Notizie religiose nelle Marche
Un gruppo di campeggiatori abusivi aggredisce i carabinieri, 4 cittadini stranieri finiscono in manette. Il fatto è accaduto a Fiastra nell’area camper in località Paniventre.

I militari stavano effettuando un normale controllo nei confronti dei 4 che avevano occupato abusivamente l’area, chiedendo di fornire le proprie generalità. Per tutta risposta i 4, 2 uomini e 2 donne di età compresa fra i 40 a ei 50 anni,provenienti dall’est Europa e incensurati, si scagliavano contro i 2 carabinieri colpendoli con calci e pugni.

Chiesti rinforzi sul posto giungevano altre 2 pattuglie della Compagnia Carabinieri di Camerino che procedevano all’arresto dei campeggiatori.

I due militari aggrediti, visitati all'ospedale di Camerino, hanno riportato traumi giudicati guaribili in 15 giorni, mentre i 4 sono stati sottoposti agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo.


f.u.
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Un impegno in prima linea quello dell'arcivescovo Francesco Massara per la vicenda della ex Jp Industries, adesso Indelfab, di Fabriano.
Se, infatti, dalla sua nomina nella diocesi di Camerino-San Severino si è occupato quotidianamente del terremoto e della ricostruzione, prendendo ferme posizioni nei confronti delle istituzioni, dopo aver assunto anche la guida della diocesi di Fabriano-Matelica si è impegnato per il terremoto economico che interessa quel vasto territorio.

Tre gli incontri a cui Massara ha partecipato nella giornata di ieri: prima con 50 dipendenti, poi con le rappresentanze sindacali di Fim, Fiom e Uilm, infine con il Tavolo sociale a cui hanno partecipato i cinque sindaci di Serra San Quirico, Cerreto D'Esi, Fabriano, Sassoferrato e Genga, la responsabile del centro per l'impiego e diverse associazioni di categoria.
La questione è appunto quella dell’avviata procedura di messa in mobilità per i 584 dipendenti dell’azienda.

"È emerso un grande disagio da parte degli operai - dice l'arcivescovo Massara - che vedono sfumare il loro lavoro e la loro dignità. C'è stato un momento di solidarietà, di ascolto e anche di proposte da portare ad un tavolo nazionale del Governo affinchè si possa risolvere in modo definitivo questa situazione.
La richiesta principale riguarda la salvaguardia del lavoro perchè senza lavoro non c'è dignità e la cassa integrazione è solo un palliativo che non risolve i problemi delle famiglie.

È stato un momento di ascolto fraterno - aggiunge - dove gli operai hanno espresso le loro paure a cui i sindacati cercano di far fronte per questa situazione che si protrae da 12 anni.
La zona del territorio di Fabriano ha un terremoto economico che si potrae da alcuni anni e a cui va data attenzione perchè altrimenti porta al disastro di tante siutazioni familiari. Basti pensare che il centro di ascolto ha ascolta in 8 mesi circa 1240 persone".

Un problema, quello dell'intero territorio, emerso anche dall'incontro con il tavolo sociale: "Abbiamo fatto una riflessione sulla situazione del territorio e sono state fatte proposte di incontrarsi periodicamente, non solo per una analisi dei problemi, ma per fare proposte concrete sia per i disagi sociali che per nuove prospettive di lavoro che superano la produzione di un monoprodotto su cui si è concentrata l’area industriale del fabrianese. È necessaria una diversificazione delle attività produttive - conclude - che possano dare una boccata di ossigeno anche con la valorizzazione del grande patrimonio artistico, culturale e ambientale".

GS




È emerso che la zona Montana ha bisogno di una grande attenzione per le infrastrutture il rilancio industriale le scuole e tutti i servizi che rischiano di scomparire per eventuale lo spopolamento dell’intero territorio montano 
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In previsione di tornare sui banchi il 14 settembre l'anno scolastico a Camerino è già iniziato con i corsi di recupero a distanza. Da ieri dunque circa 150 alunni in totale tra Licei Varano e Istituto Antinori sono collegati con i computer dalle loro case e impegnati in questo percorso. 
"Come prevede la norma, in autonomia a fine  in agosto abbiamo stabilito questa modalità adottata anche da altre scuole del territorio. La modalità è quella a distanza - spiega il dirigente Francesco Rosati - peraltro ben collaudata nei tre mesi di lock down e quindi, verificato che tutti gli studenti avessero ancora dispositivi adatti,  abbiamo iniziato questa attività della quale faremo un report dopo una settimana. Nel frattempo  stiamo ultimando i preparativi per accogliere tutti gli studenti il 14 settembre, salvo eventuali modifiche  che dovessero arrivare dall'alto. Si è provveduto quindi a predisporre   tutta la segnaletica con le indicazioni  e le informazioni necessarie per gestire  in sicurezza questo nuovo anno scolastico.  In contemporanea - aggiunge Rosati-  stiamo svolgendo in presenza gli esami di idoneità integrativi per gli studenti che hanno cambiato corso o che provengono da altre scuole, come pure abbiamo un' appendice degli esami di stato per i privatisti.
In realtà dunque la scuola non si è mai fermata, nè durante l'estate e neppure adesso, anzi, siamo in piena attività -sottolinea il dirigente-. Peraltro sono attivi anche dei lavori esterni all'istituto e buonissime notizie vi sono per altri lavori di completamento del polo scolastico; grazie a queste opere verranno creati nuovi accessi per l'Istituto, una nuova palestra e un auditorium. Verrà quindi a completarsi un Polo scolastico che diventerà ancora più bello, interessante e accattivante per i nostri studenti, pieno di strutture collegate in maniera tale che l'attività possa riprendere in totale sicurezza. Speriamo - conclude Francesco Rosati- che una volta passata l'epidemia, veramente si possa tornare a prima del covid-19, con tutte le nostre  potenzialità: scuola, progetti e tutte le attività formative che ci hanno caratterizzato per tanti anni".  
c.c.
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Approvato l'incremento dei posti disponibili per il centro diurno Alzheimer di Camerino. Ne dà notizia, accogliendo con soddisfazione il risultato, il coordinatore dell'Ambito Territoriale Sociale di Camerino Valerio Valeriani. "C'era grande attesa per questo riscontro positivo - afferma- Era infatti partito da più di un anno il percorso per ampliare la disponibilità dei posti e nella struttura vanno anche eseguiti dei lavori. In riferimento ai malati di Alzheimer per tutto il distretto noi abbiamo infatti una convenzione per soli 10 posti che vorremmo portare a 20 ed è per questo che servirebbero dei lavori di ampliamento  sull'edificio.  Nel frattempo- continua Valeriani- avevamo comunque fatto richiesta per arrivare temporaneamente al numero di 15 posti disponibili; nei giorni scorsi abbiamo ricevuto conferma e proprio oggi c'è stata la firma della convenzione per questo passaggio da 10 a 15.
Per il Centro diurno Alzheimer di Camerino- sottolinea- è il riconoscimento sia della necessità di un servizio come quello che viene offerto di cui viene ad essere dunque ridotta la lista d'attesa di persone che vorrebbero potervi usufruire , sia un riconoscimento della qualità del servizio riabilitativo che, ricordo, fa riferimento al progetto Isra di Treviso e quindi- conclude Valeriani-  nel prendersi cura della persona con demenza senile o Alzheimer, non svolge un ruolo di pura assistenza ma una serie di attività volte a ritardare gli effetti della malattia. Una notizia dunque estremamente positiva che accogliamo con soddisfazione".
c.c.

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In vista della ripresa dell'attività scolastica , Cgil Cisl e Uil Marche hanno incontrato oggi l’assessore regionale Angelo Sciapichetti in relazione alle problematicità del trasporto pubblico locale.  I sindacati hanno rappresentato la preoccupazione sullo stato del servizio, espressa anche da molte famiglie che in queste settimane si sono rivolte alle confederazioni: il timore, alla vigilia dell’inizio dell’anno scolastico, è che il servizio di trasporto non possa essere garantito a tutti, a causa delle limitazioni imposte dall’emergenza Covid-19.

Cgil Cisl e Uil hanno chiesto alla Regione rassicurazioni in merito all’effettivo svolgimento del servizio e sul rispetto delle regole a bordo dei mezzi. Alla luce dell’accordo raggiunto ieri nell’ambito della Conferenza Unificata, che prevede una capienza massima dei mezzi di trasporto pari all’80%, e in virtù di risorse nazionali che si aggiungono a quelle già stanziate dalla Regione, l'assessore Sciapichetti ha espresso rassicurazioni circa la volontà di garantire il corretto svolgimento dell’anno  scolastico.

I sindacati hanno inoltre chiesto e ottenuto un nuovo incontro, non ancora calendarizzato ma previsto per la prossima settimana, al quale parteciperanno anche l’assessore regionale all’Istruzione, Loretta Bravi, e le categorie sindacali della scuola e del trasporto: lo scopo è di verificare il piano dei trasporti, con attenzione specifica agli orari e alle tratte che saranno attivate a partire dal 14 settembre. Cgil Cisl e Uil chiedono infine di poter monitorare la situazione anche dopo l’inizio dell’anno scolastico, per poter intervenire su eventuali problematiche o incongruenze che dovessero verificarsi. L’attenzione dei sindacati è rivolta anche all’impiego dei fondi in arrivo: le risorse supplementari, chiosano Cgil Cisl e Uil, dovranno essere destinate soprattutto al soddisfacimento delle esigenze delle famiglie e degli istituti scolastici. E a garanzia della sicurezza dei ragazzi e degli autisti.
c.c.
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Collisione tra uno scooter e un'auto in viale Leopardi al di fuori delle mura di Macerata. Ancora in fase di accertamento la dinamica dell'incidente che si è verificato poco dopo le 10 sembra mentre il conducente dell'auto era in fase di parcheggio quando è avvenuto lo scontro con lo scooter condotto da un uomo di circa 60 anni, rovinato a terra insieme al suo ciclomotore. Sul posto si sono immediatamente portati gli operatori sanitari del 118 che dopo aver prestato all'uomo le prime cure lo hanno accompagnato all'ospedale di Macerata, Qui, successivamente, è atterrata l'eliambulanza per il suo trasporto all'ospedale regionale di Torrette per controlli più approfonditi. Non sarebbe in pericolo di vita. Sul luogo dell'incidente i rilievi sono stati svolti dalla polizia locale che ha provveduto a regolamentare il traffico. Per la messa in sicurezza della zona sono intervenuti i Vigili del fuoco.
c.c.
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Un patto tra Marche ed Emilia Romagna per rilanciare la sanità pubblica, a partire dal ripristino dei punti di primo intervento attraverso una vertenza nazionale volta a modificare il Decreto Balduzzi. È quanto emerso dall’incontro che si è svolto ad Ancona tra il candidato alle regionali del centrosinistra, Maurizio Mangialardi, e il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, giunto nelle Marche per la presentazione del suo libro “La destra si può battere”.

A lanciare la proposta, accolta subito con grande favore da Bonaccini, è stato proprio Mangialardi: “La drammatica esperienza del Covid, che peraltro non ci siamo ancora messi definitivamente alle spalle, ci dice chiaramente che nel settore della sanità pubblica è necessaria una rivoluzione. Una rivoluzione che dopo i tagli e le restrizioni imposte dai governi nazionali negli scorsi anni rimetta al centro il potenziamento degli ospedali, il recupero delle strutture dismesse e lo sviluppo della medicina del territorio. Occorre, per essere concreti, un piano shock per il sistema sanitario che porti all’immediato ripristino dei punti di primo intervento, a una capillare rete di infermieri di famiglia e di comunità, al raddoppio delle Usca, e a investimenti su innovazione tecnologica ed edilizia sanitaria”.

“Per farlo – ha concluso Mangialardi - è però necessario costruire una forte alleanza tra le Regioni, affinché si apra una vertenza con il governo nazionale per arrivare a una rapida modifica del decreto Balduzzi, divenuto oggi insostenibile per chiunque intenda offrire servizi e prestazioni sanitarie pubbliche efficienti e adeguate ai bisogni dei cittadini. Questa sera, grazie alla convinta disponibilità data da Bonaccini, abbiamo fatto un primo importante passo avanti in un percorso a cui chiederemo di aderire tutti gli altri governatori delle Regioni italiane. Tuttavia, dubito che chi, come la destra di Acquaroli, che della privatizzazione selvaggia della sanità ha fatto un vanto, possa unirsi a questa battaglia per garantire il diritto alla salute”.

f.u.
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I carabinieri della Stazione di Porto Recanati hanno arrestato un cittadino moldavo di trenta anni ricercato in ambito internazionale.

Durante un servizio notturno di controllo del territorio i militari hanno controllato e identificato il giovane, che era alla guida del suo camper con targa tedesca e, a seguito di controlli, l'uomo è risultato destinatario di un mandato di arresto emesso dalle autorità moldave da oltre due anni per reati di minacce, danneggiamento, vandalismo ed hooliganismo commessi in patria nel marzo del 2018 e che prevedono una pena massima di sei anni di reclusione.

Il trentenne è stato quindi condotto in caserma, fotosegnalato e trasferito in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’avvio della procedura di consegna allo stato estero nell’ambito della  cooperazione internazionale di polizia.

I carabinieri, inoltre, nell'ambito dei controlli sul rispetto delle misure anti Covid hanno multato i titolari di 3 attività commerciali, una pizzeria sul lungomare sud e un bar gelateria nella centralissima Piazza XX Settembre a Civitanova Marche e un minimarket situato al piano terra del condominio dell’Hotel House a Porto Recanati.

In tutte e tre i casi sono state accertate irregolarità relative al mancato impianto ed aggiornamento del registro delle operazioni di igienizzazione, l’omessa informazione ai clienti delle misure di prevenzione del covid-19, la presenza di avventori e dipendenti sprovvisti di mascherina obbligatoria. Sono state elevate, quindi, le relative sanzioni e, per le prime due, applicato il provvedimento provvisorio di sospensione dell’attività per cinque giorni, mentre per il market è stata avanzata proposta per le decisioni di competenza al Prefetto di Macerata.

f.u.
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Un giorno importante, atteso da tempo. E' stata una mattinata che rimarrà nella storia e nei cuori di Ussita quella appena trascorsa e che ha visto il viaggio inaugurale della seggiovia Le Saliere di Frontignano, ripristinate dopo i danni del sisma del 2016.
Un taglio del nastro simbolico che non sancisce l'apertura al pubblico degli impianti, perchè per quella bisognerà attendere il nulla osta definitivo, ma che segna la fine dei lavori della specifica seggiovia e al tempo stesso il punto di partenza per la sistemazione delle altre strutture del comprensorio sciistico di Frontignano.

"Basta schiacciare un bottone e quest'inverno si va a sciare" dissero lo scorso anno al commissario prefettizio Giuseppe Fraticelli appena insediato, per dimostrargli l'importanza degli impianti per un paese come Ussita e la necessità che questi tornassero a funzionare.

Quel bottone è stato schiacciato con passione ed entusiasmo e, anche se lo scorso inverno non è stato possibile sciare, l'augurio è che sulle cime di Frontignano si possa tornare per la stagione invernale che sta per cominciare: "Una fortissima emozione - commenta Giuseppe Fraticelli - perchè ho vissuto tutta la situazione da quando sono arrivato. Venni subito a fare un sopralluogo e capii che bisognava fare qualcosa di più che schiacciare un semplice bottone, ma da quel giorno i tecnici si sono seduti al tavolo di lavoro e oggi questo è il risultato. Il Covid non ci ha aiutato perchè la scommessa era di riuscire a godere dell'aria buona di primavera, ma ci auguriamo che per la stagione invernale si possa tornare a vivere queste belle montagne. Quello di questa mattina è stato un viaggio augurale che consegna l'impianto alla gestione futura, una volta espletati i passaggi burocratici. 
Spero di tornare da turista - conclude . e di godere dell'impianto e degli splendidi scorci".

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Il taglio del nastro

E se gli occhi brillano a chi, in un anno, si è buttato a pieno in questo progetto come il commissario, si può solo immaginare lo sguardo emozionato di Patrizia Ortenzi responsabile dell'ufficio tecnico, in Comune da 33 anni: "Era stata una grande tristezza vedere tutto chiuso, essendo abituata al fermento degli anni '80. Vedere che ora si muove qualcosa mi apre il cuore e ci dà la forza per continuare a mettercela tutta. Il commissario ha recepito benissimo il concetto appena arrivato, pur non essendo del posto, ora la prossima amministrazione avrà il lavoro già svolto e dovrà solo rimboccarsi le maniche per andare avanti su tutto il comprensorio sciistico di Frontignano con tutti gli edifici per i quali già siamo in fase di progettazione esecutiva".

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Il vice commissario Cecilia Campolungo insieme al Commissario Giuseppe Fraticelli

Direttore di esercizio dagli anni '80 è Marco Rinaldi che ribadisce l'importanza degli impianti per tutto il territorio montano: "E' stata difficile la marcia di avvicinamento a questo giorno - commenta - dovuta al peso che la burocrazia porta nell'espletamento di queste pratiche. 
Io mi occupo della sicurezza e della tecnica di questi impianti da 40 anni e non posso non notare come, con il tempo, la normativa specifica di settore si sia invecchiata e siamo andati verso una normativa per cui la carta è più importante della sicurezza e di conseguenza il nostro know how viene mortificato dal dover fare inutili carte".


Giulia Sancricca
Mario Staffolani
(di seguito alcune foto)

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sotto Don Nello Tranzocchi nel viaggio inaugurale con il commissario Fraticelli

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Patrizia Ortenzi



discorso Fraticelli

Sopra un momento della benedizione, sotto il commissario Fraticelli, l'ingegnere Rinaldi e Patrizia Ortenzi

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La difesa della costa al centro di un incontro che si terrà domani a Porto Recanati e a cui parteciperà anche Paola Giorgi, candidata di Civitas Civici, a sostegno di Francesco Acquaroli.

Un tema caro all’ ex assessore alla Difesa della Costa che, proprio a Porto Recanati, ha programmato quello che lei stessa definisce "il più grande intervento di difesa della costa finora realizzato nella Regione Marche.
Si tratta - spiega - di un’azione infrastrutturale che ha dato una risposta concreta al problema dell’erosione e creato una nuova possibilità di sviluppo turistico ad un’ampia zona costiera prima preclusa ad una visione di crescita. L’elemento che più caratterizza questo intervento è l’azione strategica condotta parallelamente in più ambiti: il punto di partenza è stato la variante al Piano della Costa, un complesso atto di natura urbanistica che, dopo la modifica, ha permesso l’istallazione di scogliere a difesa del litorale, prima non realizzabili. È stato poi sottoscritto un accordo con RFI (Rete Ferroviaria Italiana) - aggiunge - che condivide con la Regione la necessità di difendersi dalle mareggiate per la preservazione della rete ferroviaria che corre, per la maggior parte del tratto marchigiano, lungo il litorale: sono stati individuati interventi comuni di difesa a cui RFI ha compartecipato economicamente. L’intesa si è rivelata volàno di investimenti pubblici e privati per interventi di difesa costiera. Successivamente l’impegno per la programmazione dei fondi strutturali europei, seguiti dal mio assessorato, ad allocare risorse dedicate che si sono aggiunte alle disponibilità reperite grazie alle relazioni con il Ministero per le Infrastrutture e quelle già presenti del Ministero dell’Ambiente. E’ proprio con l’attività di programmazione legislativa ed economica - prosegue la candidata - , volta ad uno specifico obiettivo, che si deve tornare ad agire per risolvere un’altra emergenza che grava nel territorio di Porto Recanati, quella annosa della zona di Scossici che andrà affrontata con la stessa determinazione, per poi terminare tutto il lavoro di difesa agendo nella zona centrale della città. Per questa attività - conclude - saranno fondamentali le risorse europee e la capacità di costruire relazioni tra livelli istituzionali”.

GS
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