Notizie religiose nelle Marche
Lunedì, 02 Marzo 2020 14:45

Allerta vento, Pioraco corre ai ripari

Dopo l’allerta meteo della Protezione Civile delle Marche, a partire dalle 12 dell’1 marzo fino alle 24 di lunedì 2 marzo Pioraco corre ai ripari alla luce degli innumerevoli, improvvisi e forti eventi ventosi che ultimamente stanno colpendo i territori dell’entroterra maceratese mettendo a rischio l’ordinaria viabilità. Sono infatti già stati effettuati dei lavori di potatura e taglio degli alberi valutati pericolosi per mettere così in sicurezza sia le strade comunali all’interno del paese maggiormente frequentate dai cittadini, sia quelle collocate nelle sue frazioni come quella che da Seppio conduce a Camerino.

 
Lisa Grelloni


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La Regione Marche ha attivato un tavolo tecnico per introdurre misure a sostegno del mondo produttivo danneggiato dall’emergenza coronavirus.
Saranno interventi integrativi di quelli nazionali in corso di definizione. Ma intanto le organizzazioni produttive e sociali sono state inviate a Palazzo Raffaello per verificare bisogni e risposte necessarie, a partire dall’eventuale rimodulazione dei fondi europei, ancora disponibili, a fine periodo di programmazione (2014-2020).
“Stiamo lavorando sul piano sanitario per allestire spazi e strumenti necessari a una situazione in continua evoluzione-Lo vogliamo fare anche sul fronte economico perché bisogna pensare anche alla ripartenza del sistema produttivo”. Lo  ha detto il presidente Luca Ceriscioli ai rappresentanti del mondo produttivo e sociale presenti all’incontro- , insieme alla vicepresidente Anna Casini e agli assessori Loretta Bravi, Manuela Bora e Fabrizio Cesetti.
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Il presidente ha dato in diretta, l’annuncio della prima vittima marchigiana da coronavirus. “Le misure, con l’ultimo decreto governativo, sono state differenziate fra un’area e un’altra. Io avrei preferito mantenere su tutta la regione le stesse misure, ma il governo ha fatto la scelta di avocare a sé questa strategia, riconoscendo nella provincia di Pesaro e Urbino l’area più colpita - ha sottolineato Ceriscioli - È logico che la situazione è molto fluida, in divenire, quindi con altrettanta attenzione adegueremo gli strumenti all’evoluzione della situazione”.
L’assessore al Lavoro, Loretta Bravi, ha parlato di “un primo incontro dal quale devono emergere le esigenze del mondo produttivo e le prime risposte”. Ha anticipato che  come Marche, sin sta raccolgiendo ilfabbisogno e si sta lavorando con gli altri assessori regionali "per arrivare, con proposte coordinate, al confronto con il Governo. Le priorità sono due: quella di garantire lo stipendio ai lavoratori e il sostegno alle aziende. Poi sarà possibile parlare dei singoli comparti”.
L’assessora alle Attività produttive, Manuela Bora, ha ricordato che le Marche coordinano l’11a Commissione (Attività produttive) della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome: “Ricopriamo un ruolo importante per proporre misure nazionali omogenee sul territorio nazionale. Era già stato attivato, prima dell’emergenza coronavirus, un confronto con il ministro Di Maio sulle misure a sostegno dell’export (350 milioni di euro) e con il Governo sul rilancio dell’economia nazionale (300 milioni). Lavoreremo per adottare soluzioni che affrontino l’attuale emergenza”.
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L’assessore Fabrizio Cesetti ha parlato del coronavirus come di “un terremoto in atto che sta colpendo tutto il Paese. Siamo in una fase di emergenza, che richiede una regia nazionale, che doveva essere addirittura europea e così non è stato. Va attivata una strategia economica e difensiva, con norme che favoriscano e snelliscano le attività produttive”.
I rappresentanti delle categorie economiche e sociali intervenuti hanno evidenziato la necessità di “dare segnali di compattezza, puntando a ottenere misure nazionali per una maggiore efficacia degli interventi (Daniela Barbaresi – Cgil Marche). È stata suggerita la possibilità di ricorrere, al livello locale, al Fondo di garanzia regionale (Gino Sabatini – Camera commercio Marche), mentre Confindustria Marche (Paola Bichisecchi) ha segnalato un impatto negativo rilevante, in corso, sul sistema produttivo e commerciale, con necessità di ricorrere ai fondi europei, ancora disponibili a fine programmazione.
Dal mondo del terziario e dei servizi è venuta la richiesta di adottare “provvedimenti veloci e di rappresentare le problematiche marchigiane al tavolo nazionale”.
c.c.
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Regionali 2020. L'attuale consigliere regionale dell’Udc Luca Marconi, pronto a scendere in campo con il centro destra.  “Lo faccio da Capogruppo uscente dell’UDC e sempre legato a questo piccolo ma glorioso partito che ha mantenuto la tradizione Democratico Cristiana e popolare- spiega Marconi- Lo faccio perché credo che sebbene la nostra tradizione abbia avuto anche una presenza qualificata ed esperienze locali col centro-sinistra, sia in grado di esprimere i propri valori e principi in maniera efficace all'interno di un centrodestra che comincia a capire che il popolarismo deve sostituire il populismo. Noi diciamo che è ora di abbandonare questa tendenza generalizzata al populismo che  vuole rendere facili cose difficili e complesse e vuole far credere agli elettori e al popolo italiano che ogni questione possa risolversi con un battito di ciglia e con un'azione straordinaria e miracolosa da parte del leader. Questa è la nostra visione- sottolinea Luca Marconi-. Una visione molto più montanara e campagnola, molto più semplice e molto più popolare. Ne siamo convinti per il Paese e in modo particolare per la nostra regione che ha sopportato tante sofferenze. Nelle Marche davvero ci mancava solo il coronavirus più o meno ricco di panico ingiustificato ma per il resto abbiamo avuto di tutto: dalla crisi di Banca Marche ai problemi dell’Aerdorica e dei trasporti in genere, dalla crisi del 2008 alle enormi difficoltà del manifatturiero che ci ha messi n ginocchio nel 2011-2012  fino ai problemi del sisma e del dissesto idrogeologico diffuso. Di fronte a tanti grossi problemi, noi siamo convinti che, rimboccandosi le maniche e riconoscendo il carattere anche generoso e tutto sommato ancora umile dei Marchigiani, questa regione possa arrivare in cima al Vettore. Ci arriveremo magari facendo delle soste, la difficoltà dipenderà pure dalla strada che vogliamo fare: certo è che per arrivare da capo ci vorranno buone gambe, una buona cordata e tutta una serie di caratteristiche. Necessari sono sprattutto tempo, costanza, sudore e sacrificio. In tutto questo - conclude Marconi- noi non vogliamo essere i più affascinanti, ma semplicemente i più sinceri”.  Iscrittosi al partito dello scudo crociato nel 1974, Luca Marconi oltre che sindaco di Recanati nel 1990, dal 2006 al 2008 è stato Senatore del gruppo UDC dopo essere stato eletto nella circoscrizione Puglia. 
"Sono molto attaccato al senso di rappresentanza - dice Marconi-  ed è quello che mi stimola a fare molte campagne elettorali e ad affrontare le sfide, alcune vinte, altre perse.  Gli amici mi hanno sollecitato e spinto nella direzione di un nuovo impegno in regione ma non lo faccio per un fatto personale. Il partito dell'UDC nel 2014  ha fatto una scelta  di posizionarsi nel centrodestra; nel 2015 nelle Marche ci siamo sostanzialmente spaccati a metà e una parte ha voluto continuare  l'esperienza col centrosinistra e la mia scelta si è ritrovata ad essere in bilico tra l'una e l'altra ma orientata a quella in cui c'era  il simbolo dello scudo crociato. Nel caos generale- continua Marconi-  ho avuto la spinta degli amici per seguire il simbolo che considero una stella cometa. Con quel simbolo è cominciata la mia vita politica molti anni fa come assessore al comune di Recanati e poi da sindaco, per cui non mi sento di tradirlo. E' dunque un impegno che si rinnova nel mettere a disposizione un po' di esperienza, qualche mia capacità che nel tempo si è sviluppata e qualche decennio di esperienza nel quale ho accumulato un po' di buon senso e qualche freno in più. Io ho l'impressione che oggi in politica ci sia gente che corra troppo facilmente, che vada  incontro a successi facili; così facendo tuttavia perde di vista l'obiettivo fondamentale, che è  servire la comunità nel migliore dei modi e, per fare questo bisogna ascoltarla e perderci tempo. Ogni città, piccolissima o grande che sia, contiene una comunità di esseri umani e tutti valgono alla stessa maniera .Ma la politica come l'ho conosciuta io - conclude Marconi-  deve essere un gesto concreto in cui gli atti politici, le leggi e atti amministrativi, debbano aiutare  e andare nella direzione dello spirito solidaristico,quindi, andare a favore di chi ha meno e ha maggiori difficoltà". 
C.C.

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L’avvocato Giovanni Chiarella lancia la petizione online per far realizzare, nella palestra ex Gil un auditorium e aule per la musica. La Polisportiva Serralta lancia una controproposta.

L’idea di Chiarella nasce dall’assenza, a San Severino, di locali adeguati per l’attività musicale e la necessità di avere spazi simili trova d’accordo la Polisportiva che però non trova giusto “sacrificare” un impianto che è nato per lo sport.

Fra gli sport di squadra che vanno per la maggiore e le attività di vario genere - si legge in una nota dell’associazione sportiva - i settori giovanili delle società locali proliferano di tesserati. Questo è senza dubbio un aspetto meraviglioso per il nostro tessuto sociale e per chi crede nella forza aggregante e formatrice dello sport. Tuttavia, ne consegue che gli spazi ‘scoppiano’, non bastano mai”. Quindi la Polisportiva propone da un lato di trovare i fondi necessari alla ristrutturazione della palestra ex Gil e, al tempo stesso, “portiamo avanti l'idea del Palazzo della musica per concretizzare il progetto in una diversa location. Battiamoci insieme per entrambi gli obiettivi, i nostri ragazzi lo meritano”.
g.g.
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Lunedì, 02 Marzo 2020 11:16

Coronavirus. Primo decesso nelle Marche

Prima vittima del Coronavirus nelle Marche. Si tratta di un anziano  di 88 anni con patologie pregresse, deceduto questa mattina all'ospedale Santa Croce di Fano. Era stato ricoverato il 24 febbraio con febbre alta e difficoltà respiratorie ed era risultato positivo al tampone.

“Esprimo vicinanza alla famiglia e a tutti i suoi cari – ha detto il governatore Luca Ceriscioli - continuiamo a lavorare per fronteggiare l'emergenza con il massimo impegno”.
Programmata per questo pomeriggio alle ore 16.30 nella sala del Palazzo Raffaello, la conferenza stampa nel corso della quale il presidente Ceriscioli farà il punto sull'emergenza Covid-19 in regione.
c.c.
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Sale a 35 il numero di contagiati da Coronavirus nelle Marche. A darne annuncio è il governatore Luca Ceriscioli che scrive: " Il Gores ha comunicato oggi che la Sod Virologia ha rilevato 11 tamponi positivi al Coronavirus, 10 provenienti dall'Area Vasta 1, provincia di Pesaro Urbino, e 1 dall'Area vasta 2, provincia di Ancona. Questi 11 campioni saranno inviati domani all'Istituto superiore di sanità per la conferma. Sale dunque a 35 il numero di campioni positivi nella Regione Marche, 33 a Pesaro Urbino più 2 nella provincia di Ancona. Sono invece 228 i casi in isolamento domiciliare, 7 i ricoveri in terapia intensiva e 9 i ricoveri fuori dalla terapia intensiva. Continueremo ad aggiornarvi puntualmente sull'evoluzione della situazione nella nostra Regione anche nei prossimi giorni.

Ringrazio tutti gli operatori sanitari - conclude - e tutti coloro che anche in questo fine settimana hanno garantito presenza, assistenza e intervento h24. Stiamo lavorando tutti insieme per fronteggiare l'emergenza e questo è un grande valore per la nostra regione".

GS
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Una domenica col fiato sospeso, in attesa dell'ordinanza del Consiglio dei Ministri che decide cosa fare e quali provvedimenti adottare nei prossimi giorni.
È arrivata alle 18, infatti, la conferma che la Regione Marche è fuori dalle zone che contano il maggior numero di casi di Coronavirus, e per questo domani tutto tornerà alla normalità, con la riapertura delle scuole e la riapertura delle attività chiuse o sospese per l'emergenza. Eccezione fatta solo per la provincia di Pesaro dove si registra il maggior numero di casi e le misure restrittive saranno valide fino all'8 marzo.
Dopo la bozza dell'ordinanza emanata ieri sera dal Governo, il presidente Ceriscioli aveva di nuovo battuto i pugni sul tavolo facendo notare come anche nella sua Regione il numero di casi fosse aumentato e ci fosse bisogno di misure restrittive.
Intanto, i contagiati nelle Marche restano a 24, in attesa che il Gores aggiorni la situazione in serata.
"Riteniamo importante – ha affermato il presidente Luca Ceriscioli - l’affermazione del principio di applicazione delle misure di contenimento su base territoriale, che rende omogenei i criteri per tutta Italia. E’ ciò che avevamo chiesto sin dall’inizio. Il governo ha stabilito zone e restrizioni relative con lo strumento di legge non sono più previste ordinanze della regione, ovvero le misure sono immediatamente operative”.

GS

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La direzione regionale del Partito democratico ha ratificato la candidatura di Maurizio Mangialardi a governatore delle Marche nella corsa alle prossime regionali. L'Assenso alla candidatura è venuto anche dal vicesegretario nazionale Andrea Orlando presente alla lunga riunione tenutasi a Chiaravalle.  L’investitura del presidente Anci Marche e sindaco di Senigallia, ha registrato solo due voti contrari e un ‘astensione. Sostenuto dal presidente uscente Luca Ceriscioli che ha fatto un passo indietro, il nome di Mangialardi ha rimesso insieme anche la frangia dem dei sindaci di Pesaro Matteo Ricci e di Ancona Valeria Mancinelli e trovato l'accordo del segretario regionale Giovanni Gostoli, fino a ieri più propenso per una candidatura civica. Resta ora da sciogliere il nodo dei movimenti e partiti alleati quali Art. 1, Azione, Diem 25, Italia in Comune, Le nostre Marche, +Europa, Uniti per le Marche (Psi, Verdi e Civici) e Italia Viva-. Nella nota che è stata inviata hanno infatti annunciato che «domani si riuniranno le forze politiche e le liste civiche che condividono il percorso di tenere una alleanza larga e civica e che sia esplicitata con una candidatura civica capace di rappresentare questa fase nuova”.
c.c.

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