Notizie religiose nelle Marche

Misure straordinarie ed urgenti per contrastare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, contenere gli effetti negativi sullo svolgimento dell’attività giudiziaria e per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale.
Sono questi i temi al centro del decreto legge approvato dopo l'ultima riunione del Consiglio dei Ministri terminato in nottata.

Le norme in materia di amministrazione della giustizia mirano ad assicurarne continuità ed efficienza, fermo quanto già previsto dal decreto-legge del 23 febbraio scorso e dai relativi decreti attuativi, dalle indicazioni igienico-sanitarie fornite dal Ministero della salute anche d’intesa con le Regioni, dal Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero della giustizia.

Il decreto, tra l’altro, prevede che, fino al 31 maggio prossimo, i capi degli uffici giudiziari o, in alternativa, i presidenti titolari di sezione del Consiglio di Stato, il presidente del Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana e i presidenti dei tribunali amministrativi regionali e delle relative sezioni staccate, sentiti l’autorità sanitaria regionale e il Consiglio dell’Ordine degli avvocati, adottano le misure organizzative, anche relative alla trattazione degli affari giudiziari, necessarie a consentire il rispetto delle indicazioni igienico-sanitarie adottate con i provvedimenti normativi e attuativi di contrasto alla diffusione del Coronavirus,con l'obiettivo di evitare assembramenti all’interno dell’ufficio giudiziario e contatti ravvicinati tra le persone.

Per quanto riguarda le norme in materia di potenziamento del Servizio sanitario nazionale, l’obiettivo è quello di rafforzare la rete di assistenza territoriale e le funzioni del Ministero della salute, attraverso l’incremento delle risorse umane e strumentali.
Si prevedono, infatti: l’assunzione di medici specializzandi, secondo le norme specificate nel decreto stesso, da destinare allo svolgimento di specifiche funzioni; il conferimento straordinario di incarichi di lavoro autonomo a personale sanitario in quiescenza; la rideterminazione dei piani di fabbisogno del personale delle aziende e degli enti dell’SSN; l’incremento delle ore della specialistica ambulatoriale.

GS

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Sono arrivati a 200 i tamponi positivi nelle Marche secondo l'aggiornamento del Gores di questa mattina.
Erano 796 quelli effettuati dalla Sod Virologia dell'ospedale di Torrette. Dopo gli aggiornamento di ieri che vedevano 7 contagi positivi in provincia di Macerata è stato chiuso, in via precauzionale, il reparto di Dermatologia dell'ospedale della città a causa di un medico che sarebbe risultato positivo al tampone per il Coronavirus.
Si tratterebbe di un dottore che accusava già da giorni i sintomi dell'influenza e per questo non si era recato a lavoro da circa una settimana. Una volta effettuato il tampone ha scoperto di essere positivo al Coronavirus.
Ora si trovano in quarantena i pazienti del reparto di Dermatologia e i familiari del medico.
Stando all'aggiornamento dei dati, divisi per provincia, alle ore 10, la provincia di Macerata conta appunto 7 casi positivi; quella di Ancona 38; Fermo 3; Pesaro resta la provincia con il numero più alto: 152.
Due i decessi avvenuti nelle ultime ore: uno a Marche Nord, si tratta di un 78enne con patologie pregresse e uno all'ospedale di Torrette di 59 anni con diverse patologie.

GS
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La costruzione di una candidatura unitaria della coalizione di centrosinistra dovrà attendere ancora e, con tutta probabilità, tra Partito Democratico e alleati delle forze politiche e civiche, sarà necessario un nuovo confronto.
Esito positivo secondo il PD  per la riunione alla Palombella di ieri sera, Vi hanno preso parte Italia Viva, Art.1, Azione, Socialisti, Verdi, +Europa, Diem 25, Le NostreMarche, Italia in Comune, Presenza Popolare. 
Ampliata la convergenza sulla candidatura di Maurizio Mangialardi proposta dai dem ma si restringe ai nomi di Flavio Corradini e Sauro Longhi la rosa dei civici guardati con favore dagli alleati. Roberto Oreficini ha infatti fatto sapere di non essere disponibile a candidarsi.  Emersa l'apertura di tutti a trovare una sintesi ma per chiudere il cerchio occorrerà attendere la prossima settimana.
Il clima resta dunque fluido e inevtabilmente condizionato dall'emergenza coronavirus che con tutta probabilità farà slittare in avanti anche la data del voto. Attesa anche sul fronte della sintesi decisiva del Centro destra sui nomi di Francesco Acqquaroli da mesi proposto da FdI e su quelli che circolano da molto del sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica e del consigliere Regionale Mirco Carloni. 
C.C.
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Apprensione, anche a Camerino, per le condizioni di salute di monsignor Antonio Napolioni, vescovo di Cremona ma con le radici nella città ducale.

A seguito di alcuni giorni di febbre altalenante e di qualche difficoltà alle vie respiratorie, infatti, oggi pomeriggio, dopo alcuni esami clinici, il vescovo Antonio Napolioni è stato ricoverato all’Ospedale Maggiore di Cremona per sottoporsi ad ulteriori accertamenti ed in particolare alla prova del tampone per valutare un possibile contagio del Coronavirus.

"Il vescovo ha commentato - si legge in una nota della diocesi di Cremona - ha commentato: «Dopo alcuni appuntamenti quotidiani “In casa con voi”, ora starò anche “In ospedale con voi”».

GS
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L'emergenza sanitaria nel territorio dell'Area Vasta 3 è stata al centro di una conferenza dei sindaci del territorio convocata con urgenza alla biblioteca Mozzi Borgetti della città dal sindaco di Macerata come presidente di conferenza Area Vasta 3, Romano Carancini.
Un record dal punto di vista delle presenze, rispetto alle altre riunioni, a dimostrazione, come ha detto Carancini, che "oltre all'attenzione sul tema del Coronavirus, c'è una straordinaria sensibilità dei sindaci che sono tesi alla conoscenza puntuale delle varie problematiche".
Accanto a lui il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, l'assessore regionale Angelo Sciapichetti, il consigliere regionale Francesco Micucci, il presidente della Provincia Antonio Pettinari e per l'Asur Nadia Storti e Alessandro Maccioni.

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"È stata una discussione positivia e propositiva - dice Romando Carancini - , ma anche chiarificatrice di alcune questioni.
Oltre alle tante domande di dettaglio sull'emergenza sanitaria, uno dei temi più importanti era capire i compiti e le responsabilità che abbiamo noi sindaci nell'ipotesi in cui venga segnalato un tampone positivo nel nostro Comune. Ci interessava sapere e chiarire a chi spettasse il compito di controllo dei familiari che devono stare in sorveglianza fiduciaria domiciliare.
Abbiamo quindi compreso che non spetta a noi ma, dopo la segnalazione da parte dell'Asur sarà il prefetto con le forze di polizia ad eseguire questo tipo di controllo.
Il sindaco - specifica Carancini - ha essenzialmente compiti di informazione e comunicazione. Siamo tenuti all'attivazione del COC in presenza di un soggetto positivo nella nostra città e possiamo svolgere tutte le attività di volontariato e affiacamento alla popolazione nelle situazioni di criticità".
Chiarimenti necessari soprattutto per i sindaci di un territorio che da quasi quattro anni si trova a fronteggiare un'altra emergenza, quella del terremoto.
"Sono soddisfatto - conclude il sindaco di Macerata - per la presenza e la partecipazione, ma soprattutto per il fatto che è sempre l'occasione per riuscire a sciogliere i dubbi e le problematiche su temi così importanti che vedono noi sindaci sempre in prima linea".

GS


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Una fine tragica quella del giovane arbitro Antonio Martiniello, noto alle cronache locali per essere stato colpito da un Daspo solo qualche settimana fa per una testata ad un portiere e, successivamente, sottoposto alla misura del braccialetto elettronico per stalking.
Per questa accusa il 31enne si trovava agli arresti domiciliari.
Ha deciso di farla finita questo pomeriggio, intorno alle 16, lanciandosi sotto un treno all'altezza di Porto Potenza, lungo la tratta Adriatica.
Sul posto i carabinieri, i vigili del fuoco e i sanitari del 118.

( nella foto è in campo durante una gara )

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Erano state motivo di dibattito sui social nelle scorse settimane e ieri sera sono state affrontate nella seduta del consiglio comunale che, sebbene si sia svolto a porte chiuse per le precauzioni di contagio da Coronavirus, è stato trasmesso in diretta Facebook.
Si tratta di due delle interrogazioni presentate dal gruppo di minoranza Belforte Insieme e che riguardano la sicurezza e la viabilità del paese: gli autovelox in superstrada e i dossi artificiali che l'amministrazione Paoloni aveva fatto installare a borgo San Giovanni, in prossimità delle scuole elementari, e nel quartiere San Giorgio, vicino al parco giochi, ma che la nuova amministrazione guidata dal sindaco Alessia Vita ha fatto rimuovere.
A commentare le risposte della maggioranza alle due interrogazioni è il consigliere Roberto Paoloni: "Si è notata una accelerazione del numero di controlli con l'autovelox - spiega Paoloni ai microfoni di Radio C1...inBlu - , non solo per Belforte, ma anche per gli altri Comuni che si affacciano sulla zona in cui la polizia locale è di competenza dell'Unione Montana. Abbiamo chiesto se questa cosa fosse regolare. Ci è stato risposto che il servizio viene fatto in maniera regolare e che ci sono stati addirittura dei controlli fatti dalla polizia stradale".
Il primo cittadino ha infatti specificato come per il proprio Comune il numero dei controlli al mese fosse lo stesso della precedente amministrazione, cioè cinque volte.
"Non abbiamo avuto riscontro sul controllo della polizia stradale - aggiunge Paoloni - ma ce la faranno avere quanto prima. Riteniamo, anche da quanto emerso dal Comitato nato per questo problema, che non si tratti più di un controllo di sicurezza, ma che si stia tornando al pensiero di far cassa con l'autovelox, nonostante abbiamo poi saputo che i proventi dei verbali vengono divisi al 50% tra il Comune e l'Unione Montana. Noi crediamo che si possano comunque fare bilanci senza vessare sui cittadini e abbiamo fatto questa interrogazione per capire se il servizio viene fatto in maniera trasparente. E' stata annunciata una denuncia nei confronti del questore da parte dell'Unione Montana - dice Paoloni facendo riferimento alle affermazioni del consigliere Giampiero Feliciotti - . Chi è al di sopra di noi deciderà cosa fare e ci farà sapere se le cose vanno bene".
Sempre la sicurezza stradale è stata al centro di una seconda interrogazione, quella sui dossi: "Noi non discutiamo sulla scelta - precisa l'ex sindaco - ma riteniamo che sia stata fatta prevalentemente su richiesta di coloro a cui i dossi non piacevano. Ci è stato detto che non fossero a norma rispetto al codice della strada, ma il consigliere Mario Antinori ha portato dati e foto per dimostrare che per quella situazione erano in regola. Non discutiamo nemmeno su questo, accettiamo che si voglia fare una scelta diversa dalla nostra, ma contestiamo la scelta di toglierli nel frattempo che si trovi un'altra soluzione. Sarebbe stato più logico tenerli fino a quando non sarebbe stata pronta l'alternativa. Ora quelle zone non sono più in sicurezza e l'attuale amministrazione ne è responsabile. Attendiamo quanto prima - conclude - nuove soluzioni".

GS
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Venerdì, 06 Marzo 2020 16:55

Scontro a Tolentino, in due all'ospedale

Incidente, oggi a mezzogiorno, in via Pertini a Tolentino, all'altezza della rotonda per il centro commerciale Oasi.
Per cause in corso di accertamento da parte degli agenti della Polizia Locale, un furgone dotato di cestello condotto da un 39enne del posto avrebbe invaso l'altra corsia scontrandosi con una Lancia Lybra condotta da una48 anni, anche lei tolentinate, che sopraggiungeva in senso contrario.

Il furgone, dopo essersi scontrato con l’autovettura, ha proseguito prima contro il guard rail all’altezza di Poltrona Frau, attraversando nuovamente la strada fino a salire sulla scarpata e rovesciandosi sul proprio lato sinistro.


incidente 6 marzo 1

Sul posto i sanitari del 118 con due ambulanze che hanno trasportato i due feriti al pronto soccorso di Macerata. Le loro condizioni non sembrano gravi.

Sono intervenuti anche i vigili del fuoco di Tolentino.

GS


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L'Erdis, Ente Regionale Diritto allo Studio, ha esteso anche alle altre province delle Marche le regole previste dal decreto ministeriale per la provincia di Pesaro e Urbino. Da ieri, nelle mense dell'ente per il ditirtto allo studio, si dovranno osservare determinate misure di prevenzione adottate per contenere la diffusione del coronavirus.

  "La ratio è quella prudenziale - spiega il direttore di Erdis Marche Angelo Brincivalli-. Abbiamo ritenuto opportuno applicare a tutte le province delle Marche le regole introdotte dal decreto dello scorso 1 marzo per la cosiddetta 'zona gialla' e cioè, che per gli esercizi di ristorazione è consentito un numero di posti pari a quelli che potranno essere serviti ai tavoli, a condizione che vi sia la distanza di almeno un metro.
Credo che in una situazione di emergenza come quella attuale, nei limiti del possibile i pericoli di contaminazione vadano evitati - continua il direttore Brincivalli- e quelle previste siano dunque delle buone regole da applicarsi  a tutte le province e a tutte le mense gestite da Erdis a scopo cautelativo. Contestualmente abbiamo anche stabilito il divieto, normalmente valevole solo nelle ore notturne, di far entrare estranei nei collegi. Occorre tener presente che le persone che restano negli studentati di Erdis, tuttora aperti senza limitazione, debbano comunque aver diritto di andare a mangiare, ma debbano poterlo fare  in condizioni di sicurezza. Le misure prudenziali altro non sono che quelle regole di buona condotta che il governo sta raccomandando a tutti:  mantenere la distanza di almeno un metro per evitare il famoso fenomeno delle goccioline che quando si parla si spandono nell'aria; evitare gli assembramenti nel sale di attesa, disponendosi in fila in maniera tale da mantenere  l'uno dall'altro la distanza di almeno un metro e così anche  davanti al self-service, attendendo il proprio turno per qualche secondo in più.  I tavoli inoltre sono stati posizionati in maniera tale da garantire questa distanza tra gli avventori anche da seduti, Solo per fare un esempio, alla mensa di Urbino abbiamo tolto 320  sedie su 400 per mantenere praticamente uno studente per tavolo. Altra disposizione che gradualmente viene applicata in tutte le mense -conclude il direttore di Erdis-  l'acquisto di  una serie di prodotti monouso, quali scatolette di tonno o insalate in monoporzione che lo studente  se vuole potrà consumare all'interno della mensa, oppure sarà libero di prelevare e portare via". 
c.c.

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Venerdì, 06 Marzo 2020 15:26

Unicam, lauree in videoconferenza

All’Università di Camerino la laurea è online. Nonostante l’emergenza Coronavirus, infatti, non si fermano le sedute di laurea. Così, attraverso il sistema di videoconferenza Cisco Webex attivato da Unicam per far fronte alle difficoltà causate dal sisma del 2016, 26 studenti dei corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Farmacia e in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, hanno sostenuto l’esame di laurea.

All’avvio della seduta ha voluto essere presente anche il Rettore Claudio Pettinari, unitamente al Prorettore vicario Graziano Leoni, al Prorettore alla Didattica Luciano Barboni e al Direttore Generale Vincenzo Tedesco.

“In pochissimo tempo, grazie all’ausilio delle infrastrutture informatiche che già Unicam ha in dotazione – ha sottolineato il Rettore Pettinari - siamo riusciti a dare alle nostre studentesse ed ai nostri studenti l’opportunità di conseguire il titolo di studio, senza dover aspettare ancora e creare ulteriori disagi. Chiedo a tutti loro di interpretare questo periodo come una diversa modalità di usufruire dei servizi e delle attività didattiche che Unicam non ha mai smesso di erogare: la salute, il benessere e la formazione delle nostre studentesse e dei nostri studenti sono la nostra priorità, sempre. Voi siete il presente del nostro futuro: proseguiamo insieme a lavorare, affinché possa essere bellissimo. E sarà così”.



Da lunedì 9 marzo e fino al 15 marzo, laddove calendarizzate, le lezioni per tutti i corsi di laurea di tutte le sedi dell’Ateneo saranno svolte esclusivamente in modalità telematica. Le lezioni torneranno ad essere in presenza non appena le Istituzioni preposte lo consentiranno, fermo restando l’utilizzo costante della piattaforma telematica a beneficio degli studenti che non possono partecipare alle lezioni.
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Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

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