Notizie religiose nelle Marche
La notizia era già nell'aria e ora assume i contorni dell'ufficialità. Nella riunione del Consiglio dei Ministri svoltasi in mattinata è stato, infatti, deciso il rinvio del referendum previsto per domenica 29 marzo. L'emergenza che l'Italia sta vivendo ha indotto l'esecutivo a disporre che lo svolgimento della consultazione referendaria relativa al taglio dei parlamentari non possa svolgersi in condizioni di sicurezza per i cittadini. Da qui il rinvio a data da destinarsi.
Il ritardato svolgimento del referendum determina anche lo slittamento delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale. La legge, infatti, prevede che il Decreto di convocazione dei comizi elettorali per le elezioni regionali possa essere emanato soltanto a partire dal giorno successivo allo svolgimento del referendum, con i cittadini chiamati alle urne non prima di 45 giorni.
Un rinvio che aveva anche auspicato il consigliere regionale dell'Udc Luca Marconi, chiedendo al Governatore Ceriscioli di farsi promotore della richiesta presso il Governo. "un irnvio quanto mai opportuno - dichiara Marconi - considerando anche che la campagna referendaria di fatto non era ancora iniziata. A questo punto bisognerà scegliere la nuova data che potrebbe essere prevista alla fine del mese di maggio. Quello che mi auguro è che non venga fatto un abominio decidendo di unire il referendum alle elezioni regionali".
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"Bisogna difendere il valore del sistema sanitario nazionale".
Così in una nota i rappresentanti di Fp Cgil Medici Marche.
"Crediamo - dicono - che in questa fase occorre garantire la massima protezione a chi deve curare:  le misure per lo smart working infatti sono inapplicabili per il personale medico per il quale invece è  fondamentale il "contatto", chiediamo quindi la certezza dei presidi, delle protezioni individuali e di tutti gli accorgimenti di natura organizzativa atti a ridurre al minimo il rischio.

Fondamentale - aggiungono - che si mantenga il confronto coi soggetti sindacali nei tavoli della dirigenza e del comparto in modo da orientare coerentemente le politiche sull'utilizzo delle risorse e sul fabbisogno del personale garantendo in primis investimenti in nuove assunzioni sopratutto nell'ambito della prevenzione e della gestione dell'emergenza.

Ad emergenza finita - concludono - , auspichiamo che si sarà compresa la valenza del servizio sanitario nazionale. Serviva un virus per capire l’importanza di avere un sistema sanitario pubblico e universale?".

GS

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Soddisfazione per il sindaco Pietro Tapanelli che, nei giorni scorsi, ha conferito la cittadinanza a due persone residenti da anni a Sefro. Si tratta di Adriana Baca, del ’75, nata in Romania, e di Mihai Octavian Macovei, anche lui nato in Romania classe ’84.

“Per me - ha detto il sindaco - è stato un piacere ritrovarmi in veste istituzionale a conferire la cittadinanza ad Adriana e Mihai Octavian. Da tempo risiedono a Sefro e contribuiscono alla crescita della comunità. Oltretutto con Mihai ricordo con piacere anche i nostri trascorsi calcistici, abbiamo giocato insieme ed anche come avversari ma sempre nel rispetto e nella lealtà sportiva”.
g.g.
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Un’altra novità dell’amministrazione Tapanelli: è partito col mese di marzo il nuovo orario di apertura al pubblico degli uffici comunali. Solo due giorni di chiusura per permettere ai dipendenti di lavorare dal punto di vista amministrativo, i restanti saranno dedicati alla cittadinanza e a chi ne avrà necessità: “Abbiamo introdotto il nuovo orario dal 1 marzo - spiega Tapanelli -. Prevediamo due giorni di chiusura per il lavoro amministrativo dei dipendenti che purtroppo sono pochi e i restanti giorni, nello specifico lunedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 10 alle 13 saranno aperti per venire incontro alle esigenze delle varie comunità che vivono il paese compresi gli operai edili che lavorano nella zona e quelli del trotificio”. 

Precisamente, l’ufficio tecnico sarà aperto il lunedì, il mercoledì il venerdì e il sabato dalle 10 alle 13, e il venerdì saranno aperti anche l’ufficio anagrafe, ragioneria e servizi sociali. Il sabato, insieme all’ufficio tecnico, apertura dell’anagrafe.
g.g.
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Sono scattate le manette per un albanese trovato con droga e contanti. Aveva un grammo di cocaina in macchina e 60 grammi in casa. Questo ulteriore successo nel contrasto allo spaccio è della guardia di finanza della Compagnia di Civitanova. Nell'ambito di un controllo della costa i finanzieri hanno controllato un cittadino albanese, già noto per precedenti specifici, che ha tentato di disfarsi di un grammo di cocaina una volta che è stato invitato a scendere dalla propria auto.
In flagranza di reato, i militari hanno proceduto alla perquisizione personale e domiciliare e nell'abitazione dell'albanese è stata trovata anche una mansarda dove il cane antidroga Edir ha rinvenuto,nascosto in una borsa di plastica contenente dei vestiti, un involucro di cellophane trasparente con oltre 60 grammi di cocaina.
La perquisizione ha ovviamente interessato anche l'auto dell'uomo al cui interno, in un vano ricavato sotto il volante, è stato trovato un altro involucro con circa 1 grammo di cocaina.
Complessivamente, sono stati sottoposti a sequestro circa 62 grammi di cocaina, l’auto, 985 euro in contanti in vario taglio ritenuti proventi dell’attività illecita, nonché materiale strumentale al reato di spaccio. Il soggetto è stato trasferito a Montacuto per detenzione a fini di spaccio.
g.g. 


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Incremento nella diffusione del coronavirus nelle Marche. I dati trasmessi dal Gores questa mattina parlano di 124 tamponi risultati postivi  segnando un'ascesa al 28 per cento. Cambiano i numeri dunque nell'arco di una sola notte dopo i due decessi registrati ieri che hanno fatto salire a quattro le morti dei pazienti affetti da coronavirus tutti con patologie pregresse.
Il quadro più preoccupante riguarda sempre il nord della Regione; l'80 per cento dei tamponi positivi è infatti concentrato nella provincia di Pesaro e Urbino. 

Il Gores ha dunque comunicato stamattina il numero di 124 tamponi risultati positivi al Coronavirus nelle Marche, su un totale di 413 effettuati.
I casi positivi nella provincia di Pesaro Urbino sono 100, nella provincia di Ancona sono 19, nella provincia di Macerata sono 2 e nella provincia di Fermo sono 3.

Attualmente sono 19 i ricoverati in terapia intensiva. 61 pazienti sono ricoverati nei reparti di malattie infettive.
Le persone in isolamento domiciliare sono 704, di cui 643 asintomatici e 61 sintomatici.
C.C.
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Senza case, senza giornali e ora senza medico. Continuano a perdere i tasselli della normalità gli abitanti dell'entroterra, in questo caso di Ussita e Castelsantangelo sul Nera.
Dal sisma del 2016 che li ha strappati alla vita che amavano è stato un continuo lottare con le unghie e con i denti per provare a custodire quel poco che gli era rimasto, ma ora, a quasi quattro anni da quel giorno, sembra sempre più difficile andare avanti.
Continuano a perdere pezzi e, soprattutto motivi per restare, gli abitanti della montagna che dalla scorsa settimana non hanno il medico di base.
La dottoressa che riceveva a Ussita e Castelsantangelo, infatti, si è trasferita ad Urbisaglia ed essendo un Comune fuori dal distretto camerte, i suoi mutuati le sono stati cancellati d'ufficio.
Da un giorno all'altro, quindi, i cittadini che con tanti sacrifici hanno deciso di restare nei loro paesi si sono visti togliere anche un altro servizio, quello sanitario.
E' in scadenza in questo mese un bando dell'Asur per l'assegnazione di un altro medico per i due paesi, ma il timore che possa andare deserto è davvero forte da parte dei cittadini che si rendono conto di non essere molti e quindi poco "appetibili" in termini di convenienza per la scelta del medico di base.
A questo punto i cittadini potrebbero valutare la scelta del medico di Visso o uno dei tre che operano a Pieve Torina, ma nell'Italia dei paradossi, quanti più cittadini si sistemano ora con altri medici, tanti meno mutuati risultano da assegnare al nuovo medico per il quale non varrebbe davvero la pena prendere l'incarico.
Non è detto poi che l'Asur stessa, qualora il bando andasse deserto, possa valutare di chiedere al medico di Visso di fare ambulatorio anche a Ussita e Castello, ma il medico potrebbe comunque declinare l'invito.
Motivo di preoccupazione che si aggiunge tra i cittadini riguada anche la farmacia: l'attività, infatti, è aperta a Ussita e Castelsantangelo nei giorni in cui il medico che si è trasferito faceva ambulatorio. I cittadini temono ora che, non avendo più il medico, possano perdere anche il servizio della farmacia e quindi essere costretti a recarsi a Visso per acquistare i medicinali.

"E' una bvergogna - dice il sindaco di Castelsantangelo, Mauro Falcucci - , una offesa al popolo della montagna. Noi siamo qui, il medico si fa i due anni previsti dai contratti e poi va via. Questo è un modo per distruggere la montagna. Insieme al commissario straordinario di Ussita ci siamo subito attivati quando ci è giunta voce che il precedente medico di base aveva vinto un altro concorso e se ne sarebbe andata. Il 20 marzo scade il bando dell'Asur per l'assegnazione del nuovo medico. Noi attendiamo ma è in dubbio che per far sì che un medico rimangia in montagna bisogna trovare altre soluzioni. E' necessario che ci sia una copertura e una assistenza adeguata perchè la sanità è importante per tutti e i pazienti devono essere uguali in ogni parte d'Italia".



GS



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Mercoledì, 04 Marzo 2020 22:37

Conte firma il decreto. Ecco le disposizioni

È arrivata in tarda serata la firma da parte del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte,  sul nuovo Dpcm con misure riguardanti il contrasto e il contenimento sull'intero territorio nazionale del diffondersi del Coronavirus.
Oltre alla chiusura delle scuole e degli atenei da domani fino al 15 marzo (esclusi i corsi per le professioni sanitarie), il decreto prevede la "sospensione degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; resta comunque consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all'aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus Covid-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano.

Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all'aperto ovvero all'interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della raccomandazione di cui all'allegato 1, lettera d" ovvero il rispetto di norme igieniche". 

Stop ai congressi medici e a manifestazioni ed eventi; sospese le gite di istruzione.
"La riammissione nei servizi educativi per l'infanzia - si legge nel decreto - e nelle scuole di ogni ordine e grado per assenze dovute a malattia infettiva, di durata superiore a cinque giorni, avviene dietro presentazione di certificato medico, anche in deroga alle disposizioni vigenti".

Via libera, invece, alla didattica a distanza: "I i dirigenti scolastici, sentito il collegio dei docenti, attivano, ove possibile e per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, modalità di didattica a distanza".

Le assenze maturate dagli studenti a causa dell'emergenza Coronavirus "non sono computate ai fini della eventuale ammissione ad esami finali nonché ai fini delle relative valutazioni". 
Restrizioni anche per quanto riguarda il pronto soccorso e le visite di pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie: "E' fatto divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e dei pronto soccorso salve specifiche diverse indicazioni del personale sanitario preposto; l'accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione".

Riconosciuta anche l'attività di smart working: "Può essere applicata, per la durata dello stato di emergenza dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato anche in assenza degli accordi individuali ivi previsti".
Proseguono le raccomandazioni per gli anziani ad evitare di uscire di casa. "Chiunque - poi - , a partire dal quattordicesimo giorno antecedente la data di pubblicazione del presente decreto, abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, o sia transitato o abbia sostato nelle zone rosse deve comunicare tale circostanza al dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria competente per territorio nonché al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta".

GS

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Le Marche registrano la quarta vittima.  Affetto da Coronavirus, il quarto paziente è deceduto a Marche Nord.  E' un uomo di settantacinque anni con patologie pregresse.
Il Gores riferisce di 13 tamponi risultati positivi oggi, 7 nella provincia di Pesaro Urbino, 4 in provincia di Ancona, 2 in provincia di Fermo.
Il totale dei tamponi positivi ad oggi è dunque di 97,  di cui 79 in provincia di Pesaro Urbino, 13 in provincia di Ancona, 2 nella provincia di Macerata e 3 in quella di Fermo.

La Regione Marche ha aperto un canale Telegram ufficiale per fornire informazioni certificate in tempo reale, visto che, soprattutto sui social, continuano a moltiplicarsi le fake news.

Per collegarsi a Telegram occorre scaricare l'App, cercare "Regione Marche" o @regione_marche e cliccare sul pulsante "Unisciti".

c.c.
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E' ufficiale: dopo il consiglio dei Ministri è stato il ministro Azzolina a confermare la chiusura delle scuole e degli atenei di tutta Italia da domani fino al prossimo 15 marzo.
Anche l'Italia, quindi, ha deciso di correre ai ripari con misure più restrittive per combattere l'emergenza sanitaria anche nelle zone fuori dai focolai.
"In questo momento siamo concentrati ad adottare tutte le misure di contenimento per l'emergenza - ha detto il premie Conte - perchè il sistema sanitario, per quanto efficiente, rischia di andare in sovraccarico".
In attesa del decreto che si occuperà delle soluzioni economiche per l'emergenza sanitaria, si prosegue consigliando le restrizioni GIà diffuse: niente strette di mano, niente abbracci, sospesi meeting e congressi, anziani in casa e stop alle manifestazioni, anche a quelle sportive.
Una decisione che ha comunque fatto indignare i marchigiani che si sono visti impugnare l'ordinanza emanata dalla Regione Marche ben una settimana fa dallo stesso Governo che oggi ha invece deciso di applicare questa misura di sicurezza anche nelle Regioni che non registrano casi di Coronavirus.

GS
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