga entro fine luglio. Stiamo cercando di implementare, tutti i gruppi si stanno impegnando moltissimo per migliorare e fare la manutenzione straordinaria della ricostruzione”.

Bonisoli2

Più duro il sindaco Pazzaglini. Il prossimo è l’anno in cui ricorre il bicentenario dell’Infinito di Giacomo Leopardi. Visso è proprietaria della seconda copia autografa e chissà che il 2019 non rappresenti anche l’inizio del risveglio della città: “Serve accelerare i tempi, semplificare le procedure e far sì che la ricostruzione, qualora avvenisse, non rimanga fine a se stessa. E per raggiungere questo obiettivo serve che ci sia un progetto di rinascita di queste zone, un progetto di sviluppo economico e di ritorno all’autosufficienza economica, senza la quale non potremmo andare avanti”.

Nel decreto di cui stasera si discuterà, ha commentato, “non c’è traccia del tantissimo di cui abbiamo bisogno”. Si riferisce alla sanatoria sugli abusi, in particolare, e allo snellimento delle procedure ma è certo, dice, che parlare di tempi è “una ipocrisia. Non sono mai stati rispettati. Sabato - ha poi concluso - proporrò al consiglio comunale di uscire dalle perimetrazioni, che sono lo strumento più importante per i borghi distrutti, perché dovevano essere pronte in sei mesi, noi le abbiamo approvate otto mesi fa e non siamo ancora in grado di dare l’incarico per la progettazione dei piani attuativi”.

Importantissima la visita, secondo l’Arcivescovo Brugnaro, anche in virtù del patrimonio artistico e strutturale di questo territorio. La prima visita fuori da Roma “ha permesso al Ministro di rendersi conto della vastità e profondità del danno prodotto dal terremoto. Questo gli permetterà anche di accompagnare l’attività della commissaria ma contemporaneamente anche di ipotizzare quali possono essere eventuali correzioni per avviare una ricostruzione che non curi, giustamente, solo le persone e le case ma che renda le nostre piccole città capolavori d’arte”.
Gaia Gennaretti

Bonisoli4

Bonisoli7

Visso terremoto

visso terremoto2

Visso terremoto3

visso terremoto4

Visso terremoto5

Visso terremoto6

 

Pubblicato in Cronaca

Continua ad essere promosso in giro per l’Europa il territorio dell'entroterra maceratese, colpito dal sisma del 2016, grazie all'opera dell'azienda Contram Spa. In questo caso specifico, il "fortunato" è il comune di Fistra che, con il suo lago e il parco nazionale dei Monti Sibillini, campeggia sulle fiancate di un autobus impegnato in un meraviglioso tour. Visiterà infatti le città di Zagabria, Mejugorie, Sarajevo, Mostar. Si tratta di un percorso ideato e studiato grazie alla collaborazione tecnica della storica agenzia viaggi settempedana “Palanca viaggi” di Paola Palanca, con il capo gruppo Sergio Mancini. Ecco un’immagine del bus Contram immortalato con il gruppo in prossimità dell’aeroporto di Sarajevo.
g.g.

Pubblicato in Cronaca

Mentre il sindaco Giuliano Ciabocco attende l'evoluzione della questione che riguarda la costruzione del nuovo polo scolastico su un terreno vincolato dal Ministero dei beni culturali, l'amministrazione uscente e l'attuale gruppo di minoranza, capitanato da Eraldo Riccucci, si prepara al contrattacco e, in una lunga nota che pubblichiamo integralmente, decide di fare chiarezza su quanto accaduto.

"Le scuole sono l’emblema di San Ginesio e San Ginesio non vuole perdere questo primato. San Ginesio è stata faro e riferimento della pubblica istruzione sin dai tempi dell’Unità d’Italia. San Ginesio desidera un Polo scolastico modello che faccia da richiamo e da presupposto ad una scuola convittuale residenziale d’avanguardia, sfruttando la presenza e l’adiacenza dell’Ostello comunale.

E’ così che inizia la storia delle nuove Scuole di San Ginesio, di cui sembra utile ricostruire una cronistoria documentata in questo momento di forti divisioni e contrasti. 

Noi continueremo a collaborare con le Istituzioni preposte affinché si possa trovare una soluzione alla problematica che impedisce la realizzazione del nuovo polo scolastico così come concepito, e saremo determinati nel perseguire tale scopo con ogni possibile mezzo, certi tuttavia di una soluzione condivisa finalizzata alla realizzazione del polo scolastico progettato, unica determinazione praticabile per il bene del nostro paese.

 

 

8.12.2016 Sopralluogo delle scuole inagibili (IPIA, IIS Gentili, Scuola dell’infanzia e primaria del capoluogo) a cura dai tecnici della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica (ReLuiss), su incarico della Struttura Commissariale. Si trattava di effettuare la valutazione del danno e la quantificazione dei costi di ricostruzione e di adeguamento sismico finalizzati a migliorare “la capacità resistente della struttura”: le scuole ubicate nel cratere infatti devono avere una classe d’uso pari a 4, ossia un indice di sicurezza alto al punto da impedire crolli anche in caso di forti scosse.

In contemporanea all’Amministrazione comunale fu richiesto di allestire un progetto tecnico autonomo, corredato di computo metrico dei costi, che prevedesse l’edificazione di nuove scuole. Ciò perché la struttura commissariale fosse messa in grado di confrontare i costi per la costruzione di un nuovo edificio, con quelli da sostenere per la ristrutturazione e l’adeguamento sismico delle tre scuole inagibili. La fattiva collaborazione della Provincia di Macerata e dei tecnici incaricati permise di redigere in  breve un progetto per la realizzazione di un nuovo campus scolastico, che prevedeva i quattro diversi  percorsi di formazione, la scuola materna ‘F. Allevi’, la scuola elementare ‘U. Betti’, l’IIS ‘A. Gentili’ e l’IPIA ‘R. Frau’ accorpati in un unico complesso, con spazi comuni di deambulazione e attività ricreative. 

Dal controllo e dal confronto risultò che le strutture danneggiate rendevano le riparazioni molto costose senza raggiungere il livello di sicurezza desiderato, e tale da configurarsi comunque come miglioramento sismico e non come adeguamento sismico, richiesto dalle norme. Per queste ragioni il Commissario del Governo per la ricostruzione, Vasco Errani, optò per la “costruzione di nuove scuole con il massimo grado di invulnerabilità”.

16.01.2017 Ordinanza commissariale n.14 disponeva la ricostruzione di alcuni edifici scolastici i quali, a causa dei gravi danni subiti, non potevano essere riparati. Tra i designati alla ricostruzione ex novo c’erano le nostre scuole. Entro 10 giorni dall’entrata in vigore della presente ordinanza i Comuni dovevano provvedere alla conferma dell’individuazione delle aree destinate alla realizzazione dei nuovi edifici scolastici che dovevano essere: “aree di proprietà pubblica immediatamente disponibili”.

L’Amministrazione Comunale non avendo altra scelta, visti i tempi strettissimi richiesti e le caratteristiche dell’area, indicò la zona occupata dal complesso della vecchia scuola primaria, dell’annessa palestra e di una serie di servizi di matrice sportiva, per lo più campi da tennis.

15.02.2017  L’Ufficio Tecnico del Comune di San Ginesio inviava, via posta certificata (PEC protocollo n.1674), alla Soprintendenza dei Beni archeologici delle Marche una richiesta finalizzata a conoscere la presenza di eventuali vincoli o prescrizioni insistenti sull’area di progetto delle nuove scuole. Nella stessa missiva veniva richiesta una risposta da fornire entro sette giorni dal ricevimento. RISPOSTA NON PERVENUTA. 

Nelle tavole del Piano Regolatore Generale del Comune di San Ginesio non risulta cartografato alcun vincolo specifico nell’area individuata.

Il Commissario straordinario affidava la consulenza per la progettazione delle nuove scuole di San Ginesio all’Università Politecnica delle Marche che iniziò subito il lavoro di consulenza, in collaborazione con la Struttura Commissariale. Numerosi e frequenti furono i sopralluoghi dei Dottorandi e dei Docenti e intense le riunioni con i tecnici della Provincia di Macerata, ad alcune furono presenti anche i Dirigenti scolastici e gli insegnanti delle nostre scuole e i rappresentanti della Soprintendenza di Ancona. 

12.04.2017 Nell’Aula Magna dell’Ateneo di Ancona il lavoro risultante veniva presentato agli studenti delle nostre Scuole e agli universitari, studenti e assistenti che avevano collaborato alla sua estensione.

Questo lavoro di consulenza veniva preso in carico dalla struttura commissariale al fine di avviare la procedura per la ricostruzione degli edifici scolastici. La progettazione definitiva è stata completata dagli Uffici del Commissario in collaborazione con Invitalia e Fintecna. Nel sito di Invitalia venne poi inserito on line un avviso esplorativo per la formazione di un elenco di aziende ed imprese artigianali interessate alla realizzazione delle opere di edilizia scolastica di cui all’ordinanza commissariale nr. 14/2017. “Gli interventi verranno realizzati previo affidamento di appalti che comprendono la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori. L’affidamento dei lavori alle imprese avrà luogo attraverso la formula della procedura negoziata, disciplinata dalle ordinanze 14/2017 e 18/2017 e dal Codice dei Contratti. Le Procedure Negoziate verranno indette e gestite, per conto del Commissario, da parte di Invitalia che svolgerà la funzione di centrale unica di committenza con la sorveglianza dell’Anac.”

27.12.2017 Decreto nr. 71 (Presidenza del Consiglio dei Ministri - Commissario del Governo per la Ricostruzione): Temporanea aggiudicazione della progettazione e della realizzazione del nuovo polo scolastico, a seguito di gara di appalto, alla Rti Sikelia Costruzioni spa (mandataria), al Consorzio Ciro Menotti Soc. Coop. P.A. (mandante), a Mosaico Lavoro Società Coop (mandante), ai Progettisti RTP 1AX associati (mandataria).

9.05.2018 Ufficio Ricostruzione di Rieti Apertura conferenza permanente dei servizi ex art.16 D.l. 189/2016 (la conferenza dei servizi approva i progetti esecutivi delle opere pubbliche e dei lavori relativi a beni culturali di competenza del Commissario straordinario; partecipano alle riunioni della Conferenza permanente: il Commissario straordinario o il suo delegato, i rappresentanti del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e, in ragione della decisione oggetto della conferenza e della loro competenza territoriale, i rappresentanti degli Enti parco, delle altre amministrazioni dello Stato, delle Regioni e delle altre amministrazioni regionali, delle Province e delle altre amministrazioni provinciali, dei Comuni e delle altre amministrazioni comunali) nella stessa  il Vicesindaco Eraldo Riccucci chiedeva, fra le altre osservazioni, di riconfigurare l’auditorium e la piazza antistante al fine di garantire la creazione di uno spazio per la comunità che si confrontasse in maniera contemporanea con il contesto storico di San Ginesio. Il rappresentante del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, riservandosi di inviare il parere nei tempi stabiliti, ritenne comunque necessaria una condivisione delle scelte delle coloriture esterne dei nuovi edifici al fine di uniformarsi all’ambiente architettonico circostante; espresse delle perplessità in merito alle altezze dell’edificio adiacente le mura ed al posizionamento della scala esterna di sicurezza, auspicando una sua adeguata schermatura al fine di limitarne l’impatto visivo per la parte prospiciente la piazza.

15.05.2018 Il Consiglio Comunale approvava all’unanimità l’adozione della variante urbanistica al Prg per la costruzione del nuovo polo scolastico alla presenza del Responsabile Unico del Procedimento (Presidenza del Consiglio dei Ministri) e del dirigente del Settore Ambiente e Territorio della Provincia di Macerata, che aveva rilasciato parere favorevole alla variante del Prg. Pur non essendo il progetto soggetto alla valutazione ambientale strategica, gli Uffici della Provincia avevano richiesto un’integrazione del progetto che rappresentasse graficamente l’impatto paesaggistico della nuova struttura con la volumetria delle mura castellane. Dall’integrazione progettuale prodotta risultava che i corpi di fabbrica del nuovo polo scolastico non emergono rispetto alla linea delle mura castellane.  

11.06.2018 Parere contrario del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali al progetto di costruzione del nuovo polo scolastico, poiché incompatibile con il dettato del D.M. 07.09.1987; sicuramente non atteso e non in linea con quanto espresso dal suo rappresentante nella conferenza dei servizi. Ribadiamo che nelle tavole del Piano Regolatore Generale del Comune di San Ginesio non risulta cartografato alcun vincolo specifico nell’area individuata e che la richiesta dell'Ufficio Tecnico del 15.02.2017 è rimasta priva di risposta".

 

Pubblicato in Politica

Ancora prima delle nomine della nuova giunta di San Ginesio, è già terremoto in consiglio comunale dove il consigliere di maggioranza Andrea Morichelli esprime in una nota il proprio dissenso per le intenzioni del primo cittadino, Giuliano Ciabocco, sulla nomina della giunta.

Spunta così il primo grattacapo per il neo sindaco.

“Sono rattristato – scrive Morichelli - per le deleghe che il sindaco intende assegnare. 

Le intenzioni sono difformi dalle promesse fatte ai nostri elettori: uno dei cavalli di battaglia elettorale è stata l’intenzione di “valorizzare la vallata dimenticata dalle passate amministrazioni".

Perciò è inammissibile voler assegnare tre quarti degli assessorati ad eletti nel collegio del centro cittadino a scapito della vallata. 

Peraltro, per la prima volta, la frazione di Pian di Pieca non avrebbe rappresentanti eletti nell’ambito della Giunta, trascurando le molteplici e delicate problematiche di questo territorio. 

Per queste divergenze – prosegue – esprimo il mio dissenso rinunciando alle deleghe extragiunta che mi sono state offerte. Tuttavia opererò sempre nell’amministrazione comunale, con l’obiettivo di tutelare il mio elettorato. Pur  garantendo il mio voto al “gruppo San Ginesio Rinasce” per l’ordine del giorno del Consiglio comunale previsto giovedì prossimo, ritengo che in futuro il mio voto dovrà esclusivamente seguire l’interesse degli elettori che mi hanno votato e che oggi si sentono emarginati”.

Giulia Sancricca

Pubblicato in Politica

Sono arrivati da tutta Italia nella contrada Vallato di San Ginesio, sede dell’Agrinido della Natura /Centro Agri-Infanzia, per animare la “Carovana dei Pacifici” e fare pace con la Terra dopo i terremoti del 2016. Una intera comunità si è messa in marcia per la ricostruzione di un  servizio educativo per la prima infanzia portando nel piccolo borgo dell’Appennino marchigiano oltre 300 pacifici, sagome colorate e pupazzi di legno o cartone. La simbolica “carovana” ha collegato l’area che ospita la tenda Yurta, sede provvisoria dell’Agrinido della Natura, con il terreno acquistato dall’Associazione dei genitori “Nella Terra dei Bambini” e donata al Comune di San Ginesio insieme al progetto cantierabile per la costruzione del nuovo polo scolastico integrato 0-6 anni. Dal 30 ottobre 2016 l’Agrinido della Natura / Centro Agri-Infanzia con i suoi 16 bambini di età compresa tra 1 e 5 anni è rimasto operativo all’interno di una tenda Yurta, allestita grazie alle donazioni di tanti cittadini comuni. Una soluzione innovativa nella gestione dell’emergenza che a causa della burocrazia della ricostruzione post-terremoto rischia di diventare una condizione permanente per anni. “Una situazione insostenibile e incomprensibile nella gestione della ricostruzione post-terremoto” dichiara Federica Di Luca responsabile della Società agricola “La Quercia della Memoria”, soggetto gestore dell’Agrinido della Natura / Centro AgriInfanzia. “Dopo l’acquisto del terreno e la realizzazione del progetto esecutivo servono le risorse per concretizzare la costruzione della nuova scuola non essendo possibile recuperare a norma di Legge le vecchie strutture rese inagibili dal terremoto. Un milione di euro da ricercare nel fiume di denaro che lo Stato ha stanziato per la ricostruzione ma che una assurda burocrazia rende al momento introvabili”, continua Federica Di Luca.

La storia dell’Agrinido di San Ginesio è unica nel suo genere, nato nel 2012 da un progetto di agricoltura sociale voluto dall’Assessorato Agricoltura della Regione Marche a settembre 2016 aveva avviato una sperimentazione innovativa sulla continuità dall’asilo nido alla scuola per la prima infanzia, adottando modelli educativi che attingono a figure storiche della pedagogia come Maria Montessori e Loris Malaguzzi. Il piccolo centro di Vallato a San Ginesio era diventato negli anni un riferimento a livello nazionale della cosiddetta “pedagogia della natura”, dove il contesto naturale straordinario del Parco Nazionale dei Monti Sibillini rappresenta un valore aggiunto alla normale prassi educativa. La natura è da sempre la migliore delle scuole e all’Agrinido di San Ginesio si è passati dalla teoria alla pratica.

I terremoti del 2016 hanno reso inagibile oltre il 70% delle strutture dell’azienda agricola ed hanno reso precaria questa esperienza educativa. La risposta immediata nel post terremoto è stata la tenda Yurta che ha garantito la continuità del servizio educativo per i 16 bambini, ma per dare un futuro a questa esperienza, unica nel suo genere, è necessario realizzare rapidamente la nuova struttura del polo scolastico il cui progetto esecutivo, cantierabile, è già pronto. Anche questo realizzato dall’Associazione dei genitori e dall’Azienda agricola “La Quercia della Memoria” e oggi donato simbolicamente al Comune di San Ginesio.

Per Edward Breda, Presidente dell’Associazione dei genitori “Nella Terra dei Bambini” “l’esperienza dell’Agrinido della Natura di San Ginesio rappresenta un caso esemplare di resistenza di una comunità nel post terremoto, 16 famiglie con caparbietà hanno voluto mantenere un servizio di welfare per la prima infanzia per dare un futuro al territorio colpito dal sisma. Perché senza bambini non c’è futuro. Tanti comuni cittadini hanno fatto la loro parte raccogliendo i fondi necessari per acquistare il terreno e per realizzare un progetto cantierabile, adesso ci aspettiamo una azione responsabile da parte di tutte le Istituzioni competenti, Parlamento, Governo e Regione, per realizzare questo centro per l’infanzia”.

DSC 0034

I 300 pacifici che hanno animato la manifestazione di San Ginesio sono arrivati da tante scuole italiane e delle Marche, dall’Agrinido Piccoli Frutti Maghenzani di Cremona, alle scuole di Bastia Umbria, dalla scuola Sacro Cuore di Montelupone, all’Agrinido di Gagliole, dalla scuola primaria di Caldarola ai plessi Bezzi e Grandi di Tolentino, dalle scuole dell’infanzia di San Ginesio, Passo San Ginesio e Sarnano. Ha partecipato alla realizzazione dei pacifici anche tutta la rete dei nidi del Comune di Macerata nell’ambito del progetto “Quissi cresce”. Anche i ragazzi e le ragazze dell’ ANFFAS - Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale – di Pian di Pieca (San Ginesio) hanno realizzato i loro “pacifici” con un laboratorio realizzato nell’ambito di un progetto in collaborazione con ARCI Marche.

La “Carovana dei pacifici” è stata accompagnata dalla musica, canti e balli popolari, a cura dei gruppi musicali “Lu Trainanà” di Caldarola, l’Associazione musicale “Selifa” e i “Terremotus” di San Ginesio. Per tutta la giornata sono stati realizzati laboratori di acquarello con colori naturali vegetali, a cura dell’Associazione ViVo “Bimbi del Bosco” di Ascoli Piceno, allestito il punto lettura “Nati per Leggere”, svolte attività di conoscenza e primo avvicinamento ad asini e caprette e gioco libero con il Play Ground (area gioco attrezzata). Nel terreno acquistato dai genitori dei bambini dell’Agrinido sono state allestite le mostre “Con gli occhi di bambino” realizzata dai bambini dell’Agrinido della Natura di San Ginesio e “Tutti giù per terra” a cura del “Museo della Scuola” dell’Università di Macerata.  All’interno dell’evento “Carovana dei Pacifici” si è svolta anche la cerimonia di consegna del libro “Guarda che Faccia” della Giunti Kids, destinato ai nuovi nati nel Comune di San Ginesio nel 2017 e 2018, nell’ambito del Progetto regionale “Nati per Leggere” per la diffusione della lettura tra i bambini da 0 a 6 anni.

 

Dott. Franco Ferroni

Responsabile Agricoltura

Specialista Senior Area Biodiversità

WWF Italia

DSC 0098

DSC 0091

DSC 0069

Pubblicato in Cultura e Spettacolo

Brutto episodio per un turista tedesco che nei mesi estivi vive a San Severino. Sabato era uscito di casa per fare un giro in bicicletta partendo da San Mauro, dove vive. Ad un certo punto, arrivato nel quartiere del Glorioso ha avvertito un malore, è caduto ed è rimasto provo di sensi. Qualcuno nel pomeriggio ha notato poi l’uomodi mezza età  riverso in un campo nei pressi del santuario, in tenuta ciclistica e così ha allertato i soccorsi. Sul posto sono arrivati i sanitari del 118 e la Polizia Stradale. Con sé non aveva documenti e solo in seguito si è appurato che si trattava di un tedesco che è solito trascorrere le vacanze estive nella sua abitazione settempedana. L’uomo ora si trova in terapia intensiva all’ospedale di Macerata.
g.g.

Pubblicato in Cronaca

“Quella dell’amministrazione è una scelta responsabile. Questa opposizione trova nella falsità e nell’attacco alla persona il modo di fare il bene dei cittadini”. È dura la risposta del sindaco di Treia Franco Capponi, attaccato dal gruppo di minoranza Uniti per Treia, per via delle scelte dell’amministrazione relative alle scuole. Infatti il progetto di riorganizzazione prevede di ridurre i poli da 7 a 3 con un polo unico per la Città e due poli rispettivamente per Passo di Treia e Chiesanuova. Questi lavori sono stati finanziati dal Commissario straordinario per la ricostruzione, nel 2017 e nel marzo scorso. 

“L’Amministrazione - dice il primo cittadino - già da un anno ha progettato il futuro dei plessi scolastici e dell’offerta formativa, ascoltando tutte le Istituzioni comprese quelle della scuola ed i genitori. L’opposizione si sveglia a 12 mesi dall’ammissione a finanziamento del Polo di Treia”.

Secondo Capponi non si tratterebbe d’altro che di “mistificazione della realtà, schizzi di bile e tanto odio” da parte di un gruppo d’opposizione che si sarebbe sempre opposto, negli anni, alle scelte strategiche fatte dalla maggioranza. 

“Siamo una maggioranza concreta e fattiva - aggiunge - che in pochi anni ha trasformato in meglio i servizi alla popolazione, aumentato la sicurezza dei cittadini, migliorato la vivibilità e il decoro pubblico della Città e delle sue frazioni. Ora il gruppo di minoranza sarebbe deciso a sostenere la creazione di un solo polo scolastico con medie, elementari e materne a Treia (sembra che la scelta sia Treia, per la disponibilità di qualcuno a cedere le aree a prezzi vantaggiosi – purtroppo area inutilizzabile a causa delle Norme sul consumo di suolo e della stessa ordinanza del Commissario per il Sisma)”.

Capponi stigmatizza il ritardo con cui Uniti per Treia ora propone un’alternativa, considerato che sono scaduti da oltre un anno i tempi per decidere sull’ubicazione dei poli danneggiati dal terremoto. 

“Se non ci fossimo stati noi a decidere - torna poi a dire - ora non ci sarebbe stato nulla da approvare, in quanto non saremmo stati inseriti nei finanziamenti per i nuovi poli scolastici. E poi, il polo unico, dove lo avrebbero realizzato? A Treia, Passo di Treia o Chiesanuova?”

Quella dell’amministrazione, precisa, è stata una scelta di razionalizzazione che non penalizzasse l’organizzazione della società e che allo stesso tempo consentisse anche enormi risparmi dal punto di vista gestionale e energetico: “Scuole materne ed elementari con nuovi spazi sportivi, ludici e ricreativi a Passo Treia e Chiesanuova mentre a Treia verranno accorpate, così come recita la legge, le medie, le elementari  le materne di Treia con una nuova palestra, spazi verdi, parchi urbani e nuovi spazi per la musica, la lettura e la socializzazione dei giovani”.
Gaia Gennaretti 

Pubblicato in Politica

È stata una notte ricca di tradizioni quella appena trascorsa, dove i riti sacri si sono mischiati alle credenze popolari legate alla festa di San Giovanni.

Quella che per la Chiesa cattolica è una ricorrenza che ricorda il giorno in cui è nato colui che ha battezzato Gesù, per la tradizione pagana è la notte dopo il solstizio d'estate, quando il Sole e la Luna si sposano donando forza e vigore a tutte le creature. Altresì chiamata la “notte delle streghe” tra riti propiziatori e scaccia malocchio.

"Giovanni sara' grande davanti al Signore - recita il Vangelo di Luca - sara' pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre, e per la sua nascita molti gioiranno. Tu bambino sarai chiamato profeta dell'Altissimo perche' andrai innanzi al Signore a preparargli le strade”.

Tra le usanze più conosciute legate alla festa del santo, quella dell’acqua di fiori bagnata dalla rugiada.

In tanti, ieri sera, hanno preparato l’acqua di San Giovanni raccogliendo fiori ed erbe da lasciare fuori per tutta la notte in attesa della rugiada del santo.

Un’acqua simbolo di purificazione con cui lavarsi la mattina del 24 giugno.

Ma anche segno del potere di preservare dalle malattie, secondo la credenza popolare, scacciare il malocchio e la malasorte.

Tra le tradizioni anche quella di raccogliere la rugiada magica che si forma durante la notte di San Giovanni e usarla al mattino per purificare viso e corpo.

Tradizioni che si pensa siano scomparse, invece, anche grazie al potere dei social network sono ancora vive e radicate nelle usanze anche dei più giovani che da ieri sera hanno mostrato, con le foto pubblicate sui loro profili, di proseguire gli antichi riti tramandati dai più anziani.

L’argomento sarà approfondito nella prossima edizione de “L’Appennino Camerte” con una interessante riflessione del padre missionario, Stefano Tollu.

Giulia Sancricca 

Pubblicato in Cultura e Spettacolo

Serata carica di emozioni a Serrapetrona, nel ricordo di don Luigi Cardarelli, figura amata e indimenticata. Chiesa di San Francesco gremita per la presentazione del dvd fotografico1967-1987. Vent’anni in fotogrammi- Castel San Venanzo e Villa D’Aria “ curato dallo stesso don Luigi, pastore per vent’anni della comunità delle due frazioni . Il dvd è stato realizzato da Alberto Mariantoni, col patrocinio dell’amministrazione comunale di Serrapetrona e della Comunanza Agraria di Castel San Venanzo. All’incontro, aperto dai saluti del sindaco Silvia Pinzi e presentato da Sandro Girolami, sono intervenuti il presidente della Comunanza Agraria di Castel San Venanzo Biagio Scipioni, il coautore Alberto Mariantoni, il parroco di Serrapetrona don Aronne Gubinelli e la prof.ssa Stefania Domizi.

La serata ha voluto in primo luogo testimoniare il ricordo di una persona cara a chiunque l’abbia conosciuta, per restituirle ancora tutto l’affetto, l’amicizia, la sensibilità che si è avuta in dono. Il saluto che la comunità ha voluto rivolgere a un grande amico, sensibile verso la cultura e verso ogni forma d’arte, lo si è voluto sottolineare con le musiche del primo concerto del Festival organistico “ Terra d’organi antichi “ eseguite dal maestro Maurizio Maffezzoli , nell’unica chiesa agibile dell’entroterra maceratese che abbia ancora un organo funzionante. I brani musicali hanno inframezzato immagini, commoventi testimonianze, memorie legate da forti sentimenti.

chiesa San Francesco

”La valorizzazione di un territorio passa anche attraverso queste iniziative”. Così il sindaco Silvia Pinzi, anche nel rivolgere il suo ringraziamento agli artefici del progetto. “ Oggi si ricorda un uomo, un pastore della comunità. Pur non essendo stata una sua parrocchiana- ha continuato il sindaco- l’ho conosciuto in altri momenti e ho avuto modo di apprezzare la sua sensibilità verso tanti aspetti della vita quotidiana di una comunità e il suo essere prima che prete, uomo, vicino a tutti indistintamente, con un’apertura , una leggerezza e un amore di padre di famiglia, fuori dal comune. Noi oggi sentiamo di ringraziarlo; non è qui presente, ma è come se lo fosse” . Dal Maestro Maffezzoli , un pensiero rivolto all’inaugurazione del piccolo organo della chiesa di Tuseggia avvenuta nel 2015; proprio don Luigi, parroco di quella comunità, ne aveva voluto il restauro. Quel particolare strumento, a seguito del sisma è rimasto seppellito nel crollo della facciata della chiesa. Anche per questo motivo, il Maestro ha scelto di eseguire a Serrapetrona, tre dei brani proposti in quella occasione. Nei vent’anni trascorsi come pastore a Castel San Venanzo e Villa d’Aria , don Luigi Cardarelli ha lasciato un segno indelebile in tutta la comunità; la sua innata passione per la fotografia lo ha portato a documentare tante situazioni di vita quotidiana dei piccoli paesini e, soprattutto, momenti di festa quali battesimi, cresime, comunioni, matrimoni. Come ricordato da Sandro Girolami, le immagini contenute nel dvd, la cui opera di pubblicazione le rende fruibili da parte di tutti, documentando un ventennio, segnano anche il passaggio dalla società prettamente contadina alla società dei consumi, offrendo un interessante spaccato di vita contemporanea. La suddivisione delle immagini, i titoli dei vari capitoli e il raggruppamento per aree tematiche, sono opera dello stesso don Luigi. Oltre cento le fotografie raccolte e digitalizzate da Alberto Mariantoni per un’operazione che ha richiesto molto tempo; a lui, il presidente della Comunanza Agraria Biagio Scipioni ha consegnato una targa di ringraziamento.

consegna targa a Mariantoni

 

Per commemorare la figura di Cardarellli sono stati anche letti un profilo biografico riferito alle tappe fondamentali della sua vita, le sue bellissime parole di ricordo della figura di Padre Adorno Marinsalti e, da ultimo il toccante biglietto d’invito scritto per il 50° del suo sacerdozio. Sentite ed emozionate le parole della prof.ssa Stefania Domizi che con don Luigi ha condiviso la stessa passione per i viaggi e la fotografia definendolo un amico, pacato, rassicurante e ricco di umanità: “Grazie don Luigi anche per le foto, che proteggono i ricordi. E ricordare è vivere con il cuore”.

Carla Campetella

FB IMG 1529667397614

 

Pubblicato in Cronaca

Nuovo polo scolastico a Passo di Treia. La critica del gruppo d'opposizione Uniti per Treia. Da settimane ormai va avanti la querelle tra l'amministrazione e il gruppo d'opposizione in merito ai nuovi poli scolastici finanziati dal Commisario Straordinario per la ricostruzione. Uno sarà realizzato nel capoluogo, mentre altri due saranno rispettivamente edificati a Passo di Treia e a Chiesanuova. Se l'area individuata della Città, quella di Bell'Amore, non piace perché si troverebbe in un fossato, dice l'opposizione, ma anche perché non permetterebbe la realizzazione di un campus ma di strutture frammentate, nemmeno quella della frazione passotreiese è esente da critiche. Nondimeno le critiche sono ancor più aspre, in seguito alla condanna del sindaco Franco Capponi per le "spese pazze" in Regione: "L'incontro dell'Amministrazione con i genitori dei bimbi iscritti alle scuole, a Passo di Treia, è stato una farsa. A monopolizzarlo, noncurante della condanna in primo grado, il sindaco 'sospeso' che per due ore ha condotto l'ennesimo bluff per la cittadinanza, smentito sia dal punto di vista tecnico che progettuale dai genitori presenti. Se il 'polo' treiese fa accapponare la pelle infatti, Capponi vuole fare addirittura peggio a Passo di Treia". Secondo il gruppo d'opposizione si è trattato di una in primo luogo perché erano presenti genitori di bambini già iscritti, che quindi "non vedranno mai le nuove scuole" e non la cittadinanza. La seconda motivazione è che, a parere di Uniti per Treia, "ciò che viene presentato come innovativo a colpi di slides non è altro che l'ennesima riproposizione di una scuola anni 50, stretta tra le case e senza spazi dedicati, con una via pubblica che diventerà addirittura un vicolo cieco. Una proposta che, per soddisfare le esigenze di spazi verdi, comunque minimi, prevede l’edificazione della scuola elementare su due piani; mentre la scuola materna viene di fatto rinviata a data da destinarsi". L'area individuata infatti ha una superficie di circa 10mila metri quadri e si trova nel centro abitato di Passo di Treia, negli spazi occupati dall’ex Consorzio Agrario, dalle case popolari, dalla scuola dell’Infanzia Caracini, dalla scuola media e dalla palestra.

"E ancora - agiungono - perché i soldi finanziati dallo Stato, circa 4 milioni, non basteranno, anzi ne serviranno il doppio e li metteranno i treiesi: in pratica, 15-20 milioni di euro per avere due plessi incompleti. Una farsa, infine, perché i cittadini sono chiamati ad esprimersi su un fantomatico blog, in realtà la mail del sindaco, su una decisione già presa, l'area scelta, senza alcuna alternativa, potendo indicare solamente i propri gusti sulla disposizione dei volumi. Alla faccia, ancora una volta, dell'urbanistica partecipata prevista dalla legge. Nonostante la sospensione - concludono - Capponi sarà ancora l'allenatore di una squadra che, con un uomo solo al comando, non c’è mai stata”.
Gaia Gennaretti 

Pubblicato in Cronaca

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo