Notizie religiose nelle Marche
Controlli finalizzati alla verifica del rispetto delle stringenti misure di contenimento del covid-19 previste dalle recenti disposizioni governative, vista anche la recrudescenza del fenomeno, sono stati eseguiti anche questo fine settimana da parte di militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Civitanova Marche. Sebbene ammonimenti preliminari e la costante campagna informativa condotta,in tal senso, i militari hanno si sono trovati costretti a sanzionare altre tre attività commerciali: le sanzioni nello specifico hanno riguardato sabato sera un bar del centro di Civitanova Marche, mentre  nel pomeriggio di domenica, un noto bar del centro di Montecosaro Scalo ed una pasticceria gelateria a Trodica di Morrovalle.
In tutte e tre i casi sono state accertate irregolarità relative al mancato impianto ed aggiornamento del registro operazioni di igienizzazione, l’omessa informazione ai clienti delle misure di prevenzione del covid-19, la presenza di avventori o dipendenti sprovvisti di mascherina facciale obbligatoria. Pertanto sono state elevate le relative sanzioni amministrative e applicato il provvedimento provvisorio di sospensione dell’attività per cinque giorni in attesa delle determinazioni del Prefetto di Macerata, competente all’applicazione della sanzione prevista fino ad un massimo di trenta giorni.
La segnalazione di numerosi turisti in località Torrenova del litorale di Porto Potenza Picena, che lamentavano la presenza di due bagnanti completamente nudi,  ha condotto invece i carabinieri del posto ad accertare la violazione dell’ordinanza del Sindaco che vieta su quel tratto di spiaggia la pratica del naturismo. Invitati gli interessati ad indossare il costume, i militari hanno contestato loro la prevista sanzione amministrativa per la violazione accertata, che prevede importo da 100 a 500 euro in favore dell’ente comunale.
c.c.

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A seguito del sisma del 2016 il Museo del Santuario allestito presso la Basilica di San Nicola, che unisce il Museo di arte Sacra, il Museo della Basilica, il Museo dell’Opera, il Museo degli ex-voto, il Museo delle Ceramiche è stato chiuso al pubblico dei visitatori per ragioni di sicurezza e non tornerà fruibile ai turisti ed ai cittadini fino al completo recupero del complesso monumentale della Basilica.

Il nuovo Priore della Comunità Agostiniana Padre Gabriele Pedicino Osa, ha chiesto al comune la possibilità di delocalizzare una parte delle opere attualmente collocate presso il Museo della Basilica di San Nicola presso i locali di proprietà comunale (un tempo occupati dal negozio Benetton) presso l'ex carcere in Via Filelfo, n. 44, offrendo la disponibilità della comunità agostiniana ad occuparsi delle opere di adeguamento dei locali e del successivo trasloco delle opere

Parte delle opere che saranno esposte al pubblico collocate presso i locali e saranno preventivamente inventariate da un notaio incaricato dai Frati Agostiniani a garanzia della proprietà delle stesse in quanto parte sono della Comunità agostiniana e parte sono di proprietà comunale.

"Come già avvenuto con successo – sottolineano il Vicesindaco e Assessore al Turismo Silvia Luconi e l’Assessore alla Cultura Silvia Tatò - visti anche i numerosi visitatori registrati sinora con la mostra “Tolentino, volto di una Città” che raccoglie parte del patrimonio che era esposto a Palazzo Parisani-Bezzi, anch’esso chiuso a causa dei danni provocati dal sisma, questa nuova ed ulteriore delocalizzazione di parte del Museo di San Nicola nei locali di via Filelfo, consentirà un rilancio del centro storico con offerte culturali e turistiche al momento non fruibili al pubblico dei visitatori e turisti della nostra Città".

"Con questa iniziativa - aggiungono - si vogliono cogliere due obiettivi: il primo che è quello appunto di portare il turista a scoprire il resto del centro storico e delle altre piazze, mentre si dirige verso il Museo, il secondo, non meno importante, quello di rendere finalmente fruibile un patrimonio culturale immenso che da troppi anni è chiuso in locali inagibili".

"Pertanto, insieme al Sindaco Pezzanesi e agli altri colleghi di Giunta, abbiamo ritenuto opportuno concedere, per finalizzare questo nuovo e importante progetto, alla Comunità Agostiniana di San Nicola un contributo di 20 mila euro che possa consentire la realizzazione dei lavori di delocalizzazione del museo e lo svolgimento di un regolare servizio di accoglienza di quanti interessati alla visita delle opere che saranno delocalizzate in Via Filelfo. questo contributo, inoltre, risulta indispensabile alla Comunità Agostiniana per far fronte alle numerose spese di sanificazione e garanzia dei parametri di sicurezza igienico-sanitari che si rendono necessari per fronteggiare la diffusione del virus Covid-19 per la corrente annualità e che renderanno fruibili i vari ambienti della Basilica di San Nicola. Quindi, l’Amministrazione comunale ha dato mandato al servizio Patrimonio di concerto con il settore Lavori pubblici per procedere allo sgombero e recupero dei locali “ex Benetton” onde consentire la tempestiva realizzazione dell’intervento di delocalizzazione del Museo del Santuario".

f.u.
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Sanità marchigiana: bene nell’emergenza ma ne serve una che funzioni nel quotidiano. È il pensiero di Loredana Riccio, candidata alle Elezioni Regionali nella lista del PD per la provincia di Macerata.

L’ex dirigente dell’Area Vasta 3 vede il sistema sanitario regionale come “una struttura che ha retto bene ed uscita meglio di altre regioni dalla prova epocale del Covid. Non dimentichiamo che le Marche a marzo sono state una delle regioni più colpite, che siamo usciti dall’emergenza prima delle previsioni che ci accomunavano alla Lombardia e che proprio a differenza di quest’ultima stiamo resistendo al ritorno dei contagi. Se però guardiamo alla normale amministrazione, alla gestione quotidiana, va detto per onestà intellettuale, che nel corso dell’ultima legislatura alcune cose potevano essere fatte meglio”.

“Penso, ad esempio, al richiamo fatto dal sindacato dei medici Anaao-Assomed sulla divisione tra il ruolo di governatore – rilancia la Riccio – e sono d’accordo con il candidato governatore del centrosinistra Maurizio Mangialardi che ha ribadito discontinuità rispetto al passato, annunciando una delega ad hoc nel prossimo esecutivo regionale. Servono però anche maggiori risorse (una follia rinunciare al Mes) e il superamento dei limiti imposti dalla legge Balduzzi (Governo Monti) perché è ciò che ci ha insegnato l’emergenza Covid: dobbiamo poter contare su una sanità pubblica territoriale davvero vicina ai cittadini, con servizi davvero accessibili e di qualità. Ripartiamo dagli Ospedali di Comunità e dai Punti di Primo Intervento: dotiamoli di risorse umane, strutture e tecnologie adeguate. Eliminiamo la precarietà di chi lavora (non è pensabile continuare a risparmiare sulla salute delle persone e sul personale) e diamo, soprattutto, ai cittadini la certezza di avere a disposizione i servizi. Fondamentali in particolar modo nelle aree interne: penso a Tolentino e Cingoli che meritano maggiore chiarezza e determinazione nelle scelte o agli ospedali di Camerino e San Severino, punti di riferimento per chi vive nelle aree interne. Insomma, il sistema sanitario regionale deve ripartire dal territorio, dai suoi punti di intervento capaci di intercettare i bisogni e le emergenze dei cittadini”.

f.u.

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Una intera comunità vicina ai lavoratori della ex Jp di Fabriano, oggi Indelfab, per i quali la proprietà ha annunciato che entro metà dicembre licenzierà in massa i suoi lavoratori, se non interverranno nuove positive notizie.

Dopo l'intervento dell'arcivescovo Massara, ora anche una nota da parte della Consulta delle Aggregazioni laicali della diocesi di Fabriano-Matelica che esordisce con le parole di Papa francesco: “….per uscire migliori da questa crisi, dobbiamo farlo insieme….Dobbiamo farlo insieme, tutti quanti, nella solidarietà” .

"Come Consulta del laicato cattolico - scrivono - ci sentiamo fortemente solidali con i lavoratori della Indelfab di Fabriano (ex JP Industries) in estrema difficoltà.

Vogliamo chiedere a tutti coloro che possono cambiare questa situazione di trovare una soluzione duratura a questa crisi, facendo leva sulla responsabilità politica e sociale e sull’etica d’impresa.

Tra le cause della crisi - aggiungono - vi sarebbero l’irrigidimento del sistema bancario nell’erogazione dei fondi, la contrazione del mercato degli elettrodomestici e il congelamento degli ordini, causa pandemia da Coronavirus.

Da parte delle istituzioni ci si aspetta allora di esplorare tutti i percorsi possibili e praticabili, rispettosi dei diritti del lavoro e della dignità umana, che sono scritti nel cuore dell’uomo ma anche nella nostra Carta Costituzionale.

Il lavoro è un diritto e un dovere riconosciuto dalla nostra Costituzione. 

Si tratta dunque di rispettare la dignità dei lavoratori e di tener conto del contenuto etico dell’occupazione, che non può mai essere sostituito da sussidi temporanei i quali, sebbene necessari, non favoriscono il pieno sviluppo della persona umana.

Gli imprenditori devono poter continuare ad essere aiutati dallo Stato e dall’Europa, quei soggetti economici innovativi che per loro natura assumono dei rischi. Essi, attraverso le loro capacità, come lo spirito di iniziativa ed il coraggio, possono far sì che l’impresa incida in maniera significativa sullo sviluppo economico e sociale di un determinato territorio.

L’impresa non è soltanto un capitale in grado di produrre un profitto, dei macchinari che danno lavoro a delle persone o un servizio di beni ai consumatori, è soprattutto una comunità di persone".

L'appello della Consulta, dunque, è a tutti gli 'uomini di buona volontà': "E’ auspicabile - concludono - che, in questo nostro territorio, coloro che hanno risorse e capacità imprenditoriali e sono dotati di spirito di solidarietà e buona volontà collaborino insieme per improntare nuove attività lavorative, che siano in grado di far risorgere un distretto industriale ed una città che sarebbero altrimenti destinati ad una lenta ma continua decrescita infelice".

GS

 


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È l'assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Camerino, Marco Fanelli, a chiarire la situazione denunciata dagli abitanti della frazione di Statte in merito alla viabilità ed alla richiesta di interventi definitivi per le strade dissestate.
"Le frazioni Pozzuolo, Statte Le Tegge - dice - sono le tre più distanti dal centro della città e vivono da anni una condizione di disagio perchè la viabilità non vede interventi importanti da tanto tempo. La strada è talmente dissestata che dal manto stradale si scoprono scogli dal sottosuolo. Gli operai comunali - spiega - sono intervenuti più volte per cercare di rendere fruibile quel tratto, ma è chiaro che, nonostante il nostro impegno, il risultato non sia duraturo. Dopo un incontro con i cittadini delle tre frazioni, avvenuto a fine 2019, abbiamo valutato il percorso per il finanziamento ed è allo studio un intervento globale di riqualificazione per una cifra che si aggira intorno ai 200mila euro.
Si tratta quindi di un intervento importante - aggiunge Fanelli - che prevede anche interventi risolutivi sul manto stradale. Chiaro che le tempistiche per le opere pubbliche non sono mai ristrette - chiarisce - ma ci auguriamo che a breve possano partire i lavori, affinchè anche questi cittadini si sentano parte della comunità".

Ma l'attenzione dell'amministrazione, secondo l'assessore, non è stato dato solo per il progetto delle strade, bensì anche dal punto di vista turistico: "Il percorso di riqualificazione delle frazioni - dice - è già iniziato: abbiamo inserito questi luoghi nell'app Camerino Meraviglia con le cascate del Boschetto - nominate di Statte perchè stanno sotto quella frazione - e che hanno visto migliaia di visitatori. Era un luogo sconosciuto fino a quache mese fa, anche agli abitanti di Camerino. Credo che questo sia un primo passo per una valorizzazione vera di queste realtà".

GS


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Cambio della guardia al comando della Tenenza di Camerino della Guardia di Finanza.

Dopo due anni di permanenza nella città ducale, il Capitano Alessandro Tomei lascia le Marche per assumere il comando della Compagnia della Guardia di Finanza di Capodichino.

Al suo posto il Tenente Francesco Di Prinzio, classe 1994, originario di SantEusanio del Sangro (CH). Coniugato, si è arruolato nel Corpo nel 2013 ed ha frequentato lAccademia della Guardia di Finanza fino al 2018, il Tenente Di Pinzio proviene assume il nuovo incarico dopo aver comandato la Compagnia di Tortona.

Sono stati due anni intensi quelli al comando della Tenenza di Camerino per il capitano Tomei, conditi di brillanti risultati, tra cui si ricordano le Operazioni Anubi” (che ha portato alla luce centinaia di casi di indebita percezione del contributo di autonoma sistemazione, concesso agli sfollati del sisma), Grande Muraglia” (una maxi frode fiscale con imprese collocate in diverse regioni italiane, conclusa con sequestri patrimoniali per oltre 11.000.000 di euro), El Dorado” (riguardante una frode milionaria nella gestione dei servizi di accoglienza degli sfollati del sisma, conclusa con sequestri patrimoniali di oltre 1.000.000 di euro, tra cui 19 lingotti doro).

f.u.
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Domani pomeriggio l'ingresso ufficiale dell'arcivescovo Francesco Massara nella diocesi di Fabriano-Matelica.
Una giornata che segnerà l'inizio di un cammino unitario con la diocesi di Camerino-San Severino e accrescerà l'impegno che l'arcivescovo ha sempre profuso per la montagna.

"La montagna deve camminare insieme - dice Massara - e non divisa come a volte succede nella realtà quotidiana.
Solo unita potrà trovare la forza di affrontare problematiche serie come la ricostruzione, il lavoro, la sanità. Da domani comincerà un cammino insieme partito già sabato scorso con un incontro unitario degli uffici delle pastorali a cui seguiranno altri confronti con il clero".

Se, infatti, la questione dello spopolamento accomuna le due diocesi, sono le cause che portano all'abbandono di questi territori che sono diverse: per Fabriano e Matelica il problema è economico e, proprio per questo, l'arcivesco Massara ha dimostrato di essere fermo nella sua posizione a difesa dei lavoratori.
Oltre agli incontri a cui ha partecipato per la ex Jp, ha voluto dare un segnale concreto di vicinanza rinunciando alla festa per il suo ingresso in diocesi: "Credo - spiega - che dobbiamo dare segnali importanti di vicinanza a chi ha più bisogno di noi, quindi ho deciso di rinunciare a qualsiasi momento di festa laica e al banchetto di domani, per destinare la somma alla Caritas per le famiglie bisognose".

Per Camerino e San Severino, invece, la questione riguarda il sisma e la ricostruzione, con l'aggiunta della perdita dei servizi come quelli sanitari, da giorni al centro del dibattito pubblico: "I servizi - denuncia Massara - devono rimanere aperti e devono essere incrementati perchè la momtagna non può esserne privata". Proprio nel corso di una inaugurazione all'ospedale di Camerino Massara aveva detto che non serviva avere una Ferrari se mancavano i piloti, ma il problema della carenza di personale al nosocomio della città ducale non sembra essere svanito e per questo oggi rincara la dose: "in questo ospedale non solo mancano i piloti, ma anche i meccanici. Abbiamo tanta tecnologia, anche donata durante il Covid, ma se gli operatori se ne vanno è un ospedale che resta vuoto, dove non si potranno prestare le attenzioni al malato.
Non è ammissibile - dice - e per questo le istituzioni devono dare una risposta seria. La montagna ha già subito molti danni col sisma, a Camerino abbiamo anche una università e dei cittadini a cui bisogna dare risposte. Le istituzioni in questo momento sono latenti - denuncia - , dovrebbero davvero porsi seriamente questo problema e dare risposte concrete. Non possiamo aspettare inaugurazioni e parate, senza avere nulla nel concreto. Concentrare i servizi solo in alcune zone non risolve il problema sanitario: la dignità della persona passa anche da un servizio serio a chi è malato e alle loro famiglie".

GS







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Sono ancora al lavoro i vigili del fuoco per un incendio divampato ieri sera a Recanati lungo provinciale 61 in via Sambucheto, per l'incendio di un fienile di circa 160 metri quadrati con 400 quintali di paglia e fieno.
Sul posto, oltre alle squadre di Macerata, anche i colleghi di Civitanova e Tolentino.


L'intervento è attualmente in corso poichè, dopo aver spento le fiamme, i vigili del fuoco si stanno occupando della bonifica.

(Servizio aggornato)

GS
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Grave incidente a Corridonia sulla provinciale 67 tra le contrade Campiglia e la Macina quasi a confine con il territorio comunale di Monte San Giusto. Un 39enne di Corridonia alla guida di una Ford Focus, per cause in corso d'accertamento da parte dei carabinieri intervenuti per i rilievi, ha perso il controllo dell'auto che ha sbandato ed è finita dapprima contro un albero sul lato passeggero per poi volare per 4 metri nella sottostante scarpata. E' stato un abitante della zona il primo ad avvertire il forte rumore dello schianto e accortosi di quello che era accaduto ad allertare i soccorsi.  
Sul luogo dell'incidente insieme agli operatori sanitari del 118 e ai carabinieri, sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Macerata. In seguito alla carambola infatti l'uomo, che viaggiava da solo, era rimasto incastrato addirittura sul parabrezza dell'auto sul lato passeggero. Una volta estratto dalle lamiere grazie all'impegnativo lavoro dei Vigili del Fuoco, al 39enne sono state prestate le prime cure e, considerata la serietà dei traumi riportati, richiesto l'intervento dell'eliambulanza  che ha provveduto al suo trasporto all'ospedale di Torrette. La dinamica dell'incidente è al vaglio dei militari dell'Arma. La zona e il mezzo sono stati assicurati dai pompieri. 
c.c.
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A Camerino, Macerata e Civitanova sono attivi i servizi innovativi di “Ambulatorio Area 3” che gratuitamente, in completo anonimato e senza bisogno di impegnativa, si rivolgono ai giovani fino ai 25 anni in ambito di dipendenze e abusi. Nei 3 ambulatori dislocati nelle tre città, situati in uno spazio vicino a quello dei Servizi per le Dipendenze ma diverso, è possibile confrontarsi con medici, psicologi e assistenti sociali su problematiche inerenti alcol, sostanze stupefacenti e gioco d’azzardo, ma anche relative all’uso ossessivo di smartphone, web e tecnologie.
L’iniziativa, resa possibile dalla Regione Marche, nasce grazie al Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’Area Vasta 3 in sinergica collaborazione con gli Ambiti Territoriali Sociali 16 17 18 (tramite anche gli sportelli del progetto “family point”) e con l’associazione GLATAD Onlus di Tolentino.
“E’ un servizio che abbiamo sollecitato e contribuito a costruire ormai da diverso tempo- spiega il dr. Valerio Valeriani coordinatore degli ATS 16-17 e 18 e referente scientifico del progetto – Più volte infatti abbiamo detto che la parte più carente riguarda i servizi per l’adolescenza; finché i ragazzini sono piccoli e seguiti nel percorso scolastico, tutto sommato gli interventi sanitari sono abbastanza presenti ma poi c’è  il rischio che i ragazzi possano essere ripresi solo in una fase avanzata dopo che il problema si è verificato. Quindi abbiamo cercato di costruire degli ambulatori con la presenza di personale medico psichiatra, psicologi, infermieri e assistenti sociali in maniera tale da poter intercettare in maniera molto precoce il problema che ha a che fare con le dipendenze in generale, da sostanze ma anche da alcool o soprattutto da nuove tecnologie, così da poterlo risolvere quando ancora non è troppo grave. E per fare questo- precisa Valeriani- abbiamo collegato i tre ambulatori con i family point. Ad esempio, l’ambulatorio di Camerino che è a servizio dei tre ambiti sociali 16-17-18  è in rete con i servizi dei family point che abbiamo già a Camerino- San Severino, Matelica, Castelraimondo dove sono presenti psicologi e sociologi in grado di intercettare in maniera leggera il bisogno a livello precoce. Quando il problema inizia ad essere un po’ più importante e necessita di una presa in carico un po’ più complessa, si attiva pertanto l’Ambulatorio che è organizzato in maniera assolutamente privata, con assoluta garanzia della privacy e senza bisogno di liste d’attesa né impegnative. Qui viene fatta la consulenza per affrontare e gestire il problema prima che diventi troppo grave. In particolare gli Ambulatori Area 3 si propongono di offrire aiuto per le dipendenze da sostanze, alcool e problemi emergenti riferiti alle nuove tecnologie, compresa la recente tendenza all’isolamento sociale che si sta affermando e non solo tra i giovanissimi, chiamata sindrome di hikikomori e che ha a che fare proprio con il ritiro, la chiusura e soprattutto l’eccesso di utilizzo dei social e delle tecnologie, ivi compreso tutto ciò che a che fare con  il gioco d’azzardo. Un servizio che dunque svolge un ruolo sanitario e sociale ed è di facile accesso: può essere infatti attivato, sia con un messaggio diretto anche watshapp al numero 370.3657199, scrivendo una mail all’indirizzo ambulatorioarea3@gmail.com, attraverso i nostri canali social: Facebook, Instagram, Tik Tok, o rivolgendosi agli sportelli family point.
L’attivazione del servizio è naturalmente possibile anche attraverso il medico di famiglia e il proprio pediatra e riguarda ragazze e ragazzi fino a 25 anni di età e le loro famiglie. Ci tengo a dire che qualora il genitore avesse anche solo la necessità di informazioni, tramite il family point potrà  passare all’ambulatorio e, a seconda del bisogno, potrà attivarsi l’ambulatorio in modo da offrire una precoce risposta. Fortemente promosso dagli Ambiti Sociali questo servizio è molto importante anche perché si rivolge ad un’ area poco presidiata; proprio per questo motivo, insieme al dr. Gianni Giuli direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche, alcuni mesi fa abbiamo deciso di programmare una prima apertura su Camerino e poi a seguire a Macerata e Civitanova. Lo sportello di Camerino si rivolge in particolare alle persone che abitano nel Distretto di Camerino e dunque ambito di San Severino Marche e anche San Ginesio”.

Tra gli altri problemi emergenti  e spesso poco conosciuti per i quali Area 3 è in grado di offrire un aiuto, la nomofobia (paura di rimanere sconnessi), il vamping (abuso di tecnologia nelle ore notturne), la dipendenza da social network, da videogiochi, da porno o da shopping online. L’ambulatorio Area 3 va dunque ad ampliare un Servizio che il Dipartimento Dipendenze Patologiche offriva già ai minorenni, volendo ora creare un luogo più attento e più accogliente che offra un dialogo con adolescenti e giovani fino ai 25 anni, in quanto maggiormente esposti ai nuovi stili di vita digitali. Il personale è dunque a disposizione per aiutare i ragazzi o i loro familiari a riconoscere i comportamenti a rischio e fornendo loro supporto, precoce e specifico, indirizzando eventualmente anche alle altre realtà del territorio più adatte alla problematica riportata: importante quindi la collaborazione con Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera scelta, Neuro-pischiatri Infantili, Istituti Scolastici, enti locali e associazionismo.

Referenti degli ambulatori sono la Dr.ssa Tania Colotti per Macerata, la Dr.ssa Elisabetta Di Marco per Camerino e la Dr.ssa Maria Francesca Falleroni per Civitanova Marche.
La Dr.ssa Maria Assunta Evangelista è referente dell’intero progetto.
c.c.
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