Notizie religiose nelle Marche
Le Segreterie Regionali dei sindacati della scuola, consapevoli dell’emergenza sanitaria COVID-19 che coinvolge il Paese, sono impegnate a dare supporto a tutto il personale scolastico di ogni ordine e grado, anche allo scopo di favorire il ritorno alla normale frequenza degli studenti nelle classi. A tal fine non manca neppure una forte critica rivolta all?Ufficio Scolastico Regionale attraverso una nota ufficiale congiunta.
“Non possiamo tacere i diversi casi, ripetutamente segnalati, di estemporanee convocazioni di collegi docenti, di riunioni di staff, incontri di formazione in presenza, collegiali e collettivi in genere, in quanto non rispondono alle norme generali di attenzione e di prevenzione contenute nel D.P.C.M. dell’1 marzo 2020 e nell’Ordinanza del Presidente della Giunta regionale delle Marche n. 3 del 3 marzo 2020  né contribuiscono a una corretta prevenzione della diffusione del contagio.  In questa situazione di emergenza, in cui stiamo sperimentando quotidianamente, eventi imprevisti e imprevedibili, sottolineiamo come tutto il personale scolastico, ognuno per quanto di sua competenza, sia impegnato a  garantire costantemente l’organizzazione e l’ordinario funzionamento generale e amministrativo della scuola e ad assicurare occasioni e possibilità di apprendimento e di studio ai propri alunni, anche con strumentazioni non sempre adeguate rispetto alle necessità.
 
Per tali motivi le Segreterie regionali FLC-CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS Confsal speravano che l’Ufficio scolastico Regionale diramasse indicazioni o linee guida per agevolare il compito delle scuole e dei Dirigenti Scolastici onde evitare disagi organizzativi e gestionali e contribuire a realizzare, come previsto dalle ordinanze citate, una compiuta azione di prevenzione e di contenimento. Ciò non è avvenuto e per questo si è stati costretti ad inviare una segnalazione ai Prefetti e al Gores della Regione Marche. In un momento come questo pensiamo sia necessario che l’ Amministrazione e le parti sociali dialoghino e trovino soluzioni condivise per salvaguardare la funzionalità del sistema senza mettere in pericolo la salute dei cittadini e dei lavoratori.

Malgrado la nostra disponibilità in questa regione ciò non è avvenuto. L’Ufficio Scolastico Regionale nella persona del Direttore Generale, non ha ritenuto opportuno coinvolgere in alcun modo, né tanto meno convocare le scriventi organizzazioni, che dall’inizio della stato di emergenza si sono trovate a dover inviare continue segnalazioni e richieste di chiarimento in merito all’operato dell’Amministrazione. Le risposte, se ci sono state, sono state tardive, burocratiche e chiuse ad ogni istanza dei lavoratori della scuola, rappresentati dalle organizzazioni sindacati. Pensiamo che per affrontare questa brutta situazione, che sta destabilizzando il nostro paese in termini sanitari, economici e sociali, servano coesione e condivisione. Il nostro agire e le nostre azioni sono e saranno guidate dal senso di responsabilità verso le comunità nelle quali operiamo. Speriamo prevalga il buon senso”.
Pubblicato in Cronaca
Il futuro non crolla”. Lo slogan coniato dall'Università di Camerino all’indomani del sisma, si rivela adattissimo anche in una circostanza come l'emergenza coronavirus.
Tra sospensioni e riprese dettate dalle ordinanze, l'ateneo conferma comunque la sua determinazione ad andare avanti, tant’è che pur di garantire continuità, proprio questo venerdì alcuni studenti iscritti all'ateneo avranno la possibilità di discutere le loro tesi di laurea via Skype o con modalità di teleconferenza.

“Unicam riesce per fortuna a non indietreggiare di un passo anche in situazioni difficili come quella attuale – afferma il rappresentante degli studenti Riccardo Cellocco-. La prima settimana di chiusura dell’università, sia sul fronte degli esami che delle sedute di laurea, ha comportato non pochi disagi a tutti gli studenti. Per quel che riguarda la  ripresa delle lezioni, staremo a vedere ora come evolverà la situazione, di certo, quello che è fondamentale è che comunque si riesca a mantenere un certo flusso, sia per le lauree che per gli esami. Al forte disagio rappresentato dalla chiusura delle strutture - aggiunge Riccardo Cellocco- Unicam risponde con l'organizzazione di sedute via Skype e in streaming; come è accaduto già all’indomani del sisma 2016, la continuità delle stesse lezioni è garantita via streaming, modalità che permette a tutti gli studenti di non saltare la lezione in aula e di non perdere l'anno accademico. Siamo consapevoli che l’emergenza Covid -19 che interessa gran parte dell’Italia è un po’ complicata per tutti; personalmente sono in contatto continuo con i rappresentanti delle altre università marchigiane e ci confrontiamo su come evolve la situazione nei 4 atenei della Regione. Credo che ci accomuni un quadro abbastanza simile, dal quale purtroppo emerge anche molta incertezza.
Quello che gli studenti chiedono ovunque- evidenzia Cellocco- è risposte chiare e precise e soprattutto che le misure non vengano date all'ultimo come purtroppo sta ancora succedendo. L’esigenza degli studenti è che per indicazioni e disposizioni si riesca ad avere un po' di anticipo, in maniera tale che, soprattutto per quel che riguarda gli studenti fuori sede, ci si possa organizzare anche per gli spostamenti. Di certo, Unicam non molla e mantiene il suo carattere determinato anche in questo difficile frangente, che ci auguriamo possa sistemarsi al più presto e farci riprendere un po’ di normalità”.

Di una quotidianità da mantenere parla anche Riccardo Pennesi, consigliere alle politiche giovanili del Comune di Camerino che, pure in questo frangente così delicato, continua la sua stretta collaborazione con l’Università.
“La sinergia è ancora più forte – afferma il consigliere Riccardo  Pennesi-; fondamentale è soprattutto affrontare questa delicata contingenza osservando tutte le misure cautelari indicate dal Governo. Colgo l’occasione per fare il mio in bocca al lupo a tutti i ragazzi che conseguiranno il titolo nella modalità streaming, che ritengo molto opportuna per non far slittare ulteriormente le sedute di laurea. Faccio le mie personali congratulazioni a tutto lo staff dell’Università di Camerino che, anche in questa situazione di difficoltà, si è rivelato pronto a reagire nel prendere tutte le misure necessarie per non permettere alla macchina di fermarsi. Unicam e Comune di Camerino non crollano di fronte a nulla - conclude Pennesi- E’ questa la grande forza che dobbiamo continuare a portare avanti e che ci permette di essere sempre noi stessi, anche nel fronteggiare difficoltà del genere”.
c.c. 



Pubblicato in Politica
Vetri rotti nei pressi di una fontana a Chiesanuova di Treia in via Don Luigi Sturzo nei pressi di un parco frequentato da bambini. Un atto incivile segnalato da un passante che ha notato nei pressi della fontana, alla quale attingono acqua non solo gli abitanti di Chiesanuova, ma anche quelli dei paesi vicini, alcuni frammenti di vetro di bottiglie rotte che qualcuno, probabilmente un “distratto fruitore” della fontana non aveva provveduto a rimuovere. E’ stato lo stesso cittadino a segnalare il fatto che avrebbe indubbiamente costituito una situazione di pericolo per i più piccoli. Non sempre gli adulti riescono a dare il buon esempio.


fontana
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"Il vostro percorso di formazione non può arrestarsi". Sono queste le parole del dirigente scolastico dell'istituto Divini di San Severino, Sandro Luciani, racchiuse in una lettera rivolta ai suoi studenti e pubblicata sul sito della scuola.

"I giorni che stiamo vivendo - esordisce Luciani - ci pongono di fronte ad una sfida epocale che possiamo cogliere come momento di crescita personale ed esperienza significativa per tutta la vita.

Le lezioni scolastiche sono sospese - dice - , ma il vostro percorso di formazione non può arrestarsi neanche in questi giorni. Siamo tutti chiamati a mettere in atto ogni strategia per continuare a garantire l’andamento ordinato e sereno della vita sociale, quindi anche il nostro istituto si adopera per comunicarvi le strategie didattiche che andranno utilizzate in questo periodo particolare. Naturalmente, tutto può funzionare se ognuno di noi, docenti e alunni, sviluppa quanto più possibile il proprio grado di responsabilità personale, riflettendo sul proprio ruolo, sui propri obiettivi e, in generale, sulle finalità che vogliamo perseguire".

Allora il dirigente ricorda di "prendere in considerazione solo le notizie derivate da fonti istituzionali ufficiali" e invita a "non interrompere la comunicazione digitale diretta e semplice tra alunni e scuola, consultando il sito dell'istituto".

Intanto, nonostante alcuni diano per certa la chiusura delle scuole in tutta Italia fino al 15 marzo, il ministro Azzolina ricorda che la conferma arriverà solo nelle prossime ore. A confermare la mancanza dell'ufficialità della decisione da parte del governo è anche l'assessore regionale Angelo Sciapichetti.

GS

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Grandi soddisfazioni per Tolentino che vanta un piccolo campione nel mini motocross.
Fabio Santecchia, 8 anni, terza elementare al plesso ‘815 dell’Istituto Don Bosco di Tolentino si sta facendo notare nel minicross. Infatti in sella alla sua Husqvarna 65cc da circa un anno si dedica alla pratica sportiva del mini motocross con buoni risultati.
Domenica scorsa al 5° Trofeo dell’Adriatico “Cross Country” al crossodromo “Alvaro Peverieri” a San Marcello di Ancona ha disputato la sua prima competizione e si è classificato al secondo posto dopo un’avvincente gara. Infatti i piccoli crossisti si sono cimentati con un percorso molto tecnico e reso ancora più difficile dalle condizioni del terreno.  Dopo aver disputato i trenta minuti regolamentari sul percorso di gara, Fabio ha tagliato la bandiera a scacchi al secondo posto con grande soddisfazione.
Fabio gareggia per la Scuola di Minicross “Pro Race Off Road” del Maestro Pierluigi Lasaponara che si è complimentato per il risultato raggiunto nella gara d’esordio.
Oltre agli allenamenti settimanali, a fine marzo, Fabio disputerà una nuova gara al crossodromo “La Regina” di Montelupone. Ad accompagnarlo, come sempre, dai suoi primi tifosi: mamma Monia e papà Simone.


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Mercoledì, 04 Marzo 2020 12:43

Terza vittima del coronavirus nelle Marche

Terza vittima marchigiana, tra i pazienti risultati positivi al Coronavirus. S tratta di un anziano ottantacinquenne del capoluogo di regione con patologie pregresse. L'uomo è deceduto nella notte all'Inrca di Ancona .
L'ultimo aggiornamento, giunto in mattinata dal Gores, indica 84 casi positivi, di cui 72 in provincia di Pesaro e Urbino, 9 in provincia di Ancona, 2 in provincia di Macerata e uno in provincia di Fermo. In isolamento domiciliare risultano 501 persone, di cui 463 asintomatici e 38 con sintomi.
Attualmente sono ricoverati in terapia intensiva 14 pazienti: 8 a Marche Nord, 2 a Torrette, 1 a fermo, 1 a San benedetto, 1 a Civitanova e 1 a Urbino.

c.c.
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Terra, roccia, fesato d'asfalto. Tutto abbandonato lungo il corso del fiume. Provenivano da un cantiere stradale. Il responsabile è stato denunciato. L'operazione porta la firma dei Carabinieri Forestali di Sassoferrato che, nei giorni scorsi, hanno denunciato il responsabile legale di una ditta di movimenti terra sorpreso a scaricare rifiuti da scavo proveniente dai lavori di ammodernamento dell’acquedotto in quel comune. Lo stava facendo lungo un piccolo corso d’acqua, nei pressi di una stradina di campagna poco frequentata alle pendici del Monte Strega. 

I rifiuti, stimati in circa 50 metri cubi, sono stati immediatamente sequestrati e verranno analizzati nei prossimi giorni dall’ARPAM di Ancona. Tali cumuli erano costituiti da terra e roccia (potenzialmente contaminate) ma anche pezzi di asfalto provenienti dal cantiere stradale in cui la ditta stava operando. Invece di conferirle presso il centro di recupero a cui erano destinati i rifiuti, l’impresa ha scaricato i rifiuti a circa 1,5 chilometri dal cantiere, sperando di risparmiare sui costi di trasporto e di gestione.

Ora il titolare della ditta che ha sede a Piobbico, in provincia di Pesaro Urbino, dovrà rispondere del reato di gestione illecita di rifiuti previsto dal Testo Unico dell’Ambiente e farsi carico della bonifica. Rischia fino a due anni di arresto e ventiseimila euro di ammenda qualora i rifiuti risultassero classificati come “pericolosi” dopo le analisi.
g.g.

Pubblicato in Cronaca
Una risposta che lascia spazio a pochi dubbi quella fornita dall’assessore regionale Anna Casini all’interrogazione presentata dal consigliere Sandro Bisonni. L’argomento, ormai divenuto un vero e proprio casus belli, è l’intervallavi San Severino-Tolentino. Dopo cinque anni in cui si è parlato di una sola proposta di tracciato, quella del consigliere regionale Luigi Zura-Puntaroni e dell’ingegnere Michele Cruciani, che ha portato al finanziamento dell’opera per 98 milioni di euro da parte del Cipe, di recente (dopo un paio d’anni di lavoro) il Movimento 5 Stelle ha presentato la propria proposta alternativa, più economica e con meno problematicità.

Da qui è partita una vera e propria disputa e il consigliere Bisonni ha cercato di fare chiarezza con la propria interrogazione. Tre i quesiti: “1. se le somme assegnate per la realizzazione dell’opera possano o meno essere destinate alla stessa opera ma con tracciato alternativo a quello attualmente approvato; 2. In caso di risposta affermativa alla precedente domanda, se la Regione stia valutando con scrupolo, tenendo in considerazione tutti gli aspetti ambientali, economici e sociali, tracciati a alternativi a quello approvato; 3. In caso di risposta affermativa alla prima domanda, se la Regione possa destinare la somma di sua competenza (10 milioni, ndr) ad altre opere infrastrutturali e, nel caso, se sono già avvenute comunicazioni con le amministrazioni comunali interessate e quale sia il risultato”.

Le domande sono state presentate poiché la tesi di Zura-Puntaroni e Cruciani è che con una nuova proposta ci sarebbe il rischio concreto di perdere il finanziamento e che gli 88 milioni di euro stanziati dal Cipe sommati ai 10 milioni della Regione sarebbero vincolati al loro specifico tracciato. La risposta dell’assessore Casini, relativamente al primo quesito, recita: “Per quanto riguarda la somma stanziata nel Contratto di Programma Ministero Infrastrutture Trasporti-Anas 2016/2020, come comunicato da Quadrilatero Spa con nota mail il 2 marzo 2020, non si prevede alcun ulteriore aggiornamento. Le modifiche di tracciato, come nel caso di specie, non necessitano di particolari approvazioni nell’ambito del contratto di programma, essendo trattate nelle procedure approvative tipiche delle differenti fasi progettuali. È invece fondamentale che il costo complessivo dell’opera sia contenuto nell’importo finanziato. Qualora si scegliesse un tracciato differente, “si dovrà riprogrammare l’intervento con il MIT con l’approvazione della Direzione generale per lo sviluppo del territorio, del direttore generale del dipartimento per le Infrastrutture, del Comitato di Sorveglianza del piano operativo, della Cabina di Regia, e con la stipula di una nuova convenzione che la Corte dei Conti dovrà approvare. L’aggiudicazione dei lavori comunque dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2021, pena la revoca del finanziamento”.

In merito alla seconda domanda, “l’amministrazione Regionale sta valutando insieme ai sottoscrittori del Protocollo di Intesa il tracciato alternativo proposto dal Senatore Mauro Coltorti. Il 24 febbraio si è tenuto un incontro tra l'amministrazione Regionale, i tecnici regionali ed i rappresentati dei 

Comuni di Tolentino, San Severino e Provincia di Macerata, al fine di valutare la proposta progettuale, che prevede un importo lavori di circa 60 milioni di euro. L’incontro si è concluso rimandando ad approfondimenti da effettuare sia con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e  Paesaggio delle Marche che con la società Quadrilatero, che dovrà effettuare una stima sommaria dei costi per la realizzazione del tracciato alternativo proposto”.

In ultimo, la risposta al terzo quesito: “Per destinare le risorse regionali ad altre opere infrastrutturali, sarà necessario riprogrammare i fondi con le competenti strutture del MIT, con le attività descritte nella prima risposta.

Con le Amministrazioni sottoscrittrici del protocollo di intesa sono avvenuti due incontri, il primo il 9 gennaio e il secondo il 24 febbraio, durante i quali è stata presa in considerazione l'alternativa progettuale, rimandando agli 

approfondimenti descritti alla seconda risposta”.

Secondo il consigliere Bisonni quindi questa risposta sarebbe importante poiché attesta l’insussistenza di problemi qualora si debba cambiare tracciato, “le bugie hanno le gambie corte, siamo in una fase in cui tutto è possibile, non è stato finanziato quel tracciato ma l’opera”. Bisonni poi si toglie un sassolino dalla scarpa, rispondendo una volta per tutte a chi lo ha accusato di voler bloccare l’opera, confermando che non era quella l’intenzione e ricordando come già diversi mesi fa, a luglio, aveva lanciato l’allarme sull’insufficienza del finanziamento stanziato, ma non solo: “Io mi preoccupo che l’opera non si blocchi perché questo tracciato ha già, nei fatti, bloccato l'opera. Nella risposta infatti si legge che ‘è fondamentale che il costo complessivo sia contenuto nell'importo finanziato’. Vale a dire che altri soldi non ce ne sono e che se i costi aumentano (sappiamo già che mancano 20 milioni) l'opera si ferma. Avevo già previsto che i costi sarebbero lievitati poiché il tracciato passa in una zona in frana, piena d’acqua (la stessa che alimenta le terme di Santa Lucia) e per di più sotto al rione Buozzi. Siamo passati da una stima iniziale di 50 milioni, poi a 98 milioni e ora è venuto fuori che ne mancano altri 20”. 

Secondo il consigliere, il tracciato proposto dal Movimento 5 Stelle andrebbe benissimo per il ridotto impatto ambientale, perché non presenta particolari problematiche e per il costo nettamente inferiore.

“È falso anche che i soldi della Regione sono vincolati e non si possono utilizzare per altre cose. Infatti si legge che ‘per destinare le risorse ad altre opere sarà necessario riprogrammare i fondi’, cioè vale a dire che si possono riprogrammare per destinarli ad altre opere come il ponte dell'Addolorata a Tolentino o quello dell'intagliata a San Severino. Ora qualcuno dovrebbe chiedere scusa - conclude - prima che a me, alle Comunità. Verità è stata ristabilita, i territori meritano correttezza”.

g.g.
Pubblicato in Cronaca
A seguito della nuova Ordinanza emanata ieri dal Presidente dellaRegione Marche, l’Arcivescovo Francesco Massara, tenendo conto dell’esigenza di contribuire a contrastare la diffusione del “Coronavirus” e a tutelare la salute delle persone più fragili, in particolare degli anziani e dei bambini, ha comunicato che a partire da oggi 4 marzo e fino alla durata dell’Ordinanza sono sospese le celebrazioni delle Messe festive e feriali.
I luoghi di culto rimangono aperti a condizione di adottare misure preventive adeguate ad evitare assembramenti. Per i funerali si consente la celebrazione della Messa con la sola presenza dei parenti più stretti tenendo conto delle misure previste dall’Ordinanza. Sospese fino alla durata dell’Ordinanza anche le benedizioni pasquali e le attività pastorali. Un avviso affisso fuori dalle chiese informa delle disposizioni adottate.
"Nell'esprimere tutta la mia vicinanza a quanti soffrono a causa dell'epidemia, come pure a quanti sono impegnati a contrastarla a livello sanitario- ha detto Mons. Massara- invito  tutti alla preghiera per invocare dalla misericordia divina il conforto del cuore e la liberazione dal male".

" Anche noi abbiamo recepito le indicazioni del nostro arcivescovo- ha dichiarato il parroco di San Venanzio don Marco Gentilucci- vista l'assoluta necessità di assumere un atteggiamento prudenziale in una situazione complicata in continua evoluzione e, a tratti anche confusa. Ci sono state date appunto delle indicazioni che riguardano la celebrazione delle messe feriali e festive che in base all'ordinanza sono sospese fino alla mezzanotte dell''8 marzo. La sospensione riguarda anche le attività pastorali e la benedizione pasquale alle famiglie che nelle nostre comunità sarebbe dovuta iniziare a breve. In questo momento- prosegue il parroco-non possiamo far altro che stringerci accanto alle persone che sono in difficoltà nel dare anche una testimonianza di responsabilità di fronte ad un'emergenza che tocca tutti. Proprio stamattina ho avuto uno scambio telefonico con un mio confratello del nord Italia che nei mesi scorsi ha molto frequentato Camerino per portare aiuti nelle nostre zone e - spiega Don Marco Gentilucci- vivendo lui in Val Seriana, mi ha rappresentato di una situazione davvero critica di persone contagiate e chiuse in casa in quarantena in un paesino di montagna, per cui siamo davvero tutti uniti in questo periodo di grande difficoltà. Al momento- conclude- non possiamo che seguire queste indicazioni pratiche che ci vengono dal Governo e dal Ministero della salute e penso che tutti dobbiamo essere molto attenti e disponibili a ciò che le autorità ci stanno chiedendo per contrastare il più possibile la diffusione del coronavirus".
c.c.
Pubblicato in Diocesi
Ha lanciato una raccolta fondi online il titolare di Chienti Bike, il negozio di Ebike enduro di Tolentino che nella notte tra il 2 e il 3 marzo ha subito un furto, il quarto per la sua attività.
Il colpo dei malviventi ha messo in ginocchio la sua attività incentrata sul cicloturismo in montagna. Una montagna, la nostra, già ferita dal sisma.
Disperato il commerciante ha scritto nel portale di raccolta fondi: "Il furto che abbiamo subito può farci chiudere l'attività! Ho l'ambizione di voler portare il territorio che vivo ogni giorno ad una qualità superiore a livello di sviluppo e utilizzo.

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Provo ogni prodotto che vendo, continuo ad andare in montagna per poi poter fare conoscere posti splendidi ai miei clienti ed amici. Siamo stati tra i primi ad innamorarci delle Ebike e non perchè fosse un  fenomeno di business ma perchè ci dava la possibilità di avvicinarsi alla natura e per chi ha la passione della montagna non ha prezzo. Con tutte le difficoltà del lavoro in Italia sono riuscito a farmi un nome e una certa credibilità, non posso più continuare con una buco di 200mila euro. Non ho più bici in negozio e i pagamenti sono sempre gli stessi".
Da qui l'idea di attivare una campagna di raccolta fondi: "Vorrei recuperare i fondi necessari per ripartire con l'attività in una nuova sede più sicura e vicina alle montagne che darà la possibilità a chi ci seguirà di provare realmente le migliori Ebike per poter scegliere con cognizione.
Anche se interna al cratere del sisma 2016, la montagna non muore mai se rispettata ed amata.
Ad ogni donazione mi piacerebbe nel mio piccolo inviare come ringraziamento una maglietta ideata per l'occasione".
I malviventi sono entrati sfondando una finestra murata sul retro del negozio di contrada le Grazie (come mostra il titolare nel video della raccolta fondi) e hanno portato via biciclette per un bottino di 200mila euro.

GS
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la finestra dove sono entrati

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Pubblicato in Cronaca

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

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